Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale

Grazie bronzea pacifista ascoltando
Ringrazio il mezzo sì vedo della provinciale interne
Relatori questa iniziativa che credo poco stringe nuova attraverso i loro interventi
Oggi
Terza dell'iniziativa che facciamo con l'ora della memoria
Abbiamo iniziato il venti gennaio
Il ricordo di Germinal Cimarelli
La vedova da medaglia d'oro
Allora vorrei evitare cioè il venti gennaio conto del quarantaquattro se la vita
Consensi ai suoi compagni
Salvarsi poi ne abbiamo fatta volevano sarà il tunisini febbraio
Ricordare la partenza dei trecento volontari Tenerani
Che sono andati a combattere al nord
Nella divisione Cremona nel gruppo di combattimento
Le a questa sarà l'iniziativa facciamo dedicata quando un tema importante il giorno del ricordo
In in memoria delle vittime delle foibe e assente possesso dell'esodo
Giuliano dalmata dell'esodo dal fiume e Zazzera abbiamo inteso alcuni giorni perché era nostro intento quell'ordine affiliare con una riflessione
Che si sottraesse all'esistente di variante
Quelle abbiamo anche ascoltato la settimana scorsa che sono oggi gli ingenti oneri sono storiografico particolare
Quello chiesta covare un caso da una vicenda come nella seconda guerra mondiale creato provocato nell'Europa decine e decine di milioni di nuovo
Diverso dalle loro terre di circa venti milioni dei abitanti
E per quello che riguarda l'Italia dalle diverse realtà di circa quattrocentocinquanta nella persone delle quali trecento trecento Cinquanta aveva solo dalle dell'Oriente primo no o diciamo dicevo dei una volontà sarà di profondi quindi di capire gli aiutare a capire comprendere perché
Certe cose sono accadute naturalmente dando scontato oggi sarebbe stato in quanto fanno altri che la guerra Sannazzaro voluta
Dalle potenze nazifasciste
Che la guerra rappresentato
Il mondo dopo l'altra c'era Salazar appena venticinque anni prima un evento drammatico distruttivo
Nel cuore poi tutti hanno un contratto le conseguenze
Prima di passare la parola no ai nostri costeggi io però può assolvere ma un compito
Amaro triste della giornalista di oggi perché poco fa arrivasse alla notizia degli USA nozze di Francesco innamora
Dell'avvocato innamorati giungeva che aveva raccontato
In un bel libro pochi anni fa
Le memorie di un novantenne la sua storia personale e politica nello signora soffocò all'onore
Della famiglia mi esprimo condoglianze dell'ambiente vendite in tutti noi e voglio ricordare soltanto che Francesco Innamorati è stato un resistenze nella querela di liberazione
Che è stato un giovane regionale quei trecento che sono partiti due febbraio delle quarantacinque che il rinnovo che essa sarà una figura politica e anche una figura della cultura per molti aspetti evidente vicepresidente del primo Consiglio regionale del nucleare del e novecento Società
Dobbiamo da sui
Una volutamente io a questo punto
Presento le le persone che parteciperanno ma non nostra risoluzioni
Tra i relatori saluto e ringrazio la professoressa Emanuela rosso Costantini
Docente di Storia dell'Europa orientale nell'università vivevo già e il professor Giovanni Viselli presidente della società deciso oggi Human
Un anno personalizzati multicolori
Va be'la Norvegia attrezzato di Tanzi altre occasioni perché
è un collaboratore di lunga da tra colonne l'Istituto di storia contemporaneo dell'Ungheria
Assiduo
Anche il dottor Valerio Strinati
Giova consigliere parlamentare e autore di patria patria indipendente che inserite nell'assolutezza dopo delle idee e quindi un ringrazio Renzo caloroso forse ma Dino Renato Nardelli un'autorità nel il suo campo
Uno storico di Maya con il quale abbiano sostanzialmente organizzato questo confronto e abbiamo sottolineato
La necessità di grandi un Coccaglio
Senza scadere vorrei dire no
Negli anni nelle argomentazioni giuridiche o nella propaganda occorre
Mercato
Darei subito la parola a Valerio segnati però Delvaux ricordare qualche sono delle delle diciassette il quarantuno
Dovremmo terminare ventuno palline di foto quarantacinque minuti abbiamo sostanzialmente una ora di dibattito
I miei interventi dovranno di riflesso gravissime convenuti auspicabilmente nei limiti di un quarto tuttora
Però essendo voi il quaranta lo saremmo già ora aveva un'ora di utilizzazione quindi se possibile celebrare di essere in lire per consentire poi eventualmente anche un secondo giro una breve Lina e ore dovessero giungere anche qualche rissa stava anche il domande
Ringrazio moltissimo di nuovo e dopo la parola al dottor Valerio Salina
Grazie grazie senatore Busnelli grazie dell'invito e la presenza di due qualificatissime gli oratori
E di un altrettanto qualificato moderatore mi esonera
Dall'obbligo di diciamo soffermarmi sugli eventi
Inserimenti notti i Rancid drammatici i venti che io mi auguro veramente non siano soltanto oggetto di discussioni racchiusa nell'arco cronologico di qualche settimana intorno a questa data della gita ricordo ma che siano veramente un impegno costante il proponimento di riconversione
Dico questo anche perché appunto vorrei concentrare il mio ragionamento
Su un tema specifico e cioè Surlini fumetti
E sulla vicenda un po'diciamo anche storica della legge che ha istituito questa giornata del ricordo la legge numero novantadue del due mila quattro
Chi vuole iniziare ricordando una affermazione di un grande giurista
Cioè il passato secolo scorso che sul il quale diceva appunto che le leggi una volta varata e dei Parlamenti o comunque dal all'autorità titolata a legiferare
Tendono a vivere di vita propria si distaccano in qualche modo dalle intenzione di di le ha proposte è stato incassato un anno nel sistema generale delle dell'ordinamento giuridico
Alla qual è etichetta mi sembra che questa sia un po'come dire in qualche modo questa affermazione un po'emblematica della sorte della vicenda di questa di questa legge nel senso che nel corso degli anni le aspettative più direttamente politiche
Sui risultati questa legge una legge voluta dalle forze diciamo che facevano capo
Al ha l'aria di centrodestra
Sia stata in qualche modo come dire sorpassata
Dalla circostanza mi ha visto molto positiva
Di avere dato la legge stessa occasione di numerosi incontri di riflessione e di dibattito di approfondimento
Che hanno restituito
Al grammo avrebbe sia un bene
Un quadro interpretativo che tiene conto adeguatamente a mio avviso di due aspetti essenziali di molti aspetti essenziali ma ecco quando si parla di questo tema giustamente est sul tema compreso bisogna dare per scontato che la completezza non non è un'obiezione realizzabile quindi io mi fermo su due punti che a mio avviso hanno in particolare rappresentato un passo in avanti dopo appunto l'introduzione dei
Il primo è la dimensione temporale
Che cioè la necessità di andare a scavare e anche andare a scovare
E gli eventi che hanno fatto sì che le cose andassero come sono andate non fermandosi soltanto la tragedia ai massacri del perito quarantatré quarantacinque ma tornando indietro e in particolare appunto un tema a mio avviso importante il re in quanto Randone gli eventi della realtà girati fra nelle più generale contesto europeo questo vale soprattutto per gli anni successivi
Alla prima guerra mondiale quando il crollo
Dei grandi imperi e quella che era anzi vogliamo anche l'aspirazione risorgimentale di una coincidenza tra comunità nazionali
E star qui
Non porterà alla Utopia mazziniana delle nazioni conviventi che accusa la di loro ma al contrario insomma produrrà gli affetti molto diversi perché la presenza delle minoranze c'è linguistiche tecniche dando ovviamente a questo termine il significato tecnico che che scrisse qua
Ambra pro provocava da un lato da parte dei delle componenti nazionale maggioritarie tendenziale assimilazione forzata e narrata da parte delle minoranze resistenze le identificazioni
Chi poi hanno alimentato crisi internazionale il modello appunto dei suddetti tanto tanto per capirci
Cioè tra l'altro proprio a questo contesto dobbiamo ricondurre anche gli eventi e caratterizzano il dopoguerra italiano
Non non mi ci voglio soffermare lungo ma mi sembra opportuno dire che il dopoguerra italiano sul sul sul sulla frontiera figli italiani sponda orientale che nasce all'insegna di una grande delusione
Dunque come un evento imprevisto che la nascita del Regno dei serbi dei croati degli sloveni poi jugoslava Jugoslavia che gli italiani cioè non si aspettavano quando era stato siglato il patto di Londra l'Italia immaginava un'espansione politica e economica
Nell'area danubiana e un'egemonia nel nella regione adriatica che in qualche modo la nascita del Regno illustravo viene a a contestare i a contrastare e quindi appunto il mito della vittoria mutilata
