Parità e sicurezza

Buongiorno a tutti desidero rivolgervi il mio benvenuto alla Camera dei deputati che darmi il mio saluto saluto e ringrazio il prefetto Franco Gabrielli capo della polizia
Lo ringrazio per avermi concesso l'onore di ospitare questa cerimonia saluto altresì tutti i rappresentanti della polizia oggi qui presenti in particolare le donne ma non solo le donne perché a loro che dedicata questa giornata sono fiera Fenice chiarirvi qui questa mattina e consentitemi un augurio di buon lavoro al neo vicedirettore generale Antonio De Iesu
Saluto ed un augurio di buon lavoro anche alla neo comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana presente in sala oggi grazie per essere qui con noi
Ringrazio e saluto ai ragazzi del liceo Renzo levi e dell'Istituto Rossini entrambi di Roma grazie per essere qui che per me un onore ma anche una grande soddisfazione personale ospitare questa iniziativa in occasione della celebrazione del sessantesimo anniversario dell'ingresso delle donne in polizia
Le donne in polizia rappresentano al meglio quei valori in cui ho sempre creduto fin da ragazza la forza dello Stato
La forza protettiva dello Stato la difesa dei più deboli dalla prepotenza e dall'arbitrio l'onestà impegno civico la fedeltà alla costituzione valori civili e sociali che sono incarnati anche da tutte le donne che lavorano negli altri corpi dello Stato carabinieri Guardia di Finanza polizia penitenziaria forze armate
Ieri è stato il due giugno festa della Repubblica festeggiata e onorata da tutti noi
Ma innanzitutto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rappresentante dell'unità nazionale capo delle nostre forze armate da qui gli rivolgiamo un saluto rispettoso e riconoscente
Io mi auguro che per tutti e in particolare per i più giovani sia stata un'occasione di riflessione sulla gratitudine che dobbiamo tutte le forze dell'ordine alle nostre forze armate che rappresentano lo Stato la legge
La giustizia rispettate sempre le loro divise il loro lavoro il loro sacrificio rischiano la vita per proteggere i nomi le nostre famiglie il nostro Paese
Per loro e molto più di un lavoro per loro è una missione
Siamo sempre grati alle donne e agli uomini delle nostre forze dell'ordine i nostri militari che in Italia e all'estero si spendono con l'eroismo e con dedizione per onorare il nostro Paese e la nostra bandiera
Oggi siamo qui per celebrare con solennità l'ingresso delle donne in polizia che avvenne nel mille novecentocinquantanove grazie alla spinta dell'allora capo della polizia Giovanni Carcaterra immediatamente ripresa dal suo successore Angelo Vicari
Fu un momento glorioso e decisivo per la parità tra uomini e donne perché il dettato costituzionale che sancisce la parità d'accesso alle cariche pubbliche era ben lontano dall'essere pienamente realizzato
L'ingresso delle donne in polizia fu il primo grande segnale di modernizzazione del nostro Paese quando le prime tra voi hanno indossato la divisa una donna non poteva ancora fare il magistrato
Mentre noi oggi abbiamo una presenza imponente di paludose donne magistrato e abbiamo anche chi come Maria Monteleone procuratore aggiunto di Roma guida il pool di contrasto al violenza maschile sulle donne e sui bambini
A quei tempi
La legge giudicava ancora i motivi d'umore un'attenuante in un uxoricidio una condanna per stupro poteva facilmente essere evitata sposando la vittima
Io posso solo immaginare quale quale consolazione quale incentivo per una ragazza una signora di quei tempi quale incoraggiamento ad alzare la testa a costruire una vita libera il migliore
Sia stato vedere le prime poliziotte negli uffici e sulle strade
Pari agli uomini in un lavoro assolutamente giudicato maschile uguali agli uomini mi per costi di accesso nelle carriere e via via nel tempo anche negli impieghi
Quelle pionieri hanno portato comunque un messaggio forte un messaggio preciso che non era così comune nell'Italia di ieri e forse non lo è neanche nell'Italia di oggi
Siamo uguali possiamo fare tutto possiamo riuscire in tutto lo Stato siamo anche noi lo stato e anche delle donne
Le poliziotte da subito si fecero onore nelle squadre del buon costume nel contrasto ai reati contro la moralità pubblica nella tutela dei bambini e del lavoro femminile e minorile
E forse non è stato solo un accidente della storia che quelle prime donne poliziotte
Siano state impiegate fra l'altro nello smantellamento delle case chiuse dopo l'approvazione della legge Merlin l'Italia lanciava le sue cittadine un messaggio molto chiaro
Nessuna di voi e un corpo da sfruttare
Nessuno ha diritto di lucrare sulla vostra povertà e sulla vostra disgrazia
Tanto meno lo Stato gli uomini non hanno il diritto di comprare di nessuno può fargli perdere la dignità la Repubblica di riconosce pari dignità e protezione da ogni tipo di sfruttamento
I piace ricordare questi inizi perché racchiudono il germoglio delle due grandi conquiste che dobbiamo alle donne impegnate in polizia parità e sicurezza una piena parità che fu perfezionata soltanto nell'ottantuno quando il corpo di polizia femminile
Fu soppresso integrato nella Polizia di Stato
E da quando la polizia dà corpo militare è stato convertito in amministrazione civile sottolineando che le donne e gli uomini della polizia sono cittadini fra i cittadini la presenza femminile si è fatta di Elia sempre meno sporadica
E le carriere femminili hanno dato i loro frutti
