Tra gli argomenti discussi: Abruzzo, Cultura, Disastri, Libro, Radio Radicale, Religione, Storia, Terremoto, Territorio.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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9:30 - Roma
10:00 - Siena
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9:30 - Ribera (AG)
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giornalista del "Corriere della Sera"
Radio radicale bentornati o nuovo appuntamento delle parole le cose siamo in compagnia di Roberta Scorranese benvenuta radio radicale Roberta grazie grazie bentrovati
Allora siamo qui per parlare del tuo libro portami dove sei nata un ritorno in Abruzzo terra di crolli e miracoli edito da Bompiani insomma radio radicale l'Abruzzo il rapporto sentimentale geografico ma anche pratico quotidiano molto
Molto forte e e questo Abruzzo che tu descrivi terra di crolli e di miracoli è una Abruzzo che innanzitutto avvolge il lettore che si trova possiamo dire a conoscere a a a vivere una Regione bellissima centrare importante ma che spesso diciamo sfugge un po'dalle cronache della centralità urbana e della centralità possiamo dire culturale del nostro Paese invece l'Abruzzo che tu racconti è una terra
Misteri che ha da un lato una terra che a delle profondissime radici con la nostra identità culturale storica sociale delle religiosa e vorrei che tu iniziasse un po'a raccontare come è nato questo viaggio
Allora che c'è una cosa molto giusta
L'Abruzzo e quella regione che a differenza del Molise che per stesso si dice non esiste io dico sempre che l'Abruzzo invece quella regione perquisisce e bellissima però la conosco poco ci devo andare devo programmare un viaggio devo visitarle conoscerla meglio
Hai perfettamente ragione sfugge un po'era dar anche perché nella storia ma insomma anche nella politica anche negli ultimi decenni è stata molto assorbita dalla reale umana no per tante cose quindi abbiamo i servizi ma abbiamo anche un grande legame
Perché tanti abruzzesi poi si sono trasferiti a Roma per lavorare nei ministeri lavorare insomma
Indi in diversi settori quindi è un po'sfuggente e proprio per questo e questo che e il punto
Nelle due mila diciassette quando tutti ricorderete che ci sono stati quei terremoti terribili che poi hanno hanno ferito l'Italia centrale demente quindi non soltanto l'Abruzzo ma anche le Marche l'Umbria il Lazio quindi a matrice il simbolo di tutto questo
L'Abruzzo è stato colpito in particolare è stata colpita l'area del tramano dove io dove vive la mia famiglia anche adesso che è morto mio papà mio papà è morto qualche giorno dopo una delle scosse più forti che ci sono state nel gennaio due mila diciassette
Da quella volta per me da da cui da qui da quei giorni diciamo che per me è scappato un qualcosa che non è Nostalgia e più che altro un recupero di qualcosa che ci appartiene perché l'hai perso lo perdi perdi
Non soltanto io passo papà insomma perdi tante cose che sono i ricordi che sono anche un senso d'appartenenza quindi hanno detto benissimo raccontiamo torniamo alle radici arma contiamo questa terra raccontiamo la in un certo senso è su una giornalista lavora al Corriere della Sera quindi ho fatto un'operazione e spero che infatti libro piaccia per questo che non è puramente fiction cioè e in parte fiction perché ci sono delle storie ricostruito una storia familiare però ci sono anche delle storie di oggi storie vere
Persone che io ho intervistato sono andata a conoscere ho visitato i posti Paesi e ha cercato di riportare quello che è il carattere abruzzese l'essenza del carattere abruzzese e per cui io mi sono meravigliata io
Quanto poco conoscessi risposto da dove su di posto dove sono nata
Ecco il posto dove sei nata e Valle San Giovanni innanzitutto che in provincia di Teramo e possiamo dire che questo viaggio un
è anche un invito al viaggio perché ovviamente
