Rassegna stampa estera

Questo non è scontato lady Radio Radicale martedì nove marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi torneremo ad occuparci di vaccini della decisione dell'Italia sostenuta dall'unione europea di bloccare esportazioni di duecentocinquanta mila dosi a destinazione
L'Australia dosi della società farmaceutica AstraZeneca che è stata presa di mira ieri dalla presidente della commissione
Ursula fondarla Jenna la quale ha minacciato altri stop alle esportazioni proprio di Astra Zeneca accusata
Di non rispettare i suoi impegni sulle forniture all'unione europea vi proporremo un articolo da far Fontana insomma lunga analisi di Davide Ghione ebbe nal
Mario Draghi lascia il suo segno con l'embargo sui vaccini la robusta posizione del primo ministro italiano sui controlli alle esportazioni
Dimostra l'impazienza di fronte all'approccio adottato dall'Unione Europea sugli acquisti di vaccini lo stesso prosciolta in pista sempre ieri avevo un editoriale
Critico del a protezionismo vaccinale il blocco dell'Italia di una fornitura all'Australia
Crea rischi di escalation secondo il quotidiano della siti poi parleremo del viaggio del papà in Iraq lo faremo con una serie di editoriali
Nel mondo di oggi il messaggio di speranza di Papa Francesco in Iraq il Wall Street Journal
Papa Francesco Marini era che e dimostra che la sicurezza delle minoranze religiose
è una sfida prioritarie Medioriente infine il Times di Londra che ha un titolo efficace peace making papale
La visita di Francesco in Iraq è una presa di posizione coraggiosa
Per difendere la libertà di religione in chiusura poi torneremo su Fortune Times per parlare di un altro tema europeo Buscetta
Di Viktor Orban e del suo figlio dal gruppo del Partito Popolare Europeo
Tony Barber a una analisi che ha questo titolo la pazienza dell'Europa nei confronti di Orban inizia a diradarsi
Il leader ungherese potrebbe iniziare a faticare a giocare le carte di Mosca e Pechino contro l'occidente scrive tra l'altro Tony Barber
Ma partiamo dalla questione vaccini dopo che Ursula von der Laye Nieri ha minacciato di bloccare altre esportazioni
Dall'unione europea di dosi di AstraZeneca
La società farmaceutica accusata di non rispettare i suoi impegni sulle forniture il radar sia che aveva una una lunga analisi dei Creed firmato da Davide di Lione
E Bernal dal titolo Mario Draghi lascia il suo segno con l'embargo sui vaccini scrive il quotidiano della City non c'è voluto molto Mario Draghi per lasciare il segno in Europa come primo ministro italiano
Il primo vertice europeo a cui ha partecipato alla fine di febbraio l'ex presidente delle BCE aveva fatto un intervento critico della lentezza della campagna sui vaccini dell'Europa
Sostenendo la necessità di adottare un approccio il più duro con le società farmaceutiche
A proposito del mancato rispetto degli impegni sulle forniture dei vaccini promessi
Sette giorni dopo il Governo italiano ha annunciato che con l'approvazione di Bruxelles aveva bloccato le esportazioni di duecentocinquanta mila dosi del vaccino
AstraZeneca verso l'Australia sulla base di un nuovo Regime di controllo delle esportazioni introdotto dall'Unione Europea
A fine gennaio ha criticato da altri paesi AstraZeneca non è riuscita a rispettare gli impegni sulle consegni all'Unione europea nei primi tre mesi dell'anno ricorda il farà ciò Times tra l'altro Ursula von der Line ha spiegato che sono arrivate finora meno del dieci per cento delle forniture inizialmente previste poco più di dieci milioni di dosi
Rispetto alle centoventi milioni o i centoventi milioni inizialmente previsti dal contratto ad ogni modo
Draghi prosegue il Financial Times su un uomo che si era conquistato in Peckham vili credenziali interna nazionalista e quando era Presidente dalla BCE è diventato il primo leader ad attivare questo
Meccanismo di controllo delle esportazioni che i critici denunciano come nazionalismo sui vaccini che rischia di minare lo sforzo globale per combattere la pandemia
Immaginatevi cosa sarebbe accaduto se Giuseppe Conte o Matteo Salvini avessero preso questa posizione dice un responsabile del partito democratico
Salvini leader nazionalista della lega ha scritto su Twitter di essere orgoglioso che l'Italia sia stato il primo Paese a bloccare le esportazioni fuori dall'Unione Europea Draghi ricorda stia è stato nominato primo ministro
