"Giornata dell'informazione"

Consegnare la stampa
E vicesegretario nazionale Mario Petrina
Parlerà della situazione per informazioni in Sicilia
Con riferimento
A situazioni i pesanti
Molto gravi come quella del dei colleghi del Giornale allora e qui vedete un membro del comitato di redazione
Emblematicamente con un bavaglio
E i i colleghi del giornale L'Ora giornalisti poligrafici avranno la parola prima dell'inizio della tavola rotonda
Sulla situazione dei giornali dei partiti politici in Italia
E avremmo alcune abbiamo alcune significative presenze
E avremo alcune assenze dovute prevalentemente agli impegni parlamentari voi sapete che il martedì mattina a Montecitorio e a Palazzo Madama e già ci sono sessioni di lavoro
E quindi gli onorevole la Malfa Vizzini sicuramente non saranno con noi lo stesso Walter Veltroni
Ma abbiamo con noi Cherokee piacerà occhi che il direttore responsabile del popolo e che ringraziamo moltissimo per la sua presenza
Il dottor Arturo diagonale direttore dell'opinione che il il giornale del partito liberale italiano
Attendiamo onorevole Guido Lo Porto che dovrebbe essere arriva il direttore del Secolo d'Italia l'organo del Veneto sarà italiano vediamo Antonio Zollo vicedirettore dell'unità
Sono colleghi di grande esperienza che qui rappresentano testate significative nel per il rapporto sono dove il rapporto stampa e politica nel momento in cui c'è una crisi dei partiti c'era che l'identità e anche di questi giornali quindi sarà interessante vedere come in che misura e quando loro pensano di potere risolvere alcuni nodi sciogliere alcuni nodi
Abbiamo un messaggio del dell'onorevole Giorgio la Malfa
Domani scritto grosso ringrazio sul server gentili invita partecipata rotondo stampa politica teme di interesse di attualità
Purtroppo a causa di fisco se politica non potrò moriva a Roma in questi giorni auguroni da successa la manifestazione molto cordialmente curiamo anche noi allora la Malfa di riusciva a dare un contributo concreto e reale ai problemi
E Frei molti interventi che avremo quello dell'onorevole Filippo Fiorino assessore regionale ai Beni culturali alla Pubblica Istruzione Beni ambientali
E Quinzano abbiamo direttore regionale l'assessorato in otto euro Antonino Di Dio che ringraziamo moltissimo per la sua presenza insieme che il pretore di soli Palermo dottor Mario Barretta
Attivissimo sempre
Proprio molto attento ai problemi dell'informazione
Un ringraziamento a squadre preghiamo che sta preambolo che non non non non vuole essere soltanto di drammatica ma vuole avere una sostanza un ringraziamento al dottor Michele la Tona segretario generale del Teatro Biondo e a tutto il personale del Teatro Biondo che anche quest'anno e ci ospitano e ed è da fornendoci una sede più che prestigiosa per del nostro incontro e di Palermo
L'immigrazione perché spendiamo ovviamente al Sindaco bello e del Teatro Biondo come saprete e il Presidente adesso passerei senz'altro la parola al dottor Mario Petrina che il segretario del Sindacato giornalisti siciliani
Credo che
Non si possa non essere
In qualche modo fiduciosi
Quando
In questa prestigiosa sala nella capitale dell'isola
Che Palermo
Stanno tanti giovani
Ed è un dato importante
Che segue alla manifestazione
Che il nostro sindacato siciliano ha indetto l'anno scorso
E che ha visto protagonisti voi giovani
Ancora in questa sala
Penso che non si possa non essere fiduciosi sulla prospettiva
Di questa nostra terra
Soprattutto e non vorrei andare a far demagogia o retorica
Perché credo che la sensibilità dei giovani verso i temi sociali di questa nostra terra
Si è enormemente cresciuta rispetto alla sensibilità che gente con la media cinquant'anni aveva quando aveva la vostra età
E questo è un dato importante
In una situazione drammatica
Della quale parlerò brevemente
Perché avete il diritto di sapere
E io ho il dovere di far riconoscere quanto sta accadendo in Sicilia sul versante dell'informazione
Ed è importante
Che questa manifestazione si faccia Palermo che la città emblema la città simbolo
Di una Sicilia
Che ha grandi pregi grandissimi difetti
E che all'esterno la nostra isola viene vista in mille modi
E tanto spesso
Ha ragione a volte accomunata anche al fenomeno dalla mafia
Ma io vorrei
Da cittadino di questa Regione
Che i tanti giovani che stanno in altre regioni di questo Paese
Fossero presenti qui
Per guardare chi ha tanti difetti
Come me
E che ha tanti pregi come voi per non accomunare gli uni agli altri
Noi stiamo vivendo un momento terribile in Sicilia
Sul piano dell'informazione le polemiche non cessano mai
Ed è importante che le polemiche ci siano quando vengono fatte in modo corretto e trasparente
Noi abbiamo una situazione drammatica oggi
Che riguarda settanta lavoratori intanto
A Palermo
Nel settore dell'informazione
E che sono i lavoratori del giornale L'Ora
Abbiamo deciso quella mia associazione della stampa
Di dividere in due momenti questa manifestazione
E poiché abbiamo deciso
Circa un mese e mezzo fa
Di tenere ancora la nostra giornata dell'informazione con voi
Quando abbiamo diramato gli inviti e dato il tema sapevamo che dovevano scendere in due momenti la nostra manifestazione che era quella della informazione
Regionale su quanto accade in Sicilia
E che era quella del tema più grande che vi interessa da giovani
Che è quella che riguarda la politica e l'informazione tema molto caldo in questi giorni in queste settimane in campo nazionale
Perché non piace non possiamo avere stringerci a temi soltanto regionali perché voi avete il diritto di conoscere ciò che accade nel Paese
E allora
E allora le polemiche detta l'uno
Legittimamente o meno
Intende
Caricare verso la segreteria regionale veneto sindacato ha verso di me in prima persona io le rispetto
Ma vi devo questa spiegazione perché nell'ora parleremo oggi
Parleremo anche dei giornalisti pubblicisti in particolare
Che sono stati minacciati
Dalla mafia in questi mesi
Parleremo di ciò che deve essere il servizio pubblico alla RAI in questa regione
Aldilà
Al di là delle polemiche che riguardano una persona che si chiama Mario Petrina
Che fu assunto in Rai quattordici anni fa per la segnalazione di una beffa
E non di altri ma che AGEA giornalista professionista dal giallo di Catania inviata speciale
Lasciamo stare al primo comma
Allora giovani amici da loro aspirante alla lega e magari magari tanti rivoli potessero fare e sono convinto che vorranno fare i giornalisti per contribuire alla soglia io vi dico che oggi in Sicilia dall'otto maggio del mille novecentonovantadue il giornale aveva chiuso come voi avete visto
E a chi lo usa per responsabilità
Oggettive
Di una proprietà
Che sia sempre richiamata
Nella sua storia degli ultimi cinquant'anni
Ad un partito politico
Verso il quale io nutro il massimo rispetto
Il PDS
Allora il problema è pesante in questa regione
Dove c'è bisogno di tutte le voci
E voi avete notato certamente da regioni molto attenti a questi problemi
Avete notato che nel corso di questi ultimi due tre anni
Sotto la spinta di vari giorni della Sicilia e di Palermo in particolare molto sensibili sotto la spinta di un sindacato ha già fatto sindacato cioè appena spenta della società civile
Chiamiamo ancora così sotto la spinta dei partiti politici e di movimenti i giornali siciliani negli ultimi due tre anni riempiono pagine e pagine
Del fenomeno
Più o meno bene certo ma del fenomeno che ci stava distruggendo le radici della mafia e non sono chiacchiere vero ce ne siamo accorti tutti
E allora in questo panorama ricco anche di tanta emittenza privata non sembra regolamentata secondo le regole del contratto
In questo panorama con quanto è accaduto
E io parlando con i colleghi del Giornale allora ho detto
Ma guarda
Non non c'è giornale in edicola quando sono accaduti i massacri
Del giudice Falcone
Del giudice Borsellino degli agenti di scorta ai quali va non soltanto il nostro pensiero in questa occasione
Falcone e Borsellino
Gli agenti gli agenti di scorta le fonti all'ordine
Massacranti
Ma non è soltanto il pensiero che ci collega all'avaro ma il problema dell'impegno di ogni giorno come
Pentendo die tanto meno ciascuno di noi puliti
Ed è importante
Quando mi si chiede qui a Palermo da Catania clandestina o fuori da Roma
Cosa possiamo fare quella notte al palazzo di giustizia all'una e mezza di notte davanti al feretro di Borsellino
Le madri i giovani che firmavano il registro e piange
La sorte vera di questa città vera
E alcuni dicevano ma che possiamo fare con le mani nude
Intanto ciascuno si interroghi dentro di sé Just
Intanto cerchiamo di essere puliti
è importante
E poi e poi e poi
E allora
Quando si vede che settanta lavoratori
Padri di famiglia
Padri di giovani di alcuni di voi forse anche in questa sala
Da quasi un anno dopo due anni o tre anni tenuto di sarebbe tenuti a bagno Maria sono senza ora
Colleghi bravissimi proporzionalmente
Che stanno trovando dimensione alle all'esterno di un'azienda che deve riaprire quando questi colleghi giornalisti e poligrafici
Stanno ancora
Con l'abilità di che all'avvocato coscientemente stanno ancora a interrogarsi sulla futura questo è un dato grave
Ed è grave la responsabilità delle titolare
E credo pronto al di là dell'editore e costringe colleghi del giornale online dai ragazzi
Di poter continuare a svolgere il lavoro per il quale ha faticato a per anni
Anni noi riteniamo intende in gergo giornalistico sindacale dei biondina Gio di Lavarone era
E quando il dovere questi colleghi di vedere riconosciuti i loro diritti
Voi avete il dovere di sapere che questa segreteria regionale
Nell'arco degli ultimi mesi oltretutto ha tentato di trovare approcci reali con la titolare
In un incontro a Botteghe Oscure colorate da Bassolino
Intanto i cori livida Dario D'Alema la società editrice
A Roma a Palermo
Dovete sapere cioè poligrafici e giornalisti metto i poligrafici per primi per una volta se mi consente di colleghi giornalisti
Hanno condotto un'azione unitaria la stanno conducendo unitariamente ed è ora provato ad Haiti che ancora oggi per fortuna loro intanto hanno trovato due tre un lavoro
Giornalisti cos'è certo da giornalista in altre aziende
Devo dare atto a giovani colleghi disoccupati fino ad oggi di non aver voluto deve aver esperito la tentazione ma non c'è più il limite Parma ormai
Di andare in tribunale
Per chiedere il fallimento
Della sua creditrice con tutte le conseguenze anche i canali hanno resistito questi colleghi ma oggi il limite è colmo
Però devo dirvi cari giovani
Che quando i giornalisti del Giornale allora la cooperativa i poligrafici hanno fatto delle battaglie
Sostenuti più o meno bene
Sostenuti moralmente va bene
Praticamente forse perché chi fa sindacato in questa Regione comunque chi fa sindacato al sindacato dei giornalisti e la fa del volontariato perché ha da lavorare pure voi io ho da lavorare a mia volta agricolo che andò a lavorare comunque
Questa azione dei colleghi delle cooperative del giornale L'Ora poligrafici e giornalisti giornalisti e poligrafici
Non è stata sorretta
Adeguamento agli alberi al di là di facile retorica
Da tanta gente che pure nell'imminenza della chiusura aveva fornito
Solidarietà vena giusta ma che tanto spesso costa poco
E allora in questi mesi le manovre attorno al giorno alla guerra all'interno del PDS
Partito che rispetto
All'interno dell'immensa componenti manovre di alcuni personaggi politici dei Palermo
Che miravano legittimamente
Legittimamente
Ad essere loro editori del giornale allora queste manovre
Hanno revocato una situazione che oggi viene estremamente pesante
E che speriamo in settimana di chiarire definitivamente
O il giornale riapre o si assume la responsabilità
Intanto gli editori e poi vedremo quanti altri di aver determinato la chiusura di un giornale che ha sempre rappresentato una delle voci civili bene di questa Regione
Ad una conferenza stampa fatta parecchi mesi fa a Roma
Hanno partecipato pochissimi colleghi
Certo io lo capisco
Lo capisco che nel mese di gennaio in tutta Italia
Si sono verificati duecento licenziamenti di giornalisti professionisti
Trentaquattro a Telemontecarlo ventisette commercio e turismo novantotto al gruppo Longarini e altri ancora lo capisco
Del problema diventi giornalisti o di ventitré del giornale allora nel contesto nazionale rischia di essere un problema un po'minimo
Ma lo è nel momento in cui problema minimo non si guarda a questa regione
Con le peculiarità TA
Con il più alto tasso di delinquenza giovanile che esiste in per tutta Italia a Catania e Palermo non scherza
Con il più alto tasso di criminalità mafiosa che esiste forse al mondo
Con il più alto tasso di disoccupazione che esiste ma questi problemi oggi
