Prima con un libro Witnesses of Stone di Nikolai Vukov, Luca Ponchiroli (Ponchirolieditori) e poi con un sito dedicato ai monumenti, sculture, immagini della Bulgaria che risalgono agli anni del regime comunista.
Con Luca Ponchiroli, consigliere generale del Partito Radicale storico di formazione, monumentologo e … autore di questo lavoro ripercorriamo alcune tappe fondamentali dei dibattiti e dei conflitti che possono esistere o che sono esistiti sull’abbattimento di edificazioni per approfondire se la distruzione di un monumento simbolo possa nascondere la difficoltà di fare i conti col passato a causa di un’assenza di prospettive nel presente.
A partire dalle immagini della recentissima "copertura" con i colori della bandiera ucraina di uno degli elementi costitutivi del monumento all’Armata Rossa di Sofia in Bulgaria ( più altre precedenti con i soldati della armata rossa dipinti come supereroi dell Marvel) passando alla propaganda putiniana che riprende in modo "maccheronico" miti, leggende, stereotipi legati alla "grande guerra patriottica" del 41-45.
Le immagini televisive della accoglienza festosa alla Armata Russa, le bambine con i fiori, il soldato sorridente e comprensivo che li accetta benevolmente , l’abbraccio fraterno con gli "antifascistii" locali...: tutte immagini attuali presenti nei monumenti storici in Bulgaria.
Davvero un monumento che sopravvive all’uomo, può è diventare allora, un ingombrante simbolo della continuità? Alla caduta del regime comunista l’esistenza stessa di queste strutture venne inevitabilmente messa in discussione: molte furono abbattute, altre trasformate per renderle compatibili con la nuova situazione politica.
La domanda era ed è sempre la stessa: cancellare o no quei resti di un passato da dimenticare?.
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