Presentazione del libro a cura di Maurizio Ridolfi "Aldo Moro, la storia e le memorie pubbliche" (Viella)

Era quando parliamo Navarra magari viene
Quando condannare l'anello
Massimo questo
Buonasera a tutti benvenuti perché è la prima volta bambino dall'Archivio Flamigni siamo felici di ospitare questa presentazione di questo di questo volume dico in in principio che chi vuole acquistarlo ovviamente può farlo cioè l'editore in fondo alla sala
Sono molto felice perché insomma il cori da un pochino si sta allentando abbiamo ricominciato a fare
Delle presentazioni e abbiamo scelto appunto di presentare così è stato negli ultimi tempi tutti i volumi diciamo a tema noi siamo un archivio a tema su Aldo Moro conserviamo
Anche il fondo originale di Aldo Moro dalla Costituente
Scusate con carte dalla Costituente al mille novecentosettantotto che è la parte che non è confluita all'Archivio centrale dello Stato
In più nel centenario della nascita di Aldo Moro l'Archivio Flamigni ha realizzato anche un censimento delle fonti
Su Aldo Moro insieme anche altri partner all'Accademia di studi storici Aldo Moro ma diciamo in primis ma anche l'università e tanti altri storici che sono anche presenti qui oggi che hanno lavorato Pier ricostruire sembra certo detto con voi mi sento di parlare in casa però sono un po'di anni che in realtà questo lavoro dico ricostruzione della biografia storica politica di Aldo Moro sta andando avanti e
Per tantissimi anni Moro è rimasto schiacciato all'interno della vicenda dei cinquantacinque giorni e quindi del caso Moro e ma da più di dieci ormai possiamo dire dieci anni invece la storiografia soprattutto sulla sua biografia storica pur storico politica
Si è molto approfondita sia credo anche per la disponibilità di nuove fonti Marzi anche per una sensibilità differente in realtà su appunto una prospettiva storica che si concentrasse sulla sua figura politica e non solo sulla sua figura
Di Cristiano di professore di intellettuale di cattolico che in questo libro
è tratteggiata in molti diciamo a spetti sia dal punto di vista delle fonti diverse che aiutano a ricostruire la vicenda di di Aldo Moro
Sia anche su affinché i diversi diciamo contesti in cui Moro agisce
E è una un libro secondo me importante perché mette insieme tante cose diverse oggi ci sono con noi a parlarne appunto il curatore molti dei
Di molti che hanno collaborato a questa pubblicazione sono anche qui in Sala Paolo Caruso Paola Carucci Paolo Mattera e adesso dimenticherò adesso poi gli diremo gli autori della del volume Maurizio appunto il la Ridolfi tre esseri dal Fhel curatore e a mica il curatore appunto che interverrà che si scusa di non essere in presenza però grazie appunto alla allora streaming siamo in condizioni di averlo averlo qui con noi e quindi anche per la condizione di disagio che ha rispetto al fatto di non essere qui io la sera e direttamente
La parola all'Hui ringraziando le ringraziando appunto anche Renato Moro
Di essere di essere nostro ospite oggi pomeriggio e di aiutarci ad approfondire questo lavoro che presentiamo grazie mi iella
E mi sa che deve raccomandazioni
Grazie a voi tutti gli atti Ilaria Moroni che con il consueto garbo professionalità introduce e la presentazione di questo libro lo fa nell'archivio
Dedicato a Sergio Paini e che saluto ero immagino che ci ascolti anziché a braccio
Uno
E questo archivio che appunto si trova grazie all'impegno
Soprattutto della regione si trova in una nuova aziende
Io ho avuto modo di conoscere e che mi spiace non essere Lima le giornate
Le giornate s'insomma mille libri vennero assessore
Cambiano di a volte di ora in ora e quindi mi farò musica ad alto volume come in un sandwich diciamo tra diverse diverse situazioni che devo gestire e ciò non mi ha impedito anche perché ho collaborato al libro che stasera presentiamo
E non mi ha impedito
Di riflettere
Su questo volume e sui saggi che contiene alla storia le memorie pubbliche
A cura di Maurizio Ridolfi che saluto e ringrazio che vedo lì in sala
Chiara promosso prima del volume un convegno a riunito materie rischiosi
Nel tempo prima del Cofid non lo sapevamo ancora cosa sarebbe avvenuto da lì a poco perché era il dicembre del due mila diciannove
E veramente se non il viviamo queste esperienze chiudiamo gli occhi e riflettiamo
Siamo portati a a concentrarci
No su un come eravamo fa veramente impressione
Considerare quello che è successo soltanto nel volgere di poco più di due anni nelle nostre vite
E
E come sono cambiate
E lo promosso insieme con la Dante Alighieri
