Il giovane Sturzo: formazione e impegno

Innanzitutto un saluto
Tutti coloro che sono venuti io che intervengono anche molto questo convegno
E infine superfluo utili che io vi dica quanto mi spiace non poteva essere con voi stasera a causa d'un fastidioso malanno partecipava a distanza come si dice oggi attraverso lo streaming
Che è diventato un uno strumento di partecipazione in questa fase quando quindi ringrazio tutti ringrazio innanzitutto i relatori presenti e quindi il professor Francesco Malgeri conoscere Ignesti proprio Pezzimenti professor Flavio non ultimo ovviamente il carissimo monsignor Pennisi
Per conto mio mio invitano a una breve Hinton troppi introduzione
Le transenne chiede inizierei con un interrogativo cioè chiediamoci perché abbiamo scelto nel centocinquantesimo
Della Morte distorsioni tema solo apparentemente limitato quel periodo della vita pericolo giovanile diciamo della vita distorsione un tema peraltro sul quale non va mai dimenticato ci hanno già Donato splendide pagine di abolire De Rose Francesco Malgeri hanno infatti ricostruito bene la formazione discorso sia nei seminari siciliano Acireale noto Cantagiro
Fino ad approfondire il suo impegno dell'Università Gregoriana di Roma dove poté elaborare
Arricchire i suoi studi filosofico letterari sociali
E dove a Roma stessa Mantova sua vocazione civile e politica come a volte come tante volte c'è l'insegnamento monsignor monsignor Pennisi
E allora perché tornare su questo tema ma io direi che il la risposta è piuttosto semplice Tonti ricco che fanno un po'lavoro diciamo di ricerca sanno che emergono sempre nuove riflessioni e considerazioni
O approfondimenti su tutti i temi che noi abbiamo di fronte del resto non riusciremmo a legittimare il nostro lavoro di storici se non fossimo convinti che si può tornare sugli argomenti
Un annotazione Sturzo nasce il ventisei novembre mille ottocentosettanta
Otto mesi dopo la proclamazione di Roma capitale cult programmazione accanto all'acqua conto con la quale nasce insorge la chiese insorgono a Chiesa e il mondo cattolico
Il nome di cose il nome del quel rifiuto dei fatti compiuti che fu mantenuto
Esso speso almeno temporaneamente solamente con l'avvento del Partito popolare
Se noi guardiamo un po'di cronologia possiamo dire che in poco meno di trent'anni c'è stata diciamo da da mille da dei vent'anni destrorso
Fino alla allora la guerra mondiale governarci del Partito popolare scorso l'amministratore è stato l'amministratore dei punti conosceva prosindaco di Caltagirone
Tra i fondatori dell'Ance l'associazione nazionale dei cattolici italiani coordinatore degli amministratori cattolici della Sicilia fondatore della rivista Lancet voci di Costantino e tante altre cose quindi un uomo delle cooperative leggere che ricorda il credito cooperativo è stato un uomo attivissimo attivissima scardinare attività
Ma e nello stesso periodo più estroso si impegna diciamo Beyoncé il piano della vocazione culturale a un esame a un confronto con i due filoni essenziale della cultura sociale e politica cattolica
Da una parte da un lato lezione dominante della cultura cattolica che la cultura antistatalista
E intransigente
E la cultura di padre tapparelle Gazzè che era il maestro degli studi giuridici cattolici sui testi del Serio si formava tutto il clero il tenero italiani padre liberato l'economista padre Liberato
Non parliamo di Giuseppe Toniolo un po'diciamo il microfono la dottrina sociale della Chiesi come che nella stagione di Sturzo incitare riguardava definiva la possibilità di un'egemonia pacifica
Del cattolici nella società Itavia egemonia Bacci
Da un altro lato di fronte conto dite come dovete pensare c'è un filone minoritario
è in questo filone minoritario c'era Antonio Rosmini
C'era padre Gioacchino Ventura
C'era Gioberti sono i nomi che cita scorsa direttamente come suoi maestri
Ecco mi richiama le definisce stufa Steve liberale già richiami per la regia
Ho incostituzionale non dimentichiamo siano Simini che Ventura avevano redatto
Delle vere e proprie costituzione europea concorsero inverosimili per conto di Cavour e padre Gioacchino Ventura per conto di più e non quindi erano del mestiere ci occupavamo di Stato anche per mestiere
Allora Sturzo per farla valere in un modo che potremmo definire dialettico come popolarissimo quando arriverà alla concessione piena del popolarismo supera in una sintesi questa queste tesi queste antitesi una sintesi inedita con cui non mette d'accordo ma supera le opposte posizioni di questi pensatori
Correranno poiché posizioni detto in maniera semplicissima rapida e l'antistante all'istmo
In un era una concezione anzi sistemica
Che si opponeva all'idea che lo stato potesse avere una qualsiasi ingerenza nella vetrina da nella nella vita pubblica
Esistono sono sub era questo pensando che dicendo che ho è d'accordo curanti statalismo o comunque con tutte quelle concezioni dieta attivismo come scrisse Lu di statalismo
Fino a quando si concepiva costato fuori dai confini della sua opera Kovacs
E di difesa delle articolazioni sociale oltre questo
Di organizzazione di difesa delle articolazioni sociali costante secondo Stones non può più e non doveva anta
Quindi ogni separava nettamente superava diciamo tu obiezione antistatalista attraverso un'idea nuova non statica di quello che oggi si chiama o dunque l'ordinamento giuridico
Come superare il modello vipera legge anticostituzionale
Cioè Sturzo come ho detto un momento fa accoglieva la nascita di un ordinamento giuridico la società avviso d'un ordinamento giuridico
Ma ad un ordinamento che soprattutto garantisca la società tutte le libertà necessarie per potersi a volte
E soprattutto in modo diverso beh ai socialisti per fare l'avanzata la giustizia sociale una
In una realtà attraversata da grandi dagli anti confusi faccio un'unica citazione
Che gruppo chiarificatore diciamo il modello stuzzica
Investors usciamo Gardner ventidue mentre per il liberalismo reazione a vista prima o poi costato
Diviene primo etico per il socialismo il primo economico c'è stato proprietario diviene primo etico nell'un caso e nell'altro lo Stato è sostanzialmente toh questo
E allora cosa significa per Sturzo trovare una via con Toldo della riflessione dell'opera dei cattolici una via che non fosse ne arriverà all'ingresso c'anzi
Su questo secondo me si dispiega il suo grande impegno
Ma come si fa adesso DiVersi da queste che sono le culture possiamo dire anche video ci dominanti sia dell'Ottocento che novecento
Innanzitutto sorso
Crede che crede dalla fine dell'Ottocento tecnico agli ultimi anni ottiene che ormai è ora di non pensare più a una società pacificata ok cattolici possano pacificare in qualche modo quindi i cattolici devono accettare il conflitto sociale quello che Sturzo chiama il dinamismo della lotta come cinto da Sturzo come elemento del divenire sociale
Il dinamismo tradotta sociale non sono rinnegati
Ma sono ortaggi estivi
Mettendo al centro i diritti e soprattutto i diritti sociali dell'uomo diritto al lavoro e il processo di bontà
In secondo luogo la seconda pista che Sturzo affronta affronterà nel tempo c'era quella di trasformare in pieno in senso pienamente democratico il vecchio Stato liberale di via cioè non è questo modello di Stato costato che può permettere
Il riconoscimento del conflitto sociale e la gestione produttiva del conflitto c'era gestione finalizzate a processi di sociali in cerchiamo di positivo
E questa è la trasformazione alla quale estroso dal discorso di Caltanissetta del del mille novecentodue cui ovviamente dal ben più noto discorso di Caltagirone del mille novecentocinque pone come obbligo impegno necessari per ricatto ci trasforma lo Stato attraverso la partecipazione politiche ricatto ci e come avviene secondo Sturzo la trasformazione Da Costa
Questa è secondo me la grande novità del popolarismo
è innanzitutto distribuendo la sovranità quella che quella che per liberare un secondo sorso è il primum etico che lo Stato al principio di tutto proprio perché lo Stato sovrano è quello che anche Premium etico per i socialisti che lo Stato proletario e all'inizio di tutto
Abbattere queste due ideologie si può solamente dividendo il disco distribuendo la sovranità in senso verticale dall'istituzione abitante al Parlamento la magistratura action quelle territoriali e Antonio del ventuno undici dai Comuni alle regioni
Con quale visione