Lo scorso mese per rompere la paralisi politica dell'Italia e riscrivere i piani per spendere fino a duecento miliardi di fondi dell'Unione Europea per sostenere la ripresa economica
Ma l'allarmante impennata delle infezioni delle ultime settimane
Fa sì che la lotta contro la pandemia diventi la sua principale priorità la sua presa di posizione robusta sui controlli delle esportazioni
è stato un espressione di forte impazienza di fronte alla gestione della campagna di vaccinazione da parte dell'Unione europea spiega Giovanni Orsina della università LUISS l'attuale situazione prosegue Cossiga dimostra una forte fragilità nella posizione negoziale di Bruxelles nei confronti delle grandi società farmaceutiche
Draghi sta usando la sua autorevolezza politica per un porre un riequilibrio chiaramente anche a favore dell'Italia
Paradossalmente avere una persona di straordinario prestigio internazionale permette un approccio molto più forte
Quando si tratta di protezione nazionale rispetto quanto potrebbe fare un primo ministro sopranista spiega Orsina che non ha non ha tutti i torti su questo
Il paradosso che poi è abbastanza logico ma insomma
Natalie Tocci direttore dell'Istituto per gli affari internazionali di Roma
Non interpreta la mossa di Draghi con le lenti del nazionalismo vaccinale ma piuttosto come volontà e capacità dell'Unione Europea di registra i Big Pharma per proteggere i cittadini
Le dosi erano destinate all'Australia un Paese con poche infezioni dove il programma di vaccinazione ancora alla fase iniziale
Non penso che l'Italia avrebbe preso questa iniziativa se il Paese in questione fosse stato povero o in emergenza come sono oggi alcuni Paesi europei
Spiega Tocci
La recente controverse interno all'Unione è stata tra le istituzioni e i big Pharma l'accusa che l'Unione europea non ha tenuto testa alle società farmaceutiche malgrado il costo in termini di vite umane
Vista sotto questa lente conclude Natali Tocci la mossa di Draghi lungi dall'essere un atto di nazionalismo può essere vista
Come il passo necessario per prevenire la ripresa di un pericoloso euroscetticismo così tra l'altro il famoso Times ieri tornava su quanto accaduto alla fine della scorsa settimana poi lo stesso quotidiano della City
Ieri aveva un editoriale abbastanza critico dal titolo una pericolosa ondata di protezionismo sui vaccini il blocco dell'Italia di una fornitura all'Australia crea rischi di escalation
E scriverti i governi vogliono vaccinare le loro popolazioni il più presto possibile contro colpi diciannove e la penuria di vaccini salvavita rende la situazione particolarmente volatile
E tensioni stanno emergendo sempre più alla superficie venerdì l'Italia è diventato il primo Paese dell'Unione Europea bloccare un'esportazione di vaccini sulla base di un nuovo regime introdotto da Brussel in risposta
Ai rinvii delle forniture in Europa
Dopo aver approvato il blocco dell'Italia la Commissione ha segnalato la sua intenzione
Di fare pressione sugli Stati Uniti per permettere che milioni di dosi di AstraZeneca siano esportate verso l'Europa malgrado un ordine esecutivo firmato dall'allora presidente Donal Trump in dicembre
Che vieta di fatto le esportazioni per fare in modo che le dosi prodotti in America vadano prima agli americani
è abbastanza ironico secondo il Financial Times che l'Unione Europea sia costretta a dimenarsi per ottenere forniture di vaccini
La cui efficacia all'inizio era stata messa in discussione da alcuni leader politici si parla di AstraZeneca
Cosa che del resto alimentato lo scetticismo in alcuni Paesi scetticismo a cui ora quegli stessi leader politici sono costretti a rispondere
Ma l'Unione Europea e sotto il nome pressione perché partita lenta sui vaccini
E questo nel momento in cui le infezioni tornano a salire mentre Stati Uniti Regno Unito occorrono l'approccio comune dell'Unione Europea e iniziato a fratturarsi l'Ungheria autorizzato a livello nazionale
L'uso dei vaccini russo e cinese con una procedura d'emergenza l'Austria Danimarca stanno discutendo di forniture con Israele per il fascio Times l'origine del problema rimane la gestione sbagliata da parte della commissione del processo di approvvigionamento
