Festa Nazionale di Sinistra Italiana 2016 - La grande sfida della democrazia nel referendum d’autunno. Intervista a Valerio Onida

Grazie grazie al professor Onida professore lei sta facendo tanti giri per il no pratici opportune grazie grave del nord nel nord
La prima domanda che io le volevo fare era insomma e poi entriamo nel merito delle questioni non abbiamo poco tempo abbiamo stabilito mezz'ora di tempo quindi In mezz'ora
Cercheremo di dire tutto la prima domanda però io volevo partire da una considerazione proprio di attualità oggi il per senta il Consiglio Renzi che ovviamente brinda quella che un po'così alla sua riforma costituzionale quindi il referendum
Ha detto bene se vince il no non è poi la fine del mondo
Ha ragione ragioni ma se vincessi invece che cosa succede siamo che nemmeno la fine del mondo coloro non è giusto dire
E quali sono professore una delle cose che sento dire più spesso in queste settimane anche io sono stata nei giorni scorsi alla festa dell'Unità nazionale a Catania
E tutte le volte che magari non sul palco si dibatteva del sì e del no una delle cose che sento dire più spesso e
Si fa il suo nome oltretutto il professor Onida è stato anche diciamo l'estensore del documento dei cinquantasei costituzionalisti contro la riforma costituzionale di questa maggioranza
E di Renzi e una delle cose che sento dire più spesso è però il professor Onida ha scritto un a parte del programma dell'Ulivo quella in cui si parlava delle riforme
Costituzione ali e a individuato una stessa soluzione allora la mia domanda è e che differenza c'è perché quello
Andava bene e questo non va bene basterebbe prendere in mano queste tesi dell'Ulivo credo di averle portate qua quindi se vogliamo possiamo fare la libera pronte
Ci si rende conto come ci siano certamente qualche coincidenza di partenza di punti di partenza c'è comunque riforma attuale ma gli esiti sono totalmente diverso
Riprendiamo un punto chiave eravamo nel novantacinque quindi prima della riforma del due mila e uno prima delle varie Commissioni bicamerali bene le tesi dell'Ulivo erano per un rafforzamento del regionalismo in Italia
Le Regioni come autonomia politiche legislative da rafforzare
Bene la riforma adesso avviene adesso all'esito del referendum è esattamente il contrario è una riforma che
Azera quasi nel con l'autonomia politica e legislativa delle Regioni
E non lo dico io possiamo per
Perché se avete ascoltato l'intervista che Presidente Consiglio Renzi ha fatto
A alla caffè della Versiliana dal tre una settimana fa poche sere fa ho poco tempo fa
Beh abbiamo sentito che lui tra i reati ha portato due argomenti sostanzialmente per dire
Che si dovrebbe fare votare sì nel merito di questa somma riconosciuto ancora una volta che lui era sbagliato personalizzato che non è un ramo del governo delle misure questo sta bene ma poi per difendere nel merito la riforma proprio sostanzialmente due argomenti uno era
Che questa riforma carica il numero dei parlamentari
E abbatte i costi della politica ci ha usato il tipico argomento antipolitico anti casta se vogliamo ne poi ne parliamo un attimo paritaria l'argomento era
Che
Sì abolisce l'eccesso di autonomia delle Regioni perché dice ma insomma perché ci devono essere venti politiche di smaltimento dei rifiuti in Italia ci sono venti le Regioni o una sola politica bene Marra aboliamo le Regioni
Che vuol dire non tornare indietro rispetto
Al solo rispetto al due mila e uno in cui lo stesso centro sinistra folle fino in fondo e sbagliando porto fino in fondo la riforma costituzionale
A maggioranza una stretta maggioranza lo stesso centrosinistra che oggi
Far fa al voltafaccia e volevamo andare dall'altra parte
Ma diciamo si andrebbe indietro persino rispetto al agli anni Sessanta e Settanta del regionalismo in cui era stata faticosamente costruito il regionalismo italiano che erano delle grandi novità del
Della della costituzione del quarantotto Perzacco queste opere per dire insomma che gli argomenti sono Consonni positivo ad una serie io però volevo ritornare proprio su quello che lei ha detto cioè la
Al si abbattono i costi della politica che è un argomento che viene molto molto usato dalla
A fronte dal fronte del sì
Nel vostro documento nel documento dei costituzionalisti voi scrivete il progetto è mosso dal dichiarato intento espresso addirittura nel titolo della legge si intenderà riforma costituzionale
Di contenere i costi del funzionamento delle istituzioni però io le vorrei chiedere professore ma che cosa c'è di male in questo
Insomma che ci sia di male l'idea di contenere il costo delle istituzioni ma le riforme istituzionali non si fanno per risparmiare cioè risparmiamo che lo facciamo taglio al Parlamento dopo le Province bieco sedi provinciali tra un po'via i Consigli comunali
