Intervista a Alessandro Sansoni sul referendum per la riduzione del numero dei parlamentari

Tale siamo in collegamento con Alessandro sanzioni direttore io ed entità e il e il diciamo il periodico culturale inserto culturale del quotidiano il Giornale che esce il ogni ogni primo venerdì del del del mese indie è in uscita per parlare del referendum oppositivo sulla riduzione del numero dei parlamentari un referendum sul quale culture identità dedica diciamo
Alcune pagine il titolo principale con alcuni contributi all'interno del del del del della rivista tra cui quello di Simone Baldelli è uno degli esponenti del Comitato
Il no naturalmente anche culture identità e il suo direttore si schierano per il no allora che cosa la preoccupa di più di questo
Referendum o positive opposizione dico di questa riforma e e soprattutto che cosa rischia il nostro parlamento delle nostre istituzioni diciamo più che un referendum sembra una cambiale in bianco ci vuol dire
E abbiamo accertato in queste pagine abbiamo dedicato al referendum proprio di spiegare questi due aspetti da una parte c'è una questione di merito viene analizzata molto bene dal giudice Sergio Gallo all'interno del pagine del nostro giornale
Ci troviamo di fronte a quella che è una vera e propria riforma costituzionale e che però si limita esclusivamente a tagliare linearmente i nostri parlamentari
Di un terzo nato tra l'altro una quantità anche stabilità credo un po'a caso insomma un po'tirando i dadi se vogliamo questo da una parte metterebbe difficoltà a rischio il congelamento stesso delle istituzioni rappresentative
Dall'altra comporterebbe anche una riduzione della capacità di rappresentanza chiedi camera che di Senato rispetto ai territori alla popolazione italiana
Tutto questo come dire tra l'altro tralasciando il dato che si tratta di una riforma costituzionale come già abbiamo assistito in passato a dei tentativi di riforma costituzionale penso per esempio a quella promossa proposta
Dall'allora premier Matteo Renzi che hanno un approccio alla Costituzione come si si trattasse di una qualunque legge ordinaria in cui vengono effettuati degli emendamenti anche a seconda delle contingenze degli umori del momento
E laddove invece noi ci troviamo di fronte alla legge fondamentale dello Stato che delinea una vera e propria architettura su cui si deve basare naturalmente la nostra convivenza civile
E politica e che quindi ha necessità di una sua coerenza così come la diedero a nel mille novecentoquarantotto i padri costituenti
Questo assegno a prescindere come dire dall'idea che ognuno di noi può avere che il la Costituzione italiana sia antiquato Asimo debba essere aggiornata possano essere cambiata a seconda delle sensibilità insomma io sarò un presidenzialista
Immagino che magari si potrebbe fare una costituzione più simile a quella francese che mise in campo dei gol alla fine degli anni sessanta
Ma c'è un dato di fondo che una legge fondamentale dello Stato deve avere una sua coerenza deve in qualche modo immaginare una architettura istituzionale coerente
Se noi andiamo semplicemente a toccare alcuni elementi evidentemente manca una visione d'insieme poi c'è un discorso politico al tempo stesso rapidamente chiudo come dire la risposta
Il taglio dei parlamentari proposto soprattutto dal Movimento cinque stelle il termine la fine di un percorso tutto incentrato sulla destrutturazione della politica italiana del ceto politico italiano è la grande retorica dell'antica se dell'antipolitica che comincia la con i anni Novanta con la critica dei politici di professione prosegue ancora con tutta come dire la critica alla casta portata avanti soprattutto da colleghi bravissimi però è un po'a senso unico che hanno fatto di ogni erba un fascio penso Gian Antonio Stella a Sergio Rizzo che oggi si conclude con questa ulteriore
Ennesima umiliazione nei confronti della politica laddove invece la politica non solo un'arte nobile ma qualcosa di fondamentale per il corretto funzionamento della democrazia
Sarà lei mi ha detto che diciamo è un semi presidenzialista francese allora tra i vari esempi che vengono fatti che viene citato quello della Francia dove l'Assemblea nazionale francese circa cinquecento settanta parlamentare adesso non ricordo proprio precisamente il numero allora però diciamo questa è un'altra forma di governo poi insomma l'Assemblea nazionale avrebbe cinquecentosettanta parlamentari circa centotrenta in più rispetto a quelli che avrebbe la Camera dei deputati italiani con la riduzione del numero dei parlamentari
In più va anche ricordato che c'è un altro corpo intermedio molto importante quello dei dipartimenti se noi andiamo a vedere la geografia amministrativa della Francia
Vediamo che c'è una rete capillare di amministrazione che in Italia non c'è perché si passa direttamente dai Comuni
A quelle macchine illesa Altieri che sono le regioni e sì sì essi ci si è preoccupati di distruggere le Province che erano un corpi intermedi utilissimi
Ci può dire questo
Assolutamente un esempio molto calzante questa questa atteggiamento così come dire punitivo nei confronti delle Province italiane che era frutto di una stagione di un momento politico ha smantellato uno di quelli che erano tra i corpi intermedi delle nostre istituzioni
Non solo il provincia erano come dire un fattore storico
Dal mille ottocentosessantuno giocavano un ruolo ma soprattutto erano effettivamente di rango costituzionale tutta l'impalcatura dello Stato italiano era basata sulle province nelle abbiamo come dire tagliate
In maniera abbastanza approssimativa abbiamo dato tutto invece il potere diciamo di rappresentanza del territorio
E anche di funzione come dire di passaggio dai Comuni quindi la la base territoriale
Allo Stato alle regioni che erano invece un qualche cosa i fatto nato negli anni settanta anche se già erano inserite all'interno della Costituzione che hanno invece poi dimostrato di essere dei delle centrali gli Spesal spesso improduttiva spesso clientelare conosciamo gli scandali il raffronto con la Francia è molto calzante perché ci permette di da una parte appunto di di spiegare come esistano una serie di realtà
Locali di amministrazioni locali in paesi come la Francia che consentono una rappresentanza molto capillare poi sul territorio e che poi viene portata alle istituzioni nazionali ricordiamo che in Francia fino a un po'di tempo fa
Il Parlamento stesso per molti aspetti era un luogo dove i territori venivano rappresentati perché il parlamentare era al tempo stesso sindaco di un di un del venti del centro suo del piccolo centro del paese nel comune di provenienza
E proprio oggi che invece questo elemento si è attenuato la quinta Repubblica è entrata in crisi di rappresentanza manco a farla apposta o intralcio c'è anche come dire una parte una camera che viene come dire eliminata
Ho sentito chiedo scusa livello che viene diciamo non non eletta dal corpo elettorale
Ritengo postali agli immigrati gli amministratori di di grosse figure
Esatto e se ne andiamo a vedere poi noi abbiamo un paese l'Italia che in termini assoluti è secondo soltanto all'Inghilterra
I propri parlamentari nazionali a livello di numero ma in rapporto alla come dire all'intero corpo elettorale Ali ha cittadinanza alla popolazione
In nell'Unione europea il nostro Paese addirittura ventiduesimo per quantità di rappresentanti superato largamente da altre piccole nazioni come sono Malta per esempio
E altre di di di questo tipo quindi diciamo è tutto abbastanza pretestuoso come pretestuosa la questione della risparmiano è stato calcolato e che si tratta di un risparmio
Quello dovuto all'eventuale taglio dei parlamentari che insomma ai livelli di un caffè all'anno per ogni italiano così per utilizzare questa immagine che è stata trovata da Cottarelli
E alla fin fine si tratta come dire di un espediente per cavalcare ancora una volta questo atteggiamento antipolitico che serpeggia nella società italiana ma che non fa bene innanzitutto alla Società italiana nel nel suo complesso vai su questo e credo che in generale gli elementi responsabili soggetti responsabili di questo Paese su tutto questo noi dobbiamo cominciare a porre un argine anche perché io sono convinto che siccome la l'elettorato i cittadini italiani poi assumono determinate decisioni sempre sulla base di alcune logiche fortemente razionale
E oggi si attenua l'atteggiamento anti-casta che esser pregiato negli ultimi cinque sei anni fortemente nella popolazione italiana nell'elettorato italiano si comincia a intuire che non è importante
Tanto quanti siano i parlamentari ma non la qualità del loro lavoro evidentemente la qualità di chi ci rappresenta ma se la politica non ha come dire la forza e il coraggio di rivendicare orgogliosamente il suo ruolo è evidente che non si determina poi un inversione di tendenza alle persone alle ai agli italiani vanno spiegate le cose bisogna fare uno sforzo come dire per spiegare esattamente come funzionano le istituzioni e la democrazia stessa
Allora il il Movimento cinque Stelle far questo ragionamento diciamo veniamo il numero dei parlamentari
E legame diventeranno diciamo all'improvviso molto più efficienti si scredita il processo legislativo perché ci sono meno perciò allora io non ho mai sentito sinceramente ma neanche un imbecille e dice invidiano i magistrati i tribunali funzioneranno meglio
Togliamo i pubblici ministeri e chissà che cosa succederà un processo durerà meno della metà oppure eliminiamo gli insegnanti la scuola diventerà più snella funzionerà meglio l'acquisto un argomento veramente io penso che anche tu
Un imbecille riuscendo ad arrivare a una conclusione del genere prima cosa seconda cosa la l'argomento diciamo al dicastero del Movimento cinque Stelle si presenta come un movimento anti-casta
E chiedendo la riduzione del numero dei parlamentari proprio mentre egli stesso
Diventa casta nel senso che abbiamo visto che quel giochetto del mandato zero loro prorogano diciamo alla diciamo al la la la la tenuta e l'esistenza di una di una casta politica
E altrimenti dovrebbe totalmente ricambiato così come richiede la democrazia che loro vogliono il caso della razza sotto gli occhi di tutti allora un'analisi su questi due elementi
Per allora innanzitutto questa è una riforma oggettivamente oligarchica perché nel momento stesso in cui si riduce il numero dei parlamentari con il combinato disposto di una legge elettorale a liste bloccate
Noi rendiamo non tanto alle segreterie dei partiti perché purtroppo oramai i partiti come li abbiamo intesi fino a una ventina d'anni fa non esistono più ma i leader politici ancora più i padroni delle nomine ancora più in grado di determinare chi sono
Coloro che poi devono rappresentare tutti gli italiani diventano un circuito molto ristretto e questo circuito molto ristretto su cui l'elettore ha una scarsa capacità di interdizione quanto meno un'intera una capacità di interdizione
Minore nel momento in cui i parlamentari vengono tagliati rispetto a quella che a oggi si intreccia proprio con questa idea francamente come dire surreale e un minor numero di parlamentari determini ipso facto una un migliore funzionamento delle istituzioni sappiamo che non è così sappiamo che c'è una logica per cui il numero dei parlamentari e quello attuale che in qualche modo è collegato anche al funzionamento delle Commissioni che radio radicale spiega molto bene quando trasmette dal Parlamento come dire gli iter delle leggi e quant'altro
Sappiamo che sarebbe ancora più efficace l'iter di una legge se ne eliminassimo semplicemente il Parlamento e visto che già governiamo con DPCM prima lo facevamo con i decreti legge delle mozioni di fiducia il semplice esecutivo sarebbe velocissimo a livello puramente amministrativo a determinare le sorti di questo paese allora e chiaro che su tutto questo poi viene a bomba nella nostra discussione la questione della democrazia della rappresentanza delle persone del pluralismo delle varie istanze che ci sono all'interno della società della società italiana argomenti come quello che numero inferiore di parlamentari renderebbe più semplice e più efficace l'iter legislativo sono semplicemente degli argomenti da basati sull'oggi che infantili qua nella migliore delle ipotesi iper demagogiche e oggettivamente oligarchi che questo lo ribadisco il nostro invece è un paese che ha bisogno di garantire non solo la rappresentanza dei territori ma anche la pluralità delle idee delle disposizioni che come dire esistono all'interno della della Società italiana su questo bisogna assolutamente per porre un argine a una deriva che ripeto l'impressione che venga da lontano venga addirittura dagli anni Novanta insomma
Che in qualche modo si è intersecata e chiedo scusa con lo smantellamento di quelli che erano i corpi intermedi per eccellenza e cioè i partiti
E contestualmente anche i sindacati e gli ordini professionali se vogliamo le associazioni e questa come dire eliminazione lineare e per certi aspetti sul modello anglosassone dei corpi intermedi rende oggettivamente i cittadini normali più incapaci di intervenire di partecipare alla vita pubblica
Della Nazione del Paese
Terra uno dei capitoli più diciamo più tristi questo a e questa riforma dell'atteggiamento dei partiti è il comportamento del partito democratico allora lei riesce a darsi una spiegazione diciamo ah come si sta comportando Zingaretti che diciamo resta un mistero per tutti allora le ha fatto questo ragionamento allora se dobbiamo fare approvare almeno in un ramo del Parlamento
Una Lella la riforma della legge elettorale e poi allora potremmo votare
Potremmo votare di di sì alla riforma un stabiliti i modi ragionamento questo cioè riforma mezza approvare tutto approvata cioè io non non ho mai visto un ragionamento del genere innanzitutto
Il resto è un grosso punto interrogativo su quello che sarà una legge leggi elettorali che comunque sempre comunque degli esperti maggioritari cristallizza era diciamo il Parlamento allora a a andando anche dei non sono dei partiti piccoli ma decine di partiti allora lei è riesce a dare sì una spiegazione al comportamento di Zingaretti e delle di una parte del Pd perché non non tutte
Qualcuno sta aprendo gli occhi nel Pd
Ma il Partito democratico su questo è vittima diciamo della politica politica da legata alla contingenza del momento che che è poi l'atteggiamento che ha reso il gli elettori italiani cittadini i cittadini italiani così diffidenti nei confronti della politica cioè l'incapacità di come dire considerare ogni questione per quello che è qui ci troviamo di fronte a una riforma costituzionale
E una riforma costituzionale non può essere legata alle contingenze del momento alle alleanze del momento e anche alla necessità di salvaguardare un Governo quindi non può essere legata al piccolo cabotaggio ma l'idea di paese che il partito democratico o qualunque altro partito a perché poi va detto questo insomma il Partito Democratico contraddice se stesso dopo aver votato tre volte no poi comincia a votare sì nel momento stesso in cui fa alleanza con i Cinque Stelle
E da questo punto di vista determina anche una soluzione che sarà come dire molto negativa e gli stessi interessi futuri del partito democratico io credo visto che l'ultimo partito sostanzialmente tradizionale ancora esistente nel nostro paese ma non è solo il Pd
Che vittima in qualche modo del tatticismo lo sono anche molti altri partiti penso alla lega penso a Fratelli d'Italia anche a Forza Italia per certi aspetti che su questo referendum continuano a subire come dire
La la la la la la retorica senz'altro grillina ma anche questa idea di essere sempre sotto processo da parte della gente come se non ci fossero stati comunque in questi due anni tutta una serie di situazioni che hanno come abbiamo detto prima fatto emergere come la retorica anti casta grillina poi fosse in qualche modo esclusivamente strumentale io non capisco perché anche lo stesso Salvini abbia dovuto accettare in qualche modo supinamente
