Presentazione del libro di Piero Meucci "Ettore Bernabei il primato della politica. La storia segreta della DC nei diari di un protagonista" (Marsilio)

Però calda anche per tanti motivi non soltanto motivi alcuno sedici
Ma noi vorremmo che forse calda soprattutto di calore umano bene ricordare una persona che ha veramente Carrara a moltissimi di noi che l'hanno conosciuta direttamente qui c'è una rappresentanza alta del tandem quindi diciamo tra virgolette nella sua radice più profonda taroccare ha tanti amici in gara con lei cara persone
Che davvero lo hanno avuto come maestro come colleghi eccome
Io poi sono particolarmente grata alla presidente del senato nasce un'attrice Elisabetta Alberti Casellati che ha accettato di per di essere presente a questo evento e soprattutto ha accettato di intervenire per portarci non solo il suo saluto ma credo anche nella scuola memoria positiva grazie
Buon pomeriggio a tutti
Signor ministro
Carissimi parlamentari gentili ospiti
Sono molto contenta di poter discutere oggi in al Senato insieme a tanti autorevoli relatori ed amici il libero di Piero Meucci Ettore Bernabei il primato della politica un libero devo dire coinvolgente che ho letto tutto d'un fiato ed è strano
Che
Tutto d'un fiato per una molle di quasi quattrocento pagine nella forma narrativa del Diario quello di un grande protagonista della storia della DC e dell'Italia
Eppure è stato così
Anche per questo desidero ringraziare l'autore per averci regalato la possibilità di scoprire attraverso un materiale inedito di dietro le quinte della nostra storia più recente
Trame aneddoti
Episodi rimasti a lungo nell'ombra che come in una sorta di romanzo poliziesco svela ma poco alla volta
Il letta lettore tanti perché nascosti dell'Italia della Prima Repubblica
La storia dietro la storia
è quella tessuta da Ettore Bernabei
Una figura eclettica di straordinario spessore etico ed intellettuale che con il suo acume
E le sue straordinarie doti relazionali ha contribuito a plasmare l'identità politica ed istituzionale del Paese un'identità costruita negli anni
Che dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni ottanta
Vedo non consolidare l'architettura repubblicana e democratica ma che insieme sono segnati da episodi drammatici ancora oggi non del tutto risolti anni di sviluppo e crescita economica ma anche di fragilità strutturali anni dei contrasti ideologici insieme animati da grandi trasformazioni sociali e culturali
Nella Repubblica di Ettore Bernabei era la politica ad avere il primato lo dice chiaramente il titolo del volume e davvero molto convincente
Una formula quella del primato della politica Police Senica e tutt'altro che facile da comprendere per l'osservatore contemporaneo
Ma che si rivela prende forma proprio grazia i tasselli che Ettore Bernabei ci affida nei suoi diari un racconto autobiografico che diventa insieme Biografia di un intero Paese
Nato nell'Italia dell'autoritarismo e della democrazia negata
Ettore Bernabei è stato uno degli artefici della stagione della grande politica la politica capace di governare la società di proporre una visione del mondo di costruire dal pluralismo unità
Di permeare tutte le dimensioni del vivere comune dall'esperienza del Comitato
Nazionale di liberazione ha vissuto in prima persona la spinta propulsiva alla dialettica politica che ha segnato le dinamiche istituzionali italiane fino al crollo del sistema tradizionale dei partiti con Tangentopoli
La sua parabola personale Marta l'ascesa e il declino di un mondo dove la politica era al centro della trama sottile di rapporti visibili e invisibili tra lo Stato e gli altri centri del potere
La chiesa la Chiesa cattolica le potenze mondiali l'alta finanza i grandi gruppi imprenditoriali perfino le Brigate Rosse
Un sistema di potere costruito su una sottile strategia di mosse e contromosse dissimulazioni azioni a sorpresa che hanno segnato tappe importanti della nostra vita collettiva del referendum sul divorzio
Al rapimento Moro dal superamento della conventio ad excludendum nei confronti del partito comunista all'alleanza della DC con i socialisti
Di questo universo di rapporti Ettore Bernabei era un uomo cerniera Messaggero invisibile stessa tessitore di relazioni eminenza grigia
Divideva la politica sempre dalla seconda fila come suggeritore privilegiato non per influenzare i decisori politici come amava sottolineare nei suoi diari
Ma per sostenerli nel portare avanti i disegni ritenuti giusti ed opportuni
La riservatezza del Silenzio diceva
Nel successe nel fallimento nella personale frustrazione come nel comune in Tunisia sono era l'unico sistema di valori che riteneva compatibile con la gestione del potere
Proprio questo sistema gli consentiva di interpreta interpretare con grande re lealtà
Ruoli appena apparentemente in contrapposizione fedelissimo di Amintore Fanfani e insieme filo sottile del dialogo spesso tormentato con Aldo Moro
Ambasciatore invisibile della Democrazia Cristiana nei rapporti tanto con gli Stati Uniti quanto con la Russia fedele servitore dello Stato italiano e al contempo uomo di fiducia della Santa Sede
Uomo ombra ma anche giornalista militante e abile interprete della compenetrazione tra politica e mondo della comunicazione
Sapevo utilizzare interviste editoriali come mosse strategiche di una partita a scacchi e l'accompagnava come infaticabile lavoro di relazione e mediazione
Come presidente della RAI
Vuole portare lo stesso metodo nella nuova frontiera della comunicazione politica quella che dalla carta stampata vedeva emergere la televisione come canale privilegiato di dialogo con la società civile
Uno strumento potente ma che richiede un rispetto assoluto del telespettatore come era solito affermare
E a questo proposito ho riletto con grande piacere
Il ricordo personale di Giovanni Minoli su il Sole ventiquattro Ore all'indomani della scomparsa di Bernabei dando in cui è richiamava una conversazione che è stata la sua prima lezione di cosa dovesse essere l'etica di un uomo del servizio pubblico
Minoli racconta