Ed è argomento anche della tavola rotonda
Vengono visti
In luce secondaria soffusa quasi perché bisogna parlare delle grandi riforme istituzionali giusto
Perché bisogna parlare della legittimità del Parlamento giusto della delegittimazione dei partiti giusto di Tangentopoli giusto scendessero in Sicilia ci vorrebbe pure cosa gradita
L'ottimo
Di Pietro da solo da sempre sostenere
Questi problemi nostri vengono visti
Il ladro soffuso all'esterno perché hanno altri interessi i giovani di Varese i giovani di Busto Arsizio o quelli di Bolzano
Dove esiste il maggior reddito pro capite in tutta Italia
E qualora il loro problema il problema di Galli della lega
è soltanto quello di accumulare di più
Dove le aziende non chiudono o se chiudono ha da sempre spazio per riciclarsi in qualche modo è quasi che un giornale non si può riaprire niente
Secchiona azienda la cassa integrazione arriva gocce dentro il signor De Benedetti nella dell'Olivetti di piazza costata li paghiamo noi
Ma queste cose i giornali nazionali non le dicono impegnati come sono sui grandi temi e quando Amato ma qualcuno a fare quattro otto pagine per vendere più copie qui e magari sottrarre Gauguin otto i giornali diciamocele queste cose cari giovani
Diciamocele con franchezza
E allora allora l'impegno nostro
L'impegno nostro e quello di essere presenti
No no oggi soltanto l'impegno nostro e quello di essere presenti in tutte le forme possibili di solidarietà con i colleghi del giornale L'Ora
Chi parla questo modo il segretario regionale
Dopo otto anni e tre mesi gestione di un sindacato terribilmente difficile
Ha già annunciato ai colleghi lo faccio oggi davanti a voi perché mi sembra molto rispettoso
Ha già annunciato di voler lasciare perché altri problemi
Familiari se volete o anche di lavoro ma comunque il suo segno complessivo dalla categoria ai colleghi del Giornale ora non mancherà perché sarà un sostegno reale vero
E in settimana cercheremo di andare nella sede della Federazione dalle migliori giornali per metterli davanti al tavolo lor signori
E per farci capire cosa intendono fare realmente con carta e penna davanti e non con le telefonate allora anche se il regalo pure
Cari cari giovani
Quando le delusioni giungono da un partito dalla sinistra
Che si è sempre proclamato e ha sempre aiutato il mondo del lavoro ed alle perplessità sono tante sono tante soprattutto in questa città dove abbiamo tutti da fare un esame di coscienza noi
Quelli che abbiamo una certa età
Per dare un mondo una possibilità reale migliore a voi
Allora oggi c'è bisogno di unità reale c'è bisogno di sostenere assieme ai colleghi del giornale L'Ora
In modo pressante c'è bisogno di sostenere tanti colleghi giovani pubblicisti anche che da Termini Imerese Angela
A vittoria in altre zone di questa Sicilia ricevendo soltanto poche lire come corrispondenti ricevono minacce mafiose un collega di Termini Imerese non più tardi di quindici giorni fa
Dopo la morte del collega Alfano
A Barcellona citati e poi si scopre si scopre sempre dopo facciamo ammenda un po'tutti io certamente essere città dove la mafia non scherza anzi
Anzi
E allora come possiamo non essere uniti
Come possiamo polemizzare
Abbiamo il dovere
E speriamo che nelle scuole
Siamo convinti che non le scuole si gioca la partita del prossimo futuro non dello lontano futuro nella scuola si gioca la partita del prossimo futuro da questa terra
Perché occorre
Qualche mezz'ora in meno
Di lingua
Gli stranieri di i latino o di greco o di qualcos'altro in meno e mezz'ora in più da dedicare a questi temi mi auguro che i docenti queste cose le facciano
Perché la sensibilizzazione deve essere norme perché i giornali devono circolare nelle scuole
Perché voi possiate a scrivere
Ai giornali aveva risposto ai giornali
E allora
Ben vengano quanti in questa città e in questa regione movimenti movimenti che diventano partiti o altro dibattono dialogano con la indicano critica ma ben vengano tutti
Ben vengano tutti
Io sottolineo soltanto un dovere per i miei colleghi giornalisti
Sottolineo il dovere
Di un'informazione la più corretta e documentata possibile
Sottolineo questo dovere perché nella società civile in tutto il Paese regista dando la possibilità di un autoregolazione al nostro interno
Per respingere gli attacchi verso la nostra categoria legislativi in questo momento inattuale oggi a Roma c'è una grande manifestazione per la Federazione della stampa dell'ordine dei giornalisti e di movimenti e quant'altro
Ma la società civile ci sta dando la possibilità di un'autoriflessione al nostro interno
Perché voi lettori bravi cittadini quando leggendo un giornale possiate essere documentati sui dati reali
Avete diritto a un'informazione più concreta e documentata si fanno poche inchieste in Sicilia e nel Paese
E quando di scrivere autonomia molto spesso l'economia in retta sui grandi giornali dei grandi gruppi non siciliani certamente ma di Torino rimirare no
E dell'Emilia Romagna il gruppo Ferruzzi
Sull'economia che incide molto anche sulla nostra regione anche in sede politica a Roma
Dell'economia parlano lorsignori sui loro giornali con un linguaggio molto spesso esoterico che non tiene conto di tutte le realtà compresa quella siciliana
Io non ho molto di più da dirvi in questo momento perché avrei tantissimo ma avendo cominciato i lavori con qualche minuto di ritardo il quarantuno anch'anch'io mi scuso e giusto che la parola vada ad altri
Credo che
Credo che
Se saremo capaci
Chi ha qualche età qualche anno
Come me qualche altro di fare un sereno esame è una di autoriflessione di autocoscienza
Avrà certo molto da chiedere e da farsi perdonare
Ma quanto meno alla speranza
Che i giovani di questa Sicilia e di Palermo in particolare
Riusciranno a fare certamente meglio e soprattutto a farsi comprendere veramente in tutto il resto del Paese nella pulizia nella veranda di trasparenza in quella che è la DG RAI che vogliono avere da giovani europei
Intanto ringrazio
Negli applausi e dei fischi ma comunque questi sono nel conto
Gli uni e gli altri l'importante è che non siano in partenza nel senso che gli applausi o i fischi debbono media dopo come giudizio non come accoglienza secondo me questa è la la strada migliore
Voglio cominciare non vorrei essere tacciato di cogliere l'occasione dedicando un breve
In breve una breve riflessione al ai problemi del giornale L'Ora
Lo faccio come se giornalista pubblicista dell'ora
Lo faccio come uomo politico
Perché con il giornale Roma pertanto ER siamo misurati ci siamo incontrati ci siamo scontrati non sempre ne ho condiviso le posizioni però per le grandi battaglie ideali che il giornale ha portato e che la città ha portato avanti per questa grande battaglia ideale ne ho sempre condiviso le posizioni assieme a tanti altri cittadini palermitani
Questo giornale rappresenta un po'anche la storia della città di Palermo dal punto di vista giornalistico io sono entrato qua una delle prime persone che ho visto
è stato il mitico pronto del giornale allora che ha conosciuto generazioni e generazioni di giornalisti
Il capo della tipografia per chi non lo sapesse con il quale si litigava con il quale si ragionava con il quale si discuteva forse oggi
Con il proto significò un po'di meno perché la computerizzazione l'informatizzazione dei sistemi anche dirlo giornalistici queste figure hanno un'altra un'altra valenza è un'altra un altro ruolo però è certo che nel panorama politico di una città nel panorama della informazione di una città
Non è possibile spegnere una voce liberale e democratica comoda o scomoda a secondo il punto di vista dal quale si guarda favorevole mono ma è certamente una voce obiettivo e lo è sempre stato una voce critica obiettiva e consentitemi una grande scuola di giornalismo della città di Palermo questo è dato inconfutabile allora TA
Strumenti possibilità volontà dimettersi ad un tavolo e concretamente trovare la soluzione per i problemi del giornale L'Ora lo faccia lo faccia perché già tardi
Perché sono trascorsi nove mesi e se ne trascorrono altri nove probabilmente sarà definitivamente tardi e allora
Andiamo anche in questa direzione per quello che ci riguarda siamo disponibile non al dibattito sui problemi del giornale L'Ora richiedete batte de
Ne siamo piuttosto Pirilli siamo disponibili agli incontri perde discutere in termini seri concreti e per trovare soluzioni subì batte do secondo me siamo tutti d'accordo le belle parole interessano fino a un certo punto arrestati interessano i fatti
Interessano i fatto in una realtà come quella
Palermitana che ha bisogno della informazione che ha bisogno di potersi esprimere che ha bisogno che la stampa la televisione i mezzi di informazione
E sporti no portino fuori la immagine della città di Palermo quale essa e don quale essa è stata di fatto viene fuori nella maggior parte dei casi io facevo una riflessione cioè questa nostra regione questa nostra città vive una condizione particolarissima e credo che il tessuto sociale il tessuto studentesco dei lavoratori non sia fra i peggiori vitale anzi forse fra i migliori io mi faccio alcuna valutazione le nostre scuole le scuole che le amministrazioni comune
Mette a disposizione secondo il servizio che deve rendere non sono certamente fra le migliori alcune sono certamente fra le peggiori il servizio non va bene i doppi turni per lamentare gli affitti le Aule insufficienti gli edifici non adeguate per la struttura scolastica eppure di studenti palermitani sono fra i migliori studenti che circolano in Italia questo è un dato
Non è questo è un
Questo è un bar
La città a un impianto viario difficile
Il servizio che viene reso su questa città e un servizio talvolta carente
Le amministrazioni comunali ci metto pure quella mia vediamo se ce la faccia fare qualche cosa non riescono ad incidere Conde progetti vedo irrealistici concreti e credibili
Sul traffico sulla viabilità sulla sicurezza delle strade sulla illuminazione sulla sulla manutenzione eppure guardate le nostre notti del sabato sera non sono noti costellate da lutti e da tragedia come avviene nella maggior parte d'Italia
Ciò significa ciò significa
Che c'è un modo anche rivivere di questa realtà cittadina dei giovani dei meno giovani che escono viaggiano si divertono è probabilmente sono più alta e ti rialzi al loro stato alla loro condizione al complesso delle cose alla vita che si svolge attorno a loro a salvaguardia di se stessi
E della realtà nella quale vivono io ho letto e vado per sintesi perché non voglio ecco
Mi rifaccio alla prima sì sì lo so parte della male se dico che parlo poco ma parlo poco su sei ma vado per sintesi
Sul giudizio l'immagine della città io ho letto alcuni giorni fa su un grande quotidiano nazionale non coincidono un circo neanche l'articolo del giornalista
Un pezzo che prendeva tutta una pagina importante sulle impressioni io giornalista scrittore venendo a Palermo traeva di questa città e sapete cosa mi ha interessato molto molto di questo articolo
Mi hanno interessato i punti interrogativi
Cioè questo giornalista scrittore si poneva dei problemi sulla città di Palermo non dava dei giudizi
Perché è facile esprimere dei giudizi che poi sono giudizi sommari quelli dati incontrando il sindaco un personaggio un politico uno subendo un parlamentare un giornalista un editore
Fai pensi che in tre giorni o in cinque giorni incontrando trenta persone o cinquanta persone
Puoi dare un giudizio di una città che ha due mila anni di storia non è così non è assolutamente così allora il dubbio gli interrogativi che questo giornalista si poneva mi sono sembrati
Come un elemento di valutazione importante per questo per l'approccio a questa città questo è un modo di fare giornalismo cioè affrontare i problemi sviscerate porli è porsi senza rinunciare a niente di quelle che sono le proprie idee le proprie valutazioni e la propria direzione diciamo intellettuale
E culturale senza rinunciare a niente però porsi in termini dubitativi e guardando un momento alla informazione alla notizia non soltanto alla al giudizio di parte questo credo che sia importante ma che senso ha questa giornata della informazione con
Diciamo questa presenza studentesca potrebbe essere una tavola rotonda fai addetti ai lavori fra giornalisti qual è la presenza qual è il senso della presenza degli studenti dei giovani