Con tutte le conseguenze che ne derivano da questo mito
L'ho detto prima non non non sarà ripercorrere vicende storiche e rotte ma insomma LaRoche sull'imprinting la vittoria mutilata nascere il l'accentuazione nazionalista il fascismo di confine l'italianizzazione forzata di quei territori fino all'occupazione militare italiana
Nella Slovenia così io con tutte le sue conseguenze gli strascichi che poi siamo seri Olimpia ripercuotono tragicamente sulla vicenda delle volte il una circolare tre C la deportazione disciplina vincendo i villaggi soprattutto quegli episodici sono uno tristemente noti e che purtroppo mandano in frantumi
Spesso la immagine desidererei brava gente
Che dall'altra parte appunto sempre
Parlando il padre generale europeo
Non può non dobbiamo dimenticare e gli eventi a cui facciamo riferimento si svolgono in un contesto di frontiera
In un'area dove si sovrappongono si contrappongono ma anche collaborano treni diversi gruppi
Italiane
Tedeschi
Scusami tutti e tre tra l'altro sono periferie rispetto al centro di riferimento culturale di ciascun gruppo nazionale e ovviamente quando ne guardiamo a questa storia
Non possiamo che pensare a una storia transnazionale
Ecco perché tra l'altro la definizione confine orientale una dimensione ambigua
Perché il confine orientale destino un punto di vista e un osservatore quello italiano e quindi una soggettività che guarda come oggetto quindi a un qualche cosa che di questa soggettività in qualche modo viene privato forse sarebbe preferibile parlare
Di confine italo sloveno ettaro anzi di frontiera cioè non solo di un confine tracciato conferiscono notevoli ma di una realtà punto che in dal cioè nei tempi più remoti sin dal Settecento si caratterizza comune appunto un'area molti etnica Muzzi linguistica che con anche centri urbani come lui come GS con una forte caratterizzazione cosmopolita
E quindi tornando alla legge istitutiva
Ecco mi sembra che fermo restando diciamo un giudizio largamente positivo sull'esito
Di questa norma però ci pone degli interrogativi ci sono delle formulazioni che la legge che a mio avviso meritano un approfondimento fra cui il primo luogo
Perché c'è un po'il rischio e questo è un rischio che secondo me in misura maggiore o minore ma tutte le leggi memoriali corrono c'è un po'il rischio della verità di stampa
Se noi leggiamo
Il il testo della legge troviamo nella prima parte dell'articolo uno con riferimento alla più complessa vicenda testuale
Del confine orientale successivo comma due
La sollecitazioni a iniziative
Volte leggo anche il cui testualmente a valorizzare il patrimonio culturale e storico letterario e artistico degli italiani dell'Istria di Fiume delle coste dalmate
In particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi negli anni ne ha trascorsi e negli anni presenze lo sviluppo sociale e cioè città la legge
Pubblica si può
Ora vedete non c'è dubbio che
Quando si parla soprattutto dell'esodo
Non si può
Non parlare di una contrapposizione tra gruppi nazionali linguistici e di eventi nelle quali finita la guerra si è verificato un capovolgimento
Dei rapporti di forza che si è manifestato un'animosità da parte del potere popolare jugoslavo nei confronti della componente italiana ma va anche detto che di quella animosità
Diciamo più prevalente era componente politica cioè non c'era un'animosità solo come dice contro gli italiani come il gruppo nazionale ma chi era un'animosità perché gli italiani erano stati identificati per vent'anni con il fascismo
E cioè con la componente egemone che è stata protagonista di quei processi al punto di di nazionalizzazione anche all'interazione forzata di cui abbiamo parlato in precedenza che quindi appunto non si può da un lato sostenere che la vicenda del confine orientale complessa e dall'altro lato parlare solo di Calia
Si deve essere stato in alcuni tra alcuni specifici ha bisogno ma la visione complessiva della vicenda adriatica non può che essere una visone
Traffico nazionale
In cui gli ex quarti non verranno solo da una parte non ci sono lo sport italiano ma lo sport italiano c'è incontri e con quello sloveno con quello tedesco con quello colorato e diciamo efficienti come è stato fatto con la commissione sarebbe deluso era un punto di vista comune
E vorrei concludere con un'altra osservazione
Mi è capitato qualche giorno fa di leggere sul giornale locale quel trentina un popolo colletto per caso io non son sentita sonoro Marmo le spese per generazione come Siemens una aspra condanna nei confronti del professor Alessandro Barbero in cui si diceva in sostanza professor Barbera sposato le tesi negazionista dell'ampi che si mette a parlare il dossier conosce però sono mi sono incuriosito sono andato a vedere questo video
E ora ascoltato sette minuti come sempre molto divertente anche molto illuminanti ma soprattutto appunto credo che tutti noi dobbiamo riconoscere professor davvero come dire uno dei migliori forse il migliore divulgatore storico
Perché ci si entra nel nostro Paese tanto più che un divulgatore storico contrariamente ad altri non faccio nomi e anche competente che il benvenuto a parla di massacri parla di di di di porcate secondo il suo modo un po'colorita di di riferendosi alla vicenda dei fondi non hanno fatto parlando seriamente un atteggiamento negazionista ma a un certo punto dice una cosa che io credo sia importante cioè dice questa legge
è nata in una logica che io non condivido non condividere non condivide berbero potevano anch'io di spartizione della memoria
Cioè che anoressico memoriale nei confronti del quale una parte politica campa un il monopolio interpretativo
Ora la logica della spartizione memoriale c'è una logica micidiale non solo per diciamo la verità storica ma soprattutto per la capacità di discutere di confrontarsi e di contaminarsi anche con con le opinioni anche dir diverse come è successo a lampi
Come è successo all'ampio che lampi si può dire che negazionista quanto si vuole ma se si va a vedere nelle carte e nei documenti ufficiali nei testi e invece c'è un tentativo uno sforzo probabilmente parziale di capire e quando noi diciamo capire quando richiamiamo alla memoria delle Foibe anche la vicenda precedente del fascismo di confine l'occupazione chiusa e via dicendo vediamo bene non intendiamo giustificate
Sono stato recentemente una scuola dove mi hanno chiesto dice ma la violenza dei fascisti italiani giustifica quella dei partigiani jugoslavi ho risposto di no
Non la giustifica è un elemento che può contribuire a spiegarla uno dei campi non l'unico
Che poi ci ha lo sguardo Fiorello
Il nazionalismo i nazionalismi contrapposti nelle e tre riposare eccetera eccetera
Quindi o parlare di stessa mente non vuol dire rinunciare al proprio punto di vista o no fare polemici
Vuol dire però accettare che questa storia non può più essere narrata da un punto di vista italiano non può essere più narrata con uno sguardo soggettivo e unilaterale
Vi ringrazio
Buona sera i pari merito del prender la parola io spero di no relazionale aspettavo attendeva l'intervento di Franco Giustiniani per il passaggio del testimone
Ecco le osservazioni
Che sono triste formula ma mi ha fatto venire in mente
Quello che scriveva promessa quarant'anni
Pierre Nora a proposito delle distinzioni fra noi storia
Questa categoria della spartizione nella memoria estremamente interessante che effettivamente rimanda indirettamente a certe categorie in questi tempi entrano nella vulgata corrente quale memoria condivisa
E gli in via seguire non è sosteneva che la memoria di terze soggettiva in quanto soggetti fanno un po'pretendere di così condizione
Nel senso che risente delle variabili del tempo delle variabili anche del punto di vista del testimone del proprietario della memoria del possesso morì
E anche delle valutazioni dieci trasmetteremo nel senso che in certe stagioni acquirenti possono apparire più memorabili c'è più accettati dal resto della collettività e quindi raccontati altri magari possono sembrare
Meno meno accettabili sottaciuti quindi queste dinamiche interne che Cocconi doloso Churchill oltre i cattivi di carattere cioè biologico col tempo l'amore dervisci oppure cambia la la la la così la gerarchia dei valori che propongono la memoria
Ecco non ha nessun queste difficoltà le poneva a confronto invece con la storia storia di fatto sia anch'essa come dire gode di atteggiamenti di momenti di effettivi espressione e di revisione ma più momenti sono legati seppure in tempi successivi un unico metodo che quello scientifico cioè basarsi su documenti interrogare interpretarli sintetizzarli scriverli in maniera tale che altri possano qua proseguire ESP