Quando in un giorno di sole bellissimo mi disse Giovanni coppia ovvero lo venti
Maggior di fronte al mio stupore aggiunse questa è la televisione dietro sedici che piove anche se c'è il sole tutti pensano che sta per piovere perché lo ha detto la televisione
In questo esempio c'è tutto il potere occulto di persuasione della televisione alla quale Bernabei contrapponeva l'entità dei racconto e di chi lo fa
Perché dice sempre minori tra le cose che si dicono infatti deve esserci una relazione diretta e di verità nomina assunto consequenziale rerum
Una chiara vocazione e visione del mondo la sua che continuo ad accompagnarlo anche negli anni successivi penso al al legame con Enrico Mattei che ispirò molto la lunga esperienza mena Geri Ale al vertice di vista Astarte
Ridisse il sogno di un'Italia più ricca che aveva assegnato il cammino di Mattei all'ENI lo fece come innovatore riformista credendo nella capacità dello Stato imprenditore di farsi promotore di crescita e di sviluppo
Il gruppo economico e di costruire il futuro non è un caso forse che questo incarico si concluse proprio nel mille novecentonovantuno quando il suo mondo politico stava ormai implodendo lo conferma indirettamente la sua ultima grande scommessa con la Lux vide
Un'avventura tutta sua condivisa con la figlia Matilde come racconta nel suo diario
Ma anche un tentativo di recuperare attraverso un nuovo strumento di comunicazione il nuovo linguaggio quello delle fiction
Parte di quel codice di valori e di ideali che la politica non era più in grado di interpretare a distanza di cento anni dalla nascita di Ettore Bernabei dobbiamo allora domandarci come mi sono domandata
Se quel codice possa considerarsi tuttora valido un suo sia ancora si possa parlare di un primato della politica
Quanto siano attuali gli ingranaggi nascosti su cui quel primato si reggeva se esista oggi una Ettore Bernabei capace di scrivere la storia dietro la storia
In questa prospettiva riscoprire il patrimonio prezioso che i suoi diari racchiudono
Assume una forte valenza di stimolo uno stimolo a comprendere che non esiste alcuna alternativa democratica alla politica quale sapere aristotelico del buongoverno la scienza più alta dell'uomo e il fine ultimo della vita etica
Ma anche uno stimolo a riflettere sul fatto che come ci ricordava Platone la politica non può prescindere dagli abili tessitori capaci di intrecciare i diversi elementi di cui ha bisogno la comunità nella giusta misura
Desidero cogliere questa occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante Progetto
Uno speciale ringraziamento va ai figli di Ettore Bernabei che con grande generosità hanno scelto di mettere a disposizione della collettività la preziosissime le preziosissime carte del padre
Ringrazio la senatrice Paola Binetti per essersi fatta promotrice di queste Ringo incontro e grazie a voi tutti per l'attenzione
Ringrazio e saluto la Presidente del Senato la senatrice Binetti senatori relatori tutti quanti voi
Io prendo solo novanta secondi per raccontarvi un episodio che precede il periodo raccontato in questo bellissimo libro curato da Piero Meucci
Che comincia nel cinquantasei quando Ettore Bernabei diventa direttore del Popolo il giornale da democrazia cristiana nonostante i voti contrari della destra DC di Mario Scelba dei suoi uomini
Che erano contrari perché consideravano Bernabei nel gruppo di fan Fagnani troppo di sinistra
Sono gli anni in cui Fanfani
E i suoi uomini fanno il piano casa il centro sinistra la nazionalizzazione dell'energia elettrica la scuola media unica l'Autostrada del Sole la Rai Ettore Bernabei il vero fondatore della RAI stavo parlando di gigante e anche l'immenso potere
Allora
Dossetto seppe Dossetti che nel gruppo chiamavano Pippo anche Giuseppe Mazzini suoi lo chiamavano PIP Dossetti chiama Bernabè che era direttore del Mattino di Firenze dice io sto venendo a Firenze accompagnami dalla pietra perché devo parlare allora Bernabè accompagna Dossetti dalla pira il quale era sindaco di Firenze a uno degli uomini più potenti d'Italia edita va in convento abitava nel convento di San Marco nella cella che era stata di Savonarola questo per dire il totale disinteresse per i beni materiali che animava costo
E allora Dossetti che era vicesegretario della DC vada la piena accompagnato dal giovane però Bernabei a dirgli che Luís lascia la politica lascia la vice segretario della DC e lascia il Parlamento si ritira in convento
Perché dice che secondo lui la battaglia persa e alla fine la vinceranno i comunisti comunisti vinceranno la guerra fredda e la Pira chiede ma perché Pippo per il sequestro
Perché ho saputo che gli scienziati sovietici hanno preso contatto con gli scienziati della Germania hitleriana che avevano fatto studi molto avanzati sull'atomo sull'energia atomica e hanno scoperto di propellente per i pirati che consentiranno Agli o ai sovietici di conquistare lo spazio prima degli americani e quindi di vincere la guerra fra quindi penso che tutto questo sia non abbia senso io lascio la politica
E la piena risponde no i sovietici perderà dice ma come fai a dire questo pagava l'anagrafe avranno le avranno notare Dossetti mistico stava ritirando in convento ragionava di politica con materiale di intelligenza e di prima mano paghi poi sovietici veramente poi hanno fatto i ratti per me degli americani
Ma la piena dice no tutto questo non accadrà perché sovietici non hanno di basta dire livello di queste conversazioni a livello di questi uomini io darei la parola adesso amministro Giorgetti che è considerato un po'il democristiano della lega no
Però è anche un leghista della prima ora e la lega nasce in forte contrapposizione con la DC dell'Original Sin seria nelle valli nelle valli delle province bianche nel Bresciano del bergamasco di Cuneo dove la lega aveva settanta per ci dove dove la diceva settanta per cento
Un solo motore osa dissentire dal ministro pure sulla sua valutazione su quegli uomini e su quell'epoca
Cito grazie
E per avermi invitato naturalmente a parlare
Di cose che io ricordo vagamente da ragazzino quando alcuni nomi echeggiano i telegiornali ovviamente niente né e quindi so che era armato darà l'impressione rispetto a lettura di vicende che sono lontane anni luce sideralmente rispetto alle vicende politiche di oggi quella politica evidentemente non esiste più possiamo interrogarci se esiste ancora la politica esiste non esiste più come tale
Però nel libro io penso che c'è un pezzo di storia italiana ma soprattutto c'è la storia della Democrazia Cristiana
Che in qualche modo identificato come nella storia d'Italia e la storia soprattutto dal rapporto di Bernabei con Amintore Fanfani a cui c'è un passaggio del libro in cui si dice ha sempre dato del nonostante fosse di fatto consulente il confidente e anche in questo secondo me e l'immagine di un mondo totalmente diverso rispetto a quello attuale in cui ovviamente dette da del tu a tutti senza passare dal via
La provocazione la lega una di quelle diciamo così azioni coerenti viene dal basso che disintegra quel sistema la democrazia cristiana che ha costruito fatto grande il Paese questa realtà che ovviamente trasparente per questi da questi questi diari non c'è mai un riferimento evidentemente alla lega ma la lega nasce non a caso in quel territorio in particolare in quel territorio tradizione fortissima e dove e nasce perché perché come invece diari testimoniano la democrazia cristiana per quel tipo di radicamento popolare quel tipo di supporto di tale che derivava dalla dal fatto di essere presente con le radici sui territori e oltre aver perso altri tipi i legami che ovviamente impressionano lettura delli perché Titi della politica di oggi in qualche modo adesso non faccio riferimenti a situazioni particolari di estrema attualità però questo questo cordone ombelicale che legava la chiesa la democrazia cristiana che viene testimoniato in tutti i passaggi soprattutto del passaggio molto sofferto della legge sul divorzio del del relativo referendum e il re della il Po il progressivo disimpegno da parte delle gerarchie ecclesiastiche rispetta la democrazia cristiana una aspetto decisivo che spiega la storia e che in questi momenti verso alla fine naturalmente sorride sotto la maschera
Che possono essere i tetti IOR ho riletto con la lente di oggi esattamente i passaggi
Della legge sul divorzio sull'opportunità alunni con la non opportunità di arrivare delle mediazioni
Con il partito comunista e il gioco delle parti anche di tutti gli altri partiti cosiddetti laici e al fine la decisione di andare al muro contro muro presa dalla gerarchia ecco molte cose sono cambiate
Però in qualche modo se qualcuno in questi ore in questi giorni rileggesse quelle pagine quei diari forse potrebbe trovare qualche giovamento qualche insegnamento qua anche semplicemente qualche suggerimento
E poi
Un'altra cosa poco pochissimo tempo quindi vado rapidamente tutte l'altra cosa che vorrei dire è sostanzialmente questa cioè c'è un salto pare dall'esperienza della RAI farebbe alla esperienza chiamiamo tra virgolette riflessioni più delle fiction
Cioè secondo me quella della parentesi ménage che quella quella del manager pubblico una parentesi in realtà in qualche modo accettata fors'anche subita certamente non non cercate in quel terreno
Ma il passaggio dalla produzione culturale della RAI di allora che in qualche modo produceva cultura produce l'opinione e l'intelligenza di cogliere come questo tipo di produzione culturale realtà oggi non passa direttamente attraverso i telegiornali perché posso dire tranquillamente il circolo sceglie il telegiornale che più gli piace che non è esattamente vero quello che quel passaggio che minore ricordava certo infelice la dice così e così no oggi ci sono i tifosi che cerco di tal genere che più gli piace si racconta la verità che vogliono sentirsi dire
Purtroppo il sistema quel sistema che qua e là già esattamente intuitiva
Sono venti o trent'anni fa Bernabei a manda i propri messaggi e costruisce distruggevo ricostruisce la città attraverso altre forme di diciamo così di veicolo che quello delle fiction eco di programmi di intrattenimento e la forma principale in cui certi tipi di messaggi passano in modo sul Minale condizionano molto forte fortemente l'opinione pubblica e in particolare il giovane oggi probabilmente Bernabei sarebbe uno specialista passi del web sicuramente si sarebbe cimentato in questa cosa che io ovviamente Boris ma che avrebbe intuito che da lì Passoni messaggi che in qualche modo prevenzione società chiudo al mio intervento dicendo occhi che c'è una apparente contraddizione tra il titolo del libro Justin primato alla politica
E sul fatto che Bernabé e di fatto non ha mai fatto direttamente politica Formica vado quindi come si fa arride dire al principio il primato della della politica dalla misura in cui fossi non gli è stato mai proposto cioè un passaggio in cui in qualche modo ci dice questo
E in qualche modo l'intimamente considerava esperienza manageriale economica come qualcosa di di superiore ed esperienza Puglia replicare quella realtà perché evidentemente la politica si può fare anche non facendo direttamente politica
Anche sapendo su utilizzare tutti gli strumenti che in qualche modo sono raccolgono a fianco dalla politica
E probabilmente oggi dopo del mondo in cui viviamo mancano confortino pensosi dice politici di razza questo termine non cadere non casualmente
Ma mancano anche quelli che in qualche modo circondano consigliano suggeriscono aziende riscontri i ministri politici stessi quindi mancano anche i personaggi come Bernard grazie
Grazie al Ministro Giorgetti Matteo Renzi fiorentino ha fatto la tesi di laurea su Giorgio la Pira infine sono cinque credo che conosca bene l'argomento siamo tutti molto curioso
Grazie Aldo signora Presidente
Autorità tutte è è molto difficile riuscire a dire qualcosa su un personaggio che
Ha una caratteristica che è quella che più lo conosce più capisce di non conoscerlo
Ed è una cosa che accade anche nelle relazioni personali quando stai bene con una persona scoprì che ha dei tratti caratteriali che non arrivi visto prima quando un libro ti dice una cosa in più
è perché lo devi leggere con più attenzione quindi ammetto
Che la mia è un'il giudizio di un ignorante su questo ringrazio Piero Minucci per lo straordinario
Lavoro che ha fatto e credo che il messaggio di Bernabei davvero c'è un messaggio che per chi fa politica ma più in generale per chi crede nel la res pubblica sia un messaggio che costantemente continua a dai di di spunti degli stimoli io parto dalla fino al mio ultimo incontro con lui
Siamo nei divanetti dell'ufficio del presidente in Consiglio dei ministri che evidentemente li conosciamo molto meglio di me per ragioni storiche ed è il due mila e sedici
Di lì a pochi mesi Luigi mancherà nell'agosto del due mila e sedici la mia impressione di quella conversazione
Era di una persona che ci aiutava a dare un quadro più ampio di ciò che tu sta dividendo
E mi spiego telefonino voi prendete una foto quando c'è da allargare la foto ormai li facciamo tutti questo lavoro così con le mani
Allarghiamo la foto guardiamo meglio l'articolo di un giornale allarghiamo cioè con le nostre dita una un'immagine un salva schermo che c'è
La stessa cosa faceva Bernabei con la politica soprattutto internazionale far
In quella discussione parlammo ovviamente reaganiana
Il mio pallino farmi raccontare l'esperienza diciamo durante la crisi dei missili tra l'altro avevo ricevuto la versione di Raúl Castro quando ero stato all'Avana evidentemente mi fidavo molto di più di quella di Ettore Bernabei che aveva svolto un ruolo come è noto come peraltro è noto e di cui e Piero parla riprendendo i diari nel momento in cui era in viaggio negli Stati Uniti proprio in quelle ore drammatiche bene
Parti di diritto la discussione era dal papato alla politica contemporanea e allora faccia rapidamente vado a chiudere un passo indietro e racconto il mio primo incontro con Ettore Bernabei Luís ignaro perché il primo incontro
è in via dell'Oriuolo
I fiorentini sanno che cos'è quella via diciamo intenderei stava a Roma ma Celli l'archivio del Comune di Firenze
E li stiamo appunto facendo la tesi su Giorgio la Pira sindaco nella prima esperienza amministrativa perché poi piaccia o non piaccia la Pina sindaco è dal cinquantuno al sessantacinque ma da cinquantuno cinquantasei che la vera esperienza amministrativa di la Pira quella in cui più di ogni altro si misura la straordinarietà del professore di diritto romano membro della Costituente già sottosegretaria lavoro che
Con la Costituzione approvata deve governare una città devastata prendendo che cosa le norme
Dello stato diciamo del Codice di fine ottocento e delle leggi fasciste perché ancora non era cambiata tutta la normativa amministrativa e lì
Ne uccisa bene anche per le dinamiche familiari la grandezza di quell'operazione di la Pira bene della Bei in quella fase fa esattamente quello che secondo me chiedo scusa alla famiglia se do un giudizio un po'tranchant fatto e tutto il resto della vita
Cioè fa l'uomo comunicazione che non vuol dire il direttore del Giornale del mattino anche ma l'uomo comunicazione l'uomo che unisce con l'uomo che riesce a mettere insieme non si capisce Giorgio la Pira sindaco nel cinquantuno cinquantasei senza ricordarsi come la nazione lo massacra tutti i giorni
E il giornale del mattino che era diciamo il giornale della democrazia cristiana non propriamente una sintesi un po'trancia
è lo strumento attraverso il quale Ettore Bernabei si fa compagni di strada
Prima di rapina si fa le ossa per andare a fare da cinquantasei il direttore del Popolo dopo la straordinaria vittoria c'è questa foto bellissimi diari di suggerisco di guardarla in cui Fanfani non voglio dire tronfio perché manca di rispetto quattro volte Presidente del Senato ma insomma quella immagine del popolo diretto da Bernabei acquisisce il più grande successo il quarantadue per cento della DC
Io son molto fiero perché dal cinquantotto il nostro quaranta virgola otto per cento risultato più alto nella storia dopo quello lì quindi non avevo però il popolo e neanche l'Unità per poter
Fare la foto e non potrei paragonarmi tra il punto fondamentale che a quel punto lì va alla RAI e alla in continuo a questo lavoro e poi va in tale stato e poi Lux vide e allora
Finisco
Da questo libro
C'è da imparare perché ogni pagina
A qualcosa che ti fa scattare un pensiero
E da questa vita complessissima che non si capisce il senso riferimento all'uomo di fede da un lato ed al mondo economico che dice delle cose durissime contro e massoneria internazionali di pace lo facciamo sempre i ritratti
Come dire edulcorata i non si capisce così concluse come quando si fa di Giorgio la Pira un santino slavi era un santo non era un santino
E l'immagine di Bernabei che viene giudicato senza capire il suo giudizio incredibilmente duro verso l'ente leadership economiche internazionali sia diciamo quella anglosassone che e quella americana bene si può riassumere e finisco davvero con la prima pagina
Tra l'altro c'è un uno slang fiorentino che tante volte ritorna ovviamente nei diari Changing Jill are ci sono delle parole che sono affascinanti e che sarebbe molto bello poter prendere punto per punto a mi limito a queste la leggo è proprio l'inizio
Non so Piero non hai messo che data è questa ma è comunque un pezzo del de il diario e lo leggo semplicemente per dire che cosa ci insegna ancora oggi a tutti noi impegnati nelle istituzioni mai niente è così omogenea come appare
Anche le grandi istituzioni politiche economiche e finanziarie sono molto articolate allora interno non bisogna dar retta agli schemi alle semplificazioni
Tutto insieme va sempre letto anche politicamente perché nulla al mondo accade per caso e le bombole debole proprio fiorentina pura le bombole che di qua stanno i cattivi e di là stanno i buoni le possono scrivere i giornali
Ma io non mi sento di accettarne la realtà è molto più complessa la politica non è mai riconducibile Ascani così semplici così banali ce ne fossero ancora dimessi in grado di insegnarci che la politica è una cosa seria e complicata
A conferma di quello che c'era Matteo Renzi non sulla Bobolea giornali e sul fatto che la prima sindacatura di la Pira e quella decisiva
C'è una pagina molto bella dei diari in cui La Pira dice Bernabei finita la fase eroica la fase del convento di Savonarola il piano casa eccelle se la gente non ha più fame non ha più bisogno della politica l'Italia è diventata un Paese ricco bisogna fare qualcosa di più
E nel momento in cui Fanfani punto fa il centro sinistra
Decano del Parlamento italiano un ultimo democristiano con la definiva prima Paola Binetti non so se proprio l'ultimo però sicuramente per Francesco per Ferdinando Casini tre
Sembra
Mi sembra
Mi sembra che a partire dalle definizioni che solitamente si danno di Giorgetti la categoria sia in espansione anonimi la pensione
Mi sembra che sono state dette le cose bellissime la nostra Presidente dai due colleghi
Forse basterebbe leggere il titolo non il sottotitolo del libro
Per capire la differenza abissale che passa tra quello che stiamo vivendo e la stagione dei Bernabei
Ettore Bernabei il primato della politica
Si fa fatica a pensare che ci sia una linea di continuità basta pensare oggi al fatto che dal Parlamento si assiste ormai non in termini episodici ma regolarmente a un esodo di esponenti di primo piano della politica che escono dal Parlamento per andare a occupare ruoli legittimamente ma nel mondo esterno
Basta pensare al fatto che ormai sistematicamente abbiamo Presidente del Consiglio che sono presi fuori dal Parlamento
Cioè il punto di fondo di meditazione di questo libro è uno esisteva ancora il primato della politica la risposta e chiara nulla dopo che siete tutti troppo intelligenti il primato della politica non esiste più perché la politica negli anni anche a causa delle proprie responsabilità e diventata via via subalterna ha poteri Esterni
Atti di volta in volta appaltato la guida morale Poli la leadership del paese
Questo è capitato con la magistratura
E vediamo i guai enormi che la supplenza rispetto alla politica della magistratura esarca esercito ha esercitato nel nostro Paese
Un'invasione di campo sistematica che solo in parte ha coinciso con la giusta esigenza di moralizzare la società civile la politica
Poi pensiamo alla diciamo esposizione dei cosiddetti poteri finanziari ed economici anche in questo caso la politica è stata subalterno
Allora tutto questo ci deve indulgere a una Nostalgia notte perché la Nostalgia non è una categoria della politica
La Nostalgia semmai per chi come Lorenzo Cesa il sottoscritto può leggere le le il diario di Bernabei ricordandosi di alcune immagini visive
Di questo libro perché io se ricordo i consigli nazionali all'Eur evocati da Bernabei o gli incontri di corrente trovo una parte della mia vita
Giovanile però non basta la nostalgia non serve non si costruiscono dei progetti politici sulla Nostalgia
è necessario invece fare profondamente un esame autocritico e chiedersi se oggi è giusto
Rassegnarsi al fatto di una subalternità della politica o se invece è necessario passo come dopo passo nei limiti del possibile recuperare un primato della politica
L'abitazione del libro di Bernabei è tutta qui
Dopodiché ci sono anche tante altre cose fantastiche ma la voce
Non l'ha detto non deve essere la nostra la voce questa e quella tramite mio uccidi contenuto in questo libro ci sono delle pagine che documentano ad esempio il rapporto con la fede
Di Bernabei straordinari
Cc se c'è un punto in cui Luís arriva a casa Balduini viene ricevuto
Da da Giovanni ventitreesimo e e la descrizione incredibile la descrizione questa sono le sue parole incontro meraviglioso che non so come descrivere
Giuseppe Roncalli veramente un uomo eccezionale è rimasto figlio di contadini nella capacità di ridurre tutto all'essenziale con un'intelligenza rapida e pregnante che solo ai superficiali possono scambiare con semplicità
Rispetto profondo per tutti per la persona per la spiritualità
Per me è stata una visione di Paradiso ne sono uscito con una felicità ed esultante per cui in macchina non ho saputo fare altro che pregare in più
Beh voglio dire abbiamo assistito per anni a un esibizionismo anche della propria fede cristiana che nulla a che fare con la fede spessa perché l'esibizionismo di per sé è già qualcosa che classifica in modo deteriore ma qui c'è la fede
C'è un altro passaggio bellissimo in cui lui arriva a casa il Fanfani dopo cinquantanove quando Fanfani
Ebbene lascia la presidenza del Consiglio il ministero degli Esteri la segreteria della DC alla dopo la dopo Maria Fanfani
Naturalmente anche depresso e invece Bernabei svolge un ruolo che non è solo quello di consigliere non è solo quello di confidente e quasi come quello di terapeuta perché in qualche modo cerca di tenerlo in piedi di fargli capire le cose
Fanfani lo riceve in pigiama
E a un certo punto fa una riflessione in termini spirituali fantastica anche queste documentata cubano vi voglio far perdere tempo
In cui Fanfani nel suo dinamismo eccetera fa emergere uno spaccato di fede straordinaria
Dopodiché terminò
Ricordando che alcune cose perché Matteo che alla passione come i veri politici
Della politica internazionale sia chi ha la passione politica deve partire la politica internazionale veramente tutti noi da giovani siamo abbiamo fatto le nostre battaglie dopo non so i carri armati a Praga le allora
Pensate alla dimensione di questa personalità
Fanfani viene chiamato anche qui è a pagina a pagina cinquantotto viene chiamato da Nasser
Che è il leader egiziano perché faccia una mediazione con lo Stato di Israele la credibilità costruita sfida il mondo arabo dal nella democrazia dalla Democrazia cristiana
E da personalità come Fanfani fa sì che Fanfani viene evocato forme di azione pensate oggi
Dove non è che viene evocato l'italiano non viene evocato neanche l'Europa perché il ruolo dell'Europa della politica mediorientale equivalente allo zero
Fanfani viene richiesto dagli americani di una mediazione con il Vietnam del Nord nel mezzo della guerra del Vietnam allora
Care signore cari signori qui di che cosa stiamo parlando
