Notiziario Antiproibizionista

Lunedì otto novembre del due mila ventuno questa è radio radicale un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista oggi parleremo di carcere
Il sovraffollamento delle carceri e di come questo sovraffollamento sia causato dall'attuale normativa sulle droghe
Nella seconda metà degli anni settanta in Italia l'uso di sostanze stava diventando un fenomeno di massa fumare hashish e marijuana era piuttosto diffuso
Il consumo di eroina si andava espandendo e purtroppo erano cominciate le morti per però per dosa
Alla fine del settantacinque del mille novecentosettantacinque anche grazie alle iniziative del partito radicale grazie la disobbedienza civile di Marco Pannella che fumo pubblicamente
Uno lo spinello e fu per questo arrestato e detenuto per diversi giorni alla fine settantacinque appunto il Parlamento approvò una nuova legge che superava quella del mille novecentocinquantaquattro e pur mantenendo un impianto repressivo e punitivo
Però
Di fatto apriva la depenalizzazione del consumo introducendo la modica quantità per uso personale e per la prima volta riconosceva la dimensione socio sanitaria del fenomeno cominciando a delineare una possibile rete dei servizi pubblici quindici anni dopo nel mille novecentonovanta l'Italia decide di fare propria la dottrina statunitense del ruolo di Draghi la guerra la droga o meglio il il governo di allora il Parlamento di allora dopo una veemente campagna politica mediatica appunto la maggioranza parlamentare approvò una legge fortemente repressiva nota come Jervolino legge Jervolino Vassalli da cui poi che confluita poi nelle DPR trecentonove novanta decreto il testo unico
Delle leggi sugli stupefacenti
Nell'ottobre del mille novecentottantotto in un'intervista intervistato da Silvana Mazzocchi per la Repubblica l'allora ministro degli Affari sociali Rosa Russo Jervolino quando si stava comincerà a delineare la legge che fa avrebbe portato il suo nome disse troveremo una soluzione per dire con chiarezza che drogarsi non è lecito ma in carcere per il tossicodipendente quello no in coscienza non mi sento di arrivarci
E al carcere invece ci si arrivò e lo si vide già nei primi anni di applicazione della della legge
I al i detenuti che al trentun dicembre del mio novecentonovanta quindi dopo sei mesi di applicazione erano oltre ventinove mila l'anno successivo salirono a quasi trentacinque mila e nel novantadue alla fine novantadue erano già diventati quarantasette mila fin dall'inizio dunque la legge che il carcere per i tossicodipendenti quello no stava portando al sovraffollamento che le carceri italiane soffrono ancora oggi poi ci fu su quella legge il rese nella primavera novantatré il referendum voluto da Marco Pannella promosso dai Radicali sostenuto anche da una un ampio arco di associazioni del privato sociale da alcune forze politiche che portò ad attenuare Adam in colpi alcuni le parti più repressive della legge
E però il problema nel carcere rimase perché a certe cose non si potevano toccare dovute anche accanto ai trattato internazionale le come sente internazionale che l'Italia sottoscritto ma il peggio doveva ancora arrivare arrivare e arrivo nel due mila e sei con la legge detta Fini-Giovanardi che questa sì invece il carcere anche per il consumatore lo voleva eccome
Un deterrente che secondo i suoi sostenitori avrebbe dovuto aprire un percorso di ravvedimento di redenzione e per rendervene conto dove bisognerebbe andare a risentire quali fu il dibattito parlamentare cosa che gli interventi che ci furono quando fu approvato
Non fu discussa questa legge
Nella realtà punto poi le cose andarono diversamente da come la volevano i promotori come sono andate ce lo dimostrano i dati ufficiali basta vedere i dati che del l'andamento della popolazione carceraria nel corso degli anni a partire almeno centonovantuno e fino ad oggi
E il periodo due mila e sei due mila quattordici perché la legge sarà poi abrogata nel due mila quattordici dalla Corte costituzionale ma non per i suoi contenuti ma per le modalità con cui era stata imposta l'approvazione del Parlamento con un vero e proprio colpo di mano
Le nuove norme sulle droghe infatti erano state inserite con un maxi emendamento nel decreto legge che riguardava le olimpiadi invernali di Torino su quale poi il governo Berlusconi chiese il voto di fiducia
Venendo all'oggi mentre a livello internazionale a partire dalle Nazioni Unite si è aperta una discussione sul fallimento dalla guerra la droga è aumenta il numero dei paesi che hanno deciso di avviare politiche di segno diverso lo hanno già avviato e da questo punto di vista significativo l'esempio
Negli Stati Uniti dei singoli Stati degli Stati Uniti
L'Italia nell'ultimo trentennio cioè in vigore dei della in questa normativa ha registrato invece una regressione che va appunto a tra l'altro anche in controtendenza rispetto a quanto in questi decenni emerso dalla ricerca scientifica dalle esperienze concrete ed è anche dall'evoluzione del fenomeno
E purtroppo il quadro politico resta un po'sempre quello le destre continuano a insistere su soluzioni d'ordine su misure repressive punitive le sinistre a parte alcuni settori continuano a mostrarsi un po'timide evitano di assumere posizioni nette ma non solo sulle droghe anche sulle scelte di fine vita o su per esempio sullo ius soli resta la la la Mila militanza l'impegno antiproibizionista dei radicali che però si scontra con il muro di gomma proposto dal sistema politico e dunque dal Parlamento
E le carceri sono il punto di caduta di della legge che ormai più di trent'anni una legge che si dimostrati iniqua inefficace insostenibile
Quante volte abbiamo ripetuto i i dati più di un terzo dei detenuti in carcere a causa di questa legge la maggior parte di loro sono piccole piccolissime spacciatori di narcotrafficanti ce ne sono pochissimi quasi quaranta per cento di chi è entrato in carcere usa droghe i tossicodipendenti sono tantissimi sette procedimenti su dieci per droghe terminò con la condanna e senza l'attuale normativa sovraffollamento carcerario non esisterebbe basta leggere i numeri