I sindaci bombe insomma forse sono indispensabili cioè come si fa a pensare alle istituzioni in questi termini
Come si trattasse di dite di qualcosa di
Sostanzialmente superfluo che quindi meno assieme non ce n'è meglio è meno cariche elettive ci sono e meglio è
Meno meno quindi nemmeno si spende parte il fatto che i costi i cosiddetti costi delle istituzioni sono sempre cosa minima rispetto ai costi
Che supporta la società che che gravano sul bilancio dello Stato quindi non è un problema Nieri si risparmia davvero molto ma a parte questo è l'argomento sbagliato
Perché si deve
Renzi diceva
Se votate
No
Se votate sì voi votate per
Tagliare i parlamentari tagliare le poltrone ecco un Presidente Consiglio che parla di poltrone a proposito dei dei seggi dei parlamentari per me è scandaloso perché scusate il sedile parlamentare sono lettere la rappresentanza del nostro Paese sono la democrazia rappresentativa
Altro che poltrone
E se vi è un prete così gravi rimarcare sono poltrone tagliamo le per tagliare poi tagliarle poltrone eh tagliare i costi del Parlamento più costoso del mondo se no vi tenete sempre se votate no novecentoquarantacinque parlamentari
Iper pagati super pagati le dice c'è un altro modo per tagliare i costi non non solo c'è un altro modo certe i costi veri vanno tagliati in altro modo ma ma stiamo un attimo su questa espressione novecentoquarantacinque parlamentari sopra pagati
Oggi sono seicentotrenta deputati e trecentoquindici senatori quindi prezzi rimette insieme dice avete novecentoquarantacinque parlamentari super pagati
Più pratico benissimo ma
Ed da cosa dipende il pagamento dei parlamentari sana costituzione no la così dice e giustamente
Che la i parlamentari
Devo ricevere un'indennità stabilita dalla legge qual è lo scopo dell'indennità
E quella di fare in modo che qualunque persona anche non benestante anche e non ha mezzi propri di sussistenza possa accedere alle cariche elettive di condizione di eguaglianza questo il senso dell'indennità
Quindi quanto deva essere deve essere una valutazione politica da fare legislativa che fa già legge l'accusa rinvia alla legge quindi e la legge che dice quante la la misura giusto dell'indennità ora che oggi
Ne indennità dei parlamentari siano un po'troppo io credo sia vero
Fatti del già da da questo punto vista prezzo i parlamentari del Cinque Stelle che quanto meno detto noi non la prendiamo tutto all'indennità né gli acconti diamo una parte le destiniamo scopi sociali ma
Volere per cambiare
Identità delle indennità cioè per ridurrà avrà un livello giusto ragionevole
Cosa occorre cambiare la Costituzione no
Occorre che a me è una legge e chi ne fa le leggi siano questo Parlamento questo Parlamento che che ha provato la riforma non ha toccato minimamente l'indennità dei parlamentari
E neanche i vitalizi quindi e argomento è sbagliato e ipocrita quello di chi dice questa riforma occorre per
Per abbattere i costi della politica ossia perché vanno abbattuti in cinque
In con altri mezzi in altre in altra sede e ad altro proposito non facendo propaganda contro la politica non presentando la politica come una superfetazione come una voi il luogo delle del del del degli sprechi e delle il parassitismo insomma
Andiamo però all'altro punto un altro punto forte di questa dei sostenitori di questa riforma la semplificazione
La fine del bicameralismo paritario finalmente una semplificazione e questo tocca molto le corde di cittadini italiani che
Dicono beh insomma se perdiamo meno tempo se le cose diventano più semplici molto meglio si applica se ora la parola d'ordine
Accattivante ma che concludere che cosa semplifichiamo come semplifichiamo e con quali esiti semplifichiamo
E che cosa sempre chiamo prima di tutto medesima
Fare le leggi o ci vuole prima di dalla delibera del Consiglio dei Ministri
Poi ci vuole dal decreto di autorizzazione a prestazione disegno di legge da parte Presidente Repubblica
Poi ci vuole una Camera che va prima in Commissione la Commissione delibera poi i vari nell'Aula Laura Vigni per gli emendamenti la discussione può e si va all'altra Camera e la si ripeterà cose serie educano sono d'accordo si ritorna alla prima finché non si
Alla voce ma insomma
è un eccesso di
Di a un eccesso di progetti di procedura attenzione perché fare una legge non è una cosa così diciamo semplice per cui uno dice quanto ci vuole fare la legge
Richiamo non so chi
Il portavoce del Governo di scrivi scrivi non regge scrive
E credo che la passano tensione le leggi sono
Il frutto
Di una
Politica
Quindi quello che deve stare a monte di una devo di una legge e una riflessione politica che sia attenta agli atti della realtà