Stiamo parlando di giganti del nostro tempo che sono imparagonabili alla prova di nanismo politico che tutti i doni stiamo dando in questa fase della nostra vita
Della nostra vita politica la nostra vita istituzionale la stessa cosa vale per la televisione
E naturalmente io non sono un esperto del ramo ma
Direi che direi a Giorgetti che c'è qualcosa di più del fatto che oggi ci vediamo ognuno i nostri telegiornali
C'è un altro piccolo dettaglio che i nostri figli non vedono più i telegiornali per cui che c'è proprio complessivamente da parte di quella generazione una capacità di inventarsi uno strumento e da parte nostra
Una capacità solo di constatare che i grandi potentati internazionali hanno creato dei RIS dei missini tattiche sono più forti di noi
Nel poter irregolare o anche solo pensare infatti giustamente Draghi compagni stanno cercando oggi di porsi questa questione perché è una questione dirimente
Comunque Bernabei è stato grandissimo protagonista ha avuto la richiesta di entrare in politica e ha ritenuto che il ruolo che Luigi svolgeva fosse più importante e vera più importante dell'essere in prima persona in Parlamento
è stato un uomo di profondissima spiritualità
E stato un uomo che veramente può essere definito il protagonista di una stagione che non c'è più
Nostalgia non serve
Rispetto verso chi ci ha preceduto sì
Guardate anche
Oggi ci sono i partiti
Una volta c'erano le correnti democristiane perché per un partito che aveva il quaranta per cento
Poi in impossibilitato ad andare all'opposizione perché il Partito comunista per la convenzione internazionale non poteva andare al governo per cui le dinamiche si svolgevano all'interno delle del della Democrazia cristiana e queste dinamiche sono dinamiche inquisiti dei conflitti durissimi ma anche un grande rispetto
E il grande rispetto unito soprattutto due persone lo dico per la storia Fanfani e Moro i due cavalli di razza Andreotti era un'altra cosa era un parco poi dopo
Andreotti ha vissuto diciamo la verità storicamente soprattutto la fase finale
Che non è propriamente una fase entusiasmante dell'esperienza democratica
Ma i due cavalli di razza sono stati questi e alla fine l'intesa cordiale tra di loro c'era il Bernabeu nei suoi diari dice che quando questi nostri parlano non si riesce a governare più la situazione allora mio ufficio che i protagonisti della politica nuovi che sono quelli
Sono qui possono parlarsi perché più a parlarsi
So che ci sono dei colleghi giornalisti di dire che il presidente Casini gli ha dato ci ha dato un titolo ma solo dall'inizio ma diversi titoli
Stefano Lucchini ha vissuto la sua ancora giovane vita a cavallo tra impresa politica e comunicazione quindi sono godiamo da con mestiere che è parente di quello di Bernabei
Io
E intanto intanto ringrazio la Presidente del Senato le autorità e soprattutto la famiglia devo dire che mi ha dato questo grande piacere di essere uno dei relatori infinita Matilda che è stata la mia prima datrice di lavoro a Luca naturalmente Roberto Giovanni quindi devo dire
Grazie grazie per questo è auguri per per i ragazzi perché è una spero spero che queste cose che stiamo dicendo oggi rimarranno sempre di più nel nel vostro percorso futuro ho sentito delle cose straordinarie quindi anche difficile ero preparato un discorsetto ma non lo faccio quindi direi che la cosa migliore oggi essere Brady
Ricordare senz'altro che Ettore Bernabei però e anche la persona che ha portato per la prima volta la Raffaella Carrà in RAI
Quindi era il mille novecentosessantuno sondato a ricercare alcune cose
Inizia con un'apparizione al fianco di Lelio Luttazzi
E però era era anche lì era un qualcosa che faceva parte proprio del del presidente Bernabè io l'ho sempre chiamato presidente Bernabei e avevo la fortuna grazie
Ai ragazzi alla famiglia di poter di poter partecipare anche con lui chiedergli consigli ho avuto la fortuna di di frequentarlo
Lì devo dire ogni volta era una sorta di di momento aulico quando si riusciva a parlar con lui le cose che avete detto voi sono esattamente le cose che sento anch'io che non mi sembra adesso il caso di ripetere
Però voglio raccontare un aneddoto che mattina era presente e a un certo punto io da da una prima esperienza in intesa banche intesa si chiamava ancora in quel periodo sono stato a sono stato chiamato indenni
E Ettore Bernabei mi chiama e mi dice Tivoli indiano del tuo futuro andamento questo onore e ti voglio far capire dove sei finito
E e quindi ho avuto l'occasione di stare a colazione a casa Bernabei e e mi ha fatto questo esempio non non è l'unione nei diari però mi permetto di raccontarlo perché è veramente una cosa che fa capire anche cos'è l'ENI endemico e dice il
Un giorno Amintore Fanfani dice Errico ha bisogno di una cosa vai da Mattei
Nato da Mattei dice dottor il presidente Bernabè e Enrico Mattei ha di fronte un contratto di affitto di una casa con delle chiavi
E mi dice le chiavi le vengo io il contratto d'affitto intestato autonome
E chiaramente si dice una cosa
Enrico Mattei non non si faceva che ascoltarlo e che quindi in qualche modo con attenzione seguire quello che chiedeva
E e e dice io mi son permesso di dirgli stai attento perché insomma va cosa civili fare con quella casa però comunque dice una cosa ovvia e quindi andava bene tre mesi dopo si sta scena finalizzata al presidente Fanfani viene a Ettore Bernabei di andare da Mattei si rincontrano
E nell'incontro Ettore Bernabei riceve indietro le chiavi il dieci si può restituire la casa
Sulla porta lì dice ma non si è curioso di sapere che cosa si è fatto in quella casa ecco hai ospitato Ben Bella ecco presso che cosa significa significa che questo fa un po'capire che cos'era l'ENI e ma che cosa non lo spirito dell'Italia di quel periodo
Siamo in un momento in cui probabilmente lei era in grande espansione l'Italia era in grande espansione esisteva una collaborazione e strettissima perché si capiva che in quel momento si stava facendo il futuro dell'Italia il loro avevano in mente esattamente una visione straordinaria
Riuscivano a fare oggi qualcuno potrebbe dire usando una è un'espressione inglese
Connecting Dozzo no altri New unire i puntini tutti quanti insieme ma perché perché per il futuro era di chi lo sa immaginare e loro sapevano immaginarlo parliamo di giganti prima qualcuno ha detto
Appunto giganti e a oggi i ragazzi direbbero tanta roba positivamente siamo di fronte a a un a un qualcosa che finché non che che ci auguriamo ancora ci sia naturalmente il cruscotto ecco avere avere l'idea di di sapere che se si spinge un punto in qualcosa si crea un'azione che crea un effetto ma con una visione comune che era quella di riuscire a fare il bene del il bene del Paese
Ecco da quell'aneddoto e da quell'incontro con con Bernabei
Nacque l'idea anche di fare una fiction su Enrico Mattei
Forse fu una cosa straordinaria c'era la nella rada RAI in quel periodo dati indica vedo qui nel pubblico la Andreatta e fu una cosa di grande successo devo dire insieme
Luca la nuova matita la Lux vide fu fatto una cosa veramente molto molto bella entrata nelle famiglie un bell'esempio
Allora siccome il libro di Meucci è veramente molto bello ed è un qualcosa che secondo me bisognerebbe tramandare lasciare io mi permetto di fare una proposta che quasi una provocazione
Facciamo una bella fiction entri nelle case con i nuovi strumenti anche se serve su questo libro ma soprattutto su una figura come Ettore Bernabei e tutto quel contorno perché io credo che perché lasciare degli esempi a di questo tipo
Per i prossimi per le prossime generazioni sia sì o no un grande peccato mortale non farlo e quindi io mi auguro che questa idea e io mi ci metto volentieri anche a partecipare possa possa essere poi possa diventare un giorno una realtà come diventato un bellissimo libro oggi quello del di Meucci grazie a tutti
Grazie a Stefano l'utile anche per il delizioso all'edotto su Barbella Taranto era al comandante del reparto algerino che entrò per primo a Firenze nell'agosto del quarantaquattro
Dopo per accettare è stata già liberata dei partigiani tra cui molti comunisti ma anche molti cattolici
Ora prima di dare la parola Luca io chiederei brevemente per sola presidente all'Aula all'autore
Apia come uccide dieci come ha lavorato su questo straordinario materiale e come ci ha lasciato questo libro su cui gli storici che tra qualche anno dovranno confrontarsi con la storia repubblicana dovranno fare i conti
Grazie Aldo naturalmente devo ringraziare tutti al presidente Casellati tutti
Il presidente Casini Lucchini
Niso Giorgetti
E anche il senatore Renzi che io sono uno dei pochissimi autori che sa chi è il primo che ha comprato il libro Lugli perché io portai il libro alla mia edicola in piazza Beccaria dopo pochi ore passato nella Coppa subito
Poi mi ha detto che non sapeva cos'era però l'ha comprato
Ma io devo dire che la devo dire che la famiglia ve ne avrei consegnò alla associazione degli archivi denti senza scali novecento che io presieduta pur avendo avuto tutta una carriera giornalistica
Trentotto diari dal mille novecentocinquantasei al due mila sedici con un al lungo periodo di sospensione e mi fu chiesto se in occasione del centenario
Riflettuto scrivere qualcosa per ricordare celebrare la figura di denaro e io ho cominciato a leggere questi diari quattro mila pagine manoscritte e grazie all'Oberdan cioè che praticamente sempre in casa
Me li sono letti tutti in cerca di quello che fanno sempre giornalisti cioè quei tre scoop che servono vero dare diciamo al mercato qualcosa di nuovo ma in realtà poi mi sono reso conto che il vero scoop per racconto
Il racconto della nostra storia cioè che io ho vissuto
Naturalmente da giovane macchie in casa anche dell'amicizia divenne avrei con mio mio padre
Io echeggiano certe certe parole e certi Problemi certe cose quindi ripercorrerle dall'interno raccontate da un protagonista con particolari e naturalmente qui va detto che non è non sono diari
Normali cioè diari di note DDA appuntamenti oddio riflessioni abbastanza personali questi sono proprio pezzi giornalistici cioè i testimoni sono tutti i virgolettati le fonti sono tutte citate
E diciamo c'è un distacco vero fra il giudizio l'opinione degli Arista rispetto a quello che poi racconta dei fatti e dei conventi e quindi già di per sé il materiale era facilmente realizzabile racconta ville
Esprime di solito i quando si fa un libro sui diari si fa un'antologia de degli interventi delle note eccetera
Ma qui veniva benissimo il racconto ed è un racconto che ho fatto devo dire anche riferendomi a quello che è stato detto ho fatto perché queste cose vanno ricordati cioè ci sono dei fatti che ormai sono lontani ma che si riferiscono a personalità molto importanti molto giganti diceva il presidente Casini ma se si leggono i rapporti fra amore Fanfani che emergono da queste note sono veramente cose veramente che colpiscono cose diciamo che ragionano
Al di sopra dell'interesse minimo diciamo dei rapporti quotidiani e dunque è venuto fuori questo racconto io ringrazio perché mi sembra tutti siamo d'accordo perché nell'uso abbastanza bene penso che le generazioni c'hanno un libro lo schema poi di riporta diciamo un periodo molto importante della storia d'Italia che è quella del dei primi cinquant'anni
Del dopoguerra insomma e quindi possono riferirsi anche a su quali valori noi stiamo vivendo perché cosa stiamo vivendo che cosa abbiamo lasciato per sbaglio e cosa dobbiamo recuperare invece grazie
E ora vorrei ascoltare Luca Bernabei che in qualche modo rappresenta insieme trenta con l'arresto del famiglia l'eredità del padre o sono facendo vivere questa grande impresa che ha fatto alcune tale fiction più importante d'Europa che lavora con gli americani
E poi dichiarare veramente di raccontarsi se può commenta il Papa perché poi nel libro la realtà la vita familiare sì c'è ma non è al centro sì c'è lei cosa la sofferenza per la malattia di Paola
Però so ma colpisce nota otto figli adesso San poi la famiglia allargata no indigene Ariel Giovanni le nuore e com'era come papà era severo era si arrabbiava era affettuoso
Grazie presidente signor treno con l'ospitalità che ci ha dato viene
C'è grande privilegio per tutti mi son parlo a nome di tutti i miei fratelli che sono qui in sala
Sicuramente l'unico
Ecco per me è stato straordinario oggi perché io continuo a sorprendermi nel senso che una modesta incredibile quello che voi raccontate per me
Per noi figli non non traspariva mai Stalin non ci raccontava mai lì venture meravigliose che svolge ogni giorno se non ne abbiamo conosciute
Quando lui era più anziano noto dopo i novant'anni che ha cominciato immigrati di quella che è stata la sua vita abbastanza straordinaria che hanno era abbastanza nascosto perché di lavoro parlava poco in casa
Solo quando in stato più anziano quasi volesse lasciarlo legato un testamento tutti non ci ha cominciato a raccontare certe cose che aveva vissuto
Io penso che sicuramente due cose traspariva non sempre un'ossessione quasi per fare le cose mai per se stesso ma per il bene comune
Il bene di tutti della comunità sempre costante e continuo anche quando ha fatto il manager privato questa era la sua unica intenzione problema non era fare i soldi e Matilde lo sa bene che in tanti hanno assistito proprio in questa ricerca invece affannosa dei soldi
Il che l'unico mi pensavo al progetto non non ha non ha i soldi
E per fortuna che Matilde quando io ero più giovane è stato arrestato al suo fianco a dargli un criterio di economicità nelle sue scelte perché i democristiani non pensavano che i tempi non c'era bisogno di pensare i soldi
E e l'altra cosa
L'altro grande ossessione era i giovani qualcuno c'è qua in stanza non sono più magari giovanissimi
Protestano rendono merce può qualcuno della Lux no la voglia di far crescere qualcuno dal punto di vista professionale
Morale anche sempre erano cosa che lui non scendeva mai
E ci sono alcuni qui
Permettetemi CIA di citarne uno che non aver ad essere citato che siano Mario Ruggeri lo sceneggiatore di don Matteo scritto centinaia di puntate
Quante volte mio padre si prendeva uno uno col Cluj erano one to one non era nella nella globalità che ha amava prendere le persone
E l'ultimo forse suo discepolo che qui mi piace citare Mario vitale che adesso è responsabile nel centro studi di Cdp
Che ha scritto un libro vedete sarà interessante questo non è l'ultimo libro che esce su mio padre ha fatto un ultimo lunghissima intervista
E lui ci racconti mi raccontava che forse qualche cosa andrebbe censurata perché dice che all'ultimo ha detto proprio tutto sarà interessante vedere anche questo presto sarà pubblicato
Però non volevo la parlare io volevo lascia parlare mio padre con due brevissime cose uno una cosa che ci ha detto a tutti noi alla Lux
Che è un po'un decalogo del manager ma non penso che sia solo essere manager ma penso che sia essere padre o madre di famiglia essere per voi che siete in politica essere politici era un suo decalogo che mi che ho raccolto un giorno che ha avuto la fortuna di avere carta e penna mi sono proprio le sue parole testuali questi erano dieci punti che
Mio padre ci ha consegnato
Per per chi doveva essere imposizioni di prendere delle decisioni
Uno riflettere prima di prendere una decisione avendo timore di sbagliare
Due avere collaboratori più bravi di noi
Tre aiutare i propri collaboratori senza volersi fare corona di meriti siamo servi inutili
Quattro chiedere sempre aiuto di Dio
E ogni giorno ogni minuto pregare che ci aiuti hanno sbagliare
Cinque andare avanti con serenità
Sei pagina ascoltare tutti
Sette perdonare totalmente ma rilevare ed evidenziare gli errori tecnici procedurali per far migliorare i collaboratori
Otto essere molto pazienti nove dare fiducia collaboratori e avere la loro fiducia e l'entusiasmo contano più di pagine e pagine di lega la fiducia del cuore
Dieci
Affidarsi all'infinita misericordia di Dio
E poi un ultimo piccolo Nendo vicolo raccontare che quando lui compì cade
Novantacinque anni proprio quell'anno di cui tu Matteo parlare in questo incontro figli Vanetti la Presidenza del Consiglio
Facemmo la sua festa di novantacinque anni
C'eravamo tutti c'erano anche tutti i nipoti
E tutti i nipoti dissero Griselli pigliava pranzo nota settimana uno uno sempre nel one to one e Paci chiamava magari a noi padri precisa ma c'è qualcosa che gli davo visive
E così magari infilano locali parlava di economia di politici o delle cose mostruose per loro e poi dunque li beccava su quella cosa che voleva raccontarli che mima e aveva chiesto a noi di lavorare su quella su quel tema e quindi tutti i punti dissero perché loro era importante il nonno lui fece non faceva mai perché era molto su molto schivo appunto non ci raccontava lo facevamo i proclami dice rispose a questo brindisi con quarantacinque minuti di Brindisi evidentemente pensava che quello era un po'il suo testamento la la fine della sua vita
Per fortuna qualcuno ha ripreso mia moglie Paola riprese tutto
E ne abbiamo estratto un brevissimo filmato che noi facciamo i comunicatori quindi abbiamo fatto un comunque questo filmato che ne chiamiamo tradire provvidenza perché era tutta la visione della Provvidenza nella sua vita abbiamo fatto una breve sintesi tre minuti
è un giorno farebbe piacere mostrarla
E in questo
è la chiusura e mi piaceva chiudere questo questo breve momento di ricordo del babbo Collecchio la chiusura di questo lunghi quarantacinque minuti
La sua breve chiusura
E proprio uso le sue stesse parole perché credo che ci stiano bene fino alla fine
La presenza di Dio non è solo nella storia Dio è presente nella storia del mondo dei popoli ma è presente anche nella vita di ognuno di noi
Io ho fatto tante cose in questa vita ma l'ho fatto sempre per merito prevalente dei miei maestri e dei miei collaboratori più bravi di me
Quello che ho fatto io il novanta per cento e provvidenze io c'ho messo sì e no il dieci la Provvidenza certo vuol dire i maestri i collaboratori più bravi di me i figli nipoti generi le nuove questa la Provvidenza
Lo spirito soffia dove vuole
E come vuole
Vi ringrazio di tutto quello che avete detto di vero vero non avete San
Esagerato
Quindi ringrazio con tutto il cuore
Grazie Luca grazie presidente grazie senatrice grazie a tutti quanti voi