E credo che sia il senso della richiesta di partecipazione a questo importante settore della società che l'informazione la informazione al grave problema occupazionale dei licenziamenti certamente è un né un qualcosa in grande visione una società moderna deve avere una informazione corretta reale diffusa e grande e deve avere novità ed elementi che possano sostituire che possano innestarsi che possono dare continuità in termini anche corrette sul piano culturale ed ideale a questa informazione questo è il senso del la giornata della informazione aperta alle scuole aperta alla appunto alla società ai giovani nel loro compreso il senso di avvicinare all'informazione che è un problema complessivo non è soltanto
Un problema bella
Non è soltanto un problema della informazione è un problema di tutto un problema probabilmente soprattutto della politica la partecipazione cioè la richiesta di partecipazione
Il giudizio può essere dato deve essere dato ma affronta del giudizio che può essere negativo per ora rispetto ai fronti dalla politica il giudizio
Al di là della cortesia personale o della bile modella graziosità con la quale non si fischia o o non si applaude il giudizio che noi sentiamo su di noi un giudizio negativo al di là delle dei comportamenti personali alberate di quello più che uno a falde larghe il modo come rispondere come dire o meno avvertiamo si avverte il politico avverte che l'impatto non è un impatto positivo allora noi chiediamo la partecipazione anche la sostituzione
Quando questo è necessaria quando si determina la la partecipazione perché credetemi se in questa città se nella società
Non partecipano i migliori chi la gestisce chi la governa dov'è la selezione a che cosa si deve fare riferimento se si dice ah va be'ma io non ci voglio avere a che fare voto
Per protesta contro o a favore dopodiché non li voglio vedere non è così
I partiti sono diventate cittadelle chiuse perché in queste cittadelle nessuno e voluto entrare è vero che c'è che per lunghi periodi le porte sono restate chiuse anzi sbarrate anzi c'erano i ponti levatoi alzati nel senso che non si voleva che entrasse nessuno
E questo è un grande è stato il grande errore nella nella politica di questo nostro Paese ma se le porte sono aperte credo che sono state travolte le porte sono state sbriciolate le mura di cinta quindi lo spazio e aperto allora lo spazio tv questo spazio va utilizzato va utilizzato per venti mobilizzato per la partecipazione così come va utilizzata per la partecipazione anche lo spazio dell'informazione io chiudo con volevo fare un'altra brevissima riflessione sul tema dell'occupazione qua ci sono tanti giovani che siccome la trafila l'abbiamo fatta tutti si andava a scuola l'obiettivo finale era il diploma si viveva pensando a quello la maturità
Fatta la maturità si viveva per quattro cinque sei secondo per per la laurea cioè solo alla laurea nessuno di noi nessuno di noi pensa al dopo a questo obiettivo l'indomani sembra essere
Un condottiero che ha perduto la guerra non sa più che fare cioè il complesso del reduci e ora che faccio problema dell'occupazione di una città difficile drammatica dove questo e questo nostro problema e poco compresso al nord per c'è poca comprensione molta disinformazione e molto e lo sguardo non è attento e non è positivo
Io sono stato in questi giorni a seguire una vicenda che davo per scontata il definanziamento del per quanto riguarda gli edili
Mille settecento e villa davo per scontata mi sono accorto che c'era un astio anche nei confronti di questa città un astio difficile da rimuovere allora io in volo il compito di chi si muove con i mezzi di informazione di massa la città di Palermo non vuole sconti e non vuole canali privilegiati non vuole giudizi positivi a priori non vuole gli applausi di cui parlavo poc'anzi a priori ma nemmeno può e i fischi cioè la città di Palermo ha bisogno di divieti a scade asportare all'esterno la propria immagine la immagine
Dal novantanove io dico virgola nove per cento dei cittadini che sono lesti che vogliono lavorare che vogliono vivere in pace
Che sono contro la violenza che sono contro la mafia che scendono a decine e decine di migliaia in occasioni in piazza senza organizzazione senza sutura senza altoparlanti senza telefona perché nessuno fa scendono a migliaia per manifestare la loro voglia di lottare contro la violenza questo è un patrimonio importante al quale noi non possiamo assolutamente rinuncia
Allora io veramente chiudo
Con una sola battuta
Se voi
Giovani dico perché gli altri siamo sulla strada alcune l'hanno percorsa tutte altri forse la vogliono percorrere ancora poi magari c'è un ostacolo e si torna indietro si fa qualche altra cosa ma se da parte vostra
Delle forze migliori dei giovani degli emergenti non c'è questo desiderio di partecipazione a chi la consegnamo questa città agli eroi del passato la dobbiamo consegnare all'eroe del futuro
Riapriamo il sindaco Orobello
Diamo il dottor Barretta se vorrà dirci protervia annunciò un un altro brevissimo intervento del Presidente dell'Ordine dei giornalisti Piero Fagone che di parlerà anche di brevemente delle prospettive delle scuole di giornalismo e che si aprono anche a Palermo
è un argomento che interessa molto
Parecchi giovani pensano che di poter fare anche i giornalisti un giorno all'altro
Ringraziamo i mille commissario dello Stato il dottor Pira neo la sua presenza lo ringraziamo molto calorosamente
Allora penso cita cinque a tre minuti a tre e a cinque minuti non di più
Lo leggo fargli soltanto una considerazione la considerazione che c'è ma volte o di simile tra quello che fa la scuola è quello che fa la stampa
Facciamo più o meno lo stesso lavoro loggetta dalla nostra attenzione è la comunicazione a scuola il vero lavoro che fa la scuola è quello di insegnare a comunicare
La stampa pratica la comunicazione la comunicazione vita tra le persone non ci possano essere relazioni
Non ci può essere crescita se ciascuno di noi non imparare a comunicare correttamente
Nell'esperienza di tutti voi e nell'esperienza dei giovani a tenere l'esperienza degli adulti Kindle comunica correttamente è perduto non cresce non stabilisce legami non costituisce la società
Questi due mondi sino ad oggi si sono abbastanza ignorati
Perché la scuola è rimasta un po'a coltivare i suoi vecchi metodi di comunicazione deve imparare a praticare le strade nuove che la comunicazione professionale a ormai additato a tutti quanti
La scuola la stampa devono imparare a conoscersi e secondo me la scuola deve imparare e la stampa deve imparare a integrarsi più organicamente come io qui vorrei fare una proposta sia i politici che ai
Responsabili del mondo della stampa
Dobbiamo cercare di trattare i giovani un po'più da adulti noi partiamo tutti da un presupposto che per me fortemente sbagliato quello di insegnare agli altri qualche cosa
Noi dovremmo renderci conto che gli altri si rendano partecipi dalle nostre più ricche esperienze
Solo questa è la condizione perché gli altri imparino
I giovani devono essere rispettati di più
I giovani debbono avere offerta la possibilità periodicamente di avere accesso ai mezzi di stampa ai mezzi di televisione con piccoli programmi dell'accesso con piccoli spazi
Io non voglio fare profittare della toccare il tasto emotivo però io devo ricordare che proprio il giornale L'Ora negli ultimi tempi prima di chiudere aveva aperto una pagina la collaborazione dei giovani
Era un gesto in di intuito e di lungimiranza al quale dobbiamo omaggio è che purtroppo e finito con la chiusura del giornale
Qualcuno potrebbe pagarlo il macroconto che ci vuole perché a questo accesso periodico venga garantito
E venga garantito seriamente i ragazzi sono stanchi di fare esercitazioni i ragazzi vogliono partecipare vogliono parlare quando gli si dà da parlare S Ono intelligentissima e sono bravissimi
Sono più bravi più intelligenti è certamente più limpidi Dinoi
Io con questa proposta chiudo
Replica arreca la parola al dottor Fagone presidente dell'ordine dei giornalisti seguirà Gaetano Perricone nel comitato di redazione del giornale L'Ora eseguirà un collega del consiglio di fabbrica perdono allora
Ma io vorrei dire che soltanto alcune cose che
Penso possano interessare se non a tutti quantomeno ad una parte dico ed è il problema Garin ragazzi dell'accesso alla professione
Ecco se voi mi date tre minuti dei attenzione io vi dico cerco di dirvi quali sono i problemi gli ostacoli che si frappongono a voi giovani
Nell'intraprendere questa professione e assieme a voi vorrei riflettere
Per un momento
Sulle cose sulle strade sulle strade possibili da percorrere
Voi sapete che e se non lo sapete lo apprende di adesso
Che il mondo del giornalismo dell'informazione a due punti di riferimento sul piano professionale e organizzativo
Da un lato c'è l'ordine dei giornalisti
Che una sorta di in magistratura Interna dello del mondo dell'informazione
Se la Federazione della stampa che si articola su scala regionale nelle associazione dei stampa che il grande sindacato unitario dei giornalisti
Bene
L'ordine dei giornalisti e il retto da una legge della Repubblica
Questa legge stabilisce i criteri
è il requisiti per l'accesso alla professione
I proprio in questi giorni e ha aperto un un grande dibattito
Se quel ragazzo di quel palco ex responsabile venuti sono argomenti chiedo di un certo interesse
E vorrei invitare i ragazzini che al parco di seconda fila in auto di fare un'attività di silenzio se possibile grazie
Voi sapete vi dicevo che c'è una grande discussione sulla addirittura sulla costituzionalità
Delle norme che riguardano l'accesso alla professione di giornalista
Credo che questo sia un problema che vi debba interessa
Lo stesso ordine dei giornalisti sta promuovendo
Una serie di modifiche per rendere più facile
A chi lo voi ER
Di abbracciare questa professione
Noi tutti i giornalisti siamo particolarmente interessati perché questa professione vada avanti si qualifichi sempre più
E lo stesso ordine si è fatto promotore di alcune scuole
Che funzionano abbastanza bene adesso sul
Degli atenei d'Italia hanno promosso corsi di Lauria in Scienze del comunicazione
In scienza della comunicazione e un diploma di laurea in giornalismo la prima a una durata di cinque anni
La seconda cioè a dire il diplomati laurea in giornalismo è invece una delle cosiddette lauree del rally
Io vi debbo dire subito
Considerato che queste iniziative figurano anche all'interno dell'università di Palermo
Che fino a quando questi corsi donne non si salveranno con l iniziativa dell'ordine dei giornalisti della Federazione della stampa
Non permetteranno a chi frequenta questi stessi corsi di accedere al mondo del giornalismo saranno degli ottimi corsi di preparazione serviranno ad arricchire le vostre cognizione ma non assicureranno uno sbocco professionale
Per questo ci siamo fatti promotori di diverse iniziative per mettere assieme
Tutti quegli enti quei Soggetti interessati perché in Sicilia si crei una grande scuola di giornalismo alla quale concorrano le università
L'ordine dei giornalisti e la Federazione della stampa
Tutti gli altri
Interi
La Regione le banche siciliane gli enti economici il cui compito è quello dei promuovere lo sviluppo di questa regione noi speriamo di riuscire nell'interesse vostro nell'interesse della comunità siciliana
Di arrivare a un loro risultato concreto
In questo caso
Anche perché
Con
L'apertura la liberalizzazione dei mercati europei con il fatidico mille novecentonovantatré ogni cittadino europeo
Può stabilire se i per le sue attività lavorative dove gli pare e piace io mi auguro che tanti ragazzi siciliani
Preparati dalle scuole siciliane
Possano conquistare conquistarsi il loro futuro in tutta Europa così come mi auguro che molti ragazzi dei Paesi europei vengano a lavorare in Sicilia vi ringrazio
Grazie al Presidente Fagone diamo la parola a Gaetano Perricone del comitato di redazione del giornale L'Ora
Ma intanto voglio cominciare con una puntualizzazione io non intervengo come componente del comitato di redazione del giornale L'Ora e col giornale chiuso purtroppo comitato relazione non esiste più io intervengo come componente del la cooperativa dei giornalisti per loro
A chi conviene il silenzio l'allora a chi conviene il silenzio sulla chiusura dell'ora
Il partito democratico della sinistra proprietario della testata
Dopo novantadue anni di vita di questo giornale fondamentale per la vita democratica della Sicilia e dopo gli ultimi cinque anni di disamministrazione e di miopia editoriale ha scelto di zittire l'unica voce dell'opposizione da Roma in giù
Vista la situazione editoriale del Mezzogiorno ed in particolare quella siciliana sarebbe stato meglio intitolare questa manifestazione non giornata dell'informazione ma giornata della disinformazione
Ed è sorprendente
Ed è sorprendente che questa siffatta giornata sia stata organizzata proprio dal nostro sindacato quello dei giornalisti
D'altronde i giornalisti da allora si sono ormai abituati al silenzio del loro sindacato al silenzio della forse politica delle associazioni democratica e perfino a quello dei loro colleghi della stampa nazionale
Che tante volte ci hanno usati come fonti notizie
Non è sostanzialmente un problema di posti di lavoro problema grave che pure esiste
Ma è un problema che riguarda un'informazione che non sia a senso unico
Un problema quindi cari guarda tutti noi tutti i cittadini di Palermo e della Sicilia
Ed in questi nove mesi di assenza dell'ora il vuoto è stato palpabili mente percepito da tutti da tutti coloro che aspirano acqua ad un'informazione locale più pluralista
Nove mesi di vuoto
Anzi Dean concludenti inutili trattativa che rivelavano da una parte lo scarso interesse del partito editore nei confronti dell'ora
E dall'altra lo squallido ricatto che prevedeva la rinuncia alla liquidazione in cambio del posto di lavoro sì in sostanza ci è stata proposta una vera e propria compravendita del nostro posto di lavoro
Ultimo paradosso la proposta di vendita del palazzo dell'ora ai giornalisti ai poligrafici invitati ad indebitarsi presso l'IRCAC per l'acquisizione dell'immobile
Tutto questo
Tutto questo mentre il Partito democratico della sinistra proprietario della testata è impegnato in prima linea nella battaglia contro la disoccupazione
Un dramma in più
La vicenda dell'ora è stata letta dall'opinione pubblica e dalle altre forze politiche anche da quelle che si sbracciava per il rinnovamento comunque atto privato dei giornalisti e del PDS
E ciò appare un'ennesima dimostrazione dell'ottusità di una classe dirigente
Che non ha saputo cogliere nella drammaticità del momento che attraversano Palermo e la Sicilia l'importanza del ruolo di un giornale democratico libero ed antimafioso com'è stato il loro negli ultimi quarant'anni
L'ora il giornale
L'ora il giornale che per primo era lungo in solitudine si è battuto contro la mafia è costretto a tacere proprio quando l'Antimafia diventata finalmente operante
I lavoratori da allora dicono basta ai silenzi
Adesso in prima persona la cooperativa dei giornalisti acquisito il parere favorevole del garante dell'editoria Santaniello rivendica l'utilizzazione della testata e degli impianti
Un diritto sancito dalla legge è che i giornalisti intendono fare valere nelle sedi opportune
Anche quelle giudiziarie che riguardano il possibile il reato penale di appropriazione indebita delle liquidazioni perpetrato dalla proprietà nei confronti dei lavoratori
Su tutta questa vicenda che ripetiamo va molto al di là delle semplici rivendicazioni sindacali chiediamo che voi adesso di pronunciate perché questa giornata non si trasformi in un vuoto esercizio di retorica
I giornalisti dell'ora ribadiscono il loro impegno e la loro disponibilità per una informazione democratica
Conosci come sono di stare vivendo e subendo sulla propria pelle un atto di inaudita violenza una delle storie più squallida del conflitto tra padrone lavoratore nel mondo dell'editoria grazie
La parola è ora
Al
Collega del consiglio di fabbrica dal giornale L'Ora
Ci sarà un brevissimo fuori programma perché l'ex direttore del giornale L'Ora Anselmo Calaciura ha chiesto di poter intervenire brevemente riteniamo che sia molto interessante che lo che li potrà dire
Desideriamo innanzitutto ringraziare gli organizzatori di questo convegno per l'opportunità che ci danno davanti a tante personalità
E ai giovani la città di accendere i riflettori sul nostro problema
Dopo tre anni di gestione folle avventuriera
Dieci mesi fa il giorno e l'ora è stata chiusa dal suo editore il PDS
Che ha considerata esaurito il volo del giornale in Sicilia non tenendo minimamente conto di quello che significa chiudere un giornale dopo novanta
Dimostrando di non conoscerne ruolo e storia e adducendo soltanto crudele meschine motivazioni contabili
Il PDS a cui noi lavoratori poligrafici e compagni iscritti a questo partito ci siamo subito rivolti non ha dimostrato di voler agire concretamente per risolvere al più presto il nostro problema
E c'è ancora di più sconvolti perché era ed è il partito che ha come primo obiettivo la difesa del posto di lavoro e quindi non può negare ore il diritto a chi lo chiede e lo chiede senza arrecare danno economico al partito spesso anzi avevamo deciso di rinunciare alle liquidazioni alle indennità di fine rapporto
Chiedendo in cambio l'utilizzo dalle macchine tenendo conto che queste macchine si possono usare solo in quella tipografia perché una volta smontata non sarebbero più utilizzabili
Della testata che altrimenti rimarrebbe nel cassetto chissà per quanto tempo e inoltre l'utilizzo dal palazzo per due anni cioè il tempo di riorganizzare un nuovo stabilimento tipografico al giornale avverto
Invece in questi dieci mesi ci siamo scontrati con un muro di gomma rappresentato dalla grigia burocrazia di partito
è un dovere morale per tutti e in special modo per il PDS attivarsi per trovare soluzioni alternative presso la Guardia per salvaguardare anche un posto di lavoro
Dove andranno a lavorare sessanta lavoratori come si può permettere di perdere questi posti di lavoro sapendo che esiste una soluzione non si può disperdere un patrimonio di esperienze che di capacità professionale acquisita in anni in anni di lavoro
Alle autorità presenti rivolgiamo la richiesta di supportare questa nostra necessità con azioni immediate e tangibili
Sappiamo che il presidente alla Regione presente all'Ars sono a conoscenza del problema e al loro compito USA ci rivolgiamo perché ci diano una mano per far sì che questo giornale torni al più presto ad esercitare
Quel ruolo insostituibile che lo hanno reso famoso in Sicilia e fuori anche dai confini nazionali
Se il PDS lo desidera Lora tornerà prestissimo nella casa dei siciliani ma se il PDS non ce lo permetterà vorrei
Ire che laddove tutti gli avversari storici di questo giornale mafia in testa hanno clamorosamente fallito il PDS ci sarà riuscito un appello a tutti
Un appello a tutti non fate tacere la voce dell'ora grazie
Alterno caratura
E conservate alla sciura che brevemente esporrà il suo punto di vista sulle prospettive del giornale ho chiesto che ha reso conto allora che della sua esperienza e lo sarò
La brevità consiste semplicemente
La brevità è obbligatorio direi perché il problema del giornale L'Ora è ormai ridotto all'osso
Dopo nove mesi di danze e balletti per certi versi indecorosi
A cui hanno partecipato un po'tutti e questa è una grave responsabilità e io qui la denuncio
Senza
Alcun timore
Finalmente credo che la vicenda dell'ora sia tornata al suo essenziale
L'ora
Può essere di nuovo gestito come accaduto molto tempo fa non molto tempo fa
Di nuovo da coloro i quali lo hanno fatto
E lo potranno continuare a fare con la stessa capacità e qualità con cui lo hanno fatto nel passato
Alcuni giorni dopo la chiusura del giornale L'Ora
Io dissi e mi ascoltavano autorevoli politici
Politici del rinnovamento politici della svolta
Che si poneva in Sicilia da quel momento un'altra grossa emergenza
Dopo le emergenze mafiose l'emergenza amministrative
Quella probabili future di Tangentopoli e cinque si poneva l'emergenza informazione
Perché si determinava una situazione di monopolio tra Est e Ovest della Sicilia che non consentiva più lista un'azione di una terza voce
Nel volantino che hanno diffuso i colleghi dell'ora c'è scritto al giornale di opposizione viene definito giorno allora giornale d'opposizione io che l'ho diretto per un breve periodo ma un periodo molto intenso di fatica e di risultati anche vi posso dire che il giornale L'Ora era un giornale di informazione di fronte alla disinformazione
Imperante nella nostra regione
Quindi un giornale la cui alternativa non corrispondeva semplicemente al fatto che si ispirava essi scriveva in un'area di progresso in un'area di democrazia
Si scriveva in un'area di professionalità seria concreta quella della informazione del servizio ai cittadini
Questo tipo di emergenza
Questo tipo di emergenza adesso ha vissuto la Sicilia vive
E non è per nulla tanti silenzi hanno circondato e ancora circondano la vicenda del giornale L'Ora
Non per niente la vicenda giorno allora sta sprofondando nel silenzio come nel silenzio sono sprofondata né altre cose siciliane come nel silenzio se ha tentato di fare sprofondare Falcone
Non dimenticata la vasta casa e siciliani
Presidenti dava ragione ai Presidenti delle Assemblee regionali sindaci non dimenticate che c'è questo tipo di emergenza
I giornalisti d'allora non vi chiedo nulla
Vi chiedo soltanto di denunciare queste manfrine attorno alla testata attorno ai lavoratori attorno a un giornale che può essere una bandiera bella e informazione non dalla posizione soltanto dei ringrazia
E allora a questo punto
Consideriamo chiusa la prima parte la prima tranche della nostra giornata
La nostra mattinata i lavori
E che
La proseguiamo con la tavola rotonda su stampa e politica
Che sarà moderata dall'onorevole Filippo Fiorino che salutiamo e che ringraziamo per il patrocinio e per la possibilità concreta che ci ha dato di realizzare la giornata a Palermo e nelle altre otto province
E
Bene e con l'onorevole Marino parleranno onorevole Paolo Piccione presidente dell'Assemblea regionale siciliana e i colleghi dei quali ne ho parlato poc'anzi l'onorevole l'apporto lei dottor Cherokee dottor Zonno dottor diagonale che invito a prendere posto qui al tavolo della presidenza
Dal quale andò via io che non prendono parte alla tavola rotonda ma che vi assistono con enorme interessa e con grande attenzione
Siamo
I lavori questa tavola rotonda
E la mia brevissima introduzione certamente non non ho consisterà nel fare una panoramica perché la parola Valdata
Ai protagonisti a coloro che cogliendo
Il senso della nostra realtà parte oriente hanno in parte
Radiografare no la
Nostra società con tutti i bisogni con tutte le esigenze
Con tutte le ansie dei piccioni
Certo che siamo anche per quanto riguarda l'informazione
A una svolta
E una rivolta che certamente a conclusione sarà positiva in quanto potenzierà quella che l'aspettativa è l'esigenza del cittadino
Di essere protagonista di partecipare e di conseguenza a ai cambiamenti della nostra società che certamente deve cambiare in meglio e quali sono gli elementi su cui poggiare fare poggiare questo cambiamento
L'informazione è potere ma è potere battuti e potere per il cittadino
Superato l'oscurantismo debbono essere anche eliminate le scorie e corporative che tante volte sono elemento inquinante dei rapporti interpersonali ma che ci debbono essere tra fasce sociale
Ora abbiamo colto con soddisfazione siamo noi e il governo della Regione ringraziare l'associazione siciliana
Della stampa di a vere e scelto anche la sede
Di Palermo
Perle questo qualificato importante incontro bando a quelle che possono essere le retoriche Noemi voi soprattutto dirigente
I giornali che sono di partito leggevo qualche spunto critico sulla modo di intendere questa manifestazione questa tavola rotonda non è che con tutta la critica che si fa alla partitocrazia ai partiti si può pretendere di annullare una realtà che è una realtà significativa
E coloro che pure essendo operatori dell'informazione di parte e ha hanno dimostrato e certamente dimostreranno sempre di più
Di sapersi astrarre di il rappresentare e il reale i bisogni e le contraddizioni che si sono o che condurranno ad esserci in una società pluralista
Qual è quella del nostro paese io credo che alla base di tutto ci deve essere e serenità di giudizio e di valutazione ma soprattutto assunzione delle responsabilità che ci hanno piena assunzione di responsabilità ognuno per la sua parte
Quindi in questo caso certamente sala debbono assumere alle istituzioni
In primo anzi Irle e il governo della Regione per quello che riusciremo a fare e se sarà la sintesi dei bisogni delle esigenze
Delle domande delle critiche che vengono fatte al modo di operare certamente la società e complessa i problemi sono molti le contraddizioni non sono poche e quindi l'esigenza di superamento di questi e della sua della parte non positiva
Che c'è nella nostra società a debbono destare non soltanto l'attenzione ma interventi e determinazione conseguenti
Io non leggo l'elenco perché l'ha fatto Antonio rapida dei partecipanti
Do la parola nell'ordine alla presidente dell'Assemblea regionale onorevole Paolo Piccione
Ma credo
Credo che
La giornata dell'informazione
La quale
Col patrocinio del governo regionale
L'associazione della stampa il sindacato hanno dato vita stamattina
Avrà un riscontro nell'opinione pubblica l'ha già avuto nel corso questo inizio il dibattito