Ricostruzione del passato sempre
Perché faccio questo discorso perché appunto questa spartizione nell'anno in cui si parlava prima se mi ha preceduto
è sottende pronto invece da come dire il fatto che esistano due metodi storiografici uno appartenente a una parte una l'altra l'altra ancora io personalmente sono convinto che le scienze storiche sia la scienza in quanto tale invitare chiederemo che si siano lunghe cartoon immediate del diritto di di essere plurime proprio perché come dire sono un bagaglio individuale personale l'uso pubblico loro
E poi certo dovrebbero essere senz'altro Fajardo ha sostenuto che la conoscenza storica decapitato in questi giorni Petri più di una volta sì ricordare è importante ma deve essere anche occasioni soprattutto approfondire e di conoscere detto questo entriamo nel merito dei degli argomenti questa realtà il commento l'argomento abbastanza unitario però guardato da da due prospettive diciamo da due punti di vista DiVersi
E la questione
Degli spostamenti di popolazione
In Europa nell'immediato secondo dopoguerra e couscous fragranza professoressa per
Costantino
E la questione appunto delle acido istriano Giuliano Dalmata
Con l'onorevole giusti termini del concetto di porre a tema questa questa questa questione
Per due motivi uno perché offre la possibilità di riflessione europea problemi che altrimenti rischia di essere ingabbiati nel solo confine orientale e quindi ancor più a rischio di utilizzati per motivi ideologici
Crespi il secondo motivo
Per ricomprendere appunto di conoscere e comprendere certi meccanismi sì hanno proceduto al sistemazione dei default dei confini non delle frontiere ragione Strinati quando distinguere due cose
Risistemazione appunto delle frontiere
Dei confini scusa quindi un tema c'è merita di essere approfondito il tema scenari deve essere studiata c'era la luce delle cause dimentichiamo per la questione degli spostamenti di popolazione è strettamente connesso con la politica aggressiva
Sì a partire dagli anni trenta fu messa in atto dal nazismo e dal fascismo
E secondo motivo diciamo la seconda causa di questo talk si origina questo problema ed è conseguenza successive io ritengo siano appunto la scarsa considerazione al diritto
Dette ieri sul listino oppure persone se comunque vennero costrette a spostarsi
Diciamo da da un confine
All'altro
E dietro questa idea c'era lì ottocento tedesco uno Stato una nazione un popolo sì evidentemente in certe zone indipendentemente anche dalla guerra probabilmente tra diciamo un criterio difficilmente attuabile
A questo punto lascio la parola allora statistico segna storia del confine orientale presso gli suscita degli studi di Perugia
Di recetto uscito sulle inchieste talmente interessante da capitale la girata
L'evoluzione di Bucarest
Nella fase i costruzione e consolidamento dello Stato nazionale vedete preside dell'evasione che torna prima lo accennava anche professore Strinati si torna come motore di di tutto il secolo diciamo di mezzo secolo precedenti né di tutto il mondo
Do la parola professoressa Costantini
Grazie grazie
E allegra fino all'antico abitato
Perché si deve essere quindi fa piacere essere qui anche con il professor steli con il quale ha avuto già occasione di fare un'altra presentazione né di un suo libro sulla città sul fiume
è stato molto interessante e piacevole presentare a molto stimolante leggere
E ringrazio anche chi mi ha preceduto non soltanto il professor Martelli che ha già illustrato molto bene un tema centrale quello della distinzione tra tra storia per in memoria che torna sempre quando si parla di storia ma in particolare in queste occasioni ma ringrazio anche il dottor Strinati perché ha toccato dei punti
Centrali credo per la riflessione di quest'oggi e vorrei partire proprio da lì io condivido il mio schermo sia possibile perché video fa vedere delle carte essere un po'il fatto quelle carte storiche e ci prova vediamo un po'se però non me ne non vi è permessa se
Mi permettete l'abilitazione del della quelli riscendere schermo gli faccio vedere carte serve descrivo
Comunque parto giusto da qualche riflessione che presso stata sollecitata proprio dell'intervento del del per Strinati perché a benissimo
Esso illuse le origini e il contesto storico-politico in cui la legge novantadue del due mila quattro è stata promulgata
E ha lanciato diciamo parole ottimistiche sul fatto che prendendo distanza da quel momento effettivamente poi sia maturata una variazione positiva
E che quindi ci sia stato effettivamente un innato la maturazione di un dibattito costruttivo nel corso del tempo
Lui ha già messo in luce come non sia sempre così come ha dimostrato il caso di Bari vero io ve ne cito un altro recentemente un mio collega storico molto bravo molto competente sulle questioni del confine orientale che Gobetti è stato minacciato risorse al per un suo volume assolutamente di carattere scientifico che poi si può condividere o meno ma naturalmente deve essere oggetto di dibattito non oggetto di minacce quindi questo vuol dire che forse a una narrazione serena non siamo purtroppo ancora arrivati e questo però si lega il discorso che ha fatto il professor Belli poco fa
Io raccolgo la sollecitazione che è stata fatta proprio da Strinati poco fa
E cerco di anche dal professor Mandelli e cerco di inquadrare il fenomeno di cui poi parlerà meglio il Sas Perilli
In un contesto più ampio e questa volta però il consenso più ampio quel testo che non riguarda soltanto
Il l'area del confine orientale ma riguarda l'Europa perché per comprendere un fenomeno storico comprenderlo non giudicarlo bisogna partire bisogna adottare come dico sempre nelle mie lezioni un approvazione diciamo multidimensionale
E quanto meno bidimensionale ovvero guardarlo in senso sin cronico e diacronico quindi proviamo a inquadrare quello che è successo
Nell'area appunto del confine orientale in una prospettiva
Di medio-lungo venire devo e anche in una prospettiva però contemporaneamente più ampia continentale chi detenesse io riesca a quelli della scherma sembra visti quelli del mio schermo e vi faccio vedere ecco la mia presentazione credo che Siena giusto
Si ride meglio
Abbassa un po'questo se no vedete anche le immagini
Allora io ero partita nella mia presentazione da spesso della legge che in realtà è già stata citata è illustrata mi soffermo soltanto sul fatto che nel testo si parla esplicitamente appunto di foibe e anche Viesto dove esso do e quindi quali sono le origini di questo esito faccio una considerazione su cui forse tornerà al processo ostelli dopo
Ovvero il fatto che se noi se diciamo un viaggiatore nel mille novecentoquattordici e quindi alla vigilia della Prima Guerra Mondiale fosse andato da Trieste a sì un attimo sarebbe rimasto nello stesso Stato avrebbe incontrato forse persone che parlavano lingue diverse dal tedesco all'italiano allo slavo
Al all'yiddish forse anche
Avrebbe incontrato persone di religione diversa lei cristiani cattolici cristiani ortodossi qualche protestante
Però appunto sarebbe rimasta nello stesso Stato
Cent'anni dopo cent'anni dopo nel due mila quattordici chi è andato da Trieste a Fiume
Ha attraversato più di un confine né quindi è passato attraverso testati e al massimo avrà sentito parlare in italiano sloveno e croato ma
Non è detto
Quindi diciamo che cosa è successo che cosa portato un cambiamento così rilevante in quell'area così ristretta credo che da Trieste
A Fiume corrano in linea d'aria a meno di cento chilometri settantacinque se non sbaglio
E e però appunto c'è stato uno sconvolgimento uno stravolgimento
Del contesto geopolitico che cosa è successo qual è il punto di partenza beh in realtà il punto di partenza potrebbe andare molto indietro potrebbe andare alla seconda metà dell'Ottocento
Ma fermiamoci a quello che ci è già stato in parte richiamato
Negli interventi precedenti ovvero il punto di partenza è la prima guerra mondiale perché
Perché come è già stato detto da chi intervenuto prima di me la Prima Guerra Mondiale segna un una ridefinizione drastica
Della carta geopolitica europea
Soprattutto nella parte centro-orientale nella parte centro orientale scompaiono quattro imperi e compaiono invece altre realtà politiche lasciamo perdere
L'Unione Sovietica diciamo quella che diventerà l'Unione Sovietica che è un caso a parte
Ma per il resto nella carta geopolitica d'Europa lo spazio degli imperi viene occupato da quelli che potremmo definire con un'etichetta unitaria Stati nazionali
E il termine come dico sempre paralizzano importanti il termine ha un significato ben preciso cioè la legittimazione politica ideologica di queste di questi nuovi ordinamenti