Bruxelles è arrivata tardi e la firma dei contratti e non è riuscita a investire sufficientemente in anticipo nelle capacità di produzione fabbricazione
La Commissione si è scontrata con AstraZeneca da quando è stata informata a gennaio
Che le consegne per il primo trimestre sarebbero state di gran lunga inferiore a causa di problemi di produzione in un stabilimento in Belgio
Il Regno Unito che ha avuto questo tipo di problemi con AstraZeneca sembra aver firmato un contratto molto più stringente eppure e questa fosse la prima volta che l'ho riconosciuta Masson Times non è chiaro perché la società anglo svedese cioè l'AstraZeneca
Data la promessa di recuperare i ritardi nelle consegne dell'Unione Europea stia esportando vaccini dagli stabilimenti europei verso l'Australia
Anche se Canberra ha definito il blocco da parte italiana come una violazione delle regole del gioco il primo ministro Scotti Morrison anche ammesso
Che c'è una ragione morale per cui Baccini devono andare ai Paesi che hanno alti livelli di infezioni di morti
L'Italia registra circa trecento decessi al giorno l'Australia assoluta manciata di infezioni grazie all'efficacia dei suoi sforzi per contenere la pandemia quando venne introdotto il regime di controllo delle esportazioni nell'Unione europea in gennaio
La speranza ricorda la faccio un paio c'era che venisse utilizzato per più trasparenza sulle forniture sugli impegni contrattuali e non come misura protezionista
Per quanto comprensibili siano le ragioni dell'Italia e dell'Unione è deludente che sia USA stato usato in questo modo
Gli europei rispondono dicendo che anche altri Paesi hanno controlli alle esportazioni
Il Regno Unito venerdì ha negato di avere restrizioni in vigore ma l'ordine esecutivo di Trump dice chiaramente che gli Stati Uniti dovrebbero esportare Baccini solo una volta che sono certi di averne sufficiente per la propria popolazione
Secondo sono Sun-Times c'è ancora qualche speranza di riuscire ad evitare un'escalation fatta di rappresaglie protezioniste
I capitali dell'Unione Europea a Bruxelles hanno moltiplicato gli sforzi per risolvere il problema della scarsità dei vaccini entro il secondo trimestre
L'arrivo di baite come presidente potrebbe favorire la cooperazione transatlantica ma gli Stati Uniti e i governi dell'Unione devono equilibrare l'imperativo politico di dare priorità ai propri cittadini
Con la collaborazione necessaria affinché vaccini arrivino a chi mi ha più bisogno se i Paesi ricchi degenerano in scontri e protezionismo tra loro la più grande sfida quella della fornitura dei vaccini al mondo in via di sviluppo sarà ancora più difficile da vincere conclude
Il fare Fontan se vedremo naturalmente come proseguiranno le cose nei nei prossimi giorni altro tema molto commentato dalla stampa internazionale ed è abbastanza evidente il perché
Il viaggio del Papa in Iraq su questo prendiamo nel mondo di oggi un editoriale dal titolo il messaggio di speranza di papa Francesco in Iraq scrive scrive il quotidiano francese di fronte alla tragedia provocata dalla conquista di un terzo dell'Iraq da parte dell'organizzazione dello Stato islamico nel giugno due mila e quattordici
Di fronte all'esilio forzato di più di centoventi mila cristiani di Mosul e della provincia di Ninive di fronte al massacro del rapimento di migliaia di ieri c.d. all'instaurazione di un regime barbaro
Papa Francesco all'epoca aveva promesso di recarsi in Iraq nel momento in cui il Paese continua a vivere sotto la minaccia di gruppi armati milizie sciite jihadisti sunniti
E resta confrontato l'urgenza sanitaria legata al coronavirus la testardaggine del sovrano pontefice nell'onorare quella promessa merita totale risparmi
Quattro anni dopo la fine della guerra contro lo Stato islamico il pellegrinaggio di papa Francesco dal cinque all'otto marzo da Baghdad a Mosul passando per mangiarsi Ur Erbil cara con Chirac
è un gesto Benvenuto di solidarietà e speranza scrive le Monde
Questo messaggio indirizzato innanzitutto ai cristiani dell'Iraq che sono stati decimati dai conflitti successivi seguiti all'invasione americane del due mila ai tre ma non solo indirizzato anche all'insieme della popolazione irachena
L'appello alla tolleranza al pluralismo alla alla cittadinanza alla giustizia
Che il Papa ha lanciato i responsabili politici e religiosi del Paese costituisce un prezioso sostegno per chi in Iraq si batte contro tutto e tutti per questi valori a chi si riferisce le Monde lo spiega le decine di migliaia di manifestanti che sfilavano
A Baghdad e nel sud sciita nell'ottobre due mila
E diciannove anche a costo di una repressione brutale del le forze di sicurezza e delle milizie sciite costata più di seicento morti
Quei manifestanti non chiedevano altro che vivere impacci sicurezza in uno stato di tutti i suoi cittadini liberato dal confessionali Isma'politico dalla corruzione e dalla minaccia di gruppi armati e dalle ingerenze straniere
Quelle rivendicazioni
Non furono ascoltate la contestazione come ancora cova ancora la visita di papa Francesco all'Ayatollah Ali Al Sistani cioè la più alta autorità sciita dell'Iraq è un segno di rispetto verso l'uomo lo stesso Al Sistani che si è imposto come il più influente portavoce e sostegno dei manifestanti del due mila diciannove
Questo primo incontro tra il pontefice un alto dignitario sciita un'ora anche l'impegno dell'Ayatollah Al Sistani per la difesa delle minoranze il dialogo e la coesistenza tra comunità
Dall'arrivo al potere del presidente Barham Saleh del primo ministro Mustafa Al Ca'di mi sono stati moltiplicati gesti e promesse verso le comunità più colpite dalla guerra
Contro lo Stato islamico per esempio il primo marzo il Parlamento ha votato un progetto di legge per indennizzare i sopravvissuti
Iezzi Edith così come tutte le minoranze religiose etniche vittime del gruppo jihadista
Malgrado tutto scrive l'Hammond in un clima in cui l'autorità dello Stato è minata dai gruppi armati dagli interessi partigiani di Little predatrici dalle ingerenze straniere la buona volontà però da sola non basta
Per quanto forte e simbolico il messaggio di papa Francesco porterà i suoi frutti solo se ci sarà un impegno rinnovato
E determinato dalla comunità internazionale ad accompagnare l'Iraq sulla strada della ricostruzione e della riconciliazione nazionale
Questa strada passa per il rafforzamento dello stato di diritto della democrazia a cominciare dal sostegno a elezioni legislative
Che possano permettere l'espressione libera di voci che chiedano che chiedono il cambiamento così tra l'altro nel mondo su editoriale di oggi due altri editoriali vi segnaliamo su questo tema wall street journal ieri
Papa Francesco va in Iraq la sicurezza delle minoranze religiose è una sfida prioritarie Medio Oriente
Il passaggio interessante riguarda l'incontro con Al Sistani
Ovviamente il giorno al parla di visita storica di particolare significato per i cristiani poi scrive la posizione precaria delle minoranze etniche religiose in Iraq ci ricorda che il vero test per i paesi del Medioriente
Va ben oltre semplici elezioni democratiche include la sicurezza delle minoranze
Ecco perché l'incontro del Papa con il grande Ayatollah Ali Al Sistani una forza di moderazione in Iraq probabilmente è stato la il momento più significativo del viaggio
Tagliato lassa che gli Sciti sono una minoranza in gran parte degli altri Paesi musulmani della regione gli Sciti sanno cosa significhi essere perseguitati la tolleranza per le minoranze etniche religiose non ci sarà da un dal all'improvviso dal giorno alla notte
Ma il fatto che papa Francesco l'Ayatollah Al Sistani si uniscano attorno a questa idea è un potente messaggio al mondo
Altro editoriale da segnalare ma non abbiamo più tempo quindici mi chiamo il titolo molto efficace il Times di Londra peace making papale la visita di Francesco dirà che è una presa di posizione
Coraggiosa per la libertà di religione prima di chiudere un uomo non ultima segnalazione torniamo sul Financial Times ma di oggi Tony Barber la pazienza dell'Europa nei confronti di Viktor Orban inizi a diradarsi
Si parla ovviamente dell'uscita del Fidel si di Orban dal gruppo del Partito Popolare Europeo questo è sintomatico del divario che si allarga sempre di più su valori e politiche tra Orban un una parte dell'Europa centrale e orientale e l'Europa
Occidentale
Ormai ci guadagna B alla fine no perde protezione e rispettabilità e alla fine gli altri Paesi europei
Non gli e soprattutto la Germania non gli permetteranno più di giocare la carta di Mosca e Pechino contro l'occidente questa in sintesi la la la la tesi di Bartók
Con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale