Intervista a Gianfranco Bettin sull'emergenza a Venezia dopo l'ultima alta marea e sulla realizzazione del Mose

Radio radicale ancora emergenza venerazione emergenza che non iniziata qualche giorno ma inizia da molti e molti anni per parlo di quello che sta accadendo nel capoluogo veneto abbiamo in collegamento con noi Gianfranco detiene ben trovato benvenuto su Radio Radicale innanzitutto
Grazie buongiorno allora questa mattina
Diciamo ENEL se ovviamente si è svegliata con un'acqua altissimo centottantasette centimetri la seconda marea della storia lei su Facebook ha fatto un posto molto molto chiaro dice il MOSE non è in ritardo il MOSE il ritardo l'errore che lascia Venezia con l'acqua alla cura stanotte centottantasette centimetri la seconda marea della storia dopo il quattro novembre del sessantasei centonovantaquattro centimetri ora piagnistei e alte grida di politicanti opinionisti conduco rilievo ignoranti sui ritardi del MOSE che lascerebbero Venezia esposta ma il MOSE non è ritardo il MOSE è il ritarda il MOSE l'errore storico con la prepotenza con la corruzione con insipienza e atto imposto la città evitando perfino di verificare le pratici sino alternativi esistenti più semplici più efficaci cadrebbero danni già ammesso Venezia insicurezza stanza sprecare tempo ora montagne di soldi
Soprattutto senza fare correre i rischi mortali che sta correndo che ha vissuto di nuovo in questa notte tragica ecco talora Bettin innanzitutto quali sono stati non tanto i problemi disfunzionali del MOSE che sappiamo bene ma quali sono state le altre soluzioni che non sono state messe in campo perché in queste ore si parla esclusivamente diverse
Pronto sì sì dicevo in queste ore si parla esplicitamente ad un volto alla Corsica sui allora
La di bacche Héctor su come salvare Venezia dalle acque alte accompagnato gli ultimi cinquanta sessanta anni del della vicenda pubblica in questo Paese e ovviamente il dibattito in città ma anche in Parlamento perché è quello il luogo in cui infine s'è deciso Roman Parlamento governo
Come intervenire la scelte di procedere comuni il MOSE con una delle soluzioni in campo e discussa per anni a forzato in quella direzione appunto la la Scelta evitando dico confrontare di confrontarla con le altre propone altre proposte che erano emerse c'è un primo elemento di fondo
Il la questione della stradale di Venezia non riguarda solo le acque alte che entrano dalla bocca di Porto riguarda il suo stato permane ente cioè il fatto che le manomissioni interni lo scavo di canali soprattutto o l'interramento di porzioni dell'alcuna per farci delle cose da ero porporato industriale o altre cose ha ridotto il bacino e quindi l'acqua che entra
In cui inscena uno spazio minore di prima invade di più questo spazio
E quindi bisognava intervenire il secondo punto riguarda le le affetto globale
Del mutamento climatico che innalzando il livello medio del mare progressivamente è ovviamente impatta anche sul Venezia e quindi la vera grande opera che era stata individuata e che in parte è stata realizzata in piccole porzioni
E era relativa al sollevamento del fondo della città tecnicamente possibile infatti realizzato in alcuni punti e poi completamente abbandonato in favore dell'unica soluzione si era pre definita da parte del mondo politico e cioè la la grande opera che bloccava nel momento di massima marea lo scambio tra mare laguna le tre bocche di porto separano il bacino lagunare dal mare Adriatico
Anche sul punto dell'opera da fare alle bocche di porto che nessuno negava fosse necessario ovviamente calibrare la discussione è stata subito chiusa da parte del mondo politico in prevalenza naturalmente c'erano anche l'ignoranza dei corsi dissonanti tra le quali fortissima quella del comune degli ira nemica no
Emergevano altre soluzioni in comune alla vigilia della decisione che prese poi il Governo attorno ad al due mila cinque due mila sei organizza una grande mostra sulle alternative ne furono presentate almeno una decina nove
Diverso è tutta in meno costosa tutte più rapide nella soluzione tutte più semplici nel modo di funzionare e tutte come dire meno impattanti anche dal punto di vista strutturale
Si effettua sede forse scelta una di queste saremmo in al sicuro da almeno dieci anni questo è il punto fondamentale la scelta di realizzare il MOSE è stata totalmente diretta politicamente anche al netto delle corso fenomeni di corruzione ore delle altre patologie diciamo legate a un sistema che ne in Italia e spesso per quanto riguarda appalti di opere pubbliche purtroppo segnato da questo tipo di di Dini patologie per l'appunto un ricco in codini Rimini diciamo per meglio dire anche al netto di queste insomma
Quindi la gravità della situazione attuale consiste nel fatto che mentre le condizioni globali stanno rendendo più urgente difendere i le località costiere in particolare ovviamente città come Venezia da dai mutamenti climatici che le insidiano in questo caso portando la marea
Dentro la città contro un più spesso di quanto non succedeva in passato e anche sempre più spesso mentre questa urgenza è sempre massima l'opera che si è pensata per fronteggiarla
Si misura e si rivela sbagliata tecnicamente complicatissima da realizzare
Mentre si va avanti a realizzarla parcheggiare a Limbiate dato il tempo lungo che è trascorso dall'inizio si deteriorano e sostanzialmente che la sposa peggiore concettualmente sbagliata questo è il punto
Ecco il punto è chiaro ed è diciamo un punto su cui fondamentalmente la la politica atti battuto per molto molto tempo le scene che vediamo in queste ore sono scene ovviamente dure e c'è diciamo chi come il sindaco Giuliano diciamo anche in qualche modo il bucato sostanzialmente una peggioramento della situazione
Per via dei del del global warming dell'etica del cambiamento climatico ecco anche noi diciamo guardate questo diciamo
Non tra coloro che si insediarono adesso e ci raggiungono laddove noi siamo da qualche decennio puntano
Brugnaro uno di quelli che i il ridevano coloro che sollevavano questioni ecco sistemi che tra le quali mutamento climatico
è uno degli uomini che si autodefiniscono come uomini del fare no
Che è esattamente la mentalità in modo insieme Rodrigo e prepotente di andare avanti su quella che secondo loro è l'appello e l'opera non sono tutti quelli che hanno spinto ciecamente nella direzione del MOSE riducendosi oli in questi stati tralasciando
Sto o nulla eterno attive tralasciando di occuparsi dell'ecosistema nel suo complesso questo è il punto adesso come dire vorrebbero utilizzare l'argomento del global warming al al quale si sono svegliati oggi diciamo no per semplicemente spingere per la conclusione del dell'opera è in corso insomma
Ma questo è una cosa che avverrà comunque insomma loro lo stanno l'avrebbero già azionato l'anno scorso due anni fa ma non manca molto alla fine se se fossero sicuri che l'opera funziona se non avessero riscontrato i difetti funzionali strutturali che ha già rivelato nel frattempo sono sono chiacchiere sosta nel mentre che evocano un po'di spirito del tempo perché tutti quanti sanno che è un problema di mutamento climatico c'è grazie soprattutto le grandi mobilitazioni di questi mesi
Ma sono prive di conseguenze ove operative in un hangar della conseguenza
Principale per Venezia oggi sarebbe che sì definisce una Commissione parlamentare d'indagine su quello che è successo intanto un un un anche altri si attivassero operativamente gruppi di lavoro per verificare davvero lo Stato dal monsone
Senta a confondere le acque letteralmente in questo caso sì definisce cosa si può fare quello che è stato fatto finora adeguandolo
Ai difetti per superare i difetti emersi e adeguandolo alle ai il cambiamento di contesto climatico ed ecosistemi con in cui siamo oggi spento quello in cui era stato pensato questo Progetto
Questa cosa qua andrebbe fatta subito immediatamente operativamente mentre per ora ci si limita a gridare
Rifinanziate l'opera per il più per quello che è mancata da fare c'è portate più soldi per Cuper indire il MOSE sostanzialmente così com'è così come è stato pensato e questo è un errore politico naturalmente è un errore tragico per per la città
Andare avanti sulla stessa strada che ci ha portato a incardinarsi e a essere ancora oggi due mila diciannove inermi e poi in mortalmente all'insidia
Che avrebbe dovuto attrezzarsi culturalmente e politicamente operativamente in data cinquantanove resta fa
Ecco in conclusione vittima diciamo abbiamo di fronte a noi di forse una diciamo ma una struttura della tragedia possiamo dire già a già chiara non ci sarà il il tempo della solidarietà ci sarà il tempo della del rientro di questa enorme marea ci sarà molta retorica sul fatto che Venezia ce la farà ancora una volta però poi il rischio è che rimanga un po'tutto così la società civile veneziana di Mestre dei di diciamo di di Marghera tutti quanti quei posti che sono da decenni come lei ricordava dire punti Atlante un po'della crisi del del nord est di quel modello anche industriale e produttivo ed economico che tipo di risposte stanno cercando di dare nell'arco di questi mesi di questi anni ricordiamo ad esempio anche la grande questione delle grandi navi che che chiaramente animato il dibattito politico anche nell'arco dei mesi scorsi
Beh il è è molto cresciuta la consapevolezza della necessità di affrontare in termini globali il problema globali
Nell'ambito del contesto locale egli non soltanto il tema delle bocche di porto ma del della rigenerazione dell'intero sistema ecosistema lagunare e della sua dipendenza
Dal dal contesto appunto globale allo scenario globale
Nell'epoca dei e dei mutamenti climatici questo è molto cresciuta è molto cresciuta anche qui la consapevolezza che ogni manomissione ulteriore tipo quelli la di scalare nuovi canali per consentire l'accesso delle grandi navi in in laguna è un problema che va assolutamente una questione che va assolutamente approntata scongiurando la perché con la con l'obiettivo di come si dice togliere le grandi navi da fare Marco no le si vuole fare passare da fa fare il giro largo diciamo entrare dal canale dei petroli attuale che è una delle cause del dissesto idrogeologico della laguna
Cavando ulteriormente sia quel canale che altri canali per consentì a queste americana rifare il giro largo per arrivare comunque a Venezia senta passare davanti a San Marco sarebbe un un aggravare
Il re una gravare rappresenterebbe un aggravarsi del problema del dissesto Idro onirico della laguna e quindi un altro colpo verso la la sua catastrofe diciamo se e la questione del della
Circa la sua capacità di reagire va a messa anzi diciamo così in relazione al punto di convergenza drammatico in cui oggi siamo non non quella con quella di ieri sera è stata molto simile al sessantasei perché uno novantaquattro la marea nel settantasei uno tanta assente questa notte molto simile ma la differenza di fondo è che la il vento del quattro novembre sessantasei era eccezionale
E lo è rimasto anche se in forme minori si è ripetuto qualche volta nei decenni successivi
Ho
Oggi invece questi eventi tendono a ripetersi con una facilitata e frequenza molto maggiori e essere molto simili alle condizioni strutturali permanenti della laguna
L'evento con la tragedia dell'evento di stanotte è questa
Eccezionalità della singola ha qualità diciamo così no contro la normalità di un dissesto idrogeologico che avvicina né delle due cose
Quindi questa è la differente rispetto a cinquant'anni fa i decenni i processi che hanno portato a un avvicinarsi della punta estrema dell'evento eccezionale con la
Gravità della condizione ordinaria della laguna
Questa cosa nel contesto i cambiamenti climatici che ne sono una causa è un'aggravante rende la situazione oggi è veramente drammatica e spiazza quello a cui si è pensato finora che è appunto il MOSE
Bene allora noi la ringraziamo ora nel frattempo Gianfranco Bettin ha per questa conversazione ovviamente torneremo ad Barci i questa problematica come evolverà anche nelle prossimi nei prossimi giorni nelle prossime ore grazie davvero per essere stato con noi
L'imputato e voi li avete