Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a sud-est supplemento del giovedì del nostro settimanale dedicato alla situazione una realtà politica dell'Europa sudorientale
Un supplemento quello di questo giovedì venticinque febbraio dedicato interamente alla questione migranti alla crisi dei profughi di richiedenti asilo che sta mettendo sta mettendo in crisi i Paesi dei Balcani ma sta creando anche notevoli problemi come sapete all'interno dell'Unione europea anzi
Stabilì letteralmente mettendo in discussione la tenuta del trattato di Schengen e sta mettendo in crisi anche il futuro dell'Unione europea
Ne parleremo proponendo che anche una breve rassegna di articoli apparsi in questi ultimi giorni sui giornali italiani ma anche su
Giornali europei e su importanti siti e portali di informazione dedicati in particolare in particolar modo appunto all'Europa sudorientale anche perché la crisi dei migranti
Sarà il tema dominante del Consiglio giustizia affari interni che si riunisce oggi a Bruxelles
Nel formato misto quello cioè che include oltre i ministri competenti dei Paesi dell'Unione europea anche quelli di Norvegia Islanda Lichtenstein e Svizzera
L'agenda del vertice di oggi corposa in primo luogo i ministri cercheranno di raggiungere un di trovare un un approccio condiviso alle norme proposte per rafforzare i controlli alle frontiere esterne su tutti i cittadini
Dell'Unione Europea rendendo obbligatorio anziché facoltativa come oggi la verifica comparata con tutte le banche dati disponibili
Si tratta di un emendamento al Codice delle frontiere di Schengen
Che è stato sottoposto dalla Commissione europea nello scorso dicembre dopo gli attacchi di Parigi
E che mira a contrastare il ritorno dei forense Fighters nel mare dire i cittadini europei che vanno in Siria o altrove a combattere il nome della della Jihad e poi tornano in patria con tutti i rischi che ne conseguono
La proposta se sarà se sarà approvata obbligherà gli Stati membri effettuare controlli sistematici sulle persone che hanno diritto alla libertà di movimento nell'ambito dell'Unione europea
Cioè i cittadini europei e loro familiari non cittadini europei quando varcano la frontiera esterna dell'Unione
Questo avverrà confrontando i dati con le banche dati dei documenti andati persi o rubati come pure la la verifica
Che le stesse persone non rappresentino un pericolo per l'ordine pubblico e la sicurezza
Tuttavia visto che è un controllo sistematico generalizzato avrebbe un impatto notevole sul flusso alle frontiere gli Stati membri dell'Unione Europea potranno condurre controlli mirati
In comparandoli con le informazioni contenute nelle banche dati a condizione che una valutazione dei rischi
Confermi che ciò non comporti pericoli per la sicurezza pubblica le politiche pubbliche le relazioni internazionali dello Stato stesso una minaccia per la salute pubblica
Attualmente gli Stati sono obbligati a controllare i cittadini di Paesi terzi confrontando i dati con tutti i data Besa solo quando entrano e non al momento dell'uscita dall'Unione europea
Le modifiche obbligherebbero invece a verificare anche all'uscita che un cittadino di un Paese terzo non rappresenti una minaccia per la sicurezza
In secondo luogo il il vertice di oggi il consiglio dei ministri
Degli interni dell'Unione europea di di oggi verrà informato sullo stato dell'arte della proposta di creare una grave una guardia costiera di frontiera europea la proposta era stata avanzata dalla Commissione il quindici dicembre
E l'Agenzia europea per i contro delle frontiere delle coste che rimpiazza avrebbe Frontex e le autorità le varie autorità nazionali incluse le guardie costiere quando svolgono controlli di frontiera
Sarebbe responsabili in via
Condivisa della sicurezza della protezione della frontiera esterna dell'Unione europea
Questo dunque questo dunque sono i temi che verranno discussi oggi a Bruxelles dai Ministri degli interni dei ventotto Paesi dell'Unione europea insieme a quelli di Norvegia Islanda Lichtenstein e Svizzera vedremo
Quali decisioni operative verranno verranno prese intanto c'è il problema politico
Che queste misure questi controlli questa messa in discussione del dei trattati di Schengen e di tutti i documenti legati alla al trattato
