Sinergie per la pace

Buonasera a tutti sto in coerenza col Progetto sinergie per la pace
Quest'oggi dopo tanti mesi vi lavorò assieme a tutti gli altri Rotary Club
E assieme alla cooperazione al supporto di tanti amici euro Pariani e non ero Tajani siamo riusciti ad organizzare questo incontro
E mio compito oggi dardi il benvenuto all'incontro odierno ma anche cercare di un po'a tirare le somme e dare una breve spiegazione del perché siamo qui
Del perché è il Rotary club in generale ha voluto organizzare un evento del genere
Innanzitutto parto dal dire che il Rotary Club Roma sud da cinquant'anni è già impegnato per la pace
Perché noi da cinquant'anni conferiamo il premio Ara Pacis è un premio nazionale per la pace che abbiamo avuto l'onore di conferire ai personaggi più illustri
E che quest'anno il sedici maggio festeggeremo il cinquantesimo hanno per l'appunto
Quindi memori di questa storia che contraddistingue il Rotary Club Roma sud
Lo stesso club nella compagine di questa loro tagliano ha voluto essere promotore e ha trovato grande sensibilità da parte di tutti i Rotary Club che abbiamo voluto coinvolgere voluto essere promotore di questo progetto
Sinergia della pace per la pace è un progetto che va oltre ogni esperienza attualmente fatta dai la Rotari stesso dal Rotari Roma sud da tutti coloro e gli altri poteri club che gli hanno voluto aderire
Il progetto sinergie per per la pace un progetto internazionale
Che abbiamo voluto allargare non soltanto ai Rotary Club la romani ma anche ai poteri di Parigi pari accademico Rotari turisti sud
Quelli che vedete sullo schermo sono gli attuali attivi e protagonisti di questo Progetto attivi partecipanti e protagonisti di questo progetto
Ci siamo voluti interrogare ci siamo incontrati e ci siamo posti una domanda
Guardando la realtà odierna
Come il Rotary può intervenire
Io per i club molti lo conoscono molti no molti ne hanno una lettura altri hanno un altro tipo di lettura ma il Rotary Club è un club che ha intenzioni serie
Concrete
Di mettere in campo le proprie professionalità e di potere contribuire nella pratica per costruire la pace
Oggi è un incontro per noi lo Tajani importante è un incontro importante perché riteniamo che sia arrivato il momento di dare coscienza consapevolezza e di mettere in campo la società civile ben rappresentata ampiamente rappresentata dal Rotari
E di poterne quindi agire in concreto laddove il Rotary possano realmente dare un contributo io per il Rotary Club è un network internazionale straordinario
Abbiamo milioni di membri in giro per il mondo che credono nel Rotary e nello spirito del Rotary
Il lo spirito primario e l'amicizia che non vedo poi così lontano dallo spirito della pace
Noi abbiamo oggi voluto riunire di illustri relatori che da qui a poco avremo l'onore e il piacere di ascoltare sicuramente per creare un momento di riflessione
Ma volendo sempre essere concreti
Cercando di trarre spunto da quello che loro ci diranno noi abbiamo bisogno di oggi aprire un dibattito sereno concreto approfondito un dialogo che ci dà l'opportunità di ascoltare attentamente e l'altro al di là dei pregiudizi abbandonando i pregiudizi
E grazie ai vostri interventi al vostro contributo abbiamo bisogno di raffinare la nostra idea del Progetto sinergie per la pace
Ne siamo pronti a dare un contributo concreto e per quest'anno abbiamo sposato in pieno il Progetto Rondine Cittadella della Pace
Una realtà di un borgo straordinario bellissimo in provincia di Arezzo ma che fa cose altrettanto straordinarie
Perché ha messo insieme ragazzi provenienti da Paesi tra loro in guerra e ha voluto farsi è dato l'opportunità loro di poter costruire quotidianamente conoscendo la persona prima che il nemico
Un percorso di pace
Rondine è stata come dire
Benedetta da papa Francesco è stata anche riconosciuta Benedetta dal nostro Presidente della Repubblica Mattarella che l'ha incaricata rappresentare l'Italia all'ONU lo scorso dicembre
Noi abbiamo sposato questo progetto e abbiamo chiesto al presidente Vaccari di essere oggi presente anche qui conta voi
Un altro esempio concreto di coesione sociale quotidiana probabilmente non nota ai più ma che io personalmente vivo anche in modo diretto e ravvicinato visto le origini è quella di Mazara del Vallo
E quindi anche dallo spunto che a settembre scorso la senatrice Emma Bonino ci diede nel nostro breve incontro di trovare esempi concreti
E lei stessa menzionò Mazara del Vallo allora ovviamente l'invito è stato rivolto anche al sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi
La senatrice entrata subito già da settembre grazie anche al supporto
Morale spirituale intellettuale dell'Anica Comune Anna Fendi è entrata subito in questo progetto dandoci input importanti lo scorso settembre
E quindi oggi siamo qui anche assieme a lei ascolteremo da lei la sua esperienza come fondatrice della o n Gino P. suite alto Justice
E poi ovviamente l'amico pro tagliano perché ormai è stato conferito più volte all'Hui la spilletta di socio onorario del Rotary quindi noi abbiamo il nostro premio Nobel per la pace due mila quindici Abdel Aziz e Seat perché abbiamo voluto questo incontro lo ripeto perché abbiamo ritenuto che la società civile
Deve prendere posizione deve agire in concreto
Il Giuliano Amato nella inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza ha fatto un discorso straordinario parlando in questo caso sull'Europa
A focalizzato richiamato l'attenzione su punti importanti che io condivido perfettamente
Il fatto che l'Europa in realtà è già nei fatti
Le istituzioni europee riescono a far valere la loro autorevolezza
è stata infatti perché sta già nell'animo nei cuori e nelle menti di tutti i giovani europei che giorno dopo giorno si spostano da una capitale all'altra creando un percorso di formazione di crescita personale e professionale
Quindi il futuro dell'Europa risiede il loro io condivido perfettamente questo pensiero
E condivido anche l'idea ben argomentata da Giuliano Amato in quella circostanza del ruolo della società civile che l'Europa in realtà resiste alle istituzioni stesse dell'Europa
Che l'Europa
Era già nei cuori negli animi della dei dei cittadini europee nella cultura europea
Vi riporto l'Europa perché è un esempio più mediato siamo a Roma siamo in Europa ma la nostra attenzione come sinergie per la pace ma ovviamente oltre l'Europa
Noi siamo attenti a tutto a tutte le situazioni di conflitto che a livello internazionale ahimè si articolano e si animano in giro per il mondo i Rotary è pronta a intervenire
Noi siamo pronti sicuramente oggi ad ascoltarvi a trarre una sintesi insieme da questo incontro
Ma nello stesso tempo siamo pronti a intervenire in concreto a contattare i nostri Rotary Club
Laddove ci siano delle situazioni di conflitto creare questa rete di amicizie e di pace e dare il nostro contributo professionale intellettuale e quant'altro possa essere necessario per la costruzione della pace
Noi abbiamo avuto occasione più di un'occasione
Nel nei mesi precedenti di affrontare il tema della pace dalle diverse prospettive
E abbiamo anche ritenuto opportuno assieme a tutti gli altri club partecipanti al progetto
Di creare anche una delegazione da qui a poco che muoverà i primi passi per una per un'attività concreta sul campo
Noi dal nove al dodici maggio faremo una una delegazione del Rotary andrà in Sicilia parteciperanno in rotta di Tunisi sud di pari Academy andremo in Sicilia non è stata una scelta casuale
è stata una scelta meditata perché volente o nolente la Sicilia per la posizione geopolitica che occupa nel cuore del Mediterraneo e da lì abbiamo avuto l'idea di iniziare il nostro percorso andata di incontrare il Rotary Club
Siciliani e parlare del progetto sinergie per la pace
A fine giugno faremo il viaggio in Israele e da lì allargheremo ulteriormente il nostro percorso di pace
Bene questo questi sono gli obiettivi che ci siamo posti oggi è soltanto il calcio d'inizio di un percorso importante di un percorso che abbiamo voluto siglare in un luogo importante come la Sala Zuccari del Senato
Noi abbiamo ritenuto che da qui dovesse partire questo progetto
E da qui dovesse partire il primo confronto il primo dialogo tre club Rotary tra i rutelliani e non ero Pariani quindi come ho detto
Al Teatro Sistina dieci giorni fa circa ho concluso il mio intervento dicendo una cosa che può suonare ripeto testualmente banale ma tutto questo percorso di pace che vogliano intraprendere lo facciamo per il futuro dell'Europa e lo facciamo per i prossimi figli dell'Europa e del mondo intero grazie
Allora proseguiamo adesso dando la parola Maria Novella taci che la responsabile del Progetto sinergie per la pace che ha svolto un ruolo importante nell'attività di coordinamento di di realizzazione anche di questo incontro e di sinergia tra tutti i Rotary Club quindi ho l'onore di passare la parola
Allora
Intanto dico veramente di cuore vi sono grata a tutti voi che siete qua presenti
Finalmente siamo arrivati a questo primo convegno di sinergie per la pace adesso vi spiego perché dico finalmente
Il concetto di sinergia ci viene in mente già quando già qualche anno fa lavoravamo al Progetto icona viola cioè insieme contro la violenza con l'ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina
Avemmo modo a quell'epoca di contrattare disparate iniziative qui a Roma che vengono messe in atto per aiutare contro la violenza sulle donne ma ci rendemmo anche conto che ognuno oggi vada per conto proprio
Vedeva soltanto un pezzettino del problema non c'era alcun coordinamento per aiutarsi reciprocamente a conseguire gli obiettivi voluti quindi nessuna complementarietà nessuna sinergia appunto che potesse evitare anche delle ripetitività
Dovrebbe esserci Daniela De Berardinis qua fra il pubblico che era proprio l'interfaccia con il quale abbiamo lavorato per il Fatebenefratelli e anche lei poté constatare quanto vi sto dicendo
Nessuna sinergia che potesse appunto evitare ripetitività
Senza possibilità quindi di valorizzare nelle risorse economiche né quelle strutturali né di competenza di ciascun ente istituzione coinvolta
Da questo punto di vista veramente un grande spreco di tempo e di risorse
Quindi anche qui noi del Rotary se vogliamo sviluppare sinergie per raggiungere degli obiettivi
Dobbiamo starci attenti maniera che questi obiettivi possano puoi avere un peso sociale e dobbiamo tenere conto punto di tutti questi aspetti
Ed è proprio quello che si propone di fare questo programma di azione ecco perché abbiamo detto nella nella nella cultura Rotaliana si parla sempre di Progetti questo non è un progetto
è un programma di azioni quindi possiamo chiamare le diverse azioni dei Progetti Progetto sta lì ogni azione è un Progetto ma questo è proprio un programma e per questo è un programma pluriennale anche perché occuparsi della pace non può essere una cosa che si liquida nel giro di un anno o due
Per favorire quindi il sostegno di un clima di pace nella società
A questo proposito proprio di queste sinergie voglio farvi due esempi il primo ha avuto luogo due settimane fa ad oggi proprio ad opera del Rotary labbra Giulio Cesare con un evento al quale gli ho partecipato e sono contento di aver partecipato organizzato pensato organizzato e realizzato in modo magistrale veramente credetemi da Giovanna Spadaro
E a questo evento fra gli altri interessanti testimonia ha partecipato anche l'avvocato a bella gente stimata è arrivato il nostro coordinatore Gianni Puglisi
Quindi dicevo ha partecipato anche l'avvocato Abdelaziz El Cid
Per dunque questo evento era per far riflettere trecento agli eredi del liceo di tre scuole romane
Sui temi della pace
Giovanna per l'appunto ha detto una cosa che mi ha colpito molto perché vera cioè lei c'ha un figlio giovane insomma non non sosta arriva vent'anni
E viste io ho pensato questo perché ho detto dobbiamo dare a questi ragazzi di oggi che vedono tanta aggressività tanta violenza da quando sono nati la prospettiva cambia per uno che è nato effettivamente meno di vent'anni fa pertanto e la speranza di quanto si può fare e di quanto già fanno altre persone è vero ha detto vero caspita
Allora un altro esempio che trent'diverso no ma che ecco perché sinergie per la faccio un altro esempio
è il lavoro che sta svolgendo il gruppo Rotari UNESCO che è guidato da Tatiana kW del Rotary Club Roma sta e chi è sostenuto molto questo lavoro
Sia nell'altro nel lavoro stesso sia per tutto l'aspetto organizzativo dal Rotary Club Foro Italico
Allora questo è un lavoro per e che in cenere proprio dal linguaggio dell'architettura dobbiamo Gianni Puglisi che legge il gene p ci potrà dire anche su questo Peretti Lince dal linguaggio dell'architettura che si esprime nelle città storiche dell'UNESCO
