Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buona sera o buongiorno agli ascoltatori di a radio radicale a seconda di quando ci ascoltato e questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione non c'è pace
Senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì alle ventitré e trenta oppure in ripresa il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative in corso future nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedicheremo l'appuntato ad uno speciale sulla crisi di limbica il cui annessi inasprimento ha portato la comunità internazionale a considerare di nuovo la situazione nel Paese tra le priorità del suo agenda
Per commentare e approfondire questo tema interviste ero Gianfranco Dell'Alba presidente di non c'è pace senza giustizia come di solito diamo per lo spazio prima alle notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles ci vengono lette questo oggi da una nostra nuova collaboratrice Francesca Basso Francesca a te la parola
Grazie Nicola
Appieno la rassegna di oggi come un report recentemente pubblicato dall'organizzazione non governativa frammenti Sanders che riferisce che sono stati più di trecento gli attivisti per i diritti umani assassinati in trentuno Paesi del due mila diciannove
La Colombia è in testa alla lista dei paesi più pericolosi con centotré uccisioni anche a causa delle tensioni politiche che da anni si trascinano nel Paese
L'America Latina primeggiano solo del numero di persone uccise ma anche nel tasso d'impunità che purtroppo è ancora la norma nella maggior parte dei casi il due mila diciannove afferma Fanfani Sanders è stato un anno caratterizzato dall'azione di numerosi movimenti sociali a livello globale del Medioriente Sud-Est asiatico alle Americhe
In quasi tutti i Paesi coinvolti da proteste di massa sono state commesse violenze sugli attivisti ricordiamo tra gli altri in Cile dirà dirà e l'Honduras
In questo contesto realizzazione ha raccolto riportato non sono i casi di assassinio ma anche altri tipi di violenza e di intimidazione ai danni degli attivisti quali campagne diffamatorie accanimento giudiziario pressioni Sandra attacchi ed episodi di violenza di genere
La grande maggioranza di coloro che sono stati uccisi nel due mila diciannove aveva precedentemente ricevuto minacce parliamo dell'ottantacinque per cento dei casi e attivisti di quest'altra Anita nel si porta criticavano a vari ambiti di diritti umani per prima alla libertà di espressione ai diritti LGBT Q alle comunità indigene
Il settore in cui si sono verificate Peter Lenz è proprio quello dell'attivismo indigeno è legato al clima che ha registrato il quaranta per cento degli assassini
E diritti difesi da Pelé attivisti tra cui ad esempio il diritto al proprio territorio
Sono sempre più spesso al centro del dibattito internazionale soprattutto per le ripercussioni della crisi climatica che si abbattono maggiormente su queste popolazioni i cui diritti sono tutelati dal due mila sette per dichiarazione dell'ONU sui diritti delle comunità indigene undici
Dunque passiamo ora in Canada dove questa dichiarazione Laundry e in questi giorni oggetto di discussioni conforme ad hoc convocato per il quattordici gennaio
Infatti l'adozione delle dichiarazioni non va a livello nazionale rimasta per anni in stand by principalmente a causa del conflitto tra diritti indigeni e gli interessi energetici delle grandi aziende di gasdotti che attraversano il territorio canadese ed hanno evidenti ripercussioni sulla vita delle comunità locali
Il forum e della partecipazione di esponenti di diverse aziende canadesi insieme a cinquecento leader delle comunità indigene ed ha come obiettivo quello di conciliare l'espansione dell'economia locale con le disposizioni della dichiarazione o no
In particolare il controverso e discusso il diritto di veto da parte delle comunità sull'adozione di progetti infrastrutturali nei loro territori
Discussioni più accesa riguarda appunto un progetto di un gasdotto da sei virgola sei miliardi di dollari dell'azienda costante a studenti
Parte di un progetto più ampio che porterebbe alla mobilitazione di quaranta miliardi di dollari in totale il premier George Morgan
Sostiene il progetto e riferito in una conferenza stampa che anche le comunità indigene interessate avrebbero espresso il proprio consenso per la progressione dei lavori mentre invece leader e attivisti First Nation smentiscono tale dichiarazione ed invocano lo staff dei lavori fino all'ottenimento del consenso delle proprie comunità
E continuiamo a parlare di clima il bush australiano continua a bruciare la superficie interessata dei roghi e quasi corrispondente al territorio della Bulgaria
E mentre l'Australia è una mente scenario della cosiddetta faresti la stagione dei fuochi
L'espansione incontrollata degli incendi ci mostra quanto l'impatto del cambiamento climatico abbia cosa altro aumento della durata della severità dettati stagione in un pianeta in cui le temperature medie continuano a salire
Non sono lo stadio avvolto dal pericolo di incendi massivi
Le aree a rischio includono anche la costa occidentale degli Stati Uniti in particolare la California
L'Africa meridionale le aree mediterranee e l'Asia centrale
Anche per questo è importante per tutti noi considerare le lezioni apprese per l'episodio saliamo
è importante riconoscere che alla radice di Palin Cenni c'è il cambiamento climatico e dunque e tecniche di prevenzione con cui si è sempre proceduto potrebbero non funzionare nel mutato contesto in cui ci troviamo
I politiche di prevenzione devono evolversi verso un'ottica più lungimirante dato che le ripercussioni di tali catastrofi riguardano non soltanto i residenti delle zone interessate ma anche i governi e persino i mercati ad esempio il settore assicurativo
Infine anche i negazionisti più convinti si troveranno piegati riconosce l'esistenza di questa emergenza come riportato dall'insidiosa il settanta per cento dell'esportazione australiana è costituito dal settore estrattivo in primis carbone ferro verso la Cina
Il premier australiano conservatore Starman riserva eletto nel due mila diciannove anche grazie al suo appoggio distrutto estrattiva del Carbonin Quinzano
è ora oggetto di pesanti critiche per le politiche di Sarno e l'assenza di una risposta efficace durante questo periodo di crisi
E sessantuno per cento degli australiani percepisce il cambiamento climatico come grave problema la speranza per il futuro è che l'opinione pubblica possa spinge il governo australiano ad intervenire in maniera più cosciente ed efficace
Grazie Francesca per questa selezione
Commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito all'argomento principale della puntata odierna come anticipato in apertura assieme a Gianfranco Dell'Alba presidente
Di Non c'è pace senza giustizia vogliamo fare un punto sulla situazione in Libia il cui i Nas inasprimento della crisi nel quale il paese è sprofondato ormai da vari anni sta suscitando
Di nuovo l'attenzione massima della comunità internazionale
E Gianfranco buonasera
Ti vorrei chiedere di condividere con i nostri ascoltatori alla tua direi propria lettura e della crisi libica
Alla luce anche dei suoi ultimi sviluppi nonché delle priorità che non c'è pace senza giustizia sta cercando di portare avanti
Si ingarbuglia sempre di più la situazione per quanto riguarda la crisi indica
Putin che ha tentato di di restare il nuovo tacere internazionale di esercitare insofferenza il ruolo che in altri tempi probabilmente avrebbe svolto avrebbero svolto gli Stati Uniti
Non è riuscito a far firmare ma la pace o comunque far firmare l'accordo raggiunto con la Turchia dai dai due dalle due parti in causa sul Tirreno
Serra per quanto riguarda la Tripolitania e Haftar per quanto riguarda la Cirenaica Serra già firmato a star inaspettatamente pure essendo protetto dal punto it oppure facendo parte del campo di Putin apparentemente
Ha chiesto tempo di riflettere e del partito senza tirare fuori per così dire la penna anche se ha promesso di partecipare anche lui a questa conferenza organizzata a Berlino che si ritrova come in passato torniamo all'epoca di Bismarck si ritrova centro di accordi sul continente africano
Con una incomba posizione geografica se si pensa che logicamente probabilmente forse molto più a sud sarebbe dovuta avvenire una conferenza riguardante la Libia facciamo un passo indietro perché le parti in causa si sono molto spesi sulla questione libica bando dandoci alcune lezioni molto importanti è ovvio che hanno potuto dire una loro quei Paesi che hanno mostrato non solo i muscoli ma anche hanno dimostrato la capacità no di potere mettere i cosiddetti stivali sul Tirreno e cioè praticamente impegnare direttamente o loro truppe o tutte magari di mercenari o di altri combattenti da loro assoldati da loro protetti protetti da loro sistema
Militare è stato il caso della Turchia che motivi
Geopolitici
Di neo-ottomanesimo potremmo dire di volontà egemonica di Erdogan che sta combattendo una una battaglia durissima con gli altri Paesi forti della regione per il controllo di questa parte del mondo ha non ha esitato a a schierarsi non Scholar mente conservatrice
Ivi compresa attraverso una spericolata
Annessione dello spazio marittimo tra alla Turchia la vide che non sono proprio confinanti ignorando i diritti i diritti dei paesi team ammette metà che non a caso sono ciclo la Grecia in particolare
Sapendo che quelle terre sotto sotto Pasqua sono ricchissime potenzialmente di giacimenti petrolifere e di gas non a caso zona di intere è importante anche per terreni
Erdogan a chiuso
Ad altre ha possibilità di altri
Interlocuzioni paritarie a sposando la causa di Serra quasi come primo vie principale alleato ha chiuso la porta anche a possibilità altri alleati di serraggio rimanenti tra cui proprio in Italia unico paese ad avere ancora
A vedere l'ambasciata aperta a Tripoli potessero dire la loro
Putin dal canto suo ha capitanato di fatto il fronte dei Paesi che sostengono al TAR
Egitto Arabia Saudita
Emirati Arabi che hanno fornito sin qui immateriali i mezzi per
Assicurare ad Astana la sua campagna
Militari molti mesi in corso su Tripoli genere sul resto della Libia e in questa situazione
Dovrebbe potrebbe
Trovare minimo
Di sbocco proprio nell'occasione della conferenza di
Di Berlino lamentele volata a Mosca nei giorni scorsi proprio per parlare anche di questa scadenza dove l'impressione molto viva è stata è quella che la conferenza sarà sia ospitata in un Paese europeo ma a schivare le fila rischiano di essere potentati e i ex che prossimi futuri interi di altra natura pensiamo a quello turco e a quello a quell'uscio
Non a caso infine le stime invito è stato esteso anche rappresentanti americani come se fossero diciamo l'elemento accessorio e non centrale in questo genere di inscenare quindi si sta stiamo assistendo ad una dislocazione della politica mondiale e delle delle così di Paesi chiave che nei Menem controllano o comunque che ne guidano un po'il percorso che hanno un ruolo preminente dove l'impressione visiva è quella che l'attore l'attore principale che manca
E soprattutto l'Unione europea e all'interno dell'Unione Europea certamente d'Italia
Che avrebbe tutti i titoli geografici oltre che storico politici per essere il primo al Paese doveva essere coinvolto in una vicenda libica ma già nel due mila undici come sappiamo l'offensiva e che ha portato alla defenestrazione di Gheddafi si è svolta di fatto con l'Italia
Quasi
Non non considerata non non tenuta presente nei miei piani di chi decise allora questo questo il regime Cengio nei confronti della quindi staremo a vedere nonostante l'attivismo di Conte anche Di Maio Di Maio però resta indubbiamente il fatto che siamo più spettatori che attori anche perché
Si arriva a un punto in cui l'impegno sul terreno deve essere di un certo tipo chi lo ha mostrato evidentemente sta tirando la coperta se
Io tra l'impressione che da è quella di stare a guardare
Plastica dimostrazione di questo il dibattito triste dibattito di ieri sera al Parlamento europeo dove indubbiamente è un'ora tarda però certamente l'Alto rappresentante Borrelli a di fatto relazionato
Ha un'ala vuota
Che non ha neanche poi successivamente pensato di adottare una posizione almeno a caldo del Parlamento europeo su sulla vicenda libica pur in presenza di di fatti importanti successi in questi ultimi giorni quindi
è una situazione
Di di movimento vedremo se diciannove
Ci saranno le condizioni per passi avanti significativi se forse in quell'occasione affittarlo farà la mossa che ha rifiutato di fare a Mosca quello che è importante sottolineare che nonostante la situazione
Sul terreno resti assolutamente dedicata come ben sappiamo continua l'impegno di non c'è pace sul terreno con iniziative
Per perseguire e completare il il
Progetto molto ambizioso molto importante a favore dell'infanzia di da fasce giovani della popolazione libica che
In cooperazione con Unicef e sta portando avanti da oltre un anno
A favore della Libia anche se non tutte le iniziative è stato possibile realizzare in in Libia con alcune iniziative realizzate nella vicina Tunisia è un esempio importante di come debba mai essere persa di vista la
Il benessere la necessità di lavora perché la la società civile
Anche di quel paese anche della Libia che non è solo il semplicemente il punto di arrivo di partenza degli immigrati ma è un Paese che
Ha bisogno di di essere rafforzato le sue strutture civili amministrative e politiche sociali ecco nonostante
Il
I venti di guerra continuino purtroppo a dilaniati la è importante mantenere presenze come questa significativa che sta assicurando Non c'è pace senza giustizia
E Gianfranco oltre alla crisi libica un altro
Teatro di tensioni molto viveva concentrato
L'attenzione della comunità internazionale ossia la crisi tra Stati Uniti e Iran dopo l'uccisione del generale iraniano casse messo le mani in un rap americano a Baghdad
Un tuo commento sul contesto e le ragioni di questa escalation
In questa vicenda colpisce
Nei vari commenti quanto sia passata sotto silenzio l'atto iniziale di questa mi questa complessa partita che è in corso tra l'Iran gli Stati Uniti ma che coinvolge naturalmente tutti gli attori
Sia della Regione che del che del resto del mondo compresa l'Europa Perrone piuttosto silenziosa e abbastanza attonita su queste vicende mi riferisco alla uccisione e del generale sulle mani e vera e propria esecuzione extragiudiziale secondo il diritto internazionale cioè qualche un atto diciamo di peraltro commesso in territorio di un Paese terzo un atto deliberato molto ad uccidere una una personalità in questo caso il potentissimo
Generale sulle mani
Che non è morto in un'azione di guerra in un attentato sotto le bombe o in una in un altro contesto ma è morto perché a un certo punto gli Stati Uniti hanno deciso di
Punirlo
Per quanto era avvenuto nei giorni precedenti probabilmente sotto la sua egida e cioè l'occupazione dell'ambasciata americana a Baghdad ma che si configura a tutti gli effetti come appunto una vera e propria esecuzione
Extra giudiziale quindi una condanna a morte diciamo senza processo che si è conclusa con la morte del del generale sulle mani
E come ha ha sottolineato la la relatrice delle Nazioni Unite mia scala ma proprio responsabile è del del tutto quello che riguarda le esecuzioni extragiudiziali
Basta pensare a una per tutte emblematica quella delle di Kamal cast oggi sul quale sulla quale non c'è pace senza giustizia sta da diversi mesi conducendo una campagna con la la fidanzata
Punta di già Censi zero anche in questo caso bisogna sottolineare questo non è che perché l'hanno fatto gli americani
Non si debba sottolineare quanto sia grave ai sensi del diritto internazionale
Quello che è successo e quanto sia grave la totale praticamente assenza di reazioni che abbiano quanto meno messo l'accento sul fatto che questo non è un modo per gestire rom conflitti e crisi internazionali soprattutto se venga questa queste modalità vengono esercitate da Paesi democratici dove vige lo stato di diritto
E non è un caso che siano stati praticamente in soli rappresentanti del partito democratico americano ad avere chiaramente definito questo un assassinio è un assassinio di Stato
Mentre stupisce davvero la il silenzio dell'Europa che incapace di di agire se non per chiedere
Vanamente
Alle parti di di potersi incontrare ma senza mettere sul campo sul piatto sul tavolo alcuna alcuna alcuna diciamo elemento perché possano condizionare questa richiesta e quindi posso avvalorare la fronte per la per la forza che questa potrebbe avere ecco stupisce che nelle dichiarazioni ufficiali non una parola viene vinta su questo fatto che che che è quello che ha scatenato naturalmente le reazioni per cui oggi ci si indigna per la reazione iraniana per i missili lanciati contro le basi americane in Iraq che ma naturalmente il fatto scatenante certamente è stata la provocazione
Gravissima
Di avere voluto occupare l'ambasciata americana
Creando nel
Nel nel nell'immaginario collettivo un'immagine simile a quella del di quaranta anni fa davanti con l'occupazione dell'ambasciata americana Hutter Anna all'indomani della presa del potere da parte degli Ayatollah
Ma è indubbio che questo fatto non può non essere sottolineato sia per perché è grave in sé la vere compiuto questo trattando diciamo sulle mani come si è trattato Osama Bin Laden diciamo che al di fuori di ogni di ogni relazione tra tra tra Paesi tra governi agiva in quanto capo terrorista e quindi come tale è stato poi liquidato dalle forze speciali
Americani
Nelle circostanze che tutti ricordiamo
Qui avvenuta un po'la stessa cosa però parlando del numero due del regime iraniano e quindi e quindi di un qualche cosa che naturalmente
E di natura diversa e e non può che interpellare ripeto tanto il quanto è accaduto quanto bisogna dirlo ma non reazione
In particolare nell'Unione Europea
Dei suoi i suoi Paesi anche delle sue forze politiche su una pratica che a questo punto viene quasi avallata se dovesse rimanere tale e cioè si dovrebbe dire
Sì verrebbe quasi da dire tutto sommato
Ogni mezzo è lecito però perdendo di vista
Diciamo secoli nei quali soprattutto gli ultimi decenni che ci hanno visto incardinare non soltanto un diritto un diritto libri di guerra un diritto penale internazionale ma anche una serie di prassi
E di consuetudini che
Tutto sommato costituiscono la base del nostro stare insieme e del nostro stare insieme come
Paesi retti dalla dal diritto e dalla Lecce
E grazie Gianfranco siamo ora giunti alla fine di questa trasmissione non mi resta quindi che ringraziare Francesca Basso che oggi non solo ha curato la redazione e la parte tecnica ma anche letto
Le notizie della settimana vi ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che MP W. J. punto org
Oppure non c'è pace senza giustizia punto orgoglio nella sezione
Donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani fondamentali che ringrazio molto
Per l'ascolto e vi do appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in ripresa il venerdì alle sei del mattino intanto vi auguro un buon proseguimento su radio radicale ciao