Overshoot

Buona sera ben trovati all'ascolto di radio radicale Enrico Salvatori in voce per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente ove asciutto oggi parliamo dell'Aquila nove anni dopo il sisma
Perché dopo insomma il sei aprile del due mila nove sono stati sparati tanti numeri sugli anni che ci sarebbero voluti per ricostruire appunto il capoluogo abruzzese oggi però la ricostruzione della città sembra sia ancora firma al cinquanta per cento perché nessuna scuola è stata ricostruita nonostante siano state finanziate dal tempo
Stessa cosa per l'edilizia popolare ecco ai ritardi la ricostruzione si aggiunge l'incapacità di programmarla per esempio alcuni commercianti hanno avuto il coraggio di riaprire il mezzo al deserto c'è proprio un vuoto a demografico c'è stato uno spopolamento in questi ultimi anni
Ai fantasmi al forte
Odore di cemento e alla polvere così come alcuni cittadini sono rientrati nelle poche case riparate in centro però i lavori per i sottoservizi sì aggiungono i cantieri già presenti e sostanzialmente bloccano le vie di accesso alle attività le abitazioni al caos dunque si aggiunge altro caos
Ecco il tre aprile scorso abbiamo letto abbiamo avuto modo di dare un'occhiata a un importante reportage firmato da Francesco chiudergli Alessandro Coppola proprio dal capoluogo abruzzese il pezzo ce l'ho sul manifesto L'Aquila senza cuore nove anni e il ventuno miliardi dopo ci racconta di come il capoluogo abruzzese sia tornato davvero com'era e dov'era solo fuori dal centro storico dunque coppole Chiovelli fanno un bilancio e prospettive di una città d'arte e noi abbiamo proprio intervistato Alessandro Coppola su questo reportage Alessandro Coppola urbanista sentiamo
Ho lavorato con un'altra collega nel grattato orfani istituti dell'Aquila che tra l'altro uno dei lasciti poiché più significativi dal punto di vista del tipo di investimento che toccato da sulla città
Da parte della ricostruzione che baciava in questo articolo sono un po'il punto sulla base figlia di dati e di valutazioni pubbliche facciamo riferimento per esempio ad una rapporto dalla Camera dei deputati anche ricette portate avanti nell'istituto sul sulla ricostruzione
Appunto come credo nell'articolo offriamo varie chiavi di lettura la prima senza dubbio di un po'cioè di un poeta attribuzione che va avanti
Adesso sappiamo bene che la ricostruzione all'Aquila tratta un oggetto molto molto controverso non solo per le modalità con cui lo Stato ha organizzato la la la gestione dell'emergenza e il due mila nove ma anche per un certo ritardo
Che a limitata dedicato alle costruzioni ricordiamo la vicenda molto doloroso della chiusura allungo del centro storico nei termini di una zona rossa cosa che aveva ovviamente aveva determinato Orlandi Ima
Attenzione a livello locale
Nell'articolo mercoledì diciamo anche quando adeguamento non sono un ottimo sono quelli dello Stato città che la ricostruzione mandando avanti questo è un dato che divisibile attivi all'acquirente la terza bene che molti dei cantieri esterni al centro storico ormai ci sono completa fuori dal centro storico la ricostruzione più avanti si fa anche bene che è all'interno del centro storico ci sono molti cantieri enti e anche lì iniziano a vedersi diciamo regna abbastanza avanzati dei completamente la ricostruzione quindi un primo dato il fatto che accettato un grandissimo innegabili adempimento da parte dello Stato che ha detto inizia a produrre degni degli effettivi finali e poi altre questioni che poniamo però al di là il dato quantitativo
Poniamo delle questione un po'quantitativa Pietro di un po'qualitative riguardano a che tipo di città emergerà alla fine
E la ricostruzione ecco ecco la voce perché a un certo punto è molto interessante questo dato che ci porti che ci riporta insomma ci parli per sintetizzare per brutalizzare in un titolo della dissoluzione dello spazio della città cioè ci racconti come già prima del sisma
L'Aquila fosse una citava la spazialità estremamente dispersa spiegano gli ascoltatori che infatti già prima del sisma