E nelle opere che sono state riconosciute dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità
Tutta la ricchezza culturale e identitaria di un popolo quindi il rispetto per le specificità di ciascuno e i collegamenti
Con le tracce lasciate dalle vicende storiche riguardanti anche la pace allora l'espressione dell'aggressività e della violenza è aumentata negli ultimi anni
Non soltanto in Italia violenza che si esprime nei comportamenti delle persone in tante situazioni sia pubbliche che private lo vedete in famiglia nelle scuole col bullismo di maschi e di femmine
Nei dibattiti televisivi nel modo con il quale vengono condotte le discussioni se così si possono chiamare
Negli atteggiamenti e nelle relazioni tra le persone come per esempio anche alla guida
Nelle strade diventato a volte azzardato andati in giro alcuni affermano che questo non sia vero
E che l'aggressività sia non si è aumentata rispetto al passato questa sarebbe soltanto una nostra impressione perché prima non si veniva a conoscenza di tutto quello che accadeva mentre adesso tutto ci raggiunge attraverso l'informazione
Può darsi io non non ho elementi per dire
Questo non è vero può darci però dico che se le vede parecchia
Certamente il massimo dell'aggressività è rappresentato dalla guerra
Quando si pensa ormai che il conflitto non sia e qui cioè luci potrà dire che il conflitto non sia risolvibile con il dialogo con una negoziazione con un compromesso
Questa però della guerra lo sappiamo bene non è una soluzione poi se così vogliamo chiamarla
E perché è davvero distruttiva al massimo di fatto è una sconfitta per tutti
Contentissimo dolore tantissima sofferenza e perdite
Io non ho vissuto guerre in prima persona
Ma però mi ricordo che studiando la storia passata e parlando con i professori anche con le persone
è sempre stata espressa l'intenzione ha mai più dopo quello che successe abbiamo vissuto mai più
Poi ho avuto modo di constatare che questo mai più è illusorio è rimasto soltanto un'intenzione perché accaduto di tutto in varie parti del mondo e anche a noi vicine allora
Sarò ingenua
Mio padre dice ma il venti sulla pace e lavorare per la pace no non è questo il problema
Ma io mi chiedo dico ma è possibile mai che si debba perdere la memoria di quanto ci ha preceduto
E non si possa tenerne conto ed apprendere un pochino almeno dall'esperienza dobbiamo ripetere sempre le stesse tragedie
Come cittadina
Di questo mondo per questo periodo Bradley dico Breve perché ci ha dato da vivere un periodo Breve di fatto a tutti noi non è che la durata della nostra vita umana sia così lunga da farci capire chissà che però io sento il dovere di il bisogno di fare qualcosa in coerenza con quello in cui io credo cioè sento proprio il il desiderio di contribuire alla società
In quanto ho potuto apprendere studiando crescendo facendo esperienza apprendendo da persone che ho incontrato
Peraltro questo desiderio non so cosa ne pensano gli altri rutelliani qua presenti dovrebbero essere fra le motivazioni dell'essere rutelliani no
Una società e un gruppo di professionisti che mettono le loro competenze ma non sono le competenze di studio il loro essere la loro persona al servizio della società
Già nell'ottobre del due mila e tredici quindi poco più di cinque anni fa con il contributo anche di molte persone che sono presenti qui oggi per Arnaldo acquarelli della Fondazione etica ed economia ma anche tanti altri
Che li ringrazio della presenza oggi come allora abbiamo realizzato il convegno due badate bene etica pubblica e partecipazione il contributo personale alla società civile
Nell'aula dei lavori parlamentari della Camera dei deputati grazie a Niccolò Di Raimondo che è qui presente e che ci aiuto ad andare in quella sede
E anche questo fu realizzato come vedete in sinergia fra tanti brutta aria e non bene allora io personalmente credo fortemente quanto vi dico adesso ogni persona singola ognuno di noi
Alla responsabilità disse e dei propri comportamenti quindi di quanto fa e di quanto non fa si dice e non a caso se vuoi la pace fai prima Pace Conte spesso l'avete sentita volte questa fase se poi la pace fai prima Pace Conte spesso cioè che vuol dire per i soldi le tue rabbia risolti i tuoi conflitti non esporti nella lettura
E di interpretazione del comportamento altrui degli altri
Non esporti non esportare rabbie problemi tuoi sugli altri modalità queste che sono proprie anche del funzionamento dei gruppi se ci pensate bene
Da queste interpretazioni arbitrarie derivano poi le nostre azioni giustificate Sempre dal significato razionale che abbiamo voluto attribuire ai fatti vissuti bisogna cercare di esserne consapevoli perché tutto è molto relativo può quindi anche essere intenzionalmente manipolato
Ma le conseguenze poi ricadono su tante altre persone e anche facendo molto danno
Sicuramente coloro che come i presenti qui a questo tavolo
Si dedicano con perseveranza una realizzazione qualunque essa sia sono motivati da elementi che si radicano proprio nel loro terreno affettivo interiore le vite non credo che si svolgano a caso non si persegue un obiettivo nel mondo e per una propria vita per caso dipende proprio anche dal significato che vogliamo dare alla nostra vita
E il congresso di oggi vuol essere un'occasione per parlarne insieme con questi testimoni di valore per l'impegno che hanno dimostrato e che continuano a mettere nel loro agire a sostegno della pace
E di un vivere umano che sia degno di questo nome
Grazie mi ha sempre
Grazie Maria Novella grazie intanto anche a Gianni Puglisi che è riuscito a raggiungerci
Che sarà il nostro moderatore prima di entrare nel vivo del nostro incontro avremo il piacere di proiettare il trailer di un film che riteniamo posso dare un ulteriore contributo alla discussione di oggi e chiederemo poi alla regista anche di intervenire brevemente a commento di questa esperienza
Quindi se il video è pronto lo proiettiamo un attimo
No non è ma
Nessuno
Ma nasce Michel sana Lina
E
Grazie Ilaria Borrelli in prego la regista
Innanzitutto che era già mitico Anna Maria Novella taxi Pietro giaccone per avermi dato opportunità di esposizione è molto difficile riuscire a montare questi film perché produttori dicono sempre il pubblico non vuole vedere le queste cose non vuole sapere che ci sono quaranta milioni di minorenni nella costituzione di cui la maggior parte sono delle bambine
Non volete non volle sapere che ci sono cinque milioni di bambine minorenni in più ogni anno costrette a a sposarsi settanta mila bambini e minorenni che muoiono di parto ogni anno
Il produttore media diciamo pensa che il pubblico voglia soltanto distrarsi intrattenersi
Per me il cinema un mezzo potentissimo di sensibilizzazione
è qualcosa che ci fa ricordare più del documentario che diciamo parla la nostra al nostro intelletto il cinema quella somma finzione con il suo emozioni
Ci fa ricordare che siamo tutti uguali che ci ci permette di medesima c'è anche in chi ha molto lontano da noi di sentire il suo dolore
Miracolosamente qualche volta succede che chi riesce a sentire questo tu dolore Boy
Nella sua vita reale poi
Magari riesca a fare qualcosa per agire
Nel mondo quello è che vedo quando viaggio nei Paesi poveri
E che la parte più debole più fragile della società sono sempre le bambine
Sono le prime che vengono venduti appunto nella prostituzione del matrimonio forzato
Ed è per questo che ho deciso di dedicare diciamo il mio sforzo le mie storie a dare voce a queste bambine perché naturalmente da sole queste bambine non non se la possono prendere la voce
Come dice giustamente la senatrice non c'è non c'è pace senza giustizia Non c'è pace senza uguaglianza non c'è pace senza libertà
E tutte queste bambine oggi sono schiave non decidono assolutamente dell'euro destino
E sono delle schiave
In una situazione anche molto peggiore dello schiavismo di cui parliamo alle volte dello schiavismo classico no perché quello non lo schiavismo di di cioè di persone forti di persone con i muscoli ma che magari con la loro intelligenza di adulti riuscivano ad organizzarsi a ribellarsi ma Letta Binelli i minorenni non hanno nessuna possibilità di organizzarsi votive ribellarsi e quindi è una schiavismo quello dei dei minorenni ancora più atroce cornici
Sono contenta di condividere con voi questo piccolo trailer spero che come stanno dicendo anche l'intero film possa essere proiettato
Ecco
Il cinema può aiutare
Amante
Ad aprire gli occhi su questi su questi problemi e probabilmente possibilmente e miracolosamente
Forse spingere qualcuno del pubblico poiché ad agire nella vita reali grazie da
La città
Nel tempo anticipiamo l'intervento di un ospite che c'ha raggiunto dottor Marcelletti
E poi abbiamo il buongiorno mi scuso inizio subito scusandomi ma ho un impegno istituzionale che non era previsto e quindi dovrò volare via voglio iniziare davvero ringraziando il vertice presidente del delle Rother il Roma Club dei miei trascorsi Rotari anni ormai lontani però non va di Roma sud fu un il mio primo approdo quindi in una qualche misura fa sempre piacere per chi come me fa il mestiere del viaggiatore tornare a casa
Il mestiere del viaggiatore appunto
Ed è un mestiere che ti sorprende soprattutto quando torni a casa tua quando torni a casa
E quando ti accorgi che ci sono delle cose che per te normalmente sono scontate
Che nel resto del mondo cugino io mi alzo la mattina accendo la pace
Vanno in bagno nuovo una rotella ed esce l'acqua calda
Doha assolutamente per scontato che
Mi possa fare la doccia
E a proficuo dove ho soltanto come posso dire
L'obbligo della Lonero l'obbligo della scelta di fronte a tanto Venditti
Questa per noi qualcosa di consueto di normale di abitudinario ecco sappiate che per tre quarti del mondo è fantascienza pura
Ma non è soltanto Fantascienza pure anche fantascienza pura
Quando ci guardano e ci ascoltano
Un rialzo pollai ne siamo così politically correct
Così Parati facciamo così tante belle cose siamo così democratici
Siamo così democratici quando ci va bene ma come diceva Winston Churchill la la democrazia un sistema altamente imperfetto ma il migliore che abbia però poi cosa succede succede che non abbiamo alcuno scrupolo a dire
Hanno però
Questa cosa non mi va bene mi stava meglio quando li da quelle parti c'era un abitatore che avendo sulla carta d'identità il termine dittatore fa il suo mestiere
Ah mi piace l'uomo forte perché l'uomo forte sistema le cose al posto mio sappiate che gli uomini forti
E non sto riferendomi naturalmente a quelli attuali ma è una tradizione lunga e consolidata hanno l'abitudine a fare incontrare chi la pensa in maniera diversamente da loro di antenati in maniera diciamo Re matto
Noi abbiamo una grande opportunità che credo che sia al l'opportunità che ci deriva dal fatto che siamo stati più fortunati
Siamo stati più fortunati perché siamo nati dalla parte da una parte in migliore non migliore per statuto per cultura la migliore per opportunità
Ed è quella di essere più ricchi degli altri essere più ricchi degli altri vuol dire avere maggiori
Dove lo maggiori diritti
Essere nati da questa parte ci permette di sapere perché qualcuno ha avuto il coraggio in bilico riscriverlo
Che in ciascun Jack il Alberica una intera
E quindi di sapere che tutti noi abbiamo un lato oscuro
Sapere niente
E lo dico in questa sala magnificenza
Che abbiamo il dovere
A tornare a fare architettura
E non solo edilizia perché quando si prendono le persone le si fanno vivere in condizioni disumane in vespai o alveari
Senza altra opportunità che creare all'interno quelle dinamiche dei poteri paralleli
Poi vanno a confrontarsi con quello dello Stato
Non possiamo e non vale soltanto per le banche francesi vale anche per lo Zen a Palermo per le tele di Napoli per il certe della mia Genova
Non possiamo stupirci poi se nascono delle criticità
Tutto questo naturalmente
Possiamo scegliere o di non vederlo possiamo scegliere di guardare i cinepanettoni non di assumere una consapevolezza civile ma non possiamo non dire
Non lo sapevo se non lo sappiamo perché abbiamo scelto di non sapere
Allora questo Plauto al a Roma sud ma tutto il Rotta Research per qualche la cui famiglia ho fatto per un po'di tempo parte
Di non essere come molti di coloro che ha iniziato gli dice ma di essere persone che hanno tutte impegnate tutti i professionisti che mettono il loro tempo così prezioso a disposizione di un ideale più nobile
Noi abbiamo troppo tempo per le cose che servono poco
E così poco tempo per le cose che servono veramente quindi veramente grazie a tutti voi che mi avete dato l'opportunità ancora una volta che i di dire le mie corbellerie mi scuso ancora davvero con voi se devo scappare subito e grazie
è stato per meglio le bugie le dico solo in televisione quindi spero apprezzi Pepe che dico veramente è stato per me è un privilegio estere insieme a una parte terroir