Quando Maria Rosaria Majorino prima donna in una squadra mobile primadonna vicequestore vicario prima donna questore primadonna difesa del Santo Padre e oggi prefetto di Pordenone
Nel due mila quattordici divenne la prima dirigente generale pronunciò delle parole bellissime che oggi voglio qui ricordare quando iniziai le donne in polizia erano come mosche bianche
Poi piano ha conquistato la fiducia di tutti non mi sono mai messa sul piedistallo ma mano che acquisivo ruoli di comando con i colleghi ho condiviso sempre momenti belli e quindi difficili prendendomi le mie responsabilità
Mai mi è capitato che un ordine venisse disatteso solo perché da un venisse da una donna
Credo che quelle parole sintetizzi non perfettamente un percorso in cui ogni donna determinata e ambiziosa e fiera come lo siete voi ogni donna che ha messo il suo talento al servizio della comunità
Possa riconoscersi pienamente
Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto un anno fa quando sono entrate in servizio le primedonne nei reparti mobili
E hanno dimostrato di avere non solo le capacità e la resistenza fisica adeguate all'impegno dell'ordine pubblico ma anche intelligenza sensibilità misura nell'uso della forza e passione
Il percorso delle donne in polizia ha scritto la storia di impegno e di sacrificio a difesa dei valori democratici dello Stato ma anche una bella pagina di cambiamento di cui tutti gli italiani devono essere fieri
C'è anche un altro motivo per cui sono particolarmente felice e onorata di essere qui con voi questa mattina e per cui spero che questo dialogo ininterrotto fra noi che prosegue da anni non cessi mai di portare i frutti anche fuori dalle occasioni celebrative
Una maggiore specializzazione una maggiore presenza delle donne in polizia e un argine potente alla grande emergenza nazionale dei femminicidi
Non è più tollerabile che una donna su tre subisca violenza nel corso della sua vita e quasi sempre da parte di chi avrebbe dovuto a farla
Di frequente nel settantotto per cento dei casi le donne vengono uccise in casa loro davanti ai propri figli
Dei dati del ministero dell'Interno vediamo chi gli omicidi calano ma mentre gli uomini uccisi sono il ventotto per cento in meno dal due mila diciassette le donne uccise sono soltanto tre in meno
C'è un dato che ci incoraggia i cosiddetti reati spia maltrattamenti in famiglia stalking percosse violenze sessuali sono leggermente diminuiti perché cresce l'efficacia dell'azione di contrasto da parte delle forze di polizia
Con i fatti positivi sui casi di recidiva anch'essi in calo
E il frutto dell'azione lungimirante della polizia che investito in formazione in organizzazione ma anche in presenza nelle piazze per esempio con l'iniziativa questo non è amore e con i camper rosa
Io stessa quando da giovane ministra per le Pari Opportunità scrissi porta e l'approvazione del Parlamento alla legge sullo stalking ed era in primo piano nazionale contro la violenza maschile sulle donne
Collaborai ininterrottamente con la polizia imparando moltissimo rendendomi conto che le competenze uniti alla sensibilità nei confronti delle vittime sono essenziali per garantire una buona accoglienza delle donne in difficoltà
E grazie alla intuizione e alla sensibilità del compianto Antonio Manganelli con cui ebbi il privilegio di confrontarmi su questi temi
Firmai con l'allora ministro dell'interno Maroni un protocollo d'intesa per la formazione del personale delle forze di polizia che ci ha dato molte soddisfazioni
Molto spesso infatti l'impatto con le istituzioni costituisce un incentivo per indurre le donne a sottrarsi alla violenza
Fiducia ed empatia sono decisive anche nell'attività investigativa e grazie all'esperienza maturata negli anni grazie alle psicologhe della Polizia di Stato così preziose nella fase della prima accoglienza e dell'interrogatorio
Grazie all'unità dedicate nelle questure abbiamo ottimi risultati come conferma l'ultima indagine Istat che riguarda l'azione di tutte le forze dell'ordine impegnate in questo settore
è indubbio che una donna in difficoltà e più portata a confidarsi con un'altra donna ecco perché l'azione delle donne in polizia
E determinante per sostenere e aiutare quelli che denunciano ma anche per rassicurare quelle più incerte e più spaventate
Dobbiamo convincere le donne a denunciare i di più affidarsi dello stato e lo Stato non deve mai abbandonarle
Dobbiamo fare in modo che il lavoro della polizia e delle forze dell'ordine non sia vanificato da quel pochi pochissimi che nella magistratura
Sono ancora disattenti mentre la grande maggioranza e alleata preziosa e decisiva
L'aumento delle pene l'introduzione di norme specifiche contro lo stalking la sensibilizzazione che voi avete portato avanti con i camper rosa e che anche qui a Montecitorio abbiamo contribuito ad accrescere con la fortunata campagna non è normale che sia normale in occasione del venticinque novembre
Servono a poco se le donne non vengono colte creduti ascoltate o se le loro denunce sono sottovalutate e a proposito della campagna non è normale che sia normale
Voglio ricordare anche l'impegno della dottoressa Nunzia Ciardi presente
A quella iniziativa che nuovamente ringrazio e anzi invito voi ragazzi ad ascoltarla dopo con grande attenzione perché nessuno come lei conosce i pericoli e insidie deluso imprudente del web e dei social media
Io sono anche certa che la guida
Della dottoressa Maria Luisa Pellizzari alla direzione