La maggior parte della popolazione viveva fuori dal centro storico dunque i provvedimenti voi in qualche modo il governo non hanno fatto altro che consolidare che cosa una realtà già esistente ovvero la dispersione della popolazione in che modo sono ora contare
A L'Aquila per chi non la conosce a un comune molto molto ampio
Con una struttura attaccare particolarissima anche riguarda trentadue il centro storico è una città un po'più compatta che chi conosce la città ama e conosce l'aquila aveva e Abramo un bellissimo centro storico una struttura che però comprende anche molte frazioni
Che spesso sono anche distante non può però come dire non proprio ridotte dal centro storico è palesemente una serie di comunicano un rapporto di dipendenza dispetto alla città rapporto di dietro di pendolarismo
Ed i dipendenti al più più anche col quindi è un territorio molto ampio molto disperso
Che ovviamente il idee su cui è intervenuto il terremoto presso il primo elemento e che è stato poi quello molto discusso che è stato oggetto di conflitti anche molto intercettata da alcune scelte che hanno riguardato la la la gestione post-emergenza del terremoto famosa Progetto cade quello per intenderci inaugurato in pompa magna da Berlusconi in quel diciamo con interventi che dovevano rispondere all'emergenza con delle soluzioni temporanee ma che fin dall'inizio
Diciamo si sono annunciate come non temporanea come delle soluzioni che avrebbero che sarebbero rimaste nel tempo ecco da queste scelte
Localizzative hanno un po'ha confermato che riflessione un pallino invitandola diciamo
E questo è ora sfilando in versione prego non mi dimetto
è una grande questione è capire perché questa scelta che è stata fatta cioè di ricostruire costantemente la città com'era la città com'era aperta al momento del alla vigilia del terremoto quindi di costruire sostanzialmente quella città dispensa con in più
Alcune di queste scelte poteva risultare come pochi toccate bisogni non può capire
Con i quali sarà l'esito di questa ricostruzione centro storico come dicevamo lo si sta ricostruendo
Ma in questi anni perché trova dati demografici che sono noti a tutti si sa benissimo che ovviamente il declino demografico del centro storico è continuato e quindi la grande questione eh
Una città di spetta di cui bisognerà ripuntualizzare il centro storico cioè per riequilibrare un po'questa di previsione bisognerà fare in modo che un centro storico completamente ricostruito
Con un patrimonio immobiliare di grande valore che astorico veemente ma a questo punto anche dal punto di vista
Diciamo tecnologico della qualità del costruito su cui ovviamente con la ricostruzione investito bisogna capire un po'che ruolo avrà non basta costruire le case destinati cercare lì
Capire cosa succederà
E ellenistica e legale e e questo questo è un punto molto importante adesso però il novanta per cento delle unità abitative danneggiato è stato ricostruito praticamente vero
Allora in quanto ai dati come dicevo ci sono varie varie fonti insomma che stanno alimentando quando commentando
L'andamento della ricostruzione con il culto facevo riferimento appunto questo rapporto
Chiude la Camera dei deputati che però ovviamente fa riferimento a dati dello scorso anno sono alla speranza spossatezza che aggiornato a quel rapporto darebbe ovviamente l'aggiornamento al nuovo anno sarebbe molto
Prezioso e poi
A anche una un'iniziativa appunto organizzato anch'io credo che si chiama open data di costruzione che è stato avviato l'anno scorso che e volendo diciamo in tempo reale in collegamento con gli uffici che si occupano la ricostruzione all'Aquila e gli uffici speciali che s'occupa la ricostruzione all'Aquila seguono monitorano ton andamento della ricostruzione
Niente indefinibile copie diciamo le cose che sappiamo alle cose che possa interessare per capire che cos'è la ricostruzione della bisogna
Prima di tutto avere in mente che gran parte la ricostruzione riguarda la città dell'Aquila dal punto di vista quantitativo tutto all'operazione di costruzione che guardi al più ampio cosiddetto cartelle
Ma la gran parte dei fondi è concentrata sull'Aquila che è stata diciamo dove de de l'esposizione firma
Com'è noto intendo la la alle cento più grande francamente è più grande di tutte queste aree