Proprio perché la città di Palermo
Nell'informazione
Siciliana nel settore questa mattina ci riguarda e sul quale vogliamo riflettere
Per cinque milioni di di siciliani
La città il punto centrale è il punto di riferimento
Perché qui
è nato il primo giornale siciliano
Perché Palermo se volete la sede del governo regionale dell'Assemblea regionale
Perché qui a Palermo si manifestata la contraddizione più vistosa
Dei nostri tempi dei nostri anni tra l'esigenza
Di informare i cittadini come diritto DS di sapere
Come si vive la vita
Del palazzo della vita
Dialettica della società qui si è manifestata la crisi anche
Dell'informazione in questi ultimi in questi ultimi anni
Ora non c'è dubbio sono anche mi sforzerò di essere anche breve
Lasciando la parola a prestigiosi direttori
Di giornali nazionale non c'è dubbio perché vi è un messo da una parte tra
La stampa e la politica
Da una parte tra l'informazione in senso intese in senso generale
Il potere quello che si definisce
Il palazzo
E la lunga vicenda e laboriosa vicenda del giornalismo italiano
E segnata
Da questo rapporto
Vi sono periodi nei quali la carta stampata è stata Como dire come dire
Promotrice di supporto
Durante il Risorgimento durante la guerra di liberazione
Durante la riaffermata esigenza dell'unità del nostro Paese
Il consolidamento e la vita di questi cinquant'anni di Repubblica democratica oggi viviamo certamente una
Crisi una vita tormentata della politica del Paese
Ma tuttavia questo ruolo della stampa dell'informazione dei media risulta di fondamentale
Importanza e non soltanto per la rappresentazione che ripeto è un dovere ma anche un diritto del cittadino della situazione politica e del confronto fra le diverse
Forze politiche
Ma anche per lui
La funzione di pressione che media e carta stampata possono esercitare nella riforma delle stesse istituzioni
Repubblicane nel modo di far politica ora vedete io non voglio fare assumere alla stampa all'informazione
Una importanza catartica
Perché probabilmente non ce l'ha poi nei confronti dei cittadini alla loro base di cinquanta milioni di italiani ma non c'è dubbio
Che essa esercita un'influenza che probabilmente non è proporzionalmente
Io riversate che poi è risultato elettorale perché se così fosse
Nelle ultime elezioni nell'edizione del cinque aprile qualche partito
Minore dello nello schieramento politico del nostro Paese avrebbe dovuto avere risultati estremamente Gradanti ma non c'è dubbio che l'informazione soprattutto vorrei dire da questo punto di vista la carta stampata perché consente
Diciamo una maggiore riflessione vorrei dire una maggiore partecipazione rispetto all'informazione parlata esercita un'influenza
Importante e fondamentale nella formazione soprattutto
Dei dei giorno delle giovani generazioni
Così parimenti non vi è dubbio che la pluralità dell'informazione
Ed ecco la gravità della crisi che si è manifestata anche nella città di Palermo in Sicilia quindi con la chiusura
Di un giornale certamente minoritario ma che era una presenza storica importante nella nostra realtà isolana
Non v'è dubbio che la pluralità dell'informazione e di per sé sinonimo di democrazia di partecipazione
E non va trascurato il fatto che la stampa nell'accezione più ampia del termine e destinata inevitabilmente a formare non tutto il consenso ma certamente una parte importante del consenso sul quale in una democrazia
Sì regge il potere
Ora vi è
Si può dire che viene oggi una degenerazione del modo di far politica
Ma si può anche dire che parte della responsabilità della degenerazione deve essere assunta dal puntino a voi
E anche dall'informazione
Che ha alimentato una sorta di esasperata partitocrazia che ha finito col travolgere in qualche misura le stesse istituzioni Repubblica
Se degenerazione vi è stata essa deve essere attribuita parimenti alla società civile come si dice normalmente alla esasperata utilizzazione della partitocrazia
è dura insorgenza dell'esigenza di mettere riparo a degenerazione da qualunque parte essi siano manifestato e l'esigenza quindi di un radicale mutamento Villotta nel comportamento dei partiti da una parte e anche dell'informazione
Non c'è dubbio
Che il compito nostro è quello di sostanziare la politica di come si diceva rigenerativa perché mio parere fermo
Che alla politica spetta il dovere di dare risposte al ai bisogni
Della società
La politica ha una funzione del mio oggi da che non può essere negata
Essa subisce oggi
E forse si appiattisce anche in una crisi che però crisi di e rigenerazione di ripresa
Mentre da qualche parte si grida addirittura
In maniera come dire storicamente avvisi informata ad una sorta di fine
Della politica mentre quello che crolla è un certo modo un modo di far politica una forma di politica che i partiti in grande misura hanno imposto io credo
Che cambiare si può in questo senso mi appello può e all'intervento dei nostri
Direttori che in questi giorni
Direttore di giornali nazionali che in questi giorni si succedono davanti alla televisione danno suggerimenti anche sull'orientamento
Che le assemblee nazionali e regionali devono assumere per rigenerare
La politica
Noi abbiamo tentato di fare qualcosa all'assemblea con l'Assemblea regionale con questo istituto fondamentale della nostra autonomia
L'elezione diretta del sindaco voi sapete
Che ha dato una normativa che avvicina o deve funzionare per avvicinare il cittadino
Al Palazzo un'elezione diciamo e destinata
A riformare il modo di eleggere i sindaci consiglieri
Comunale che ha avuto Effeti importanti già nel comportamento delle forze politiche siciliane
Queste elezioni non sono affidate direttamente ai partiti politici sono affidate a raggruppamenti di cittadini che possono presentare né nei piccoli centri nelle grandi città personalità affioranti nella società civile non si potrà più dire che sono i partiti ad imporre il sindaco e il consigliere comunale le giunte
Saranno direttamente i quartieri della città riunirsi e a selezionare dalla società civile
Uomini e donne in grado di occuparsi della cosa pubblica di farlo
In termini tali da rispondere direttamente alle anzi ai bisogni che vengono dai cittadini per un periodo di tempo limitati in maniera che nessuno possa accusarli di essere professionisti
Della politica
Abbiamo anche dato la normativa nuova agli appalti che uno degli aspetti più come dire ambigui della nostra vita sociale abbiamo assunto sulla abbiamo fatto assumere all'Assemblea la responsabilità delle nomine in alcuni importanti ente sulla base di una specifica qualificazione del candidato
Sono certamente i primi passi nessuno si può fare illusioni ma sono i primi passi di una strategia e dovrà ancora essere sviluppata giorno dopo giorno per riconquistare alla vita democratica alla dialettica politica nella nostra regione
Una fiducia che è venuta a mancare
Venuta a mancare per ragioni obiettivi per l'occupazione
Del potere da parte dei partiti politici beh un rinnovamento radicale che noi dobbiamo come dire affidare
Alle generazioni nuove che verranno alla politica all'interesse per la cosa pubblica quando io
Ero giovane studente
Mi sembrava di capire che vi era un compito da assolvere erano anni difficili anche quelli certamente anni
Difficili per le nuove generazioni quello di occuparsi delle cose di tutte le cose pubbliche di farlo come una sorta di dovere diritto se mi è consentito dirlo di diritto anche di partecipazione diretta
Al mondo della direzione politica della nostra regione delle nostre cita ora l'informazione in questi anni si è enormemente dilatata in funzione anche e a causa delle nuove tecnologie
Nell'introduzione dell'elettronica nell'informazione
Abbiamo assistito a una sorta di gigantismo dell'informazione dell'informazione gridata
Dell'informazione ogni giorno sopra le righe persino sopra la notizia dell'informazione che crea il fatto addirittura e diventa un informazione alla quale finisce col non credere più nessuno perché si è talmente direi talmente assordante talmente continua nelle ventiquattro ore della nostra esistenza
E finisce col confondere le idee del cittadino che non riesce a orientarsi più Baudo la funzione dei probabilmente anche vorrei dire devastante del vecchio modo di fare politica
E quindi ha assunto su di sé responsabilità importanti nel momento in cui ha fatto diffondere nel Paese l'ansia di rinnovamento e di cambiamento della politica noi dobbiamo chiedere al mondo dell'informazione lo faccio
Io stamattina qui il rispetto della personalità del cittadino il dispetto della notizia
Ma anche come dire una o ulteriore avanzata verso uno commento della notizia che deve essere come dire isolato dalla notizia il dispetto nello stesso tempo della personalità
Del cittadino è una notizia precisa è secca che riguarda i fatti che non devono essere né inventati in mente formati ma casomai commentati a parte
In un settore in una sezione a parte che viene dopo notizia che permetta di dire questo
Per una sorta di paragone con la stampa europea Inghilterra della stessa Francia della stessa Germania
E del resto la storia del giornalismo italiano vanta
Grandi grandissime battaglie civili
Non devo essere io certamente
A a dirlo
Anche se in questi ultimi tempi
La carta stampata italiana e in gran parte nelle mani di gruppi di potere finanziario e industriali
Nella nostra regione
Bisogna dire che pur con tutti i suoi limiti
Vi è una condizione diversi tra i giornali siciliani escono ogni giorno sono in mano
Ai titoli cosiddetti indipendenti in definitiva
Perché hanno
Ha avuto una capacità o la fortuna lasciati vedere
Di vendere il proprio prodotto ai cittadini e la Gazzetta del Sud del giornale di Sicilia alla Sicilia di Catania e quindi di essere in una condizione particolare
Di vantaggio finanziario che deriva proprio dalla vendita del del prodotto un capitolo a parte la questione a parte qui chiudo il mio intervento rapidissimamente
E quello che riguarda la stampa di partito che francamente e sulla quale francamente occorre riflette anche se qualche giornale di partito
Come probabilmente l'unità riesce
A vendere a sufficienza il prodotto almeno questo
Ci viene detto
Dalla
Informazioni della distribuzione
Ma alcuni giornale di partito si trovano nella condizione di diffondere una sorta di bollettino del partito politico senza la capacità di autonomia senza nessuna capacità di autonomia finanziarie su questo credo
Che con la riflessione si dovrebbe fare a mio giudizio
Il giornale politico o di partito essenziale
Fino a quando la democrazia e non vi è altro modo di resto
Di fondare una democrazia dialettica
In nessun Paese fino a quando la democrazia si fonderà
Non vi è in modo diverso no
A me sembra sulla presenza dei partiti politici occorre fare una riflessione
Perché è un giornale di partito e strumento essenziale anch'esso di informazione anche qualche volta di contro informazioni rispetta una stampa che in grande misura
E nelle mani dei poteri forti intendo per poteri forti i poteri finanziari ed economici del Paese
Per chiudere devo dire che vi è una esigenza un bisogno sentito di politica viene un bisogno che sempre rinascente nelle società vitali come la nostra e non mi permetto di essere riaccendere neppure lontanamente a una sorta di ottimismo della volontà ma voglio dire
Che la diffusione di un pessimismo così accentuato come si può sentire alle nostre televisioni ogni giorno mi sembra non riflette la vitalità della nostra società politica della nostra società
Dinamico industriale produttiva non è che abbiamo problemi drammatici della vita sociale della Regione di cinque milioni di cittadini
Che vedono assottigliarsi le possibilità di sviluppo della nostra regione tuttavia riusciamo a conservare qui nella nostra Palermo nella nostra isola una sorta di esigenza di bisogno di discutere di dibattere di inventare di immaginare una vita politica diverso penso che l'assemblea da questo punto di vista possa continuare
Malgrado le esigenze avvertite di riforma dello Statuto regionale possa continuare a conservare questa centralità della discussione del dibattito la vita politica dalla nostra Regione
Passiamo la parola
A Pio Cherokee direttore responsabile del popolo
Allora
Cercherò non sarò brevissimo perché avete ascoltato già tantissimo
Comunque vorrei rivolgermi il soprattutto agli studenti ai giovani che sono qua
A tutti quanti voi che avete ricevuto un invito che io al mio tempo con dello studente purtroppo non ho ricevuto perché dico purtroppo
Perché sentire parlare di informazione
E porre questo problema Rispetto
Ai partiti politici credo che sia stato un atto di grande coraggio
