Rassegna stampa estera

Un giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì ventiquattro dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura
Di David Carretta ultima edizione di questo due mila e ventuno apriremo occupandoci di Covi diciannove
In particolare della variante omicron che getta
Un'ombra in qualche modo sulle
Possibilità di uscire rapidamente dall'emergenza pandemia vi proporremo in particolare un editoriale uscito ieri sul Financial Times
Omicron a rivelato un mondo ancora impreparato la politica l'incertezza la mancanza di cooperazione danneggiano la lotta contro la nuova varia
Poi ci occuperemo
Di Afghanistan il due mila e ventuno estratto un anno drammatico per per questo Paese la conquista da parte dei talebani
Di tutto l'Afghanistan la fuga caotica degli americani e degli occidentali da Kabul ad agosto
Ed ora c'è c'è il rischio di più che un rischio in realtà la la la realtà della fame della carestia noi vi proporremo un editoriale Dalì della signora quotidiano francese dal titolo agire poi torneremo ad occuparci di Cina in particolare l'aggressione economica di Pechino controlla Lituania il governo di Vilnius ha deciso di permettere l'apertura di un ufficio di rappresentanza di Taiwan e questo ha provocato una dura rappresaglia commerciale ed economica da parte di Pechino leggeremo un editoriale del Wall Street Journal
Di ieri la Cina
Fa la prepotente con la piccola Lituania lo Stato baltico ha bisogno del sostegno dell'America e dell'Unione Europea nel momento in cui resiste a Pechino
Torneremo anche sulla Russia le minacce di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina le richieste
Al gli Stati Uniti alla NATO di tornare in qualche modo alla situazione pre mille novecentonovantasette
La NATO lontana dai confini russi e soprattutto non presente in alcuni suoi Stati membri come la Polonia gli Stati baltici
Il Washington post ieri avevo un editoriale dal titolo sull'invasione dell'Ucraina Putin sia vicino al punto di non ritorno
Infine l'Italia e il tema che
Fa dibattere molto non solo i nostri giornali ma da qualche tempo anche i quotidiani internazionali
Chi sarà il Presidente della Repubblica El Pais ieri dava conto della conferenza stampa di fine anno di Mario Draghi che questo il titolo apre la porta per presentarsi come candidato presidente cominciamo però dal Covi diciannove dalla variante omicron che ha rivelato un mondo ancora impreparato questo il titolo
Nell'editoriale di ieri del Financial Times scrive il quotidiano della City due anni fa in questa fase dell'anno erano emerse
Le prime segnalazioni di un preoccupante virus respiratorio a One in Cina
Da allora il mondo sviluppato Baccini efficaci contro il coronavirus i governi hanno a disposizione un lungo catalogo di misure per sopprimere i focolai
Eppure molti stanno rispondendo alla galoppante variante omicron in modi che ricordano i primi giorni della pandemia
Alcuni Paesi con un aumento esponenziale dei casi sono entrati rapidamente in loco da un altri sono paralizzati dall'indecisione l'ultimo colpo di scena nella saga del Compeed ha messo in luce ancora una volta un inquietante in preparazione
Omicron dopotutto non viene fuori dal nulla licenziati da tempo temevano l'emergere di una variante resistente ai vaccini
Una caratteristica inaspettata la dimensione del salto evolutivo probabilmente dovuta più mutazioni in un singolo individuo immuno compromesso
Circa cinquanta alterazioni permettono omicron
Di eludere la protezione vaccinale esistente e di diffondersi con una velocità senza precedenti
Un secondo problema è che omicron sta proliferando molto più velocemente di quanto i dati siano in grado di chiarire la gravità della malattia che provoca
E l'efficacia dei vaccini per prevenire ricoveri i governi devono nuovamente affrontare una scelta difficile chiudere presto per salvare i sistemi sanitari ma rischiare al contempo inutili danni economici se questa si dimostrerà una reazione eccessiva
Oppure attendere dati definitivi a rischiare un numero di casi molto più alto e probabilmente anche di decessi
Il Frans van spot spiega che le considerazioni politiche
Oggi hanno un peso maggiore rispetto due anni fa
I governi autoritari come la Cina possono ancora imporre misure rigorose con limitati timori di un contraccolpo
Per contro i governi democratici sono vincolati dalla necessità di adottare misure che non danneggino la fiducia
Mark lettere il premier olandese riuscito a riportare i Paesi Bassi in un lo da un nazionale il primo nell'Unione europea in risposta omicron nonostante uno scandalo interno al suo precedente Governo all'inizio di quest'anno e mesi trascorsi in negoziati per formare una nuova coalizione dopo le elezioni di marzo
Il primo ministro britannico Boris Johnson al contrario è stato gravemente indebolito da una serie di scandali non ultime le feste a Downing Street tenute durante lo bande lo scorso anno
Johnson sembra incapace di avere il sostegno dei suoi parlamentari con i conservatori per approvare misure più severe in Inghilterra
Il premier non è escluso nuove misure dopo Natale
Ma rischiano di arrivare ancora una volta troppo parti
Anche licenziati vengono trascinati nella politica nelle dispute o considerazioni politiche
Rischiano la censura in future inchieste pubbliche o di essere criticati nell'immediato dalla stampa per presunti passi falsi
E accaduto con l'ufficiale medico capo dell'Inghilterra Chris guitti che è stato a torto accusato di andare oltre il suo mandato da alcuni parlamentari Pat parlamentari Tory
Da diversi miliardi dal settore ore carcere ristorazione
Il bar dopo aver consigliato ai cittadini britannici dare la priorità agli eventi sociali festivi che contano davvero per loro
Cosa pericolosa aggiunge sarà sciolta INPS
Ci sono ancora gravi carenze nel coordinamento nella cooperazione internazionali
I governi non stanno ancora anticipando gli eventi agendo con sufficiente anticipo lavorando insieme
La rapida identificazione di omicron da parte del Sudafrica ha fatto guadagnare tempo ad altri paesi ma la risposta in termini di divieti di viaggio il quarantenne è stata ancora una volta un caos mal gestito
Soprattutto omicron ha fornito un'ulteriore prova della necessità di produrre condividere molto più ampiamente Baccini e cure
Miliardi di persone
Ancora non vaccinate in particolare nei Paesi in via di sviluppo costituiscono un bacino di infezioni potenziali da cui possono emergere ulteriori mutazioni
Anche nei Paesi ricchi ci sono cittadini che non si sono vaccinate mettendo così a rischio gli ospedali in caso di nuove ondata morale due anni dopo la lezione più grande e che nessuno è al sicuro finché tutti non saranno al sicuro conclude
Tra l'altro il fanno fontane INPS
Un tema che ha dominato almeno una una parte importante di questo due mila e ventuno oltre alla pandemia di covi d'diciannove e l'Afghanistan in particolare dalle state dal mese di agosto
Anche se poi è scomparso
Rapidamente dalle prime pagine dei giornali internazionali e torna con la minaccia di una carestia della fame parliamo dell'Afghanistan
E lo facciamo con Libia Massimo che che ieri aveva tutto un dossier la prima pagina proprio dedicato al problema fa l'editoriale dal titolo agire scrive questo quotidiano francese
è stata una delle grandi tragedie di questo due mila ventuno la presa di Kabul da parte dei talebani e la partenza precipitata delle truppe americane dall'Afghanistan
Sono passate alcune settimane e l'abbandono degli afgani e soprattutto delle afgane a una sorte che nessuno augura il suo peggior nemico si conferma cioè fame freddo oscurantismo chiusura insomma il Medioevo
Niente permette di sperare che l'ora l'orizzonte si si chiarisca nel due mila e ventidue come lo Yemen l'Afghanistan sta per diventare un Cuccu nero
Gli occidentali la cui responsabilità è immensa guardano dall'altra parte incapaci di proporre il minimo di inizio di soluzione
Hanno una pandemia da gestire ci sono le feste dei di fine anno che rischiano di trasformarsi in un momento triste
Anche lì della signora esitato ad aggiungere angoscia l'angoscia puntando i riflettori sul dramma afgano ma si media non fanno in modo che la questione non sparisca dai radar nel due mila ventidue chi lo farà
Perché non si può abbassare le braccia e passare ad altro con il pretesto che la situazione afgana e disperata è sempre tempo di agire i De Fazio evoca alcune possibili piste così le definisce nell'editoriale
Inviare l'aiuto umanitario direttamente alle ONG ai professori delle scuole i medici per aggirare il governo come in parte già fanno l'ONU e l'Unione europea
Oppure oppure decidere collettivamente di accogliere le afgane gli afgani che fungono da questo inferno
Insomma io Italia a a a non hanno rafforzare in qualche modo i talebani la loro dipendenza dai talebani
Ovviamente accoglierli scrive libri non nei centri di ritenzione mai modo degno per dare loro una vera chance di uscirne
Forse non è un granché ma per gli afgani i le afgane sarebbe enorme
Così il quotidiano Libération anche nel mondo oggi tra l'altro che lo segnaliamo a una lunga
Analisi sulla sull'Afghanistan
Il rischio e il rischio di carestia la trovato
Nella nella pagina dei commenti firmata nel Fraktion aiutare l'Afghanistan ha urgentemente il ritiro caotico degli americani a disintegrato un'economia che era alimentata dalle sovvenzioni occidentali
L'Afghanistan uno dei paesi più miserabili al mondo e che esce da mezzo secolo di guerre è sotto la minaccia di un'immensa tragedia
Umanitaria
Rideva sopra la le monde chiedo scusa tra l'altro dedica al suo editoriale oggi a a Cuba e in quella che definisce un impasto mortifere ha soprattutto di carattere politico
Ma noi vogliamo tornare su un altro tema la Cina la prepotenza economica di di Pechino che si è scatenata contro un piccolo paese dell'Unione Europea la Lituania che ha avuto il coraggio di in qualche modo resistere alla Cina di prendere delle posizioni pro democrazia lo racconta il Wall street journal in un editoriale c'è anche un articolo sulle mondo di oggi
Dalla dal titolo la guerra ibrida della Cina contro la Lituania in Unione Europea Pechino irritata dal riavvicinamento tra lo Stato baltico e Taiwan fa pressioni sulle imprese che commerciano con Vilnius
Il tutto e commentato dal Wall Street Journal in un editoriale dal titolo la Cina Fal prepotente con la piccola Lituania con meno di tre milioni di persone
La piccola Lituania difficilmente rappresenta una minaccia per la Cina ma non lo si direbbe da come si sta comportando Pechino il governo comunista cinese sta usando tutti i mezzi a sua disposizione per punire questo Paese perché la Lituania ha permesso l'apertura
Io in ufficio di rappresentanza di Taiwan a Vilnius il ministero degli Esteri lituani no ha ribadito la sua adesione alla politica della Cina unica una Cina
Ma in nella stessa dichiarazione anche affermato che si riserva il diritto di espandere la cooperazione con Taiwan in risposta
La Cina mandato a casa l'ambasciatore della Lituania ha richiamato il proprio ambasciatore a Vilnius ha declassato lo status diplomatico della sua ambasciata la Cina sta anche facendo pressioni su alcune multinazionali come il produttore tedeschi io di componenti per auto continentale
Affinché smettano di utilizzare componenti fabbricate Lituania altrimenti rischiano di vedersi negare l'accesso al mercato cinese che è molto più redditizio
Il ministero degli Esteri cinesi ha negato le pressioni nei confronti delle grandi società così come di aver cancellato la Lituania dal suo sistema doganale impedendo l'ingresso di merci lituane
In Cina
Ma al Global Times che controllato dal partito comunista affermato che la Cina sta prendendo in considerazioni sanzioni in stile americano sulla falsariga di quelle usate contro il gigante cinese delle comunicazioni Huawei
Abbiamo già visto un film simile ricorda il Wall Street Journal quando il primo ministro australiano Scott Morrison chiese un'inchiesta internazionale sulle origini del Covip
La Cina si è messa a limitare le importazioni dall'Australia e imposto tariffe sulle esportazioni di carne bovina orzo vino aragoste oltre agli anni
Dato che la Cina rappresenta un'alta percentuale delle esportazioni dell'Australia
Alcuni si chiedevano se Canberra alla fine avrebbe alzato bandiera bianca gli australiani non si sono piegati a loro grande merito Morrison non ha ritrattato l'Australia è riuscito a trovare altri mercati per i prodotti che di fatto erano vietati dalla Cina
Ha ricevuto anche forte sostegno dagli Stati Uniti per la sua determinazione a resistere i tentativi di intimidazione economica
La Lituania non merita di meno
Scrive
Il wall street journal che poi ricorda anche il sostegno politico del segretario di Stato americano Blink
Ha parlato di solida solidarietà degli Stati Uniti con la Lituania tuttavia è l'Unione europea ad avere la responsabilità maggiore nei confronti di questo suo stato membro se l'Australia può resistere a Pechino di certo anche l'Unione Europea può farlo
Un modo per inviare un segnale potrebbe essere di chiedere agli altri Stati membri che ne fanno parte di ritirarsi dal formato diciassette più uno un'iniziativa diplomatica cinese rivolta all'Europa centrale e orientale
Che non solo rafforza i legami ma ha spinto molti di questi Paesi a aderire al le nuove vie della seta la Lituania si è ritirata in maggio è giunto il momento che anche gli altri lo facciano
La Cina ricorda nelle conclusioni wall street journal non si accontenta semplicemente di soffocare il dissenso interno
Sta usando il suo potere economico per imporre la sua volontà in tutto il mondo oggi bersaglio e la Lituania
E il problema e Taiwan ma domani potrebbe essere qualsiasi Paese o azienda e su qualsiasi cosa
Dal Corrida un congrue e dal Tibet agli uiguri
è urgente far capire alla Cina questo bullismo non funzione così tra l'altro il Wall Street journal
La Russia invece continuano le minacce di Vladimir Putin
Le ultime sono arrivate
Arrivate
Ieri
Con con solite dichiarazioni
Molto molto ambigue ma insomma
Non abbiamo moltissimo tempo è un tema che nelle ultime settimane abbiamo affrontato più volte allora vi segnaliamo
Il Washington post in un editoriale dal titolo sull'invasione dell'Ucraina Putin sia vicino al punto di non ritorno è uscito ieri
E il quotidiano americano sottolinea che non è la risposta della NATO che Putin teme e lo sviluppo di una democrazia di successo e orientata verso l'Occidente
A via per chiudere infine un accenno all'Italia
E al tema farà discutere
Fino alla fine di gennaio all'inizio di febbraio
L'elezione del prossimo presidente della Repubblica perché inevitabilmente la conferenza stampa di fine anno di Mario Draghi e e ciò che ha detto Presidente del Consiglio
Hanno trovato spazio non solo sui giornali italiani ma anche su quelli esteri un esempio El Pais ieri Draghi apre la porta per presentarsi come candidato presidente in Italia
Il delicato gioco dell'oreficeria politica per trovare il successore di Sergio Mattarella
Alla presidenza da Repubblica che va in scena in Parlamento nelle stanze del potere in Italia è già iniziato
Per ora non c'ha un nome preciso sul tavolo anche se quello di Mario Braghieri forte da tempo
L'Italia nel pieno del processo di riforme per garantire il buon andamento degli investimenti da realizzare con i fondi europei
Manca un anno alla fine della legislatura tutto questo complica la battaglia ma Draghi aperto l'altro giorno per la prima volta le porte alla candidatura a capo
Dello stato
La partita è comunque aperti tra fino a non molto tempo fa
L'ipotetica l'ipotetica scesa di Draghi al Quirinale era considerata difficile per gli equilibri politici per perché potrebbe portare tare elezioni anticipate ma con le dichiarazioni dell'altro giorno questo scenario perde forza e secondo il Paese avere una figura di spicco rispettata a livello internazionale come Draghi alla presidenza della Repubblica darebbe un segnale di stabilità e credibilità ci fermiamo per oggi ci fermiamo anche per alcuni giorni
Un augurio dunque di buone feste
è un augurio soprattutto di un buon nuovo anno due mila e ventidue ci fermiamo qui da David Carretta un buon ascolto su Radio Radicale