è stata un po'Maggiore Tondato che bisogna avere in mente che all'Aquila ci sta ricostruendo una grande città privata nel testo che la gran parte di nuovo dei fondi riguarda la ricostruzione degli immobili residenziali
Come prima richiamavo anziché tardare a come idea nasce la scelta che è emersa un certo punto è tra quella di
Ricostruire la città usando lo slogan com'era dov'era quindi ricostruire limpidi intero patrimonio abitativo con alcune eccezioni su cui adesso diciamo nel tempo di arrivare ma la sostanza è che la città l'artista ricostruendo nella sua con quali interdetta com'era dov'era quindi la gran parte dei fondi riguarda appunto la ricostruzione la ricostruzione privata e allo stato attuale stando appunto i dati della Camera dei deputati
è vicina alla come dire come spenda in vicino all'ottanta per cento
Di quello che si prevede sarà la spesa totale qua come spesa evocata meno importante dal punto di vista quantitativo invece era perda per i laici cosiddetta città pubblica quindi campagne delle infrastrutture eludere inviti pubblici scuole
Di altri edifici pubblici che peraltro è anche la parte della ricostruzione che più in ritardo quindi diciamo se c'è una novità peraltro che tra comitato anche Assunta Dana Capitalgest sembra ricostruzione dall'implica che la ricostruzione e di accelerare il più possibile la diciamo la la parte ricostruzione
Pubblica della città
Insomma però per concludere la cosa diciamo più importante il dato più importante che forse non è sfuggito perché abbiamo fatto un passaggio velocissime quello del futuro del centro storico che il vero problema dell'Aquila che insomma già prima del sisma come ci racconta libera aveva visto una riduzione di più
Di due mila abitanti insomma in questi ultimi anni no dunque il problema come ci ricordavi è quello di riabilitare lo possiamo dire o la città che è disabitata al mento almeno nella parte del centro storico perché insomma di Pavia in generale
Che è la questione fondamentale di cui si dovrà occupare L'Aquila nei prossimi anni quale Progetto Dante la ricostruzione fatta ricostruisce parli costruendo appunto la città fisica questa città critica era già in parte Nick cesso prima del terremoto era già quindi certo che il terremoto
E rischia di essere in eccesso ancora di più dopo il terremoto quindi la questione centrale per chi oggi impegna L'Aquila nelle istituzioni poi riduzione farà dare alla città un po'c'è un progetto
Che permetta di utilizzare al meglio questo grandissimo patrimonio costruito pertanto ricostruito anche che chi sta ricostruendo in questi anni le faceva riferimento al centro storico ecco cento statua del terremoto una delle sue volete specializzazioni
Era quella che i Walter abitato dagli studenti ecco ritengo questo un grandissimo tema che era già stato sollevato
In passato da da da da ricerche da da rapporti a partire dal due mila dodici in avanti cioè capire quale come per esempio il sistema universitario che all'Aquila una grandissima importanza
Può appunto svolge un ruolo molto importante molto rilevante nella nel nell'uso della città nell'uso che tutto questo patrimonio costruito che è stato ricostruita che che che sta ricostruendo di questi questi assimilabili a quest'ora la città critica la città ricostruendo ora bisogna trovi costruite
Da citare Iapicca e capire un po'ma bisogna bisogna farla vivere certo questa la sfida del futuro per L'Aquila va bene allora noi la ringraziamo grazie ad Alessandro Coppola urbanista per questo importante contributo grazie ancora
Grazie a lei
Dunque questo l'importante reportage di Alessandro Coppola dall'Aquila a nove anni dal sisma
Ma in questi giorni sono state registrate scosse di terremoto nel maceratese il segmento più a nord del cratere sismico del centro Italia
Una scossa di terremoto intensità moderata come sapete è stata avvertita dalla popolazione pochi istanti prima della mezzanotte
Seguita da repliche più deboli dunque gli Appennini non hanno mai smesso e non smettono di dare spaventosi scossoni gli spaventosi
Segnali
Si è detto e ridetto anche in questi giorni che occorre una svolta che bisogna adeguare le leggi ad una realtà difficile che è necessario intervenire con la prevenzione prima che le catastrofi avvengano insomma sempre la solita canzone