Non tutti siamo abruzzesi non tutti abbiamo vissuto questi luoghi però questi luoghi incredibilmente riescono a sovrapporsi anche con altri luoghi della nostra anima insomma perché il tessuto di storie che racconti e il tessuto di una civiltà che era civiltà italiana fatta da un lato da da santità contadini eroi i bastardi insomma c'è tutto quanto questo e quindi diventa anche una Prisma per legge dovrà una contemporaneità forse anche questo
Diciamo l'esperimento meglio riuscito all'interno del libro che non diventa esclusivamente un racconto di inchiesta sul territorio ma tu diventi una sorta di Trovatore va a ricercare anche un po'quel lessico interiore che spesso perdiamo un viaggio anche perché ce l'hai appunto appena raccontato a un valore molto forte ma è anche in qualche modo un viaggio non solamente alla ricerca di punte elementi storici ma anche di puntellamento interiori allora quanto sei cambiata dall'inizio di questo libro ad oggi che lo sta e presentando che ne stai parlando quindi
Sta ancora in modo differente restituendo questa storia ma intanto ti ringrazio molto per quello che hai detto a proposito del libro cioè che una sovrapposizione di cose quindi non è soltanto l'inchiesta non è soltanto romanzo ma Que era proprio diciamo l'intento forse anche la sfida più difficile fare in modo che le due cose
In qualche modo si amalgama se lo diventasse una cosa sola
Per quanto riguarda quanto sono cambiate io ti dico che sono cambiata moltissimo perché questo mi ha portato a a toccare con mano certe cose che Anda essendo io andata via molto giovane avevo diciannove anni quindi
Poi ho studiato sono un po'mi sono trasferita a Milano vivo a Milano da molto tempo quindi prima era come dico nel libro una sorta di posto delle fragole dove io tornavo in vacanza e basta adesso invece una cosa completamente diversa
Faccio un esempio che secondo me racconta proprio proprio questo cioè come a un certo punto questi racconti possano essere letti non soltanto con una realtà abruzzese ma anche con una realtà che in qualche modo coinvolge un po'
Toh il Paese senza presunzione ci mancherebbe altro allora
C'è la storia di una donna che vive all'Aquila che fa l'impiegata e che un giorno conosce una signora anziana
Può coltivare un rapporto entrano in confidenza lei va a casa di questa donna perché cerca in qualche modo di aiutarla visto che era da sola alla morte di questa signora anziana scopre di essere diventata erede di tutti gli averi di questa di questa vecchina che era morta
Che cosa fa la protagonista del di questo racconto del del libro eccome se a un certo punto si sentisse in imbarazzo ad avere tutte quelle cose e come se un certo punto si si sentisse quasi in colpa a possedere certe cose
E ha paura di quella che noi chiamiamo la media la media che cosa
E lo sguardo cattivo di chi ti vuole male di chi ti invidia
Allora che cosa fa regala regala tutto legale pellicce legale gioielli regala queste son storie vere non stare assolutamente vera regala tutto ai parenti e familiari l'unica cosa che dice dice io quello che voglio eh
Una casa per me e per i miei figli quindi fa questa casa quattro piani un piano per ciascuno lei con i tre figli
Finalmente riesce a costruirla arriva il terremoto dell'Aquila del due mila nove
E la cosa incredibile che questa casa non crolla questa casa sì storce cioè e come si è facesse una sorta di rotazione su se stessa quindi una casa completamente inutilizzabile che poi dopo è stata battuta è stata ricostruita per la cronaca
Però vedete
Vedete che tipo di destino cioè
Questa donna che aveva il senso di colpa del possedere le cose e ed è un po'una sorta di tratto secondo me degli italiani della contemporaneità è come se a un certo punto Necci vergognarsi mo'
O comunque fossimo