Stanno incrinando l'Europa di frontiera in frontiera si incrina l'Europa
Era il titolo di un di un articolo pubblicato ieri dal foglio che spiegava come la chiusura dei confini nei Balcani presto riguarderà anche il nostro Paese si parte appunto dal vertice di oggi a Bruxelles
Dall'annuncio da parte della nostra di voler porre un tetto al numero dei rifugiati da accogliere unito alla più datata chiusura delle frontiere ungheresi
Insieme alle difficoltà incontrate dai greci non sigillare i propri confini tutto tutte queste misure hanno generato scriveva ieri il foglio un effetto a catena
Nei Paesi geograficamente stretti nel mezzo prima la Serbia poi in queste ore la Macedonia hanno iniziato anche loro a rifiutare l'ingresso non solo ai migranti economici
Che negli ultimi mesi si sono incamminate sul sentiero balcanico ma anche ad alcune richiedenti asilo gli afgani in particolare
La Slovenia Montenegro promettono restrizioni simili cosa c'entra l'Italia ecco che arriva il punto nocciolo di questo articolo del foglio
Che spiega che guardando una cartina geografica
Si comprenderà subito che il flusso in arrivo finora anche i flussi in arrivo finora diretto a nord partendo dalla Grecia specie se questa fosse infine abbandonata a se stessa potrebbe infatti essere dirottato sulla confinante Albania
Il Governo di Tirana in Minna pourparler privati con Roma
A lasciato intendere che in questo scenario ipotetico difficilmente potrebbe fermare da sola
La partenza di carrette del mare attraverso l'Adriatico così il nostro Paese già meta dei viaggi della speranza dalla Libia
Si troverebbe un altro fronte da gestire in primavera in mancanza di un salto di qualità delle politiche concordate a Bruxelles e prima ancora che per di disaccordi sulla flessibilità fiscale
L'Europa si potrebbe incrinare definitivamente a causa della non gestione dell'immigrazione
E i rischi per l'Italia e anche le conseguenze
Di gravi che potrebbero esserci sulla tenuta proprio dell'Unione europea di questo parlava anche
Sabato scorso Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera proprio all'indomani del del Consiglio europeo di Bruxelles che scriverà Sarzanini Anaao fare offerto uno spettacolo penoso perché fa ben comprendere cosa potrà accadere nei prossimi mesi
Le promesse di collaborazione degli altri Stati per una ricollocazione di eritrei siriani giunti in Italia e Grecia si sono infrante di fronte gli egoismi nazionali
E c'è chi ha fatto anche peggio decidendo di ripristinare i controlli alle frontiere vani finale Van vanificando così lo spirito del Trattato di Schengen sulla libera circolazione da adesso in poi la situazione può soltanto peggiorare e si viene appunto all'Italia
Le conseguenze per l'Italia sono facilmente immaginabili scriveva Fiorenza Sarzanini
Le partenze dalla Libia certamente aumenteranno con la bella stagione e il mare calmo e altre rotte rischiano di aprirsi perché chi scappa dalla guerra non può fermarsi e se davvero troverà la strada sbarrata troverà un altro modo per arrivare in Europa
Lo farà ad esempio passando dal Banja Montenegro e poi attraverso l'Adriatico proprio come accadeva negli anni Novanta le notizie che giungono dai Balcani dicono che gli scafisti si stanno già organizzando per gestire al meglio questo nuovo a fare
E tra qualche mese il nostro Paese corre il pericolo concreto di trovarsi isolato
Stretto in una morsa visto che al nord ci saranno le frontiere chiuse mentre noi non possiamo sbarrare il confine più ampio che abbiamo il mare ebbene attrezzarsi per non farsi trovare impreparati
è bene sapere visto quanto accaduto lo scorso anno con il rifiuto di alcune regioni a mettere a disposizione i posti letto
E alcuni partiti a fomentare le proteste di piazza che nessuno potrà tirarsi indietro ognuno dovrà fare la propria parte primi fra tutti i governatori e sindaci
Sarà necessario avere strutture dove sistemare chi chiede asilo assistere le donne
Pensare bambini garantendo condizioni di vita accettabili
Sarà indispensabile velocizzare ulteriormente il lavoro delle Commissioni che esamineranno le istanze
Snellire le procedure in modo da poter stabilire nel più breve tempo possibile chi ha diritto allo status di rifugiato e chi invece deve essere riportato nel Paese d'origine ci vorrà grande impegno e serviranno soldi
Così scriveva tra l'altro
Fiorenza Sarzanini sabato scorso sul Corriere della sera
E e ed è tra l'altro di questi giorni proprio tra il tra il Consiglio europeo di giovedì venerdì scorso e il vertice di oggi dei ministri degli interni anche
Iniziative unilaterali di coordinamento come quella dell'Austria
Chiari lavorato un piano congiunto per ridurre l'enorme afflusso di rifugiati nella rotta dei Balcani
Un piano che è stato concordato ieri dal dal Governo di Vienna con i nove paesi dei Balcani occidentali invitati non vertice organizzato
Per cercare di risolvere la crisi i dieci Paesi che hanno partecipato alla riunione hanno deciso di sostenersi null'altro mediante l'invio di agenti di polizia nelle zone di confine particolarmente colpite dei flussi migratori
Se inoltre concordato di unificare i criteri per la registrazione e l'espulsione dei rifugiati
Alla riunione sono stati invitati ministri di Albania Bosnia Erzegovina Bulgaria Kosovo Croazia
Macedonia Montenegro Serbia slovena mentre è stata esclusa la Grecia
Che ha definito la decisioni unilaterale e non amichevole una decisione che dà l'impressione di voler accelerare in nostra assenza dicono ad Atene decisioni che ci riguardano direttamente
Le decisioni prese ieri a Vienna seguono le nuove linee guida approvate giovedì scorso a Zagabria dei responsabili delle polizia dei paesi balcanici
Che hanno già avuto come conseguenza negli ultimi giorni della forte contrazione del numero di migranti che hanno attraversato il confine nel sud della Macedonia creando però contraccolpi in Grecia
Giovedì scorso i capi delle polizie di Serbia Croazia Slovenia Macedonia e Austria
Si erano accordati per procedere a una con una registrazione congiunta dei rifugiati nel campo di Gheorghe Lia alla frontiera Greco macedone di organizzare assieme il trasporto verso l'Austria
La polizia macedone è stata la prima mettere in pratica le nuove procedure perquisendo i migranti chiedendo loro di mostrare il passaporto e chiudendo le sue frontiere con la Grecia ai migranti afgani
Lasciando passare solo gli iracheni siriani tutto questo appunto ha causato un accumulo di persone che attende dall'atto Greco della frontiera
I responsabili del delle polizie dei dei cinque Paesi Austria Croazia Macedonia Slovenia Serbia si sono accordati anche per organizzare un trasporto congiunto di migranti dal confine Greco macedone fino in Austria
La polizia di ogni Paese garantirà il passaggio nei limiti fissati dei migranti questi ultimi saranno poi schedati da tutti gli stati coinvolti
Questi cambiamenti
Lungo a quella che appunto viene definita la rotta balcanica arrivano pochi giorni dopo che l'Austria fissato il tetto massimo di migranti permettendo l'entrata di tre mila duecento persone al giorno provenienti dai Paesi in dei Paesi in guerra
Ma perché l'Austria ha deciso questa quest'di porre un tetto lo lo spiegava sabato scorso su Repubblica la corrispondente torna Mastro buoni
Dietro ci sono le questioni c'è la politica interna austriaca il boom del partito xenofobo il partito che fu dica di Gheorghe Haider
Che ormai è diventato il primo partito in Arena ossa con il trenta per cento dei consensi sei punti sopra i popolari
Delle IPAB del partito conservatore e sette punti sopra i socialdemocratici attualmente al governo
Il suo Partito socialdemocratico e così ormai la terza forza del Paese e il cancelliere spiegava punto Tonia Mastro buoni è continuamente strattonato dei suoi alleati di Governo dei popolari
Sono stati loro i primi a rompere in autunno il tabù del tetto e profughi che il Cancelliere fine anno si è sempre rifiutato di nominare anche per non perdere la sua alleata più importante anche la Merkel
Fine andrebbe così fare i conti da un lato con la cancelliera tedesca sempre più isolati in Europa è sempre più irritato con lui e dall'altro con la sua Ministro degli Interni Johanna micro la narra che esponente del Partito popolare
L'indiscutibile protagonista della recente Brusca svolta a destra del suo Governo
Il limite attiva austriaca di un coordinamento con i Balcani per blindare i confini verso la Grecia scriveva ancora Tonia Mastro buoni