Di carcere di sovraffollamento si parlerà alla sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che è stata finalmente convocata dalla ministra Fabiana Dadone che è stato uno dei primi atti del suo incarico
E che si terrà dopo al dodici anni dopo l'organizzazione dell'ultima conferenza nazionale sulle droghe che si tenne a Trieste nel marzo del due mila nove quest'anno la Conferenza nazionale a un formato rivisto
Dal cinque ottobre al tre novembre si sono svolti dei tavoli di lavoro preparatori con esperti tecnici addetti del settore perché si sono un po'confrontati sulle politiche connesse alle dipendenze
Dunque non più un unico evento ma diversi eventi che si sono svolti anche modalità on line che poi confluiranno il a Genova il ventisette il ventotto di ottobre
Il primo di questi tavoli di lavoro era proprio come sul tema giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenziari nell'ambito della dipendenza da sostanze psicoattive e sia svolto il cinque e il sei ottobre pescoso quindi non è un mese fa
Ma oggi di ascolteremo vi faremo ascoltare tre interventi tratti dalla prima sessione di questo primo tavolo preparatorio la prima sessione a parte dedicato alla giustizia e sopra follemente ascrive ascolteremo gli interventi di Patrizio Gonnella Francesca pesce d'Emilia Rossi
Poi intervenne sono intervenuti in questa sessione anche Sandro li bianchi
Che fa esponente del coordinamento nazionale gli operatori per la salute delle carceri italiane e Stefano Reggio della coordinamento nazionale come dare accoglienza per ragioni di tempo non possiamo fargli ascoltare i loro interventi oggi ce ne scusiamo ma troveremo il modo perché già abbiamo non cercando di concentrarmi più sugli interventi Conde con delle dei connotati più specificamente politici le registrazioni comunque saranno disponibili su radio radicale punto it di tutti i tavoli preparatori
Già li potete trovare sulla pagina Facebook della conferenza nazionale c'è anche un sito conferenza dipendenze punto it i ma prima di ascoltare questi interventi sentiamoli intervento introduttivo tenuto da leopoldo Grosso dopo dovrò osso psicologo psicoterapeuta il vice presidente del gruppo Abele autore di numerose pubblicazioni in materia di dipendenze
Ed è stato il coordinatore del primo tavolo tecnico preparatorio della conferenza nazionale a questo punto dedicato come dicevamo a giustizia penale e misure alternative prestazioni sanitarie e previdenziali nell'ambito dalla dipendenza e allora ascoltiamo l'intervento introduttivo di lo Poldo grosso
Il nostro compito come tavolo tecnico e di produrre cambiamento
E l'obiettivo di lavori di oggi e di domani
Le proposte
Bene a ricordarci come già è stato accennato hanno due obiettivi molto ambiziosi
Le proposte che confluiranno da questo tavolo di lavoro insieme agli altri sei tavoli di lavoro e che poi verranno portate nell'ultimo di quei giorni
Di Genova ventisette ventotto novembre si tradurranno di una proposta al Parlamento di modifica della legge trecento no
E verranno consegnate qualche Parlamento deciderà il merito ma il secondo obiettivo non è proprio in subordine non è meno importante perché funzionale alla definizione del piano d'azione nazionale
Un piano d'azione nazionale che è un debito europeo
E che in qualche modo definita all'interno del dipartimento delle Politiche Antidroga dove confluiscono tutti i ministeri che concorrano a lavorare su questo tema
E definirà il piano nazionale
Il futuro
Allora la legge del novanta e tuttora il caposaldo della normativa sulla troika
Ormai purtroppo trent'anni sulle spalle
E quindi è una legge che ha fatto in parte del suo tempo sicuramente perché nel frattempo tanto è cambiato
Tanto è cambiato nel mondo dell'illegalità del narcotraffico Gesù organizzazione evoluzioni
Nelle rotte del narcotraffico cominciare da quelle fino alla a quello che è lo spaccio all'ingrosso e anche al minuto
Tanto è cambiato nel mondo del consumo
Nelle sostanze consumate e del modo in cui vengono consumate nei modelli culturali Duso delle sostanze e negli stili di assunzione
è cambiato anche molto nel mondo dei servizi
In generale e non solo quelli dedicati alla cura e alla prevenzione sia pubblici e del privato sociale
Ma tutto questo poi si colloca un cambiamento più generale che il cambiamento della società degli atteggiamenti e della popolazione ai fronti dei consumi delle sostanze psicoattive legali e legali
Diciamo l'unico aspetto che sembra rimasto un po'fermo e quello dell'attività parlamentare che da trent'anni non solo non è riuscita a innovare sulla legislazione
Ma quando l'ha fatto l'ha fatto soprattutto su stimolazione per così dire extra parlamentare no è stata la Corte europea dei diritti umani che ma diciamo gettato luce sul sovraffollamento carcerario e poi è stata soprattutto la Corte costituzionale che ha ritenuto illegittime le modalità del famoso decreto che diciamo andava sotto il titolo delle Olimpiadi di Torino io riportando a Torino d'ufficio per altri versi di quel decreto e che introdusse un cambiamento la normativa che poi la Corte costituzionale ritenne che le modalità non fossero conosciute
Sintomo più vistoso
Di questa immobilità è stato il fatto che solo oggi per fortuna arriviamo alla conferenza nazionale sulla droga che per legge era prevista ogni tre anni
Beh il lavoro che ci attende è sicuramente impegnativo e perché civette lavorare sulla giustizia penale sulle misure alternative
Sulla cura sulla riabilitazione del e sugli interventi di limitazione dei rischi di danni all'interno del carcere
In particolare ci concentreremo per lo meno inizialmente la prima parte dei lavori sul sovraffollamento carcerario
Sia rispetto alle sue conseguenze che limitano interventi a beneficio dei detenuti precludendo alcuni stanze riabilitative sia rispetto alle sue cause che riguardano l'ingresso e l'uscita dal carcere
Perché vi per diciamo di imitare l'ingresso nel carcere significa concentrarsi sulla modifica la normativa in base alla quale oggi detenuti con problemi di sostanze sono tanti numero già stato citato
Facendo fede al trentuno dicembre due mila venti è riportando i dati molto curati della relazione al Parlamento sono quattordici mila centoquarantotto no il ventisei per cento le persone con problemi d'uso di sostanza