Un luogo che è preposto la promozione della lingua italiana
Preceduto Andrea Riccardi
Con il Centro studi europei e internazionali
Che tra Roma e Viterbo
Promuove promuove ricerche su sugli storici e ringrazio anche per la sua presenza
Renato Moro
Scusate autore di un contributo
Importante in questo libro e naturalmente editore iella
Prima ho intravisto il saluto
La
Palombelli Cecilia Palombelli
Che in questo tempo cioè usato un tempo anche imprenditorialmente non semplice
E accurato le edizioni di questi atti e che oggi sono a disposizione a disposizione degli studiosi
Intorno a una riflessione punto nove riflessione la storia e le memorie pubbliche
Che partono dal presupposto di come la Repubblica la storia della Repubblica che ormai a oltre a oltre settant'anni
Sia oggetto
Di narrazione
Ti riflessione
Di autorappresentazione
Promuovendo un tipo di analisi che ha fondato su un allargamento delle fonti
Con un superamento diciamo pure di una analisi tradizionale fondata sull'utilizzo di fonti tradizionali per ricostruire la vicenda storica
Abbiamo fonti scritte e fonti orali
Abbiamo l'uso di fonti audiovisive e cinematografiche
Di tipo iconografico
Ho fonti con una storia particolare se pensate al contributo del sottoscritto in questo volume vale a dire
L'utilizzo che deve essere criticamente avvertito
E non ingenuo
Del memoriale
Cioè di una parte di scritti di Moro dalla prigionia
Come fonte storica
Che ha pienamente diritto di essere inserita
Nel novero delle fonti umilianti le quali si ricostruisce la storia d'Italia del periodo
Tra il quarantacinque
E il settantotto perché il memoriale altrui non è che una comunque riflessione
Sul passato
E sul protagonismo
Nella vita pubblica di Moro
E dicevo in questo caso specifico
Non deve essere un uso ingenuo direttissima
Privo di un privo di un vaglio critico che parta Sempre guardate sempre dalla da una cosa che parrebbe ovvia ma ovvia non è e cioè dalle condizioni di cattività
In cui Moro
Produsse quei testi
Con una interlocuzione che anche una contrattazione tra carcerieri carte Cerato tra la vittima Aldo Moro e i suoi carnefici
Dico questo e lo devo sottolineare perché invece mi è stata appunto a una tendenza culturale
Che poi ha influenzato anche il dibattito pubblico
Che è stata
E iniziata e anche alimentata da un pamphlet
Di cui naturalmente non sono io a discutere la qualità artistica e letteraria di Leonardo Sciascia lasceremmo
Affari affermò L'affaire Moro
Il quale
Aveva una tesi
Fondamentale
Suggestiva intorno alla quale in sviluppava il suo discorso che era la seguente è bene ricordarlo Moro non è stato mai così libero
Da quando è stato carcerato
E finalmente
Liberato dall'oppressione della sua figura pubblica
Ha potuto ha potuto
Raccontare esprimersi e liberarsi
Volevo però più genericamente
Sottolineare questo aspetto
Deliberò e dei diversi saggi
Che è appunto utilizzano fonti diverse
Intorno al tentativo di analizzare la figura di Moro come protagonista della vita pubblica italiana del secondo dopoguerra
Saggio di ma terrà
Sull'impatto che la vicenda Moro avuto attraverso i media
Risente delle pellicole NI quelle pellicole nel cinema
Dedicate al caso Moro
Riflettere di come ci sia una tendenza comune trasversale
Che da un decennio e l'altro dalla prima esperienza diciamo più nell'isteria di Ferrara
Fino a quelle più recenti be'insomma coglie e ha in comune
Un'immagine negativa dello Stato in quanto tale la presenza di forze occulte
Però di questo discorso molto delicato dal punto di vista storico
Perché più volte la mia esperienza personale sia come studioso che è anche commissario membro commissione d'inchiesta parlamentare
Ho potuto verificare che c'erano degli auto convincimenti o dei convincimenti che in realtà risalivano ad episodi presenti nelle fiction
E che non avevano alcuna rispondenza
Con la realtà delle cose come sono accadute
E quindi questo
Ha richiesto un lavoro di restauro da parte dei ricercatori o
Dei commissari d'inchiesta
Più volte degli elementi relativi al cosiddetto caso Moro ci sono degli elementi che sono stati inseriti in una ricostruzione
Di fiction perché di me questo dobbiamo parlare quando parliamo di cinema
Poi naturalmente la fiction
Può avere lo statuto della non-fiction può avere la forma del documentario polvere quello che volete ma
Ma e
è il è avvenuto è avvenuto avvenuto anche questo questo ritrova questo questa questa questa eventualità
E c'è il saggio di ravveduto e che riflette sul processo di vittimizzazione di costruzione di un paradigma di stimare intorno a Moro
L'importanza
Dei della toponomastica