è il più pesante ostacolo per Merkel per un accordo europeo sui rifugiati per Vienna il coordinamento vuole essere un pungolo per accelerare i tempi ma ad oggi fa solo l'effetto di una granata sul negoziato già spinoso
A causa dell'altrettanto dannosa ribellione dei Paesi dell'est e cioè i Paesi
Che sono riuniti nel cosiddetto gruppo di dice Grand
Così paga Mastro buoni su Repubblica di sabato scorso
Al centro di tutto questo appunto i balcani quella che potrebbe diventare la nuova polveriera polveriera un termine molto amato quando si parla dei Balcani
Prima ci si riferiva per il rischio di guerre poiché il rischio di esclusione del fondamentalismo islamista adesso per la questione migranti Presidenti garantire ora Cogeme la polveriera Balcani
è il il titolo dell'articolo di Beda Romano corrispondente da Bruxelles de il Sole ventiquattro Ore pubblicato ieri sul quotidiano della Confindustria
Beda Romano scriveva tra l'altro che da donna ricordava appunto come da domenica
La Macedonia sta bloccando il transito lungo il suo territorio la frontiera con la Grecia la scelta indotta sia dall'arrivo di migliaia di persone in questi ultimi mesi sia dalla recente decisione nostri era di mettere limiti all'ingresso di rifugiato sul territorio nazionale
Vienna ha spostato così verso il sud il controllo delle frontiere il timore dei Paesi assoluto dell'Austria e di diventare questo punto un'enorme campo profughi ormai il destino della Grecia che ieri ha protestato vivacemente per le scelte dei suoi vicini
Essi prassi premier Alexis Sipra se espresso profondo malcontento contro l'Unione per il crollo per il collo di bottiglia venutosi a creare
Beda Romano ricorda come il Belgio a a nord sul fronte occidentale diciamo così ha deciso di reintrodurre il controllo alle frontiere con la Francia
Nel timore che la chiusura del campo profughi francese dica lei
Provochi l'arrivo di rifugiati ASE Brugger una cittadina belga sul Mare del Nord al quale i profughi potrebbero tentare il passaggio in Inghilterra il Belgio segue l'esempio di altri sei Paesi Germania Francia Danimarca Austria Norvegia e Svezia
Ma questo appunto sposta poi le tensioni sui Balcani spore esposto le tensioni a sud
In Italia e nei Balcani appunto
E in in Grecia tutte queste decisioni tutte queste misure
Rischia di provocare in Grecia una tempesta perfetta perché mentre dal mare continuano a riversarsi migranti la Grecia si trova anche di fronte alla difficoltà di dovere da un lato ottemperare i propri impegni nel gestire la crisi dei rifugiati
E dall'altra di soddisfare le richieste dei propri creditori la domanda dunque se ce la farà questa se ce la farà la Grecia
E su questo c'è un in un articolo che spiega appunto la nella situazione che si trova a vivere la Grecia in in questo in questo periodo un articolo pubblicato sul quotidiano Greco vocati Merini una un articolo di Alexis papà che las che noi leggiamo in tra Bin tradotto in italiano dal dal sito vox io Europa appunto e uno
Sull'Europa e la Grecia sembra si stia addensando una tempesta perfetta mano a mano che l'irrefrenabile afflusso di rifugiati e migranti va a delineare un tipo di scenario che solo degli analisti folli sarebbero riuscite a immaginare
Ah mettiamo per ipotesi che il Trattato di Schengen venga temporaneamente sospeso e che l'Europa decida che i suoi confini reali non sono più in Grecia
Il flusso di migranti non sia resterebbe comunque
Stando alle previsioni di chi ha dimestichezza con la questione in un'eventualità del genere fino a cinquecento mila persone si ritroverebbero bloccate sul suolo greco senza la possibilità di raggiungere la Bulgaria o l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia
Nessun Governo greco sarebbe nelle condizioni di riuscire a gestire una situazione del genere e inevitabilmente migliaia di rifugiati e migranti si riverserebbe no al confine settentrionale del Paese
Per quanto si possa pensare di gestire bene le cose gli europei non potrebbero tollerare di vedere per ore e ore indiretta sulla BBC o sulla sia Nana migliaia di rifugiati che si accalcano contro le recinzioni
La cancelliera tedesca Angela Merkel e diversi altri autorevoli esponenti politici se ne rendono perfettamente conto d'altro canto anche loro stanno fronteggiando una crescente frustrazione da parte dell'opinione pubblica e la prospettiva di repentini sviluppi politici
Il tutto questo la Grecia sembra essere il capro espiatorio ideale
Ovviamente attenerci mette anche del suo
Invece di affidarsi a un missionario isolato che va in giro per l'Europa perorando la causa della Grecia rispetto alla crisi dei rifugiati
Dovrebbe sostenerlo in modo più deciso per me mettendogli a disposizione tutte le migliori risorse del Paese in termini di organizzazione sicurezza e politica dell'immigrazione
Ci sono persone che sanno fare bene il proprio lavoro e questo è evidente ogni qual volta che un Governo ad interim prende il sopravvento partiti viene dato modo di pensare agli affari propri invece che a quelli dello Stato
Sembra un po'
Sembra quasi che si parli del dell'Italia mamma proseguiamo ad una nella lettura di questo articolo di Alexis papà che l'asta pubblica ATO il diciassette febbraio su Catti Marini
Nel frattempo qui ad Atene viviamo nella nostra minuscola bolla dobbiamo ancora vedere la tempesta che invece si sta facendo sempre più pesantemente sentire a Berlino Bruxelles e nel resto d'Europa
Nessuno è in vena di avere a che fare con il N.O.E. nessuno ne ha il tempo né la pazienza
La nostra unica preoccupazione è quella di evitare i tagli alle pensioni e a parte il Fondo monetario internazionale secondo gli altri nostri finanziatori questo può voler dire solo o nuovi prestiti o una cancellazione del debito
D'altro canto il clima nei centri del potere non è tale da consentire di prendere decisioni del genere adesso
La Grecia insomma corre il rischio di trovarsi tagliata fuori dall'Europa da una parte per colpa della crisi dei rifugiati
E dall'altra per le recenti minacce di Grex it cioè di fuoriuscita dalla Grecia dall'Unione europea se la revisione del pacchetto di aiuti in corso non dovesse sortire alcun esito
Le sirene del populismo antieuropeo cercheranno nuovamente di sedurre la società greca il suo primo ministro Alex Sipra sa intraprendere una rotta del genere per quanto rovinosa sia per Sipra sta
Che però resto del Paese è una tentazione fortissima
Più a nord d'altro canto anche le sirene del populismo anti Greco sono destinate a farsi sempre più lusinghiere
Lo abbiamo già visto in passato quando le sirene sia del nord che del sud uniscono il proprio canto il ma anche una leadership politica forte la bufera non è mai troppo lontana
Così al Alexis papà che è la Sassu Cati Merini quotidiano
Quotidiano Greco articolo del diciassette febbraio che abbiamo letto tradotto su www punto Boxio uno otto punto e U
Su quale però viene pubblicato anche vengono pubblicati anche i risultati di un'interessante sondaggio condotto in tutta Europa proprio sulla questione dell'arrivo di di profughi e di richiedenti asilo
Ne una una una indagine che mostra come mentre i Governi sono divise su come affrontare il fenomeno entrare oscillando tra chiusura delle frontiere accoglienza
Ci sia invece una maggioranza una forte maggioranza di cittadini europei che vogliono anche una distribuzione più equa dei rifugiati chiedono una risposta comune europea e non sono contrari all'accoglienza
Circa il settantanove per cento dei cittadini europei resta a favore dell'accoglienza di rifugiati tra questi c'è chi cinquantadue per cento crede che l'intera responsabilità se dell'Europa e chi il ventisette per cento invece pensa che la responsabilità sia condivisa tra Europa e Stati membri
Sempre secondo questo sondaggio poi i cittadini europei non tollerano che nelle risposte individuali da parte dei singoli Paesi insomma
Chiedono una risposta ma ha risposto a comune sono i dati che emergono da una vasta inchiesta una vasta indagine condotta in tutta Europa dalla Fondazione Bertelsmann
Sono numeri interessanti sono numeri anche che smentiscono in qualche modo l'idea di un'Europa ormai in preda a una reazione razzista e xenofoba sono comunque cifre che vanno ma non non non non devono far cadere illusione anche perché sempre la stessa ricerca
Dice spiega come il cinquanta per cento dei cittadini
Dica di sentirsi straniero nel proprio Paese il cinquantotto per cento teme le conseguenze che numeri così elevati possono avere sul proprio sistema sociale e cinquantaquattro per cento ritiene che bisognerebbe concedere meno facilmente diritto di asilo I nuovi arrivati
E però quel dato di settantanove per cento di cittadini europei quindi più dei tre quarti favorevoli all'accoglienza dei rifugiati
Dovrebbe anche spingere i governi più seri le forze politiche più serie quelle che non vogliono accedere
Alle sirene appunto come diceva l'articoli Cati Merini del populismo a avere anche il coraggio di prendere decisioni politiche che nell'oggi magari possono risultare
Diffide di difficile spiegazione ma che però potrebbero aiutarci a evitare poi il disastro domani
Abbiamo citato questi due questi due articoli tratti da questo portale vox Europe punto eu è scritto vox Europ punto eu
Che è un portale in dieci lingue tra cui l'italiano realizzato da una squadra di giornalisti e traduttori volontari che produrmi propone il meglio della della Stato europea
Offre traduzioni di articoli dei maggiori quotidiani europei ma anche spazi di di commento e di discussione
Vox Europa nasce dall'esperienza di presse europeo che era stato nuovo
Costretto a sospendere pubblicazioni nel due mila e tredici fanno un lavoro molto interessante consente anche di avere una panoramica quotidiana di quanto viene pubblicato
Sulla stampa internazionale ma naturalmente un portale volontario che ha sempre bisogno dell'aiuto del sostegno di chi di chi lo usa per potere continuare a mandare avanti il Progetto
L'abbiamo gli ultimi minuti ci sto nel ci lasciamo un po'adesso il il tema stretto della qui della crisi degli immigrati dei profughi
Per segnalare alterna al tre articoli che però di cui Covi consigliamo la la lettura
Abbiamo parlato della Macedonia la situazione alle frontiere col della Macedonia che il con la crisi dei profughi di richiedenti asilo che arriva in un momento molto molto delicato la Macedonia dovrebbe andare al voto nel il prossimo aprile
Nel prossimo aprile so è un percorso che partito la scorsa la scorsa estate per cercare di risolvere la crisi politica
Che ha duramente contrapposto l'opposizione guidata dal Partito socialdemocratico Diso avanzai ad e la maggioranza di Governo che fa capo al premier conservatore Nicola Cruel Ski
Il ventiquattro aprile ci sono ci si dovrebbero essere le elezioni anticipate ma non ci sono le condizioni per tenere elezioni credibili prossimo il ventiquattro per l'appunto a dirlo sono gli Stati Uniti e l'Unione europea che mettono in discussione la data di queste elezioni senza un accordo tra Governo e opposizione la situazione rischia di precipitare
Su questo vi proponiamo
Una un'analisi molto interessante ma abbiamo il tempo adesso di leggerla un'analisi di Francesco Martino che collaborato e corrispondente di osservatorio balcanica o caso
La trovate sia sul sito di balcanica avevo www punto balcanica a questo punto org
Che sul sito dell'Istituto per gli studi di politica internazionale l'articolo Stato fatti frutto di una collaborazione con l'ISPI che trovate all'indirizzo i ISPI on line appunto i tipi
Poi questo il l'articolo era di martedì scorso ieri poi arrivata la notizia che effettivamente le le elezioni in Macedonia sono state posticipate come chiesto dalla dall'opposizione dunque si dovrebbe votare il cinque giugno non più il ventiquattro aprile questo il risultato di una giornata l'ennesima di forte tensione politica in Macedonia
Terminata appunto nella tarda serata
Del dell'altro ieri con la decisione presa a larga maggioranza dal Parlamento di di Skopje
Abbiamo ancora qualche minuto per qualche segnalazione importante allora la prima nella esuliamo completamente dal dal tema che abbiamo toccato fino adesso ma anche dalla nostra area andiamo alla Russia su i East West
La mezzi la richiesta di politica internazionale che si trova in edicola ma anche un ricchissimo sito che trovate all'indirizzo www punto Easton line appunto EU segnaliamo l'articolo di Danilo Elia sulla PRAP la propaganda russa
Propaganda russa che non ha rivali lo dicono tutti bisogna fare qualcosa la di formalità disinformato e del Cremlino è un'industria che va a pieno regime
In una fabbrica di notizie false e tendenziose in pieno stile guerra fredda ma finora le risposte dell'Occidente sono state deboli e scoordinate leggere appunto per su questo