E sono passati però cento sette anni da quando pensate un po'Vittorio Emanuele terzo firmò il primo decreto con alcune prescrizioni per le aree a rischio sismico idrogeologico puro buonsenso all'epoca
Eppure un secolo dopo davanti alle macerie Pescara del Tronto di accumuli di Amatrice delle sue contrade e siamo ancora chiederci è possibile
Possibile che per decenni si siano continuate a costruire case destinate a crollare rovinosamente magari sotto pesantissimi detti in cemento armato
Al primo dei numerosi terremoti noi abbiamo inoltrato la domanda ad Alessandro Martelli un amico di radio radicale che è vicepresidente dell'Associazione internazionale sui sistemi antisismici sentiamo Marte
Purtroppo la situazione legame Quercia perché c'era una scarsissima percezione del rischio sismico a tutti i livelli
Non solo nelle istituzioni che poco fa hanno terrei incentivare costruzione adeguate ma anche nell'opinione pubblica che pur di non spendere trascura i rischi futuri
Allora diciamo una cosa però professore che e l'Italia esso urbanizzare registra sostanzialmente il doppio dei vani rispetto agli abitanti perché se andiamo ad analizzare il patrimonio edilizio risulta che i cento vini centoventi milioni di vani sono sostanzialmente distribuiti in due categorie di costruzioni cioè degli edifici costruiti nell'immediato dopoguerra ed edifici realizzati almeno centosettanta in poi i primi lo sappiamo sono stati ultimati nell'emergenza subito dopo la guerra insomma post bellica prima le leggi antisismiche più severe insomma il problema è anche quello di una spazzatura edilizia che in qualche modo sovrasta l'Italia non è così
Che è quello dei detta monetaria a un un grosso patrimonio
Storico diciamo ma anche vecchio
Cioè il patrimonio edilizio vecchio che viene mantenuto e magari dichiarato storico solo perché ha più di papà me credo se era in cinquantadue sono un po'di più in realtà questo questi edifici Becky che non sono monumentale e quindi non c'è nessun motivo per mantenerli
Invita dovrebbero essere demoliti e ricostruiti Cornelle tecniche antisismiche che esistono perché inutile dire esistono le tecniche antisismiche per rendere le costruzioni sicure un pochino costano mai pagare oggi significa evitare vittime soprattutto
E anche pena otto uno cioè è possibile questo ci sta dicendo lei mettere in sicurezza l'intero diciamo patrimonio edilizio italiano facendo comunque delle spese possibili da un punto di vista di bilancio dello Stato
Secondo bene possibile perché anche limitandosi al discorso economico se noi pensiamo a quello che spendiamo dopo una tragedia dopo un terremoto
Tre volte tanto quello che avremmo dovuto spendere prima per mettere in sicurezza e quindi anche dal punto di vista economico non ci sono scuse insomma
Allora si è parlato molto spesso della vicenda del fascicolo del fabbricato che è una sorta di radiografia che ci aiuta a comprendere le condizioni di salute di un fabbricato
Un Progetto diciamo così che non è mai decollato come legge in Italia adesso mettiamo da parte insomma tutte le analisi sul perché
Non sia mai decollato questo progetto lei che cosa ne pensa ma io penso che il fascicolo del fabbricato ci dovrebbe essere abbiamo dove intanto è altrove
Imposizioni quando si compra Camarda eccetera non c'è quella dei dovere poter confermare la sicurezza o meno della propria abitazione se esistessero queste necessità sicuramente sarebbe un incentivo per ha intervenire anche sull'esistente i perché perché appunto ci sono non solo dei vantaggi dal punto di vista sicurezza ma anche dei chiariva al taglio del nastro nel mercato del dei fabbricati
Per quanto riguarda invece gli edifici pubblici gli ospedali le scuole qual è il rischio in Italia quanti sono a rischio idrogeologico a rischio sismico la situazione preoccupante allarmante allarmante perché
Più o meno anche gli edifici strategici e pubblici
Hanno lo stesso grado d'insicurezza che hanno le bizzarrie abisso azione normale insomma può stanno forse un po'meglio diciamo il dato complessivo
è il settanta per cento in un sicuro rispetto ai terremoti che possono colpire l'area dove questi edifici sono ubicate