Come questo e soprattutto insieme a un gruppo di persone perbene come tutti voi vi auguro ogni cosa buona e con inizio dei lavori grazie
Con la Sagra
Anzitutto debbo delle scuse per il ritardo ma vengo direttamente da Milano anzi ne sono stati fortunati Colle puntualità anzi l'anticipo della e quindi sono lieto onorato di essere qui
Quel re e pace
Pace e guerra
Una DIA de purtroppo millenaria
Letta studiata tradotta attraverso la storia la filosofia la letteratura il cinema e il teatro
E tradotta in molte forme ormai talune anche proverbiali fra esse ne cito solo una si vis Pacem barra bellum
Se voi la UE la pace prepara la guerra
Molti anni fa
Quando ero rettore a Milano alla cui Ulmer ebbi l'onore di dare una laurea honoris causa al regista Monicelli la Grande Guerra
E la cerimonia che in titolari
Fu un piccolo capovolgimento una metatesi
Si vis Pacem parlarci Press
Se vuoi la pace prepara i cittadini
Ed è questa ancora oggi son convinto la chiave per dare alla pace alle sinergie per la pace un senso compiuto e una forza in COER civile
L'educazione alla cultura della pace
L'UNESCO che è stata già citata e che io per molto tempo frequentato è nata sulle ceneri di una guerra
La seconda guerra mondiale
Non perché si sentisse il bisogno di un'altra delle tante agenzie internazionali anche perché si era fatto che a registrare il fallimento della Società delle Nazioni e la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite che nasceva sulle scene dei della guerra sembrava abbastanza precaria
Dal punto di vista della consistenza strutturale del suo portato affidato soltanto alla diplomazia e alla politica
E quindi si mise in campo un'organizzazione che doveva consolidare il concerto internazionale per l'obiettivo di una pace perpetua attraverso la scienza l'educazione la cultura e tutti credono che non esco sia quel baraccone che sta correndo il rischio di diventare delle liste dei patrimoni
No
Non esco e nata e ancora oggi ha come programma fondamentale l'educazione per tutti
L'educazione per tutti che l'UNESCO si è data come messaggio fondativo che di quinquennio in quinquennio riconferma perché l'alfabetizzazione nel mondo non riesce ad essere raggiunta
Anzi più avanti andiamo
Spesso più indietro si va con l'alfabetizzazione soprattutto in alcune zone del mondo che vedi caso sono quelle della guerra e spesso toccando soprattutto il genere femminile
Non esco cosciente di questa di questo
Mentre nel settantadue lancio il programma dei patrimoni perché la valorizzazione della cultura era fondativa di una pace perpetua
Nel novantacinque lancio il decennio per d'educazione alla cultura della pace
Novantacinque due mila e cinque
Pone in decenni è intenso
Nel mondo in Italia peccato che nel due mila e cinque quando finì il decennio per la cultura della pace il mondo era più presso di cui da guerre di quanto non fosse quando nel novantacinque comincerà il decennio e l'UNESCO capire il messaggio non è possibile una pace perpetua nel mondo fin quando lo sviluppo e distorto
Fin quando una minoranza sciupata Risorsa dalla maggioranza le guerre sono inevitabili
Nacque il decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile
Due mila e cinque due mila e quindici finito il due mila e quindici non dico che eravamo a bomba come nel due mila e cinque
Gli squilibri continuavano ad esserci entrata alla cultura dei famosi gol dell'ONU percepita dall'UNESCO dove uno degli assalto fondativi continua a essere il tema della pace
La pace passa quindi attraverso una cittadinanza consapevole
Cittadinanza consapevole che vuol dire educazione educazione che vuol dire scuola che vuol dire famiglia che vuol dire anche università
Un'educazione che dia consistenza
Ai progetti della formazione
La pace passa anche attraverso l'abiura della guerra e dei suoi mercanti Preston tema a mio avviso fondamentale
Ricordo i compendi di Umberto Veronesi a Milano
Siamo sporco Piris la scienza al servizio della pace
E Veronesi da quei convegni aveva il coraggio di lanciare messaggi forti contro i produttori e i mercanti di armi una delle relazioni non hanno la feci io fondati
Sconvolgenti su quanta ricchezza passa attraverso i fabbricanti di armi e l'Italia è un Paese fra i principali produttori di armi e i principali esportatori di armi
Quando io sento che qualche giovane italiano per il mondo finisce sotto qualche bomba o sopra qualche mina
Mi chiedo che mi piacerebbe conoscere la fabbricazione di quella Bombo di quella mina prima di andare Ingram maglie ai funerali di Stato
E allora io credo che dobbiamo dare riconoscenza quanti questo il coraggio di dirlo ce l'hanno devo dare merito a questo Papa
Che è uno dei pochi ad avere il coraggio di dire queste cose
Peccato che la grancassa dell'informazione
Quando si tocca il tema dei produttori e dei mercanti di armi alla memoria labile
Dimentica
Facilmente perde i taccuini degli appunti
è difficilmente questo tema viene nella grande informazione
Come difficilmente viene nella grande informazione ciò che finanzia la ricerca avanzata in questo settore
L'università gli enti di ricerca soffrono drammaticamente il tema delle risorse
La ricerca che viene destinata a questi progetti sia militare che civile e coperta da segreto e a risorse infinite che passano e navigano assolutamente fuori da qualunque canale della ricerca pubblica e privata
Perché tutto questo
Ancora il Papa ha avuto il coraggio di attaccare i produttori e i mercanti di armi
Però il Papa eccome
Disse a suo tempo un suo predecessore illustre il Papa non esser Citti
Il Papa la parola
E la parola purtroppo in queste vicende su questi temi
E lei bile
Ecco perché iniziative come quella di oggi testimonianze come quelle di oggi autorevoli di personalità che hanno dato d'impegno alla vita per la pace contro la guerra sono fondamentali e importanti
Un grande filosofo
Immanuel Kant
Alla fine del Settecento agli inizi dell'Ottocento da un paesino perennis Berger la Prussia
Ho Nord Prussia che tra l'altro non han non era mai non è mai uscito da quel paesino e ha scritto delle opere che hanno cambiato il pensiero dalla modernità
Ha scritto anche un'operetta
E come le canzonette un'operetta
Per una pace perpetua
E dove erano due le coordinate fondative di questo schema portante la negazione del mille se Ponti in un lo chiamava Dante tante il Mila scontino oggi lo potremmo tradurre come i mercenari
Gli eserciti permanenti
Fin quando c'è un miles continuum dice vacante non ci può essere pace perpetua e che questo deve fare il suo mestiere banalissimo
L'altra affermazione la drammatica diceva perché fin quando ci sono le armi che girano i costruttori di armi
E più economico fare la guerra che tenere la pace
Io traduco in maniera banale immaginate di Bill Gates che fabbrica computer per tenerli in magazzino di fabbrica per venderli
I mercanti di armi fabbricano le armi non per conservarle o mostrarle nei musei ma per venderle
Quindi il tema è banalissimo canto la scritta in modo chiaro e inequivoco però sono passati due secoli e mezzo dalle parole di Cantet e siamo sempre allo stesso punto
Durante la messa si dice la pace sia con voi dice il celebrante
E
Il popolo di Dio risponde e con il tuo spirito lo citava novella in qualche modo la pace e soprattutto un sentimento interiore soprattutto e prima che un trattato un appello una qualunque forma espressiva
La pace libertà
E ricchezza e democrazia non è un incubo
Non è sfilata scomposta non è banale retorica di sistema
L'Europa della pace e quella nata sulle ceneri della seconda guerra mondiale
Facciamo in modo che magicamente
Ma non in in modo lugubre da queste scene Ri Norris sorgano lei Erinni della guerra
Scusate mi disse
Non amo fare il moderatore dicendo buona sera e benvenuti ma dando qualche idea e qualche suggestione
è detto questo in perfetta sintonia c'eravamo messi d'accordo
Emma Bonino è rientrata è io mi permetto di darle la parola presentare Emma Bonino è assolutamente inutile mi limito soltanto a ringraziarla
Va bene
Grazie grazie a me il visto che il PPI rimprovero riuniti perché otto Calabria fondato
Poi Damiana non hanno aperto al moderatore io a Menelik Emons e prima queste vuol dire che parleremo tutti gli altri interventi
Fantastico
Grazie mille grazie di essersi grazie dell'iniziativa io parto esattamente da dove ha concluso il nostro moderazione
Ed è né vi farò la lista delle disgrazie del mondo
E parto dalla mia concezione di fondo
Che intanto sulla pace fa coniugata con Democrazia e libertà
Altrimenti non ci sia ci sono un sacco di paesi che non sono in guerra con i vicini
Perché sono in guerra con il proprio popolo devo fare qualche esempio di attualità
Quindi il problema e della pace è un processo non è che la pace si conquista una bella mattina per sempre e sta scritta su qualche tavola della legge è un processo
Spesso è un processo in perfetto
Spesso è un processo che va a un passo avanti e due indietro vedo buona signora ragazza che ho appena conosciuto che arriva dal corso corso ero quasi una ragazza all'epoca del cosa ancora siamo lì in una transizione fragilissima difficilissima e che fa un passo avanti e due indietro e avanti e avanti
Mio collega che parlerà tra poco
Premio Nobel per la fase che viene dalla Tunisia
è un altro esempio di pace democrazie libertà come processi non come cose che si conquistano un giorno perse
E bisogna anche avere attenzione e comprensione per i passi indietro
Capirli vederli da dove nascono e possibilmente a prenderli dall'inizio
Senza lasciare perché se no ci troviamo sempre nello stesso punto
Lui non interveniamo perché non si ammazzano abbastanza
La non interveniamo perché si ammazzano troppo
Conclusione dell'intera vicenda non non riusciamo però ci dobbiamo provare sapendo che la strada non è segnata
E che sarà lunga
I nostri stessi Paesi vanno un po'avanti è un po'indietro se mi posso
Consentire senza che nessuno ha si offenda o sia permaloso
Noi stessi possiamo dei periodi in cui siamo meno sensibili a questi
Noi stessi tutti quanti passiamo dei periodi in cui ci piace
Fare la lezione ad altri
Ma non ricordiamo più quanto poco credibili sia
Io ricordo sempre in una serie di incontri internazionali cercavo di dire il Tibet un signore mi rispose scusate ma mica per dire voi dopo tanti decenni non avete neanche risolto un problema Cipro
Cipro
E noi gestiamo un continente di un miliardo in più di persona quindi insomma attenti a non sentirsi su un piede stallo del continente più ricco al mondo questo è vero
Ma che è stato anche l'artefice
Il secolo scorso di ben due guerre mondiali e un genocidio quindi attenti a dare lezioni in non perché proprio a partire dalle nostre errore delle nostre responsabilità possiamo dare suggerimenti fare pressioni dare consigli ma senza ergerci come gli unti del signore da fare non è così
La pace tra di noi cinquecento milioni che abbiamo conquistato nasce da milioni di morti
Nasce da violenza spaventosa
Nasce appunto da quel dirsi perché a dirsi mai più è molto facile
Fare qualche passo in avanti perché non succeda mai più o succeda di meno è molto più complicato
Noi europei ci siamo riusciti negli ultimi settant'anni
Quando a partire da un'Italia distrutta una Francia distrutta una Germania a terra la Polonia non ne parliamo qualcuno ricordi anche l'Inghilterra
Qualche padre e madre visionario
Inventò ma realizzo
Realizzo i primi passi dell'Unione Europea
Partendo da una cosa molto banale carbone acciaio
Quindi già individuando che molto spesso sono gli interessi economici oltre perché la dizione alla dipendenza dal potere e del potere
A scatenare
Processi che poi non si controllano più
Nessuno pensava che si scatenava una guerra mondiale
Ma poi è sfuggita di mano si fa per dire
Ora che possiamo fare noi
C'è sicuramente una responsabilità istituzionale governativa dei vari governi questo c'è
E chi ha più
Onori anche più oneri
Quindi le responsabilità delle istituzioni
è in netta a mio avviso sia quando riescono a prevenirle sia quando falliscono
O falliscono per errori o
Alcune potenze militari
Anche dall'Occidente
Sono ancora capace di andare a bombardare uccidere un dittatore e poi andarsene
Lasciando un mare di macerie perché la democrazia non si esporta non è un prodotto import export è chiaro
E quando ne intervenimmo in Kosovo per prevenire l'eccidio di Milosevic che si preparava eravamo consapevoli che saremmo rimasti in Kosovo per decenni
Costo vedente
Corso e così è stato decenni
E ancora adesso quello che regge il processo di era allora aspirazione a entrare nell'Unione Europea quella che noi pestiamo pensa un po'
Dall'interno ce ne facciamo beffe ogni giorno con ancora dei linguaggi non proprio diplomati circa se mi posso esprimere così senza entrare troppo in polemica eppure questo progetto che il Presidente Obama disse un giorno è il progetto politico meglio riuscito degli ultimi secoli
Ed è così salvo che noi non ce lo diciamo neanche più
Nessun leader europeo ha più il coraggio
Di dire pubblicamente tuttora imperfetto ma noi noi qualche passo lo abbiamo qua non siamo un modello per nessuno non è questa la nostra pretese ma un punto di riflessione si
Poi c'è una responsabilità ovviamente dei cittadini dei nuovi cittadini cittadini elettori cittadini e cittadine certe eccetera eccetera
E anche lì non è che possiamo delegare sempre tutto
Non è che i governanti cadono dal cielo
Normalmente sono eletti
Io no dico per dire non
Parlavo in generale diciamo così
E dopodiché bisogna pure anche
In qualche modo dentro di voi ne ne discutete
Quello che io penso nelle imperfezione del mondo perché noi dobbiamo salvare l'Europa tanto per cominciare
Tanto per cominciare
Perché non Mondo che ha Putin da una parte e la Cina dall'altra
Tutto il Mediterraneo in fiamme Trump dall'altra parte è meglio che ventisette staterelli stia no insieme perché ognuno alla deriva conterà niente sarà semmai l'oggetto di una o due
Eppure pare che non è più così
Pare che prima gli italiani prima e i greci prima i tedeschi prima non so chi prima i francesi ovviamente va fortissimo
Ma ci rendiamo conto di quello che stiamo dicendo
E davvero a questo il messaggio che voi volete passare i vostri figli
I figli sono Italo europei
Franco europei
Hanno una fidanzata portoghese poi sposo non è svedese e poi di giacché ci sono lavorano in Italia piuttosto che a loro tra loro la vivono l'Europa
Noi dobbiamo incitarli su questo cammino perché questa Europa così spesso deludente vada avanti faccio sempre io chiudo l'esempio della barca
Se è una banca prende acqua
è non è che uno la picconata e poi va a nuoto uno tenta di riparare le di starci sopra finché può
Finché può
E certo riparare una barca nella tempesta è più difficile potevamo farlo prima ma peccato non l'abbiamo fatto prima
Quindici toccare impararla nella tempesta
Nella tempesta economica nella tempesta per CPP i rifugiati in tutte le tempeste diciamo quelle percepite e quelle un po'più reali
Io penso che questo la prima responsabilità almeno che io mi sono data in questo periodo
Certo
Cioè io no
O la tendenza ad essere più attenta alla fragilità
Del mondo femminile siamo così mi viene più automatico
Perché penso che non siamo affatto fragili io penso al contrario che siamo forti
E che a volte ci manca solo il coraggio di prete
Mi ricordo e chiudo
Due mila sei
Entravo al governo Prodi
Visti signor Presidente io vorrei fare il ministro della difesa
Passa in Transatlantico sghignazza The generale ma se non è neanche il fisico
Come se il ministro delle dalla fede dei nostri tempi forse come allora la rabbia
Non è proprio così
Tant'è vero che poi fu nominato un ottimo collega il ministro Parisi che scusatemi tanto ero più piccolo di me
Non si fece una piega
Quindi non vi fate mai dire quello non lo puoi fare
Perché non è vero
E penso anche che sia sulla violenza al femminile contro le donne eccetera che ci serve l'alleanza con gli uomini
Voi dovete parlare anche con i vostri figli
Perché il testosterone non può giustificare sempre
E noi donne non siamo di vostra proprietà
Siamo semplicemente delle cittadine
Narcotico infine
Quindi c'è molto da fare molto che la società civile può fare per esempio una cosa che non si fa più
Parlarne in casa
Voi parlate più coi in casa io
Esterrefatta vado in pizzeria l'altro giorno con una mia amica e c'avevo una famigliola Mulino Bianco madre appare padre e due figli adolescenti maschio e femmina italiana parte identità famigliola dall'altro
Benissimo in cinquanta minuti non ci sono tetti una parola ognuno stava sul fuoco coso
Allora intanto certo la scuola eccetera ma a partire danno provare a parlarne in casa
Magari è la prima volta vi diranno di no la seconda che noia e la terza come dicono i miei nipoti a me che zia dove ristrettezze o non se ne può più comunque cannucce ne hanno una sola quindi è bene che si accontenta
Ma cominciare a dal nostro piccolo non accettare che in auto borsa venga come dire schernito una persona di colore o una donna di colore
Non accettare che per strada avvengono queste cose
Non accettare che solo perché uno povero gli si toglie anche la dignità e i poveri sono anche bianchi sono anche italiani li vedete ovunque
Sono probabilmente meno fortunati or sono stati meno severi ma sono essere umani hanno dignità anche loro inutile strappargli anche le coperte
Alzano contesta
E cattiveria in una e per fortuna questo Paese e voi mi date speranza anche esempi fantasma
Fanta
Di diversità diversità nell'accoglienza
E io guardate giacché non penso che né essere definita una buonista sia un un insulto
Perché è pure essere dei cattivi inutilmente non uno non se ne dovrebbe fare Gloria francamente
Io sono una legalitaria
E pensa che è meglio mettere ordine nei problemi che fare finta di non vedere abbiamo cinquecento mila irregolari nel nostro Paese che diventeranno sempre di più grazie ad alcuni provvedimenti lungimiranti
E che stiamo aspettando che evaporano
Non evaporano
E non li possiamo mandare manco indietro la scoperta persino il ministro dell'interno che tra una bocciofila e la l'inaugurazione dell'Ikea ha fatto anche in tempo di passare al ministero
E qualcuno gli ha detto che non era possibile che non ci sono i trattati rimandarli indietro
Che l'evacuazione persino quella di Duncan Air è stato ne va acquazzone di duecentocinquanta mila persone nota di cinquecento quindi queste persone quelle che arriveranno rimarranno porno e tra di noi e meglio imparare a conviverci nel rispetto delle leggi e nei del rispetto dei diritti umani da parte loro e da parte nostra niente pratiche nefaste nel nostro Paese
Niente mutilazioni genitali femminili niente matrimoni porta niente sepoltura sotto il velo nella cantina non so bene quale questo lo dico pure molto umani post potrei anche aprire il quaderno degli italiani
Ma i vostri colleghi italiani provate cominciate a parlarci fuori grazie
Grazie grazie a
Grazie Emma Bonino per questo appassionato e lucido intervento quale mi piace tirare fuori due fili soltanto il primo quello di mettere ordine nei problemi che è un promo una questione fondamentale mi permetto di dire non soltanto del tematiche che ha trattato
Emma ma un po'di un sistema istituzionale corretto e democratico vale per i problemi che dicevamo ma vale un po'per tutto per esempio pensa al mio mondo della scuola e dell'università se mettessimo un po'd'ordine lì non farebbe male a nessuno
E il secondo filo che voglio ripetere riacciuffare e il tema dell'Europa come il recupero di un Progetto
Evitando di considerare l'Europa un'abitudine
Fin quando l'Europa è un'abitudine diventa il pungi bollo contro cui tutti spariamo perché tanto l'abitudine bilaterale e di chi attacca l'Europa
E di chi sta comodamente seduto negli uffici dell'Europa
Allora se recuperiamo una dimensione puliti che culturale dell'Europa e messaggio di Emma Bonino
Noi diamo un valore aggiunto all'Europa che l'unica forma di pace si cura pace perpetua almeno nel Vecchio Continente
Il resto sono tutte chiacchiere non c'è nient'altro quindi credo che questo me sia un messaggio molto forte dall'intervento
Di Emma Bonino che faremo tesoro anche nel corso del pomeriggio e adesso darei la parola
Al mio vecchio amico il senatore Cristaldi sindaco di Mazara del Vallo che mi fa piacere ritrovare qui ma abbiamo ha vinto ringiovanito ecco mettiamola così prego ne informa grazie
A me a me l'ingrato compito di interrompere la magica tipo spera che Emma Bonino ha creato in questa sala che prima di essere una sala inveramento grande e bello salotto Dickie
L'umanità
Nella sua storia non ho mai avuto tanti di dati nelle mani
Analisi di ogni genere dal punto di vista economico analisi geopolitiche
Quante guerre si sono fatte si conoscono le ragioni di ogni guerra si conoscono i protagonisti di quella guerra probabilmente si conoscono le motivazioni anche personali
Fra i condottieri tra virgolette che si danno appuntamento con la guerra piuttosto che con il dibattito
Tanti di dati che sono stati analizzati a tutti i livelli e naturalmente
E lotta rifà la sua parte come della sua storia
Chiama a raccolta le intelligenze nel tentativo non soltanto di apprendere ulteriori dati ma anche nell'ambizione e cominciare a fare dei passi che possono essere utili al cambiamento del Piave
è vero Gianni Parisi
Persona che noi siciliani abbiamo lui poi fa in giro per il mondo ma lo amiamo perché ha costituito un punto d'avanguardia culturale della nostra Sicilia in un momento molto delicato
In quegli anni di di mafia di lotta alla mafia quando tutti stavano dentro gli anni stava in prima linea io naturalmente lo ricordo spesse volte anche nei dibattiti a Palazzo dei Normanni
Ognuno di noi deve fare la propria parte ed è vero
Il Papa soltanto la parola
Ma la parola forse l'arma più potente
Io non conosco rivoluzioni nella storia che si siano verificate perché home intatto il prezzo delle patate
Tutt'al più una sommossa
Le rivoluzioni nascono perché magari qualcuno vent'anni prima ha pronunciato qualche parola
Ha scritto qualche libro ha messo in moto un pensiero ha creato un processo di meditazione che poi utilizzato al momento opportuno anche grazie alla sommossa
Ha portato alla rivoluzione
Noi siamo in una fase di tre rivoluzioni
Solo che non abbiamo un'autorità mondiale uno autorità universale capaci di governare questo fenomeno della rivolta del pensiero
Non l'abbia
Una volta era più facile il mondo era più piccolo quello conosciuto
C'era noi filosofi che si riconoscevano in una linea piuttosto che un'altra
C'erano le università che partecipavano incideva no sulle scelte della società più di quanto accade oggi
Non accadono
Fenomeni senza che siano frutto di un pensiero anche intellettuale
Le università hanno perso anche da questo punto di vista
Vengo
Dall'Albania della capitale dell'Albania ci sono cinquantaquattro università
Cinquantaquattro riversi tanto che pensi cinquantaquattro diversità acquisti di bond di cultura no ognuno che arriva fa quattro carte da qualche tangente e apre una università ma che dibattito può nascere allora tutti questi dati che sono stati messi a disposizione probabilmente dovrebbero essere utilizzati e spero saranno utilizzati nel tempo per mettere in moto un processo ma ciascuno deve fare la propria parte
Non i nemici sanno alcuni ci sono qui io sono di destra mi sono formato sui libri di Selinunte sui canti di Ezra Pound
E non significa affatto
Che io condivida alcuni pensieri
Di coloro che oggi si definiscono di teste
Cioè di Parisi conosce un politico siciliano un filosofo siciliano Ossuccio lo più file ha spiegato che si chiamava Filippo Anfuso
E che è arrivato a un certo punto nel teorizzare il cambiamento del Mediterraneo arrivo immaginare in un solo una euro punita penso a un continente euro africani
Intendendo il Mediterraneo come un mare di collegamento e non col luogo divisorio tra un continente e l'altro
Noi facciamo la nostra parte io sono qui a parlare con il sindaco di Mazara del Vallo
Perché in quella città non abbiamo inventato nulla abbiamo soltanto abolito alcune cose
A noi non piace il concetto di tolleranza
Nessun cittadino della mia città pronuncia il termine tolleranza
Perché tolleranza significa
Che uno tollera e l'altro tollerato
Allora un re sul piedistallo e la propria morte
E questo non è un elemento positivo
Perché comunque crea una conflittualità che sennò scoppia dell'immediato scoppierà domani dopodomani o scoppierà con la generazione successiva
Noi non usiamo il termine integrazione perché integrarsi vuol dire rinunziare
A parte della propria cultura
Per entrare in una cultura che non si conosce e se questo processo piuttosto che essere un passaggio culturale diventa un elemento impositivo regolato da norme da Codice civile da codice penale o da leggi questo processo non funziona anzi
Acquisisce l'attenzione e prima o poi scoppierà in rissa
E la rissa il conflitto porterà successivamente ulteriori tensioni e quando queste tensioni arrivano a livelli più alti si attiva alla Quercia
Qualche anno fa accompagnando una troupe della RAI
Nella casbah di Mazara del Vallo la casbah di Mazara del Vallo è la più grande casbah di Europa
La sera del Valle la città più turisti nati euro non solo per quantità
Di immigrati ma per qualità urbanistica il centro storico della nostra città e tunisino
E grande quanto lametina di Tunisi ed è abitata con lo stesso criterio con la stessa logica e solo un po'più curata questo questo vade
Questi concetti di tolleranza e di integrazione affiliati hanno imposto l'introduzione di un nuovo termine