Il gli interessanti articolo di Danilo Elia su www punto Easton line appunto EU
Poi la Turchia anche qui purtroppo non abbiamo tempo di leggere l'intervista di Marzia buona all'avvocato Nicola Canestrini che trovate sul sito internet di osservatorio Balcani al Caucaso
Un'intervista che parla della delegazione della missione che una delegazione di avvocati europei
Ha condotto in a Giarda che era nel sud-est della Turchia dal ventidue al ventiquattro gennaio per verificare il rispetto dei diritti fondamentali nelle zone sottoposte a coprifuoco dal Governo di Ankara
La missione era organizzata dall'Associazione internazionale dei giuristi democratici
Da giuristi democratici europei dall'Associazione europea avvocati per la democrazia e diritti umani
Erano stati invitati da alcune organizzazioni locali che a questa visione hanno preso parte anche due avvocati italiani e l'avvocato Ezio menzione l'avvocato Nicola Canestrini quest'ultimo è stato appunto intervistato da Marzia Bona
Per osservatorio Balcani e Caucaso
Trovati la sua intervista che vi consigliamo caldamente di leggere e vi segnaliamo anche il rapporto che il il rapporto che è stato pubblicato che raccoglie le osservazioni
Che sono state fatte nel corso della della visita quest'osservazione sono presentati in un rapporto dettagliato disponibile on line sul sito delle Camere penali
Andate al sito www punto camere penali punto it
Cercate la pagina delle pubblicazioni poi delle news e trovate questo rapporto che documenta le numerose violazioni dei diritti fondamentali riscontrate nello specifico del diritto alla difesa all'educazione alla salute
E al cibo del diritto al l'abitazione la libertà
Di movimento i l'avvocato Nicola Cattedra mestrini dice che
Di fatto quello che si sta consumando sul campo nel sud-est del Paese tra popolazione curda le sembianze di una genocidio
Il il rapporto che nelle che trovate sul sito le camere penali e l'incarto anche forse anche più facile
Tra raggiungerlo sul si tornando all'articolo di Marzia buona su www punto balcanica o caso appunto orga a proposito di
Di diritti di diritti umani
Vi segnaliamo un l'appuntamento previsto per domani ventisei febbraio a Roma presso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana che si trovi in Corso Vittorio Emanuele trecentoquarantanove dalle diciassette alle alle diciannove
L'incontro Azerbaijan la repressione invisibile
Ci saranno il Presidente Dellai sanasse Giuseppe Giulietti ci sarà Elena genere Pizza della situazione re common
Ci sarà il portavoce di Amnesty International Italia Ricardo Nouri Simone esatta Laroni giornalista di osservatorio banca nel Caucaso tra l'altro è stato inserito anche nella lista nera di personalità
Di persone indesiderate
In Azerbaigian compilata dall'Ambasciata italiana dell'Azerbaijan
Ci sarà alla testimonianza Didina RAI Yunus figlia di due dei più famosi dissidenti del dell'Azerbaijan lei l'ha chiarito Yunus
Che dopo una lunga detenzione sono stati carcere scarcerati per motivi di salute ci sarà anche Radio Radicale a registrare questo questo incontro e né la troverete poi la registrazione sul nostro sul nostro sito
Infine una segnalazione qui cambiamo decisamente argomento una stanza all'azione di questa importante culturale
Inizia a inizia oggi a a Firenze il Balkan Floris che stress per il quarto anno Oxfam Italia in collaborazione con passati di storie con il contributo Rifondazione sistema Toscana
Porta il meglio del cinema contemporanea dei Balcani occidentali a Firenze tre serate di cinema di tenti di incontri dibattiti di mostre fotografiche e anche di sesta
Le proiezioni avvengono al cinema spazio Alfieri in via degli ulivi sei a Firenze trovate tutte le informazioni
Sul sito internet www punto Balkan Florenza Xpress punto porno ma
Dal sito di Oxfam Italia oppure anche semplicemente cercando Balkan Florenzano Xpress trovate facilmente il sito di tutte le informazioni con questa segnalazione termina anche questo supplemento di passaggio a sud-est
L'appuntamento per la nuova puntata invece domenica prossima domenica ventotto febbraio alle ventuno grazie per l'ascolto un saluto a Roberto spagnoli che è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale