Trasmissione dell'Associazione Non C'è Pace Senza Giustizia

Buona sera ho buon giorno gli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando civili ascoltate questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione
Non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento è come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative attività in corso future nonché fornire commenti analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedichiamo la nostra puntata era uno speciale sulla lotta contro le mutilazioni genitali femminili prendendo come spunto la notizia dell'adozione di una legge vietando la pratica dal governo di transizione in Sudan per commentarceli la rilevanza o significanza di questa decisione del contesto specifico sudanese
Avrò il piacere di intervistare Emma Bonino
Senatrice radicale fondatrice di Non c'è pace senza giustizia e successivamente Giulia Schiavoni che coordina la Campania bande F. G. M.
Di non c'è pace senza giustizia come di solito
Diamo per lo spazio prima
Alle notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles ci vengono lette questo oggi sempre da Roberta carico Roberta a te la parola
Con l'approvazione di un emendamento al Codice Penale locale in data ventidue aprile il governo di transizione sudanese ha vietato l'MG F prevedendo pene fino a tre anni di carcere per gli autori e conniventi
La riforma è stata accolta con entusiasmo dalla comunità internazionale ricevendo i sistemi dei suoi principali portavoce
In un comunicato stampa congiunto l'Alto rappresentante degli affari esteri Joseph vorrei la e la commissaria per le partnership internazionali io conta Urpilainen hanno espresso il loro appoggio all'iniziativa sudanese
La decisione del Sudan di proibire le mutilazioni genitali femminili
E un altro storico passo avanti per il Paese affermano i due aggiungendo che l'Unione europea e pronta ad aiutare e sostenere il Sudan nell'implementazione di tale decisione
Il plauso viene anche dall'Unicef che ha definito l'emendamento sudanese una pietra miliare nella storia del Paese nonché nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili
Abdullah Fadil rappresentante comincia fin Sudan affermato questa pratica non è solo una violazione dei diritti infantili delle bambine e dannosa e a delle serie conseguenze per la salute fisica e mentale femminile un'altra testimonianza di sostegno è stata espressa anche da Salma Ismaidil
Portavoce per in anche specie in Champions fa un a Khartoum
La legge aiuterà anche le madri che non hanno voluto punti dare loro bambine ma si sono sentite come se non avesse altra scelta come se non potessero dire no
La riforma si pone nel solco dell'iniziativa and ex GM rilanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres il sei febbraio
Giornata internazionale di tolleranza zero verso le mutilazioni genitali femminili
In linea con il quinto sistemico Development Goal stabilito dalle Nazioni Unite la comunità internazionale si è preposto ha come obiettivo l'abbandono della pratica entro il due mila e trenta qui terra resta insieme possiamo eliminare le mutilazioni genitali femminili entro il due mila e trenta questo avrà ripercussioni positive sulla salute e sull'istruzione e sull'avanzamento economico delle ragazzi delle donne
Ad oggi tuttavia questo obiettivo appare ancora lontano secondo destiniamo le MG F sono ancora praticati nel meno ventisette Paesi africani come anche in alcune zone dell'Asia e del Medio Oriente
Il riconoscimento dei diritti delle donne vede il persistere nonché l'insorgere di alcuni ostacoli anche in Europa
Ieri martedì cinque maggio il Parlamento ungherese ha infatti bocciato la ratifica della convenzione di Istanbul
Ideata in seno al Consiglio d'Europa la convenzione costituisce il primo strumento internazionali natura vincolante per la lotta ad ogni forma di violenza contro le donne dallo stupro coniugale alle mutilazioni genitali femminili
In motivazioni addotte per il rifiuto della carta fanno leva sul contrasto tra l'approccio ideologico alla base la convenzione e in Oriente Ganga resse nonché le posizioni del governo attuali inconciliabili con il trattato
Opinione comune del partito di Viktor Orban utile s'e che la legge ungherese contenga già tutte le garanzie legali in grado di proteggere le donne per eventuali violenze domestiche
Grazie Roberta per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito all'argomento principale della puntata odierna come anticipato in apertura
Dedichiamo questa puntata di uno speciale sulla lotta contro le mutilazioni e i genitali femminili prendendo come spunto la notizia
Dell'adozione di una legge vietando questa pratica del governo di transizione in Sudan che e discutiamo ora con Emma Bonino senatrice radicale fondatrice di non c'è pace senza giustizia nonché Giulia Schiavoni coordinatrice della campagna Barnet F. GM di non c'è pace senza giustizia sentiamo quindi per primo Emma Bonino
Emma buona sera e grazie di essere qui con noi
In collegamento telefonico non possiamo ovviamente che rallegrarci di questa notizia ossia l'adozione di una legge vietando e le mutilazioni genitali femminili in Sudan
E potresti spiegarci la rilevanza o significanza
Politica e sociale di questa decisione nel contesto specifico sudanese
Buonasera buonasera tutte agli amici e di Non c'è pace senza giustizia Nicolò e agli altri ospiti
Il mio è solo un ringraziamento per tutti coloro che col coloro le attiviste ed altri che hanno lavorato in tutti questi anni e poi in questi mesi in Sudan Paese difficilissimo per promuovere la penalizzazione la criminalizzazione e delle mutilazioni genitali femminili come sapete è proprio pochi giorni fa il Governo provvisorio dei cartoni
Promosso questa iniziativa legislativa quindi d'ora in poi le mutilazioni genitali femminili in Sudan daranno reato adesso debitamente arte tutta una parte di applicazione ma è un secondo passo che è stato preceduto a novembre quando il Governo provvisorio
A abrogato un altro decreto molto punitivo nei confronti delle donne
Un decreto che stabiliva
Come si devono vestire quando dove se potevano apparire in pubblico se potevano anzi non potevano le ragazze andare a scuola
Eccetera eccetera in pure stile islamista
Nel totale
Quindi due passi difficili benché veramente finché marcire versato
Al potere un come ricorderete è stato destituito nel due mila e diciannove credo piove non luglio e spero che impari che al più presto venga deferito alla Corte penale internazionale che aveva già emesso degli mandati di cattura mai eseguiti me ovviamente né dai Paesi amici
Bashir ha continuato a viaggiare ad essere ricevuto con tutti gli onori anche se anche in presenza vivono una un mandato di cattura comunque
Questo il in passato è chiaro che il Sudan si trova in una situazione molto molto difficile un paese come viene deserto Nicola nord quindi stiamo parlando del Sudan per la parte ricca e verdeggiante ricca di materia prima e il Sud Sudan anche lì in una delicatissima da stop and go fare di transizione quindi per me è solo una giornata importante che ricorda ricordo perché prende un altro insuccesso e di una lunghissima in campagna
Che non c'è pace senza giustizia ha iniziato a partire dal due mila due che ha avuto una serie di date importanti la risoluzione delle Nazioni Unite decine di Paesi che hanno rotto dichiarato le mutilazioni genitali femminili come un crimine un reato e si aggiunge il Sudan cosa che fino a allora destituzione del Mibac circa veramente addirittura impensabile quindi grazie a tutti quelli che si sono impegnati in Europa in Africa in Sudan stesso soprattutto e continueremo a seguire la vicenda nella speranza nuovi però nella Speranza se che tutto questo provochino una macchia d'olio per cui anche altri Paesi si uniscano in questa battaglia in questa campagna grazie a tutti e buonasera repressione
Grazie grazie ma per questo tuo contributo intervento
E e speriamo come dice che questa decisione da parte delle autorità sudanesi provochi una macchia d'olio e che altri paesi dell'aria della regione e anche oltre si uniscano a questa campagna per bandire
E porre fine alla pratica delle mutilazioni genitali femminili passo ora la parola a Giulia Schiavoni coordinatrice della campagna Bane FG M di non c'è pace senza giustizia per un'ulteriore analisi di questa notizia di questa vicenda Giulia buonasera come ma ce l'ha appena spiegato messa al bando delle mutilazioni genitali femminili in Sudan
In base all'emendamento al Codice Penale approvato dal governo di transizione il ventidue aprile
Le mutilazioni genitali femminili sotto qualsiasi forma sono ormai vietate e punibili con sanzioni penali
Nell'ambito della nostra campagna banner F. GM
Non c'è pace senza giustizia avuto modo di collaborare con attiviste associazioni locali sudanesi come la Enti Richard society ad esempio organizzando anche un evento a Khartoum
Nel due mila sette ci puoi spiegare anche tu perché alla luce direi della nostra campagna e esperienza
Questa decisione rappresenti un passo significativo in particolare per un Paese come il Sudan
Buonasera e Nicola grazie innanzitutto si questa decisione estremamente importante perché secondo le Nazioni Unite in Sudan almeno l'ottantasette per cento delle donne ha subito una qualche forma di mutilazione alla sua vita
In passato si erano stati tentativi di vietare le mutilazioni ma il governo di Bashir aveva naturalmente respinto qualsiasi tentativo
Peraltro ulteriormente alimentando in ogni modo la discriminazione nei confronti delle donne controllando nell'abbigliamento l'attività sociale pubblica e politica
Questa quindi è una decisione estremamente importante
Anche perché è un primo passo nel riconoscere il ruolo avuto dalle donne dei movimenti che un anno fa hanno portato alla cattura di Bashir e dico un primo passo perché intanto bisogna come sempre fare attenzione che la pratica non diventi clandestina
E poi ricordiamo che in Sudan come anche molti altri Paesi
Lo stupro coniugale e matrimoni infantile forzati sono ancora legali
Sì Giulia questo assolutamente va va anche sottolineato io ti volevo fare quest'altra domanda su sulla questione della legge e legge stessa è ovvio che l'adozione di una legge
Che bandisce le bandisca le mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani a livello nazionale come successore in Sudan è un fattore essenziale nella lotta per porre fine a questa pratica
Detto questo la promulgazione di per sé non può bastare senza una determinazione da parte delle istituzioni rilevanti per assicurare la sua concreta applicazione ci può illustrare questo nesso direi nonché le altre misure necessarie per garantire una strategia efficace per contrastare la pratica
Esatto come dicevo prima si procede per gradi
E ovviamente una cultura così diciamo o radicata ma non non si può cambiare in poco tempo ma certamente questo è un eccellente punto di partenza
A sappiamo bene che il ruolo delle donne è stato d'importanza fondamentale
L'anno scorso abbiamo visto ovunque ragazzi in prima linea a guidare movimenti contro Bashir questo naturalmente oltre a suscitare grande ammirazione ha suscitato anche grande speranza
Alla Sala è diventata il il simbolo della protesta ma ci sono moltissime donne
Che hanno partecipato ai movimenti contro a alle manifestazioni contro Bashir e hanno a anche sfidato fisicamente i militari
Bisogna quindi sicuramente approfittare del momento sarà il terreno sembra piuttosto fertile per muoversi nella direzione giusta e quindi affrontare
La diciamo rilegga il tema sia dal punto di vista legale che culturale affrontare diciamo qualsiasi forma di discriminazione anche che affligge le donne
Sicuramente in questo momento bisogna spingere perché il Sudan a ratifica i trattati regionali internazionali sui diritti delle donne come per esempio il protocollo di Maputo sui diritti delle donne in Africa oppure la convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne
Sì e questo significa adempiere agli obblighi derivanti da strumenti internazionali in materia di diritti umani a proposito di questo oltre all'adozione di questa legge
Contro le mutilazioni genitali femminili di governo di transizione
Sudanese anche abrogato lo scorso novembre la legge sull'ordine pubblico che limitava fortemente la libertà delle donne di vestirsi muoversi associarsi lavorare e studiare
Sembra quindi che questo nuovo governo si impegni per la protezione dei diritti delle donne e riconoscendo anche se vogliamo il ruolo di primo piano svolto da personalità da figure femminili nelle proteste urbane durate nove mesi che nell'aprile dello scorso anno hanno cacciato
L'autocrate di lunga data e Omar Al Bashir
Detto questo
Il cammino è ancora lungo e direi prima di giungere ad una vera e propria uguaglianza di genere considerando la per resistenza di altre pratiche usanze discriminatorie violenti come il matrimonio infantile forzato o lo stupro coniugale che menzionati anche prima in altri termini inoltre tutto
Si tratta quindi di cambiare mentalità profondamente radicate per evitare che malgrado dire una legge adottata è vigente queste pratiche queste usanze preesistono in modo clandestino un tuo commento su questo contesto e le sulle sfide direi
Sì certo come dicevo punto bisogna fare attenzione che la praticano diventi clandestina quindi bisogna rafforzare le misure di accompagnamento alla promulgazione della legge quindi garantirne un'applicazione effettiva bisogna certamente formare le forze dell'ordine così come chi lavora diciamo nel settore della giustizia
Ma soprattutto bisogna cambiare la mentalità della società
Che vede nelle motivazioni alla polizia necessaria perché la donna possa essere accettata dalla società e quindi possa ad esempio trovare un marito
Ci troviamo naturalmente di fronte a realtà fortemente patriarcali
Dove ci sono pregiudizi a enormi e profondamente radicati di una cultura l'esperienza c'ha insegnato che la cosa principale e rompere il tabù quindi far uscire l'argomento mutilazioni dalla segretezza delle case delle donne e spiegare quali sono le vere radici della pratica che fa naturalmente
La religione la cultura alla preservazione delle tradizioni ma più che altro l'ineguaglianza la discriminazione e soprattutto la colatura violazione dei dei diritti umani fondamentali
Senza questo passo sarà difficile per esempio anche avere delle denunce
Molto importante fare delle campagne informative fornire assistenza a nuova si sia legale naturalmente che sanitaria alle sopravvissute alle ragazze rischio soprattutto fare formazione nelle scuole
Parlare in radio e in televisione insomma utilizzare qualsiasi diciamo strumento disponibile per per rompere il silenzio che per ha diciamo rompere il tabù
Sì giustamente Giulio ha come dici tu rompere il silenzio rompere il tabù e questo vale direi sia per il Sudan che per altri Paesi o regioni del mondo per concludere ti vorrei fare un quest'ultima domanda nell'ambito della nostra campagna
Barnett che GM in questi ultimi due anni ci siamo anche focalizzati
Sulla situazione in Europa conducendo un progetto mirato a valutare come
Rafforzare dire l'efficienza delle strategia di lotta contro le mutilazioni genitali femminili in Italia Francia e Belgio soprattutto ma anche a livello dell'unione europea potresti spiega aria ai nostri ascoltatori e gli esiti o risultati ad oggi nonché le raccomandazioni emersi da questo progetto specifico
Sì questi grandi ci siamo focalizzati sull'Europa perché il problema naturalmente non è solo un problema africano ma anche un problema europeo è un problema mondiale
In Europa i problemi sono in parte differenti parte comuni intanto un grosso problema dell'Europa che non si hanno dati chiari sulla prevalenza e quindi non riuscirà a misurare il fenomeno impedisce non solamente di sviluppare politiche di contrasto efficaci ma anche di misurare l'andamento della Prati quindi di capire se le misure tese
Funzionano oppure no
Tutti i paesi europei vietano le mutilazioni ma solamente in Francia abbiamo avuto un numero significativo di di condanna nel corso degli anni più più recentemente sono venuti diciamo in questo senso segnali positivi dall'Irlanda dal Regno Unito
Ma negli altri paesi nella gran parte dei Paesi europei si applicano spesso criteri regate legati al relativismo culturale e molto meno spesso poco criteri legati all'universalità dei diritti umani
E spesso lei e mutilazioni non vengono neanche riconosciute e quindi anche si diciamo opera nel settore della giustizia dalle forze dell'ordine fa anche diciamo fatica a molto spesso identificare i casi
E naturalmente è evidente che la pratica c'è esiste e purtroppo sotterranea molto spesso a ciò preoccupante aumento
Del ricorso alla medicalizzazione cioè alla mutilazione condotta in ambiente sanitario da parte di i medici purtroppo
Ma ancora più spesso le motivazioni sono le sono praticate
Anche torno nei paesi di origine durante le vacanze estive
E quindi escono tutti questi casi non c'è veramente modo di controllare le bambine purtroppo di prevenire ed evitare che che questo accada
Non ci sono molto spesso diciamo controlli medici pediatrici su bambini in età scolare e quindi difficile capire se a un certo punto queste bambine sono state appunto sottoposte alle mutilazioni oppure sono ancora integre
C'è anche una scarsa conoscenza del problema fra gli operatori che si occupano dell'accoglienza dei migranti
Anche se ricordiamo che ha moltissimi strumenti internazionali stabiliscono ormai che chi ha subito mutilazioni o rischia di subirlo contenere lo status di di rifugiato molto spesso i migranti non sono neanche informati di
E di queste
Non anche diciamo quindi in Europa ce
La cultura da cambiare non solamente appunto quella dei migranti
Grazie Giulia grazie Giulia si agonie grazie anche a Emma Bonino per aver contribuito a questa puntata speciale dedicata alla lotta contro le mutilazioni genitali
Femminili iniziamo raggiunti alla fine di questa trasmissione non mi resta quindi che ringraziare Roberta ricco che oggi ci ha letto le notizie nonché Francesca Basso che ha curato la redazione è la parte tecnica vi ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che n p W getta un torvo oppure non c'è pace
Senza giustizia punto org nella sezione donazioni del nostro sito
Troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento dei diritti umani fondamentali vi ringrazio molto
Per l'ascolto video appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Intanto vi auguro un buon proseguimento su radio radicale ciao