Giuridici Brema è a
Quella di essere stati costruiti su comunità nazionali potremmo riflettere per ore giorni e forse anche anni sul concetto di nazione non è questa la sede ma l'idea è che ci siano delle comunità nazionali quindi culturalmente omogenee diciamo così che dei definiscono proprio ordinamento giuridico proprio Stato e che quindi i nuovi Stati che compaiono sulla carta geopolitica d'Europa
Siano stati legati alla presenza di comunità nazionali su quei territori
è tutto così semplice e quindi dopo la prima guerra mondiale è stato risolto il problema e al posto di quegli imperi in cui c'era dentro di tutto all'improvviso abbiamo comunità nazionali omogeneo ognuna con il proprio stato da no
Chiaramente no e lo vediamo anche se mi dispiace a una carta pessima
Quella destra vale la trovato di meglio
Se confrontiamo la carta politica appunto d'Europa che vedete a sinistra Conella carta chiamiamola così è mica io non amo questo termine però è è quello che forse rende meglio l'idea
Che è quella che vedete malissimo a destra ma anche se l'avete male non è importante perché se immaginate di sovrapporre le due carte vi rendete conto che in molti punti le chiazze di colore non si sovrappongono non si sovrappongono perché perché in realtà la composizione culturale delle popolazioni presenti sul territorio europeo soprattutto nell'area centro orientale
è una composizione molto complessa molto intrecciate in cui prevede chiazze di colore in mezzo ad altre chiazze di colore in cui credete che
Alcune chiazze di colore sono molto più estese rispetto a quelle che stanno a sinistra i tedeschi non sono soltanto dentro i confini della Germania
In russi non sono soltanto dentro i confini dell'Unione Sovietica
Di slavi non sono soltanto dentro jugoslavi non sono soltanto dentro i confini della jugoslavi gli ungheresi peggio che mai e così via
Quindi perché dico che il punto di partenza di ciò che accade dopo la seconda guerra mondiale è nella prima guerra mondiale perché appunto
La nascita degli Stati nazionali non comportano la soluzione del problema delle nazionalità
Certo questa non è l'unica chiave di lettura e non è sufficiente a spiegare ciò che accadde durante la seconda guerra mondiale però indubbiamente mandato di cui non si può fare a meno di
Tenerne di tener conto
Non è certo l'unica chiave di lettura perché poi indubbiamente bisogna considerare anche l'elemento ideologico politico legato al fatto che tra le due guerre quei a questo problema che era problema
Che datava dal secolo precedente
Si sovrappose una forte connotazioni ideologica che accompagnò lo sviluppo di Stati autoritari e in alcuni casi totalitari
Dove in buona parte d'Europa e di nuovo
In sostanza nella stessa parte d'Europa interessata dal problema di cui dicevamo prima cioè e e questo non è un caso e cioè la parte centro orientale sì si potrebbe fare un'eccezione per la penisola idee già ma è un discorso un po'complesso e per ora lo lasciamo da parte ma in sostanza la parte d'Europa interessata dall'emergere di questi regimi autoritari barra totalitari con una forte connotazione ideologica
Di base è la stessa la stessa area che mostrava appunto questi problemi di sovrapposizione tra i confini dello Stato nazionale la distribuzione delle comunità culturali
E così si arriva alla seconda guerra mondiale che è un po'il risultato dell'intrecciarsi di questi elementi di di una guerra che è stata definita da autorevoli storici cito soltanto il più celebre Claudio Pavone ma
Tantissimi altri come il sovrapporsi di più guerre
Una di di guerre nazionali di guerre ideologiche anche i conflitti di classe perché tra l'ideologia che entrano nella contrapposizione che ha segna il secondo conflitto mondiale cioè indubbiamente anche
La lotta di classe legata alla presenza dell'ideologia socialista e comunista
Allora
Non mi soffermo sulla seconda guerra mondiale insedi sugli eventi che la contrassegnano perché sono noti a tutti e ci Trust ci porterebbe via moltissimo tempo
Ma quello che conta è che il fenomeno di cui oggi parliamo cioè quello degli spostamenti di popolazione lì a una forte accelerazione nel senso che non è un fenomeno nuovo anno non è che non non fossero mai esistiti spostamenti di popolazione anche in tempi recenti rispetta la seconda guerra mondiale
Ricordo soltanto un caso dopo la prima guerra mondiale lo sportello scambi di popolazione tra la Turchia e la Grecia dopo la guerra greco turco
Ma in modo così massiccio e interessando così tanti territori il fenomeno appunto dell'esodo dei DS in meglio ancora
Siete soltanto dopo la seconda guerra mondiale perché bene per una serie di motivi legati anche a quello che rinvio appena illustrato però bisogna considerare una cosa e qui arrivo alla slide successiva
Attenzione perché lo spostamento di Billie spostamenti di popolazione che si ebbero dopo la seconda guerra mondiale non furono soltanto due cioè furono un fenomeno molto complesso che ha molte chiavi di lettura
Per metterne in evidenza una che di solito è abbastanza trascurata
Di ha citato due strati di Winston Churchill che certo non era da parte in causa in quanto il suo Paese non accolse popolazioni in transito venne partirono popolazioni da
è un Paese e però era stato uno dei protagonisti della seconda guerra mondiale che cosa dice cederci il nel quarantaquattro quarantacinque rispettivamente
Per quanto è dato vedere l'espulsione è l'assunzione dei più soddisfacente e definitiva non vi saranno più commistioni di popoli che causano guai infiniti come in Alsazia Lorena
Si farà piazza pulita la prospettiva di sradicare una popolazione non mi spaventa affatto così come non mi spaventano questi trasferimenti di massa oggi più impossibili che in passato grazie alle tecniche moderne
E l'anno dopo la moglie scrive mi sento libero di confessati che il mio cuore rattristato dai racconti delle masse di donne e bambini tedeschi in fuga verso Ovest
Di fronte agli eserciti avanzanti sono convinto che se non si hanno meritato ma questo non può far staccare lo sguardo dalla cosa
Tema se le frasi che colpiscono
Colpiscono perché poiché le vicende degli Enzo di son vicende drammatiche Churchill un po'se ne rende conto però diciamo che dice che è un male necessario perché beh perché in effetti
La la percezione che si ebbe dopo la seconda guerra mondiale fu che una delle cause non l'unica ripeto però una delle cause di quello che era successo
Durante il secondo conflitto mondiale fosse proprio questa commistione Sarmi popolazioni presidenti in una buona parte d'Europa
Tant'è vero che io di solito faccio sempre il confronto tra il cambiamento della carta d'Europa a cavallo della prima e della seconda guerra mondiale lo proponga anche a voi dopo la seconda guerra mondiale
Come potete notare dal confronto tra le due carte quella di d'Europa prima quella dell'Europa dopo il conflitto ci sono molti meno stravolgimenti di confine rispetto a
Ventennio precedente venticinque anni precedenti
C'è stata il primo conflitto mondiale non è che scompaiano tantissimi appunto degli Stati secolari e e ne compaiono tantissimi altri no piuttosto abbiamo rettifiche di confine quello sì
Però la diciamo una quantità di Stati la presenza degli Stati resta più o meno la stesa desta più o meno la stessa quindi dal punto di vista semplicemente geopolitico in mutamenti sono molto meno evidenti incisivi rispetto al primo conflitto mondiale il però
In realtà i mutamenti quelli quello che non si vede da quella carta
è è che invece dal punto di vista della distribuzione delle popolazioni e delle comunità culturali c'è effettivamente uno stravolgimento
Come è già stato anticipato dopo la seconda guerra mondiale si spostano venti milioni di persone ma per la verità a ridosso della fine della guerra in transito ce n'erano molte di più ce ne erano grazie Fini milioni in transito ce n'erano quaranta una cifra tra quaranta e sessanta milioni perché dovete considerare anche lieve i che si spostano i prigionieri di guerra che rientrano quindi molti di più ma fatto sta che gruppi nazionali che transitano da uno stato all'altro stabilmente sono all'incirca appunto venti milioni e dalla carta alla maschera che le vinte dalla tabella che vedete certamente a pagare il prezzo più alto in termini assoluti sono i tedeschi che vengono espulsi
Da
Numerose da numerosi territori da numerosi Pati dalla Polonia dall'Unione Sovietica dalla Cecoslovacchia e dall'Europa sud-orientale
E poi potrei fare potrei citarvi tutti gli altri casi non mi ci soffermo le cifre sono tratte da uno studio che è stato fatto da
