Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Il profumo di mio padre. L'eredità di un figlio della Shoah". Presentazione del libro di Emanuele Fiano (Piemme)

Bene vi ringrazio di essere qui e speriamo che qualcun altro arrivi intanto ringrazio i relatori e innanzitutto l'autore del libro che questa sera presentiamo il profumo di mio padre di Emanuele Fiano deputato del partito democratico come sapete
E ringrazio agli altri relatori che sono qui con me che sono Daniele Borioli presidente dell'associazione memoria della Benedicta che ricordava grande stragi dei partigiani
Avvenuta il sette aprile del mille centoquarantaquattro poi ringrazia ringrazio Alberta Albertina Soliani che io ricordo come senatrice ma in questo momento rappresentiamo come vicepresidente nazionale del lampi
E poi Cinzia Venturoli che invece professoressa di storia contemporanea all'Università di Bologna
Ecco allora io dirottate due cose su questo libro che mi è piaciuto molto intanto perché e che non è poc'anzi non libero
E non è secondo me di dirò cose appunto mia impressione ovviamente non è un libro sulla Shoah almeno io non lo innanzi innanzitutto visto consegniamo il puro innanzitutto sul rapporto tra un figlio e un padre
Un libro come ha scritto a Emanuele Fiano quando l'ho finito di leggere secondo me molto coraggioso perché diciamo affronta senza remore con molta lucidità
Tutte le le ferite le contraddizioni e le difficoltà di un rapporto che è sempre complicato perché rapporto tra un padre un figlio tra una figlia è una madre sono sempre molto complicati in questo caso a complicare ulteriormente questo rapporto
C'è la vicenda terribile che ha vissuto il padre di Emanuele Fiano sopravvissuto ad Auschwitz perché erano quindi il rapportarsi con un padre che è sopravvissuto
A una a all'inferno e quindi in qualche modo come iscriversi ad un certo punto nel libro è sempre creditore è sempre di pittori di un risarcimento impossibile
E è il rapporto è la storia di un di un bambino che come dire fai conti per tanti anni
Con una con delle domande che non hanno risposta con delle stranezze che non hanno spiegazione con un numero ISTUD traccio di cui non viene spiegato
Il motivo e ingiustamente da un punto di da un certo punto di vista perché come si fa spiegare un bambino di cinque sei anni perché tu papà a quel numero sul braccio
E però un bambino io sono mamma di un bambino di otto anni e so che è un bambino anche piccolissimo
Quando si fa delle domande vuole delle risposte e se non gli dai delle risposte
Non è Cassidy riappacifica osserva o come dire va avanti lo stesso cioè un bambino quando a una domanda volevo in risposta e quindi immagino ma mentre leggevo mentre leggevo il libro Dini Emanuele Fiano e dovete appunto soprattutto all'inizio racconta
Il suo dolore di bambino di fronte a queste scusi domande che non hanno risposta mi chiedevo anche il dolore dei genitori che in qualche modo non potevano dare una risposta e tennisti franchisti qualcosa cosa gli dico adesso
Che risposta il Lido perché li devi dare una risposta che possa capire un bambino di sette anni
Un libro coraggioso dicevo non solo perché affronta
Differite di questo di questo rapporto
Indubbiamente ma anche perché dentro questa storia famigliare racconta con tradizioni le ferite le le ombrelli della Storia con la esse maiuscola e quindi faccio un accenno poi leggerete spero che leggerete libro perché veramente bello per esempio racconta a un certo punto del nonno ora Ulderico no quindi il papà di del papà di di Emanuele il papà di Nedo
Piera affascinato da da Mussolini in particolare mi ha mi ha colpito una pagina in cui racconta del per episodi in cui a Firenze
Deve arrivare Hitler dopo essere stati in visita a Roma arriva a Firenze dove vive la famiglia appunto del papà di Manuele
E il lì coi oltre eri con il nonno va all'adunata per vedere i due dittatori Hitler Mussolini per un caso fortuito voglio Nedo papà di Manuele non cita ma racconta del dispiacere di non andarci e e in questa piccola in questo piccolo episodio diede famigliare si racconta
Una cosa diciamo raccontata tante altre volte io penso a Giorgio Bassani che ne ha parlato tante volte Mina parlata nei suoi libri di come tutti gli italiani compresi chieder gli ebrei
Fu un affascinati in qualche modo dal dal fascismo come tutti gli italiani del resto
Quindi sono a me devo dire mi ha colpito per per la forza con cui affronta le cose più scomode sia dal punto di vista personale familiare e sia dal punto di vista diciamo più grande della storia
E qui mi fermo perché diciamo interessante sapere poiché Cusani penserete voi
Del libro
E allora prima di intra il patto nel libro c'è una frase
All'inizio del libro che mi ha colpito in particolare vedendo le vicende che stanno accadendo in questi giorni in Afghanistan ed è questa un certo punto dice
L'autore non serve Louder sicché la memoria intesa come testimonianza di per sé porse a vaccinarsi io l'ho letta un mese fa questo questa frase poi leggendo in questi giorni ho pensato all'Afghanistan
Ho pensato a questi che adesso stanno chiudendo le rade delle donne stanno distruggendo gli strumenti musicali stanno facendo la caccia agli arti hanno ammazzato un comico proprie che ci ha francamente c'è uno pensava appartenesse lo al secolo scorso c'è mai più
C'è sì Dio avrei mai pensato di arride idea di risentire come attuali cose del genere
E eppure stanno accadendo ristoranti che chiudono di brevi che chiudono la radio che chiudono scuole musicali che chiudono strumenti che vengono distrutti
E quindi ho detto è veramente così e c'è veramente evidentemente proprio così cioè non basta la memoria per vaccinarsi
Alla ripetizione dell'orrore quindi io vi chiederei
Un comprerebbe commento su questo e poi entriamo nel libro di Emanuele Fiano
Partiamo partiamo da manuale Fiano
Ma intanto grazie Lisa dà lettura parole
E anche
Per la citazione del tuo concittadino Bassani che io
Amo molto
Anch'io ho pensato al secolo scorso guardando l'immagine dell'Afghanistan e pensando alla persecuzione degli afgani che sta cominciando delle donne afgane e di altri
Vanno dette due cose prima di tutto
Non tutto il mondo conosce la storia del secolo scorso in Europa
Nel mondo islamico purtroppo non solo la si conosce poco ma c'è anche molta indicazione di ciò che è accaduto nel secolo scorso
Basti pensare alla
Convegno annuale dell'Iran dei negazionisti della Shoah
E c'è una vicenda molto complessa di cui non penso che parleremo stasera che
Lo Stato di Israele nel mondo islamico il rapporto con gli islamici insomma tante cose complesse per cui quella frase che io ho detto che penso che sia universalmente vera
E che non riguarda solo gli ebrei perché
Le vicende dei fascismi e del nazismo non hanno riguardato solo gli ebrei ma molte categorie oppresse ovviamente gli ebrei quella più platealmente numericamente colpita dalla dal da quella vicenda dalla seconda gara mondiale