Siamo in tempi di populismo per cui e cioè se ci fosse una sorta di di colpa se tu ti sei ai e ai conquistato qualcosa anche se in quel caso è una sorta di destino e non di capacità
Secondo me in tante di queste storie che può che ho trovato quindi non è stato merito mio ma insomma è come se mi fossero venute incontro ci sono tanti caratteri del dell'italianità è forse quella la cosa che alla fine ho imparato
Ecco tra i caratteri sicuramente interessanti c'è anche la la fede la religione e questo capitolo dal punto racconta
Del del santuario di San Gabriele dell'Addolorata Isola Gran Sasso che si chiama il miracolo dell'abruzzesi è una transazione morale questo molto divertente molto interessante e tra l'altro anche
Interessante vedere come come questo piccolo santuario che che appunto alle pendici del Gran Sasso sia diventato poi nell'arco dei secoli anche una sorta di cartina tornasole dell'Italia perché fu chiuso durante diciamo la presenza napoleonica in Italia fu poi data ai francescani vi ritornarono la salma di San Gabriele fu buttata in una cripta il si riconobbe solo per un
Piccolo bracciale posto sulla caviglia insomma un luogo di amplissima devozione ci vanno gli studenti per i cento giorni
Però più di altri è proprio il santo del do ut des esso e tu lo racconti esatto qui ci sono due cose da dire una mi ricollego a quello che tu hai appena detto perché c'è un altro fatto incredibile credibile o meglio insomma durante la seconda guerra mondiale succedeva di tutto
Nel quaranta a un certo punto
Mussolini fece internare alcuni cinesi che erano considerati naturalmente nemici poi del del popolo italiano
E questi cinesi vennero e nel libro appunto c'è questo episodio ricorre quest'episodio vennero internati proprio nel nel
Nel convento dei Passionisti quindi è una sorta di diciamo così confini non era proprio un campo di concentramento ovviamente però avevano le libertà limitate potevano uscire soltanto in certi orari del giorno adesso c'è una comunità cinese molto forte sul Gran Sasso io ho incontrato anche alcuni chiaramente son dei nipoti insomma pronipoti di di di tutti questi quindi ha sicuramente un posto che ha vissuto tante vite però il dopo desse ci fa capire tanto di quella che è un certo tipo di religiosità secondo me non soltanto Bruzzese ma in tutte le civiltà rurali contadine
E una transazione morale cioè noi non abbiamo quel tipo di fede così
Come dire fatta di così barocchi di canti preghiere di dipinti con appunto a Roma o comunque o altre città insomma
Noi abbiamo un tipo di rapporto con la fede che molto familiare e cioè io ti dò una cosa cioè io ti faccio l'Offerta io vengo a a piedi perché San Gabriele ci si andava Piero chiama mandava dal PD sarà anche lottare scatta una volta io arrivo ti faccio però tu mi devi fare questa cottura mi devi salvare raccolto tu mi devi salvare Lavacca
Allora tutto questo pezza quante cose noi introiettiamo noti veniamo Dusty paesi di di cento duecento persone quante cose poi ci portiamo dietro Bianchi io adesso non è un rapporto di così di tante parole con la fede
Ma c'è però Id proprio uguale a quello che la mia nonna cioè e allora si metteva davanti al dipinto e San Gabriele diceva assegnate la pazienza è corta è bastato foto tutto questo perché non mi ce le portiamo dietro tutti noi
E questo consentivano tutti noi che siamo andati via da questi Paesi siamo arrivati in città grandi come Milano Roma
Ma anche all'estero queste cose ce le portiamo dentro e non ci lasciano più anche oggi quando dico che ti ho portato questo dovere evitare quest'altra cosa getto questo
Molto interessante perché ci racconta poi la
Anche non solo la religiosità di zone rurali ma anche un po'
L'idea che poi gli si va consumando anche nei confronti della storia perché ricordiamo che questo libro ovviamente attraversa anche una saga familiare e all'interno di questa saga familiare c'è appunto
Questo miscuglio ben dosato da un lato un forte senso dell'ironia che anche proprio diciamo delle peculiarità regionali insomma
Dall'altra parte c'è anche una forze presenta una forte presenza scenica dei protagonisti insomma il l'abruzzese c'è
Di e visivo e fisicamente visibile noi qui ovviamente abbiamo avuto il genio Bruzzese di Marco Pannella che che che chiaramente diciamo ci ha insegnato da un lato la testardaggine la ma anche appunto la la capacità di esserci di farsi notare insomma rispetto ad alcune regioni che sono più laterali pensiamo alle Marche all'Umbria
Di osso su Molise insomma quelle che rappresentano alcuni
Aspetti la la la tempra abruzzese sempre molto viva sempre molto presente guardai toccato il tasto innanzitutto appunto perché siamo in casa e quindi Marco Pannella ce lo ricordiamo tutti le cose che riusciva a fare ed è quello che
Quando si intestardisce ma non è una parola è un modo di dire l'Abruzzo ostinato non è un modo di dire e vero
Ma perché perché come tante altre regioni che hanno comunque diciamo sono sono abituati a a dover fare i conti con delle durezze molto forte sto parlando della lotta per l'acqua ricordiamo i romanzi di Ignazio Silone sto parlando
Della lotta per far crescere accolto in una terra Pietrosa sto parlando
Del dominio dei signori che a un certo punto si prendevano le terre quindi sicuramente c'è un fatto storico però io ti racconta un altro aneddoto che nel libro aneddoto che poi in realtà e vere una delle delle altre storie che ho raccolto dell'Abruzzo esita
Pietra Nico provincia di Pescara un piccolo borgo c'era una Madonna in terracotta del Cinquecento questo nel secolo scorso ai primi del secolo scorso improvvisamente nel corso dei secoli scompare questa Madonna
Holbrooke po'di abitanti ritrova una fotografia ingiallita con questa allora dice quella rivogliamo vogliamo riportarla a casa si mettono in viaggio e fanno ne fanno di ogni
Ritrovano questa Madonna che sta all'Aquila
Ingaggiano una battaglia per riportarla pietra Nico che dura anni alla fine ci riescono alla vigilia del ritorno a pietre Nico terremoto dell'Aquila del due mila nove la Madonna dai mille pezzi
Cosa fanno si danno per vinti ma neanche per sogno tirano in ballo gli italiani d'America che il rettile aiutano nel restauro di questa Madonna che fa il giro dell'America signor Jorge perché dopo esservi stata gli italiani d'America finalmente torna qui panico che cos'è questo
Soltanto secondo me un discorso di testardaggine di ostinazione e che ci teniamo i simboli
Cioè in tutte le comunità piccole il simbolo essenziale perché così importante la processione non è importante perché si prega perché si paga anche a casa ma importante perché in quel in quella processione ognuno di noi ha il suo ruolo ha insomma posto nel mondo e si sta insieme quindi collante sociale intorno a un simbolo questo importantissimo ricordiamocelo secondo me
In nel discorso della ricostruzione post sisma se non si ricostruisce intorno e simboli sociali e se non si costruisce intorno a questa appartenenza secondo me si ricostruisce poco
Ecco appunto il il sisma è
è comunque un un dato di fatto che non è solamente in una un accadimento geomorfologico ma in qualche modo un accadimento che ha cambiato il il destino
Dell'Abruzzo lo ha reso da un lato più provvisorio possiamo dire perché si it tanti cinesi insomma ancora oggi persone non sono rientrati in casa zero due c'è una situazione di vertenza ITA su quell'episodio ancora molto forte però dall'altro questo radicamento di cui tu parlavi con una terra instabile e ancora più aumentato
Perché perché diciamolo racconti all'interno di questo libero perché esiste
Non sono un attaccamento viscerale dalla propria terra ma esiste anche l'attaccamento vince e vi viscerale al principio di appartenenza che è un altro punto importante e il terremoto però ha cambiato forse anche la percezione dell'Abruzzo nei confronti del mondo da un lato c'è stata una grande spinta di solidarietà e di diciamo a questo