Che abbiamo chiamato rispetto in quella città c'è la cultura del rispetto non mi interessa la religione che pratichi
Non mi interessa la lingua che parla di non mi interessa cosa pensi dal punto di vista politico hai la tua organizzazione però questo tuo modo autonomo di intende rotto presente nel nostro territorio deve essere collegato dalla logica dello rispetto nella mia città non può accadere quello che accade a Parigi
Non c'è la sommossa degli immigrati contro l'autorità costituite
Non ci può essere
Perché noi siamo in festa quando c'è il patrono della città
Che viene festeggiato dagli abitanti
E siamo in festa quando c'è il Ramadan
Anzi qualcuno quando mi dice come va con integrazioni o ci spiace dico già comincia a fare il Ramadan
Come a dire che c'è un processo in moto molto positivo mi chiedo per quale ragione Mazara del Vallo debba essere l'unica città in Europa
Nella quale è possibile ascoltare ogni giorno per cinque volte al giorno dagli altoparlanti l'appello del muezzin l'appello la preghiera musulmana
In base ad essi non si ribellano per questo
Voi andate in un ristorante tunisino ce ne sono parecchi della mia città e vedete del prospetto che c'è l'immagine della Madonna del Paradiso
Nessuno l'ha mai toccato
Ti siedi in quel ristoranti in quel ristorante mangi e il posposto tunisino a nessuno viene in mente di dire
Qualcosa di offensivo nei confronti dell'immagine cristiana
Annesso un tunisino a nessun musulmano
A nessun ebreo c'è anche una comunità ebraica dalla mia città in mai venuto
In mente di fare una delegazione presse ricevuta dal sindaco e chiedere la rimozione del crocifisso dall'aula
Mi è capitato anche di partecipare
Alla processione della Madonna del Paradiso e un momento molto spirituale della mia città vi partecipano quaranta mila cinquanta mila persone in assoluto silenzio
E questo assoluto silenzio
Ha permesso di ascoltare proprio nello stante in cui si andava dietro l'immagine cristiana l'appello del muezzin
Dando anche una sorta di fascino alla stessa processione
Perché in fin dei conti si portano avanti un unico messaggio messaggio spirituale che non può essere non collegato alla cultura della convivenza
Dell'acqua
Questo e un modello che è stato costruito anche con interventi fisici
Quando sono diventato sindaco di quella città mi sono ricordato che qualche anno prima dello Stato a Tunisi ero stato alla gola e sono andato a visitare in quel Paese musulmano una magnifica chiesa cristiana che è dedicata alla Madonna di Trapani
Un gruppo di monaci irlandesi regge nella quello con la Chiesa
In mio onore hanno tirato fuori l'immagine della Madonna bisognava fare una processione cosa che loro non fa queste testimonia
I musulmani e il mio onore hanno tirato fuori l'immagine l'hanno portata in processione per la gola perché perché la collega è una proiezione urbanistica e architettonica della Sicilia
Se voi andate a vedere la goletta voi vedete è un'immagine di capaci di Terrasini di certi quartieri di Mazara teneva questo elemento mi spinse a fare una considerazione dove arrivano
Questi immigrati mica arrivano i premi Nobel poi rettore dell'università o i senatori da noi arriva povera gente vivono poveracci
Che cercano un posto dove dormire
E che cosa hanno trovato
Come posto per dormire le cassette i mazaresi avevano lasciate ma erano tuguri non avevano più servizi stavano dentro per le caverne
E e allora non si può dire che per le persone vengono trattate da persone
Che quegli uomini e quelle donne erano considerati uomini e donne era un'altra cosa
Quando abbiamo cominciato a dire be e allora facciamo una cosa
Cominciamo a vedere perché queste persone stanno lì perché non hanno una casa ma se deve essere una casa ci vuole l'acqua non c'era la rete idrica ma abbiamo portato la rete IP l'ho portato la rete fognaria abbiamo portato l'illuminazione abbiamo chiamato cento grandi artisti da ogni parte del mondo che sono venuti gratuitamente della nostra città hanno realizzato le opere d'arte
E hanno messo in moto un processo interessantissimo oggi la casbah dal punto di vista turistico attira molto di più de la più grande scoperta archeologica scultorea del secolo scorso è stato il Satiro danzante
La gente arriva e avviene professore Parisi presso il Parisi professor Puglisi rispose
E avviene una cosa magica
La Bocconi di Milano insieme all'università
Di Venezia la facoltà di Architettura e la facoltà di economia dell'Università Statale di Vienna decidono contemporaneamente attraverso piccola rione che abbiamo fatto di fare tre corsi di laurea sui cambiamenti sociologici
Della nostra città
Abbiamo notato come l'immigrato nel momento in cui è stato trattato da cittadino
Ha cominciato a modificare il proprio atteggiamento anche vestendosi meglio come suol dirsi non si sentivano più cacciati pronti a raccogliere qualche denaro per tornare a Tunisi o in altra parte costruisce la caso me ne parliamo più
Solo cittadino resto qui la cosa più bella che mi capite quando un immigrato mi telefona perché l'altro lampadina per la sua strada da tre giorni non funziona
Quindi vuol dire che si entra nella normalità mentre prima non veniva loro in mente
Di fare una richiesta del genere perché quelle non erano case
Tutto questo ha funzionato abbiamo messo a disposizione delle comunità anche degli spazi dicevo
Mazara del Vallo è l'unica città nel mondo che ospitò una Casa Tunisia nonostante i governi tunisini hanno sempre progettato devi alzare cose del genere da voi c'è l'abbiamo fatto con la sinergia
Finanziamento comunale il finanziamento europeo abbiamo sfruttato nobilmente le risorse finanziare che vengono messe dall'Unione Europea a disposizione abbiamo fatto decine di progetti con la Tunisia con l'Algeria con il Marocco con la Libia purtroppo con la Libia
Purtroppo letti i rapporti non possono essere ulteriormente consolidati perché cioè di stabilità di governo non sai con chi parlare con tutto quello che è ma con i Paesi che hanno una autorevolezza anche di rappresentatività questi progetti gli abbiamo fatto allora questo mi pare
Sia un piccolo anello che può essere utilizzato perché la pace si realizza piano piano
Si realizza attraverso la concretizzazione di pensieri in un certo territorio con l'augurio che quel pensiero ossa ampliarsi se invece noi tutti ci fermiamo all'interno di una monade la perizia
Senza porte né finestre all'esterno e pensiamo che il mondo sia quello nostro e basta poi noi ci innamoriamo di noi stessi e pensiamo che la soluzione debba stare da un'altra parte grazie a tutti
Grazie Nicola Cristaldi per questo intervento molto accurato e anche molto partecipato emotivamente per il suo vissuto personale della sua lunga storia culturale e politica
Che si è espressa molto bene l'ambito della Sicilia voglio ricordare che ha presieduto egregiamente il Parlamento siciliano per una legislatura
E che adesso si esprime attraverso l'impegno nella realtà di Mazara del Vallo
Voglio ricordare anche che non è un caso per la Sicilia in questo momento nell'ambito dalla Chiesa cattolica un solo cardinale
E che tradizionalmente è sempre stato all'arcivescovo di Palermo
Quest'anno questa volta adesso
L'unico cardinale siciliano è il vescovo di Mazara del Vallo perché il Papa che è un po'ogni tanto scombina
Il mazzo di carte anche in Vaticano ha deciso di girare pagina e non legare la berretta cardinalizia
Alla tradizione ecclesiale ma legarla al merito sul campo il tema del merito è un tema che il mio presidente del club forse una volta dovrebbe prendere in considerazione come oggetto di discussione
Nel due punti mi piace richiamare per il dibattito di Nicola una il tema della dignità della persona fondamentale dal cultura del rispetto e anche la capacità provocatoria di questo perché in Sicilia la parola rispetto ha sempre avuto una connotazione negativa
Oggi tirare fuori questa parola interni provocazione positiva è un atto veramente meritevole di apprezzamento
E l'altro il rischio dell'overdose dei dati noi ormai siamo a ragione sommersi dati crediamo di sapere tutto e la unica maniera di non sapere nulla
Mentre c'è per converso quello che io chiamo l'inchiesta mento del linguaggio
Ha detto una cosa molto bella e mi piace riprenderla e prima di dare la parola al nostro ospite del tunisino e il richiamo alla potenza della parola un grande filosofo siciliano
Gorgia Borgia da Lentini mi ha scritto uno splendido testo l'encomio di Elena e nell'encomio di Elena ricorda come il logos la parola lo definisce un signore potentissimo
Di una miss Mega ASS cioè un la la grande forza della parola ha ragione noi se possiamo vincere una battaglia
La possiamo vincere attraverso la parola trasformata ed è codificata in messaggio educativo
Para Cibeles è sempre quello soppesato
E darei la parola a questo punto con molto soddisfazione con onore ad Abdellah Zizza essi del premio Nobel per la pace
Buonasera a tutti
Sarà per me è molto difficile parlare dopo di loro
Conoscono bene la lingua italiana
Hanno
Ho detto che sarà molto difficile per me parlare dopo di loro perché loro sono italiani e parlano bene l'italiano
Io qua sono l'extracomunitario del giorno
Ringrazio molto
Rotary Club Roma sud
E l'amico
Gianni presidente Gianni Vivona anche l'amica Maria Novella Tarchi per questo invito che mi onora veramente
Ringrazio anche dell'illustre presenze che hanno permesso e hanno accertato la mia presenza con loro perché onestamente non mi sento in grado di dare lezioni a nessuno qua
Però
A me
Mi piace raccontare le storie e qua vorrei raccontarvi una di quella storia
Anzitutto mi presento chiamo a della sinistra nemici
Mi chiama non solo assiste molto più facile
Sono nato a Cartagine
E i figli civico ancora Cartagine non è solo storia quartieri di Tunisi che esiste ancora
Solo venuto da Cartagine sono qua a Roma però con buone intenzioni cioè tranquilli non è
Io sono a bocca
E rappresento l'ordine nazionali degli avvocati della Tunisia
Che e un componenti del quartetto del dialogo insignito dal premio Nobel per la pace
Perché gli avvocati cosa c'entrano con la politica con il Nobel per la pace e semplicemente perché l'avvocato tunisino ha partecipato in una maniera
Effettiva e recente nel svolgimento dell'arrivo lezione
Cioè quando un popolo tunisino ha deciso dicendo e nelle piazze e nelle strade iperico chiedere libertà e democrazia noi avvocati abbiamo cioè su colui proprio con i topi ufficiale a creare una barriera fra i manifestanti
La gente del regime
Temevamo che sparassero a ai manifestanti
Quel giorno
Nessuno di noi ha pensato a meritare il Nobel
Quel giorno nessuno di noi sapeva come vada a finire
Perché la ricognizioni poteva fallire
E lì
Sarebbe stato un dramma per noi
Poi dopo una ricognizione gli avvocati hanno sa sono stati la locomotiva del cambiamento della transizione democratica della Tunisia
Tantissimi battaglie per fare una nuova costituzione per ottenere i diritti delle donne diritti di difesa diritto di coscienza delitto hanno la coscienza
A me mi chiedono sempre che cos'è il diritto alla coscienza
E rispondo sempre la coscienza
E un tribunali senza giudice Dovico ognuno e giudice di se stesso
Questa è la coscienza
è un diritto confezionati da noi
Purtroppo
Il mio Paese
Che voterò Chedidi soprattutto di turismo
Ha subito affrontato due problemi enorme
Gravissime
Primo problema
La senatrice ha parlato del Kosovo io che parlo della Libia
Questa ferita aperta nel cuore del Mediterraneo
La Libia questo Paese che un occidentale ha pensato di togliere di mezzo il dittatore Gheddafi che è un brutto dittatore
Però questo nostro amico occidentali non ha pensato al dopo Gheddafi
Ha lasciato il popolo libico autisti uno sconosciuto
Prima quando c'era lo Stato libico
Gli immigrati non potevano passare per la Libia perché c'era lo Stato c'era l'esercito oggi le sto lo Stato non c'è più
Oggi c'è il caos nient'altro
E quindi possano passare in gli immigrati subsahariani
E venire qua in Italia
Amici
Noi gente del Mediterraneo
Sponda nord e sponda sud dobbiamo pensare a risolvere questa questioni libica
Dobbiamo incoraggiare il dialogo fra gli vige andare avanti dobbiamo per forza non lasciar fare agli americani loro sanno sono bombardare
Loro sanno solo fare guerre
Era governa non ha mai risolto un problema mai serve solo a vendere armi
Voi sapete l'anno scorso finito il due mila diciotto l'America bombardata Sabratha Bengasi ma anche in altre regioni al varietà
Qual è il risultato niente solo vite umane spreca piantati
Perché era poco quando cade non distingue fra il buono libri coi terroristi
Amici miei noi
Nel due mila dodici
Abbiamo subito un flusso migratorio
Molto importante
Ci sono dei versati da noi un milione ottocento mila libici
Che fuggivano la guerra
I loro quartieri sono stati distrutti
E noi non potevamo chiudere non storce un tre c'è un frontiere perché loro non hanno nessuna colpa la guerra l'hanno subita non l'hanno scelta