Ricordiamoci che sono un nucleo di storia forme
Forgia ante dell'Europa della cultura della civiltà europea fuori di qui molto ma molto meno
Ti dirò un'immagine che mi ha fatto molto
Molto piacere poche ore fa e casualmente
Ero con mia moglie nel campo di concentramento di Buchenwald
Dove mio padre fu liberato l'undici aprile del mille novecentoquarantacinque nell'alta Turingia nella nell'alto Touring sì in Germania e l'ultimo campo dove papà portato via da Auschwitz fu liberato dagli americani è
Tra l'altro è un campo a proposito del fatto che la memoria una cultura siano Faccini Testaccio in quel chilometri dalla culla della cultura europea da Weimar
Non solo culla dalla cultura tedesca europea ma anche sede della nascita della Repubblica di Weimar quindi un Progetto democrazia straordinaria bontà Baldelli dietro in una collina boscosa straordinaria
Boutsen Walter col dire foresta di faggi come Birkenau vuol dire foresta di betulle
Erano molto più codici razzisti tra le persone che stavano visitando il campo
C'erano delle scolaresche
In quel campo fu tremendo non era un campo di sterminio
Ma il comandante soprattutto la famosa moglie del comandante indisse costa erano sadici torturatori il sera quella famosa per avere la collezione di paralumi di pelle umana con i numeri delle matricole degli ebrei tatuati
Ne in una delle scolaresche che era in vista c'erano due ragazze islamiche velate
E questo mi ha fatto veramente molto piacere perché quella storia della Shoah
In parte l'esito di un dell'antico del millenario antisemitismo è una storia universale e quindi
Quando tu mi chiedi
Un paragone con quello che vediamo a Kabul sì non siamo stati vaccinati Noemi e non c'è ancora una coscienza collettiva
Nel mondo di quale sia il male per la discriminazione peraltro io li nel libro scrivo a un certo punto che il il la necessità di una memoria comune quelle di avere una coscienza collettiva questa non c'è nel mondo e non ci sono valori
Comuni diffusi in tutto il mondo in particolar modo purtroppo in questo momento tra un pezzo dell'Occidente un pezzo dell'Oriente
Albertina Soliani
Lei fa proprio lavora con la memoria
Eppure sembra che non basta mai presente
E mi colpisce memoria
Ci dice che e la stessa cosa
Memoria evoca subito il passato
E invece se tu raccogli la memoria del passato sai che ti dice adesso
E ti ti apre la strada del futuro anzi ti dice quali sono le strade che non devi percorrere per il futuro delle cose che sta perché state dicendo che tu hai cominciato a dire io adesso le le ha
Molto bene approfondito
Mi viene da pensare che forse mai come adesso e non sono il futuro
Il modo di vivere la memoria sta cambiando nel senso che sempre di più nel mondo globale nella vita globale anche il linguaggio la memoria diventa diventa globale diventa universale
Ha ragione Emanuele visto che questa cosa l'abbiamo vissuta tremendamente in Europa ma oggi la riconosci ovunque accade nelle forme diverse ma è la stessa cosa
Io ho l'occasione di dividere da parecchi anni potete immaginare in questi mesi molto intensamente il rapporto con il popolo della Birmania del Myanmar
Stiamo vedendo col cosa sta succedendo con il golpe perché fanno i militari stavano facendo quello che facevano i nazisti fascisti andavano vanno casa per casa
Li prendono li massacrano buttano via i corpi
Rubano ne fan di tutte i colori e il popolo resiste si organizza come i partigiani qui cioè siamo stiamo vivendo la stessa cosa
E soprattutto stiamo vivendo lo stesso momento delle scelte
Allora e oggi
Capite che noi siamo ancora indietro per esempio nella riflessione sulla memoria dentro la scuola parlo delle nuove generazioni siamo indietro hanno dimenticato il Novecento nella storia dell'Ascoli tali dentro la scuola italiana
Abbiamo chiesto che si che ci sia il curricolo del Novecento c'è una sbiadita educazione civica ma vi rendete conto
Il fatto che non ci sia questa presenza
Vuol dire che sia davanti una prospettiva di delle prossime generazioni dell'umanità nei decenni a venire
Privata di attraverso la memoria uno strumento fondamentale per la coscienza per scegliere per decidere le stesse cose
Tra la vita e la morte il rispetto delle persone il senso degli altri
Se la violenza deve regolare tutto la violenza dei pochi la violenza dei soldi la violenza
Delle armi perché ragazzi fascismo e nazismo è stata quella roba lì poiché aveva tutto il resto l'armamentario costumi ma la sostanza è sempre quella
E se tu appena appena ai la memoria di quello che è successo capisci cosa né di vivere oggi
Io capisco l'ho letto anch'io con grande
Be di corsa al praticamente sembra tra l'altro sembra un fiume senza sfinito Why dei capitoletti neanche lunghi ma dentro ciascuno c'è tutto sei si sono i nonni a Firenze c'è Milano cioè ci sono gli Stati Uniti sei Auschwitz Birkenau e tutto assieme
E c'è insieme
All'orrore che ti viene detto raccontato con poche parole
Se è una grande dolcezza c'è una grande umanità
Non so come dire che è questo quello che mi rimane di più
Sarà anche per
Il rapporto più recente con i tuoi genitori nel momento in cui cominciano hanno cominciato a perdere anche la capacità stessa di ricordare di poter parlare
è una lezione straordinaria di umanità
Ma
Noi non possiamo ed è una domanda forse
Per questa sera difficile ma non possiamo
Non interrogarsi su a che punto siamo nel vostro rapporto con queste cose
Io non so come chiamarli e mi rendo anche conto che le parole che noi usiamo stasera siano tutte di essere più piccole e meno dense di quelle usate nel libro che hanno una uno spessore diverso una genesi diverso e quindi una misura di umanità infinitamente più ricca noi alla fine parliamo del libro e ci si ci sforziamo perché lo dobbiamo fare anche di parlare di noi oggi
Io non so come chiamarlo il grande male direbbero gli armeni
Pendenti sono stati nel genocidio degli ottomani
Mille il l'orrore insomma
Immaginate puoi questo nonno raccontato da un libro di storia ma ha raccontato da delle vite vere perché il racconto
Di Emanuele proprio questo è il racconto di vite
Che sono passate su un crinale tra civiltà e barbarie e alla fine tra disumanità e umanità e quindi tu in queste pagine che non sono neanche tantissime
Hai portato legato a vita che questa cosa la tua vita la vita
Di tuo padre
Ed è come se ci fosse un filo unico che dai nonni appunto Traverso
La figura centrale del padre ma arriva attraverso ditte poi arriva anche ai mittenti
Non so perché ma i più questa sera sono lì in fondo non sono mica qui davanti ma va bene così se volete sedervi no volevo chiedere una com'è ovvio porta volevo dire un'altra cosa è che i più di tutto alla festa sono di là
Ovviamente per il dibattito è grande perché un dibattito molto attuale
L'importante guardate che sappiamo che di là non ci sarebbe niente
Se non ci fosse stato prima la liberazione da queste cose
Allora la politica la consiglio a a Emanuele che adesso ce l'ha tra le mani