Che sia attenta allora anche alla mediazione di interessi alla a capire tutti tutti i risvolti oggi di leggi noi ne abbiamo troppe troppe
Io faccio il giurista
Capito frequentemente che non si capisce assolutamente niente dell'attuale contesto legislativo quindi non è vero che oggi ci sono
Propongo che lo facciamo purtroppo che regge perché il procedimento è troppo complicato e quindi non arriviamo decidere tempestivamente e il contrario oggi dissero troppe leggi trop però è che continuano a cambiare fanno leggi finanziarie dopo un mese fare un emendamento raggi finanziare e dopo due mesi e fare un altro emendamento all'emendamento prima ci sono aspetti della nostra situazione in cui
Anche gli addetti lavori non capiscono più niente perché c'è un eccesso di intervento altro che semplificazione la semplificazione vorrebbe consiste nel fatto di metti meditare bene prima di approvare una legge approvata una legge con cadrà un contenuto serio da questo punto di vista il processo parlamentare è un processo necessario che poi debba per forza essere sempre bicamerale si può anche ammettere che si possa e se dei casi in cui il bicameralismo non è necessario ma in molti casi guardate che nella storia del nostro Paese
Il fatto che ci fosse un'altra Camera che potrà tornare sulla delibera prima anche corretto degli errori quindi non era
Il difetto
Non è nell'esistenza delle due Camere che
La fonte vivono della cattiva legislazione o del o del o della tendenza è quella che ho provato a guardare
Le ragioni della deve deve dare c'è eccesso di lentezza o della
Addirittura dall'incapacità di decidere talvolta pare sono ragioni politiche
Voi provate a guardare cosa è successo tra il due mila e uno e due mila e due quando cioè degli se ricordate
Le lezioni astratte stravinto e dal centrodestra di Berlusconi la maggioranza che sorreggeva Berlusconi nella maggioranza molto compatta molto coesa politicamente siamo carica
Bene in quei mesi le leggi passavano
Rapidissimamente guardando ad degli atti vedete bene non ce l'ha fatto lentezze
C'erano molte leggi ad hoc nelle odierne lentezze dipendono dalla politica se non c'è una politica non sono idee prima di tutto idee forti
Capacità anche tecnica di tradurre queste idee in una realtà e di capire quali sono i passi reali da fare e di fare e farli
Ponderatamente non facendo leggendo e dopodomani facendo l'emendamento e dopo dopodomani un altro emendamento all'emendamento
Questa è una era ed è la ragione della siamo nella vera semplificazione deve avvenire in sede politica nomi in sede
Di di tecnica legislativa e la tecnica relativa deve servire ad una politica che sia capace
Di prima di tutto di pensare
Prego qualche volta nelle ci sembra che non siano state pensate neanche
E poi di tradurre coerentemente
Il pensiero indi
In azione siamo in
Ma qual è la cosa che lei in questa riforma costituzionale ritiene più pericolosa o più rischiosa assegnato magari
Diciamolo subito non c'è il rischio della dello del nuovo dittatore alle porte ne non è in questa riforma vuole dire
Non cosa riforme non ai meriti che i suoi fautori ne ha voglia segnale ma non è neanche le colpe che qualcuno dei suoi
Dei suoi avversari vorrebbe dire se io avessi passa questa riforma siamo finisce la democrazia non è vero
Rimane il sistema parlamentare con ci siamo squilibrato fratturano Camera dei deputati e Senato che qua e se è uno dei difetti da Von il modo in cui il Senato è stato realizzato
Ma non
Insomma non vengono meno i propri procedimenti fondamentali della democrazia
Quindi non è questo il rischio il rischio è di far funzionare peggio e non meglio le nostre istituzioni
Perché l'istruzione funzionano bene quando c'è un
Quando c'è un tanto una volontà politica una politica dietro e poi quando i meccanismi istituzionali sono o gli atti sono sono in grado di di di di Cindy corre dietro la realtà ecco questa
Quindi comunque il difetto di questa riforma ombra il più grande difetto di questa riforma e di
Illudere
Cioè si pre di presentarsi come la la soluzione di maniche non trovano soluzione in questi
Misure e quindi di
Io penso peggiorare immettere il MEF e nei modi di funzionamento del no per altre situazioni non migliorarle lei ha studiato appunto questa riforma e la Cogne smontata
Quale sarebbe perché io ho anche io me la sono letta e ho avuto delle difficoltà il ruolo che la riforma costituzionale di Renzi assegna davvero al nuovo Senato
Eh sì è una bella domanda perché in effetti non è molto chiaro nella riforma perché apparentemente si dice che il Senato sarebbe una Camera rappresentativa delle istituzioni territoriali soprattutto delle Regioni
E questo potrebbe essere politica perché come in Germania cioè una noi diamo alle Regioni e che ci si al centro in Parlamento ci sia la voce delle istituzioni regionali