Di dover dare come indicazione il voto del Sire qualche giorno fa anche Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia continua a seguire i Cinquestelle sul terreno in qualche modo della della della del di di di una di un populismo anti casta là dove non ne avrebbe bisogno perché in questo momento
Se i sondaggi di Fratelli d'Italia crescono così vorticosamente e perché comunque all'interno dell'elettorato di centrodestra si individua in Fratelli d'Italia comunque l'erede di una grande tradizione politica e anche di un modo di fare politica tradizionale per certi aspetti quindi un po'tutti quanti i partiti dovrebbero uscire dalla logica della contingenza dovrebbero in qualche modo non su non essere più succubi
Di una certa narrazione che è risultata vincente prima che non è detto che lo sia ancora e provare finalmente a imporre le proprie ragioni il PD senz'altro su questo potrebbe dare un esempio d'essere un modello
Però ritiene che una vittoria del del sì sarebbe una vittoria del Movimento cinque Stelle di rimanere
Sì sarebbe una legittimazione del Movimento cinque Stelle di tutto il suo percorso politico
Se come io personalmente penso ma è una mia opinione personale del Movimento cinque Stelle ha svolto una funzione negativa nella società nella politica italiana perché mi ha smantellato tutto una serie di elementi che invece erano fondamentali come dire per la vita civile e politica di questo Paese se vogliamo in qualche modo neutralizzare
Questa idea che uno vale l'uno e in fin dei conti poi uno vale l'altro e quindi l'incompetenza possa governare un Paese Complesso come la settima potenza industriale del pianeta perché mi pare ancora un grande Paese nonostante tutto
E noi dobbiamo infliggere una sconfitta politica anche oltre che nel merito naturalmente di una riforma costituzionale inconsistente al Movimento cinque Stelle
Credo che questo sia un imperativo
Tra l'altro allora tra l'altro uno vale uno è lo slogan del partito comunista degli Stati Uniti
Ultima sia ora
Cultura e identità una rivista diciamo importante che riguarda il l'analisi culturale allora io avevo o qualcuno sfoglia composta lui stava provato insomma delle cose danza orientale
Un un no due pagine dedicate alla alla carta del del Carnaro e D'Annunzio
Perché l'avete voluta ricordare che soprattutto fuori pazza gli avete dato nella nostra nella vostra rivista e soprattutto insomma
Che tipo di analisi fare ogni sera ogni ogni mese pubblicando questa chiedo scusa è andato alla sua di vasta portata di fervore del scorso
Beh la Carta del Carnaro non l'abbiamo intesa
Nei cento anni in cui è stata promulgata una grande sintesi
Di quello che erano e grande urto di politica di fine Ottocento inizio Novecento lì c'è un po'di tutto cioè dal fascismo ma c'è anche tutta la suggestione
Libertarismo
Di inizio Novecento
Fiume fu una grande festa della rivoluzione da cui si origina Rino grandi filoni politici nuovo socialismo senz'altro il fascismo ma anche il radicalismo libertario
Era presente
Al fiume un po'tutti quanti intorno insomma questa figura immaginifica decisamente in politica che era Gabriele D'Annunzio
è un ma un modo in qualche modo anche per riflettere non solo sulla storia della Grande Guerra ma anche su alcuni momenti nevralgici della storia del del nostro Paese
Noi ogni ogni ogni mese cerchiamo di dedicare una monografia un tema che riteniamo possa essere utile approfondire cerchiamo di farlo su posizioni politicamente scorrette evidentemente ne siamo una rivista che ha una propria collocazione metà politica
Accadrà riteniamo che
Questo sì anche deontologicamente da un punto di vista giornalistico corretto proprio in senso weberiano dire come la si pensa e poi provare ad argomentare
La Carta del Carnaro è senz'altro come dire o di soprattutto in una circostanza come questa in cui parliamo di riforme costituzionali
Un un come dire un fatto storico di grande originalità cioè il tentativo di di lineare una il funzionamento
Per
Nel modo in cui è stato è stato scritto questo questo testo che Alceste De Ambris sindacalista rivoluzionario poi antifascista mise nero su bianco e Gabriele D'Annunzio coi cercò di rendere con il suo senso del ritmo perché in fondo anche il ritmo importante no persino in politica e persino nella costruzione di una nazione e quindi insomma noi
Su questo riteniamo che la riscoperta di alcuni elementi oggi dimenticati della storia del nostro Paese anche della cultura del nostro Paese
Serva a conoscerci meglio in qualche modo anche a comprendere meglio che cosa può essere l'Italia questo
Sempre gran con grande rispetto per il pluralismo per le stante sensibilità che attraversano una società complessa come quella italiana
Allora io la la ringraziamo per la sua disponibilità ringrazio Alessandro saloni lo spazio
Ma precoce ma sentiamo proprio a questo anche se qualcuno ci voleva perché poi ragionare tutto più semplice il processo di comunicazione viene reso più facile come sembra come ha meglio di me io ringrazio Alessandro Sansoni direttore di cultura identitari il l'inserto culturale le regionale riesce lo ricordiamo ogni primo venerdì del mese che diciamo Emiliano a leggere questo
All'inizio di questo mese perché c'è un un inserto c'era c'era una uno un approfondimento importante sulle ragioni del no al referendum costituzionale del venti e del ventuno settembre la ringrazio ringrazio Alessandro Sansone
