Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critica militante di quarant'anni fa moriva Alfonso Gatto poeta salernitano
Nato nel mille novecentonove è morto in un incidente stradale appunto nel mille novecentosettantasei Gatto fu poeta pittore critico critico d'arte
Autore di bellissime poiché per bambini e anche efficace di grammi talché sapeva ritrarre in poche crocchette satiriche
Il cinema italiano giornalismo dell'Espresso da Battini Carlo levi e anche i radicali Gatto esordito negli anni Trenta con pure opere isolate morto I Paesi
Che risentivano del clima di dare attuazione ermetica e ha diretto alla fine degli anni Trenta una rivista singolare in quel clima di ermetismo Campo di Marte insieme
Il tema Pratolini nel dopoguerra poi in particolare con la storia delle vittime è andato verso una politica più può ematica e si direbbe civile tutto questo fa pensare
Alla percorso sempre meridionale di Quasimodo umana
Non c'è inviato in realtà una freschezza impressioni e anche una robusta sintattica
E è una musicalità che al tempo stesso generosa però anche
Diciamo così il rigata dall'Adda aritmie vitali efficaci
Sapienti
Che ricorda di più a un'altra latitudine con poeta come come Betocchi Gatto ha incarnato in qualche modo il paradosso di una specie di potremo dire di novecento ISMU orchestrale
Siccome era fin troppo dotato di idee metri canna logiche fantastiche
Perché a volte la tentazione quando si leggono le sue politiche che potesse
Calare queste doti in qualunque contesto e quindi faticato a trovare il punto in cui la bravura diventa necessità eppure
Ha scritto anche alcuni dei vecchi più belli secondo me che ahimè meno letti di tutto il nostro ventesimo secolo volevo ricordarlo leggendo una politica del mille novecentosessantasei
Che ha commentato benissimo un grande critico Luigi Baldacci nel suo libro le idee correnti uscito da Vallecchi nel mille novecentosessantotto la politica intitola qualcosa da ricordare per l'oblio dedicata Graziana
Prova al freddo randagio la strada ad ogni dove La Pergola di cogliere sotto il cielo che piove trova i poveri neri che succhiano nel Moccia il pensiero degli occhi
Nella polvere dura che lapidari sentieri cerca i segni di coccio la Fabia delle mura il ricordo del sole illustri scarabocchi dell'umido Levio
Trova il tempo perduto il tempo che risulti città dall'attimo dai cenni la frana del caduto che salta dai millenni il marmo dei ginocchi
Dopo il silenzio ius riuscì che fermano le soglie
E le soffitte Agresti vimini le foglie
Dell'eterno raccolto l'appoggio delle tecniche dentro quel volto di donne accanto al riguardo capo al passo del ritardo dell'ora che verrà trovare anche di rotta che corre la città trova l'odio le stragi dell'eterno sterminio
La funebre tradotta che lascia nei villaggi i tacchi delle Croci reparti che di Minio
Trova le nostre voci e chiedere che fai del non sa perché pare questa alito di piombo che gricia la Salina espande a contro i Giunchi nero dei vivai
Trova la morte il bimbo ora tra il bombole attratto di velina
E l'abbiamo già dei funghi il brivido spettrale delle brave dei fili che Ravagnan o nel male scopri il terrore uguale inverni più sottili e nel decreto del cuore il nulla che pagliacciate
Solo così l'amore avrà nelle tue braccia la carità del cui io stanco di vedere dibattere il tripudio il Colle Miserere dell'inferno paziente gremito di figure
Delle lusinghe pure che accendono la mente è stanco dell'uscita rientra nell'aspetto della sua forma eguale alla Spiga del tetto
Saranno al davanzale del giorno le domande
Il chiedere o verbali del non saper restare la gracile scrittura che lega le chiedo lande e lo sfascio del mare la rapida aumentata anche che di volta indietro sino all'ultimo vetro di luce che esso su cure
Perché tu sei creatura pianto creato pianto che vive dei suoi occhi
Date non sai qual vento si leva sei rintocchi del cielo il cielo intensi e intento a mostrarvi più sola
Troppo freddo randagio la timida parola le mani in certe il fiore il ridere di tutti impaccio nelle prime schermaglie dell'amore
Dipende mi dai lutti perché mi si avvicina la gloria questa brinati si scioglie nel sole ricorda per l'oblio sarà ogni volta dire
Ecco il Consiglio di oggi è quello di
Leggere o rileggere magari
Nell'Oscar Mondadori dedicato alle sue poesie
I vecchi di Alfonso Gatto a risentirci venerdì prossimo