Non aggiungo altro ma mi sembra un atto fortemente coraggioso significativo non sto certamente qui a parlare del mio giornale
Ma vorrei però sottolineare una caratteristica che vedo abbastanza comune in alcuni dei giornali politici
In questo momento
Questi i giornali
Stallo assumendo sempre più e il capofila è stata d'organo prima del Partito comunista adesso il PDS L'Unità Rizzolo cuoce nell'amato molto meglio di quello che io posso fare
Giordani diarrea
Cioè a dire non più un giornale rigorosamente rigorosamente
E di partito ma un giornale che tocca i temi le corde dei sentimenti le idee di un'area rappresentativa più vasta
E credo che sia una strada giusta questa che si sta seguendo una strada che privilegia come prima ricordava il direttore dell'ora l'informazione rispetto alla pura polemica dovrebbe al TG
Certo parlando qui a voi soprattutto a voi giovani
Io provo un sentimento di imbarazzo e di vergogna per tutto quello che la politica di negativo ha mostrato in questo periodo
De è inutile è inutile dire che non c'è stato c'è stato il noia che nel nostro giornale
Tutti i giorni siamo costretti a dare conto di cattive azioni fatte da di militanti e dai responsabili ai vari gradi del nostro partito
Lo facciamo con molta amarezza ma lo facciamo
Ecco però il il ragionamento non deve fermarsi qui
E io non sono d'accordo sull'affermazione che è stata fatta
E quando si parla di vecchia politica vecchio modo di fare politica del nuovo modo di fare politica
Io credo che c'è sempre stata una distinzione tra buona politica e cattiva politica il valore dell'inchiesta delle Mani pulite tutto qui
è indicare chi ha fatto male e chi ha fatto bene e questo attraversa quasi tutti i partiti chi più chi meno ma non esiste l'idea che dopo l'inchiesta tutti quanti saranno di nuovo politica rilegittimarsi saranno i legittimati solo coloro che anche nel vecchio tempo
Si sono comportati bene questo è il punto vuol dire perché se no non si fa una chiarezza su quello che è avvenuto e su quello che sta avvenendo
E e quindi saranno i partiti che al loro interno dovranno riformarsi rigenerarsi verso ognuno non certo non faccio la propaganda per dire questo se rinnova per questo no però è un procedimento di rinnovamento che avviene su una base e di comportamenti che non sono accettabili non erano però accettabili anche prima questo voglio dire
Non è che prima al vecchio modo adesso un nuovo siamo sempre noi però diversi no nessuno si cambia così per un miracolo
Ecco questo e perché sia chiaro
Ho detto questo certamente alcuni giornali e hanno un pubblico più vasto e altri meno e L'Unità per esempio un giornale che ha un grande pubblico certo cioè i suoi problemi c'è la boutique
E ce l'hanno un po'tutto il giornale oggi è un problema che tocca che viene anche messo in ballo da uno stato di crisi economica generalizzata
E il mio giornale a un pubblico molto più ridotto di quello dell'unità e una diffusione minore
Ciò non toglie che noi cerchiamo di fare un giornale che sia un giornale con completo un vero giornale e ripeto un giornale che è costretto purtroppo in prima pagina dare conto di azioni non buone fatte anche da democristiani
Ma
Qual è il ragionamento che faccio io e chiudo qua la sollecitazione che mi do
L'incontro che qui è stato fatto ho detto e coraggioso e coraggioso perché fa vedere che l'informazione non può essere disgiunta da un interesse che prima come dalle sagre porta gli editori a produrre i giornali
Non è solo un affare
Finanziare un giornale di dare un giornale
Però quello che voglio dire
E che la stampa di partito Kea fa vista nella sua vera realtà cioè noi
Abbiamo un editore che dichiara il suo interesse lo dichiara attraverso decisioni prese collegialmente insieme
E lo dichiara con dei programmi con dei manifesti con una linea politica anche una linea di governo se volete se il partito sta al Governo
Ora io mi chiedo e vi chiedo
Quali sono gli interessi delle grandi testate questo non per dire le grandi testate non non devono essere considerate ma voglio dire esistono degli interessi e sono interessi
Che molte volte non sono interessi pulisce interessi puramente editoriali e di informazione ma sono interessi che coinvolgono e mercati prodotti
Una politica economica di alta finanza di un lobbismo che sta schiacciando i partiti perché c'è pure questo ecco allora io dico queste voci dei partiti
Per quanto scassato io oggi possono essere i partiti sono le voci della politica
Io credo nessuna Tangentopoli nessuna volontà di imprenditori o del qualunquismo che in Italia
Ogni tanto se rinasce c'è un qualunquismo di annata quasi ogni anno c'è qualche fenomeno qualunquista
E credo che nessuno di questi fenomeni in uscita si proprio se crediamo nella democrazia a sconfiggere la politica e la politica la fanno i partiti comunque la fanno i partiti quale che questi saranno in questo senso la funzione dei giornali c'è tutta
E io credo e qui chiudo che il mercato comunque non è l'unica regola della democrazia
Passiamo alla parola ad Antonio giorno vice direttore dell'Unità
Non è il solito confessare è abbastanza difficile discutere di grandi principi ancorché nobili
Quando questo teatro i colleghi
Dell'ora con grande dignità
Hanno portato i loro problema il problema di un giornali chiuso
Di posti di lavoro
Perse
Quello che possiamo fare forse stamattina
Dare prova di dispetto di partecipazione al drammatiche questioni che stanno vivendo è quello di cercare anche lui
Io se devo prima sono loro che c'è una richiamare alcuni atti del parlamento regionale
La legge sui l'elezione dei sindaci la legge sugli appalti e sulle nomine
Segni da valutare da verificare
Da mettere sottoporre voi a verifica di qualcosa di nuovo
Bene
Io penso che questi siano segni di un cambiamento molto più grande che in questo Paese deve avvenire
Penso al cambiamento dell'intero sistema politico nel suo complesso
Non c'è dubbio potranno passare alcuni mesi potrà passare un mese più mese meno ma questo Paese destinato a cambiare radicalmente l'immobile regole di formazione delle sue classe dirigente allora mi pongo una domanda
Rispetto a questo cambiamento ha qualche speranza di sopravvivere un sistema dell'informazione e qui io largo discorso informazione scritta ma anche informazione televisiva
Così come congegnata oggi
Io devo proprio di no
Io sono convinto che dopo la riforma elettorale l'altra grande riforma la quale bisogna porre mano in questo Paese la riforma del sistema informativo
Badate non è casuale che in questo periodo i rapporti tra potere politico informazione si erano rapporti molto conflittuali ai limiti della rissa
Come sembrerebbe Angiolino stanno tutte quando da una parte dello stesso si deve dire per i torti semmai la sensazione è che il potere politico
E il sistema dell'informazione adesso io semplifico un attimo la questione tendano a rinchiudersi e a difendere le proprie cittadelle e se non ne sono consapevoli lo stanno facendo rischiano di farlo
Vedete questa discussione che è nata sull'ordine dei giornalisti ora sono dieci anni che si svuota di questa riforma abolirlo non abolirlo il fatto che i questa storia viene di rado furori
In questa situazione in questo momento ha il sapore da un sistema politico che vuole vendicarsi verso sistemi dei giornalisti alle però spaventa egualmente il fatto che noi giornalisti si posso rispondere
In maniera speculare con la difesa acritica delle nostre strutture organizzative
E allora dove vengo io il passaggio ineludibile
O questo sistema come dire fa una stima c'è un c'è modo e modo di arrivare alla fine di morire anche un sistema politico
Con tutte le sue poi ramificazioni può scegliere di morire bene o di morire male
Io vedo un rischio che la crisi politica sa avviliti al punto tale da coinvolgere in una fine non proprio commendevole anche il sistema dell'informazione o grandi pezzi del sistema informatico
Io so bene me ne sono occupato per anni e qual è la struttura proprietaria del sistema informativo Italia
Facendo parte di un giornale che prima era organo di partito adesso
Come si legge sul di dove ci sono le firme leggerezze edito dal PDS
So anche di battaglie fatte persi assieme ad altri contro altre per cercare di mettere ordine in questo sistema in questo assetto proprietario che se certamente dominato dal grandi gruppi industriali e finanziari però il problema non si risolve con una bella nevicata sull'ordine che lascia le cose come stanno alla fine
Ho mettendo in campo disegni progetti di legge per restituire i giornali agli editori puri ammesso che di questa razza esistano ancora di assemblare in questo Paese se non appunto a livello di informazione locale
Regionale qualche rigore pure puro che sopravvive a livello nazionale ha dovuto comunque allearsi o trovare rifugio verso i grandi gruppi per garantirsi
La sopravvivenza che da da essenzialmente da una cosa
Dall'afflusso delle risorse economiche indispensabili a da sostenere il sistema informative quando in questo Paese due gruppi televisivi quello pubblico e quello privato della Fininvest controlla il novanta per cento delle risorse
Che vanno al sistema televisivo dite voi
Quali margini di pluralismo possono esserci per esempio nell'informazione
Nell'informazione all'inizio io credo che la strada sia un'altra
Sia quella di un sistema politico che si tiri indietro
Voi a proposito regionale divertendo dirò qualche cosa su questo intreccio Massaro che si è creato nel nostro Paese tra sistema politico il sistema informativo
Dei partiti devono atto non essere più ossessionati
Da che cosa leggeranno l'indomani sui giornali devono fare le regole le regole del sistema
Il sistema informativo deve emanciparsi da certi rapporti da certe consuetudine nei confronti del sistema politico
Perché una cosa c'era dobbiamo dire francamente onestamente anche noi che facciamo questo mestiere
Gran parte del nostro sistema informativo può vantare una coerenza e non si tratta di essere eroi di attaccarsi medagliette si tratta di registrare un fatto una coerenza nel denunciare certe cose per fare certo giornalismo di inchiesta e di denuncia
Qualche perplessità concedetemi almeno questo mi viene quando grandi fette poi
Dello stesso sistema informativo passano disinvoltamente in tempi anche repentini
Da forme come dire di compiacenza verso il potere verso gli altri Bottiglieri
E repentinamente poi si scoprono difensori della società civile nel momento in cui i poteri forti hanno qualche problema come per esempio Tangentopoli insegna non tutti diciamo così abbiamo come dire le carte in regola questo lo dico perché non mi piace non non m'interessa
Una discussione nella quale si possa collocare tutto il male tutti i torti
Dei partiti e nel sistema politico come se noi giornalisti fossimo delle Mammoletta e candide e innocenti o come se gli editori
Nostri avessero fatto il loro mestiere di editori in un rapporto limpido trasparente autonomo e indipendente
Con il sistema con il sistema politico quindi se se lo voglio torni a ridisegnare le regole a creare le condizioni perché questo Paese possa esserci effettivamente il maggior pluralismo informativo possibili grandi giornali nazionali
Giornali interregionali giornali regionali giornali dico io di di di metropolitane e perché no anche di quartiere cioè voglio dire la cosa che sgomenta e quando chiudendo un giornale come accaduto qui in Sicilia una grande porzione della società siciliana rimane senza voce
Di queste poltrone
Perché l'altra questione che noi dobbiamo fare prima o poi affrontare come giornalisti è questa sorta diciamo così di Monno rapporto che abbiamo con gli altri poteri
Il rapporto nostro con i lettori viene sempre in secondo ordine ma noi facciamo parte
Siamo una sorta diciamo sì di di di punto che ha come riferimento una triangolazione i poteri i nostri proprietari elettori non possiamo considerare solamente i primi due e ricordarci del terzo solamente quando ci può tornare ci può tornare come quindi a noi si pone il problema
Non lo so se di difendere l'ordine o di non difendere l'ordine si pone certamente a noi il problema di interpretare il nostro ruolo è la nostra professione
In un modo che io sommessamente mi consento di dire più umile
Più sobrio
Più visto come un ruolo del servizio e non come un potere il nostro piccolo o grande che sia da esercitare indebitamente o tra il sistema informativo e il sistema politico scatta questa sorta di confronto anche aspro non la rissa che si può vedere in alcuni momenti quando un partito deve difendersi un un notabile deve difendersi un giornalista sì di si si si diverta
Ad aggredirlo questa stupro stabiliti sbattere i mostri in prima pagina mi ha sempre lasciato molto
