Festival di Internazionale 2019 - Conversazione con Massimo Gaudina

E ancora parliamo ovviamente è di Europa grazie anche la folta rappresentanza della con missione europea della rappresentanza in Italia della Commissione europea abbiamo qui con noi appunto il capo rappresentante abbinano della commissione mila Massimo caudina è un piacere riaverla qui buongiorno contro insomma dicevamo a microfoni spenti che è un periodo Complesso di passaggio di consegne ormai diciamo più o meno avvenuta di un autonomo commissione una nuova presidente della Commissione europea come Ursula von der Leyen
Che ha tra l'altro impresso diversi cambiamenti a diciamo alle istituzioni europee a parte il tema dell'uguaglianza di genere nella nei nei vari appunto delle varie comunità nella Commissione e i ruoli dei vari commissari ma soprattutto molto puntato sul tema del del Newbury il dividere e e quindi diciamo questo sarà un grande impegno che vedrà coinvolti tutti i paesi europei con qualche forse differenza
Allora sì siamo alla vigilia di un cambiamento di un cambio di stagione per le istituzioni europee abbiamo Parlamento europeo nuovo che si è appena insediato da un paio di mesi
Abbiamo la Commissione di Ursula von der Lion che inizierà il il primo novembre c'è ancora il passaggio della del voto in plenaria del Parlamento europeo il ventitré ottobre ma il calendario prevede che poi primo novembre se tutto va bene si comincia con con la nuova commissione
Come ha giustamente detto prima novità una forte attenzione alla al la questione di genere perché abbiamo non soltanto per la prima volta un presidente la commissione
No donna abbiamo anche la metà dei commissari che sono donne questo l'ha chiesto esplicitamente Ursula von der laiche la e l'ha ottenuta che abbiamo tredici su ventisette diciamo una
Tali da quasi però quasi perfetto
Però poi adesso comincia comincia il bello nel senso che adesso la nuova Commissione metterà sul tappeto tutte le sue proposte allora intanto c'è da concludevo negoziato cominciamo da quando c'è da concludevo negoziato che è iniziato con la Commissione Junker quello sul futuro bilancio europeo due mila ventuno ventisette questo è un capitolo aperto un capitolo importantissimo
Un capitolo di cui non sempre i media si occupano perché non fa parte dell'attualità stretta ma che però avrà un impatto forte sulla vita di tutti noi perché si parla di quanti
Quanto grande sarà la torta del bilancio europeo
E di che cosa si dovrà occupare cioè di quali priorità e secondo la Commissione le priorità sono poi quelle che coincidono indaga Parker con con quello che dice la con dall'Aniene quindi con l'agenda del del nuovo quinquennio quindi le priorità grandi io ne ce ne sono sei ma comincio con le tre principali la prima è la lotta al cambiamento climatico e il new deal europeo il gentil europeo
Quindi un piano straordinario di investimenti nell'economia verde
Nella riduzione delle emissioni inquinanti
Nella contrastare tutto quello che in questo momento sta contribuendo alla al cambiamento climatico e nel rafforzare anche il ruolo dell'Europa nel mondo perché
Dall'attaccamento climatico è la tipica battaglia che si vince soltanto lavorando insieme e quindi
Nuovi obiettivi per ridurre le emissioni ancora più di quelli che erano già stati prestabiliti cioè non più quaranta per cento ma cinquanta o cinquantacinque per cento di riduzione di CO due
Affrontare per la prima volta il tema delle emissioni inquinanti del traffico marittimo di cui si è parlato poco male grandi navi che inquinano molto contribuiscono a loro volta questo metri CO due quindi ci saranno azioni su questo
C'è l'idea di trasformare a partire dalla Banca europea di investimenti e questa è una proposta molto forte di creare una banca europea per il clima che dovrà andare a finanziare progetti di investimento nell'economia verde quindi un grande piano che userò con Dellai quantifica in mille miliardi di euro per il prossimo settennato
Che deve andare a ad affrontare tutto questo quindi c'è un'attenzione prioritaria totale assoluta e e convinta sulla lotta ai cambiamenti climatici che sono considerati un una battaglia di tutti un un problema che piene anche dalla attività umana e che come ogni attività umana può essere la causa del problema ma può anche se una parte della soluzione
Come anche su altre questioni altri dossier come per esempio l'odio si emigranti ci sono paesi come nel blocco Est che potrebbero avere maggiori difficoltà nella transizione la decarbonizzazione
Proprio per questo la commissione era presidente la commissione sta cercando di prevedere diciamo con un fondo Oak era per per aiutare questi Paesi che ovviamente hanno questioni economiche produttive energetiche importanti ma anche ne delle forti ripercussioni geopolitiche da questo punto di vista inutile citare ovviamente la Russia insomma
Cioè tombe ci sono ci sono delle situazioni molto diverse tra i anche se il cane diciamo assolutamente anche all'interno degli stessi Paesi tra Regioni diverso e lo sappiamo anche anche nel nostro Paese
E quindi l'idea di costituire l'esattamente un fondo una giusta transizione verso l'economia verde che vuole aiutare proprio quei settori e quelle regioni più esposte
E più diciamo e meno preparate alla a questa rivoluzione verde perché si tratta veramente di ripensare il ciclo di produzione ripensare l'economia introdurre l'economia circolare dappertutto la lotta alla plastica la riduzione degli delle emissioni di CO due eccetera quindi un aiuto supplementare alle regioni in transizione che si si aggiunge ai fondi strutturali fondi strutturali che sono stati una delle storie che ha funzionato in in molti paesi europei
E che continuerà evidentemente anche con l'idea di condizionare i fondi strutturali a a una serie di cose per esempio al rispetto dello Stato di diritto
Per esempio
Attribuire una quota maggiore di fondi strutturali a quei Paesi che hanno un impatto più forte del cambiamento climatico quelli più esposti ai al ai ai problemi strutturali io ho emergenziali legati a a questo nuovo clima impazzito quindi ci sono dei nuovi parametri dei nuovi criteri per distribuire questi fondi c'è un negoziato in corso quindi ancora non si sa
Quanti fondi andranno in totale al ai fondi strutturali quanto andrà all'Italia quanto andrà agli altri Paesi ma siamo quasi in in dirittura d'arrivo
Un'altra domanda chiaramente negli scorsi anni anche nella scorsa Commissione insomma il blocco l'asse franco tedesca è stata sempre molto importante anche determinante lo è stata anche larga misura nella designazione di Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea tra l'altro li anche con un colpo da maestro non tanto la Germania quanto del presidente macro
Siamo in una fase in cui il queste due potenze vivono diciamo periodi un po'Diversi dall'altra da da una parte c'era non fa un prodigio azzoppa pro diceva però non che a qualche modo recuperato solidità della sua leadership in Francia alta abbiamo invece un'analisi perché cioè necessariamente sulla viale del tramonto intendendo con questo ovviamente non potrà più ricoprire o non vorrà più ricoprire ruolo di cancelliera come sembra molto probabile dopo quasi quindici anni di carriera politica onoratissimo
E viviamo anche in un momento in cui la Germania rallenta in modo importante sull'economia e questo ha chiaramente delle ripercussioni anche per tutta l'Eurozona
Che quei libri avremmo in Europa da questa Luongo guardassero anche c'è per per il nostro Paese che ovviamente ha vissuto fasi alterne di diciamo nei suoi rapporti con la commissione in Europa rapporto col progetto europeo in generale
Diciamo che c'è c'è una parte di ieri di domanda che richiederebbe una sfera di cristallo esarca pilota traiamo azionista io quello che posso dire come come Commissione europea è che
L'Europa è sempre andata avanti con dei paesi che hanno costituito assi più o meno variabili e che hanno portato avanti gli altri al tempo stesso la Commissione e anche in qualche modo l'istituzione che protegge l'interesse generale che significa sopra tutto proteggere anche i Paesi piccoli vecchi paesi grandi già nel consiglio fanno sentire la loro voce ponderata nella commissione si cerca invece di in qualche modo trovare l'interesse comune condensare le varie varie esigenze e cercare di non lasciare indietro nessuno ed è per questo che poi a volte ci sono anche delle tensioni fra la commissione e il Parlamento che molto spesso sulle stesse posizioni
E poi d'altra parte il consiglio dove invece gioca un po'di più questo questo rapporto di forze che si è creato nel tempo e che deriva da tanti fattori non ultima la popolazione dell'ente sono Paesi più grandi paesi più più piccoli
Quello che che succederà nei prossimi anni è difficile da dire di certo si vede in alcuni Paesi una in molti paesi un arretramento del cosiddetto sopra Nismo cosa vuol dire vuol dire che forse in tanti Paesi tanti cittadini
Hanno capito che le sfide di oggi superano i nostri confini
E se le sfide superano i confini anche le soluzioni devono superare i confini per cui si Ribezzi ritorna a vedere l'Europa cono come un pezzo della soluzione e non come un pezzo del problema
Essi
Si capisce che soltanto cooperando si può contrastare il cambiamento climatico di cui parlavamo prima
Si può insieme affrontare la grande rivoluzione della intelligenza artificiale che è un'altra vengano altre novità tutto il digitale il discorso delle nuove generazioni
E soprattutto si può cercare di crescere dal punto di vista economico e sociale insieme perché queste anche l'altra terza grande priorità abbiamo detto prima digitale e larga se Profeta e l'economia un'economia che sia centrata sulla persona sul sociale
La presidente fondarla in propone un salario minimo equo europeo e propone anche un fondo per l'infanzia che dovete permettere a tutti i bambini e le bambine di di avere accesso in Europa alla sanità e all'istruzione
Cosa che ancora non è non è scontata quindi c'è c'è una forte attenzione anche su questo e poi ovviamente c'è la continuazione del coordinamento delle politiche economiche e monetarie con con le regole che conosciamo e con la la situazione conosciamo e che chiaramente come tutto il resto può anche essere evolutiva
Ecco l'ultima aspetto che riguarda ancora una volta al nostro paese fino a qualche tempo fa ha diciamo di dialogo non era dei più facile con la Commissione europea quando c'è stato ovviamente il cambio al governo almeno una delle due forze politiche ha abbandonato il campo diciamo in modo anche abbastanza rocambolesco
Le carte in tavola anche nel rapporto con l'unione sono cambiate tanto che fino a qualche tempo fare
Diciamo usando un eufemismo impossibile pensare di avere un commissario così pesante come Gentiloni all'economia appunto in nella Commissione e oggi invece abbiamo questo scenari certo ritagliati tua abituato
Stia grandi capovolgimenti di fronte tra ci sono salite dei cambiamenti costituzionali ci sono sicuramente stati dei cambiamenti importanti al tempo stesso io sottolineerei che la Commissione europea ha lavorato con tutti i governi italiani degli ultimi anni anche
In tutta la sua storia praticamente non c'è mai stato un opposizione da parte di Bruxelles nei confronti del governo italiano ci sono stati dei momenti un po'più difficili delle tensioni anche su sui conti pubblici evidentemente uno dei temi che che occupano gli spazi mediatici ma al tempo stesso anche l'uso il Governo che che è uscito quest'estate e cioè che che ha terminato il suo mandato prese state ha avuto dei margini di flessibilità sulla spesa pubblica per esempio quindi non c'è stato un trattamento diverso
Per cui la commissione ha collaborato con i governi italiani continuerà a collaborare e poi chiaramente sui sui dettagli e su sul come
Lo vedremo e anche perché ci sono delle urgenze anche per la per la Commissione da una parte sicuramente c'è il dossier Brezzi te che continua a essere un dossier complicati
Si muova in particolare in questi ultimi giorni c'è la questione Dazzi con gli Stati Uniti anche lì come si riuscirà Anna maneggiare
C'è un tema che è molto non solo esplosivo ma anche potenzialmente divisivo tra Paesi perché chiaramente il presidente Trump sta giocando si in blocco contro l'Unione Europea ma sapendo benissimo colpire
A fasi alterne a seconda del settore dei diciamo destinatario di dazi di mettere anche gli uni contro gli altri sterzando presenterà questa il vino o potremmo citare altro o l'agroalimentare
Insomma tocca molto da vicino il nostro Paese assolutamente ciò che su questo l'Europa può giocare una carta di un di una competenza molto fonda cioè l'Europa nel commercio internazionale ha una competenza europea appunto non è
La somma di ventisette o ventotto Paesi per cui si cerca di negoziare insieme decidere insieme e prendere tutte le contromisure insieme la vicenda ancora aperta perché
Ci sono degli annunci ma non ci sono ancora state delle delle decisioni formali prese qui c'è un negoziato in corso per cui non è ancora il momento di di commentare su quello che che sta succedendo ma di certo il fatto di di imporre dei dazi non pare la direzione che auspica l'Europa l'Europa spicca un commercio multilaterale un commercio aperto col commercio che possano garantire crescita
Per tutte le parti coinvolte e quindi è pronta a rispondere come come è necessario in caso questo
Sì si concretizzi ma si spera ancora di aggiustare le cose e davvero grazie Massimo Gaudina in capo della rappresentanza a a Milano della Commissione europea quindi ai Savoia grazie ancora grazie arrivederci