Per l'idrogeologico credo che sia anche peggio insomma
Da quel dai dati che che conosco quindi scuole ospedale purtroppo si trova in una situazione molto simile ad abitazioni quindi a quel settanta per cento dei sicuro
C'è qualcosa lo vogliamo ricordare gli ascoltatori che insomma lei conosce molto bene è un esperto degli impianti ad alto rischio di incidente rilevante ci sono delle zone d'Italia che sono particolarmente allarmanti per il rischio insomma che subiscono ce la vuole raccontare un po'questa storia che i nostri ascoltatori forse non sanno
Ma diciamo in Italia esiste esistono una serie di impianti chimici che sono molto vulnerabili alle vibrazioni sismiche
In particolare quello che preoccupa è la Sicilia sudorientale ecco gli stabilimenti petrolchimici di Priolo di Milazzo
Che appare uno degli impianti io posso lepri
E dove il pericolosità sismica è notevole basti pensare al terremoto del mille seicentonovantatré che devastò l'area di della Val di Noto facendo settanta mila vittime sola Catania
E che Cook forse uno dei terremoti più violente in Italia magnitudo sette virgola quattro
E per lei si trova a Priolo insomma per quanto riguarda Milazzo Milazzo non è molto lontano da Messina che lo l'ultima volta nel mille novecentootto
Ho distrutta dal terremoto della di Messina Reggio Calabria
Eppure poi ha davanti il grande vulcano in sommerso maschili sul quale i geologi lei per il quale i geologi
Un gruppo di geologi e teme un un grosso crollò sottomarino che innescherebbe un Honda di mare morto al quale l'impianto di Milazzo non è assolutamente in grado di resistere
La domanda insomma sorge spontanea la politica rispetto a a questi come dire questi fenomeni a queste cose come si sta comportando se ci sono le leggi speciali Luigi particolari
Di regolamenti ci lumi un po'diciamo su questo punto dal punto di vista normativo e l'esito è praticamente solo a Seveso due
Impone semplicemente ai costruttori di a realizzare in modo sicuro gli impianti ma non non darle su un'altra
Requisito normativo insomma tutto lasciato un po'alla alla proprietario all'ente proprietario
La politica dorme di fronte a questo problema che fu sollevato già anche con interrogazione parlamentare alcuni anni fa
Sembrava ci si dovesse muovere con leggi adeguate con interventi adeguate sull'esistente
Ma nulla è stato fatto
Grazie Alessandro Martelli allora vicepresidente dell'Associazione internazionale sui sistemi antisismici grazie ancora buon lavoro coreografie
Prima di concludere volevamo ricordare alcuni dati che i costi e disastri ambientali del mille novecentosessantotto il due mila tre e senza quantificare le sciagure precedenti come i danni in Calabria
Oscillano sui cento quarantasei miliardi di euro senza considerare il patrimonio culturale che ogni tragedia naturalmente
In maniera irrimediabile perdiamo e qui costi ricostruzione di un chilometro quadrato di un'area colpita oscillano fra i sessanta e duecento milioni di euro parliamo di cifre enormi che danno l'idea dell'incessante disastro che affligge la nostra penisola non solo rischio sismico ma anche rischi idrogeologico perché il dieci per cento della superficie della penisola italiana
Oltre sei mila seicento Comuni del territorio nazionale definita aria ad elevata criticità sei milioni di italiani quindi potenzialmente vivono in una situazione di pericolo a causa del dissesto idrogeologico causato anche dalla cementificazione incontrollata insomma
Dall'azione dell'uomo
Il professore Aldo Loris Rossi da tempo come sapete avanza una proposta radicale rottamare quella che definisce la spazzatura edilizia post bellica senza qualità priva di interesse storico ed efficienza antisismica
Una proposta che riguarderebbe almeno quaranta mila vani costruiti tra il mio Novecento quarantacinque del mille novecento settantacinque
Con queste ultime segnalazioni noi chiudiamo però oggi il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente all'asciutto torniamo a settimana prossima adesso restate in ascolto perché i programmi la nostra emittente di radio radicale proseguono è un saluto come sempre da Enrico Salvatore