Antonio Ferrari Nicolotti Angiolella in alcuni casi sono cifre stimate per italiani sono state date cifre molto più alte in genere
Si arriva appunto a trecentocinquanta mila unità in questo testo riportava duecentosettanta mila gli ho riportato quella cifra solo per fare un confronto rispetto alle altre popolazioni
Tutto questo per farvi capire come appunto la carta almeno nella distribuzione delle comunità culturali in Europa centrorientale
Sia notevolmente mutata rispetto ai agli anni precedenti la seconda guerra mondiale da quest'altra carta sì nota chiaramente le dimensioni di questa di questo spostamento
Perché si spostarono le popolazioni da queste artistiche Rita Uribe
è stato più volte illustrato dagli storici come ogni essendo sia un esso do con delle proprie specificità e poi Giovanni steli si spiegherà qual era la specificità di quello italiano
Di fatto l'elemento unificante che le popolazioni che si spostarono si spostarono perché furono identificate sulla base di criteri diciamo così e Mishima
E questa è l'elemento indubbiamente unificante comune fu anche il destino di queste popolazioni che furono spogliate dei propri beni che costrette a spostarsi in realtà territori che non conoscevano e in cui credere l'inserimento
Difficoltà
Indubbiamente se volessimo categorizzare potremmo distinguere due grandi categorie di spostamenti quelle dell'Est delle popolazioni che furono in in transito perché diciamo così punite perché ritenute colpevoli delle e dei conflitti che avevano originato la seconda guerra mondiale in particolare questo riguarda i tedeschi e l'area occupata invece dal la Unione Sovietica e dai satelliti da qui ci sarebbero diventati satelliti dell'Unione Sovietica dove le popolazioni si spostarono ma anche per altre ragioni
Fu Stalin spesso a volere in molti casi una semplificazione diciamo così è mica dei territori assoggettati all'Unione Sovietica o alla sua influenza
Anche nella prospettiva di avere Stati più Fedeli più facili da controllare ma il discorso sarebbe molto Complesso arrivo alla conclusione semplicemente perché quale fu il risultato
Di questi grandi spostamenti di popolazione che interessarono appunto tutta la fascia centro orientale dell'Europa
Beh il risultato fu una drastica semplificazione culturale delle popolazioni presenti dentro questi stati conseguiamo la tabella ci rendiamo conto del fatto che in alcuni casi la percentuale di minoranze crollò drasticamente guardiamo la Boemia Moravia guardiamo guardiamo la Polonia guardiamo la Slovacchia guardiamo l'Ungheria
Anche in parte la Romania quello che di faccio notare semplicemente facendo riferimento alla Croazia perché qui c'è soltanto il dato croato ma potremmo prendere in realtà tutta la ex la quella che ha oggi ex jugoslava tutta l'area della Jugoslavia e in parte questo vale anche per gli altri Stati balcanici è che
L'area in cui questa semplificazione fu un minore
Fu l'area balcanica e forse non è un caso che proprio quell'area se è diventata l'aria più conflittuale d'Europa nel momento in cui la guerra fredda Fini perché effettivamente la convivenza tra popoli
Restano
Problema anche in parte probabilmente la presenza della guerra fredda congelò ma che una volta finita la guerra fredda torno
Esternate almeno in alcune prepotentemente di attualità
Chiudo qui e lascio la parola giovani stelle che ci illustrerà il caso italiano e la sua specificità grazie ma
Per Giovanni Stellin rinuncio al mio siparietto così da dire magari recuperiamo in seconda battuta alla fine dice il regista del tempo
Prego la parola attenua
Attivo il microfono si sente ci si può andare da possono andare benissimo allora e ringrazio innanzitutto labili i termini per questo invito
Coloro che mi hanno preceduto particolare fuori amico Nardelli con cui da anni collaboriamo e siamo presenti insieme a varie iniziative e quest'anno non ha fatto eccezione non entrò in alcune questioni anche molto interessante che sono state poste
Da chi mi ha preceduto non parlo dell'amica Manuela mahdisti del dottor Strinati
Che in particolare ha
Focalizzato alcuni aspetti su cui sarebbe anche interessante soffermarsi ma dato il tempo ridotto via disposizione voglio entrare subito in argomento
Vorrei innanzitutto partire da alcuni dati numerici
Perché abbiamo sentito nella relazione precedente alcuni dati assoluti assolutamente
Terrificanti dieci dodici milioni di tedeschi che si spostano eccetera eccetera rispetto a questi dati l'esodo
Visti gli anni fiumani Ytzhak latini perché sarebbe anche meglio poi precisare perché in Dalmazia solo tra era apparteneva al lo Stato italiano
La Dalmazia
Aveva mutato le sue proporzioni elettriche nella seconda metà dell'Ottocento quindi ben prima del fenomeno a cui noi stiamo facendo riferimento dice così paragoniamo a questi milioni gli esuli
I trecento mila diciamo trecento mila allora entriamo in difficili problemi di quantificazione trecento mila isteria più umani ed latini cioè si tratta di ben poca cosa
Il problema però viene fuori
E l'ho accennato di sfuggita a chi mi ha preceduto l'amica Manuela parlando di quella semplificazione che avvenuta culturale
Come risultato di queste
Dicevo le cifre importanti sono quelle percentuali
In percentuale
Se ne sono andati
Da queste terre chiamiamole Terre dell'Adriatico orientale così non scontenti amo nessuno dalle Terre dell'Adriatico orientale se ne sono andati dal l'ottantacinque al novantacinque per cento degli abitanti italiani originari
Io li cito solo due dati
Censimento austriaco del mille novecento c'è tutto un problema suggerimenti
Per il risparmio logicamente dunque prendiamo per buono questo dato austriaco mille novecento italiani nella Venezia del del territorio dei territori che stiamo di cui stiamo discutendo trecentosessanta mila circa che il Senato jugoslavo mille novecentoventi novantuno e distesi territori italiani in totale ventinove mila
Siamo andati da trecentosessanta mila a ventidue mila questo significa che avvenuta proprio quello che diceva
L'amica costanti una radicale semplificazione che significa poi stravolgimento di un tessuto secolare ente unico linguistico e culturale ecco questo è il punto secondo me da cui noi dobbiamo partire
Il secondo punto che volevo
Trattare ecco il secondo punto riguarda il famoso problema che è stato anche accennato un problema giusto naturalmente sacrosante se si Pastore il problema della contestualizzazione i settori dobbiamo contestualizzare certamente contestualizzare
Significa comprendere significa fare scienza certamente contestualizzare in ore in cui vale a giustificare è ovvio ma non è tanto questo che mi interessa quello che mi interessa è
Mettere in luce quanto uno storico
Per il dei territori dell'Adriatico orientale
Scomparso Elio papi
Storico democratico e antifascista sottolineava in un libro che è stato di recente anche un paio d'anni fa ripubblicato sulla questione delle foibe eccetera eccetera diceva hobby
Contestualizzare va bene soltanto che bisogna contestualizzare a trecentosessanta gradi
Cioè bisogna che la contestualizzazione sia veramente tale non si può dire questo sì e questo nuovo asseconda degli orientamenti leggetevi
Ma comunque orientamenti ideologici e politici che ognuno di noi a si porta inevitabilmente con sé
Ora cosa vuol dire contestualizzare a trecentosessanta gradi
Ora faccio due esempi tra i tanti che si potrebbero fare perché il tempo ripeto e tirando questione del nazionalismo giustamente si dice il nazionalismo per queste questi territori e non solo per questi è stata una tragedia perché che cosa pretende di fare il nazionalismo pretende di identificare nazione è stato cioè una comunità culturalmente e linguisticamente nazionale divenne il suo stato nazionale
Ora in Europa per secoli questa identificazione
Non era affatto ovvia anzi al contrario al contrario gli imperi pruriti anzi orali erano basati proprio su una separazione tra appartenenza culturale
Si potrebbe dire usando una terminologia di uno storico tedesco favoloso mai perché c'è una cultura zio c'è una nazione culturale
E c'è un agitarsi nazione cioè una nazione Stato Theodore cose diverse le due cose nell'Europa prima dell'epoca dei nazionalismi non coincidevano si poteva essere italiani
Cronaca
Che sloveni ungheresi
Austria ci all'interno dell'impero multinazionale
E tutti legati da ora fedeltà politica di tipo dinastico questa era la situazione e non era solo la situazione degli imperi pluri nazionali perché nella stessa Francia
Prima dell'uso il francese si parlavano oltre dieci cinque
Tra cui bretone tra cui l'italiano tra cui lo cita cosa che pochi sanno perché naturalmente il processo poi di un'informazione è stato tale che abbiamo perso anche un po'la memoria di tutto questo