Centrale per gli istituti di istruzione del Dipartimento di pubblica sicurezza ha già dato un grande grandissimo prezioso impulso e ancora mi darà alla diffusione di queste competenze e di una sempre maggiore efficacia
Voglio chiudere questo discorso con una una nota con un ricordo che viene per restare per sempre nei nostri cuori e nelle coscienze del nostro Paese
Rendendo onore ad una donna poliziotto
Ucciso a ventiquattro anni fatta saltare in aria dalla mafia insieme ad altri quattro agenti nell'attentato al giudice Paolo Borsellino del diciannove luglio mille novecento novantadue quella donna era Emanuela Loi
A lei sono intitolate strade e piazze in tutta Italia anche scuole a Genova Sestu Nettuno Carbonia Ciffo Luba di via Carini Roma Palermo e Mediglia
Alla sua memoria alla memoria di Manuela al suo coraggio alla sua giovinezza sacrificata per difendere noi e la patria io da etico questa giornata diva la polizia diva Alitalia
Allora buongiorno buongiorno a tutti voi benvenuti nella sala delle regina di Palazzo Montecitorio che oggi si veste di rosa in occasione di questo incontro parità e sicurezza per celebrare i sessant'anni dell'ingresso
Della donna nella Polizia di Stato ringrazio l'onorevole Mara Carfagna la vicepresidente alla Camera per il suo intervento le autorità presenti giovani che sono intervenuti oggi io limite qui accanto a Melilla capo della polizia il prefetto Franco Gabrielli
La dottoressa Maria Luisa Pellizzari direttrice degli istituti di formazione della polizia di Stato e la dottoressa Nunzia Ciardi direttore dei servizi di polizia
Postale
Con i nostri ospiti oggi cercheremo di tracciare l'evoluzione del ruolo della donna nella Polizia di Stato a partire dal mille novecentocinquantanove fino ad oggi passando attraverso quell'anno che è stato un anno di svolta l'anno di evoluzione come ricordava la vicepresidente Mara Carfagna e che rappresenta appunto un anno importante per le donne nella Polizia di Stato allora partire proprio dal prefetto Franco Gabrielli vorrei con le tracciare compone un excursus sulla storia
Della donna in polizia quali erano i ruoli penso che dovrebbe funzionare quali erano
Appunto
Allora forse ci ha trasmesso sindaco qual è com'è cambiato il ruolo della donna nella Polizia di Stato dagli inizi ad oggi
Intanto buongiorno a tutti interessa consentitemi veramente un ringraziamento dal profondo del cuore allora
Alla vicepresidente della Camera dei deputati che c'ha raccolto in una del dei luoghi più sacri della nostra democrazia qual è il alla Camera dei deputati e peraltro la ringrazio anche perché nel suo impegno politico i temi della difesa
Delle donne i temi della parità sono sempre stati una cifra distintiva e quindi il fatto che oggi abbia voluto accoglierci qua per noi è motivo di orgoglio di grande soddisfazione
Indubbio da quello lontano sette dicembre del mille novecentocinquantanove potremmo dire che di acqua sotto i ponti ne è passata
è cambiata la società è cambiato il ruolo della donna anche se pensavo prima mentre la presidente ci ricordava i vari passaggi il fatto stesso che ricordiamo l'anniversario delle donne in polizia forse qualche altro tratto significativo di strada lo dobbiamo compiere dubito che si ricordi l'anniversario dell'ingresso degli uomini in polizia come nell'Arma dei carabinieri o nella Guardia di Finanza un e la polizia penitenziaria e quindi ancora oggi esiste e credo lo si debba riconoscere con estrema onestà che d'un tratto lo dobbiamo ancora compiere noi abbiamo l'orgoglio come amministrazione prima militare perché la nostra Amministrazione fino al mille novecentottantuno è stata un'amministrazione militare o o comunque a prevalenza militare perché proprio il corpo della polizia femminile e il ruolo dei funzionari era civile però la predominanza della componente militare in qualche modo era per era significativa e quindi nel mille novecentocinquantanove la legge del cinquantanove ma la prima donna entrò nel mille novecentosessantuno perché la legge del dicembre quindici furono i concorsi è la prima donna varco
Le soglie dei nostri uffici di polizia nel nel sessantuno furono a vent'anni dal sessantuno all'ottantuno nel quale il ruolo era molto definito perché la competenza aveva ad oggetto peraltro non ci dimentichiamo che il l'istituzione del corpo in successiva alla legge Merlin
La chiusura delle delle case chiuse e quindi il tema di un controllo sulle donne sulle donne che in qualche modo in cui il contesto culturale rappresentavano anche come dire una un aspetto della società non particolarmente edificante a cui il a quel contesto poi era riferito tutta la tutela dei minori
E quindi un ruolo importante ma marginale ancillare la svolta fu nel mille novecentottantuno quando la mia amministrazione da amministrazione civile piccolissima parte ma militare in grandissima parte divenne civile e ci fu l'altra significativa il passaggio della sindacalizzazione quindi anche dire il dell'attenzione a ai lavoratori al alle persone che vestono una divisa nella nostra amministrazione
E quello
E quel passaggio fu epocale perché le donne non erano più due qualifiche le scrittrici le assistenti peraltro il fatto stesso che non avessero come dire
Profili esecutivi dava anche un ruolo assolutamente molto ristretto alle loro capacità di incidere sull'attività professionale
E invece nel mille novecentottantuno con la legge centoventuno le donne avevano accesso a tutte le qualifiche ovviamente fu un un passaggio lento come tutti i passaggi epocali
E oggi l'amministrazione e io non perdo mai occasione di ricordare che la nostra l'amministrazione il corpo armato dello Stato che vanta il maggior numero di donne oggi le nostre colleghe abbiamo superato dal qualche giorno le sedici mila unità
Ma la cosa di cui vado più fiero a significare che da noi le donne non sono suffragette così sono come dire
Orpelli più o meno abbelliti da esporre nelle celebrazioni il trentacinque per cento delle nostre colleghe hanno nell'ambito del del del settore dirigenziale coprono questo
Questo questa percentuale così significativa motivo per il quale io oggi ho il privilegio di essere qua accompagnate da due donne che dal mio punto di vista rappresentano che cosa oggi è la donna in polizia
La collega Luisa Pellizzari che oggi dirige visto distruzione ma che ha frequentato le squadre mobili dell'investigazione peraltro in tre altri estremamente complicati
E la collega Ciardi il presente e il futuro di della nuova minaccia quella cibernetica che peraltro anche qui nella ricordo sempre me stesso nella direttiva del ministro dell'interno del due mila diciassette
Attribuito alla Polizia di Stato con la competenza esclusiva della protezione delle infrastrutture critiche da un punto di vista cibernetico quindi pone le nostre donne nostri uomini nella frontiera di quello che oggi e per certi aspetti anche il crimine più insidioso
Due ultime annotazioni lo ha ricordato la nostra Presidente una cosa di cui io vado fierissimo e che nel l'anno scorso abbiamo rotto l'ultimo tabù preclusa
Nel mille novecentottantuno l'accesso che non poteva non essere generalizzato però con l'utilizzo di un avverbio a volte gli avverbi hanno molto più significato dei verbi di sostantivi
Preferibilmente si escludeva di fatto l'accesso delle donne reparti mobili
Dall'anno scorso una collega dirige un reparto mobile ma soprattutto già alcune colleghe fanno parte delle squadre dei reparti mobili
E lo dico con una vena un po'di non tradendo la mia origine toscana quindi
Lo dico in un momento nel quale qualcuno si interroga se la polizia democratico un meno sei la polizia esercita con corretti sarà questo privilegio
Dell'uso della forza perché noi al di là di quelli che sono i luoghi dei simposi delle interrogazioni filosofiche
Crediamo che invece si debba agire per far sì che ogni sospetto ogni male a interpretazioni di errori di singoli
Non abbiamo assolutamente a inficiare in quella che la la correttezza la la lealtà della mia amministrazione ai valori in cui noi tutti crediamo e il fatto che anche da questo punto di vista abbiamo tolto l'ultimo tabù
Quasi a volte attribuendo a questi settori quel machismo che potrebbe in qualche modo essere male interpretato è l'ulteriore dimostrazione che noi i conti
Col nostro essere amministrazione civile ad ordinamento speciale al servizio esclusivo della legge dei nostri cittadini lo abbiamo fatto prima di altri e meglio di altri
Una curiosità ci sono delle sezioni tipicamente femminili dove il numero delle donne in polizia supera quello degli uomini
Bene noi prima lo ricordava sapientemente la nostra Presidente il c'è il tema del dei reati di genere
Le nostre sezioni specializzate vedono le nostre colleghe in una posizione di prevalenza e di capacità e che non ha eguali e forse questo questo essere dotati di di di una componente così significativa di di collega all'interno dell'amministrazione ha fatto sì che l'Amministrazione fosse più sensibile rispetto ad altre ad altre amministrazioni rese lo sapete meglio di me chi tratta queste questioni sa
Come i reati di genere rappresentano un grosso problema rispetto alla trattazione delle vittime peraltro anche qui purtroppo non siamo paghiamo ancora una cultura nella quale la vittima non è posta al centro basterebbe ricordare che il codice di procedura penale
Nel Codice di procedura penale il termine giudice ricorre poco meno di cinquecento volte il termine imputato ricorre più di mille volte il termine vittima ricorre una sola via una sola volta e quindi questa significare come il tema della trattazione delle vittime sia ancora un elemento culturale da affrontare adeguatamente
Se poi le vittime oltre a essere vittime vivono anche la straordinaria condizione di difficoltà di avvicinarsi alla denuncia delle sofferenze che patiscono perché questo significa la paura di una seconda vittimizzazione la paura di perdere
Una un briciolo di di di condizione sociale ed economica la vergogna la possibilità di perdere i figli
è ovvio che tutto questo non può non essere affrontato con una sensibilità una capacità di intercettare il bisogno che non trova riscontro in molti altri reati
Ed ecco perché lo ricordava sempre l'onorevole Carfagna da anni abbiamo intrapreso campagne di sensibilizzazione grazie alle colleghe che lavorano negli istituti di istruzione abbiamo investito sulla formazione perché proprio qualche mese fa è partito il primo corso di formazione per gli operatori delle squadre mobili e per il tema della trattazione delle vittime e l'utilizzo sapiente dello strumento dell'ammonimento del questore
Perché anche questi sono strumenti come tutti gli strumenti che non sono validi in sé che non hanno una validità
Per il fatto di essere strumenti la differenza la fa sempre l'uso e quindi riuscire a intercettare i bisogni le sofferenze
Tante che non mi stancherò mai di dirlo ai miei colleghi ma in qualche modo se mi è consentito molto sommessamente l'invito lo rivolgo anche all'autorità giudiziaria tutte le volte che noi in lasciamo cadere
Una richiesta di aiuto una denuncia
Di una donna che vive una condizione di sofferenza noi abbiamo compiuto due delitti
Lo abbiamo compiuto nei confronti di quella donna che sta chiedendo aiuto ma lo abbiamo compiuto inevitabilmente nei confronti delle tante donne
Che potrebbero porsi nella condizione di superare la condizione di sofferenza e quindi di chiedere aiuto ma l'esempio negativo di un aiuto frustrato di una richiesta non adeguatamente accorta di una sensibilità che non si è tramutata in protezione in attenzione
E in condivisione di un percorso né allora è ovvio che avremmo reso ancora più complicata non solo la vita quelle donne ma anche molto più difficile che quella battaglia che inevitabilmente ognuno di noi deve compiere per sconfiggere questo
Questo tipo di reati che sono odiosi sono fuori dal tempo credo non dovrebbero mai albergare in una comunità in un consorzio sociale civica
Grazie grazie al prefetto Gabrielli
Partiremo proprio da qui dopo che la dottoressa sardi adesso per capire al meglio qual è stato il ruolo delle donne qual è oggi il ruolo della donna nella Polizia di Stato prego la regia di mandare in onda il video che è stato preparato
Come Patrizia Alessandra Cavallini Simone attuale qualifica in quiescenza al primo dirigente primo dirigente
E la polizia di Stato
Poliziotta no mille novecentosettanta settanta settantuno mille novecentonovantadue sulla politica di l'assistente di polizia commissario
Quali erano i compiti del corpo di polizia femminile istituito nel mille novecentocinquantanove
Eravamo responsabili di tutti i reati commessi da donne e minori oppure in danno di donne e minori inoltre ci dovevamo occupare anche di tutti quanti gli altri reati in cui c'era da interrogare una donna c'era da interrogare un minorenne un altro compito della polizia femminile era quello di controllare l'obbligo scolastico controllare la stampa pornografica del controllo dei film vietati ai minori sia mai occupano tutela protezione dell'uomo in particolare sfondo sessuale dall'inizio ossia per la violenza carnale che per i maltrattamenti in famiglia sì me ne sono occupata e continua ad occuparmene dal due mila e quattro dirigente la quarta sezione specializzata
E adesso sotto il profilo della prevenzione come dirigente della divisione anticrimine ho frequentato un corso un master di secondo livello suo abuso all'infanzia e Psicologia del trauma
Per capire e per mettermi dalla parte delle vittime
Sono intervenivamo spesso perché ce lo dicevano le vicine di casa ce lo dicevano i bambini che andavano a scuola magari parlavano con la maestro parlavano con un amichetto però era stato è sempre molto difficile riuscire a convincere le le madri a denunciare le parole tipiche non è successo niente mi sono fatta male da sola ce le siamo date a vicenda quando in un evento che qualcuna che lo faceva porterò ritrattato al momento perché perché intervenivano tutta una serie di fattori perché magari non lavorava a quei tempi le donne non lavoravano quasi mai quindi nel momento in cui il marito veniva arrestato ho denunciato e arrestato e magari finiva in carcere c'era sempre il problema di chi manteneva la famiglia servizi sociali non potevano reggere non c'erano neanche le riso se con Omnitel per reggere questa situazione la maggior parte dei casi purtroppo la donna non vuole sporgere denuncia occorre attivare una procedura che ormai è una procedura
Standardizzata e operativa in tutta Italia il protocollo Eda per cui gli operatori delle volanti appena giungono sul posto e prima di giungere sul posto debbono svolgere
Determinate attività debbono mettere in atto delle procedure importanti
Anche perché le aree un punto di contatto con la vittima la vittima di maltrattamenti in famiglia
E una vittima che ha una caratteristica che quella dell'ambivalenza non esce dalla relazione perché e totalmente immersa e vittima isolata da una dall'aria da una rete relazionale e totalmente sopraffatta occorre creare un punto di incontro ricordandosi che quella può essere anche l'unica volta che questa donna ha un contatto con persone che la possono aiutare
Una vittima di violenza sessuale viene immediatamente accompagnata al pronto soccorso il primo step deve essere quello dopodiché la donna deve essere accolta la sezione specializzata
Della squadra mobile la quarta sezione ormai ogni questura d'Italia a a all'interno personale specializzato
Che deve cominciare a svolgere un'attività di indagine a fronte della specializzazione della formazione anche gli uomini hanno acquisito una cassetta degli attrezzi per interagire
In maniera efficace e produttiva con le vittime di violenza non dobbiamo mai dimenticare che l'ottantasette per cento dei casi di femminicidi ha come precursore il maltrattamento in famiglia
Quindi quando interveniamo in un'abitazione per lite in famiglia
Anche il primo episodio è un segnale di allarme l'empatia e di fondamentale importanza dove per empatia si comprende e non si compatire
Quali consigli si sente di dare alle donne vittime di maltrattamenti di denunciare sempre sicuramente il primo consiglio e quello di denunciare
Dottoressa sono abbiamo sentito anche il primo episodio è un segnale di allarme denunciare denunciare sempre da subito
Quant'è importante agire sull'Iraq l'Italia fosse sui primi segnali sicuramente importantissimo è importante nella vita reale importante nella vita virtuale
Con gli occhi per lavoro mi occupo di reati distingui citare i poliziotti che quei reati che riguardano la nostra vita on line vedo che anche on line si tende per paura per vergogna
Per una forma di ritrosia che non non consente di metterci in mostre di esporci
Di ritrarsi di non denunciare invece importantissimo il migliore alleato di chi ci colpisce il silenzio sempre
On line nelle donne rischiano di più qual è la sfida
Lo posso dire senza incertezze credo on line le donne rischiano più degli uomini ci sono settori in cui vediamo che le vittime sono prevalentemente se non esclusivamente donne
Mi viene in mente il rancio porno per esempio un un'espressione anglosassone che tutti noi abbiamo imparato a decifrare bene grazie purtroppo ad alcuni episodi drammatici di cronaca Suicidi
Drammi vissuti da donne con le quali ho parlato e più visto precipitare in un incubo in poche ore i Ravens sforna un reato particolarmente odioso sono le foto
Sottratte rubate a un'intimità di coppia
Quelle foto che la donna credeva confinante
In un rapporto di fedeltà e di intimità di coppia vengono diffuse devo dire in maniera in maniera ignobile in Rete e consentono un grazie a un meccanismo che non è esagerato definire infernale in questo caso di rimbalzo in poche ore finiscono su migliaia di dispositivi e quindi ne abbiamo foto di donne ripresi in momenti intimi foto di donne nude
Esposte allo sguardo di migliaia di persone ai commenti di migliaia di persone alle di migrazioni di migliaia di persone e una donna in pochi secondi precipita in tutto questo da un'ondata
Di aggressività che la travolge peraltro insieme alle foto molto spesso vengono diffusi i numeri di telefono messi sui siti pornografici indirizzi indirizzi metri
Per cui una donna una ragazza io ho parlato
Con persone travolte da questo tipo di di ondate di fango che arrivano addosso e che tra l'altro in qualche modo ti colpevolizza non perché ti senti tu stessa responsabile
Di aver creato tutto questo c'è chi non ce l'ha fatta a superare questo un recente
Rapporto francese ora pensavo alle violenze che avvengono nelle case alle forme di sopraffazione che le donne ancora subiscono leggevo uno studio francese poco tempo fa che parlava di un nuovo fenomeno quello del cyber controllo
E cioè la tecnologia eppure premetto le donne le ultime statistiche ci dicono che le donne stanno più a on line degli uomini hanno superato i gli uomini in ore di connessione eppure non sempre la tecnologia il loro alleata
Questo studio francese ci dice che molte donne vengono controllate attraverso la tecnologia applicazioni Spiga inserite nel loro telefoni dispositivi di geolocalizzazione che consentono di vederne ogni spostamento
E giustamente il rapporto francese dice
Questo è un aggravamento della forma di sopraffazione reale perché mentre il controllo reale ha dei limiti il controllo digitale non ha limiti a ventiquattro ore su ventiquattro non da tregua alla vittima
Quindi la tecnologia amplifica queste forme di violenza
E anche i reati d'odio se pensiamo al linguaggio d'odio che pure in Rete così purtroppo diffuso
E tante sono le motivazioni che potrebbero come dire spiegare tutto questo il fatto la solitudine davanti a un Display il fatto che siamo in un non luogo
Che ci rende in qualche modo ci dà la sensazione di non essere raggiungibili il fatto di essere soli in un ambiente in una propria zona Conforti in casa
Dietro uno schermo in solitudine non vediamo gli occhi della vittima ma non vediamo neanche l'espressione di disapprovazione di un interlocutore qualunque che potesse in qualche modo contenere queste pulsioni le peggiori che vengono a galla quando i freni inibitori vengono travolti quindi alcune persone danno il peggio di loro sul web scrivono fanno cose che non direbbero e farebbero mai davanti a un solo interlocutore eppure tutto questo avviene il linguaggio d'odio
Non fa distinzione ce n'è per tutti Piero quello che mi preme sottolineare che nelle donne assume sempre un'orrenda declinazione di genere
Cioè quello che alle donne capita non è l'insulto ordinario quello per tutti mai l'insulto l'apprezzamento fisico borgate l'allusione sessuale fino ai continui e ripetuti
Evocazioni e minacce di stupro tante donne famosi sono famose che si hanno avuto come dire
L'ardire di esporsi di avere un'opinione magari fuori dal coro o anche semplicemente per esserci state si sono trovati aggredite da un linguaggio di questo tipo sono state costrette a chiudere i loro profili social perché non reggevano più
L'urto di questi infami Contini insulti
Come agire dunque non solo repressione ma proprio un cambio di cultura ed educazione e cosa si sente di dire ai ragazzi che sono qui alle giovani che sono qui quali consigli dare loro che poi insomma sono i protagonisti di questo nostro mondo che cambia
Allora io penso ve lo dico con molta franchezza che la sfida non sia facile la strada è lunga e impervia e deve essere progressiva e non è una battaglia che si può vincere solo con la repressione che pure lo sottolinea un tassello importante di una politica di sicurezza non va trascurata
Ma non si vince solo su quel campo la sfida è culturale
E in quello tutta la società deve essere impegnata a noi come Polizia di Stato
Andiamo e lo facciamo in modo capillare non non sono interventi sport nelle scuole andiamo nelle scuole capillarmente per cercare di diffondere una cultura della Rete
In fondo sono pochissimi anni che che siamo tutti sulla Rete io dico sempre che non siamo ancora antropologicamente preparati a questo tipo di rapporto con gli schermi e quindi cerchiamo andiamo nelle scuole a suggerire
A dare una visione di come si possano sfruttare le potenzialità della Rete senza cadere in trappola
E in questo campo andiamo anche ad insegnare come si devono rispettare gli altri
Come si devono rispettare le altre perché le le donne hanno il diritto di stare in questo spazio pubblico di fondamentale importanza in piena libertà non deve essere richiesto loro un coraggio ulteriore per esercitare quello che ormai un diritto fondamentale
E ai genitori cosa bisogna dire
Ai genitori dei ragazzi e degli adolescenti che cosa bisogna dire come possono aiutare i giovani io dico sempre
Rivolgo un appello ai genitori io capisco la difficoltà di essere genitore lo sono i genitori per definizione sbagliano sempre quindi
è complessa la sfida però non bisogna tirarsi indietro non bisogna pensare che siccome la tecnologia Giovanni
E i ragazzi sono tecnicamente più bravi di noi non ci sia spazio per il nostro intervento non è così non è così perché la Rete è fatta di principi anche etici che a maggior ragione proprio perché la tecnologia
In qualche modo ci aiuta a travolgere lì vanno ristabiliti quindi non ci si può sentire dire ma io lascio perché non so neanche mandare gli sms figuriamoci se posso dar loro istruzioni no
Non ci si può tirare indietro se il caso informiamoci diventiamo anche un po'più Esperti tecnicamente ma i ragazzi non vanno lasciati soli
I ragazzi piccoli poi evidente che di fronte a un adolescente il discorso è diverso e la società anche che deve dare dei contro stimoli però è un campo nel quale bisogna misurarsi non bisogna fare passi indietro
Allora la la polizia di Stato vicino alle fasce più deboli della nostra società in prima linea contro i reati di stalking e violenza allora noi vogliamo raccontare una storia la storia di una giovane donna
Vittima di violenza madre di due figli
Raccolta in una testimonianza apra con la regia di mandarla in onda
Sin dall'inizio complicato alternava momenti di dolcezza e gentilezza al momenti quelli trattava male e niente faceva sentire inadeguata e tutto quello che facevo
Io giustificavo il suo comportamento
Per il fatto che non avesse un lavoro stabile al contrario di me che l'avevo
Ci si ricava a me stessa il fatto di stare con quest'uomo
In quanto padre di mia figlia e con mia figlia sempre stato bravo
Le cose sono peggiorate con trasferimento in altra città
Ha perso dopo poco il lavoro in quanto non sosteneva i ritmi lavorativi e la nascita del secondo figlio non ha migliorato le cose non cominciato lo sopportare il pianto del bambino
Orlando è trattato animale
Dicendomi di al momento di farlo stare zitto e ha cominciato a trattarmi male davanti a mia figlia facendomi sentire uno schifo di donna dicendo davanti a mia figlia facevo schifo e che mia figlia non doveva diventare come lei
Una sera non ce l'ho fatta più alla medico violenza psicologica nei confronti e nei confronti di mia figlia dici tu di dire basta
Una sera mi ha spinto sono caduta
Efficace spaventata ho deciso che quella sarebbe stata l'ultima volta che sarei stata con quell'uomo
Mi sono recata presso il commissariato
Di polizia vicino alla mia città e ho trovato o da una donna
Che avrebbe finito di il turno ricorda ancora l'ora erano le diciannove e trenta ed errate montata alle venti una donna che aveva due figli a casa dei questa donna è rimasta con me
Ed è fino alle tre del mattino mia sostenuta aiutato ad approntare la querela e anche a livello umano
Ignoro mi sono sempre sentita protetta mi hanno aiutata anche dando meeting riferimento il centro antiviolenza che di concerto con la Polizia di Stato mi ha aiutato anche a capire cosa dovevo fare
Ho nonostante le denuncia questo ma non si è placato irrompeva comunque ora calda
In qualunque luogo io andassi anche in vacanza ma nonostante tutto io sapevo che potevo chiamare a qualunque ora la polizia di Stato e loro
Sarebbero venuti ricordo un giorno stava uscendo migliore i miei bambini Licata
Non è tentato di entrare e ci siamo bloccati accade chiamato la polizia di Stato e sono arrivati due poliziotti
E quali sono stati veramente molto umani si capiva che anche loro avevano dei bambini perché sono stati gravissimi con il mia figlia
Non nonostante la paura il pericolo che c'era in quel momento mi affida non ha vissuto da paura e tanta ancora oggi e che so che quando uscirà nonostante la paura
Concordati farà quindi si avvicinerà a me io potevo chiamarli io avrò sempre paura di quest'uomo questo è vero
Però il fatto di sapere che non solo sola
E anche quando uscirà potrò sempre rivolgermi alla Polizia di Stato mi fa avere fiducia nel futuro
Voglio dire a tutte le donne di non aver timore di denunciare perché sono così si potrà comunque sperare in un futuro migliore
Dottoressa Pellizzari fa impressione avrò sempre paura
Quindi questa copra donna deve convivere con questo sentimento nei direttrice degli istituti di formazione della polizia di Stato voi a conformate appunto anche i poliziotti a sul sul come rispondere a queste richieste di aiuto
Naturalmente si l'attenzione al tema della violenza di genere è stato già rappresentato in varie declinazioni dal capo della polizia darla dottoressa Ciardi
Diciamo che il tema del sostegno ma soprattutto della Pittino logica della vittimizzazione secondaria
E c'era la situazione di una persona che ha già subito un trauma ma che continua a subirlo perché vive alle sue paura
è affrontato anche nei nostri corsi di base non è solo frutto di un approfondimento nei corsi specialistici di secondo livello cioè quelli dedicate al personale che già è in forza nella Polizia di Stato e svolge il proprio ruolo in determinati uffici squadre mobili
Reparti prevenzione crimine
Volanti
Ma sono temi che noi affrontiamo con gli allievi agenti cioè con coloro che si affacciano in quel momento al mondo della Polizia di Stato
Ovviamente abbiano grande attenzione anche alla violenza di genere
Alla tutela di quelle che sono le fasce deboli anni e in generale alla tutela dei diritti umani abbiamo rapporti di collaborazione con Oscar perché è una struttura che appunto a livello internazionale
Approfondisce cura il contrasto
E la tutela dei diritti umani con l'Autorità per l'infanzia notorietà autonoma con cui lavoriamo ieri i collaboratori dell'Autorità bando nelle nostre scuole a arricciati insegnare a fare conferenze e quindi è un tema sul quale c'è una grandissima attenzione
Il che poi anche inevitabile vista la mia declinazione di genere
Dottoressa lei è in polizia da trentaquattro anni e ha ricoperto negli anni importante Caffi vent'anni racconta un po'la sua storia in polizia
Sì io faccio parte di quella piccolo manipolo qui di fronte a me o un'amica una collega che con me hanno varcato trentaquattro anni fa il dirigente generale alla dottoressa Stradiotto
Siamo entrambi di Padova e insieme quasi mano nella mano abbiamo varcato la soglia della Scuola superiore di polizia allora Istituto superiore di polizia
E devo dire che abbiamo avuto l'onore di mercato la insieme al nostro capo della polizia
Che con noi
Ha iniziato il suo percorso straordinario nella Polizia di Stato trentaquattro anni fa
Che dire sicuramente non era non posso dire che fosse il mio sogno di bambina perché quando io ero bambina le donne non potevano entrare in polizia comunque immaginare di avere dei percorsi di carriera simili agli uomini sicuramente è stato come dire a un desiderio è una sfida lo ammetto ma dorata durante i percorsi di studio né in giurisprudenza a Padova
Perché dico una sfida perché non avevamo modelli di riferimento perché interpretare il ruolo di comandante di uomini perché allora veramente era solo essere comandante di uomini e le donne poi nel tempo sono arrivate ma in misura ovviamente sempre minoritaria
Significava anche trovare un modo di interpretare quel ruolo non tradendo e mantenendo fede alla propria appartenenza di genere e devo dire a che all'inizio forse questa è stata la cosa
A più difficile o comunque poteva sembrare la più difficile poi le dico la verità
Del quotidiano lavorando io sono stata fortunata perché sono stata giovanissima
Assegnata alla squadra mobile di Roma tra le altre in una sezione che si occupava di violenza di genere allora non non si usava nemmeno questa terminologia ma che comunque si occupava di violenze carnali di reati in danno di minori di prostituzione etc
Però nel quotidiano ma ho capito che in realtà la mia squadra i miei uomini erano scarsamente interessati all'appartenenza di genere del loro dirigente avevano bisogno di una persona che sapesse essere una guida
Che sapesse ascoltati né valorizzarli e soprattutto che fosse in grado di assumere delle decisioni responsabilmente laddove
Ce n'era la necessità quindi è cambiato anche un po'l'approccio alla formazione con una donna al comando come lei
Ma guardi sicuramente gli ho un'attenzione particolare a determinati argomenti però devo dire che sono argomenti sui quali ne in polizia non c'è una appunto a differenza di genere
Il direttore centrale dell'Adda Cassia all'attuale vada tematizzazione anticrimine
Sì da cui dipendono le squadre mobili e quindi all'organismo di vertice
Delle squadre mobili e quindi degli uffici investigativi sono uomini e da tempo hanno una particolare attenzione e il vicepresidente alla vicepresidente della Camera lo sa
Perché credo che con alcune di loro abbia stilato anche dei protocolli di intesa al non nei confronti dell'argomento con attenzione assolutamente altissima
Grazie dottoressa grazie nostri ospiti
Per il contributo che hanno dato cioè far giornata particolare per i messaggi che avete lanciato e adesso io siamo in chiusura vorrei leggere di un brano una splendida poesia di Frida Kahlo dedicata a tutte le donne si intitola ti meriti un amore
Ti meriti un amore che chi voglia spettinata con tutto e le ragioni che ti fanno affari in fretta con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire
Chi meriti un amore che ti faccia sentire sicura
In grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te che stenta che i due bracci sono perfetti per la sua pelle
Ti meriti una morente che poi gli a ballare Conte
Che trovi il paradiso ogni volta che guardano i tuoi occhi che non sanno hai mai di leggere le tue espressioni
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti che ti appoggi quando fa la ridicola che rispetti il tuo essere libera che che accompagni nel tuo volo che non abbia paura di cadere
Ti meriti una mole che ti spazzi via le bugie che ti porti il sogno il caffè e la poesia
Una bellissima polizia davvero
Quello che si meritano il telefonino e allora adesso io vi invito tutti quanti a scendere giù in piazza a piazza Montecitorio per vedere l'auto d'epoca FIAT mille cento utilizzata dalla polizia testare inoltre presente un camper e come ricordava da vicepresidente Mara Carfagna dove alcune donne poliziotto illustravano il Progetto questo non è amore è una campagna informativa contro la violenza sulle donne ideata e promossa dalla Direzione centrale anticrimine delle dipartimento della Pubblica sicurezza
Grazie a tutti