E non abbiamo creato campi di concentramento di accoglienza un o niente noi libici li abbiamo accolti nel nostro case abbiamo iscritto Rollero ragazzi nelle nostre scuole e fino ad oggi loro vivevano perfettamente integrati nel tessuto sociale della Tunisia
Non abbiamo chiesto aiuto internazionale ma abbiamo affrontato questo questa crisi in quanto società civile
E con questo non sto chiedendo all'Europa e all'Italia di accogliere migliaia e migliaia di immigrati e non il possibile
Un esempio bellissimo quello illustrato dal l'amico sindaco di Mazara del Vallo
Però non si può fare o comunque
Non lo so non poco l'Italia accogliere un anno un anno un milioni di proprio impossibile
Quindi qual è la soluzione
Allora fra un ragazzo distrugge la guerra e la fame
è un Paese occidentale che non ha i mezzi per aiutarlo per raccogliere o di meno c'è un'altra soluzione
Noi con gli amici del genere Consiglio nazionale forense
Abbiamo portato un nuovo progetto
Abbiamo pensato a porta riformatori dall'Italia lì in Tunisia sul posto per formare i ragazzi dare loro una formazioni linguistica li fanno apprendere un mestiere e poi con l'intervento June banco lì
Diamo loro l'occasione di creare qualcosa quindi una piccola percentuali di loro verranno in Europa però con un contratto regolare gli altri novanta per cento sul posto possono trovare una possibilità una chance di poter vivere amici miei io contratto un ragazzo che è stato salvato
Dal mare quando è caduto dal battello
Dopo l'hanno catturato ancora una volta cercando di riprovare
E gli ho chiesto ragazzo mio ma perché fai così
Va incontro alla morte
Ha detto ma io in questa zona Dominique c'è niente comunque i Mojo o della fame o della guerra quindi anche se me la mia chance e i due per cento e io la merchant attento
Ma perché l'Occidente dimentica che per dieci ne degli anni ha occupato quelle terre e ha rubato le materie prime di quelle terre ma anche per questo motivo che quelle quei paesi sono ancora arretrati
E quindi deve assumere del cedente una certa responsabilità
Non la cogliendo milioni di profughi
Ma dando loro
Die partecipando a dare loro una pièce possibilità di pace possibilità di vita ecco
Se per la pace Cevoli giustizia questa io la vedo come giustizia
Bisogna dare
Acque i giovani una possibilità loro sognano l'Europa perché perché credono che in qualche paradiso
Io che conosco bene l'Europa ho girato da per tutto ciò che non è il paradiso però
Se voi siete fortunati schietti nati qua a Roma che avete la possibilità di vivere bene
Con la doccia diceva al nostrani che per alcuni nazioni questo è un lusso
Siamo uomini esseri umani o mi ritorni cioè esseri umani abbiamo la coscienza
Se loro non hanno la possibilità di vivere degnamente come possiamo noi chiudere le frontiere costruire Moore muri per dire restati lì a morire io io non lo a me non interessa
No interessa
Per fortuna
Qualcuno comincia a pensarci vi interessa
La senatrice diceva per me
Bisogna salvare l'euro o che è giusto
Politicamente corretto
Però senatrice fra la Sicilia e il mio Paese ci sono ottanta miglia si possono fare a nuoto ma fra la Sicilia e la Norvegia
E io quando sono in Sicilia che sono amico della Sicilia
E anche della Sardegna non è mai venuto a Mazara del Vallo solo a Mazara all'Avana per tutte le altre città vanno visitati dalle richiede
So che abbiamo tanto in comune
Ci fu cultura storia nel modo di vestirsi ma ti giuro è
è un quartiere il Mediterraneo
E quindi se prendiamo
L'idea di salvare l'Europa in quanto non pensare alla sponda sud sbaglia
Anche andare in ordine
E a Bra prepara
Ecco
Io penso che abbiamo un margine per collaborare nel futuro per creare
Diciamo le continue condizioni della pace
Anche perché cuoca passò al secondo problema che abbiamo affrontato dopo l'arrivo lezioni dei gelsomini
Anche perché abbiamo un altro problema comune e il terrorismo
Perché il terrorista sa
Che la Tunisia vivi soprattutto di turismo
E quindi sa che sì lui fa l'attentato al Museo del parto o sulla spiaggia di sous la gente ha paura io non vieni più in Tunisia
Anche se il popolo tunisino ha dato la prova
Che il terrorismo non ha nessun futuro in Tunisia nessuno
Ecco io mi ricordi un episodio
è accaduto nel ai primi giorni del due mila quindici noi abbiamo una piccola città sperduta nel nel deserto che si chiama Pender Dante
Ci vivano un cinquanta mila persone
Tutti arrabbiati perché sono dimenticati dallo Stato centrale
E qua il terrorista ha fatto un calcolo sbagliato ha detto se l'attacco quella città di cittadini mi accoglieranno e posso così mettere la mia bandiera quella maledetta bandiera nera no
E così apro un pezzo di terra da dove cominciare insomma le mie conquiste questo è il calcolo fatto dal terrorista e sono entrati
In camion Toyota con i kalashnikov in cinquecento persone
E c'erano soltanto una ventina di poliziotti di soldati non di più
Vi giuro
Tutta la popolazione di questa o di quella cita è scesa nelle strade abbiamo visto scene di gente con il bastone a mano che correva dietro il terrorista cadeva e kalashnikov
E non sono riusciti a alzare la loro bandiera neanche per cinque secondi
è stata salvata da Keita ma era un simbolo perché anche se se se se l'hanno presa quel giorno l'avremo recuperato al giorno esose successivo ma la cosa era simbolica
Non avevano una possibilità di prendere una terra della nostra caratteristica
Quindi loro non hanno futuro però ci colpiscano nel cuore fanno questi attentati
Che fanno paura la gente il cittadino occidentali italiani offrono italiano francese o altro non vuol più venire
Vi racconto un episodio che racconto sempre mimi e discorsi
Perché c'è un modo di essere con noi
Da aiutanti di essere solidali con noi cioè un modo di combattere il terrorismo voi italiani potete farlo no non non c'è non richiediamo armi o soldi no niente non abbiamo bisogno
Ma di cito questo bellissimo esempio
Nel marzo del due mila quindici
C'è stato un attentato sulla spiaggia visus accanto ad un albergo famosissimo si chiama imperiale
E da quell'attentato
Fino a un anno dopo è stato sempre chiuso non c'era nessun turista
E ho passando di là con amici italiani una ventina che avevo invitato per un convegno internazionale
Hanno ritrovato
Il direttore di quell'albergo l'hanno chiesto ma come mai un ente infrastruttura turistica così bella
è rimasta vuota nel proprio radiatore scusati ma c'è anche un fatto psicologico perché il turista se clicca su Google Imperial vede solo immagini di sangue di morte quindi
Non viene più e allora gli amici italiani hanno deciso
Di andare sulle estati successiva in quattrocentocinquanta fra avvocati giudici per Rea aprire quell'albergo e quell'albergo da quel momento è stato sempre pieno di turisti perché dopo altri hanno seguito spagnoli inglesi tedeschi francesi e tornata alla vita su quella spiaggia così possiamo combattere insieme del terrorismo
Un anno abbinando Torre lirismo a una nazione a una religione non pensando che i tunisini o gli arabi e i musulmani sono terroristi svariati così
Questo è uno sbaglio ma cosa c'entra Listen col terrorismo
Perché imita dicono sempre attentato di matrice islamica che ne sanno loro
Chi di voi aveva sentito parlare di terrorismo prima di Ben Laden e il carioca
Nessuno
Bella delle stato creato dall'America
Per fronteggiare i russi sulla terra afgana questa è storia
L'Islam a mille quattrocento anni
Terrorismo roba di vent'anni venticinque anni Massimo
Se il Corano era all'origine del terrorismo allora il miliardo e mezzo di musulmani sono tutti terroristi per forza
Il Perego dovete saper distinguere fra il criminale il terrorista e la vittima Ivo e il mio Paesi siamo vittime
Italia
Per anni ha sofferto l'etichetta della malavita
E nella mente emendiamo mondiale
Un italiano e un mafioso
La verità e che novantanove per cento degli italiani che gente perbene gente che lavora degnamente Chirivì camminamenti cosa c'entra con la bella vita cosa c'entra con la mafia
Quindi italiani voi che avete subito questa etichetta non fa che lo lo stesso sbaglio
Noi mussulmani
Crediamo in Dio il vostro
è lo stesso dei io
La mia religione e la vasta
Viene dalla stessa fonte
E se qualche ammalato o criminale da un altare a lettura a un testo religioso per approfittarne sul piano politico
Questo non da un deve fare vi sbagliate
Quindi potete aiutare
Questa lotta contro il terrorismo anzitutto e lo ripeto dis
Distinguendo fra Leavitt la vittima e e le il criminale
E non
Accusare tutta una nazioni con tutta una religioni da un fatto
Di cui sono responsabili Massimo in questo mondo cinque mila persone vi assicuro litis e mi fa paura sono cinque mila persone e non di più
E qualche politico in queste di queste nazioni potenti vi dirà battuta loco militante nazionale sta lottando questa idea per la per per sconfiggerla
Ma va
Sei anni
Tutta la comunità internazionale Cruze America e tutta l'Europa
Che non riesce a sconfiggere i questa sconfiggere questa di questi tempi cinque mila persone
E chi li dà e che la circonda
E che li da lei macchine
Vi do io la spiegazione non è vero non c'era con la Hopa
Perché qualche Paese
Standard o ai Paesi del Golfo ricchissimi hanno petrolio dollari
Dicendo stati attenti Celi di
è un rischio per voi
Dati Mirko stroppo Travaglio e io mi proteggo
Quindi hanno interesse diretto
A far durare questa situazione
Come onestamente ritorno lì è la la la questione libica ma potete chiedere a qualunque politico dell'Europa vi dirà stiamo facendo del nostro meglio per aiutarli e del la la lì la Libia cuscini da da quella crisi c'è stato il di recente no riscontro dell'incontro di Palermo
Fra i vari frazioni della Libia siamo incoraggiando non è vero anche la
E qua vi racconto un ultima storia e finisco
Libia non c'è una forza che occupa tutto il terreno quindi è frazionato due governi due Parlamenti e ci sono le milizie
Le milizie armate armati cosa fanno hanno occupato i pozzi di petrolio
Bene
Quattro mesi fa
Sulle coste italiani hanno sequestrato una gigantesca nave imbottita di prove piena di petrolio
Che veniva dalla Libia per essere venduto in Europa
Ma lo Stato
Che compra petrolio dalle milizie armate cosa fa realtà
Brava
In quaranta da guerra perché qua con quei soldi la milizia compra più armi diventa più potente
E non ci sarà più una possibilità
Di
Fare un governo di unità nazionale
Ma uno Stato che si rispetti contratta con le milizie armate
No
Ovvio che no
Quindi diciamo che io ho sempre pensato che la società civile questo luglio lo dicevo all'amico presidenti Vivona questa mattina quando parlavamo della società civile ho detto che forse strumento perfetto per supplire alle carenze della politica perché il politico cerca il voto cerca il potere noi della società civile
No non lo cioè la vediamo così noi vogliamo il bene del nostro Paese noi del quartetto non ha non abbiamo le ambizioni di governare o di avere il potere no vogliamo soltanto
Ma mi scusi senatrice io parlo di politici dei miei paesi
è un'altra cosa Vitti lui giuro io considero Emma Bonino una nono una forza della società civile
Avvocato
Non ho terminato terminati quindi e non è raro ma io
Ma mica me la sto mica un problema personale voluta ritiro
Come sempre
Dividiamo tra terroristi e criminali individui trazione integrale riusciamo altrettanto dei dare delle categorie per cui la sorte un angioletto Santa anche
Politiche c'erano tutti corrotti no nemmeno
No io mi scusi ma non ha detto questo ripeto il mio concetto
Per cui noi la società civili tunisina è stata insignita con il Nobel per la pace perché perché ha invitato le vie del sangue dove altri primavere arabe sono caduti
Perché sono accadute di perché loro hanno i tergiti forti hanno politici potente noi non abbiamo questo non abbiamo mai investito in eserciti abbiamo investito in educazione in società civile per questo io la parte che io rappresento et società civile non è non ho parlato male della politica
Ma ho detto che la logica della politica è il voto e il potere scusate ma questo risulti dappertutto in questo mondo
Per la società civile non è così perché noi non abbiamo elezione e non abbiamo le labile eccezioni di governare o di essere i ministri o presidenti solo questo senatrice nessun'altro quindi non degradando la politica perché non mi preoccuperebbe non mi permetto
Questo ecco finisco con il messaggio di amicizia
è un messaggio positivo
Penso veramente che noi società civile voi Rotari noi organizzazioni nazionali di vari Paesi
Noi sponda sud del Mediterraneo voi spendano sponda nord del Mediterraneo possiamo progettare il nostro futuro insieme
Nell'ambito di rispetto io rispetto la vostro cultura voi credo che potete anche rispettare la mia io rispetto alla vostra religione e non chiedo altro che rispetto per la mia grazie mille
Ringrazio
Ringrazio molto avvocato Abdelaziz
Per questo intervento del quale vorrei riprendere anche in questo caso due capi due figli uno e il filo che ritornato trasversale in tutto l'intervento
Dell'intreccio fra interessi economici interessi culturali e mercanti di guerra
è una questione estremamente interessante ha ricordato come in fondo la vicenda di Gheddafi chieda adesso tutti mettono al centro del dibattito è una vicenda che si iscrive fra le pagine più brutta della storia europea la corsa ai pozzi di petrolio della Libia da parte dei francesi e in qualche modo anche degli inglesi ancora una volta l'Africa
Anche degli italiani che si vedevano Scalfati da quegli altri due e quindi è stata da questo punto di vista è una storia oggettivamente brutta
E continua ad essere così io in questi casi usa un'espressione popolare che dice dove arriva il dio quattrino il di Ottorino se ne va
E quindi da questo punto di vista mi sembra che sia un'espressione efficace da applicare aggiustando di io fra trine quattrino poi si mette tutto a posto ma il senso metafisico e quello l'altro tema che lei ha citato e che mi piace sottolineare e il tema della globalizzazione della comunicazione che intreccia il discorso vinicolo dal Cristaldi siamo sommersi di dati non servono più a nulla altre
C'è un segmento in questa globalizzazione che invece estremamente efficace
Ed è il segmento della traduzione in immagini e rapida nel mondo
Della comunicazione dell'OSCE per cui mentre un tempo per far sapere all'imperatore cinese che cosa accadeva in Occidente
E viceversa cosa accadeva in in Cina inno Occidente occorreva Matteo Ricci che andava e veniva con anni e anni anni di mezzo
Adesso c'è una comunicazione quasi a Tempo reale
Che rappresenta a questi giovani dell'altra parte del mondo della parte dei de Hoop paura per rata del mondo
Un Eden nell'Occidente per cui oggi non siamo davanti a degli immigrati
Io dico sembra che siamo davanti a dei flussi immigratori incontenibili
Sono delle transumanze assolutamente irreversibili
Perché noi abbiamo per ragioni ancora una volta di sfruttamento economico
Perché vendiamo prodotti alcuni vendono armi altri vendono prodotti abbiamo messo in onda un'immagine dell'UE dell'Occidente patinata ricca bella serve guardate queste immagini sono tutti ricchi e belli
E l'anche all'Occidente non è proprio così ma quello che mandiamo in onda è questo
Questa gente questi ragazzi che non hanno nulla in a io dicevo poco fa manco sanno cos'è la doccia e in alcuni casi non solo non l'hanno vista ma non sanno cosa sia questi ragazzi vedono perché poi purtroppo le diavolerie di questi aggeggi ce li hanno tutti
Vedono queste immagini
E a quel punto dicono il due per cento che diceva bidella Zizza beh io qui non ho niente o disperazione o sicuramente prima o poi la morte
Lello che c'è un mondo che in qualche modo se riesco ad arrivarci il due per cento di possibilità sopravvivo
Questa molla è una molla incontenibile non ci sono progetti europei che la possono contenere si tratta di avviare un processo
So che non piace al mio amico Nicola di integrazione
Accettò l'emendamento chiamiamolo Beer Rispetto che in qualche maniera possa dare un senso a questa dimensione di cambiamento altrimenti non andremo da nessuna parte il Mediterraneo
I romani lo chiamavano Mare Nostrum perché è sempre stata un'idea di qualche cosa
Che appartiene a qualcuno sopra qualche altro questa cultura romana dell'impero
è una cultura che sta quando si è scontrata si è scontrata pensate voi viene da Cartagine qualcuno ricorderà la famosa guerre di Cartagine qualcuno ci approvata capovolgere il mondo
Di nei millenni fa però non c'è riuscito e la storia la scrive sempre il più forte a danno del più debole e purtroppo conteniamo così anche con delle dei messaggi che debbono essere sempre molto attenta a mente messi in onda perché altrimenti diventano facilmente oggetto di confusione
è chiudiamola rossa degli interventi con il dopo Torre di malmenati Vaccari che ci indispensabili l'arrivo ritengo che sia opportuno far precedere l'intervento di di Franco Vaccari da un video che illustra in Breve anche la Rondine imparo grazie
Il documento
Ci dovrebbe essere l'audio
Regno della pace in questa città del vivono i giovani appartenente a gran parte dei popoli nel mondo ancora oggi in conflitto tra loro ai quali la storia ha incollato l'etichetta viene separati le motivazioni giovani mille quell'atto eliminando ragioni ma non l'esperienza giovani che nei loro Paesi sarebbero
Cinque milioni si un anno del bonus
Dell'illustre nel centro
Sicuro diventare classe dirigente per tornare a casa sono c'è una grande
Non che oggi centri
Premiato demanio
Dialogare
A Lecce ma ricostruirono malissimo insieme
Può giovani che chiamano altri giovani per dialogare di costruire un ponte
Attraverso un percorso di altre formazioni si ritrovano la stessa tavola e scopro chimico oggi è diventato migliore migliore amico quando si sono incontrati non hanno voluto nemmeno stringersi la mano al momento di salutarci non hanno potuto fare a meno eccesso in quell'abbraccio
è rinata la fiducia dell'abbraccio fiducia speranza di guardare insieme al futuro
Nessuno sa
C'è se
Ora nei momenti
Allora se il ascoltiamo l'intervento di Franco Rondine Vaccari presidente di Rondine Cittadella della Pace è una simbiosi che ho creato
Grazie molte
Partirei da una data il diciotto di dicembre del mille novecentonovantacinque
I carrarmati russi entravano Patrol SME capitale della Cecenia
In quel borgo che avete visto che da dieci anni
Sognavamo di realizzare un centro a servizio della pace
Però come spesso capita
E lo facevamo con tanti giovani italiani alcuni stranieri che veniva
Troppo e spesso
Capita di non essere soddisfatti
Di quello che si fa rispetto al sogno che sepolti
Il sogno si è innescato
In quella guerra
Tra i carrarmati di Eltsin
L'indipendentismo allora della Repubblica dice c'è
E mia guidata dal presidente Dudayev
Succede che una cosa stranissima
Gli amici russi ci chiedono di fare una mediazione di pace
Metterci in gioco
Io faccio psicologo
Non avevo mai fatto mediazioni di pace anche la Macarena professionale non ho fatto mai quello che alcuni miei colleghi farla mediazione
Ci ritrovammo in quattro amici scelti tra questo grande gruppo di persone a fare per sei mesi una mediazione segreta di pace
Il ministro Susanna Agnelli allora seguiva la vicenda il senatore Migone
Nomi credo che diranno molto
Però il gioco eravamo noi a mani nude
Andammo mettemmo appunto una prima tregua in questa guerra
E poi avevamo prodotto l'idea che le due parti si incontrassero in un luogo riservato in Italia per iniziare le trattative
La cosa rivolto appunto e poi fra no
Per le due parti si rimisero in guerra e tutto finì
E mai ci trovammo con un pugno di mosche perché tutto questo gruppo e lavorava da tanto tempo per realizzare la il sogno pensava di essere arrivato a un millimetro da questo sogno
Cioè due rappresentanze forti di due governi che si mettono insieme a dialogare per trovare una via di pace
E invece niente non avevo nessuno era già pronto ma soci un aeroplano alla Croce Rossa ma non ci salì nessuna delegazione ufficiale
In questa sensazione di un pugno di mosche
Uno degli nostri interlocutori il rettore dell'università di Groznyj
Ci disse ma perché non prendi un po'di giovani ceceni
Perché questi giovani non possono più andare a studiare da nessuna parte men che meno a molte
E io risposi sì masse accettano di stare insieme ai russi
L'amico Luca Dini
Mi disse ma se riesce a trovare due russi che non hanno paura a dormire in camera con due ceceni da parte nostra non c'è problema
La sfida era posta e in un mese trovai i primi due giovani russi che accettarono di venire a rondine con due giovani ceceni
è lì vent'anni fa è iniziata Rondine Cittadella della Pace
Con dei giovani che hanno detto di sia una proposta incredibile quella di provare a convivere col nemico mentre c'era la guerra
è andata completamente diversamente da come l'avevamo sognata e oggi sono qui molto felice di dirvi che è andata molto meglio
è andata meglio perché abbiamo cominciato da giovani
Abbiamo cominciato dai giovani e abbiamo cominciato dalla forza sana di quei giovani che non si arrendono e che hanno la voglia e il desiderio il coraggio di cambiare le cose
E ce ne sono
Noi da vent'anni li troviamo
Vengono e accettano questa sfida di convivere per due anni con il proprio nemico vedete detta così in questa sala in questo luogo
Anche se in mezzo a tanti volti amici ormai con cui questo processo che stiamo condividendo insieme può sembrare un po'una delle frasi che vanno via ma non vi pregherei di trattenerla
Convivere col nemico non è faccenda semplice
Quando abbiamo cominciato a lavorare col la situazione del Nagorno Karabakh Armenia e Azerbaijan abbiamo trovato una resistenza terribile perché un tentativo simile era stato condotto e dopo due mesi di questo tentativo una delle due parti si è ritrovata completamente sgozzata dall'altra parte
Quindi
Prendiamo un attimo si convive col nemico
Mentre perdura la guerra mentre si muore mentre si uccide mentre gli eserciti si confrontano
Eppure novità venti anni troviamo dei giovani che vogliono provarci
E vivono questa esperienza Quiroga
Allora è in questa storia di venti anni ma ci siamo aperte più di venticinque Paesi
Per tre anni abbiamo fatto un'esperienza bellissima con giovani tunisini libici
Egiziani
E abbiamo fatto il progetto che si chiamava sponda sud con cui abbiamo iniziato un rapporto meraviglioso di giovani che Morsi dalle prime vere arabe volevano continuare processo
E quindi questo cammino ha portato una storia che piano piano si è consolidata e abbiamo trovato grazie a questi giovani veramente coraggiosi la possibilità di trovare quello che chiamiamo ormai oggi mette un metodo un metodo per superare trasformare questa cosa orribile che il nemico
Noi stiamo scoprendo ormai da venti anni
Che la parola nemico un inganno mostruoso che blocca l'umanità
Perché nella condizione in cui sono i giovani che vengono a rondine abbiamo fatto un po'di calcoli ci stanno circa due miliardi di persone che a me
Cioè persone che sono assolutamente convinte di avere una relazione con l'altra parte di là dal muro Ila dal reticolato Ila da qualsiasi confine maledetto
E che questa relazione e deve essere difensiva perché dall'altra parte vogliono assolutamente la distruzione
Questo è un inganno che siamo autoalimenta
E che c'è tutta una serie di interessi che sappiamo che lo alimentano
Ma noi abbiamo visto con chiarezza e nelle relazioni tra le persone queste inganno costruito può smontare anzi e può nascere qualcosa di diverso
Allora questo lavoro che abbiamo poi sedimentate in un metodo che noi chiamiamo il metodo Rondine di trasformazione dei conflitti
L'abbiamo abbiamo avuto in questo ultimo tempo lo ricordava
L'amico il Presidente Gianni Di Vona abbiamo avuto la pro Nore di essere stati chiamati il dieci di dicembre alle Nazioni Unite per portare questa testimonianza
Nei settant'anni della dichiarazione dei diritti umani
E con i giovani a cui ora darò poi la parola finale perché Rondi non parla mai l'adulto e basta a rondine parla di giovani
Abbiamo portato questa testimonianza cioè sono stati i giovani ex nemici che erano lì da amici a dire noi abbiamo le basi umane
Relazionali culturali e anche delle competenze professionali
Per dire che c'è bisogno di una nuova leadership mondiale ci sono dei leader che devono nascere del tutto nuovi
Scusate ma chi di noi
Si opererebbe a una qualunque parte del proprio corpo si farebbe mettere un bisturi da un medico formatosi trent'anni fa
Da un chirurgo e si è formato venti anni fa
Andremo a capire se si è aggiornato sia l'ultima tecnica sia l'ultima esperienza
Il corpo della società planetaria sta un po'nella stessa maniera
Quando va bene la formazione della leadership mondiale evento
Dobbiamo colmare leader luoghi
E crediamo di portare grazie all'esperienza di venti anni di questi giovani nuovi professionisti e nuovi leader una visione completamente diverso
Due piccoli capisaldi poi vedranno loro un attimo una piccola perla al primo punto il mondo lo hanno detto un po'tutti chi mi ha preceduto
E il mondo
è già vecchio quando è concepito con i confini
Il mondo non confini
Li ha ancora
E ancora chissà per quanto tempo riterranno
Ma basta staccarsi un attivo e ragionare il mondo non può concepire anzi con i confini ormai
Per strada e mi l'espressione è roba vecchia l'umano conosce le soglie conosce le soglie cioè l'entrare ed uscire nel suonare il campanello il bussare rispettarsi la privi del dolcemente fanno il confine
Il confine ha fatto parte di un pezzo della storia dell'umanità ma come tante altre cose archiviate nella storia dell'umanità dobbiamo archiviare l'altra e la seconda cosa che mettono in campo questi giovani e la fiducia
Perché la cosa terribile della guerra è che distrugge tutto e distrugge la fiducia
Non lavorando accanto agli esiti della guerra vediamo com'è difficile ricostruire la fiducia
E senza la fiducia non è possibile chi mi ha preceduto l'ha detto non saranno i decreti non saranno le leggi non saranno anche se sono assolutamente decisive e avere delle buone leggi
Va bene avere delle cattive leggi ma ciò che è l'anima del progresso e dell'umanità è la fiducia
E la fiducia si costruisce a partire dalle relazioni non è una teoria ma un'esperienza la fiducia si costruisce paradossalmente laddove viene ferita e poi si ricostruisce non c'è una fiducia ottimistica che si attiene a basso prezzo
Ha ragione Escondido pienamente il primo intervento della senatrice Bonino quando diceva che appunto valori non sono in qualche modo era editabili non si passano automaticamente non sono esportabili import-export no assolutamente no ognuno ogni persona ogni generazione deve riconquistarlo incessantemente fatte anche a noi
Non diciamo quasi mai pace diciamo con una battuta l'abbiamo messo nel titolo e poi non ripeterla più c'abbiamo una farla è un processo non è un prodotto e quindi è un continuo lavoro
Quindi noi oggi ringraziamo tantissimo l'amicizia del Rotary e ci dà questa opportunità che sta con noi in un processo e non in un singolo evento e questo ci è piaciuto moltissimo grazie presidente
E diciamo che oggi per noi è la primo appuntamento pubblico in Italia dopo le Nazioni Unite in cui ha rilanciamo questa campagna l'iter for Peace
La rilanciamo l'abbiamo lanciata davanti a centonovantatré Stati delle Nazioni Unite
Abbiamo avuto un primo un primo
Una prima risposta positiva di grande interesse ora c'è un lavoro di tre anni
Perché noi vogliamo portare a togliere il costo di un'arma e spostare il costo di un'arma per costruire un percorso di formazione per un leader globale Colli Bertipaglia
Abbiamo sentito questa proposte l'abbiamo formulata con i giovani duecento giovani che sono passati da Rondine e l'abbiamo voluta posizionare a limite del sorriso
All'inizio del sorriso
Questa proposta
Abbiamo già negoziate con molti ambasciatori Emo da una bella esperienza può far sorridere
Perché capite no togliere un'arma fare un leader di pace siamo al limite del risibile c'è dell'insignificanza
Però è un passo
è un passo che si può fare
Nessuno può esimersi e dire armate ci state chiedendo di cambiare il mondo
è un passo fattibile
E sapete il quattordici marzo del mille novecentotrenta un avvocato piuttosto mingherlino rispondeva al nome di Gandhi
Decise di uscire dall'ascesa e fece un passo altri si unirono fece trecentoquaranta chilometri a piedi non so quanti passi sono e andò a prendere una manciata di sale
Per dire
Quel sale ce lo produciamo ONU indiani
In pochi mesi sessanta mila indiani per essere una manciata di sale
Non avendo gli inglesi più gallerie dovettero arrendersi e fu una svolta mondiale
Quindi noi stiamo per il basso per il piccolo basso e crediamo e diciamo un grande grazie perché oggi non riteniamo un passo un passo può moltiplicare tanti altri passi per dare forza a questi giovani coraggiosi a cui dare la parola per dare un saluto
Chiederei a ecco la la alla a una dei due giovani che hanno letto l'appello e hanno iniziato questa campagna prima dal presidente Mattarella poi da papa Francesco e poi alle Nazioni Unite sono ovviamente un giovane palestinese è un giovane israeliano che hanno letto l'appello qui abbiamo soltanto la palestinese credi ENI un attimo
Buonasera a tutti
Sale Christie'venga dalla Palestina
Come ha detto il nostro presidente Franco Vaccari cioè siamo stati via alla Nazioni Uniti
A dal presidente Mattarella papa Francesco
E tanti altri venti e importanti
Non avevamo mai e immaginato che arriviamo a questo punto così veloce e in tempo breve anzi non ho mai immaginato di arrivare a questo punto deve essere davanti a tutti del leggere presentare l'appello
A nome di tutti gli studenti Piero andine
Che hanno scritto questo appello loro
E abbiamo chiesto in questo appello con atto concreto da tutti i Paesi così possono fare un passo avanti per la pace
E sempre con speranza e voglia da parte nostra che cambieremo qualcosa in questo mondo
Questi sentimenti momenti non si dimenticheranno mai
Ritengo io per tutta la vita
Alla fine vorrei ringraziare praterie internazionali che mi hanno dato questa possibilità per fare questa esperienza rendere Grazia
Dopo che Cristina e Noam avevano letto l'appello a papa Francesco poi Francesco l'ha chiamata
Tommasei veramente coraggiosi
E credo che veramente dobbiamo vedete esperienza che richiamo sempre questa no quante volte
I figli tornano a casa
Magari a scuola no hanno sudato per vincere un un loro traguardo per raggiungere di quelli silenziosi fatti di paura di fatica e poi alla fine ce l'hanno fatta no magari semplicemente hanno avuto il coraggio di parlare
Poi tornano a casa
E raccontano questa cosa
Ecco vedete lì e la responsabilità degli adulti
Li ascoltiamo
E gli diciamo parliamo ce l'hai fatta
Sono contente oppure andiamo e tutte quelle gradazioni del cinismo
Che arriva fino in fondo a dire
è ora che l'hai fatto che cosa crede destino è beffardo
Ha cambiato il mondo
Sì CIPE siamo qua noi ammazziamo la speranza
Non abbiamo diritto di parlare di pace
Perché lì che nasce la forza è lì che nasce corali
Quindi non ci sentiamo
Questi adulti
Accanto a questi giovani e gli diciamo fate una cosa grande noi siamo con voi noi speriamo che dopo anche oggi siamo veramente tutti insieme con loro allora l'ultima per la a la citata prima Emma Bonino Manuela che viene
La vicepresidente degli ex studenti di rondine rondini Doro sono duecento nel mondo che stanno mettendo ce l'ha tutta per costruire nuova convivenza
Allora
Buonasera
Allora è molto difficile parlare troppo i bellissimi interventi acquisiti dista condividere condivisione sì e davanti a tutti voi però penso che c'avete capito tutti quindi mi sento più tranquilla
E io sono Manuela dal costo ponte ex ante dirà andina
Tana venne distrutte la guerra in passato in
Ho vissuto
Di non l'avere l'opportunità di andare in squadra
Di chiudermi a casa in un certa povera e di chiudere tutte le finestre è di non aver la possibilità di dei terzi dall'uccisione fornita a casa mia
Di avere la paura che andare in a scuola perché avevo paura che mi ammazzano tutti do per fuggire dalla casa mia il mio Paese
Chi per rialzare la paura di cosa succede la mia famiglia a casa perché non si può contattare non si può parlare per giorni per settimane per anni e ora anche venti anni dopo la guerra a vivo in un Paese che ancora isolato da tutto il mondo et dall'Europa dico questo anch'che far capire il punto di vista che la guerra e le conseguenze di qua era non finiscono lì rottura hanno per anni anni anni e vorrei arrivare all'altro punto che io non so dire se è più facile o più difficile per un giovani una persona che ha vissuta la guerra lavorare per la pace
La trasformazione del conflitto dico questo perché può essere più facile perché c'era una motivazione più grande perché non poiché nessuna persona mai nel mondo P per quello che hai distrutto
Tu da bambino perciò pane dapprima però anche difficile perché c'avrai da fare con le persone con l'altra parte del conflitto che ti fanno sempre ricordare deperita che è vissuto oppure che ci ride ancora
E per cui dai la colpa sempre all'altra parte comunque tutti i giovani giovani dirò Antena scusate il mio italiano tutti i giovani di rondine ad Ancona situazioni sconfitte
E abbiamo attraversato queste paure queste sfide e abbiamo deciso ti portare avanti e tifare un passo avanti per la pace
Quindi
Tutti richiamare anche quanti ne aperto anni
E poi diventiamo parte tiro antivento nasce una pistola che in guardi tutti ex studenti tiro antina ora siamo duecento giovani che siamo attivi in tutto il mondo di portare il metodo Rondina alle nostre ai nostri contesti
Ma i conti toh e ti Kuerten
A perché un giovane di Rohan piena e importante che ci lavora nel suo Paese perché ha vissuto due anni
Ha un chi formazione di connivenza con il nemico quindi non se l'acquisto delle competenze però ha anche cambiato da dentro a un anno dopo motivazione in più perduta
Diventare il leader di pace per creare una nuova realtà per cambiare anche un'area unica per salvare anche una vita unica
Perché qui non stiamo anche parlando dei numeri grandi perché il lavoro per la pace pasta anche anche un cesto pasta anche un'azione basta anche un passo avanti qui temi proporrei collegare anche quella compagnia di trasporti East perché anche questa è un passo avanti per la pace grazie
Che quindi
Vi ringrazio e dico che ognuno può fare un passo www contiene punto org si può cliccare e a definire l'appello grazie
Ringrazio il dottor Maccari per presto intervento morale e quindi ringrazia anche le due ragazze di rondine per essere intervenute commenta con una battuta soltanto o un grande filosofo tedesco fondatore della Scuola di Francoforte
Teorico della Teoria della critica sociale Theodore vista in gronda Adorno in uno splendido Marco Pam lei pubblicato sotto il volume prismi in Italia che si intitola il moto della valanga sostiene come la valanga in tutti i fenomeni non solo fisici
La valanga ma anche sociali morali ecc nasca da un piccolo grumo di neve che poi continuando a rotolare rotolare rotto orale diventa una cosa enorme diventa una valanga
E può distruggere tutto come può cambiare tutto ecco io quello l'augurio che faccio la rondine
E che ci sia il moto dell'utopia perché in qualche modo nella visione di Vaccari c'è molta utopia però c'è un piccolo grumo di realtà
Ecco che questo grumo di realtà diventi il moto dell'utopia
Bene passo ad un altro momento importante della serata dopo ovviamente avere ringraziato tutti gli interventi che ci sono stati oggi auspicando anzi essendo certo che tutti voi avrete tratto degli spunti importanti su cui riflettere
Sempre e comunque questo percorso di pace ma oggi dopo adesso momento importante avrei piacere che mi stesse accanto l'amica Anna Fendi
Con lettura do lettura della
Storia attorno al premio Ulivo Doro
Il premio Ulivo d'Oro ha visto la luce nell'ambito delle numerose iniziative di promozione culturale e sociale organizzate negli anni passati dall'Associazione via Borgognona
Ideato da Anna Fendi che ne è stata presidente continuativamente dal settantacinque al due mila undici il premio voluto sempre tributare un riconoscimento a quanti si fossero impegnati con particolare Energia nella difesa dei diritti umani e della pace
Riconoscendo la quale bene supremo al quale tutti gli esseri umani a nell'anno più di ogni altra cosa
Negli anni il premio è stato consegnato a Giovanni Paolo secondo a Madre Teresa di Calcutta a Gorbaciov al senatore Giovanni Spadolini al generale Franco Angiolini e molti altri
Il passare degli anni non ha appannato le motivazioni alla base del premio Ulivo Doro che inizia che anzi alla luce delle complesse vicende sociali e politiche sia del nostro Paese che internazionali risulta sempre più in impellente attualità
è con questo spirito che Rotari Roma sud e tutti gli altri club Rotary aderenti al Progetto sinergie per la pace
Da sempre convintamente impegnati in iniziative a favore della pace e dei suoi protagonisti raccoglie la staffetta dell'impegno in passato profuso dall'Associazione via Borgognona
E con gratitudine consegna oggi questo simbolo universale impegno a favore della pace
Alla senatrice Emma Bonino
Tutt'è stato un pomeriggio molto intenso venirvi dico solo una parola grazie ora chiudiamo qua e ma in particolare è un grazie ad Anna
Con cui facciamo le cose più impensate più impensabile Anna è un'amica pericolosa nel senso che si trascina in cose che non avresti mai pensato e viceversa devo dire
Quindi insomma la la sinergia raramente all'accoppiata nelle due non era proprio banalissima Anna
Grazie al presidente di Rotari se Vozza
E non mi hanno lasciato
Per aver rispolverato
E non fatto morire questo mio premio ideato da me come presidente dell'associazione via Borgognona e piazzetta Bocca di leone e portata avanti per moltissimi anni
Oggi una destinazione migliore
No no poteva vede
E io sono felice che questo premio
Sia
Stato rivolto e consegnato alla mia grande amica che poi l'amica di tutti gli italiani
Emma Bonino
Grazie
Grazie a lei
Bene anche si dice Venezia
Bene cari amici
Con oggi quindi abbiamo dato inizio a questo Progetto a questo Piano di azione Rotaliana te speriamo di rafforzare sempre di più nei prossimi passi piano piano in modo solido e costruttivo grazie ancora per varare la vostra partecipazione grazie relatori e grazie a Gianni pugliesi per aver magistralmente diretto questa orchestra grazie