Detto questo
L'ideologia del nazionalismo che si diffonde dei nazionalismi che si diffonde nella seconda metà del durante l'Ottocento in particolare nella seconda metà dell'Ottocento eh
Si diffonde questi dell'agire tra tutti i popoli nessun Paese ne è escluso allora
Contestualizzare significa certamente dire guardate che noi il nazionalismo italiano ha avuto poi le sue espressioni anche prima dalla Grande Guerra durante la Grande Guerra cibo coniugato in modo rovinoso
Con il totalitarismo fascista eccetera eccetera
Ha portato i tentativi di nazionalizzazione peraltro mal riusciti
O magari successivamente mi pare un esempio adesso non ho non ho il tempo ma dobbiamo guardare anche a quello che c'era altrove per esempio come ha messo in luce Fulvio Salimbeni storico specialista di questi problemi delle Terre dell'Adriatico orientale
Andiamo a vedere cosa hanno fatto i francesi non sa darsi un'oretta i cecoslovacchi con gli ungheresi i polacchi con le loro minoranze chilometri con gli ungheresi e ne sa qualcosa la collega Costantini allora
Ci si può meravigliare ha osservato Salimbeni
Che la guerra sia scoppiata appena il trentanove due giorni prima perché si era in una situazione tale per cui ogni Stato alle sue minoranze che cerca di cancellare e vi faccio notare che il concetto di tutela delle minoranze non era un concetto che aveva corso nell'Europa all'indomani della prima guerra mondiale è un concetto molto più recente molto più veloce
Questo
Fermo qua perché si potrebbero dire tante cose che avessero il tempo di dire è un'altra questione e la questione del comunismo allora io a questo proposito potrei citare una quantità di documenti
Francamente mi voglio voglio citare una un convegno voglio ricordare convegno che si è tenuto nel
A Padova nel due mila tredici promosso dall'Abi veneto
Ora
In questo convegno in particolare ci fu una relazione del responsabile e coordinatore dell'Anpi Veneto Maurizio Angelini disponibile anche in Rete che a mio parere esemplare
Esemplare perché contestuale Zanda Loy contestualizza appunto a trecentosessanta gradi
Ma io su questa questione della contestualizzazione a trecentosessanta gradi riguardanti appunto e in questo caso di cosa parliamo parliamo
Per i motivi come nel titolo del mio intervento le cause delle sul palco quali cause una causa e poco la spiegazione volo canzoni storie non funzionerà mai ma tra le cause adesso dobbiamo anche mettere quello che è successo nel corso della guerra di resistenza al confine orientale cosa che in genere
Ci sono studi e per carità ma non viene non è molto lontana ecco
C'è una bella differenza tra il movimento resistenziale
Jugoslavia o in quello diciamo nelle tele che ci interessa allora non c'ero io questo abbia ancora naturalmente è in Italia in Italia come è noto ci sono i CLN
Cioè comitati di livello nazionale in cui tutti i partiti antifascisti stando sono rappresentati pariteticamente
Ben diversa è la situazione della Jugoslavia in cui la faccio breve per una serie di motivi che non posso qui analizzare a un certo punto
Non ci sono i i CLN ma ci sono i ciclici cioè i comitati popolari i quali sono egemonizzata i completamente dal Partito comunista jugoslavo
Il che costituisce una differenza di non poco conto
Ma ancora più interessante e andare a guardare nella storia drammatica dei rapporti tra la Resistenza italiana e quella jugoslava al confine orientale ora io ho qui la faccio breve cito un paio di cose soltanto perché si dovrebbe fare un altro convegno su questo secondo me e sarebbe anche molto interessante ciò anche degli storici che sono occupati anche di recente scrivendo dei libri molto
Molto interessanti allora prima di tutto nel mille novecentoquarantatré all'indomani del crollo italiano per l'armistizio
Immediatamente gli organi del Movimento Popolare di Liberazione jugoslavo programmando l'annessione
Dell'Istria di Trieste dico rese Zara è ovvio
Uno Stato un mio gol slavo che deve ancora essere costruito notate bene avviene con lo Slavia che dovrà ancora essere costruito quindi né Toro gli italiani nella zona di fronte al fatto compiuto paghiamo già ammesso questi territori non li controlliamo non abbiamo il controllo militare meno che mai politico però abbiamo adesso
Secondo
Qual è la posizione dei gli antifascisti Giuliani diciamo triestini Gorizia di istriani eccetera eccetera
Qual è la posizione dei comunisti Giuliani ecco fino a circa nel marzo del mille novecentoquarantaquattro la linea che hanno parliamo dei comunisti
Facciamo la lotta di liberazione insieme contro il nazifascismo per quanto riguarda la questione
Nazionale c'è questi territori anche apparterranno alla rimandiamo dopo cioè faremo un plebiscito faremo previsti rivedere ecco la rimandiamo dopo no mettiamo come si dice il carro davanti ai buoi ero una posizione che fu qualificata come internazionalista qual era la posizione dei comunisti jugoslavi
L'opposto Cimino voi per per aderire alla lotta di liberazione dovete accettare accettare l'annessione preventiva alla Jugoslavia
Ora noi abbiamo un documento molto interessante
Che dunque è la relazione di Giordano Prato Longo Giordano Prato Longo era un comunista triestino responsabile dell'organizzazione locale del partito
E l'ho vista interi finora adesso non ricordo bene
Non pare fino al marzo per quarantaquattro poi fu trasferito a Torino nel dopoguerra fu deputato del Partito Comunista Italiano
La relazione Giordano Prato logo è facile leggerlo perché si trova in Secchia ibridi secche secche a Pietro Secchia dedicato alla Resistenza durante il fascismo e alla lotta di liberazione allora Giordano patologo in questa relazione
Mette in luce come il problema fondamentale che avevano i comunisti Giuliani era quello di confrontarsi e in qualche modo scontrarci con nazionalismo il nazionalismo sottolineo dei compagni solenni e croati che facevano parte appunto dei allora c'era il Partito comunista jugoslavo poi cambiamo nome divenne lega dei comunisti
Ora questa relazione che io naturalmente non posso citare sarebbe interessantissimo citarla era un vero e proprio diceva questo è un comportamento diceva Pratolungo è un comportamento sbagliato è un comportamento il comportamento che non ci consente di unire tutte le forze nella lotta contro il nazifascismo è criticava queste che lui chiamava deviazioni nazionalistiche poi cosa succede e qui mi devo fermare per forza nella ricostruzione poi succede che cambia la linea del Partito Comunista Italiano
E Togliatti sposa le tesi vanesio olistiche
Del di Tito e del molto movimento di liberazione popolare io parlavo invitando i comunisti italiani a entrare dei partiti perché allora genero di partiti in sloveno è croato
Ceduto una questione non tutti l'accettano non tutti sono d'accordo succedono cose anche veramente drammatiche per esempio comunisti torinesi
Pd Udc in e Augusto Ferri cadono in un'imboscata dei nazifascisti vengono ammazzati e la cosa è talmente strana che si apre un'inchiesta dice ma come Marie si dirigenti non sono stati adeguatamente protetti ci si è tutta una questione su questo subito si riserva ci sarà stata forse qualche dell'azione cosa che non si può dimostrare ma quello che si può certamente di valutare perché è documentato che il capo comunista dei minatori Albonetti leggo giusto che ci viene arrestato e fucilato
Dalla polizia politica jugoslava cioè del movimento di liberazione potrei fare altri casi è uscito di recente un paio d'anni fa vedere non è tanto l'eccesso un libro
Di una storica
Che a metà diciamo Italo italo croata lo orienta Oscar Palermo scalda Oblak pubblicata dal Centro di ricerche storiche di Rovigno il potere popolari in Istria
Dal mille novecentoquarantatré al mille novecento mi pare quarantasette quarantotto è una raccolta di documenti
Non è un libro di gradevole lettura per un interessantissimo perché riporta le ha scovato negli archivi importa questa documentazione in cui io ho dato semplicemente qualche esempio allora mi avvio alla conclusione
A volte si stabilisce un rapporto anche nell'articolo uno della legge sul ricordo c'è il punto questo rapporto no dice Foibe ed esodo le Foibe sarebbero la causa dell'esodo ma il termine fogli innanzitutto un termine molto generico e impreciso dire
Poi invece al posto di foibe leggiamo
Repressione deportazioni arresti incisioni allora
Saremo più vicino alla realtà storica
C'è una relazione tra queste due cose cioè tra la repressione messa in atto da un potere che si stava affermando come potere totalitario e l'esodo dei Giuliano dalmati evidente che cioè non è l'unica causa ma è una causa fondamentale