Grazie a voi
Tale siamo in collegamento con Alessandro sanzioni direttore viva ed entità e il e il diciamo il periodico culturale inserto culturale del quotidiano il Giornale che esce il ogni ogni primo venerdì del del del mese indie è in uscita per parlare del referendum oppositivo sulla riduzione del numero
Dei parlamentari un referendum sul quale cultura identità dedica diciamo alcune pagine il titolo principale con alcuni contributi all'interno del delle del del della rivista tra cui quello di Simone Baldelli è uno degli esponenti del Comitato
Il no naturalmente anche culture identità e il suo direttore si schierano per
Il no allora che cosa la preoccupa di più di questo
Referendum o positive opposizione dico di questa riforma e e soprattutto che cosa rischia il nostro parlamento delle nostre istituzioni diciamo più che un referendum sembra una cambiale in bianco ci vuol dire
E abbiamo accertato in queste pagine abbiamo dedicato al referendum proprio di spiegare questi due aspetti da una parte c'è una questione di merito viene analizzata molto bene dal giudice Sergio Gallo all'interno del pagine del nostro giornale
Ci troviamo di fronte a quella che è una vera e propria riforma costituzionale
E che però si limita esclusivamente a tagliare linearmente i nostri parlamentari
Di un terzo una tra l'altro una quantità anche stabilità credo un po'a caso insomma un po'tirando i dadi se vogliamo questo da una parte metterebbe difficoltà a rischio il congelamento stesso delle istituzioni rappresentative
Dall'altra comporterebbe anche una riduzione della capacità di rappresentanza chiedi camera che di Senato rispetto ai territori alla popolazione italiana
Tutto questo come dire tra l'altro tralasciando il dato che si tratta di una riforma costituzionale né già abbiamo assistito in passato a dei tentativi di riforma costituzionale penso per esempio a quella promossa proposta dall'allora premier Matteo Renzi
Che hanno un approccio alla Costituzione come si si trattasse di una qualunque legge ordinaria in cui vengono effettuati degli emendamenti anche a seconda delle contingenze degli umori del momento
E laddove invece noi ci troviamo di fronte alla legge fondamentale dello Stato che delinea una vera e propria architettura su cui si deve basare naturalmente la nostra convivenza civile
E politica e che quindi ha necessità di una sua coerenza così come la diedero a nel mille novecentoquarantotto i padri costituenti questo assegno a prescindere come dire dall'idea che ognuno di noi può avere che vide la Costituzione italiana sia antiquato Asimo debba essere aggiornata possano essere cambiata a seconda delle sensibilità insomma io sarò un presidenzialista
Immagino che magari si potrebbe fare una costituzione più simile a quella francese che mise in campo dei gol alla fine degli anni sessanta
Ma c'è un dato di fondo che una legge fondamentale dello Stato deve avere una sua coerenza deve in qualche modo immaginare una architettura istituzionale coerente
Se noi andiamo semplicemente a toccare alcuni elementi evidentemente manca una visione d'insieme poi c'è un discorso politico al tempo stesso rapidamente chiudo come dire la risposta
Il taglio dei parlamentari proposto soprattutto dal Movimento cinque stelle il termine la fine di un percorso tutto incentrato sulla destrutturazione della politica italiana del ceto politico italiano è la grande retorica dell'antica se dell'antipolitica che comincia la con i anni Novanta con la critica dei politici di professione prosegue ancora con tutta come dire
La critica alla casta portata avanti soprattutto da colleghi bravissimi però è un po'a senso unico che hanno fatto di ogni erba un fascio penso Gian Antonio Stella a Sergio Rizzo che oggi si conclude con questa ulteriore
Ennesima umiliazione nei confronti della politica laddove invece la politica non solo un'arte nobile ma qualcosa di fondamentale per il corretto funzionamento della democrazia
Sarà lei mi ha detto che diciamo è un semi presidenzialista francese allora tra i vari esempi che vengono fatti
Che viene citato quello della Francia dove l'Assemblea nazionale francese circa cinquecento settanta parlamentare adesso non ricordo proprio precisamente il numero allora però diciamo questa è un'altra forma di governo poi
Insomma l'Assemblea nazionale avrebbe cinquecentosettanta parlamentari circa centotrenta in più rispetto a quelli che avrebbe la Camera dei deputati italiani con la riduzione del numero dei parlamentari
In più va anche ricordato che c'è un altro corpo intermedio molto importante quello
Dei dipartimenti se noi andiamo a vedere la geografia amministrativa della Francia
Vediamo che c'è una rete capillare di amministrazione che in Italia non c'è perché si passa direttamente dai Comuni
A quelle macchine illesa Altieri che sono le regioni e sì sì essi ci si è preoccupati di distruggere le Province che erano in corpi intermedi utilissimo
Ci può dire questo
Assolutamente un esempio molto calzante questa questa atteggiamento così come dire punitivo nei confronti delle Province italiane che era frutto di una stagione di un momento politico ha smantellato uno di quelli che erano tra i corpi intermedi delle nostre istituzioni
Non solo il provincia erano come dire un fattore storico
Dal mille ottocentosessantuno giocavano un ruolo ma soprattutto erano effettivamente di rango costituzionale tutta l'impalcatura dello Stato italiano era basata sulle Province nelle abbiamo come dire tagliate
In maniera abbastanza approssimativa abbiamo dato tutto invece il potere diciamo di rappresentanza del territorio
E anche di funzione come dire di passaggio dai Comuni quindi la la base territoriale
Allo Stato alle regioni che erano invece un qualche cosa i fatto nato negli anni settanta anche se già erano inserite all'interno della Costituzione che hanno invece poi dimostrato di essere dei delle centrali gli Spesal spesso improduttiva spesso clientelare conosciamo gli scandali il raffronto con la Francia è molto calzante perché ci permette di da una parte appunto di di spiegare come esistano una serie di realtà
Locali di amministrazioni locali in paesi come la Francia che consentono una rappresentanza molto capillare poi sul territorio e che poi viene portata alle istituzioni nazionali ricordiamo che in Francia fino a un po'di tempo fa
Il Parlamento stesso per molti aspetti era un luogo dove i territori venivano rappresentati perché il parlamentare era al tempo stesso sindaco di un di un del venti del centro suo del piccolo centro del paese del comune di provenienza
E proprio oggi che invece questo elemento si è attenuato la quinta Repubblica è entrata in crisi di rappresentanza manco a farla apposta o intralcio c'è anche come dire una parte una camera che viene come dire eliminata
L'avrò sentito chiedo scusa livello che viene diciamo non non eletta dal corpo elettorale
Perché è composta di armi migranti amministratori di di grosse figure
Esatto e se ne andiamo a vedere poi noi abbiamo un paese l'Italia che in termini assoluti è secondo soltanto all'Inghilterra
Per i propri parlamentari nazionali a livello di numero ma in rapporto alla come dire all'intero corpo elettorale ha li ha cittadinanza alla popolazione
In nell'Unione europea il nostro Paese addirittura ventiduesimo per quantità di rappresentanti superato largamente da altre piccole nazioni come sono Malta per esempio
E altre di di di questo tipo quindi diciamo e tutto abbastanza pretestuoso come pretestuosa la questione della risparmiano è stato calcolato e che si tratta di un risparmio
Quello dovuto all'eventuale taglio dei parlamentari insomma ai livelli di un caffè all'anno per ogni italiano così per utilizzare questa immagine che è stata trovata da Cottarelli
E alla fin fine si tratta come dire di un espediente per cavalcare ancora una volta questo atteggiamento antipolitico che serpeggia nella società italiana ma che non fa bene innanzitutto alla Società italiana nel nel suo complesso vai su questo
E credo che in generale gli elementi responsabili soggetti responsabili di questo Paese su tutto questo noi dobbiamo cominciare a porre un argine anche perché io sono convinto che siccome la l'elettorato i cittadini italiani poi assumono determinate decisioni sempre sulla base di alcune logiche fortemente razionale
E oggi si attenua l'atteggiamento anti-casta che esser pregiato negli ultimi cinque sei anni fortemente nella popolazione italiana nell'elettorato italiano si comincia a intuire che non è importante
Tanto quanti siano i parlamentari ma non la qualità del loro lavoro evidentemente la qualità di chi ci rappresenta ma se la politica non ha come dire la forza e il coraggio di rivendicare orgogliosamente il suo ruolo è evidente che non si determina poi un inversione di tendenza alle persone alle ai agli italiani vanno spiegate le cose bisogna fare uno sforzo come dire per spiegare esattamente come funzionano le istituzioni e la democrazia stessa
Allora il il Movimento cinque Stelle far questo ragionamento diciamo noi veniamo il numero dei parlamentari
E legale diventeranno diciamo all'improvviso molto più efficienti si schiera il processo legislativo perché ci sono meno perciò
Allora io non ho mai sentito sinceramente ma neanche un imbecille e dice invidiano i magistrati e i tribunali funzioneranno meglio
Togliamo i pubblici ministeri e chissà che cosa succederà un processo durerà meno della metà oppure eliminiamo gli insegnanti la scuola diventerà più snella funzionerà meglio l'acquisto un argomento veramente io penso che anche un un imbecille riuscendo ad arrivare a una conclusione del genere prima cosa seconda cosa la l'argomento diciamo al dicastero del Movimento cinque Stelle si presenta come un movimento anti-casta
E chiede aiuto la riduzione del numero dei parlamentari proprio mentre egli stesso
Diventa casta nel senso che abbiamo visto che quel giochetto del mandato zero loro prorogano diciamo alla diciamo al la la la la tenuta e l'esistenza di una di una casta politica
Altrimenti dovrebbe totalmente ricambiato così come richiede la democrazia che loro vogliono il caso della razza sotto gli occhi di tutti allora un'analisi su questi due elementi
Per allora innanzitutto questa è una riforma oggettivamente oligarchica perché nel momento stesso in cui si riduce il numero dei parlamentari con il combinato disposto di una legge elettorale a liste bloccate
Noi rendiamo non tanto le segreterie dei partiti perché purtroppo oramai i partiti come li abbiamo intesi fino a una ventina d'anni fa non esistono più ma i leader politici ancora più i padroni delle nomine ancora più in grado di determinare chi sono
Coloro che poi devono rappresentare tutti gli italiani diventano un circuito molto ristretto e questo circuito molto ristretto su cui l'elettore ha una scarsa capacità di interdizione quanto meno un'intera una capacità di interdizione
Minore nel momento in cui i parlamentari vengono tagliati rispetto a quella che a oggi si intreccia proprio con questa idea francamente come dire surreale e un minor numero di parlamentari determini ipso facto una un migliore funzionamento delle istituzioni sappiamo che non è così sappiamo che c'è una logica per cui il numero dei parlamentari e quello attuale che in qualche modo è collegato anche al funzionamento delle Commissioni che radio radicale spiega molto bene quando trasmette dal Parlamento come dire gli iter delle leggi e quant'altro
Sappiamo che sarebbe ancora più efficace l'iter di una legge se ne eliminassimo semplicemente il Parlamento e visto che già governiamo con DPCM prima lo facevamo con i decreti legge delle mozioni di fiducia il semplice esecutivo sarebbe velocissimo a livello puramente amministrativo a determinare le sorti di questo paese allora e chiaro che su tutto questo poi viene a bomba nella nostra discussione la questione della democrazia della rappresentanza delle persone del pluralismo delle varie istanze che ci sono all'interno della società della società italiana argomenti come quello che numero inferiore di parlamentari renderebbe più semplice e più efficace l'iter legislativo sono semplicemente degli argomenti da basati sull'oggi che infantili qua nella migliore delle ipotesi iper demagogiche e oggettivamente oligarchi che questo lo ribadisco il nostro invece è un paese che ha bisogno di garantire non solo la rappresentanza dei territori ma anche la pluralità delle idee delle disposizioni che come dire esistono all'interno della della Società italiana su questo bisogna assolutamente per porre un argine a una deriva che ripeto l'impressione che venga da lontano venga addirittura dagli anni Novanta insomma
Che in qualche modo si è intersecata e chiedo scusa con lo smantellamento di quelli che erano i corpi intermedi per eccellenza e cioè i partiti
E contestualmente anche i sindacati e gli ordini professionali se vogliamo le associazioni
E in questa
Come dire eliminazione lineare e per certi aspetti sul modello anglosassone dei corpi intermedi rende oggettivamente i cittadini normali più incapaci di intervenire di partecipare alla vita pubblica
Della Nazione del Paese
Terra uno dei capitoli più diciamo più tristi questa
E questa riforma dell'atteggiamento dei partiti è il comportamento del partito democratico allora lei riesce a darsi una spiegazione diciamo ah come si sta comportando Zingaretti diciamo resta un mistero per tutti allora le ha fatto questo ragionamento allora le dobbiamo fare approvare almeno in un ramo del Parlamento
Una Lella la riforma della legge elettorale e poi allora potremmo votare
Potremmo votare di di sì alla riforma un stabiliti i modi ragionamento è questo cioè riforma messa provate tutte approvata cioè io non non ha mai visto un ragionamento del genere innanzitutto
Il resto è un grosso punto interrogativo su quello che sarà una legge leggi elettorali che comunque
Aveva sempre comunque degli esperti maggioritari cristallizza era diciamo il Parlamento allora a al andando anche dei non sono dei partiti piccoli ma decine di partiti allora lei è riesce a darsi una spiegazione al comportamento di Zingaretti e delle di una parte del Pd perché non non tutte
Qualcuno sta aprendo gli occhi nel Pd
Ma il Partito democratico su questo è vittima diciamo della politica politica da legata alla contingenza del momento che che è poi l'atteggiamento che ha reso il gli elettori italiani cittadini i cittadini italiani così diffidenti nei confronti della politica cioè l'incapacità di come dire considerare ogni questione per quello che è qui ci troviamo di fronte a una riforma costituzionale
E una riforma costituzionale non può essere legata alle contingenze del momento alle alleanze del momento
E anche alla necessità di salvaguardare un Governo quindi non può essere legata al piccolo cabotaggio ma l'idea di paese che il partito democratico o qualunque altro partito a perché poi va detto questo insomma il Partito Democratico contraddice se stesso dopo aver votato tre volte no poi comincia a votare sì nel momento stesso in cui fa alleanza con i Cinque Stelle
E da questo punto di vista determina anche una soluzione che sarà come dire molto negativa e gli stessi interessi futuri del partito democratico io credo visto che l'ultimo partito sostanzialmente tradizionale ancora esistente nel nostro paese ma non è solo il Pd
Che vittima in qualche modo del tatticismo lo sono anche molti altri partiti penso alla lega penso a Fratelli d'Italia anche a Forza Italia per certi aspetti che su questo referendum continuano a subire come dire
La la la la la la retorica senz'altro grillina ma anche questa idea di essere sempre sotto processo da parte della gente come se non ci fossero stati comunque in questi due anni tutta una serie di situazioni che hanno come abbiamo detto prima fatto emergere come la retorica anti casta grillina poi fosse in qualche modo esclusivamente strumentale io non capisco perché anche lo stesso Salvini abbia dovuto accettare in qualche modo supinamente
Di dover dare come indicazione il voto del Sire qualche giorno fa anche Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia continua a seguire i Cinquestelle sul terreno in qualche modo della della della del del di di di una di un populismo anti casta laddove non ne avrebbe bisogno perché in questo momento
Se i sondaggi di Fratelli d'Italia crescono così
Vorticosamente e perché comunque all'interno dell'elettorato di centrodestra si individua in Fratelli d'Italia comunque l'erede di una grande tradizione politica e anche di un modo di fare politica tradizionale per sette aspetti
Quindi un po'tutti quanti i partiti dovrebbero uscire dalla logica della contingenza dovrebbero in qualche modo non su non essere più succubi
Di una certa narrazione che è risultata vincente prima che non è detto che lo sia ancora e provare finalmente a imporre le proprie ragioni il PD senz'altro su questo potrebbe dare un esempio d'essere un moderno
Però quel ritiene che una vittoria del del sì sarebbe una vittoria del Movimento cinque Stelle di rimanere
Sì sarebbe una legittimazione del Movimento cinque Stelle di tutto il suo percorso politico
Se come io personalmente penso ma è una mia opinione personale del Movimento cinque Stelle ha svolto una funzione negativa nella società nella politica italiana perché mi ha smantellato tutto una serie di elementi che invece erano fondamentali come dire per la vita civile e politica di questo Paese se vogliamo in qualche modo neutralizzare questa idea che uno vale l'uno e in fin dei conti poi uno vale l'altro e quindi l'incompetenza possa governare un Paese Complesso come la settima potenza industriale del pianeta perché mi pare ancora un grande Paese nonostante tutto
E noi dobbiamo infliggere una sconfitta politica anche oltre che nel merito naturalmente di una riforma costituzionale inconsistente al Movimento cinque Stelle credo che questo sia un imperativo
Tra l'altro allora tra l'altro uno vale uno è lo slogan del partito comunista negli Stati Uniti
Ultima preside ora
Cultura e identità una rivista diciamo
Importante che riguarda il
L'analisi culturale allora io avevo Ugo apostolica composta dal ministro provato insomma delle cose tanto che ha vinto
Un un no due pagine dedicate alla alla carta del del Carnaro e D'Annunzio
Perché l'avete voluta ricordare che soprattutto fuori pazza gli avete dato nella nostra nella vostra rivista e soprattutto insomma
Che tipo di analisi fare ogni sera ogni ogni mese pubblicando questa chiedo scusa è andato alla saliva spostare vuole scorsa
Nella Carta del Carnaro non l'abbiamo intesa
Nei cento anni in cui è stata promulgata come una grande sintesi
Di quello che erano le grandi culture politiche di fine Ottocento inizio Novecento lì c'è un po'di tutto cioè dal fascismo ma c'è anche tutta la suggestione
Libertarismo
Di inizio Novecento
Fiume fu una grande festa della rivoluzione da cui si originario grandi filoni politici nuovo socialismo senz'altro il fascismo ma anche il radicalismo libertario
Era presente
A Fiume un po'tutti quanti intorno insomma questa figura immaginifica decisamente in politica che era Gabriele D'Annunzio
Eh va un modo in qualche modo anche per riflettere non solo sulla storia della Grande Guerra ma anche su alcuni momenti nevralgici nella storia del del nostro Paese
Noi ogni ogni ogni mese cerchiamo di dedicare una monografia un tema che riteniamo possa essere utile approfondire cerchiamo di farlo su posizioni politicamente scorrette evidentemente ne siamo una rivista che ha una propria collocazione metà politica
Accadrà riteniamo che
Questo sì anche deontologicamente da un punto di vista giornalistico corretto proprio in senso weberiano dire come la si pensa e poi provare ad argomentare
La Carta del Carnaro è senz'altro come dire o il soprattutto in una circostanza come questa in cui parliamo di riforme costituzionali
Un un come dire un fatto storico di grande originalità cioè il tentativo di di lineare un il funzionamento
Per
Nel modo in cui è stato è stato scritto questo questo testo che Alceste De Ambris sindacalista rivoluzionario poi antifascista mise nero su bianco e Gabriele D'Annunzio coi cerco di rendere con il suo senso del ritmo perché in fondo anche il ritmo importante no persino in politica e persino nella costruzione di una nazione e quindi insomma noi
Su questo riteniamo che la riscoperta di alcuni elementi oggi dimenticati della storia del nostro Paese anche della cultura del nostro Paese
Serva a conoscerci meglio in qualche modo anche a comprendere meglio che cosa può essere l'Italia questo
Sempre gran con grande rispetto per il pluralismo per le stante sensibilità che attraversano una società complessa come quella italiana
Allora io la la ringraziamo per la sua disponibilità ringrazio Alessandro Santoni o spazio ma prese la sentiamo proprio a questo anche se qualcuno ci voleva perché poi ragionare tutto più semplice il processo di comunicazione viene reso più facile come sembra
Vespa meglio di me io ringrazio Alessandro Sansoni direttore di cultura identitari il l'inserto culturale delle regionale riesce lo ricordiamo ogni primo venerdì del mese che diciamo Emiliano a leggere questo
All'inizio di questo mese perché c'è un un inserto c'era c'era una uno un approfondimento importante sulle ragioni del no al referendum costituzionale del venti e del ventuno settembre la ringrazio ringrazio Alessandro Sansone
Grazie a voi