L'Aquila 03:32 - La generazione dimenticata

Grazie
Buonasera
A tutti
Saluto l'amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco il direttore di RAI due Carlo Freccero e l'assessore al turismo del Comune dell'Aquila Fabrizia Aquilio
Sono trascorsi dieci anni dal terremoto che colpì L'Aquila in quella notte tra il cinque e il sei aprile del due mila e nove tante persone affetti casa lavoro speranza nel futuro
Le perse era e trecentonove furono le vittime
Il nostro pensiero oggi va a tutti loro e alle loro famiglie
E Vacchi si adoperò senza sosta senza sosta nei soccorsi
E colgo l'occasione di questa iniziativa per ringraziarli di cuore Protezione civile vigili del fuoco Esercito Carabinieri Polizia di Stato Croce Rossa la polizia locale Guardia di Finanza e volontari tutti permettetemi un ricordo personale di quel giorno quelle immagini distruzione non lasciano indifferenti tante persone che con grande generosità cercarono ognuno nelle proprie
Possibilità di offrire un qualche sostenga chi viveva avrebbe vissuto momenti di grande difficoltà
Con tanti tantissimi cittadini a Napoli organizzammo una raccolta di beni di prima necessità da portare nelle tendopoli
E tante furono iniziative analoghe credo che quello spirito quella solidarietà e supporto sia quello che una comunità non deve mai dimenticare che deve sostanziare il proprio essere tra le vittime di quella notte ci furono cinquantacinque studenti universitari età compresa tra i diciannove e i venticinque anni
Il documentario realizzato dalla RAI che oggi viene presentato e che verrà proiettato a breve
Ripercorre gli avvenimenti di quelle ore proprio all'interno di sei edifici abitati da ragazzi e ragazze
Mostra le loro speranze infrante le loro vite spezzate o comunque cambiate per sempre da quella immane tragedia anche attraverso le testimonianze dei soccorritori e dei sopravvissuti
A dieci anni di distanza non possiamo non riflettere su cosa è stato fatto da allora per sostenere la ricostruzione di quelle aree per consentire agli abitanti di recuperare dignità e qualità della vita
Sappiamo purtroppo che dopo dieci anni tante persone attendono ancora una vera casa e vivono in situazione precaria
Che il centro storico dell'Aquila come quello di tanti piccoli borghi distrutti dal sisma resta ancora in ampia parte da recuperare soprattutto nelle zone non monumentali più popolari che disegnavano tuttavia la fisionomia e lo mantenevano vivo
Che intere comunità spettano dunque ritornare agli antichi abitanti
Sono ben lungi dall'essere recuperati non soltanto il patrimonio architettonico culturale paesaggistico ma anche e soprattutto l'identità il tessuto sociale ed economico dell'Aquila e degli altri territori devastati dal sisma
Si può certamente discutere se le risorse stanziate sinora per la ricostruzione siano state sufficienti
Ma è un dato di fatto che secondo le stime più accreditate oltre diciassette miliardi sono stati destinati complessivamente alla ricostruzione e primi interventi nelle aree colpite dal terremoto
Un importo certamente significativo e che evidentemente non è stato spesso in modo efficace occorre chiedersi particolare si sia stato curata la scelta di investire una quota consistente di queste risorse circa la metà ad abitazioni e opere provvisorie
E se non sarebbe stato invece preferibile concentrare gli stanziamenti immediatamente sul recupero dei centri storici
Ricordare le vittime del terremoto dell'Aquila come pure dei più recenti eventi sismici del centro Italia significa anche porsi la questione della prevenzione e messa in sicurezza delle aree sismiche
E una delle questioni in cui emersa nel corso degli ultimi decenni la mancanza di responsabilità e lungimiranza delle istituzioni come dei privati
Investire in prevenzione una scelta forse poco
Allettante perché impegna risorse nel presente per un risultato che si vedrà in buona misura soltanto dopo diversi anni risulta dunque poco funzionale a ricercare il consenso immediato e alla scadenza elettorale a breve termine
Ma la politica non può e non deve ragionare a scadenze bravi deve sempre avere una visione lungimirante una visione che sappia guardare al futuro corresponsabilità e in questa visione strategico investire in prevenzione e tutela del territorio
Si tratta di una scelta fondamentale imprescindibile per salvare vite umane e per preservare ambiente e paesaggio una scelta peraltro conveniente anche sul piano economico soprattutto per le finanze pubbliche
Il costo complessivo stimato dei danni provocati in Italia dai terremoti frane e alluvioni dal mille novecentonovantaquattro in poi e pari a duecentoquarantadue virgola cinque miliardi di euro
Il settantacinque per cento del totale pari a centottantuno miliardi riguarda i terremoti
A questi si aggiungono secondo calcoli ancora approssimativi altre decine di miliardi per la calamita successivi al due mila e dodici a cominciare dagli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia
Effettuare un'adeguata un adeguamento sismico richiede secondo una stima della protezione civile una spesa di circa cinquanta miliardi per gli edifici pubblici di circa novantaquattro miliardi per gli edifici privati
Risorse dunque ampiamente inferiori rispetto a quelle assorbite dagli interventi di emergenza e ricostruzioni successive alle catastrofi
Concludo ribadendo che l'anniversario del terremoto dell'Aquila deve essere un richiamo rivolto innanzitutto alle istituzioni e dalla politica a sostenere il percorso di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto
In particolare con l'obiettivo di spendere effettivo recupero ripopolamento dei centri storici
E ripristinare la loro identità culturale e sociale e deve essere l'occasione per lanciare un'azione di prevenzione di adeguamento antisismico conto anche delle generazione
Esso si invita ambientale di tutti i centri storici
Io vi ringrazio
Una sera a tutti
Ringrazio il presidente fico per l'opportunità di proiettare un'opera così significativa in questa sede così prestigiosa ringrazio le autorità civili e militari presenti porto naturalmente i saluti del nostro ministro delegato fra Fabrizio Salini
A dieci anni dal terremoto e che ha causato centinaia di morti e migliaia di sfollati can-can cambiando per sempre il volto dell'Abruzzo imprimendo un solco indelebile la memoria collettiva la RAI
Tra i due e ringrazio il dottor Freccero capo fortemente questo film con RAI Cinema propone questo documentario L'Aquila tre trentadue la generazione dimenticata commovente potente necessario
Potente perché a nostro avviso riesce a raccontare lucidamente in maniera mai retorica e con un linguaggio innovativo per i finti la realtà la storia dei ragazzi coinvolti nel terremoto è un punto di vista molto particolare non è un documentario di un film didascalico
La testimonianza di chi si è salvato il ricordo di chi invece non ce l'ha fatta
Guardare negli occhi questi ragazzi i soccorritori giunti da tutta Italia mentre racconto allora loro esperienza e qualcosa che rimane dentro e che scuote davvero lo spettatore e anche necessario è necessario perché la ricostruzione ma viene soltanto da un punto di vista materiale ma anche ricordando insieme cercando di dare un senso a ciò che è avvenuto Ri assegnando dignità che ha vissuto in prima persona l'esperienza così terribile
Ciò che emerge da questo film è uno un'umanità splendente e un senso di solidarietà e di comunità fortissimo e a a mio personale avviso e elemento più bello di questo di questo film
Aspetti che appartengono al nostro paese e che meritano di essere rappresentati forse sempre più spesso e in modo più forte rispetto a quanto ancora avviene la commovente vitalità dei giovani che hanno vissuto questa tragedia che vedete tra poco la loro voglia di riprendersi il futuro
La solitudine di carattere che accade che attizza il lo il diciamo il loro quotidiano
Tutti questi eventi caratterizzano quest'opera proprio dal forte senso civile
Come questo film perché che celebra la speranza e l'orgoglio di un Paese che non dimenticava voglia di guardare avanti
Credo che anche questo sia il compito del servizio pubblico quindi di rappresentare e di fare il film civile di testimonianza ma che si è rivolto al futuro
Raccontare questa storia questa testimonianza spero che aiuti a ritrovare un senso all'insensatezza di una tragedia del genere celebrando la nostra identità il nostro senso di comunità di cui ho detto poc'anzi che ci distinguono e di cui dobbiamo essere fieri come italiani
Ringrazio ancora i due perché metterà in in in onda in prima serata
E non è una cosa no così così banale questo documentario cinque aprile si era giusto
Perché poi la stessa notte diciamo del decennale perché dico di cui ricorre purtroppo questa triste ricorrenza ringrazio naturalmente i produttori sembra IMI Simone corali se molecola di Felice Cappa che hanno fu svolto allora realizzato un film a mio avviso meraviglioso
Gli autori tra cui il regista Dario Acocella che hanno riso così bello e narratore che oggi è qui con noi l'attore Lino guanciale
Che ha raccontato lo vedrete le varie storie con un con un coinvolgimento personale dignitoso rispettoso e profondamente umano
Vi lascio la visione del film grazie a tutti