Dubbioso sul suo sulla nostra sul modo come affrontiamo la nostra professione se non si fa questo un non non non usciamo ma non esce questo Paese
Vuol dire che passeranno altre forme non governate da noi non gestito da noi per regolare i conti del sistema informativo e sistema politico
Due parole sui giornali divertito vedete un L'Unità di Vito c'è il problema dei in tre parti l'unità perché diciamo sì a una particolarità diversa rispetto agli altri giornali di partito
Perché per molti anni ha goduto di una rendita di posizione era il giornale dal quale si poteva sapere che cosa pensava l'opposizione la grande forza dell'opposizione in questo Paese gli altri non non ne parlavano quindi c'era poi c'era un Paese diviso maniche non fortemente ideologizzato allora da una parte per quello che riguardava bene i miei io abbastanza anni per ricordare scusi gli anni sessanta e gli anni Settanta ed ha prima c'erano i cattivi da quest'altra parte c'erano i buoni i miei i miei compagni poi c'è stata una fase in cui questo tappo è saltato
L'Unità ha perso sotto questa rendita di posizione e per il problema se valuta se è posto un problema come dire
Di dieci classi di cambiare non lo ha fatto in tempo a rischiato di arrivarci è tardi ha vissuto anni di crisi pesante né come né quando un qualsiasi produttore non produce più quel prodotto in regime di monopolio deve fare i conti con altri con una concorrenza sul mercato
Oggi la carta vincente dell'unità
E duplice da una parte il partito che lo ha invitato il pieno edita è stato costretto in qualche modo anche se l'ha fatto in maniera spesso discutibile
Non ho problemi io su questo su questo versante
Però a tenerlo in vita da lì nel verde ad alimentarlo non come bollettino ma come giornali che resta il massimo di soluzione possibile perché non aveva molti altri strumenti per trasmettere le sue iniziative le sue posizioni
La sua voce l'altra carta vincente e che il giornale ha avviato una trasformazione che negli ultimi mesi assorbito un ulteriore accelerazione anche una ridefinizione di immagine
Di un giornale di frontiera di un giornale che si apre al nuovo che curioso è che in una fase di transizione che precede un grande cambiamento un grande rivolgimento
Si rivolge a tutti coloro che sono interessati a questo cambiamento che lo vogliono sostenere pure con l'autonomia della loro posizione diventa una sorta diciamo sì di sonda che cerca di esplorare la società ed è questo che ci garantisce ancora numeri intendo diffusione
Abbonamento e che ci fanno dire che noi possiamo vincere la nostra scommessa
E gli altri giornali di partito e adesso devono fare questa riflessione devono fare i conti con una situazione nuova
Perché gli altri giornali di partito sono stati diciamo sì ridotti a un rango che li ha portati gestire cifre più modeste perché i partiti che vi è di meno
Hanno ho avuto la possibilità di esprimersi a Trivento altri potenti mezzi televisivi e di carta stampata hanno fatto pensare il potere che gestivano e quindi hanno potuto giovarsi di altri strumenti
Adesso devono decidere vero perché se come io penso non c'è alternativa a una ritirata dei partiti da posizioni occupate indebitamente
Ed è informazione alcune posizioni sono stati occupati rapidamente e sì forse devono rivedere e questo è un bene questo è un bene loro di vedere il ruolo dei loro giornali perché questi giornali
Come dire si si valorizzano come strumenti non di pura trasmissione propaganda diciamo di del delle iniziative di partito ma come qualcosa che deve far camminare il Progetto di quel partito
Le idee di cambiamento di di quel partito e io dico che se questo avviene è un bene perché naturalmente io preferisco misurarmi è un bene per me è un tema per me come azienda intendo dire bene anche per la democrazia se io posso misurarmi con giornali di partito
Che hanno come dire la mia stessa logica è la mia stessa funzione ma in attesa di questo forse qualche altra cosa si può fare e perché io questa mattina ho sentito soltanto attestanti
Come di stivali
Sincera verso il giornale L'Ora e ho capito che tutti vorrebbero che questo giornale tornasse ad arricchire il panorama dell'informazione
In questa regione io sono convinto che tutti coloro che possono farlo si metteranno intorno a un tavolo e faranno di tutto per fare rivivere l'ora grazie
La parola all'onorevole Guido Lo Porto
Direttore del Secolo d'Italia
Grazie presidente
Il problema dalla stampa di partito
Del rapporto attuale fra stampa in politica
Quando nascevano i giornali di partito
Credo nell'immediato dopoguerra
Nascevano sotto la spinta di un grande processo di partecipazione di militanza
Di attivismo che pervase le coscienze
Di milioni di italiani che l'anelito di ripresa di ricostruzione anche attraverso i partiti politici dei primi momenti della democrazia italiana
E attraverso
La Fondazione la costituzione dei fogli che caratterizzano la lotta politica dal dopoguerra sino ai nostri giorni
Nascevano appunto i giornali di partito come esigenza di vita soprattutto da parte di quei partiti di opposizione
Ai quali veniva tassativamente inibito l'ingresso nei grandi fogli nel nei grandi giornali nei grandi mezzi di informazione
A quei tempi come grosso modo tutt'oggi nelle mani dei detentori del potere
Vero è che all'epoca fondando i giornali che ebbero momenti di grandissimo mercato il che dimostra che quando i giornali obbediscono ad un'esigenza dal momento che sono fatti bene trovano anche un mercato
Quel che intendo cortesemente rispondere
Al dottor cerotti il quale sosteneva non è necessario un mercato perché un giornale esista un pericolo generale esatto non ho capito benissimo il senso della della questione non è necessario un mercato sono d'accordo che non è necessario un mercato se è un giornale di partito le sopravvivere obbedendo ad esigenze di carattere obiettivo ma se insieme a quelle ci sono c'è pure il mercato si è raggiunto General conta la condizione ottimale ebbene all'epoca della nascita di questi nostri i giornali c'era l'uno all'altro c'era anche il motivo politico e morale perché quei giornali esistessero c'era il mercato
Non era pensabile che nel corso dei decenni
Per arrivare ai nostri giorni
Avvenisse quel processo di modernizzazione dell'informazione che ha portato da una parte alla realizzazione del villaggio globale di Lucan
Sicché la televisione ha rivoluzionato totalmente il concetto spesso di informazione come esigenza come il bisogno individuale come il ricorso del singolo del singolo lettore alla informazione alla formazione di se stesso
Sì è passato dalla realizzazione del villaggio globale di cui parlano i grandi sociologi della comunicazione
Alla tv spazzatura di Maurizio Ferrara che ormai pane quotidiano che sfama sfamare nel bene o nel male la grande esigenza di informazione avvertita dai popoli civili che vivono in realtà industrialmente volute
Non era immaginabile arrivare a queste conseguenze
E tuttavia io dico che mai come oggi
L'esigenza e il pieno diritto la legittimità dei giornali di partito sono stati così reali e attuali come ai nostri giorni
Proprio in ragione di questa altissima concentrazione dell'informazione nelle mani di pochi gruppi proprio in ragione di questo processo di massificazione che rende all'informazione chiatta uniforme e omogenea al punto di annullare qualunque senso critico e qualunque personalizzazione della notizia i giornali di partito devono esistere ancora oggi più di prima perché almeno questo compito e si conservino che il compito di affidare a coloro che un giornale di partito seguono un quotidiano di partito seguono
Ecco il diritto di soddisfare le proprie esigenze sia di informazione politica sia soprattutto e su questo voglio sottolineare un concetto di formazione culturale
Perché al cospetto delle grandi tecnologie
Al cospetto dei grandi investimenti che nell'editoria vengono destinati dai gruppi economico finanziari industriali italiani al cospetto di questo processo di massificazione ebbene che sopravvivano i giornali ad alto tasso di politicità
Perché soltanto grazie a questi che dentro i partiti può sopravvivere un elemento di formazione per i giovani per i quali per i dirigenti
Perché la partitocrazia italiana fra i tanti difetti che presenta presente a quello di non possedere al proprio interno nessuna capacità nessuna volontà vorrei dire ma nessuna possibilità comunque certamente sì nessuna possibilità di creare centri di formazione centri di allargamento culturale centri di contatto abbiano una certa valenza di tipo formativo
A questo i partiti possono arrivare alcuni partiti lo fanno certamente come il caso del mio partito
Attraverso il proprio giornale attraverso questa vera e propria fucina che diventa un po'diniano di partito dentro il quale i giovani partecipano i giovani si formano i giovani non leggono perché un giornale il peggiore giornata del mondo i il il il meno ricco il meno importante dal punto di vista della qualità tecnico professionale tuttavia anche quel giornale presente nel proprio se non momenti di speculazione DD Studio di ricerca perché senza studio e senza ricetta un giornale giorno per giorno non si può fabbricare e non si può portare in edicola
Ma cos'è accaduto secondo me che rende assai critica la presenza dei quotidiani di partito
Cos'è accaduto a causa della rivoluzione della involuzione della retrocessione
Del decadimento vorrei dire del degrado
Della politica italiana che secondo me con molta con molta superficialità molta enfasi ma anche molta superficialità
Si addita nei confronti di una partitocrazia che sembrerebbe essere diventata dal responsabile di tutto
Soprattutto
Quando ad opera degli stessi responsabili dei partiti politici italiani viene additata la partitocrazia come responsabile di tutto quando il processo in atto per quanto riguarda almeno i quotidiani di partito è un processo sul quale la partitocrazia non c'entra un bel niente anzi probabilmente ne è stata persino vittima forse è stato un bene ma vedremo se è stato un bene ed è che il processo è questo
Che nel vuoto lasciato dalle istituzioni
Che nella latitanza di una partecipazione viva fertile culturalmente Paul posa
Dei partiti politici
La politica in Italia non la fanno più i partiti come tali
E quindi i quotidiani di partito essendo venuta meno la funzione dei partiti politici come strumento anzi come protagonisti di conta politica
Hanno risentito per primi del degrado della politica tout-court
Cos'è accaduto allora che in Italia le grandi riforme istituzionali sono già avvenute sia pure soltanto surrettiziamente
E oggi anziché avere quotidiano Secolo d'Italia quotidiano del movimento sociale italiano L'Unità allora quotidiano del PC oggi edito dal pc dal PDS ore così per tutti gli altri quotidiani oggi c'è un quotidiano x che rappresenta un partito politico vero e proprio surrettiziamente
La politica italiana è stata riformata perché al bipartitismo tanto agognato dai riformatori me compreso ci siamo già arrivati perché abbiamo un partito trasversale che ha un quotidiano ufficiale
Che si chiama Repubblica
E se io vuole un altro partito trasversale che se Dio vuole esiste o quanto meno tenta di esistere di costruirsi ed è essere costituito perché Dio ne liberi
Se dovesse accadere che la democrazia italiana si riduca al nono partitissima o come grosso modo oggi in atto nel nostro Paese subentrerà appunto un partito trasversale opposto che oggi compendio solamente possiamo identificare in corsa
Nel Giornale di Montanelli mi piace ad esempio si da una parte Repubblica da una parte il Giornale di Montanelli
Con quale risultato
Della partitocrazia e davvero sostanzialmente svanita e di fatto la riforma è già stata realizzata attraverso la nascita spontanea non so sino a che punto di queste di questi due grandi schieramenti
I quotidiani di partito non obbediscono più a quel ruolo che ebbero al momento elevato loro nascita perché altri quotidiani di partito
Prevalgono sovrastano la scena dominano e occupano tutto quanto è possibile occupare nel campo della informazione
Ecco il fenomeno che io vorrei puntualizzare sottolineare e che i giornali di partito intesi come li abbiamo concepiti e noi i militanti dei partiti di opposizione soprattutto perché il caso dei cuori e dei partiti
Di potere di governo è molto diverso
Ma il bisogno che avvertimmo all'epoca di essere presenti anche noi non foss'altro che per informare i nostri iscritti i nostri elettori i nostri simpatizzanti si i quotidiani di partito sono tutti o quasi tutti dei veri e propri esami Zard può darsi che sia così
Ma sono dei Sami Zard che servono a raggiungere il proprio iscritto il proprio simpatizzante il proprio il proprio eletto
Ed è già molto potere dire al proprio elettore qualcosa che tutti gli negano egli inibiscono dalla televisione ai grandi quotidiani di massa
Allora il vero fenomeno che io avverto come direttore politico del Secolo d'Italia
Il vero problema è quello che un giornale di partito oggi fatalmente destinato a risentire della crisi dei partiti politici e più celere sarà la soluzione della crisi politica italiana credo più celere sarà la soluzione
Della crisi editoriale dei giornali di partito
Anche se qui io devo dare atto a questa sgangherata democrazia italiana ma non intesa nel senso politico e istituzionale
Ma intesa nel senso della possibilità che ha offerto a agli oppositori almeno la nostra parte politica di opposizione di operare a tutela di questo diritto di preservare l'informazione anche se su quote assolutamente minoritarie
Ecco io voglio che tutti sappiate perché sino ad ora nessuno lo ha detto ed è bene che si sappia
Che lo Stato inteso nella sua generalità
Ai quotidiani di partito offre aiuti consistenti
E grazie ad essi quotidiani di partito no stanno nelle condizioni critiche che probabilmente colpiscono viceversa
Altri giornali sia pure politicamente qualificati ma fuori avulsi dal dalla ufficialità di un partito politico
Godiamo di finanziamenti abbondanti
E se uniti a quel minimo di di vendite dico e se uniti a quel minimo di abbonamenti che per fortuna il mio giornale detiene gli uni e gli altri rendono oggi le aziende editoriali di partito aziende economicamente attive
Salvo che i mezzi vengano sottratti
O orientati in termini diversi per carità anche per esigenze di partito perché non dimentichiamo che quando l'editore
è un partito politico i bisogni ed esigenze di un partito politico sono del tutto al di fuori dell'etica dell'economicità della gestione o della specificità della destinazione stessa
Ma bisogna dare atto che se i quotidiani di partito
Desiderano essere uno strumento di lotta politica presente nel dibattito e nell'azione quotidiana
Se vogliono creare e porti redazionali qualificati se vogliono costituire un momento di partecipazione di formazione
Persino dei propri quadri dirigenti questo oggi è possibile grazie ad una legge che permette loro di coprire abbondantemente i deficit che inesorabilmente cadrebbero sulle proprie teste se il giornale di partito fossero lasciati
A se stessi
Questo voluto dire
Perché non accada in Italia e lo dice uno che ha dedicato la propria vita a lottare sul piano politico perché cambiassero le cose continua a lottare con tutta la propria volontà perché cambino le cose ma attenzione
A non cambiare le cose perché si traduca il tutto nella eliminazione nella cancellazione
Di quanto sopravvive del libero dibattito politico in Italia
Perché sia
La tematica secondo me eccessivamente sottolineata gridata sulla maggioritaria
Sia la corrispondente critica alla partitocrazia
Sia questo inneggiare eccessivo alla governabilità
Come se la governabilità dipendesse dà un colpo di spugna su sugli scandali
O da una maggioranza più o meno cospicuo in rapporto al premio che è una futura legge elettorale può adesso concedere non viceversa da una volontà politica gli aggregarsi di mettersi insieme di costituire maggioranze stabili ergo governative
Se non è stato possibile sino ad ora in questa democrazia vere maggioranze stabili e governative non è possibile immaginare di pervenire alla stabilità governativa attraverso i premi di maggioranza
Perché se la logica sarà questa di premiare i partiti che perdono elettoralmente
Saranno pronte le raffiche per l'indomani in danno dei quotidiani di partito in danno delle voci libere che oggi costituiscono l'unico elemento di contrapposizione di dialettica e di diversità
Allora attenzione alla demagogia del cambiamento per il cambiamento non voglio ricorrere alla puntuale immagina del Catto Pardo che ormai troppo sfruttata ed usata
De allora però rimane il dubbio
E che questo dibattito in atto nel nostro Paese non nasconda autentiche intenzioni liberticide noi come quotidiano di partito lo faremo facciamo la nostra parte fiancheggiano come è giusto e come è naturale la politica di un partito politico
Vogliamo avere un ruolo ed è giusto che i quotidiani di partito abbiano un ruolo il discorso che fa il rappresentante dell'unità è molto interessante lanciare
Un vero e proprio dibattito nel campo giornalistico ad opera dei prodiani partito non solo è opportuno direi persino che e doveroso ecco rilanciamo questo ruolo di quotidiani di partito
Il ruolo di strumento di lotta politica di strumento di ricerca di studio e di approfondimento culturale
La parola ad Arturo diaconale direttore dell'opinione organo del Partito liberale
Siccome
Intanto vorrei fare i complimenti al pubblico
Avete delle tre vede tempra d'acciaio perché resiste al dibattito significa dare una dimostrazione di grande forza
Sì e vedere se si da questo dibattito e vuol dire che potrebbe fare grandi cose future vostro
Ho fatta apposta per strappare l'applauso ma anche perché essendo l'ultimo intervenuto cerco di introdurre qualche elemento di
Di di alleggerimento di di diversificazioni
Passo dalla parte del seria
Non sono soltanto direttore de L'opinione sono anche un sindacalista del mondo dell'informazione sono segretario dell'Associazione stampa romana in questa veste debbo manifestare la piena solidarietà ai colleghi di allora
La piena solidarietà che non si può risolvere in una semplice formula verbale si deve trasformare i un impegno concreto
Questo impegno che spero possa essere realizzato dalle autorità regionali possa essere realizzato dall'associazione la stampa regionale siciliana e che possa essere realizzato e di questo mi faccio carico per quanto mi riguarda dagli organismi della categoria a livello nazionale perché vedete io sono profondamente conquista il convinto e la faccenda dell'ora poi è l'elemento per introdurre il tentativo di ragionamento che circoli sottoporvi
Che sono ora così come su tanti altri giornali minori e piccoli
Che sono stati chiusi in questi giorni in questi periodi in questi mesi si gioca gran parte del futuro non solo del mondo dell'informazione ma dalla stessa democrazia italiana
Che il Lura rinasca
E venga gestito direttamente dai giornalisti
I quali come ha detto Anselmo Calaciura
Mio carissimo amico
Dei tempi in cui anch'io lavorava al Giornale di Sicilia la redazione romana e quindi siamo
Molto vicini
Svolga una funzione che non è soltanto quello di quella di essere la voce dell'opposizione ma anche la voce dell'informazione
E che allora lo faccia non avendo alle spalle
Un gruppo editoriale
Che interessi diversificati
O anche un gruppo editoriale che si identifica con un partito ma che lo faccia avendo soltanto alle spalle la professionalità dei giornalisti questo è un elemento di estremo di estrema importanza
Perché vedete diceva giustamente Zollo e necessario che alla riforma della politica corrisponde anche una riforma dell'informazione
Perché noi in questo periodo sappiamo tutte quante le nequizie le nefandezze della politica però dall'informazione pochi parlano
E allora
Guardiamo un attimo come il mondo dell'informazione
Il pluralismo esistente all'interno del mondo dell'informazione è un pluralismo di idee o è un pluralismo di interessi
Io credo che sia esclusivamente un pluralismo di interessi
I grandi giornali solo le mani delle grandi industrie finanziari ed economiche
I grandi giornali sono i portatori degli interessi di questo grande industria
I grandi giornali che di vetro giornali partito
Sono l'espressione dei partiti
Di interessi che sono formati ecco e che si coagulano attorno alle grandi industrie vi faccio un esempio
Tra voi ci daranno sicuramente dei lettori il Corriere la sera della stampa di Repubblica
E quindi avranno visto le pagine e pagine che questi giornali dedicano al fenomeno di Tangentopoli
Le è mai capitato di leggere
Che oltre al fenomeno era ormai esistente condannabile della corruzione dei politici
Beh c'è anche un altro fenomeno
Che va andrebbe sottolineato e il fenomeno che le tangenti non erano altro che il prezzo che le grandi industrie pagavano per avere la possibilità di aggirare la libera concorrenza in altri termini erano il prezzo che pagavano acché l'economia fosse protetta
E allora
Se questo è il pluralismo dell'informazione questo è un pluralismo esclusivamente gli interessi e a questo pluralismo di interessi si deve contrapporre un pluralismo che sia effettivamente un pluralismo di idee
In questo io credo che possono avere che debbano avere spazio esperimenti come quelli dell'ora
Ma che debbano anche avere spazio esperimenti come quelli del giornale di partito perché per puro paradosso nel momento in cui i partiti sono in crisi e la partitocrazia sta crollando
Ebbene
Parlo sempre per puro del paradosso i giornali di partito sono forse gli unici che rappresento le garantiscono quel pluralismo vivere che nel mercato editoriale italiano invece rischia di essere eliminato
Certo i giornali di partito hanno un dovere
Che è quello di cambiare radicalmente non possono essere i bollettini degli interessi di questo o quel deputato di questo o quel leader politico di questo questa corrente di questo di questo gruppo
Non possono essere più gli strumenti della parte ricordo partitocrazia degenerata
Debbono essere i punti di riferimento di aree culturali
Debbo dire che da questo punto di vista l'esperienza dell'unità
è un'esperienza positiva lo dico dal versante opposto
Però è un'esperienza positiva è un giornale che ha avuto la capacità di aprirsi e non è un caso che poi l'unità
Spesso e volentieri si mette in polemica con i suoi secondi stessi vigenti del partito di riferimento
Io nel mio piccolo
Facendo nascere l'opinione perché un giornale che praticamente nato soltanto da due mesi e mezzo e quindi è assolutamente nuovo sembra una follia no nel momento della crisi dei giornali di partito ti metti a fare
Un giornale di partito Mele follia piacciono ogni tanto vanno anche fatte
Ebbene io nel mio piccolo cerco di far cambiare i dirigenti liberale
Perché perché quello è il nodo per dare un segno che il giornale non è il bollettino di partito ma è lo strumento deve essere un punto di riferimento di tutta quanta un'area per quanto mi riguarda
L'obiettivo del mio giornale quello di essere un punto di riferimento di un'area liberaldemocratiche anche io credo essere molto grande all'interno di questo Paese anche se conculcata per tanti anni dalla doppia egemonia culturale politica dei grandi partiti di massa che in questo caso sono rappresentati qui dei miei colleghi
Del popolo dell'unità
Ecco è questo che volevo volevo bimbi ecco concludo Fandango ringraziamento siete stati molto bravi e di questo li ringrazio arrivederci
Ma credo che rispetti ad Antonio gravità
Diciamo dichiarare dei chiusi i lavori io desideravo soltanto a dire che la opportunità di invitare i direttori responsabili
Direttori dei giornali di partito si è dimostrata valida sono stati chiariti tutti gli interrogativi io credo di no
Io credo che molti interrogativi rimangono ma soprattutto dobbiamo tenere conto delle comunicazioni e degli impegni assunti per concorrere anche come operatori direttori degli giornale di partito acché l'informazione
Sia sempre più libera sia sempre più rispondente a una società democratica qual è la nostra e che il cambiamento o interessi non soltanto i politici e ma anche in questo caso i giornalisti io avrei qualche notte nota da fare sul piano dell'esigenza che c'è
Di evitare la confusione dei ruoli ma soprattutto le esenzioni lei progressi è le dimenticanze e e le distrazioni cioè a dire quando si è di parte sì e di parte
E si deve essere di parte si deve argomentare che sia di parte ci si deve assumere tutte le responsabilità i giornali di partito rappresentano fasce di Società interessa
Politici non ci portiamo accorgerei oggi che e abbiamo sbagliato tutto
Ho vergognarci dal passato
Quello che abbiamo fatto ce lo dobbiamo assumere con la responsabilità altrimenti diventiamo sempre meno credibili
Il fatto che si deve cambiare è un fatto assodato l'interrogativo possono le stesse persone con i vecchi vizi
Con la vecchia abitudine essere sempre le stesse persone a cambiare il problema di fondo a questo basta cambiare nome basta cambiare sigla basta cambiare intestazione oppure è un problema di riflettere sul passato e assumere comportamenti atteggiamenti coerente con la spinta verso il cambiamento che pertanto auspichiamo ma al quale dobbiamo concorrere ognuno per la propria parte grazie