Sarebbe una buona cosa però per portare la voce di spesa regionale voi dovete fare un Senato in cui quelli che vanno
In Senato per l'appunto sono
Espressi dalle Regioni e vanno Ra come Regione cioè la Regione Lombardia quattordici senatori che però voterò tutti
Allo stesso modo che portano il voto della Regione Lombardia
Regione Puglia sette senatori manovra equa e e poi e portano il voto della Regione Puglia quindi le voci che si esprima sono le voci delle Regioni invece questo Senato e costruito ancora con un
Meccanismo di tipo proporzionale cioè i Consigli regionali leggere vero
Tra i loro membri tra i propri membri con restando posso di ragionare Consigli regionali esprimere pareri
Dimettere branche senatori e questi vanno in Senato questi novanta civile novantacinque
Senatori vanno in Senato ma ciascuno poi dà vota secondo le proprie appartenenze partitiche sono eletti proporzionalmente alla che serve lo supera naturalmente il Senato delle Regioni né che la sinistra euro le Regioni si esprimeranno delle correnti politiche nei modi in cui
Questo due risulterà dalla
Dalla da demandando alle elezioni fatte in Consiglio regionale non sarebbe stata meglio un'elezione diretta dei senatori
Napoleone non
Cioè per fare una vera Camera delle Regioni
No se invece si vuole a fare un Senato serio di altra natura sì allora forse l'elezione diretta poteva ma poteva evitare dalla Senato un'altra fisionomia ma sarebbe un'altra ipotesi è un
Questo qua non fa nell'uno né l'una cosa andiamo non farne un vero Senato che abbia dei poteri significativi che possa con collaborare utilmente alla
Alla legislazione con dei poteri reali
Ne una rappresentanza effettiva delle istituzioni territoriali rete solo fatto
C'è ci deve essere per forza un Sindaco per Regione ma che questo sito che chi rappresenta il proprio Comune no Co.Ge perché l'essere il signor Sindaco di Pescara visto che siete così di Milano in Senato il non
Ma anche perché questo non è stato eletto per fare è stato debba fare il Sindaco non per fare senatore
E chi lo legge questo Sindaco per Regione il Consiglio regionale
Da allora Scurati del Consiglio regionale dovrebbe esprimere la Regione
E che ci fa un sindaco scelto dal Consiglio regionale
Volete quei tre euro e trentatré autonomie locali bene fatte l'assemblea dei Sindaci della Regione che nel Rege uno tra di loro fatte chi avrebbe convocato il Consiglio delle autonomie locali che c'è in tutte le Regioni
E che esprime le varie rappresentanza delle varie autonomie locali e fate esprime da questo se volete un rappresentante dei Comuni
Ma un sindaco per Regione eletto dal Consiglio regionale non rappresenta nessuno
è stato appunto vara in serata portare la voce non si sa di chi non del proprio Comune non dei Comuni la propria Regione che non lo hanno scelto non dalla Regione perché non è
Non è un'espressione per istituzione regionale
Fare un esempio corale la cosa che è una delle cose che così anche viene detta spesso
E che coloro che come lei come senatore Gaetano Quagliariello con cui lei ha scritto un libro sulle ragioni del no
Vogliono non vogliono questa riforma sono dei conservatori lei si ritiene un conservatore
Conservatore cosa vuol dire conservatore della carta in questa ecco perché
In politica
Bisogna conservare qualche cosa ci sono le cose varie cose da farsi la Costituzione tra le cose da conservare fra le cose che meritano di essere conservate anzi più che conservate salvaguardate promosse sviluppate
Attuate
Poi se invece
Essere cosa devo dire che sei contrario a qualunque cambiamento no non ci se riconosciamo fatto in questa
Veste di contrarietà ai cambi perché perché cambiare
Io a sapere che cosa cambiare e in che senso cambiare allora possiamo misurarci ma ha senso dire che la politica si fa tra
Chi chi vuole conservare tutto da chi vuole innovare tutto senza dire che
Senza dire come no non ha senso quindi questa pura retorica questo discorso le conservatorie e degli innovatori
Innovatori benissimo siamo innovatori vogliamo essere innovatori ma diteci che cosa dobbiamo innovare eccome
E possibilmente facendo in modo che il nuovo sia meglio del vecchio
In un dibattito
A Catania appunto sempre dire questo dibattito alla festa dell'Unità d'Alema ha detto che in sei mesi le non condividere posizioni D'Alema si sia reso cosa soffro coordinate tanti soci
Professore novanta possiamo sulle stesse posizioni infatti una delle cose da dire e e il fronte del no e molto Maria Eugenia varie variegato sì magari forse sì per quello voglio dire
Logico in un referendum così
Di a due esiti soltanto sinossi tutto
Elogio che ci siano diverse posizioni sia nel fronte del no sia a fronte del sì per forza stato uno dei difetti di queste di questo referendum e che