Perché il clima in cui c'è un regime che si sta instaurando con metodi rivoluzionari in cui c'era un solo partito un solo giornale un solo sindacato un'organizzazione di massa certamente non recede di massa come per esempio l'unione degli italiani dell'Istria e di Fiume che però era rigidamente controllata dal partito secondo la dottrina peraltro marxista-leninista
Ecco c'è una relazione tra questa repressione tra questo regime
In cui la polizia politica
O se no secondo poi diventata appunto bah aveva praticamente un potere assolutamente incontrollato evidente che c'è nella relazione
Finisco con un
Un ricordo bene un aneddoto però diciamo è è indicativo mio nonno
Era stata autonomista fiume gli autonomisti erano coloro che non volevano l'annessione all'Italia volevano fare come Stato libero
Naturalmente erano avversati dai fascisti i fascisti
Durante il periodo dopo il ventuno
Andavano a casa di mio nonno col bottiglione di olio di ricino per cercarlo e fargli bene questa con questa simpatica come voi sapete usanza che avevano per terrorizzare gli avversari politici nero alla sede scampata
E poi rientrato lasciamo perdere alla fine mille novecentoquarantacinque arrivano le truppe del movimento di libertà che cosa denaro volata via noi siamo andati via subito mio padre mia ma no io resto qua Marisa sia abbiamo avuto devo credo dico in dialetto veneto ma si capisce chiamato tanti baroni abbiamo avuto tanti padroni altro Ungheria Venezia l'Italia adesso la Jugoslavia non fa niente
Dopo due anni mio nonno ci raggiunge a Venezia
E non era non era un intellettuale e mi fa
Gianni con una n perché in Veneto non ci sono le doppie Gianni qua la non se vuol vivere
Tradotto è facile non si può vivere non si può vivere
Va via dal fiume
Senza nulla senza una lira senza un mestiere aveva oltre sessanta ecco questo è il dramma dell'esodo e questo significa a mio parere ricollocarlo fino a una la realtà complessa perché è complessa non è il monocromo sale ognuno i ogni aspetto dell'esperienza storica deve essere analizzato deve essere bisogna dare lo spazio a tutto bisogna dallo spazio alla politica di stanze una limitazione all'infame politica razziale dei fascisti che tra l'altro a Fiume tra l'altro fecero in particolare dopo quando fu occupata dell'ACT piazza pulita fra piume ceduto due sinagoghe uno fu bruciata e l'altra siccome non non fu non fu scoperta la lasciarono dice perché non sapevano che era lì ecco quindi dare spazio questo ma dare spazio anche ai meccanismi di formazione di un potere totalitario
Senza eguali noi non possiamo non siamo in grado di capire quello che è successo cioè quello quella semplificazione terribile di cui parlava la collega Costantini vi ringrazio
Ringraziamo il professor Castelli
Cioè la sua relazione cerca un altro dato
Ha aggiunto indicazione di metodo alla legge indicazioni già ricche della professoressa costanti
Ricostruire la storia a tutto tondo quindi senza dimenticare alcun aspetto pure peggio senso non evitando di utilizzare aspetti particolari no Piero raccontare la parte con il tour e questa è la prima indicazione che si raccoglie oltre le informazioni gli stimoli ai problemi aperti nel processo ostetricia ci offre la seconda indicazione si erano avvicendati importante quella dalla professoressa Costantini
Saatchi diciamo l'utilizzo di fatto il strumenti dice o politica senza tra le carte geografiche non si riesce a comprendere cioè se le carte storiche mostrano fisicamente cambiamenti mutamento e trasformazione dei territori diventa difficile come dire articolare ragionamenti di tipo storico
La relazione della professoressa Costantini ha posto un problema cioè quello della prospettiva dello storico leggendo le parole di dice il chiedere quanto lo storico risente della cultura del suo tempo
Come Churchill incentivate da contorno sullo stesso tema cioè non si poneva problemi di minoranza e non solo perché come tutti sanno la Gran Bretagna Vismara ma forse proprio per una prospettiva di tipo coloniale
Cioè il popolo Ratti il popolo si atterrà al Colonia quindi c'era un rapporto diverso di di di trattamento dell'idea di minoranza e quindi questa è quello potrei
Me lo sto chiedendo lo stop pongo così
Alla riflessione di qualcuno se vuole intervenire insieme alla regia se ci sono domande dall'esterno altrimenti in alternativa dei viveri così regalarci in cinque minuti
Ciascuno nello stesso ordine in cui sono intervenuti per chiudere questa questa questa nostra questo nostro con debutto una lunga riflessione
In occasione del Giorno del ricordo
Aspetto la voce fuori campo che mi dice se ci sono almeno interventi dall'esterno tornarci solo romanzi perfetta noi dire di in passato di nuovo la parola cinque minuti
Al professor Sartori dal dottor dottor Strinati
Ma io lo devo ringraziare carta perché
Non capita sempre di entrare
In un possano uscirne un pochino più vasto un bel po'più istruiti ho imparato molto
Devo dire ho condiviso l'incanto di tutti e due gli interventi stessa cosa tenere l'altro con quella citazione di Churchill e mi ha fatto riflettere su fa cioè che proprio raccogliendo le sollecitazione rosso saltelli effettivamente occorre uno sguardo su eventi particolarmente complessi della proprio della della vicenda del secondo conflitto mondiale mi viene fatta di ricordare per esempio che proprio nei giorni in cui si consumava la tragedia delle foibe dall'altra parte le Alpi la Francia che non è un Paese comunista aveva unicamente in basso che tentato di ammettere la Valle d Aosta che soltanto l'intervento del quartier generale alleato
Che impedisce a questa operazione perché ovviamente la guerra aveva scatenato gli appetiti di annessioni simili e che non erano soltanto sì erano soprattutto quelli ovviamente lascia a c'erano anche componenti elementi nazionalisti in in in altri in altre per parlare di nazionalismo che non c'è dubbio che presenta un problema interessante che sarebbe bello approfondire eh
Il modo in cui il comunismo jugoslavo intercetta il nazionalismo lo gestisce e lo utilizza per i suoi fini perché per esempio questo è un problema un problema per lo stessa per la stessa votazione lo storico slavo perché poi Tito doveva vedersela con tutti i vari nazionalismi e costringevano tra l'tra di loro cioè che poi avrebbero portato alla
All'esito che conosciamo delle guerre degli anni novanta per come esempio dito non non accolse di buon grado la dichiarazione di annessione credo quello si riferisce al professor Sapelli del del litorale adriatico da parte del
Del Fronte di liberazione sono meno ma non perché non fosse un convinto espansionista ma perché l'iniziativa autonoma degli sloveni creava problemi nei rapporti di equilibrio tra le varie tra le varie nazionalità capace alcuna guerra diciamo
Tra le nazionalità jugoslave i sette metri Idro omicidi gli ustascia e via dicendo che appunto è sarebbe interessante
Capire bene i meccanismi di questa Commissione l'azione tra i nazionalismi l'innesto che il comunismo jugoslava opera su questi perché effettivamente insomma prodotto noi diciamo a delle foibe ma per esempio sulla minoranza tedesca
L'esercito o con la deliberazione lo slavo fatto
Contraffatto come dice Barbero belle porcate ecco quindi sarebbe sarebbero tutti i temi interessanti ultima addosso cosa rapidissima la coscienza costanti di inesperti siamo io sono ottimista sulla sulla legge
Su Trieste e la regia di ricordo a me personalmente non è piaciuta esotico un articolo su padre dipendente
In generale scettico sulle leggi memoriali su tutte le Generali perché a mio avviso c'è sempre un fondo di verità di Stato che non cioè non piaci però diciamo ha un merito che ci sono state molte più ricerca e o da quattordici anni a questa parte credo
Che distilla promosso non lo volesse però tante
L'occasione delle così delle ritualità memoriali in realtà sono occasioni stupende per dare la ribalta intanto si Margarete colto terzo rimasto a fare il proprio lavoro nella semi oscurità sto pensando ai colleghi dell'Istituto di Trieste da quando si parla di Cima riforme non se n'è mai parlato miseria cioè praticamente nei primi anni cinquanta già a Trieste
Presso l'istituto stoica resistenza di Trieste c'era gente che produceva produceva chiaramente vittoria estremamente povera con pochissima circolazione al problema era vivo era presente
Diciamo vestire l'impostazione come dire che poi ripreso successivamente ha avuto i suoi i suoi frutti sto pensando appunto al fatto che il e il respiro pubblico primo in primo luogo erano attivi e virilità l'intera Commissione italo slovena per esempio
Del del novantadue novantatré dice speravo nel due mila in una sintesi complessiva che ancora oggi farà riferimento a chi si occupa di queste cose