O la politica deve connettere
E qui siamo anche vicini ma non c'è ancora la connessione e come se la memoria fosse la questione di alcuni di associazioni lampi esame roba loro
No guardate è una una è una questione drammatica perché noi siamo chiamati a scegliere avendo compreso quali sono state le scelte di allora
Non passando attraverso la disumanità di quel percorso ma essendo esposti a tutte le disumanità simili o uguali di oggi
E se non diventiamo la stessa cosa la stessa coscienza di allora se la memoria non diventa presente non diventa capacità di guardare in future di farlo in un certo modo
Noi passeremo attraverso la stessa sconfitta umana e questo è drammatico perché ogni persona ogni generazione deve fare i conti esattamente con questa cosa
Grazie dalla parola Borioli Felice la professoressa
Sì io evitate se volete sedervi qui c'è pasta
Cerco di condensare poi brevemente la le sollecitazioni che la questione che pone di mi hanno fatto venire in mente collegandomi a al al libro di di Emanuele che che è un bel libro
E perché
La prova dire così cercando di rispondere alla tua domanda perché da un lato afferma quello che tu hai detto non c'è la memoria non è sufficiente a vaccinarsi
Conto i pericoli che quella che quella vicenda la vicenda che ha coinvolto Nedo Fiano e altri che sono ricordati nel bel libro di Emanuele non rischi ritornare magari in forme diverse non è un bacino non è un antidoto sufficiente
E però
Il libro secondo me contiene anche un'altra lezione cioè che la memoria non è sufficiente ma ma la memoria è imprescindibile
Per dare basamento alle cose che invece è necessario fare perché quel passato non ho detto
E anche in qualche modo una se vogliamo la fatica con cui Emanuele racconta quella memoria emerge nello stesso ambito familiare che poi in fondo
E l'ambito che ne custodiva più da vicino le le le tracce anche le ferite in qualche misura ci si rimanda
Al compito che abbiamo cioè capire come oggi
Riusciamo
A tenere viva
Allora
Trasmettere la memoria di quello che è stato sapendo che da sola non è sufficiente ma facendo in modo che quella memoria possa diventare la leva il lievito delle azioni che è necessario fare nel presente io faccio solo una considerazione
Che non vorrei sembrasse
Diciamo troppo sbrigativamente politica ma siamo siamo una festa di partito si può anche fare questo ragionamento
Come dire noi stiamo vivendo in un contesto solo per rimanere all'Italia
In cui mai come in questi ultimi anni in Italia era capitato che formazioni politiche non sto parlando non parlo adesso delle formazioni politiche diciamo della destra estrema apertamente ed esplicitamente filo fascisti o filonazista e ci sono drammatica mentre ci sono le hanno anche un peso molto rilevante nel nostro dibattito purtroppo ma non era mai capitato che per esempio
Così vasto nucleo di forza che godono di un consenso amplissimo del Paese in consenso democratico amplissimo sia di chiamassero esplicitamente a come dire
Valori che non hanno nulla a che fare con il fondamento democratico antifascista su cui si è
Costituita nostra
Repubblica
Questo è un tema che ha sicuramente comunque a che fare con una perdita di memoria con un lavoro che di scavo che il revisionismo condotto nel corso degli anni e questo ci rilascia un problema proprio a partire dal fatto che già noi sappiamo che la memoria non è uno strumento sufficiente per vaccinarsi dal rischio di pericolosi ritorni ma e sicuramente anche un vuoto di memoria e la difficoltà
Di trasmettere memoria di farlo in modo incisivo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni che ha consentito oggi di avere un campo di consenso diciamo legittimamente e democraticamente riscossione
Nelle in occasione delle competizioni elettorali a formazioni politiche che non si riconoscono nella vicenda che ha portato alla costituzione della Repubblica nella Repubblica e questo è un problema io lo dico anche perché il in questo modo periodo della mia vita presieduto associazione che si chiama associazione memoria della Benedicta e quindi su questo nodo della memoria che io dico e comunque uno dei cuori pulsanti centrali del libro di Emanuele anche nella nel raccontare la difficoltà
Con cui Nedo Fiano
Diciamo fa lavoro di memoria Emanuele dice soltanto da un certo punto
Credo no non veridicità quando da quando tu avevi tredici anni che ricomincia pubblicamente a fare a fare il il suo svolge il suo compito di testimone ecco questo fare i conti con la memoria e anche con la difficoltà anche la memoria di essere io mi domando cosa cosa accadrà quando non ci saranno più a trasmetterla memoria neanche gli eredi di coloro che sono stati protagonisti e testimoni di quei fatti quindi credo che questo nodo ci sia riguarda sicuramente il presente le azioni da fare riguarda anche però la capacità di di fare memoria in senso positivo in senso attivo quindi questo mi pare un uno dei punti significativi grazie
Amicizia venture a lei chiedo di entrare diciamo sul libro così iniziamo a parlare del libro sì anche se
Il libro fatto di parole chiave no io crede di parole di di assenza di parole anche credo che la memoria sia proprio una di queste parole chiave quindi riprenderei anch'io da questa da questa parte
La memoria e la storia naturalmente la memoria è qualcosa di caldo la storia se volete è qualcosa di più freddo fra virgolette c'è la memoria ci apre alla voglia di conoscere ieri Jal mi dice la memoria e indica il cammino di un popolo
Possiamo dire che la memoria indica il cammino dei popoli e questo può essere una sua funzione ma soffusione chiedo è essenziale rispetta anche quello
Che accade oggi che è accaduto ieri e temo accadrà forse anche domani perché appunto pare che non riusciamo mai a seguirlo quel cammino
Un'altra cosa che volevo sottolineare rispetto a questa questione della memoria che viene fuori in modo eccezionale modo
Pensavo no alla leggerezza che non vuol dire superficialità ma questo libro è un libro è un fiume e ti porta dentro a delle vicende estremamente complesse anche dolorose a volte e qui c'è un'altra parola chiave in patria
Questo libro ti permette di comprendere l'empatia e la memoria ti porta proprio all'empatia io credo che l'empatia se una delle nodi fondamentali da recuperare in questa nostro nostra presente perché esse non rientriamo in empatia non solo in qualche modo
Rendiamo giustizia a quello che è stato perché
Siamo contro l'indifferenza si parla spesso nel libro di porte chiuse ho l'impressione che si giravano dall'altra parte
Se noi poniamo in Partia per quello che è stato non ci giriamo più dall'altra parte e quindici commettiamo con il la con quello che cerco cioè ci statore non siamo più indifferenti ecco un'altra parola chiave l'indifferenza
Che dovremmo come dire recuperare no da quell'esperienza essere contro l'indifferenza e invece vediamo che anche questo è un'altra questione che ci tormenta
E anche la memoria ci può portare essere contro a quella disaffezione della sfera pubblica che anche in questo caso è uno dei temi del nostro presente lavorando ma alcuni ragazzi
Vediamo della loro difficoltà a connettersi con la sfera pubblica
La memoria ci può aiutare anche in questo senso a ritornare a rivedere quei legami sociali che invece ci sono così a volte difficili viene in mente la pandemia anche la pandemia ci ha messo a grave rischio no di queste di queste cose quindi una società convive senza memoria e una società mobile senza verità
Uno dice cosa c'entra la memoria con la verità se non riprendiamo l'etimo greco di la verità che è adesso in greco antico non ve lo so dire proprio su Del Greco moderno che a Lipsia
E colata privativa o si nega che cosa il lei de è il fiume che dall'oblio quindi la verità e è togliere l'oblio la verità legata alla memoria
E quindi io se ho memoria cerco la verità e il diritto alla verità la verità giudiziaria la verità storiche è un diritto che è annoverato fra i diritti umani
Ma io direi che anche un dovere e questo c'è del libro sempre con questa delicatezza ma c'è questa viene fuori credo c'è proprio lo si percepisce diritto alla verità e alla memoria quindi un'altra cosa sempre che io credo venga fuori in modo molto molto bello da questo da questo libro un'altra
Necessità che la nostra memoria
Come dire mette mette a fuoco c'è essendo e non ricordiamo le persone che non ci sono più come se queste non ci fossero state e questo credo che sia un altro dovere della memoria lo dice tante molto bene no qua nel sesto canto lengua perché a memoria Dante non lo so
Sesto Canto dell'Inferno quando incontra Chaco Ciaculli dice ma quando tu sarai nel dolce mondo primi gotiche mente altrui Recchi perché se non mi rechi nella mente degli altri è come se non ci fosse mai stato e questa è un'altra cosa che e essenziale e che viene fuori moltissimo dal libro
Dopo l'inferno lascito no viene detto dopo quell'inferno c'è l'ascite non possiamo lasciare cadere questo questo lascito quindi io direi che questa è una delle parole chiave tutte queste necessitati queste questi doveri che dobbiamo assumerci anche la difficoltà di parlarne no quando un po'perché Messia prima come si fa a raccontare un ragazzo l'orrore come si fa a raccontare ragazze la disumanità
Come si fa a raccontare a un ragazzo e una ragazza
Una un mondo in cui gli Agliardi non veniva riconosciuto il fatto di essere esseri umani ci sono queste descrizioni prese non tanto dai ricordi nodi di di Nedo malata da proprio data dagli scrittori degli stessi nazisti perché ci sono le vittime ci sono i carnefici e la storia deve parlarci dei carnefici mentre la memoria proprio perché ha questo senso empatico ci fa stare vicino alle vittime la storia ci deve però raccontare assolutamente dei carnefici perché se non conosciamo i carnefici non riusciamo naturalmente a comprendere quindi la difficoltà racconta raccontare un figliolo lo fanno tanti testimoni anche di di vicende diverse che ha vissuto un dramma lo racconta magari più facilmente
Agli estranei Manolo racconta un figlio non lo racconta una figlia perché è un dolore troppo grande e questa è un'altra cosa che si percepisce assolutamente nel libro ed è ed è veramente molto bello poi e sono voglio raccontarvi tutto perché se no poi dopo il piacere di legge però sono alcune cose poi dopo mi taccio quindi le parole per dirlo per non dirlo
E il pane un'altra cosa che mi ha colpito tantissimo è il pane no alla presenza del pane della sacralità del pane no perché il pane essenziale è qualcosa che è la vita il pane quindi non si poteva puntare il pane
Bisogna abbracciare il pane che se anche un ricordo non so anche mia nonna non aveva questo ricordo di della sacralità del pane tanto più se uno ha vissuto quella cosa
Anche a me viene da dire cosa Albertina non perché non ci sono le parole per dirlo quindi anche questo credo che sia che venga fuori da questo racconto appunto perché dentro ci sono tantissime cose l'ultima cosa che dico poi mi taccio perché mi ha colpito moltissimo sempre a proposito le parole
E ci sono anche molte come dire lingue straniere perché è anche l'universo dell'aria Ray era diverso globalizzato in qualche modo e mi ha colpito il Capitolo detto in cui si parla di una canzone greca
An a mo'di RAI e era poi tirati a Cova ancora un bicchierino bicchierino divino allora sommata ad ascoltare la canzone è una canzone del mille novecentotrentanove dopo
E dice ancora un bicchieri di vino per mandare in giù i dispiaceri
Per mandare giù da far macchiati che sono il veleno quindi uno si immagina questo internato no che altro tipo tirati
Sì
Sì io siccome sto lì Greco quindi ho approfittato ed è una canzone cantata da una donna fra l'altro sapete quelli Haendel trentanove quindi quelle canzoni
Con quella musica insomma di quegli anni ed era peraltro una lei diceva io sono molto moderno non dovrei andare nelle taverne ma ci vado perché voglio dimenticare dispiaceri e allora fra un bicchiere di vino rosso e l'altro butto giù far macchia fra l'altro vuol dire anche veleno no quindi cerco di dimenticare e e quindi c'è questa immagine no di questo di questa persona che sta vincendo diventa altro che l'inferno no che però queste parole in qualche modo cantate provano a riconnette darlo con la vita precedente e forse chissà
Mandare giù
Quei quei quei veleni a quelle cose quindi anche queste sono veramente piccole cose ma cioè piccole sono grandi cose ma ci fanno davvero tanto riflettere rispetto rispetto a queste parole che ci possono in soccorso qui sono anche parole sussurrate comunque della mamma no è molto commovente questa cosa quindi questa parole sussurrate insomma quindi davvero una un un'intensità molto grande contanti piani contanti livelli che ci permette davvero di ritornare di riconnettere cerco chiudo come ha iniziato ricorda ricordare vuol dire rimettere nel cuore ecco io credo che questo sia
Quello che possiamo fare grazie questo libro che migrati da dello scrittore e di essere e di essere qua con noi questa sera grazie grazie
Perché io ne approfitto visto che cita questa questa respinti con altre cose che mi si ammette ha colpito tra le tante cose perché poi è un libro che come dire come una specie di flusso di coscienza perché ci sono tanti piccoli dettagli si va avanti indietro non c'è un preciso ordine cronologico però ti rimangono impresse alcune cose per esempio tra le tante cose
Che a me colpito questo fascino che tu racconti che aveva tuo padre per tutto quello che era moderno per tutto per era la tecnologia l'arrivo poi c'è lombarda racconta il boom economico Milano però questa cosa del padre che
No che
Ero affascinata da tutto dalle dalle cose nuove che uscivano dal dalla macchina l'elettrodomestico nuovo
Io la stessa malattia anzi
Ho perso le Orlando l'Autore intanto ti chiederei una una cosa banale però perché è scritto questo libro ecco che cosa
Perché immagino di sì è stato anche difficile un po'il mancino non lo so
No estratto
Commovente ma non difficile struggente ma non difficile è stato come voi sicuramente il tuo e il al gli altri come avete riconosciuto nella scrittura un flusso che nasce peraltro non all'inizio per una casa editrice ma sulle pagine di Facebook
In parallelo alla perdita di memoria dei miei genitori malati del di una di quelle malattie
Frequentissime per cui
Di degenerazione cerebrale il loro era per una casa di riposo io andavo ogni qual volta la politica me lo permetteva a trovarlo e a poco a poco
Mi sono a corto
Della persa di memoria
Di tutte e due
Sono forse sono stati anche fortunati ad ammalarsi sostanzialmente in parallelo
Papà un certo punto non non sapeva più nulla di altezza anche se tra le ultime cose
Che lui faceva
Boh non lo so forse un anno prima di di aver perso completamente lo Luís cantava a squarciagola le canzoni dei battaglioni delle SS a Birkenau
Chi di cui io purtroppo non mi ricordo più il testo perché la cerco neanche i miei fratelli una di quelle che azione AN Clare battaglione il mare mi ricordo solo queste tre parole non
Disturbando tra gli altro gli altri ospiti della casa di riposo
E io lo difendevo invece per il
Una volta lo trovai che compilavano messidoro dura ma a mangiare in una stanzina accanto alla alla alla sala da pranzo perché disturbavano l'etimo queste te completamente pazzi cioè lui stava si ricorda di quelle cose cui adesso volete toglierlo e e comunque gli era rimasto molto il canto
Il Papa aveva una bellissima voce tenorile dal giovane cantava in sinagoga
E alla fine il canto gli è rimasto invece do la parola
Non capita più cosa fosse il canto il loro secondo me era una una sua espressione a parte che cantava quando c'erano nella casa di riposo delle attività musicali ma oltre a quello era come se fosse la sua espressione verbalizzante linguistica
E quindi questo che è stato un dialogo molto intenso con i miei genitori
Nella discesa verso l'assenza dalla loro capacità espressiva cosa che come tutti sappiamo come tra peraltro io ho potuto riscontrare perché gli hanno scritto migliaia di persone i cui genitori che non c'entra niente con la Guerra hanno però avuto le stesse malattie quindi a poco a poco perdevano la prima la coscienza e poi la la capacità di erogare questo dialogo è diventato un monologo perché a parlare lo solo io
E poi c'è stata anche una fase divertente uso questa parola senza offesa per loro perché sia nel caso di papà che nel caso della mamma dicevano delle cose buffet sotto la forma unica fotografia del libro che cioè
All'inizio del libro per ritrarre i miei nonni nelle Alberigo con mezzo piccolino negli anni Trenta
C'è la frase che un giorno papà mi ha detto che non sono arrivato in casa di riposo e m'ha detto stavo giusto parlando di con dio ditte
La mamma un'altra volta tutto a un tratto ma dette Sempre caro mi fu allora io
Leo Lior ho preso il testo dell'infinito di Leopardi gliel'ho letto tutto era molto cioè le dava segno di assenso per quelle misteriosi strade che prende la morte dei neuroni nel nostro cervello rimangono attive delle sinapsi al treno
Chissà quali strade prende in questa assenza come ha in altri brani del libro io parlo della ricchezza dell'assenza
è nata a questo mio
Flusso di di di un sacco di cose da da ricordare proprio anche nei movimenti che ha loro particolare a mio padre o nelle parole che a loro a mio padre mancavano
Mi sono venuti fuori i ricordi
Assicura anche alcune cose del cibo del del pane per esempio
Papà questo capita quando c'è una ma immagino io parlo solo un medico ma insomma una
Slatentizzato fiore di certi istinti papà alla fine rubava
Appena vedeva spettrale della mamma rubava per sé e a me fatto venire in mente quell'episodio veramente
Incredibile di papà liberato e se non mi ricordo se l'ho raccontato nel dettaglio del libro ma papà liberato dopo credo due mesi venne portato a Modena tratte ieri sera moderno non l'ho detto venne poi vennero portati alcuni di loro non è chiaro chi quanti non so se sono ebrei all'Accademia di Modena
E poi vennero assegnati a delle specie di famiglie adottive nel suo caso una famiglia in parte Balica credo di Modena
E
Sia poi un giorno il figlio di questa famiglia scrisse una lettera per raccontare com'era mio padre in quell'estate del mille novecentoquarantacinque
Sia raccontava che papà ci fu una festa in questa accademia per provare a riconnettere alla vitalità danzante
E papà stava in un angolo della sala
Tutto rannicchiato e a chi gli rivolgeva rivolgesse la parola parlava solo tedesco lui realtà aveva ricominciato a parlare Inter parlava italiano netti
Però lì arrivato a Modena chissà cosa ma a parte questo nella famiglia dove era stato adottato da loro ricordavano hanno messo per iscritto una cosa che non ho più ritrovato magari lo ritroverò che la sera a cena me lo ha fatto venire in mente uno di quei giorni per questo lo scritto
Luís da tavola pensando di non essere visto rubava il pannello metteva in tasca e lo metteva sotto il cuscino dove dormiva perché il pane era la la moneta del campo
L'unica merce di scambio esistente
Per cui il libro nasce nell'assenza nella nella fine purtroppo nella morte di un dialogo e in un nella nell'apparizione di una dolcezza indugiare
Indifesa che le persone che hanno perso la capacità di di cognizione
E di dialogo hanno ma forse non lo so mi vien da dire che questo flusso di ricordo che veniva da me li li teneva in vita cioè io sentivo che di parlarle raccontarli cercare di tradurre le le parole sussurrate dalla mamma o o cercare di stimolare papà delle volte al all'inizio alla fine vi faccio vedere il numero per vedere se lui ricordava o o la foto quando è morto Piero Terracina la foto di Piero Terracina con lui
Per cercare di vedere se questa di stimolava la memoria ma
Senza successi si è spento si è spenta una
Una radio e
Dentro di me è nato un
Un pezzo di quel ricordo e anche alcuni ragionamenti poi però adesso tu mi hai chiesto la domanda su sul flusso di memoria quindi ti rispondo più sul personale poi mi hai suscitato altre risposte
Su altre cose però finisco dicendo che nella libero sul perché io ho scritto
Quindi il libro una parte più emotiva la parte più
Ragionata c'è diciamo c'è un capitolo la fine che capitolo piccolissimo la fine che spiega il perché del nome del libro
Poi c'è un un capitolo che racconta di un libro che io ho letto non tanto tempo fa dita dello Sco ROS che si chiama paesaggio dopo la battaglia quelli brocche
Duro così duro che lui fu molto criticato in Polonia il mio era un oppositore al regime nazista in Polonia
Cattolico e comunista che si suicidò perché fu molto criticato per il librone cinquantuno racconta della gratis umanizzazione dei prigionieri dei prigionieri che rubavano il cibo gli altri prigionieri
E e di quello insomma io scopre attraverso il libro che lui lavorava negli stessi giorni di mio padre accanto a mio padre sulla panchina del del treno di Bilica lo capisco da una frase che lui dice che è identica letteralmente avrà il mio padre abbiamo visto un passare e che alzare tutto le prese ungherese era l'agosto del quarantaquattro papà lavorava lì Luís lavorava lì io non sapevo che i cattolici lavorassero
In uno dei punti più terribili che racconta di che cosa voleva dire svuotare i vagoni cioè che dentro c'erano i neonati che loro consegnava le ragazzine ai nazisti che ne artistiche neonati
Facevano tiro a segno che tiravano giù i disabili questo mio padre me l'aveva accennato che i disabili spesso venivano bruciati sulle pire invece che Casati per non perdere tempo portare perché non deambulava no
Forse anche gli anziani non lo dice
Quindi racconta del limite estremo alla disumanità azione sia degli aguzzini sia dei prigionieri e disumani Zaki di cui credo che la professoressa citasse quel racconto che io faccia distanti anche racconta
E e io mi mi sono domandato leggendo questo libro ma papà che era lì accanto a Tadeusz Borowski perché non me l'ha raccontato
Una possibilità forse l'accennava Albertina Soliani prima quando diceva della dolcezza e per non bar
Sì quando ero piccolo per non perché impossibile raccontare tutta una bambini di otto anni perché impossibile raccontare le del certe cose poi forse perché fa troppo male a se stessi raccontarle
Ma quello che a me più ha colpito e che io traduco con il
Come se fosse un pezzo del testamento e che mi ha mi ha funzionato dentro come una molla mentre scrivevo a scrivere
E che mi sta facendo scrive tra l'altro anche un altro libro
Perché penso che delle volte il non detto
Il non spiegato anche perché non si può spiegare tutto non si può spiegare che una persona prendo neonato vivo per i capelli faccia tiro a segno
Serva come test tormento come testimone che ci viene tassato per dire continua a interrogarsi su dove posso arrivare la natura umana che poi risponda calato prima domanda sull'Afghanistan
Ecco alla fine del libro
Che non mi è stato difficile
Scrivere mai
Io l'ho sentito il peso della dello scritto alla fine ho sentito di essermi liberato
Di un peso raccontando le queste cose e questo dolore alla fine una gran parte quindi rimaste queste
Perché io non a tutto so darmi una spiegazione e quando tu citavi il capitolo che stiamo una giornata particolare che parla della visita di Hitler e Mussolini era prima a Roma e poi a Firenze ed Essien di Scola
Lì
A parte le cose che era giustamente ricordato tu la domanda
Totale come mai ci si innamora di un capo criminale
Secondo mi è venuta in mente cosa ritornata in mente questa domanda quando ha sentito un discorso sulla differenza tra l'esercito afgano che si arrese in poche ore e i talebani perché qualcuno ha detto non sbagliando non sbaglia
L'esercito afgano veniva pagato era un po'pagato dall'Occidente un po'no e alla fine non era pagato da un anno non aveva un po'un particolare ideale in cui credere per la gran parte di loro
I talebani hanno un ideale fortissimo non condivisibile nel quale credo ero e un innamoramento nei loro campi
Farebbero qualsiasi cosa che dicono i loro capi tra le qualsiasi cosa ci sono le più abiette gare possiamo immaginare che tu hai citato
Queste cose fanno parte delle cose che non mi sono state spiegate mi sono state raccontate perché quella visita degli interni è stata raccontata
E io che penso a mio padre alla finestra che piange per non essere puntuto andare a domanda omaggiare il mandante il carnefice della sua famiglia mentre suo padre era andato
Mi è rimasta di queste esperienze di scrittura tra le altre cose questa domanda e questo messaggio continuate interrogarvi
Perché anche la memoria deve essere interrogazione io lo dico nel libro citando Bidussa è un fatto attivo la memoria
Non è solo il ricordo il ricordo può essere anche solo l'aspetto storico la documentazione dell'avvenimento la memoria non è un avvenimento è un aspetto attivo della nostra personalità
Della nostra antropologia continuare a interrogarci su dove possa arrivare
L'essere umano io penso che questo sia il lascito che io ho sentito proprio mentre lo scrivevo
Io un'altra domanda breve lasciano la parola agli altri relatori
Tu racconti come dicevo all'inizio che da piccolino non c'erano state date risposte
Avete domande ma non non c'erano le risposte non capivi c'ha tante cose Pan certo momento diciamo prendendo i libri alcuni libri che c'erano in casa dalla biblioteca forniti senso pare lo scoprì l'orrore però non non viene raccontata nel libro esattamente per forse non c'è un momento preciso però io leggendo la o avevo questa curiosità c'è nel momento in cui tu scoprì
Che cosa nonché avevano detto che cosa succede cioè come Cad Cam via lo sguardo Chiarini confronto i tuoi genitori o in qualche modo come dire
Un qualche maturare in giacca Tiziano
Spiega
Guarda la scoperta che io ho fatto una scoperta come
Come se uno quando un bambino è a digiuno dalla cognizione del sesso scopre i suoi genitori che fanno l'amore una cosa del genere io avevo dei libri in casa devastanti
Io ricordo molto bene le immagini dei bambini torturati c'erano dei libri con le immagini dei bambini torturati peraltro io non so tutto quello che ha visto mio padre
Delle volte sono note fuori dei pezzi di racconti
Che c'era un bambino ci sto e tra l'altro il racconto della Shoah è molto cambiato
Negli anni Sessanta quando io sono cresciuto letteratura italiana sulla sua ce n'era pochissima il testo di Primo levi è un testo di straordinario valore umanistico letterario
Ma al contrario di altre testimonianze arrivate venti e trent'anni dopo tra cui
La testimonianza di
Quell'ebreo di Rodi che poi è stato a Roma e di Shlomo Venezia che lavorava in forni crematori solo molto più
Devastante mente ricchi di dettagli di quelle Primo levi ma non c'era nulla di questo a a quell'epoca e i libri che io guardavo erano libri in particolare in francese perché nel frattempo mio padre si stava laureando nel sessantotto
Come alla Bocconi di Milano con una tesi su letteratura francese della deportazione però sostanzialmente in francese tedesco quindi non li leggevo vedevo queste immagini ricordo molto bene le immagini delle donne nude
C'era famosissima immagine
Fatta uscire da Birkenau dalla Resistenza polacca
All'inizio quando c'era il primo forno crematorio
In Azzi istinto credo anche per una una perversione
Facevano spogliare le donne fuori
E poi le facevo portare nella camera a gas che c'è questa foto di queste donne nude che ricordo che a me mi mi colpì molto io non so dirti quanti anni avevo e poi di questi famosi bambini di Mulhouse Air
Bambini di cui uno italiano
Simone torturati
Quindi delle foto esplicite anche di mutilazioni
E comunque in generale di scheletri e poi di mucchi di morti quindi tutti Hero di uso molto la parola tabù nel libro tutti tabù ma io non l'avevo mai visto un morto lì c'erano delle dei mucchi di morti
Se penso adesso poi sa a memoria fa degli scherzi
Non pensavo tanto al mio padre io per la verità Celli rimasi scioccato da delle immagini della della Shoah
Dalle immagini
Così distanti dal mio immaginario la nudità le donne e la morte i bambini le mutilazioni
Questo
Tra l'altro ogni tanto leggo delle cose di altri figli di di di di deportati delle volte ci son due cose simili che mi impone Misha oca pensare che abbiamo pensato fisso delle stesse cose subito diciamo così degli stessi traumi postumi
Poi molto dopo quattordici anni e settantasette come diceva giustamente la professoressa mio padre iniziata raccontare fuori tutto quello che non aveva raccontato dentro
Forse a mia madre aveva raccontato di più a me no
Miei fratelli neanche
E lì si è incominciato a tessere il filo del racconto
Familiare il il comprensione del perché non esisteva una famiglia paterna perché ne non avevamo mai parenti da visitare o visite di parenti o nonni eccetera eccetera
Però sono quasi due momenti separati poi nel racconto di mio padre
Ho collegato delle parti di racconti di mio padre per esempio a un certo punto quindi più grandicello lessi un libro adesso ritrovato nella sua libreria me lo sono portato a casa a mano il coraggio di leggere che raccontava
Ripeto oggi se ne parla poco comunque di questi ufficiali nazisti che avevano usavano sadici perversi
Che che usavano dei bambini c'è un nome polacco non mi ricordo usavano dei bambini come schiavi sessuali dei bambini non non degli adolescenti dei bambini
E e poi di come questi bambini ovviamente traumatizzati che poi venivano uccisi
Avessero imparato a
A scatenare i dobermann contro prigionieri dopo ormai che erano allenati a mordere i genitali dei prigionieri e poi solo dopo ricollegato questo ad un certo punto mio padre un giorno mi raccontò di essere stato assalito
Da un dobermann per fortuna riuscendo a evitare il peggio
Quindi poi nel tempo Horri connesso cosa che avevo letto o visto da solo con pezzi della Storia di mio padre ma sono stati due momenti separati
Soliani
Sto pensando che tutto questo
Il racconto Manuele di suo padre della sua famiglia
Ma è anche una storia collettiva
Non soltanto belle immensi nata e che è stato un fatto uniti
Grazie a te mi tiene
Di questo passaggio tra la storia
Come avete ben sentito così intima così familiare così personale
Immediatamente si capisce benissimo dalle cose che scrive naturalmente vien da pensarlo immediatamente
Ha delle cause di natura politica cioè lì dentro ci sono milioni di persone che ha detto di sì
C'è il consenso di popoli
Per lo meno italiano tedesco politici infranti insomma dappertutto
Che mi fa dire Lassie però dire perché anch'io lo posso dire insomma non non lo visito questo libro è anche un atto di accusa
Quelle volte che ritenete perfino la persecuzione degli ebrei dei vicini di casa le delazioni silenzi ma capite quella è roba nostra
Al allora mi
Ne ne Coreco quello che diceva Daniele prima
Di questa sorta di constatazione neanche di stupore
Che dalla liberazione di tutto questo Repubblica antifascista e democratica ad oggi qualche passaggio c'è stato un sei adesso
Un po'di gente
Un po'di milioni di elettori si muovono con una certa disinvoltura
Ragazzi e la memoria non si sa se ancora c'è un sei da qualche parte o se significa qualcosa
Capite che la domanda diventa diventa drammatica adesso
E io mi voglio anche dire qua esto che quando per settimane il mondo politico discutesse in Sotto Segretario si deve dimettere
Capite che andare io non sono mica contenta bar finalmente si è dimesso un cavolo
Non doveva neanche essere lì
Ma ragazzi ma c'è una prova qui che è stato che sta dilagando cioè non abbiamo più neanche la percezione del problema
Cioè mi sembra perfino di immaginare che quel problema lì dirigo ipotizzò che ha detto qua quella cosa in quella piazza
Insomma vi viene preso in superficie per quella roba lì ma vuol dire che è arrivato lui a nome del governo di una Repubblica antifascista con quella testa lì con quei comportamenti e non è mica solo l'unità che attorno ce n'è un'infinità di cose di questo genere
Allora che è grave quando
Posso posso
Ho sentito in alcune righe insomma di Emanuele che anche la sua scelta politica con qualche contrasto anche in casa insomma anche gli enti ho capito perché
Anche per me è stato così
No non devi far politica perché insomma se qualche rischio capito io va bene il generale del caso vedo dedica farlo e poi invece ti sei sentito di farlo e adesso come stai in quel Parlamento li santo cielo hai capito
Con questa cosa qui ma capite che è drammatico per noi
E però qui ci sta anche il seme di una non so come chiamarlo di un risveglio di una di un desiderio di cambiare le cose per tornare all'essenziale e l'essenziale solo quelle cose lì che vanno difese sempre
E che cosa aspettiamo a pensarsi organizzarsi al meglio per difenderle con tutto quello che vediamo dentro l'Italia fuori dall'Italia qui vicino in maniera così drammatica
Esistono altri popoli a noi vicini anche molto più poveri che si muovono vanno in piazza e danno la vita per questi ideali ripeto è la stessa cosa
E vorrei dire un un ultimo
Il pensiero su questo tema della della presenza e dell'assenza in un qualche modo che che che stimola
Un po'condizionerà ma anche ti dà si apre insomma delle responsabilità no
Compresa questa cosa molto bella che io stasera ho molto apprezzato
E questa quasi impossibilità del racconto ma della necessità del racconto e che il racconto non dice tutto perché non deve dire tutto perché il seguito del racconto toccano uniti
Però in questo
In questo non so come dire in questo intreccio insomma tra assenze presenza vorrei consegnati quelle tre parole
Del poeta Attilio Bertolucci di Parma
Il suo poema la camera da letto
Se non mi sbaglio penso pensando alla moglie
Assenza più acuta presenza
La qui capito che si tratta anche di coltivare chiamiamolo lo spirito
Fin da quando si è bambini
Perché vale la pena assolutamente di coltivare l'umanità
Grazie
Ecco io che non faccia domande perché è difficile fare domande di fronte al racconto di una vita di dispense quindi le chiedo se mi sento di dire che cosa visto d'uscita insomma le parole che mi ha sentito fin qui soprattutto di Emanuele Fiano va io
Dico due cose che riguardano ciò che in qualche modo mi ha colpito di questo di questo libro
E mi ha colpito molto
Il lavoro che Emanuele affatto intorno a delle domande che in fondo
A posto se stesso e ci ha riproposto qui questa sera
Intanto io lo ringrazio perché ha restituito la figura di Nedo Fiano che anch'io conoscevo
Come testimone
Della
Della Shoah
E e non era poco questo già già di per sé ha restituito lo spessore
Di una vita che ha una sua complessità e diverse diverse facce com'è normale che siede un uomo perché Nedo Fiano
Non è solo il protagonista della vicenda che lo collega a figure come Shlomo Venezia come come quelle che adesso Emanuele ricordava ma poi è anche un uomo correggimi Emanuele se sbaglio che vive pienamente ad esempio da protagonista la rinascita dell'italiano
Perseguendo quell'ascensore sociale che adesso noi che facciamo politica diciamo che andrebbe riattivato perché purtroppo il blocco dell'ascensore sociale uno dei problemi che causano nel nostro Paese e Nedo Fiano e anche e e e anche quella figura lì
Si dà degli obiettivi quando torna dopo aver vissuto il l'orrore della Shoah ed esserne sopravvissuto si dà degli obiettivi uno di questi ad esempio laurearsi
E poi costruirsi una carriera migliorare la la la la propria situazione economica lui respinge la politica contrariamente io devo dire a quanto magari uno potrebbe pensare uno che ha vissuto quell'esperienza torna se ne fa testimone e si avvicina anche alla vita politica ma in realtà secondo me c'è un modo alla fine comunque politico di interpretare una proroga
Diciamo funzione nella società che quella di migliorare se stesso migliorare la posizione della propria famiglia educare i figli anche a adesso uso dei termini perché mi permetto di dare perché li usa anche ma non è nel suo libro no
A a un comportamento i figli anche a un comportamento di fronte alle difficoltà della vita di stampo diciamo così virile quando lo vede piangere se non piangere come fanno le femmine
No
E però accanto a questa cosa invece c'è poi la fragilità dell'uomo che che diventa testimone di quella vicenda
Che si commuove e piange quando
Si incontra si tornare a incontrarsi con quella storia
E quindi io credo che questa che questa cosa già di per sé vale la lettura di un libro che io consesso
Molti altri personaggi protagonisti della della vicenda della Shoah
Li ho sempre visti forse in modo un po'appiattito solo su quella su quella vicenda insomma Primo levi lo conosco perché ha scritto
Della Shoah perché è scritto nella della sua storia ha scritto romanzi anche non non riguardanti soltanto la vicenda della deportazione ma
Molto meno Shlomo di Shlomo Venezia ho letto
Il libro che racconta la sua vicenda del Sonderkommando ma
Poche volte si conosce l'insieme della vita di uno di quei testimoni quei protagonisti e il libro il libro di Emanuele Fiano restituisce di Nedo Fiano quella
Quella complessità quindi questa è una cosa che io ritengo fondamentale l'altra cosa e e su questo finisco che fosse l'accennava questa sera Manuela e quant'e fa parte dalla domanda
E e anche del diciamo dell'affermazione per cui la memoria di per sé non è un vaccino il libro in fondo si interroga anche attraverso la vicenda della famiglia di merito
Di questa infatuazione che peraltro riguardo allora milioni e milioni di italiani nei confronti del del fascismo è la fascinazione che in qualche modo
E capace di esercitare il potere qualche volta per adesione diretto a qualche volta per come dire dissimulazione perché bisogna pur vivere e allora se pensiamo all'oggi
E dico ma insomma se è stato possibile che durante il fascismo
Il fior fiore degli intellettuali italiani molti dei quali poi nel dopoguerra hanno svolto sono diventati punti di riferimento per la democrazia in questo Paese giurano fedeltà al regime
Che si avviava verso le leggi razziali
E e e si è io mi domando cosa può accadere in paesi come l'Afghanistan cosa può accadere di masse di popolo che certamente magari non hanno gli strumenti culturali
Anche molto evoluti molto raffinati che aveva per esempio
Più del Comune popolo italiano la classe intellettuale dell'epoca io non ricordo quanti furono furono pochissimi ad esempio i professori universitari che rifiutarono intrecci
Allora è chiaro che questa è una domanda che apre uno scenario inquietante cosa potrà accadere ad esempio adesso in Afghanistan cosa cosa potranno fare i ragazzini che oggi in Afghanistan hanno dodici tredici anni
E controllano uno sbocco nella resistenza armata contro i talebani o si faranno tale varia a loro volta magari qualcuno anche
Terrorista
E allora
Naturalmente nessuno si augura però voglio dire una delle possibilità che sono in campo proprio perché non abbiamo ancora trovato l'antidoto pur nel fare politica pur nel sapere che la politica e gestione
E gestione del potere è anche lotta per il potere però di saper declinare quella diciamo quella che è la funzione della politica
Senza quel cedimento quel alla
Diciamo alla ricerca del del capo di quello del dell'uomo solo che risolve tutti i problemi alla fascinazione che il potere in grado di esercitare con delle delle masse di cui in qualche modo e parte anche la vicenda nelle sue determinazioni poi più più crude più orrende anche la vicenda della Shoah perché poi alla fine in quella vicenda c'è anche l'esito di di di un'adesione di massa un potere maligno che produsse quello che produsse in Italia in Germania è e diciamo è in gran parte del mondo io credo che il libro di Emanuele trasmette molte di queste molti di questi stimoli e per questo io credo sia molto importante
Molto importante leggerlo perché anche anche poi una testimonianza in presa diretta Tele del figlio di uno dei dei protagonisti di quella di quella vicenda
Grazie
Vediamo adesso convenzionali perché che che abbiamo tratta
Il tempo infatti l'ultima parola vuole dire qualche cosa sto
Riprendere no accerto questa questione deve aver parlato di non parlare più dei carnefici credo che sia davvero una cosa molto molto grave
Perché questa banalizzazione a cui assistiamo a Mauro diceva in Parlamento è possibile che ci sia qualcuno dice ma dedichiamo un parco al fratello buono di Mussolini peraltro tutt'altro era che c'è se noi avessimo tenuta alta l'attenzione e la conoscenza storica
Su cosa sono stati quei regimi sui meccanismi forse dico forse avremo una consapevolezza molto più forte perché è vero che fuori dall'Italia fuori dall'Europa si conosce poco ma io temo che si conosca molto poco anche da noi e lo si conosca in modo un po'banale un po'penalizzato un po'retorico senza andare a comprendere quei meccanismi
Che hanno però certo che dura andare a raccontare un ragazzino apprendevano i bambini per i capelli o quello che è successo a Monte Sole buttavano i feti in aria gli sparava e pur eppure è successo
Con tutta la complessità e con io credo che su questo anche noi dobbiamo insistere molto ma viene fuori anche dal libro sempre con quello quel modo però la necessità come dicevo prima insistere di comprendere e tenere nel cuore di vittime ma cercare di capire come mai è successa credo che questo possa essere un impegno no che ci possiamo prendere come come cittadine come insegnanti come chi fa politica come ognuno di noi perché tutti noi possiamo portare il nostro sassolino no per costruire quel questa cosa solo questo
Grazie grazie alla professoressa centrale grazie a può ricavare grazie Albertina Soliani e Graziano autore di questo libro che io in Consiglio perché mia
Come come avrete capito e ci ha colpito Attila Lezza colpite pendevano ve lo consiglio grazie manuale Fiano
Grazie a voi