Si può procedere in questa maniera si è stato secondo stop innanzitutto accogliendo la lezione di Rosmini sull'evoluzione storica della società
E sull'evoluzione stesse abbia la libertà
La libertà verosimile poi per Sturzo fortemente un principio animatore e legittimato di ogni azione dell'uomo
A cominciare dalle azioni oltre tutto si fa per il fatto se lo si fa il nome e la libertà
Secondo
Tutto si fa nella consapevolezza sempre
Riferendosi allo Smith Smith che la natura dell'uomo Pompei limiti all'uomo stesso
E questi limiti Sturzo
Nonostante funziona già diciamo a fine Ottocento non era il riferiva solamente aveva ratione peccati ci ha fatto al peccato originale ittici quindi fin dall'inizio che era la dottrina corrente diciamo della dottrina dalla dal cattolicesimo mancherà nazionalismo nazionalismo non farsi riconoscere la natura limitate
Se non teniamo conto di queste avvertimenti dice Sturzo quota tolto e anzi quello nazionalista noi abbiamo presente il limite il tutto anche e forse soprattutto della Pontina
Quindi agire sapendo di a vere questi
Sapendo ovviamente che dobbiamo lavorare per superare questi limiti ma essendo consapevoli
Che arriveremo fino a un certo punto e che non tutto verrà fatto bene è che non tutto procederà secondo senza allora e chiudo subito insomma sono stato troppo tempo per una breve introduzione
Allora cos'è questa formazione distrutto
Formazione di Sturzo una
Composizione
In chiave dialettica
Di quelli che sono i vigneti
E i problemi d'un pensiero cattolico che nell'Ottocento
Fa fatica a da Morgan ex non so far fatica per ragione dialettica ovviamente fa fatica per la condizione storiche in cui si dice
Cattolici sono fuori i cattolici sono nella società nel comune di ma i cattolici non solo nell'organico Da Costa lo Stato in modo
è il raggruppamento dei messo era rammento delle forze antica tolto rinforzati cristiani fino a ottocento non è solamente la Rerum Novarum mai anticrisi cioè anche una società duramente impegnato governi duramente impegnati contro il tetto
Ma la vita non è quella del combattimento fronte a fronte costa la via è quella e cambia e il cambiamento al cambiamento Sturzo Bra questo difficile
Io mi fermo a questo punto con perché se no faccio una relazione non introduzione lascia il professor Maggi Malgieri volentieri l'organizzazione dei nostri lavori successo
Grazie
Bene ringraziamo Nicola Antoinette per questo intervento che ci introduce è nella ricostruzione diciamo così del pensiero e dell'azione sociale politica di Sturzo nei suoi anni giovanili
Io cercherò di ripercorrere le fasi che hanno visto maturare questa vocazione politica
Che del resto già gli studi di Gabriele De Rosa di di monsignor Pennisi di Francesco Piva e di molti altri Silvio studiosi hanno ampiamente documentato
Qual è dunque il percorso compiuto dal giovane Sturzo i giudici studi la formazione
Queste ricerche che già hanno portato a risultati notevoli in qualche modo ci aiutano oggi a rievocare centocinquant'anni
Dalla nascita del sacerdote Calatino come prese corpo questa vocazione politica
La vocazione politica di un personaggio che diventerà protagonista indiscusso della storia e della cultura politica del nostro Paese
A tutti ben nota la lettera che è Giustino Fortunato invio a Sturzo il ventotto maggio del venticinque dopo che ha letto una conferenza che Sturzo aveva tenuto a Parigi sul problema della libertà nella crisi italiana
E infortunatosi
Compiace di questo di questo discorso di Sturzo che si chiede anche come aveva fatto un giovane prete borghese di Sicilia venuto
Su da un seminario a riuscire così padrone scrive
Scrive Fortunato della realtà politica del nostro paese d'Italia considerata pur di fronte a tutto il movimento della civiltà occidentale d'Europa
Corrispondere all'interrogativo di Fortunato
Dobbiamo in qualche modo partire
Dall'ambiente familiare in cui crebbe il giovane Luigi
Che respiro tra le mura addomestica una intensa e viva sensibilità religiosa
Basti pensare che dei sei fratelli Sturzo due divennero sacerdoti ed una divenne suora ecco e e tra l'altro in questo contesto emerge la figura della madre perché Sturzo ricorda sempre con particolare attenzione diciamo sentimenti altissimi Caterina Moscarelli che era anche devotissimo a di Pio no no nelle nei colloqui che Sturzo a con Gabriele De Rosa poi pubblicati nel volume Sturzo mi disse Luigi ricorda che quando da giovane il fratello Mario era stato colpito da peritonite e che era dato per spacciato anche dei medici la madre li pose una medaglia di Pio Nono sull'addome Mario guariti
Ecco nell'ambiente in cui crebbe il giovane Sturzo
Si respira anche un clima culturale Ikea attento agli avvenimenti contemporanee problemi dell'unificazione nazionale ai problemi del contrasto tra lo Stato e la Chiesa
Degli indirizzi politici economici anche anticlericali
Dei governi post unitari
Ecco si respira in quest'ambiente un'aria anche di patriottismo siciliano potremmo dire animato soprattutto dallo Zio Emanuele Taranto che era professore di chimica
Era un un umanista fautore dell'autonomia siciliana e che era cultore di padre Gioacchino Ventura
Era un cattolico poppa Alemanno un legittimista né filo borbonico e l'amore per la propria terra per la sua autonomia era un sentimento antico quindi ben presente in casa Sturzo
Luigi sì compiacque
Che
Lo si lo si legge nel volume la mia battaglia del miglior perché un suo antenato nel secolo diciassettesimo certo Tommaso Sturzo aveva capeggiato in Sicilia una rivolta contro la dominazione spagnola che per questo aveva subito anche una condanna al confino
Quindi un temperamento emerge un temperamento vivace incline alla lettura alla musica la filosofia l'oratoria sacra
Che alimentato anche da monsignor Mario sta Mineo che era professore al seminario di Caltagirone che frequentava la casa la casa Sturzo
Ecco Luigi risponde a questo questa vocazione rally alla sua vocazione religiosa entrando come noto prima nel seminario di Acireale poi nel nell'ottantasei si trasferì annota nell'ottantotto al seminario di Caltagirone
Ecco ma nulla faceva ancora presagire un suo interesse per l'organizzazione sociale per le lotte politiche
Anche se né all'interno dei seminari per la presenza di vescovi quali Blandini ha annoto e Gerbino Caltagirone
C'era una certa attenzione ai temi della protesta cattolica
C'era anche in qualche modo lecco di una letteratura sociale siciliana che andava Rapisardi a Capuana Verga
E il figlio elementi che filtravano anche nelle mura dei seminari
Il e diciamo che le comunque le previsioni che in quegli anni potevano farsi sulla futura personalità del giovane
Seminarista facevano pensare a una brillante carriera ecclesiastica arricchita da interessi umanistici
Che lo spingevano anche a alla polizia riecheggiare inversi i temi della protesta sociale
Poi ascolteremo tra poco alcune letture di queste poesie giovanili di di Sturzo in una di dieci se possiamo leggere un verso ecco il grido di plebe oppressa
Misera stornare sonar il Lido Milito
Ecco in questi stessi anni coltiva
Scrive anche musica satira si esercita nell'oratoria sacra
Lui stesso racconta che in seminario amava fare il lettore di testi edificanti all'ora di pranzo
E quindi manca ancora in questi anni di fine
Del di fine Ottocento diciamo gli anni tra il mille gli anni del seminario tra l'ottantatré il novanta manca ancora nel per così dire una è evidente
Visione è un evidente passione per per per le cose riguardanti la realtà sociale e politica ecco è e basti ricordare anche una sua lettera ancora diciottenne scritta al vescovo Gerbino dove si lamentava Case semina i seminaristi potevano correre dei rischi nel dover sostenere gli esami
Nelle scuole pubbliche a contatto con gli studenti laici e su programmi della scuola laica ecco dobbiamo quindi chiederci quando maturo
Questa vocazione politica
E lo stesso Sturzo
Quando ormai era avanti con gli anni alla vigilia di compiere i settanta anni
Era esule negli Stati Uniti sembra voler quasi rispondere all'interrogativo che Giustino Fortunato si era posto nel mille novecentoventicinque
Il sembra quasi che voglia svelare c'è il percorso dalle compiuto
è un articolo dal titolo la mia vocazione politica pubblicato
Su Como quelle che è un'importante rivista cattolico-liberale americana e su il Mondo che era espressione dell'antifascismo italiano negli Stati Uniti
Scriveva Sturzo ricordando
Quegli anni giovanili è già mezzo secolo il mio ideale era di ottenere una cattedra di Filosofia in Università di Stato
Era allora il primo fervore della rinascita tomistica l'enciclica di Leone tredicesimo eterni Patrice
Aveva appena un decennio il mio professore un buon francescano aveva lasciato il suo caro San Bonaventura perseguire San Tommaso
Portare il tomismo in Unione in una Università di Stato dove allora regnava il positivismo e cominciava ad entrare Li Galli idealismo di Hegel era certa un grande ideale
Tutto preso dal fervore degli studi
Il mondo esterno mi era indifferente è ignoto
Qualche le ecco che di esso toccava la mia fantasia cominciava allora il fermento socialiste in Sicilia non esercitava su di me alcuna attrazione
Ecco lo stesso Sturzo rivela che fu la Rerum Novarum a indicare nuovi orizzonti Luís confessa per mezzi aprì la prima finestra su quel mondo quando nel maggio novantuno venne pubblicata linci l'enciclica sulla questione operaia
Noi giovani che amavamo Leone tredicesimo come papa moderno il Papa riformatore il Papa geniale nel fumo incantati
E questa attenzione e questo richiamo costante al ruolo e alla figura di Leone tredicesimo è ben presente in Sturzo nel corso di tutti i tutti gli anni
Negli anni successivi
Giuseppe Ignesti ha ricordato in un suo saggio che Sturzo visse nel suo anima nel suo intelletto quell'insegnamento con la dizione sempre viva e piena riconoscendo in essa un patrimonio morale e spirituale
Di profondo significato per il cristiano del suo tempo
Un patrimonio che gli affermava con preveggenza suscettibile di utili e feconde sollecitazioni ancora per lungo tempo nella comunità ecclesiale nel mondo contemporaneo
Ecco questa adesione all'insegnamento di leone tredici lo si coglie i numerosi suoi interventi
Potremmo dire che attraversa tutta la sua vita e e c'è anche un suo
Un suo dibattito polemico con il fratello Mario con il quale si confrontava su argomenti filosofici teologici e di cultura religiosa
E Mario
Il mini in una lettera del dieci aprile trenta si domandava Leone tredicesimo ebbe veramente interior propria
Fu veramente innovatore ecco il punto allora pensavamo così era la poesia e l'azione ora io penso un po'diversamente leone fu un gran Papa comprese il momento uscite al vicolo chiuso della politica del cardinale Antonelli ma non fu innovatore restò conservatore
Le sue encicliche che son certo mirabili nulla dicono di nuovo
Non è improbabile che Mario e giudichi timide le aperture di ordine dottrinale culturale di Leone tredicesimo
Diciamo una una situazione che a suo avviso dopo la morte di papa Pecci
Vide emergere all'interno della Chiesa una chiusura al mondo della cultura moderna disperdendo le speranze maturate
Nella intensa stagione animata il vissuta come egli stesso scrive alla luce della Poesia e dell'azione
Ma Luigi non condivide queste argomentazioni del fratello il suo giudizio è attento alla dimensione storica dell'opera di Papa leone
I scrive che Leone tredicesimo seppe precisare le posizioni di apprendere nel momento quando un'ondata reazionaria voleva legare la Chiesa d'un passato che come tale non poteva più tornare
Il suo nonno essendo nonostante le sue encicliche il tentativo di andare indietro non è mancato figurarsi a che punto saremmo oggi se queste non ci fossero stati
Egli fu il Savio conservatore che però attorno se molta polvere molta scoria che segno alcune linee sobria ma sicure per l'avvenire
Se guardiamo tutti i papi del secolo diciannovesimo dobbiamo convenire che egli fu il più illuminato del più moderno
Ecco la vocazione sociale di estorsione ebbe però altri significativi impulsi a cominciare dal contesto sociale e politico che attraversa l'isola attraversa l'intero Paese potremmo dire negli ultimi anni del secolo penso alla crisi agraria che investe le campagne italiane soprattutto meridionali
Che
Miete le sue vittime tra le cause classi più deboli più sfruttate che in Sicilia
Reagiscono con l'esplosione del moto dei fasci siciliani che incendia l'isola spaventa il Governo centrale
Che riscosse con lo stato d'assedio e con una repressione durissima Sturzo ricorda questa vicenda iscrive la repressione fu dura
I capi agitatori furono condannati a lunghi anni di prigionia poi condonati beh allora si comincia a guardare il problema economico sociale della Sicilia come urgente si progettarono vari provvedimenti statali
Molti ne scrisse una parlarono in tutti i campi anche vescovi e cattolici temette ne terrò riunioni si ricordò l'enciclica papale comincia a spuntare qualche timida iniziativa
Tutti si era nelle attese
Ecco anzi sono eventi che non lasciano Sturzo indifferente desta nel suo interesse ma ancora nel mille ottocentonovantaquattro la sua aspirazione sembra essere lo studio della Filosofia
Dopo essere stato ordinato sacerdote
Decide di andare a Roma per completare gli studi iscrivendosi alla Gregoriana
E all'Accademia tomistica e certamente a spingerlo a Roma fu il fratello Mario perché studiare amo Roma significava allora offrire al giovane prete la possibilità di arricchire il suo bagaglio culturale uscire dall'ambiente provinciale ristretto in cui era vissuto collocarlo al centro dei grandi dibattiti
Che stavano emergendo anche in campo in campo cattolico soprattutto dopo l'eternit Patrice che aveva suscitato negli studi teologici la rivalutazione della dottrina tomista che proprio a Roma in quegli anni che vedono il tramonto del secolo
Si raccoglieva è quella che Gabriele De Rosa ha definito la migliore gioventù formatasi all'insegnamento alle ogni anno
Per gli anni animatori di questo fermenti troviamo monsignor Radini Tedeschi il futuro vescovo di Bergamo che a Roma nel novantuno era assistente ecclesiastico del circolo dell'in maggio dell'Immacolata
Ricordando quegli anni Angelo Roncalli il futuro Giovanni ventitresimo che era discepolo e segretaria di erra Dini tedeschi afferma che si trattò di un periodo glorioso di lavoro intenso di molteplici iniziative a Roma confluivano per completare gli studi molti giovani soprattutto sacerdoti che frequentavano la Gregoriana il Collegio Capranica
Ma anche l'Università Statale penso fra tutti i nomi di Murri ma anche i tutto un numeroso stuolo di coloro che avrebbero dato vita poi in tutti Italia la prima al movimento della prima democrazia cristiana
A Roma Toniolo teneva le sue conferenze alle quali il giovane Sturzo partecipava costantemente con entusiasmo
Nell'articolo del quarantuno che prima era ho ricordato sulla sua vocazione politica scorso ci spiega quanto sia stata determinante questa sua esperienza romana
Fu proprio a Roma in mezzo al fervore degli studi dove fu lui realmente attratto verso l'attività economico sociale
Fu presto socio attivo dei circoli cattolici della Società antischiavista e non so di quante altre iniziative
Racconta poi l'episodio ben noto della benedizione
Alle case del quartiere popolare dell'antico ghetto dove vide e miserie ne ho udite scrive che lo colpirono che lo colpirono profondamente ecco la sua permanenza romane amicizie i contatti le letture il confronto con la realtà sociale politica di quegli anni
Determinò una svolta radicale negli orientamenti di don Luigi gli stessi diritti e gli stessi ricorda che è tornato a Caltagirone si mise al lavoro
Quell'anno stesso fondare un Comitato Cattolico Dio cessano delle associazioni di operare di agricoltori e studenti pensare a fondare una cassa di credito rurale una Società di mutuo soccorso Fornari fra gli artigiani
Il lavoro cresceva a vista d'occhio venivo chiamato nei paesi vicini viaggiamo spesso per la Provincia di Catania trovando dappertutto collaboratori entusiasti e fedeli
E seguirono altre iniziative come scrive fonda in un un Settimino Ale la croce di Costantino divenni un propagandista della Democrazia Cristiana e delle opere sociali per tutta la Sicilia
Che ricorda anche l'inizio della sua attività municipale con le sue ardenti passioni ricorda il ruolo da lui svolto in occasione delle agitazioni contadine dei gravi fatti di Palagonia nel mille novecentodue
E ripercorre quindi un periodo in terza intenso che possiamo dire simbolicamente si chiude con il discorso di Caltagirone del mille novecentocinque che gettava le basi del futuro partito
Di ispirazione democratica e cristiana
Erano ormai quindi molto lontane quelle preoccupazioni manifestate dal giovane seminarista così zelante
Emergeva una eccezionale attitudine non solo a livello organizzativo ma anche sul piano della riflessione storica dell'elaborazione di una cultura politica
Potremmo dire originale e moderne emergeva quindi in quegli anni tra la fine dell'ottocento e i primi anni del secolo ventesimo una personalità che è come a tutti note
Era destinata a diventare grande protagonista della storia italiana europea vi ringrazio
Ecco per approfondire ora quali sono anche le matrici culturali filosofiche politiche
Che guidarono Sturzo nel suo cammino ascolteremo altri tre latere relatori a cominciare dal professor Rocco Pezzimenti al quale do la parola grazie
Grazie
Che sono giudice ha detto un paio di cose dove con le vorrei ripartire per questo mio breve intervento su quello che l'influsso
Non sempre facile non sempre definibile che ha esercitato il pensiero di Rosmini sul torso
C'ha ricordato gli anni verrà Gregoriana ci ha ricordato anche gli entusiasmi per una nuova visione diciamo così politico sociale che emerge in quegli anni nei confronti della Chiesa
Diamo il nome che ricordiamo sono anni molto intensivo molto difficili da Sturzo perché Sturzo
Studia in questa università tenuta dei gesuiti dove ci sono i massimi avversari al pensiero di non svendere
Inutile negarlo questo quindi è chiaro che espulso devo avere un atteggiamento prudente che lo ha caratterizzato alcune volte nella vita
Anche per non compromettere Giotto giovane quello che potrà essere la sua azione politica sociale in quegli anni alla Gregoriana
Primeggiava figura di certo pastore Cornolti che era diciamo così in uno di coloro che si sono battuti e di più per far mettere in per mettere in cattiva luce la posizione di rospi spendo due minuti su questo argomento perché giustificare poi quello che dirò Sturzo nei rapporti tre Ruspini
Voglio subito comunque dire una cosa che padre porno per molte altre gesuiti
Dell'Università Gregoriana non vanno assolutamente confusi con tutto il movimento
Degli stessi padri gesuiti che ad esempio in Francia aveva uno sguardo nei confronti del recupero l'altra cosa che ci diceva
Professor Monti veri del recupero dalla filosofia tomista seguito dell'enciclica terre Patrice perché perché ci sono serviti studiosi gesuiti come ad esempio del padre capo nero padre grazie che altro una vettura molto moderna di Tommaso
Ne esaltano la metodologia confronto Gallo e quindi come tali sono in una posizione assai diversa da quella dei gesuiti della Gregoriana che invece una visione diciamo schiettamente ultraconservatrice del pensiero De Tommaso che per quanto mi riguarda lo stesso Tommaso avrebbe rifiutato perché se c'è un uomo del dialogo la filosofia basta leggere la sua metodologia questore appunto
Va detto tra l'altro che potevano non credo di dire un'eresia sette con le cose di questo genere avesse una scarsa conoscenza dei consumi anche perché lui reputa che il pensiero rosminiano possa portare ad un certo tipo di soggettivismo esasperato come molto del pensiero liberale che c'era nell'Ottocento questo significa non aver letto bene Rosmini perché basterebbe leggere il famoso saggio sulla regione deve ride tempo uno dei testi fondamentali della neurologia cattolica contemporanea per capire che invece quello che ricercavano speaker vorrei sapere oggettivo
Con il quale praticamente voleva cercare poi di confrontarsi con le altre posizioni
Del suo tempo
Addirittura pallacorda mobili accomunava la diffidenza nei confronti di Rosmini con quella che i cattolici devono avere nei confronti di cantanti Egan
Perché anche qui mi sembra di dover dire che conoscesse poco Rosy Bindi perché lo SMI ha scritto ripetutamente una serie di critiche soprattutto apprensione odioso logico che canta
Non solo
Ma come si giustifica questa opposizione questo posizione se giusta ed io l'ho fatto per potremmo nord in quella dei cattolici liberali
Era una non filosofica Koper meglio diverse filosofie lo si voleva chiamare erano filosofia piena di ambiguità son parole su
Non conosceva tra l'altro nemmeno la posizione che aveva avuto Rosmini spesso nei confronti di San Tommaso vi ricordo che Rosmini aveva consigliato ai suoni religiosi di dedicare due ore al giorno alla lettura una di questa doveva essere la Sacra Scrittura tenuta alla summa teologica
E di fronte alla domanda specifica di un religioso dice tante volte mi capita di avere solo un'ora di tempo che faccio
Lo svendite sposa letti Santomaso affinché insomma mi sembra una cosa fondamentale da dire da ricordare tra l'altro ricordiamoci che Rosmini siano dedicato anche impresa poi non riuscita a far tradurre per la prima volta le opere di San Tommaso summa a partire dalla sua ma inizia a Lignano proprio per dare
Quello che appunto doveva essere una base una formazione
Ricordiamoci poiché all'inizio degli anni Ottanta patrimonio ha scritto un volume un libro dal titolo inequivocabile il Rosmini animismo sintesi dell'ontologia Smoke ed è partenza anche questo significava non conoscere minimamente la filosofica diritto Rosy Bindi ma teniamo presente che addirittura in questo libro arriviamo a delle affermazione alquanto anche direi ambigue per uno studioso perché si metteva a Giordano Bruno Antonio Rosmini sullo stesso piano
E teniamo presente che questi sono gli anni in cui la storia d'Italia vi valutava per Giordano Bruno famoso trenta Campo de'Fiori eccetera quindi questa posizione
Di padre corrompe effettivamente sembrava alquanto fuori dall'Africa
Le dicevo che lo sappiamo tutti che sul suo studio alla Gregoriana tra il novantaquattro e il novantasei un fatto questo molto importante perché già pochissimi
Con il dopo
Proprio sulla scia di questi studi noi avevamo prima che nell'Ottocento italiano c'erano filosofi davvero singolari che occorreva assolutamente a rivalutare
Per citandoli il primo che citare Rosmini Ventura Gioberti Galuppi e quanti altri sia sul Gioberti ai gruppi e poi aveva delle perplessità la stessa cosa non dobbiamo assolutamente di Ruspini
Tacco terremo presente legge
Si interessava Alfonso Sturzo lo decine alcuni appunti pubblicamente con le citazioni non lo dirà mai anzi facilitazioni di Rosmini sono poche
Per otto può dire che i contenuti sono molti che si riferiscono a Prosperini
Ecco perché Rosmini secondo lui poi ha fatto il contrario di quello che facevano questi giacimenti l'addio ho cercato il confronto col coscienza storica con la scienza scientifico naturale con la psicologia alla fisiologia la biologia eccetera quello che dovrebbe fare un filosofo cattolico moderno e tutte queste cose lui trovava in appunto Ruspini
Temo di vedere che lui in quegli anni studio consulente lo studio di nascosto sempre con la prudenza a cui facevo riferimento all'inizio
Noi possiamo leggere una battuta davvero singolare che riporta De Rosa Sturzo mi disse io in seminario insegnavo Rosmini ma scrivevo di Tommy Simone la richiesta
Qualcuno potrebbe anche direi questa affermazione veramente fuori luogo nascevano attenzione perché pochi mesi dopo ripeto studiò Gregoriana fino novantasei nel novantasette quindi l'anno dopo alcuni mesi dopo non so bene bevono punto scrive che bisogna assolutamente leggere il rinnovamento dalla filosofia italiana di Rosmini e poi tenere presenti le tematiche del nuovo saggio sull'origine delle si tratta di due opere non di facile lettura se uno fa questi riferimenti vuol dire che la lettera naturalmente le approfondite come sicuramente aveva fatto rospi poi messe da parte l'impostazione chiuso logica di Rosmini e arrivo soprattutto a dedicarsi agli studi di natura pratica politico-sociale alle volte questi anche tramite la lettura di Manzoni
Questo fatto molto interessante perché centra ripetutamente il dialogo dell'intenzione di passione Sturzo e va detto che questo dialogo l'opera più rosminiano che accetti Manzoni quindi sostanzialmente cioè un certo tipo di affinità davvero notevole
Ma
Che cosa accettava dico smentire potremmo qui sintetizzare
Citava alcune cose molto importanti innanzitutto il rapporto con la scienza moderna della sua metodologia cose queste presenti di Cerruti Prosperini
Poi e Cuper o di una visione politica moderata su questo fatto credo che lo Stato impone
Detto abbastanza abbordabili da recupero la concezione federalista che può diventare il giornalista in attivo simile
Ecco sovente l'indicibile Province eccetera formula proprio bella da questo senso di unità nella diversità quindi sostanziose mentre cioè
Invito italiana
C'è da essere recuperato nella sua differenze
Poi forse dislivello sono cugini
Fra quello che può essere di nuovo la cultura moderna il tradizionalismo da qui l'abbandono di alcune concezioni tomista dei gesuiti per l'accettazione come stavano facendo in quel tempo utili penale in tutta Europa dell'impostazione
Però Rosy Bindi Anna di San Tommaso tra l'altro mi ricordo che pochissimi anni prima cinque sei anni prima lordo attorno al quale mi sono occupato a lungo nella mia vita arriva a dire che ho letto in un certo modo
San Tommaso era il primo lui che dalla storia
Della storia
Infine sempre da allo Simini recupera l'altro aspetto della tradizione della cultura filosofica italiana quella che da Agostino attraverso lettura anche dalla filosofia della storia Acquaviva sino a Giovan Battista Vico
Questo è un fatto suscitò grande tormento
Urso
Dallo stesso tormento di Rosmini leggo questa affermazione di Sturzo che mi sembra davvero emblematica il tormento della coscienza cattolica trasportato nella filosofia politica
Ed è quello di conciliare le istituzioni liberali con la teoria tradizionale dello Stato dell'autorità e della libertà
Allo stesso modo cretino tocca un po'lo sforzo dell'otto furono tormentoso il per conciliare i diritti dello scienziato con quelli dello spread
Ma oggi nessuna persona di buon senso può credere ancora al Monti service detta la modernità della coscienza religiosa
Poi diceva che la situazione italiana è quello che era diciamo c'era anche qui mi riferisco quello che diceva
Malgieri poc'anzi
A Milano c'era qualcuno che studiava Rosy Bindi a Napoli soprattutto invece gli italiani
Su tutti Prato al positivismo in Italia quindi sostanzialmente lettura
Molto molto variegata e complessa ecco perché questo rapporto
Con Rosmini il Risorgimento per castrum sorrideva deve sul cemento il fallimento
Sfoltimento istituzionale per certi versi il viaggio prelude oroscopo contesta quindici sconsiglio mentre bisogna recuperare il meglio degli uomini del Risorgimento quelli che hanno fatto ordinando l'ottava edizione del appunto il taglio del quarantotto
Non semplice cosa perché opera la prima è questa
Diciamo devo smentirlo sponsorizzando anche qualche litigio al costruttivismo
La concezione alti perfetti Istana concezione che ha giudice viene da questo Filosofia lo svegliano e lui l'ha portata avanti per gran parte della vita criticando questa è un'altra cosa poco presa in considerazione sia una prospettiva libere perché quella socialista
Perché va detto che il liberalismo cattolico non può confondersi con il terrorismo tout-court questa affermazione di Sturzo mi sembra davvero illuminante ve lo voglio leggere ambedue la prospettiva sia liberista che quello socialista
Si è sviluppato con ed più o meno utopistica contro improvvisata prevede gare
Prima del Movimento Libero può nel movimento operaio attraverso l'esperienza serve proprio confuso sociale
In poche parole qui Sturzo c'è una con quel liberalismo contro il quale l'avevo anche costumi innanzitutto che rivendica una libertà di coscienza anche sulle questioni morali e poi su quello che sfocia alla fine per esserlo un liberalismo monarchico che non tiene conto di nessuna regola e di nulla
La seconda cosa che volevo dirti prestato dei tempi scusate se sforo minuto ma mi sembra doverosa per dimostrare la devozione che sposò nei confronti di non perché quando si dedicò ai suoi iscritti pedagogici
All'inizio mi è rimasto deluso
Lo dice chiaramente dà un giudizio forse frettoloso lui stesso del recupero questa parola
Ma poi una volta onesti Rosmini anni all'opera ad esempio l'Inghilterra quando lui sta con Londra si ricrede di questo e de visu deve dire che la pedagogica
Rosmini Anna veramente grande per chiudere veramente in una lettera al padre bozzetti uno ecco del pensiero rosminiano del ventesimo secolo che allora era superiore giornate in Rwanda
Negli USA queste affermazioni inequivocabili anzi scusate Sturzo usa queste affermazioni inequivocabili
Io prego tanto il vostro venerato fondatore ogni giorno
Che mi conceda di vedere l'Italia ritornata libera senza titolo mio fascista come vorrei vedere sugli altari il vostro Antonio Ruspini
Guardate che dire queste cose in quegli anni ci voleva coraggio quella prodezza oramai messa da parte potremmo dire che è innamorato proprio di Rasbank lo prego
O anche per la conversione di un mio amico per la conversione di un professore che io non conosco personalmente marchio apprezzo esprimo per diverse ragioni
Perché se il diventasse cattolico avrebbe ed arricchirsi enorme
Grazie
Al professor Pezzimenti per questo intervento che in qualche modo c'è introduce come dicevo nella approfondimento e nella riflessione di queste matrici
Culturali filosofiche
Che segnano la cui la il percorso di discorso ecco questo ponte
Possiamo dire che interrompiamo momentaneamente e le relazioni inviterei l'attore Paolo Buglioni a leggerci
Alcuni di quei versi giovanili di Sturzo cui ho fatto cenno anche nel mio intervento pre
Questi versi sono stati scritti in un giorno l'ineffabile noia loro scrive don Sturzo la noia dire languendo te senza sorrisi passa alla gente
Agli occhi languidi a per fisico le molli dote dolor per cotte e mesta esclama se al con la chiama a me non gioia sono la noia
La Santa amicizia
Beato per l'uomo quando ha sulla terra gruppetto amico a cui crede ogni cosa a cui ogni senso dell'album disse per un petto amico a cui l'altro si posa e quando uniti tetto a petto il cuore l'animo a cuor si diffonde e riposa passa agli affanni i sospiri il dolore in uno Abbracciamento piccolo tutto si esprimono a vicenda il loro amore
Rettificato del Pelagos al frutto di Gesù Cristo e con un fine santo possono goderne dell'amicizia il frutto
L'Unter G. dall'altro le lacrime il pianto se esortano se aiutano a vicende nel cammino del bene in finché al di quell'immenso empireo sa scendere
Il fanciullo e la bolla di sapone
Il fanciullo che a destra e a manca dietro la bolla di sapone corre a Melo mai si stanca il pensiero mai non depone non sapete del lavoro sicché al fine prese alla in mano tutto giubilo è contento poca linfa stringe e invano vede che i gettata al vento la fatica e di vissuto
Grazie per questa lettura
Ed ora da lei la parola alla professor Felice che proseguirà questo nel discorso sul diciamo così le matrici culturali filosofiche che caratterizzano la la vita di Sturzo prego
Ho
Metto o
Ok
Allora
Un po'
Il denaro pubblico in quanto disvalori che negano appunto la libertà rispettivamente la libertà l'uguaglianza e la giustizia
In secondo luogo tale tipologia di limite limiti organico consentirebbe di dare scrive Sturzo maggiore uniformità ed efficacia alla legge
Contro cosa contro l'arbitro di chi detiene il potere appunto la capacità disporre della forza altrui
L'azione reciproca
L'azione di reciproca influenza e interferenza non consentirebbe ad alcun ordine di avanzare una pretesa di possedere la titolarità della sovranità una sorta di rottura di un dogma per quanto riguarda il pensiero politico dal momento che ciascun organo vede la propria esistenza all'esercizio del potere da parte degli altri e tale esercizio oltre ad essere reciprocamente derivato sarà reciprocamente limitato ex ante e controllato ex post
In terzo luogo attraverso il limite organico si intende ottenere l'obiettivo di mantenere il prestigio della politica alto il prestigio che la politica dal momento che presso il popolo si svilupperà ed un sentimento di valore generale che contempla un ethos capace anche di trascendere i raggi illegittimi interessi particolari
E questo il cosiddetto principio trascendente unificatore che fonda la nozione di autorità del pensatore Sicilia
In Breve esistono ragioni dell'agire umano che trascendono il raggiungimento immediato per il quale tali agire posto in essere
Ragioni che ci spingono ad andare avanti anche quando tutti gli indicatori dell'umana contingenza ci spingerebbero a tornare indietro a rinunciare ad abbassare il capo
Ah conformarci a farci assalire dall'opportunismo travestito da prudenza dalla resa incondizionata ovvero condizionata dal ritorno di qualche piccola prebenda
Fino a giungere alle immancabili ragioni di forza maggiore dietro le quali si nascondono solo le ragioni del più forte che incrociano la viltà accomodante di chi non ha tempo non intende disturbare il potente di turno
Sturzo su questo è estremamente radicale tutt'altro che moderato è prudente ma non moderato emblematico come Sturzo tratti la questione dei limiti organico affermando che quanto più esso si riduce tanto più diminuiscono le possibilità di raggiungere i suddetti obiettivi si viene risucchiati presto o tardi
Dalla inevitabile pretesa assolutistica del potere che può oscillare da forme di blanda dittatura alle più atroci tiranni scrive Sturzo
Quando il potere si afferma come solutus alle chiome num si arriva facilmente a credersi solutus allergie dei cioè superiore a lavorare chiuse citazione
Il limite organico e presentato da Sturzo come un limite all'esercizio assoluto della sovranità un limite che è nel contempo giuridico istituzionale e sociologico capace di pensare un'architettura istituzionale che vada ben oltre la classica di schizzi distinti distinzione dei poteri di tipo Monte stia e che tematizzato invece la legittimità dell'ordine politico passando per il suo continuo controllo consapevoli che in materia politica
Si chiama che fare con il governo degli uomini per altri uomini di qui la definizione sul siano di potere organico tratto dall'appello dall'appello del diciannove ed umili per le forti quando appunto trovò scrive ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività di cd civica individuale
Vogliamo sul terreno costituzionale sostituire uno Stato veramente popolare che riconosca i limiti della sua attività
Che rispetti i nuclei e gli organismi naturali la famiglia le classi comuni che rispetti la personalità individuale incoraggi evidenziati di persona
Private
Fine citazione
Il ragionamento di Sturzo in materia di limiti al potere non è confinato però all'ordine politico
Che appunto una delle tre grandi forme primarie qualsiasi potere che sia politico economico o di altra natura conta l'inevitabile tendenza già denunciata da una folta schiera di autori
Ben tematizzato sintetizzata dalla massima del di Lord Hutton poc'anzi citato anche dal professor Pezzimenti il potere tende a corrompere il potere assoluto corrompe in modo assoluto
Ma tema che Lord Hutton chiaramente riprenderà Montesquieu
Ogni potere che non sia limitato ad altri poteri e destinato a diventare immorale al punto che spesso Durso i limiti organici al potere operano come preliminari alla moralizzazione del potere sono le spese è un'espressione di Sturzo
In tutte le sue forme democratico resto pratico repubblicano o monarchico liberale o paterno
Saranno proprio i limiti organici che contribuiranno allo sviluppo del senso del diritto del dovere di coloro che esercitano il potere vuoi perché lo detengono legittimamente pro-tempore vuoi perché lo contendono altrettanto legittimamente a costoro
E anche grazie a limiti organici
Che si forma l'attitudine alla funzione pubblica scrive Sturzo intesa come controllo dell'azione politica e assunzione di responsabilità tutto il ragionamento discorso sulla politica è un modo per limitare il potere relativizzare il potere nei limiti del possibile dunque relativizzare la pretesa autorità al di sopra della legge che tende ad interessare coloro che sono stati investiti anche della più modesta delle funzioni pubbliche
La seconda categoria di limite il limite morale ci offre l'idea del popolo come forza morale di controllo
Il popolo dunque come luogo di resistenza entità mediante la sua articolazione articolazioni in partiti sindacati mass-media società civile
E come forza motrice capace di mutamento e di civilizzazione ed ecco il punto serve anche interessante
Che rimanda essa chiaramente alla al tema di al tema della civilizzazione in Montesquieu quando appunto ci parla del deposito un il deposito di cui parla Sturzo
è un insieme di contenuti etici culturali e spirituali senza i quali la società umana non è riconosciuta per quella che tale contenuto etico culturale spirituale potrebbe rappresentare un limiti al potere nella misura in cui il popolo vi si riconosca nel contempo darebbe forza e limiti organici che altrimenti perderebbero la loro solidità
E sarebbero facilmente spazzati via lasciando il potere sovrano limitando e proprio tale deposito culturale tale sistema che innerva la società civile che suscita e nutre le salutari reazioni e le indignazioni
Dell'opinione pubblica a Roma dimentichiamo l'istruzione finisce la democrazia come il governo dell'opinione pubblica sotto una legge all'interno della quale operano le persone le personali coscienze individuali come irriducibili baluardi e guarnigioni corazzate a difesa delle istituzioni liberali e democratiche
Contro le inevitabili pretesi di agire in maniera incontrollata da parte di chi detiene il potere
La terza categoria rimanda al concetto invece del limite del popolo come limite politico
Organizzato anche sui partiti sindacati associazioni e gruppi di pressione
A tale proposito riporto un estratto della lettera con la quale Sturzo nel mille novecentosei trentasei salutava l'istituzione del People in Freedom Group di Londra scrive Sturzo
Popolo significa non solo la classe lavoratrice ma l'intera cittadinanza perché tutti devono godere della libera della libertà e partecipare al governo popolo significa anche democrazia ma la Democrazia senza libertà significherebbe tirannia proprio come la libertà senza democrazia diventerebbe libertà soltanto per alcune classi privilegiate mai per l'intero popolo fine citazione
In tal senso il popolo non può essere considerato come lo strumento per fondare regimi retti dai mediche logiche assolutistiche e neppure per allacciare nuove relazioni tra Stato e Chiesa
In nome del binomio dio e popolo bensì costituisce un'opportunità per iniziare a ripensare la politica nel suo insieme
Partendo dalla messa in discussione della stessa nozione di spirito di popolo evitando quella che Sturzo chiamava la democrazia demagogia popolaresca
In questo caso il popolo potrà esercitare una simile funzione nella misura in cui le istituzioni saranno organizzate secondo il metodo democratico ovvero nella misura in cui in forza dell'esercizio delle libertà politiche il processo riformatore sia reso possibile mediante il concorso e la partecipazione al potere politico di tutte le classi sociali
Così inteso il popolo non esprime una vera la mera giustificazione del potere ma è la critica al potere e l'argine critico al potere ora per quanto la teoria politica si sia potuta spendere nella ricerca di soluzioni al problema di individuare un limite al potere in un regime democratico le soluzioni proposte sia sul fronte giuridico sia su quello filosofico ci ricorda Sturzo oscillano dalle moralismo d'impronta di o pratica
Alla dialettica immanente mistica di uno Stato che si auto controllate
La verità vs che nessuna delle soluzioni formali potrà mai essere efficace e cito se non si creano nel popolo le condizioni etico psicologiche per le quali esso stesso impone a se i limiti che non può oltrepassare i nella cittadella citazione
Sono le condizioni della intima convinzione del senso del dovere della coscienza che sia delle responsabilità che comporta il vivere in un regime democratico
Sono appunto le precondizioni della democrazia
L'autocontrollo di cui parla Sturzo si comprende nell'ottica della nozione di autogoverno
Indicata come elemento caratterizzante il regime democratico e incrocia la visione integrale di un uomo che emerge dalla sua riflessione sociologica che non a caso egli stesso inserite inserisce nel novero dell'antropologia sociale vi sarebbe interessante un confronto che è stato comunque compiuto della letteratura tra tra il tocco ed il lo Sturzo dove appunto il tema dell'autogoverno danza tormento osservato da da topi nella sua esperienza americana ritorna in qualche modo nell'esperienza municipalista
Del Pelide il giovane studioso il cardine di tale antropologia sociale e la centralità ontologica metodologiche morale della persona umana e della coscienza
Cito concepita come centro dell'attività della persona per il suo compimento nei suoi dinamismi nelle sue relazioni fondamentali che ne consentono l'apertura la dinamica sociale connotando nell'esperienza storica fine citazione
In tal senso la coscienza diventa il punto di riferimento della riflessione politologi da di Sturzo
Dal momento che in essa avviene il processo di formazione
Di quell'imperativo etico che impegna le persone a vivere responsabilmente la sua esperienza storica che nel contempo personale e sociale
Ecco come Sturzo sintetizza questa importante aspetto del vivere personali Insicem società indicando la coscienza come e cito il giudizio ultimo pratico dell'azione dell'ente ragionevole
Elemento che evita la moralità e la responsabilità dell'atto umano ma non può adesso a sfuggire alla vitalità pubbliche sociale che formata da moltissimi atti di coscienza
Che influisce sull'ambiente e sull'educazione sul diritto sull'economia e sulla scienza del sulle arti sulla vita interno dei popoli fine citazione
In definitiva per il nostro Sturzo non esisterebbero due coscienza
Toh concludo come avevo cominciato una critica la ragion di Stato per intenderci quella individuale e quella sociale
Bensì solo quelle individuale la quale tuttavia presenta una dimensione personale e non dimensione sociale intesa come condizionamento il motore nella formazione della cultura di un popolo
In tal senso la posizione di istruzioni e inequivocabile e cito l'unica coscienza in concreto e quella individuale Inessa però si distinguono due termini e due aspetti della sua attività quello personale del soggetto pensante cosciente in quanto riflette se stesso
E asse ordine pensieri aspirazioni attività l'altro dato dalla proiezione di questa coscienza personale del mondo esterno
Non solo ma come condizionamento bio fisico ma come condizionamento sociale e storico fine citazione in breve Secondo Sturzo a quello che accade nell'intimo della nostra coscienza accade nella società essendo questa interpretata come una proiezione multipla simultanee continuativa dell'agire umano
Il che comporta una serie di conseguenze sul piano della responsabilità nel processo di formazione dell'istituzione che non possono prescindere dalla risoluzione della persona in nessun'ente collettivo
Delle ragioni del come e del perché si diano determinati fenomeni sociali e la persona la ragione per il quale per la quale si formano le istituzioni sociali compreso il sorgere e il mantenimento di un regime democratico
Dunque al pari dei monarchi assoluti affermava Sturzo del passato
I quali dovevano mostrare di avere consapevolezza di doveri e dei limiti naturali implicita la loro sovranità pena il bene proprio e del popolo il popolo sovrano di oggi
Sovrano appunto deve avere coscienza della sua responsabilità e dei limiti del suo potere
Se non la scrive perde se stesso e la democrazia che li incorrono sopra perderemmo la stessa democrazia senza limiti a questo punto nella riflessione del nostro cuore
Diventa centrale il compito della formazione affinché il popolo acquisiti acquisti consapevolezza della propria triplice funzione nella preservazione e nella promozione di un regime democratico
Quello di elettore di generatore dell'opinione pubblica infine matrice di élite politica di mali Vietri di eBay di inedite economica e culturale
Una consapevolezza che Sturzo si augura possa risolvere possa risolversi in uno spirito riformatore
Chiamato ad animare le correnti culturali del paese ad offrire stabilità alle istituzioni e sulla diaria solidarietà tra le differenti parti
E le diverse generazioni che lo compongono affinché i postulati della democrazia possono essere preservati
Nonostante i tentativi di avvelenamento
E le divinità e le insidie che attendono che attendono appunto il presente e il futuro di quel dispositivo di decision making che appunto la democrazia
Che appunto con ci consente di raggiungere il doveroso consenso sul legittimo dissenso attraverso la continua discussione critica
Grazie
Né ringraziamo il professor felice per questa ampia interessante lettura del pensiero politico di Sturzo
Che ora dare la parola al professor Ignesti
Ricordando i infantile dei quindici milioni
Vorrei quindici perfetto va bene
Piero
Discorso il mio
Che parte da parecchio tempo
è un discorso che
E riguarda Sturzo nel suo complesso è un momento centrale nella vita di Sturzo sul piano sia filologico personale
E però con anche risvolti
Nella riflessione di pensiero di spunti insieme
Ho intitolato questo
Questo mio breve intervento sulla Bacco la base minima una frase di Sturzo
Che contratto da nazionalismo internazionalismo il volume le quarantasei
Che anni insopportabili quelli dal ventinove al quarantatré
Ecco allora
Che cosa hanno in comune il ventinove il quarantatré
Il ventinove sono i patti della terra
Il quarantatré era caduta del regime fascista
Infatti l'oggetto di tutto questa riflessione di Sturzo di questa fase sintetica
è proprio quello
Bella esperienza del mondo cattolico
Durante il periodo fascista
Che Sturzo venne come un pericolo immenso un timore
Credo che dal punto di vista storiografico noi un pochino di correzione da questo punto di vista dovremmo farlo
Perché
Perché
Diciamo così
Passatemi la parola passa all'espressione
Si ritiene che questo mondo cattolico
Sì sia stato come dire quasi immune dal contattò un il fascismo
E invece ahimè non solo non è stato immune ma molte figure del popolarismo stuzzica di base addirittura figure di base
Lasci sacerdoti in giro per la penisola
All'inizio negli anni Venti ferventi
Popolari
Sono stati attratti alla fine
Da fascismo
E questo è un punto sul quale dobbiamo riflettere Turci su nera
Profondamente consapevole
Non è soltanto
La critica che Luigi svolge alla politica diciamo dei vertici della Chiesa Conte la questione del di Pietro un decimo per esempio sul più un decimo vi sono varie riflessioni di Sturzo
Di diciamo così un po'riserva
Rispetto a
Alla possibilità che il Concordato fosse un mezzo per influire moralmente nella struttura politica del fascismo
Questo scriveva Sturzo
Ed è un'illusione
E anzi aggiunge anche stessa pagina
Lo stesso fece alcune Hitler ma si accorse bene che con ambedue non si poteva né concordare né collabora
Quindi c'è stato questo sbandamento
Che Sturzo vide con grande pericolo
Mi sono servito oltre che di pagine pubblicate eccetera da Sturzo anche del miniera enorme
Di
Quelle quegli scritti spazi
Che sono gli iscritti
Diciamo che Gabriele De Rosa ha pubblicato le lettere non spedite
Queste lettere non spedite gli ho fatto un po'l'analisi interna
Sono scritte tra il ventotto e il trentadue
Quindi nel momento più forte di questo impatto che don Luigi ha avuto in cui in quegli anni
E
è una mera finzione letteraria sono lettere che scriveva se spesso
E che mette via
E qui c'è questa
Questa
Questa prudenza
Sacerdotale
Che in molti sacerdoti che hanno passato
L'esperienza dell'inizio del novecento
Questa Ceva riferimento il professore
Pezzimenti
Hanno tenuto conto li hanno segnati
Sono stati attenti non è soltanto un Rosmini nell'Ottocento
Ma è tutta la stagione del modernismo
Cioè la stagione di quanti
Sì certo ci sono state anche delle fughe in avanti
Diciamo così
Fuori del seminato diciamo nella posizione dei modernisti
Ma fu una
Esperienza
Importantissima
Perché erba frontiera lo scrive pure papa Francesco
In USA sua enciclica
Che i cattolici che servono solo i cattolici di frontiera
Perché è la frontiera dove si rinnova il cristianesimo
E certamente che in frontiera
Rischia può anche non sempre non prendere la strada giusta però è lì che si semina
E lì che si affrontano i problemi e si tenta di risolverli
Lei che i problemi
Suscitano
L'attenzione
E queste lettere non spedite sono un insieme di di carte
Molto confuso all'interno
Dove il il problema di fondamentali sono quelli del metodo nello studio della ricerca
Sono il problema del dello studio
Della storia
Sembra di leggere papa Francesco in certe annotazioni qui di Sturzo
Quando papa Francesco subisce c'è il primato della storia rispetto ad una riflessione sui fatti storici
La riflessione viene dopo
Perché si è basiamo tutto il nostro la nostra speculazione a partire dalla riflessione rischiamo di compiere delle operazioni intellettualmente astratte
E qui c'è
Una frase bellissima
Che tratta un po'anche i temi che professor Pezzimenti ha toccato prima
La frase di carattere generale secondo me il difetto dei cattolici specialmente del clero stante la forma mentale astrattisti sia a cui sono abituati
E per la filosofia scolastica che si occupa più dell'ente metafisiche universale che di quello storico concreto il particolare
E per gli studi di diritto per i quali guardano più lente giuridico che l'ente reale
Così la il fatto si trovano legati da una serie di formule astratte che non rispondono alla realtà
Quel santo Luigi
E a don Luigi
Aveva quella prudenza che ho avuto un prozio sacerdote nel via Vita monta perché poi morta se nemmeno settanta anni stava per compiere i settanta anni nel cinquanta era coevo di più dodici e di Roncalli grosso modo quella
Seminario romano di quell'epoca e tra i suoi libri tantissimi ricordo la casa
Con mio padre faceva l'esecutore testamentario nipote
C'aveva la casa piena disse libri di questo anziano sacerdote
Cioè
Tanti libri di pietà eccetera però ce n'erano anche molti di Storia ecclesiastica e di
Quei quelle ricerche di carattere storico ecclesiastica che erano in odore di
Non con lentezza sul piano
Teologico
Che quei continua questo discorso di Sturzo
E si riflette anche su altre tematiche che sono state toccate quindi sì per esempio sulla sua vocazione sacerdotale
Il suo il suo impegno di carattere sociale e politico
E proprio con
Il fratello Sturzo fratello Mario vescovo
Si pone proprio il problema sì guardo la mia vita passata sento spesso l'angoscia come non sia stata utile a nulla e che il mio sacerdozio sia stato un vuoto di opere buone
è stato tale che potrà contare qualche cosa o davanti a Dio ho paura si risponde che sia tentazione del demonio tutto ciò perché mai nella mia vita ho passato attraverso il mare di dubbi che ora mi assalgono
E scrive alla Barbara
Dal Pica no
Sono vissuto siamo nel settembre del trentuno come in margine al sacerdozio addirittura
Pensate
Ripercorrendo i una memoria
Ai venticinque anni di vita scorso
Nel fervore della lotta politica fino alla partenza dell'esilio
Sturzo si interroga sul dilemma se tutta quell'attività per quanto eccezionale fosse rispondente al mio ministero e agli scopi spirituali della vocazione
E però Luigi
Sottolinea
Sin dall'inizio dell'esilio
Il mio impegno è stato quello di Pini
Viva la fiamma del popolarismo
Con libri scritti opere di assistenza ai profughi intese con i partiti affini all'estero corrispondenza ad amici lì dentro e di fuori film Luca che anche questo lavoro politico mi è stato impedito
E qui ritorna alla sua condizione di sacerdote e dei richiami che ha ricevuto anche durante l'esilio tramite il cardinale arcivescovo di la Swissair
E poi
E il problema dell'ubbidienza appunto anche e il problema della sua concretezza storica
Non come astratta analisi filosofica o teologica e neppure sotto il profilo giuridico
Poiché in questi modi non si colgono nella loro realtà ai problemi e si tende poi a farne di tali principi nella loro fissità staticità delle costanti contraddizioni nella storia dell'uomo preferisco studiare ogni problema come posto nel concreto storico e poi proiettarlo nello schema o filosofico oggi politico nella sua concretezza e non nell'analisi astratta
Ma io credo che se il Papa Francesco leggesse queste pagine Sturzo
Rocco celebre perché mi pare proprio di leggere Falcone suoi appelli continui che fa su questo tema il l'attuale pontefice
Io preferisco studiare ogni problema come posto nel concreto storico e poi proiettarlo nello schema o filosofico giuridico nella sua concretezza e non nell'analisi astratta
Bisogna vedere la realtà storica nella sua luce senza alterazioni soprattutto non giudicare il passato all'ombra del presente
Io reputo in questa lettera Ferrari che è una lettera
Spinta Ferrari perché qui sono tutti interlocutori che però sono gli interlocutori ideali che lui ha in mente ma che sono una finzione parlasse spesso
Scrivendo a Ferrante io reputo che l'Italia tornerà alla sua struttura democratica e qui tocca quest'altro tema
E che i partiti riprenderanno il proprio posto di battaglia rinnovato nella dura esperienza di questi anni tristi e miseri
E qui c'è quest'altro discorso molto bene di questi anni di Sturzo di questo Periodo di Sturzo
Dove si affrontano anche tematiche che fanno vedere Sturzo che ha un'apertura mentale notevole per esempio il discorso della democrazia
Oggi diciamo che la democrazia e il regime più più si avvicina alla perfezione sociale
Questo è un'affermazione che tocca il dibattito sulla democrazia moderna occidentale no nostra democrazia
Che tocca perché oggi e eh eh uno degli argomenti di fondo della costruzione culturale del mondo cattolico del nostro mondo cattolico
Cos'è questa democrazia nostra
Che noi ora esportiamo
Nell'orbe terracqueo
Conto risponde questa democrazia che abbiamo costruito così nel nostro mondo al modello qui dice sport USA frasi risate
Che si avvicina allora perfezione sociale non è la perfezione sociale non è l'ideale
Fuori dai tempi della vini fine dei tempi
E qui di il discorso di che cosa fa Sturzo durante questo periodo
Scusate ieri di son morti gli amici più cari che aveva durante l'esilio nel giro di un anno e mezzo morto prima donati nel trentuno pone trentatré l'importo Ferrari
E lo è rimasto solo
Questo avrei anche bisogno di ricorrere anche a un altro
Testo che di questo periodo perché un testo che l'ultimo articolo che lui pubblica
Sulla rivista res pubblica
E la pubblicità pubblica quest'articolo
Che ha un anche un titolo un po'onnicomprensivo
Inquietudini e orientamenti
Che tra l'altro meriterebbe di per sé già quest'articolo una conferenza una lezione un'ora di di riflessione perché penso molto denso e ha indicazioni tant'è
Cosa fare
Cosa devo fare ora che sono morti i miei più cari amici questo sogno di fare questa rivista res pubblica che poteva essere doveva essere che cosa è stato mo'
Cioè una critica forte che viene dal mondo liberaldemocratico
è stato un fallimento
A leggerla non è né carne né pesce
Che obiettivi ha raggiunto
Quale messaggio unitario cioè
è una collaborazione di varie voci del mondo democratico europee
Ma perché percorsa c'era il sogno che potesse entrare in Italia sono entrate in pochissime copie e sono state controllate dalla polizia politica
Non è servita non avevano nemmeno i fondi per poter andare avanti
Hanno addirittura tassato i collaboratori nel
Nel
Nel
Per meglio nel nel
Nel ricavato della dell'articolo due
Nel prezzo dell'articolo
Allora Sturzo già questa
Dilemma
Donati e Ferrari volevano che Louis si occupasse del tema dello stato
Angelo Crespi invece dice però concentrassimo chiesto è stato di fatto si concentra su Chiesa e Stato e voi avete questo enorme lavoro don Luigi fa
Per otto nove anni
Che esce appunto che il capolavoro del che di Chiesa e Stato
E che riassume un po'tutta la problematica scorsi alla del rapporto tra fede e
E politica impegno politico al mercato al fondo c'è quello sostanzialmente
E questo anche il discorso
Un po'severo
Sul pontificato di Pio decimo
Nella lettera Barbara del primo maggio del ventinove
Lui dice ai suoi amici a Ferrari e Donati quando esso la notizia dei fatti alla radice mi raccomando fermi non non non una sparate a zero
Guardate che potesse scrivere delle cose delle quali potreste pentimenti
E poi distingue
Rapporto Chiesa Stato trattato
Così più o meno
La stessa risposta che poi da De Gasperi nel sue lettere
E dice le avrebbe firmato un Sturzo trattato concordato a lì è il problema è che il problema è lì
Nel fatto che questo popolo italiano può esterni travagliato da queste atteggiamento che può essere può allontanate molti
C'è chi vede nell'atteggiamento del Vaticano verso il fascismo e anche verso la dittatura spagnola
E nel tentativo di creare in pieno secolo ventesimo degli Stati cattolici un tentativo di reazione antiliberale
E si si appoggiano alla frase del Pontefice contro ti feticci liberali che ha fatto molta impressione all'estero
Ma anzitutto riguardo la frase bisogna dire che nella lingua corrente
Degli ecclesiastici italiani liberalismo si confonde collanti cattolicissimo di una frazione dei liberali italiani e in Italia frasi come questa fanno poca impressione perché sono correnti
Riguardo l'idea di suscitare degli Stati cattolici assoluti questa sarà nella mente di alcuni gesuiti che ancora respirano l'aria del secolo diciassettesimo ma non del Vaticano
Che però in più decimo primo vi sia uno stato d'animo favorevole alle dittature mi pare di sì che per la sua educazione Montale
E per il successo che crede di avere ottenuto merci la dittatura che crede che mai avrebbe ottenuto in regime di libertà
Ecco io con questo concludo perché iter insomma quelli che sono
E andiamo in chiesa a pregare il Signore cancelli
Ora Ignesti per questo importante utile lettura potremmo dire dello Sturzo e sulle che si confronta
Con uno dei momenti più delicati del ruolo
E anche della debolezza del cattolicesimo italiano di fronte al fascismo ai totalitarismi
Penso che con le relazioni che abbiamo ascoltato abbiamo ben ricordato e celebrato i centocinquanta anni dalla nascita di Sturzo
Cogliendo nelle profonde matrici culturali filosofiche politiche
Che segnano la sua straordinaria personalità vi ricordo come accennava prima il professore Iniesta e che ora diciotto e trenta
Verrà celebrata una messa nella chiesa di Sant'Agostino da monsignor Pennisi che ringraziamo