Si chiede un voto unico su una riforma costituzionale che non è
Ma non ha un oggetto unico
A tanti oggetti diversi
Quindi sarebbe stato giusto fare
Tante leggi costituzionali cinque sei sette leggi costituzionali sui vari punti e alcune di queste secondo me sarebbero passate tranquillamente forse con unanimità in Parlamento comunque con larga maggioranza e si è portata al voto avrebbero potuto essere approvato tranquillamente
Da tutti
Invece ci si propone un po'oppure di riforma dove ci sono dentro cose reali qualche cosa anche positiva perché bisogna anche essere onesti non vive tutto
Sbaglia tutto sbagliato ci sono anche delle cose positive per esempio il fatto di potere impugnare le le leggi elettorali alla Corte costituzionale prima che
Vengono applicate un'innovazione positiva
Ma accanto acqua innovazioni coesive ci sono altre innovazioni che invece sono negative
Ho un buon molto dubbia e quindi
è stato sbagliato di come portare adulti o fare un'unica legge costituzionale proporla con un pacchetto e presentarla come
Questo è il frutto di un
Improntata sbagliata data ai dibattiti negli ultimi trent'anni in cui si ritiene che se vi ricordate di riforma di grande riforma della Costituzione si è cominciato a parlare negli anni ottanta
La grande riforma non si capiva però doveva essere
In sostanza però il fautori della grande riforma erano persone che pensavano che il sistema nostro sistema parlamentare fosse e ossia fondamentalmente superato
Che bisogna passare a un sistema di investitura diretta dell'Esecutivo o anzi del Capo dell'Esecutivo
In cui le varie proposte presidenzialiste sei presenze queste il richiamo il il filo conduttore di filo rosso del dibattito di molta parte del dibattito sulle riforme fatto negli ultimi trent'anni è questo
Questa Regione per fortuna non è che riprende con le idee perché non non hanno nato nessun presidenzialismo semipresidenzialismo però forse ecco quando si dice a
E trent'anni che discutiamo finalmente una cosa si fa
E viene in mente che
In questi trent'anni sono stati spesi per difendere la Costituzione contro queste ipotesi di
Non di rafforzamento dell'esecutivo ma di indebolimento del Parlamento di indebolimento del legislativo quale una prospettiva molto pericolosa e quindi se questa riforma di oggi viene presentata e viene magari votata
Perché l'erede di quel di quel pensiero io dico che no quel pensiero negativo
Bene
Questa infatti è l'altro elemento elemento di tutti gli sfottò in questo momento la campagna del sì e passare attraverso trent'anni di riforme costituzionali
Mancata in questo è un po'bene laddove non abbiamo fatto e ora per la riforma approvata cosa fare nel due mila euro
Grassetto regionalista dello Stato è stato profondamente modificato con una riforme non è vero che trent'anni sono partiti senza fare riforme poi piccola revisione la Costituzione magari non l'abbiamo in mente ma sono avvenute l'ultima del due mila e dodici
Non so se sia buono o nove salari fono passata velocissimamente sull'introduzione del principio del pareggio del bilancio dell'equilibrio di bilancio in Costituzione eccetto la riforma costituzionale siano sì certi
Nel due mila sette è stata fatta la piccola riforma che nessuno si ricorda che è molto buona perché hanno corretto l'articolo ventisette dalla Costituzione che dove diceva che non è ammessa la pena di morte faceva eccezione per i casi delle leggi penali di guerra anno con una legge costituzionale
Tolto questa eccezione
Il bando della pena di morte un bando assoluto come oggi
In Europa come è giusto che sia quindi non è vero che in trent'anni non si sono mai non sia mai riusciti a fare nulla sulla Costituzione si sono fatte così buoni in quest'ultimo che ho detto
Cose
Fondamentale che vuole come la riforma del due mila uno sulle Regioni su cui oggi si può tornare indietro svolge si può tornare indietro
E cos'è meno compiuto ubbie come come il discorso della
Del degli equilibri di bilancio quindi
Insomma non va bene questo discorso non vale questo discorso dobbiamo per forza fare qualcosa perché
Altrimenti l'immobilismo non c'è l'immobilismo costituzionale coesione si cambia soltanto quando davvero
Sì sicuri di cambiarla in meglio rispettandone i principi di fondo
Ecco io mi sono persa dalla domanda principale che volevo fare e ed era questa appunto in questo dibattito D'Alema ha sostenuto via la festa di Catania anche che facilmente avrebbero in cui è anche alcuni costituzionalisti tra cui forse ci potrebbe essere lei
Avreste potuto individuare una manutenzione della Costituzione da col presentata con un documento così da far vedere che il nome non è semplicemente no ma è no non così e poi si può fare
In un altro modo da approdare in sei mesi lei convinto che si possa fare una cosa di questo generalmente prima cosa è
Non si fa la riforma della Costituzione così come
Sapeva bene come
Poi si può
Fare dei cambiamenti di singoli punti
Allora vorrei immaginare delle singole leggi costituzionali che modificano questo o quel punto nella Costituzione
Tra queste per esempio potrebbe esserci una riforma del bicameralismo diversa più saggio di quella che è stata che è stata pensata come potrebbe esserci ma appunto come singolo singolare forma non dopo occorre dietro i capi ci vuole la grande riforma
Basta quei pacchetti di riforma costituzionale e basta con questa mania di dire a lari la riforma
Vogliamo lei riforme quelle vere quelle serie perché ci servizi rassicurino sul fatto che sta migliorando qualcosa
Sul terreno istituzionale tenendo poi conto delle vere riforme cioè i veri provvedimenti le vere innovazioni che servono al Paese non sono quelle costituzionali
Ma sono
Diciamo qualifica di altra natura gli altri su altro terreno che richiedono altri tipi di politiche non la poi la polizia costituzionale non può essere requisito del del riformismo permanente ceduti alla cambiare la Costituzione riserve
Ripeto si può fare delle operazioni di singole manutenzione cambiamenti revisione di singoli punti ma
Focalizzando lì e no abbandonando questo misto
Della necessità di una grande riforma della Costituzione
Ecco lei è convintamente per il no amici di fronte ad una come dire
Fronte piuttosto ampio Perissich c'è poi quello dei non allineati in questo momento almeno io non so trovare un altro ma Oddo per chiamarli coloro che dicono vale insomma ci pensiamo eccetera ma soprattutto in questo fronte
Ci sono quelli che sostengono che se si cambia la legge elettorale elitari Cuomo allora si può sì votare questa riforma
Lei pensa che questa sia una giusta ragione è una giusta osservazione che va vada bene insomma che sia Mastra
La percorribile Garini di per sé la legge elettorale la riforma posizioni su due cose completamente diverse non c'entra nulla con l'altra perché la Costituzione
Attuale e anche quella che riceve la riforma non dice nulla sul sistema elettorale della Camera
Non dice nulla cambia Senato qui da un altro discorso
La legge elettorale invece è una legge ordinaria che è stata approvata questo cosiddetto italico un bruttissimo nove insomma
è stata approvata un po'di tempo fa è stata allora
XE i sostenitori della riforma quale sbaglia secondo me sia siti regole dell'aprile il segretario fa molti sul settore della forma dicono a questa riforma indispensabile perché dobbiamo garantire stabilita politica e di Governo al Paese
Ma scusate io domando ma in che senso la nella riforma del bicameralismo o delle regioni assicura stabilità non cambia niente nella formazione delle maggioranze
Se mai voi puntate per avere stabilità puntare sulla legge elettorale allora vi parliamo della legge elettorale la legge elettorale
Ha certamente questo è stata pensata con questo intento
Ma ha un difetto fondamentale
Io la parola a lei sapete il merito del PD pro Cousteau era questo mio personaggio mitologico
Un brigante un allora aveva un letto di una certa lunghezza
E catturava le persone voleva ad adattare la lunghezza delle persone al letto si era preso nella più corta del letto le smarrire martellano affinché non respirava finché ne lo dicevano che si è letto se erano più lunghe Telethon Italia le gambe
Allora
La legge elettorale non può essere la legge una comunale un letto di pro Cousteau e cioè un modo per forzare
La il PIL pro come dire la fisionomia politica del Paese
Al di là di di quello che gli elettori realmente esprimono cioè non può essere un modo per dire
Abbiamo bisogno purché sia di un uno che campo uno che governi uno che vinca le elezioni e che possa governare senza doversi confrontare e misurare con altri questa legge parte invece da questo presupposto
Cioè si deve esserci un solo partito che vince le elezioni e non importa se un partito che rappresenta una minoranza del Paese luce vince le elezioni e lui governa
Questo è contrario ai principi fondamentali della democrazia per la democrazia vuole che sia
Popolo a governare il popolo e tutto
Quindi la formazione di maggioranza ci vuole ovviamente una maggioranza si deve formare ma le maggioranze si formano attraverso la il lavoro dei partiti e attraverso il dialogo
Nel novanta sei sestetto l'ultimo forse l'ultimo tentativo in Italia formale davvero una maggioranza
Coerente politicamente significativa via dell'Ulivo non può derogare a quella me lo ricordo prevede partecipato anche in parte a quelle vicende
Poi sono andate male cioè non sono dati fino in fondo perché
Perché quelle quelle maggioranze non hanno non non sono state capaci di mantenersi di
Di costruirsi e di mantenersi ma immaginare di dire allora lo risolviamo dovrà leggere corale non importa se
C'è un partito del venticinque per cento
Un partito vince è quello governativo attestano l'opposizione questa mi pare non è democrazia
Allora la legge elettorale attuale a questo fondamentale difetto e lo riconosce anche Luciano Violante che uno dei fautori del sì
Quando dice ma la data è quella legge e pensata con un sistema bipartitico dolce o due partiti va bene si fa un po'al ballottaggio o l'uno l'altro vince Rato sta all'opposizione parlo solo due
Adesso in Italia siamo qualcuno dice insisterà tripolare ma forse dovremmo dire quadri cinque non lo so di
Le proposte politiche sono tante e quindi non è pensabile
Di risolvere il problema
Il pescando né una
La minoranza è più forte incaricando questa di decidere tutto occorre occorrono nuove propongono proposte politiche occorre lo sforzo di costruire una maggioranza coerente
Lo sforzo di costruire vuole è uno sforzo e lo sforzo politico e qua la politica non si può passare sul sul lo schiocco di mani
La politica è questo e capacità di pensare di proporre idee forti di trovare il consenso naturalmente
Di costruire il consenso anche però perché consenso non si può solo inseguire i politici oggi inseguo del consenso
Se la gente è spaventata perché ci sono troppi immigrati ecco questo insegue il consenso dicendo a mano bisogna bloccare l'immigrazione
Oppure se la gente è spaventata perché
Non so degli c'è c'è c'è c'è c'è molta povertà in giro
Dice state tranquilli perché siamo ci pensiamo noi a far crescere il Paese vorrei sentire messaggi un po'più realistico per i politici
E la politica se non è da un lato
Basata su idee forti
E costruttive e dall'altra fondata coi piedi nella realtà non è una buona politica allora ne abbiamo bisogno di buona politica non di migliori istituzioni
Il sito dove si possono di perfezionare ma le istituzioni costituzionali vanno benissimo
Quelli che abbiamo bisogno noi è una buona politica era buona politica scaturisce
Col pensiero e colazione e con il dialogo allora io dico sono qui in questo vostra manifestazione di non è che mi riconosco in nessuna delle attuali
Diciamo proposte polipi piccole o gradi politiche però
Penso anch'io che come molti pensano che all'Italia Italia ha bisogno di uno sforzo di ricostruzione politica di una sinistra
Pensante dialogante non arrogante capace di
Parlare ai cittadini ma anche di coinvolgere i cittadini già state tranquilli ci pensiamo noi no
Io vorrei che il messaggio che ogni sera politica fosse
Cari cittadini queste è la situazione questa è la realtà e non la in permettiamo della diciamo così come
Vi diciamo quali sono le difficoltà
Diciamo anche le cose che dovrebbero essere fatte anche le cose difficili anche i sacrifici
Non posso sul terreno fiscale dire sempre e soltanto avviare e abolire o è diminuire le tasse no perché qualche volta le tasse fanno anche o mancate incerte circostanze e incerti Moro
Quindi questo questo vorrebbe dire la una seria politica gli altri sono diversi ritirerò semplifichiamo
Vi è un solo vincitore questo ci pensa ce ne sono altri problemi e intanto il distacco fra Cigolini era politica umanità la gente non va più a votare
Nel nel quarantasette votava novanta al novanta per cento degli elettori adesso vota siano il sessanta per cento e questo e
Un grave fatto un grave severità della democrazia
Una democrazia che si regge su un una partecipazione sempre più piccola sempre minore non è una buona democrazia non è una democrazia in salute
Bene adesso io nelle faccio le due ultime domande che siamo già quaranta minuti e passa per chiederle semplicemente però insomma due cose quanto conta l'antipatia
Per la sua antipatia Perenzin questo non è detto che l'ICT è antipatico che accadesse faticano è una persona tra i tanti non è un politico di mio gradimento diciamo così male ed è antipatico anzi è un gran comunicatore
Sa parlare molto in modo molto bene
Lei pensa che l'avrei antipatia emblematico ricorda uno si aspetta da un politico
Il no pensa che abbia in questo anti Renzis ma una delle sue radici oppure mafiosa l'antirazzismo tre quadri conservazione durante il nazismo
Sono tre termini equivoci perché Seganti Renzi vuol dire e ci è antipatico no non ha senso non è l'atteggiamento politico senza che si vuol dire vedere i limiti di una proposta politica
E
Lavorare perché nascano proposte politiche più serie più pensate
Più adatte allora al nostro Paese più radicate nella realtà bene allora
Come si spiega lei questo fatto che dalla personalizzazione dello scontro sul referendum Marensi abbia fatto marcia indietro
Proprio temendo che poi diventasse un voto per il Governo contro il Governo si è in forse si è reso conto che
Pressurizzato ci si emette rischiava di di coagulare tutti quelli che appunto erano contro di loro diciamo così forse da questo punto di vista
Si è reso conto che è un errore la personalizzazione però al di là di questi dati resi correnti la personalizzazione l'eccesso di personalizzazione oggi è un pericolo nella politica
Cioè l'eccesso di non eravamo pronti vogliono molto vecchio voglio ottant'anni e quindi ho vissuto periodi della nostra storia in cui la politica era essenzialmente fatta dai partiti
E i partiti volevano dire qualche cosa c'era dietro le idee c'era dietro dell'ideologia c'erano dietro dei detenuti un altro una storia una storia questa del Partito Socialista in Italia mille ottocentonovanta nato
Un partito che ha una storia il movimento operaio momento dei lavoratori preferite era un fenomeno sociale e politico di grandissima importanza è sparito sparito BO
Queste sono i veri drammi del nostro Paese sono l'ho fatto l'esempio dei socialisti quasi potrei fare esempio anche di altri allora la politica
Vera è quella la personalità e so che cosa vuol dire ma ormai le idee non contano le ideologie non ci sono più
Importante che ci sia uno
Che da un lato
Comanda fa
E dall'altro che
Attivo chiede il consenso quindi uno che è simpatico ma politico né esercitato in essere rappresaglia che essa fare grande politica è uno che sa fare che ha una visione
I grandi poli siano quelli
Nel negli anni Cinquanta e quando hanno fondato l'Europa unita questi politici che hanno inventato l'Unione europea europea che non era quella roba che adesso noi vediamo con punte di anche i difetti che ha
Era un'idea forte era all'indomani della guerra che aveva lacerato per dar da sé che da seguire la c'eravate
I popoli dell'Europa e l'idea forte era mettiamoci insieme però contemporaneamente erano persone che avevano capito che capivano
Qual era la realtà del momento e su quali dove si dovevano compiere i primi passi il primo passo dell'Europa è stato di costruire la Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio cosa voleva dire il carbone e l'acciaio erano allora anni Cinquanta
Immateriali della guerra partirei Carbonera forti sia prevalente
E acciaio la materia per fare le armi allora mettere il carbone e l'acciaio sotto un'autorità che non fosse nazionale ma fosse sovranazionale europea voleva dire
Rendere come scritto la famosa dichiarazione del Ministro degli esteri francese allora
Far sì che una nuova guerra in Europa sia non solo impensabile ma materialmente impossibile
Questi erano dei grandi politici che aveva una visione forte e sapeva però ad avere i piedi ben piantati interessa però quale dovevano essere primi passi noi oggi abbiamo purtroppo secondo me
Dopo dopo il doppio difetto insomma furgoni non abbiamo più dei forti e qualche volta con molte volte non abbiamo più il senso della realtà in cui siamo immersi neanche leggiamo dei lati positivi e tantomeno i lati negativi di questa realtà
Bene ci lasciamo soltanto con una previsione professore l'ultimissima Corrado i tempi più brevi possibili e immaginabili ma insomma soltanto una previsione questo referendum confermativo quindi non c'è bisogno del quorum ma secondo lei
Ci sarà molta gente che andrà a votare o poca gente che andare io mi auguro che vada a votare i tanti che si è scesi al
La sensibilità di dire che è un referendum quindi una chiamata del polo del popolo a votare certo ce li come deve
Ci chiedono un sì o uno solo di su un pacchetto a questo è sbagliato perché
Però referendum cedevole appuntamento politico io che mi auguro che sensibilizzazione e devo dire che questo dibattito che
è in corso che è già in corso da parecchio tempo quando
In giugno e luglio si è partiti alla grande perché si parlava di un referendum il tre ottobre ricordate
Si diceva che il tre ottobre dovrà essere la sede referente qui subito porre questa campagna elettorale lunga forse tutto sommato è servita anche a sensibilizzare
A far pensare e imprese molti quelli che vedi ci sono i non allineati fa stanno pensando e io credo che tutto
Come possiamo offrire di materiale per pensare sul merito della riforma una un dico spaccato non non va non aprioristico non numero così appunto Masaccio pregiudiziali non basate su slogan
Parodi somme siede degli slogan del no sia degli slogan di Renzi per il sì sono slogan più di due casi ecco invece una discussione più serio pacata possa essere una buona premessa perché questo referendum sia un fatto di democrazia
Bene io la ringrazio ma io non lascerei mai andare c'è un termine ultimo sottoterra fare il referendum segnaliamo verso i temi a dicembre ma si dice ma se non saranno intermedio ventisette novembre ormai sembra chiaro va bene grazie grazie a tutti