Ecco dovrei essere pronto discreto possibili questa chiacchierata per cui tutto subito la parola professoressa Costantini
I grazie sì anch'io non volevo essere qui
Ma io penso che alla in e fa dai mille le leggi memoriali effettivamente Termoli servono in questo caso sono servite riaprire comunque una un dibattito serio granduca
Chi ha assunto
Una dimensione nazionale
Ma anche perché comunque servono anche per tenere accesa una memoria chiamiamola così la memoria collettiva comunque è importante anche per la funzione civile che hanno quindi da questo punto di vista no anche io penso che al di là delle intenzioni di chi le ha istituite siano importanti e poi comunque ritengo che col maturare nel tempo e quella presa di disc stanza poi si guardi gli eventi se in modo sempre più equilibrato quindi c'è qualche focolaio però alla fine e ti Valente
Si cominciano a vedere le sfumature e questo è positivo mi fermo su tempi tre punti molto velocemente
La questione la il più breve la tutela delle minoranze vero non c'erano non se n'era mai parlato fino alla seconda guerra mondiale salvo in un caso a tutela della minoranza ebraica che guarda caso decisiva mille durante la seconda guerra mondiale beh poi altre piccole cose rapporto tra nazionalismo e comunismo e di cui ha parlato adesso per Strinati questo interessantissimo questo è l'aspetto interessantissimo interessantissimo non solo perché Tito aveva il problema del contrasto con i nazionalismi locali con l'ICE inizi con gli ustascia agoni nazionalisti sloveni
Ma aveva un problema anche di equilibrio interno al suo movimento comunista in cui doveva tenere a bada le diverse componenti nazionali
E e quindi la sua prospettiva jugoslavi Istat comportava difficilissimo equilibrio tra le varie componenti e tra l'altro esponenti di queste componenti erano anche personaggi di grandissima levatura culturali politica giri las Cardelli rimangono in mente alcuni e quindi assolutamente molto interessante molto importante questo tema ma molto Complesso quindi non c'era nel tempo forse non era neanche l'occasione per parlarne è l'ultimo aspetto quello relativo alla questione l'egemonia comunista della questione appunto anche della frase di Churchill eccetera
è questa è un tema molto importante e quando si parla di contestualizzazione bisogna anche ricordare che con testo dell'Europa del dopoguerra un contesto di guerra fredda in cui eh sì le le le posizioni delle singole dei dei singoli Stati e dei singoli movimenti sono importanti e importante cosa pensava Tito e cosa decideva Tito è anche la posizione del Partito Comunista Italiano
Ma c'era la guerra fredda alla fine nitido netto agli atti
E si levano autonomamente tra gli atti faceva quello che in sosta ma si semplifica semplifica un po'troppo ma c'era decideva il Wiener di antica fino al quarantotto decideva in Unione Sovietica dopo il quarantotto titola per conto suo fino a un certo punto perché poi c'è il problema della
Del rapporto con con l'Occidente e della salvaguardia della sua posizione di non allineato quindi insomma è bisogna tener conto tener conto del contesto e questo è in questo senso mettevo anche la frase di di di Churchill e significa anche tener conto del fatto che e stiamo in una dimensione di sovranità limitata diciamo così nel momento in cui l'Europa esce dalla seconda guerra mondiale quindi bisogna comprenderla anche in questo contesto quello che succede nelle singole realtà nei singoli territori
L'Anas comprendere non per giustificare segretamente
Allora e io voglio finire con una nota positiva ecco cioè
Il problema noi come società di studi come Società scientifica
Rifondata in esilio perché la Società di studi fiumani che mi onoro di presiedere è stata fondata a Fiume nel mille novecentoventitré
Ed è stata rifondata a Roma degli anni sessanta adornano i danni all'indomani della caduta cosiddetta del volo di Berlino abbiamo promosso un dialogo con la città di origine con la minoranza italiana rimasta esiguo numericamente ma molto attiva culturalmente e politicamente con la maggioranza croata
All'insegna di un progetto che abbiamo chiamato ritorno culturale che cosa vuol dire un ritorno fisico è impensabile naturalmente ma un ritorno culturale no cioè si tratta di come dire recuperare recuperare i segni della presenza in questo caso della lingua e della cultura italiana nella città al fiume comiche isteria come azzarda
Collaborando con le attuali autorità e abbiamo ottenuto alcuni risultati ecco io voglio citare
Mi mi secca perché faccio un po'di autoproduzione mi perdonerete io ho scritto una storia di Fiume nel due mila e diciassette in lingua italiana
è stata pubblicata ed è
Acquistabile
Bene questa storia è stata tradotta in croato
Ed è stata tradotto in croato
Dal mio amico ex ambasciatore dalla Repubblica di Croazia a Roma si chiama danni lo biscia un intellettuale di altissimo livello
Dovremmo presentato dal fiume pandemia permettendo perché logicamente questo è il nostro problema ora il fatto
Che è una storia di fiume scritta da un italiano sia presentata in croato allenatore croato a me sembra al di là della soddisfazione personale déjà vu la tra parentesi ma mi sembra che sia un esempio di dialogo interculturale così come e voglio citare ciò che abbiamo realizzato è poco e poco ma è importante
Tutta l'odonomastica cittadina
è stata colorati esatta al novantanove per cento
Tutti i nomi delle strade sono stati cambiati
Bene
L'anno scorso nella città vecchia parlo di fiume ma si potrebbe fare un discorso anche per le città istriane sono state a cura della municipalizzata
Installate delle tabelle in cui viene riportata l'odonomastica storica dal Settecento ad oggi allora
Il nostro turista italiano
Che quando va al fiume non sa niente dell'olio nuovo colpa sua non può sapere niente entra la città vecchia che avete scritto mille settecentodieci Calle dei Canapini
Vedo un'altra tabella mille settecentoventi
Piazza delle ebbe
Un'altra tabella Calleri dei pipistrelli
Questo significa ritorno culturale cioè in qualche modo recuperare quello strappo quella semplificazione di cui parlava
La Costantini
Che ha portato a far sì che quella che era una realtà plurale complessa plurilingue D'Amuri conto ma si semplificate diventasse monolingue mono culturale molo nazionale
Noi stiamo cercando di rimediare nei limiti delle nostre forze un'ultima conquista Etta devo dire una conquista
La piazza una delle piazze più importanti di fiume è stata intitolata Riccardo Zanella
Ricardo Sabella è il più importante leader politico fiumano
è stato presidente dello Stato Libero andò in esilio dopo l'avvento del fascismo
E
La piazza davanti al palazzo del governo estati intitolata a lui per iniziativa
Di una lista Lista per Fiume lista esaurienti
Che è una lista autonomista promossa da un gruppo di intellettuali colorati non italiani e a cui aderiscono naturalmente anche in Italia ecco questi sono disegni che come diceva Montale tutto sommato la storia non è quella devastante ruspa che si dice perché lascia dei crateri lascia ancora delle possibilità e non voi in uno spirito autenticamente europeo cerchiamo e fare il nostro lavoro non significa l'Europa sarà se ci sarà un'Europa veramente unita una realtà politica a mio avviso lo sarà solo se riesce a valorizzare le differenze non si omologa non si uniforma
Non se l'Europa semplicemente dell'Euro e delle banche ma se l'Europa di quella ricchezza culturale e linguistica straordinaria che ha caratterizzato sempre la sua storia
Unità e universalità ma rispetto delle differenze delle particolari identità grazie
Ecco questo richiamo all'Europa ci riporta all'attualità strette stringente
E non a caso infatti forse proprio in virtù di questi passaggi successivi verso il dialogo fra culture
Siccome Rieti è stato riconosciuta città europea della cultura e su questa scia le limitiamo anche quest'anno Gorizia dopo la coerenza sarà nuova città europea della cultura quindi volevo Brusca esperienza
Di fiume come laboratorio per una cittadinanza europea non solo economica comincia essere visibile comincia dalle proprie frutti
L'ora è tarda io ringrazio pronti morire quelli esteri per la sua per il suo contenuto ringrazio di nuovo Emanuele costanti
Il suo intervento interventi dei suoi così le sue riprese interventi estremamente interessante ringrazio infine parrebbe un per certamente per merito ma semplicemente per aver rovesciato l'ordine degli interventi precedente
Il dottor Strinati e con questo Rita soprattutto lampi di Terni per averci dato questo occasioni di mi lungo confronto pars confronto cioè alla fine è diventato quasi mondiale grazie di nuovo a tutti e buonasera grazie a voi buonasera a tutti buonasera