Sui nuovi ingressi poi addirittura questa cifra sale al trentanove virgola nove e quindi si tratta di rivisitare soprattutto l'articolo settantatré
Cercando di capire
Quanto sia possibile probabilmente depenalizzare le condotte quelle fattispecie che non hanno strettamente per lo meno finalità di look
Bisogna lavorare però anche sulle misure alternative perché le misure alternative in qualche modo hanno molto a che fare con la deflazione dell'affollamento carcerario
Allora qui si tratta
Di da una parte incrementarle perché le misure alternative alla detenzione specifiche per tossicodipendenti ultimamente anche per tutti i problemi sopraggiunti sono parzialmente diminuite
Non sono ancora sufficienti si tratta di qualificate di dotarle di maggiori risorse e opportunità
Si tratta di
Rivisitare anche la modalità delle verifiche che portano poi alle revoche ai fallimenti alla alla recidiva e si tratta ovviamente di valutarle e modi trovarle in maniera debito
Così anche il lavoro si concentra sulla sulla custodia attenuata sugli istituti di custodia attenuata sulle sezioni di custodia attenuata
Che hanno subito una diciamo una battuta d'arresto sesso soprattutto il sono progressivamente allontanate da quelle che erano gli intenti originari
Si delinea poi ovviamente all'interno del mondo penitenziario di delineare un trattamento dei consumatori problematici di sostanze psicoattive legali e illegali un trattamento che sia precoce
Che sia integrato che tenga conto del primate attenzione dopo l'attenzione che tenga conto del dentro e del fuori
Che sia
Diciamo multidimensionale quindi non schiacciato non solo sulla dimensione sanitaria su alcuni aspetti della dimensione sanitaria e che sia soprattutto individualizzato
E quindi dovremo lavorare molto su quelle che sono le procedure e le condizioni di realizzazione del così detto PTRI il piano terapeutico riabilitativo individualizzato
Che dovrebbero essere in qualche modo più conformi e più omogenee in tutti i carcerieri Italia in modo da ridurre tutta una serie di disuguaglianze e di disparità che ci sono sul territorio nazionale non solo le terapie agoniste ma anche diciamo per le diverse aperture che ci possono essere rispetto alla mediazione la giustizia riparativa
Sperequazioni territoriali che debbono trovare un argine da una parte dei LEA nei livelli essenziali di assistenza e nella loro applicazione
E dall'altro verso nella Conferenza Stato regioni lo strumento dovrebbe essere il Baggio di salute
Baggio di salute potrebbe costituire lo strumento che rende sostenibile il piano terapeutico riabilitativo individualizzato ovviamente questo strumento sulla trasversale a più tavoli di lavoro bisogna poi cercare le riflessioni fare una sintesi il lavoro dirette diventa fondamentale è il primo lavoro diretto diciamo quello più classico quello più stretto riguarda sarda in carcere riguarda i SerT territoriale di provenienza di riferimento delle persone detenute
Riguarda la magistratura di sorveglianza riguarda il privato sociale del terzo settore che in qualche modo smette opportunità e risorse per realizzare i Progetti possibile quindi questi coordinamenti lavoro dirette
è anche qui la loro rivisitazione per renderli più funzionale efficiente diventa essenziali
Importante anche rivisitare le modalità con cui vengono attuate o non vengono attuate le misure di limitazione dei rischi e dei danni all'interno del carcere
Perché è il carcere ha dato ovviamente precedenza ad altri dischi che sono quelli dei tentati suicidi che sono quelle dell'autolesionismo che sono quelli della radicalizzazione perché queste altre misure sono rimaste un po'in ombra fondamentalmente per motivi colturali che hanno portato ad alcune preclusioni
E per motivi organizzativi che hanno portato ad alcune disfunzioni
Bisogna qui seguire ciò che ci dice Long sullo MS
Ciò che ci dice mezza ciò che ci dice lo stesso unione europea e quindi bisogna allinearci è perlomeno avviare
Qualche sperimentazione che utilizzi facilmente i farmaci salvavita
E i presidi sanitari che difendano dalla diffusione delle malattie infettive chiudo
Ribadendo che una questione ci deve essere chiave
Perché se il detenuto sconta la sua pena con la privazione del diritto alla libertà
Ciò non significa che vengano meno gli altri diritti di cui al portatore come persone
Tra cui e non solo il diritto alla salute
E gli altri delitti non possono essere inagibili perché non ci sono più risorse questo non è accettabile
I dati a disposizione poi ci dicono che
Diciamo
All'interno poi nel mondo carcerario più non tutti hanno le stesse opportunità fruire dell'opportunità che comunque riescono ad emerge
Sicuramente i detenuti stranieri benefici e non meno delle opportunità che bistrati anche qui per i dati riporto al lavoro accurato fatto dalla della condotta dalla relazione al Parlamento
I dati a disposizione indicano che ancora poco si declina la detenzione in base alla specificità di genere e quindi alla condizione fermi
Di più si fa sicuramente per i minori
Rispetto ai quali va comunque potenziato l'investimento in termini di risorse economiche umane
Per ridare ulteriore spinta a quelle misure alternative che si sono poi rivelate particolarmente efficace soprattutto rispetto all'istituto che l'istituto alla messa alla prova che sei ricco di opportunità sicuramente dai risultati mancia
Il principio di riferimento quello sempre dell'equivalenza della cura tra il territorio del carcere non ci possono essere differenziazioni
E i punti di riferimento rimangono nel nostro lavoro come metodologia decidere in qualche modo accompagnare né nei lavori di questa questa giornata e mezza il riferimento alle evidenze scientifiche a supporto di quelle che sono le nostre proposte
L'altra ancora a cui dobbiamo far riferimento sono i diritti umani
Ecco questo era l'intervento introduttivo di leopoldo Grosso vicepresidente del gruppo Abele
Che coordinatore del primo tavolo tecnico preparatorio della Conferenza nazionale sulle dipendenze che si svolgerà a Genova il ventisette
E il ventotto di novembre e che è stata presieduta appunto da sette tavoli di lavoro tentare preparatori della Conferenza il primo dedicato appunto a giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenziari nell'ambito delle dipendenze da sostanze psicoattive
Questo interventi tutti dalle Poldo grosso il primo tavolo preparatorio che si è riunito il cinque e sei ottobre la prima sessione era dedicata proprio al tema giustizia e il sovraffollamento delle delle carceri cinque gli interventi che si sono succeduti come ho detto prima non abbiamo il tempo di far risentire quelli di del dotto Santoli bianchi del coordinamento nazionale gli operatori per la salute le carceri italiane e di Stefano Reggio del coordinamento nazionale comitati accoglienza ma le troveremo modo di recuperarli
Ci concentriamo invece su gli interventi che hanno pure salite venti tecnici sanno però più connotazione contrazioni molto politica almeno questa è la mia amica mia lettura
Allora il primo che ascoltiamo a quello di Patrizio Gonnella associazione devastazione Antigone che ha parato e delle proposte della sua azione Antigone per superare l'attuale normativa sulle droghe
Buongiorno e grazie grazie ovviamente chi rimesso in piedi
Un momento di dialogo comuni anche con chi come noi rappresenta pezzi non sempre ascoltati della società civile siamo a volte ascoltato a volte no questa conferenza e quindici da questa opportunità
Diciamo che ovviamente in modo molto netto io dirette c'è bisogno di cambiare la legge sulle Trockij quindi questa è la premessa
Nostro punto di vista non c'è dubbio che quel paradigma punitivo è fallito è fallito perché da un lato ci dicevano che avrebbe dovuto determinare
Una riduzione e consumi
Ma noi non abbiamo assistito una riduzione dei consumi
Abbiamo invece assistito all'effetto di una ampliamento a dismisura dell'Offerta penale cioè dell'aumento di processi e carcerazione questo è quello che ha capito guardate che non è che è caduto solo da noi e accaduto a livello globale
Quindi l'internamento di massa la carcerazione di massa negli Stati Uniti e nasce da lì dalla guerra alle troppe solo che negli Stati Uniti ci sta costruendo
U almeno a pezzi una inversione si sta ragionando intorno almeno alcuni stati intorno a un cambiamento
Di paradigma a una cambiamento della cultura punitiva sulla questione delle droghe faccio la premessa rubo trenta seconda al mio intervento nel salto sempre dieci minuti
Ma diciamo tutto questo non significa essere dalla parte di chi si trucca o dalla parte della troika io mi riconosco perfettamente una lettura che mi accompagnato nel tempo in un una lettera che Pasolini invito invio a Marco Pannella stavamo negli anni settanta anni in cui le Rowena esplose e in cui Pasolini diceva chi si droga mi è antipatico
Ma non è che io voglio mandare in galera tutti quelli che mi su ponti porti
Ecco quindi i tre motivi per cui l'ha cambiato la legge sulle droghe prima di tutto perché è una legge che ha su uno sfondo di tipo etico e noi dobbiamo sganciare la morale dalla dal diritto
Dobbiamo sganciare la morale dal diritto il secondo motivo e un motivo giuridico strettamente giuridico che è una legge che fa si fa fatica a ritrovare in quell'articolo settantatré che i detenuti conoscono perché viene chiamato così per quanto viene applicato in tutte le sue fattispecie che vanta la coltivazione passando per i per la detenzione lo spaccio e al traffico Peck e diciamo si fa fatica a ritrovare quei principi in alcune delle fattispecie offensività e proporzionalità e sono due i principi costituzionalmente ormai riconosciuti la corte costituzionale lo ha fatto di recente in una sentenza del due mila sedici lo ha ribadito il principio di proporzionalità
Adesso non vogliamo tornare a una proposta antica di Antigone che la riprende da Luigi ferraioli ma se noi avessimo per esempio le pinete i reati di droga li mettessimo del codice penale
Quel ci renderemmo conto della sproporzione noi comunque dobbiamo dall'altro lato toglierebbe alla legislazione penale tutto ciò che il primo del principio di offensività tutto ciò che non offende degni o interessi giuridicamente rilevanti
Tutto questo è diciamo è la e la promessa e poi c'è una terza ragione una ragione invece di politica criminale
Perché non è importante che in per esempio ci sono paesi come il Canada che hanno iniziato a dare la parola agli operatori di polizia
All'iniziato a dare la parola agli operatori della magistratura anche da noi ci sono voci che ormai dicono che non si può pensare di
Canalizzare il lavoro investigativo
Qualificato solo ed esclusivamente intorno la repressione alla repressione alla repressione di chi la nell'ultimo del narcotraffico è un modo attraverso cui noi potremo liberare energie di polizia verso le dimensioni altri della criminalità
Ecco se queste sono le tre ragioni di fondo
Le premesse per un cambiamento ovviamente siamo qui in carcere solo anche nella nella in diciamolo nel nel nel vedere quei numeri di cui ci parlava prima leopoldo Grosso
Cioè abbiamo un terzo ampio della popolazione detenuta che in qualche modo e dentro per aver violato una di quelle fattispecie del settantatré il settantaquattro meno settantaquattro meno produce carcerazione per l'articolo settantatré un quarto e qualificato tossicodipendente
Un quarto dei detenuti a una condizione di tossicodipendenti io penso perché allora dobbiamo usare questa occasione pertinente facciamo un'inversione di tendenza
Ora le soluzioni tecniche le troviamo
Adesso qui probabilmente non ci mettiamo nel dettaglio a dire quali sono le soluzioni tecniche ma le troviamo solo basta avere chiaro che non dobbiamo assecondare il messaggio populista
Per cui droga uguale carcere droga uguale reato dobbiamo assecondare un altro messaggio un messaggio più difficile da spiegare un messaggio nazionale dobbiamo sostituire all'emozione la nazionalità
E ridare nazionalità al sistema di punizione
Allora io direi che per fare questo e vado in conclusione alcune cose diciamo nelle sconti Visco dagli eccessi tecnica normativo uno prima di tutto è una forse è una questione conoscere mappare io sinceramente non so se è intatto mappa
Tutta quella che è la fascia dei reati di droga e delle tossiche e dei tossicodipendenti noi sappiamo genericamente chiede il settantatré genericamente chiede al settantaquattro ma io vorrei sapere quanti solo del settantatré per ciascuna delle fattispecie settant'e quanti di quelli del settanta del settantaquattro sono tossicodipendenti il sotto insieme lo voglio conoscere e voglio conoscere bene del settantatré fattispecie per fattispecie lo dico può essere una richiesta con cui noi partiamo quanti sono stranieri
Quanti sono giovani quanti hanno doppia diagnosi quanti hanno problemi psichiatrici e così via
Perché ovviamente solo tramite la conoscenza potrà fare un intervento mirato perché altrimenti la conosce l'altra assenza di conoscenza mi porterà semplicemente affari probabilmente piccoli interventi normativi
Secondo
Depenalizzare
Depenalizzare sì bisogna avere il coraggio di te penalizza già pende articolo settantatré e per esempio depenalizzare la coltivazione di uso personale
Terzo
Ridurre lettini
Su questo possiamo essere tutti d'accordo che per esempio i minimi edittali
Del settantatré tutti quindi non solo quelli per le droghe leggere ma anche per le droghe pesanti
Devono essere tali da consentire sempre la possibilità per gli operatori dell'amministrazione penitenziale di dialogare con gli operatori dell'esterno per tuffarsi che ci sia un affidamento
Ma dobbiamo evitare che i i minimi vitali sono superiori alla soglia di accesso all'affidamento
Questo è diciamo per noi essenziale e poi infine regolamentare la vita dentro abbiamo sentito prima Sandro Libia ci conosciamo da pratica
Beh io penso che in questo momento queste cose si possono fare uno dialogare con la istituendo visita darla neo istituita commissione di cui anche il dottor tanto ne fa parte
Che vuole modificare c'era qui prima che vuole molto diciamo intervenire modificando pezzi di vita penitenziaria
è un'indicazione che è andata la ministra carta
Qui stiamo convocati da un altro ministero dalla ministra dato ecco io penso che un da un'importante in questo momento per andare a modificare la vita dentro anche a bocce ferme
A bocce ferme
Anche se alcune cose si potrebbero fare per via amministrativa la rivitalizzazione del costo di attenuate
Io penso che si possa fare anche per esempio dicendo che quello è il modello ordinario di pena non per seicento persone in Italia Mattel sei mila per otto mila integrandole con persone che non hanno problemi di dipendenza
Perché la custodia attenuata da esseri rivolta a chi ha dei e lei poggia un parametri identificativi così limitati che poi alla fine data diciamo è difficile trovare quelle persone non c'è scritto da nessuna parte dell'ordinamento penitenziario e nella nostra costituzione che la custodia ordinaria non possa essere quella che invece sia nella custodia attenuata
Io non so quante persone sono in questo momento della terza casa penale di Rebibbia ma un numero veramente basso quante
Qualche passo qui diciamo basso possiamo dirlo che a Roma su tre mila e cinquecento detenuti quaranta solo in custodia attenuata è un passo infine e chiudo dobbiamo aprire un dibattito un dibattito su questo ringrazio chi ci ha consentito di stare dentro questo dibattito che si andrà ad intersecare con un altro dibattito se la Corte costituzionale ammetterà il referendum sulla
Depenalizzazione
Della coltivazione e altre due misure diciamo ci sarà un dibattito nel Paese io penso che questa sia una grande opportunità riaprire un dibattito stube il Paese non ideologico ma pragmatico grazie
Così Patrizio Gonnella dell'associazione Antigone queste le proposte dell'associazione Antigone per superare appunto la attuale normativa sulle teorie se continuiamo allora ascoltare altri interventi dal primo tavolo preparatorio della Conferenza nazionale sul dipendenze che si è svolto il cinque e sei ottobre si è riunito il tema è quello giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenziari nell'ambito delle dipendenze da sostanze psicoattive
E adesso ascoltiamo un'analisi degli affetti della legislazione sulle droghe
Sul sovraffollamento carcerario dei possibili soluzioni e l'intervento alla prima sessione grave su giustizia sovraffollamento prima sessione primo tavolo di Francesca pesce dell'Università di Trento
Grazie buongiorno a tutti
Anch'io sono grata e ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo questo incontro questo quest'occasione importantissima di dialogo allora abbiamo sentito
Intanto concordo pienamente con quanto è stato detto sinora in particolare anche con il dottor Gonnella
Rispetto ai dati oggettivi che ci portano oggi ma di fatto sono dati che vediamo da anni ormai a a comprendere che è necessario
Un intervento immediato un vero e proprio giustamente come è stato definito cambio di rotta un'inversione di rotta
Io gli faccio vedere perché penso che a livello visivo siano ancora più impattanti abbiamo dei problemi che riguardano il sistema giudiziario appesantito dalla nostra legislazione e il sistema penitenziario
Con dei numeri veramente terrificanti direi
E e che portano poi dei costi elevatissimi più di un miliardo di euro all'anno o solo per la carcerazione per droghe
E faccio una breve Flash anche su questo tema il tema delle segnalazioni e sanzioni amministrative per l'utilizzo personale
Perché poi ci sarà appunto uno spunto di riflessione su questo una cosa impattante notare come su trentadue mila
Ottocentosettantanove segnalazioni nel due mila e venti solo novantaquattro hanno determinato una richiesta di programma terapeutico e la maggior parte sono state rivolte a delle persone che hanno utilizzato appunto personalmente cannabis
Solo una piccola quantità invece per l'utilizzo di cocaina ed eroina
Allora è chiaro che tutti questi dati dimostrano da tantissimo tempo troppo l'inefficienza della nostra strategia di lotta alle droghe e e appunto del suo approccio che per quanto mi riguarda è totalmente repressivo il quasi punto tra parentesi ma potrebbe non essersi chiaramente questo tipo di astratti zia di scelte di politica criminale a dimostrato sta dimostrando di non raggiungere gli obiettivi da perseguire che sono sicuramente in primo luogo la salubrità sociale
E il l'attenuazione del tasso di recidiva tossicomani Ka e criminale
è un sistema che determina appunto costi elevatissimi a livello sociale
E quindi appesantisce il sistema giudiziario il sistema penitenziario determina anche costi ingenti a livello sanitario e crea degli effetti collaterali gravissimi abbiamo visto il problema adesso trappolamento carcerario che incide di fatto sulla i sui diritti fondamentali dell'uomo che non sono garantiti tanto che l'Italia in tratta nella lista nera degli Stati europei che non si sono rivelati in grado di tutelare i diritti fondamentali delle persone detenute
E di fatto appunto è qualcosa per cui non si può più aspettare ribatto veramente il tempo di invertire la rotta ci sono tante cose che si possono fare io credo che una delle prime è metabolizzare il concetto che la persona affetta da tossicodipendenza è una persona ammalata
E questo concetto deve essere scritto nella norma nel senso che deve essere la base di partenza per poi decidere che tipo di strategie adottare è una patologia ad andamento cronico e recidivante la tossicodipendenza e questa è una base di in parte di partenza importante
Per decidere anche come trattare queste persone e come reagire a dei loro eventuali comportamenti alle loro situazioni e la prima cosa che mi viene in mente è proprio che Rispetto alle misure alternative in particolare l'affidamento in prova in casi particolari previsto dall'articolo novantaquattro il testo unico
Bisognerebbe proprio perché stiamo parlando di persone affette da una patologia
Ad andamento cronico e recidivante bisognerebbe eliminare dal novero delle circostanze che il tribunale di sorveglianza deve valutare per revocare un meno la misura alternativa proprio la ricaduta tossicomani Ca'perché credo che in un ordinamento civile non sia accettabile che si punisca una persona per la manifestazione di un sintomo della malattia di cui affetta ovviamente sul tema del misure alternative si è già detto molto e si dirà ancora molto
è evidente che è necessario aumentare l'accessibilità alle misure alternative in particolare rispetta la tossicodipendenza l'articolo novantaquattro del testo unico
Perché effettivamente funzionano nel senso che al di là del fatto che possono essere migliorate ci sono un sacco di cose che si possono migliorare il loro vedremo sicuramente nel corso di questa giornata di lavori però Zappa per come sono funzionano meglio del carcere
Funzionano in termini di abbattimento della recidiva tossicomani Ka e della recidiva criminale perché le persone che beneficiano delle misure alternative esprimono una recidiva tossicomani che criminale inferiore rispetto a chi invece è stato solo detenuto
E
Si è detto che sono un investimento concordo pienamente
Ma addirittura costano comunque meno del carcere nel da peggiore delle ipotesi costano la metà del carcere quindi non c'è motivo per ostacolare l'accesso alle misure alternative
L'altro tipo di intervento ovviamente se ne ha già parlato quello di ridurre le cornice di tali dell'articolo settantatré perché sono eccessivamente afflittive e spesso davvero non si trova a quel criterio costituzionale dell'offensività rispetto ai beni giuridici
Tutelati oltre al fatto che sono nettamente sproporzionate rispetto anche a le sanzioni dell'articolo
Settantaquattro
Una un'altra ipotesi per evitare cioè per diminuire il tasso di persone che entrano in carcere quindi con l'uso del tema che bisognerebbe ampliare quello
Di delle pressioni che escono dal carcere per diminuire il tasso di persone che entra in carcere per questo tipo di reati
Credo che sarebbe
Una buona soluzione introdurre proprio il criterio della finalità del profitto economico o di altra utilità
Per distinguere ciò che è penalmente rilevante da ciò che è utilizzo personale che non può essere sanzionato penalmente
Ovviamente il la finalità del profitto economico del dovrà essere provata per determinare se punire alcuna sanzione penale o meno
E infine a una un'altra o ipotesi potrebbe essere quella di eliminare il criterio tabellare della quantità
Che Nenni negli anni ha dimostrato di indebolire il a principio dell'accertamento oltre ogni ragionevole dubbio da parte la magistratura crea comunque un pregiudizio in peius sia che si tratti di
Sopra soglia sia che si tratti di sotto soglia
E ovviamente inverte l'onere della prova cosa che né altrettanto inaccettabile
Infine
Proprio rispetto al Flash sulla sull'articolo settantacinque quindi le segnalazioni e le sanzioni amministrative per l'utilizzo personale ecco ritengo che questo articolo sia proprio la manifestazione del travisamento degli obiettivi di cura di recupero
Che deve doveva perseguire sulla base delle fonti internazionali dalla decisione quadro del due mila e quattro
Sono previste delle misure che molto serenamente si possono definire misure di prevenzione e di sicurezza
Perché sto nove eccessivamente afflittive
E quindi al proprio contrario fondamentalmente questo tipo di approccio punitivo
A a agli obiettivi che doveva avere appunto recupero cura tanto che a mio avviso dovrebbe essere mantenuto nell'articolo settantacinque il solo ammonimento
Che dovrà essere appunto una una avere una finalità informativa per la persona che viene fermata con con appunto per utilizzo
Di sostanze stupefacenti e di invito all'avvio di percorsi terapeutici questo peraltro ci avvicinerebbe a un modello che molto positivo sia dimostrato positivissimo e cioè il modello portoghese
Perché dal due mila a oggi il Portogallo grazie alla legge trenta è riuscito ad ottenere dei risultati eccellenti in termini di abbattimento di tutti gli effetti collaterali che alla tossicodipendenza in termine di salubrità salute
Delle persone affetti da questa patologia
E anche appunto della recidiva tossicomani Ca'nonché della recidiva criminale evidente quella che dovremmo metabolizzare cominciare
A appunto a a cercare di raggiungere di avere un approccio sanitario socio assistenziale per le persone che appunto utilizzano stupefacenti
E non meramente punitivo come sta accadendo di fatto da troppi anni senza alcun risultato positivo
Ecco direi che credo di essere anche rimasta nei tempi per cui vi ringrazio
Articolo
Così Francesca Pepe dell'Università di Trento sempre dal primo tavolo preparatorio della sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che essi svolgerà a Genova a fine mese il ventisette e ventotto
Di novembre primo tavolo preparatoria che si è svolto il cinque o sei ottobre sul tema giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie per Intesa nell'ambito delle dipendenze
E restando la prima sessione punto che stiamo stiamo proponendo una alcuni trenta per una sessione parla proprio di giustizia sovraffollamento carcerario
A proposito degli effetti del carcere della legge sulle stupefacenti sugli effetti sul caso e le possibili soluzioni sul piano normativo adesso l'intervento di Emilia Rossini De Rossi avvocato noto anche gli i dalle frequenze di radio radicale e fa parte dell'ufficio del Garante nazionale per il
Le persone private libertà personali sono provvedimento gratuite Ufficio nazionale lo sentiamo il suo intervento e ci ritroviamo qua dopo dodici anni dall'ultima conferenza nazionale sulle droghe ed è e se è vero e condivido
Leopoldo Grosso che tanto è cambiato moltissimo è cambiato tutto è cambiato
Negli ultimi trent'anni le possiamo dire che qualcosa è cambiato ed è importante anche negli ultimi dodici anni che ci separano dalla dall'ultima Conferenza sulle droghe perché si cominciano a intravedere
I segnali di qualche intenzione di rivedere completamente
La politica sulle droghe le strategie politiche sulle droghe questi segnali ci vengono in particolare dai paesi che sono al centro del narcotraffico del fenomeno del narcotraffico cominciamo a vedere
Le esperienze di legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti e in Canada ma anche nel nostro piccolo scenario nazionale
Beh i segnali che ci sono venuti dai due procuratori nazionali antimafia che si sono succeduti negli ultimi anni Franco Roberti e Federico Cafiero de Raho non sono segnali irrilevanti quando i due procuratori nazionali antimafia si sono espressi dicendo legalizzato le droghe quantomeno per nei limiti della destinazione all'uso personale per che togliamo Risorse alla criminalità organizzata
Allora tutto questo ci fa sentire che l'aria oggi è diversa Rispetto dodici anni fa e che se è vero che la riflessione complessiva sulle politiche sulle strategie
Sulle droghe è una riflessione che deve investire la comunità internazionale è e deve essere fatta sul piano globale provenire da Oltreoceano è anche vero che però noi non possiamo attendere l'esito di questa riflessione ma possiamo dobbiamo perché gli elementi ce l'abbiamo intervenire oggi per produrre anche a legislazione vigente oggi che l'aria sta cambiando
Per poter intervenire sulla legislazione vigente per fare in modo almeno che si riducano i costi
Del
Danno sociale umano che viene dalla legislazione sulla droga che oggi e vigente nel nostro Paese c'è quel sacrificio di vite umane
Quello sacrificio di opportunità di riabilitazione quel peso sulla giustizia e quel peso sul carcere che la legislazione che oggi è in vigore nel nostro Paese sta producendo e vediamola vediamola
In realtà il DAP da delle ottime mappature e devo dire che nel
Nella
Ampia collaborazione che ha con il garante nazionale
Dei detenuti come si dice comunemente delle persone private della libertà fornisce hanno di questi dati allora al ventiquattro settembre due mila ventuno cioè l'altro ieri
Su cinquantatré mila ottocentotrentaquattro persone registrate in carcere
Diciotto mila ottocentottantotto erano quelle detenute per droga per droga in generale quindi Testo unico sugli stupefacenti
Perché dico questo perché se poi anche ed era il ed era il trentacinque per cento della popolazione detenuta se invece andiamo a vedere quanti di questi diciotto mila ottocentottantotto circa erano detenuti per lo spaccio comune cioè quello previsto dall'articolo settantatré quindi niente criminalità organizzata grande tra no lo spaccio comune
Questi erano al trenta giugno due mila ventuno ma non cambia molto diciotto mila centosettantasette persone di cui sei mila
Trecentotredici straniere cioè il trentatré virgola otto per cento della popolazione detenuta ecco qua
Che cosa ci dicono i dati
E
Se andiamo a vedere poi invece proprio
I dati che ci forniscono la fotografia degli effetti di questa legislazione
Sul carcere questi dati vengono proprio dall'entità delle pene inflitte e residue su quel numero di diciotto mila ottocentottantotto persone detenute per droga
Anche questi sono dati che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha fornito al al Garante nazionale proprio per avere gli elementi di conoscenza che servono a dare delle indicazioni allora
Sempre ventiquattro settembre del due mila ventuno
Di quelle diciotto mila ottocentottantotto persone detenuta per droga dodici mila duecentosettantaquattro erano già definitive che vuol dire processi rapidi processi rapidi vuol dire infatti che non richiedono particolare fatica diciamo di accertamento
Ora di queste dodici mila duecentosettantaquattro persone hanno sono dodici mila duecentosettantaquattro persone condannate con pena definitiva per l'articolo settantatré
Quindi è ritagliato con quel numero e da proprio la fotografia del fenomeno di queste dodici mila duecentosettantaquattro sentite bene
Duecento settantuno persone sono state condannate ed erano in carcere per scontare sono tuttora in carcere per scontare una pena inflitta inferiore a un un anno
Quindi pochi mesi
Mille seicentotré sono quelle che sono in carcere per una pena compresa tra uno e tre anni
Cinque mila ottocento uno per una condanna compresa tra uno e sei anni
E in tutto cinque mila quattrocentosettantuno una condanna compresa tra i sei venti anni se fate i conti
Quelli che hanno le pene più alte tra i sei e venti anni sono molto meno di quello della somma di quelli che hanno la pena più bassa
Allora questi numeri che cosa ci dicono che la maggioranza delle persone che stanno in carcere per droga sostano in carcere per fatti di spaccio minore
Puniti con le pene previste per le droghe leggere e per pene previste per fatti di lieve entità quelli famosi del comma cinque
E ci dicono anche delle particolari condizioni di fragilità
E vulnerabilità
Di quelle duecento settantuno persone
Che stanno in carcere per una pena inferiore a un anno a cui nell'impianto normativo né la sento il mondo giudiziario nella rete sociale hanno saputo dare una risposta diversa a quelli disagio dal consegnarli a trascorre re un tempo vuoto della loro esistenza
Perché stare in carcere per meno di un anno significa sospendere la propria vita
Perché per pochi mesi nemmeno un programma di recupero e di trattamento individualizzato come sa bene chi opera in carcere si può fare non bisogna prendersi in giro su queste cose e le cose dirle con molta chiarezza
Ma guardiamo anche l'entità delle pene residue sempre sulle dodici mila duecentosettantaquattro persone che stanno in carcere per articolo settantatré sono due mila duecentocinquantuno alle persone che stanno in carcere per scontare ancora un anno di pena questa la dice lunga sull'applicazione delle misure alternative
In tutto la faccio breve su questi numeri se no non si capiscono
In tutto sono sette mila ottocentosessantasette le persone che stanno in carcere per scontare ancora da uno a quattro anni di pena inflitta cioè da uno a quattro che sono esattamente i termini nei quali e applicabile sono applicabili le misure alternative quasi il settanta per cento di questi condannati allora
E finisco
L'abbiamo è chiaro no la legislazione attuale incide
Sensibilmente sull'affollamento del carcere toccando le persone che sono in carcere per fatti di spaccio minore il piccolo spacciatore al minuto non il grande narcotrafficante
Bisogna cercare delle soluzioni alternative alla carcere Rizza azione delle risposte che consentano il recupero delle persone dalla condizione di tossicodipendenza e di criminalità legata alla tossicodipendenza
E quindi per prima cosa bisogna ridurre l'ingresso in carcere cioè detta in altre parole le persone in carcere è meglio se non c'entrano
Perché poi una volta che sono entrate andiamo a vedere le misure alternative ma quell'impatto traumatico col carcere se è meglio evitarlo e meglio evitarlo e questo è l'obiettivo come si fa
Beh innanzitutto
Bisogna escludere dalla criminalizzazioni fatti che sono finalizzati soltanto l'uso personale a abitudini personali cioè tutte quelle condotte dell'articolo settantatré che sono più o meno tutti i comportamenti umani possibili per c'è scritto di tutto
Devono avere la finalità di lucro se non hanno finalità di lucro sono condotte ricollegabili a uso personale e non possono portare in carcere
Numero uno numero due incidere sull'arresto obbligatorio incidere sull'applicazione delle misure cautelari terzo è semplice ridurre le pene ridurre le pene e tenere distinti i fatti
Di droghe leggere dai fatti di droghe pesanti perché sono fatti davvero DiVersi anche sul piano della rilevanza dei beni messi in discussione
Allora tutte queste cose sono possibili sono immediatamente praticabili questa è la sede in cui cominciare a dire al Parlamento come si fa grazie
E questo era l'intervento di Emilia Rossi dell'Ufficio nazionale del Garante detenuti al primo tavolo preparatorio della corsa sta conferenza nazionale sulle dipendenze che si riunito il cinque sei ottobre scorso il tema la giustizia penale misure alternative prestazioni sanitarie penitenza nell'ambito delle dipendenze Emilio Rossi parlava degli effetti sul caso della legge sugli stupefacenti possibili soluzioni sul piano normativo
Era il terzo degli interventi che vogliamo abbiamo scelto da questa prima sessione del primo tavole preparatorie per watt dedicato a giustizia e sovraffollamento del carcere insomma
Le carceri sono il punto di caduta di una legge che a più di trent'anni che si è dimostrata iniqua inefficace insostenibile
E i dati gli abiti sentiti enumerati nei interventi appunto di Mila Rosen prima quello precedente di Francesca precedere avversità di Trento
Però appunto tutto questo si scontra con il muro di gomma della stragrande maggioranza la classe politica e così intimi ancora continuiamo a sentire riecheggiare Toni parole argomenti analoghi a quelli di venti trenta quaranta anni fa
Ci sono luoghi comuni sono stereotipi ci sono pregiudizi che sono riflesso anche di una politica che invece di governare i fenomeni sociali prendendo atto della realtà del suo mutamento
Anche delle evidenze scientifiche dell'esperienza sul campo
Usa strumentalmente queste questi fenomeni sociali di fa leva sulle paure della gente e in questo purtroppo trova sponda spin troppo spesso io non formazione che nella migliore delle ipotesi ai non è competente spesso però a volte succede che si anche corriva e proprio il tredicesimo dà risposte sbagliate cioè i divieti le punizioni a domande giuste come cioè come si governa l'uso e l'abuso delle sostanze dunque ventisette ventotto novembre Genova si terrà finalmente la Conferenza nazionale sulle dipendenze le droghe
Sono passati oltre dodici anni e mezzo dall'ultima che si tenne a Trieste nel marzo del due mila e nove
Mentre la legge
Fissa che si debba tenere ogni tre anni
E vedremo insomma se da Genova verranno indicazioni utili al Parlamento per come dice la legge individuare correzione alla legislazioni dettate dall'esperienza applicativa questo prescrive la legge
L'esperienza applicativa della legge sulle droghe è sotto gli occhi di tutti o meglio ne è sotto gli occhi di chi la vuole vedere purtroppo al momento la maggioranza della nostra classe politica sceglie di non vedi non vederlo e e a questo su questo si allinea anche una parte dell'informazione
Però forse siamo al momento che in questo Paese si può aprire un grande dibattito e appunto per esempio il referendum sulla cannabis
Collegato anche a quelli sulla giustizia promossi aperto radicale della Lega
A quella che sulle Tana sia legale ecco Pozzi potrebbe la prossima primavera aprire è un grande dibattito nel nostro Paese su temi che toccano da vicino la vita di tutte le persone
Ci fermiamo qui con i non tesserati previsioni sta per questo lunedì otto novembre ci risentiamo in onda fra una settimana come sempre alle tredici grazie per l'ascolto e un saluto da Roberto Spagnoli