Lo lo si legge anche bene all'interno del libro si percepisce questa comunità chi si mette intorno però dall'altro è quasi diciamo Stato espulso l'Abruzzo dal al resto del mondo e vive quasi una condizione di isolamento che non è che è solo legato alle di costruzione e come se si fosse consumata una ferita una frattura ecco come Stato affrontarla per te questa ferita questa frattura e colmare anche diciamo questo
Diciamo possiamo dire questa distanza che che che si è venuta a creare questo libro circa anche un po'di ricomporre la di ricreare guarda è una bella domanda perché in realtà come dici tu c'è stata una grande attenzione
Sia nel due mila nove che nel due mila sedici diciassette e chiaro che però come succede sempre ci sono delle città simbolo che diventano sicuramente al centro dell'attenzione ci sono tante aree che poi restano dimenticate quindi ma questo succede un po'in tutte le calamità succede un po'in tutte le tragedie
Quello che però
Ma a me è successo personalmente io parte della mia casa e puntellata perché è stata da gravemente danneggiata dal terremoto fortunatamente l'aria doveri e mia madre e ancora stabile quindi agibile
Quello che
Succede e che il terremoto un certo punto cambia anche il Toro non soltanto il tuo rapporto con la casa ma è come se azzera se tutto quello che c'è stato prima perché la casa si è ribellata tu hai visto le cose che volano
Hai visto le cose che stanno crollando e visto il muro che si muove
è come se a un certo punto tu sentissi una sorta di estraneità e quello che c'è stato prima cioè ricordi
La tua vita le
Le le le cose che tu ti sei portato che per cortesia venissero messe in in un limbo venissero messe da parte e questa casa ti sembrasse
No infida ma che succede succederà improvvisamente qualcosa tornare a ballare a muoversi per conto suo questa non la chiamiamo l'ha criticata al femminile non è
Strano che sia al femminile perché questa è un'altra caratteristica del libro accettando son tante donne c'è tanta materia femminile un po'
Che ricorre e che ricorre anche in un certo modo
E quindi c'è una specie di convivenza con la criticata come la chiamiamo nove e si dice beh speriamo che stavolta non sia troppo forte speriamo che stavolta sia indulgente speriamo che stavolta non sia di notte
Nel cuore della notte in modo tale che non la sentiamo e ci si vediamo troppo tardi
Anche qua se mi permetti c'è un rapporto col soprannaturale moltissimo fortissimo perché ci si dà del tu gli si dà del tu alla criticata Liside addetti e come e come ci si dà del tu a San Gabriele un po'come si dà del tu anche a Cristo cioè
C'è una porta di estrema vicinanza con il sacro è questa l'altra cosa che a me stupisce sempreché noi perdiamo andando nelle grandi città le perdiamo perdiamo completamente
Invece io vorrei riavere questa familiarità con il sacco perché infatti terra di crolli di miracoli il miracolo da noi
Cosa normale Schio fatto questo è chiaro che ho bisogno di un miracolo poi è ovvio
Bene allora il tempo a nostra disposizione terminato io vorrei chiudere solamente leggendo villa una frase che che campeggia nella quarta di copertina
è meritori mi che mi ritrovo basta poco un refolo d'aria o mi dice un sentore di carne arrostita il rumore di un fuoco acceso tutto quello che io sono una fisionomia che ogni volta mi coglie impreparata o mi fa sorridere
Questo è il libero di Roberta Scorranese portami dove sei nata che ringraziamo un ritorno in Abruzzo terra
Di crolli e miracoli edito da Bompiani grazie veramente per essere stata nostra ospite grazie grazie a te grazie tutti e grazie a voi che ci avete ascoltato e seguito sino a questo momento rimane tegole perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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