Piazzi monumenti questo momento io mi occupo della toponomastica romana una delle ragioni del ritardo è stato proprio una riunione preparatoria a a a a questo tema alle vie no il mio ha preso con grande interesse perché non lo sapevo che appunto ci sono
Due mila strade intestate a Moro strade o piazze o luoghi e ciò significa che stiamo parlando del ventisei per cento più o meno dei comuni italiani che sono oltre otto mila
E ancora
Saggio di Andrea Riccardi sul rapimento di Moro e il mondo della chiesa
Di Paola Carucci sullo stato e il ruolo dei servizi segreti di Angelo Ventrone
Con un un con una riflessione puntuta sul rapporto sulla differenza
E sull'autonomia che deve esserci tra la verità giudiziaria che viene accertata attraverso i processi
E poi la ricostruzione storica
Il contributo di Stefano tabacchi che saluto col quale ho condiviso tre quattro anni di impegno per la commissione d'inchiesta Moro
Un preparatissimo garbato e sensibile funzionario della Camera dei deputati che ha svolto una funzione fondamentale
Che non deve essere assolutamente trascurata lo dico anche gli studiosi che poi si studiano gli atti delle commissioni d'inchiesta fare quella la funzione di segretario diciamo di questa commissione di organizzazione organizzatore delle audizioni
Di scrittura dei testi e che ci racconta la sua testimonianza
E ma naturalmente sia il contributo di Renato Moro che il contributo di Riccardi di di Ridolfi nell'introduzione azione e poi di di Guido Formigoni al quale dobbiamo
La più importante
Geografia su Aldo Moro
E ce n'è anche un'altra che merita di essere secondo me ricordava in quella di Mastrogregori e volevo dire rispetto a questo dire da mia rispetto a quanto veniva veniva sottolineato e che a mente a me mi trova completamente d'accordo certo mi mi sento anche però
Chiamato in causa
Cosa mi trova d'accordo mi trova d'accordo che
Certo cento che
Che che la vita di nove è stata schiacciato dalla sua morte questo è un problema
è certo che gli ultimi cinquantaquattro giorni la sua vita hanno gettato un cono d'ombra
Sui sessantadue anni di una vita straordinariamente laboriosa
Di umanista cristiano
Di uomo politico professore universitario giornalista
Padre di famiglia
Ma rito
Cittadino libero
E questo è vero che è sbagliato
è sbagliato
Proprio grazie agli studi di Renato Moro
Di Mastrogregori Guido Formigoni ma anche gli altri l'approccio è cambiato negli ultimi dieci quindici anni la l'edizione delle opere
Era veramente necessario che questo cambiasse cioè che il Moro vivo e libero Ricuperati se lo spazio
Dovuto
Rispetto al Moro al molo moribondo
Il Moro degli ultimi cinquantaquattro giorni della sua vita Empoli al Moro
Ormai necrotizzato
Del cosiddetto caso Moro espressione che io non amo
E che cerco di utilizzare il meno il meno possibile
Moro
Non è vissuto sapendo di morire in quel modo
Le sue scelte di dirigente politico e le sue scelte di vita sono state delle scelte
Prive
Di una simile prospettiva ma scelto problema storico è che egli è morto in questo modo
Dopo un rapimento io intendo sembra distingue dal punto di vista del metodo il momento del rapimento dal momento dell'assassinio
Sono due vicende
Che hanno una stessa unità tragica ma devono essere analizzate
Nella loro autonomia
Se vogliamo avere intelligenza degli avvenimenti poi se vogliamo aderire a schemi conformisti ci per quieto vivere a figuriamoci è una gara
Ad aderirvi
Mauro è stato prima rapito e poi è stato ucciso
Su delega dello se avesse voluto uccidere Moro subito avrebbero fatto il sedici marzo
Ma non ho voluto fare questo avuto rapire alla voluto sottoporre un intero ideatorio
Che il carcerato l'ostaggio
Ma percepito
Dentro un dominio pieno incontrollato descrive
E poi e poi l'ostaggio è stato soppresso
E
E appunto
Sì è vero che Moro non è vissuto sapendo di morire così Morel morto però perché al di sopra in quel modo perché ha fatto delle scelte perché le ha compiute delle scelte
Perché è stato un uomo politico
Altamente disturbante
Allora questo è un nodo dal quale possiamo fare quello che vogliamo ma non possiamo fuggire
Questo Mauro avrebbe detto il tempo che ci è stato dato una questa è la morte che ci è stata data
E dobbiamo riflettere
Su questo
Dobbiamo riflettere su quel martirio senza fare Martino l'oggi
Cosa molto complicata
Cos'è che ha dato per pro
E perché Moro aveva così tanti nemici
Sia a destra sia a sinistra del versante politico
è interessante notare che Moro era umiliato
Dai reazionari di questo Paese
E guardate non ho paura di usare parole anche dai rivoluzionari di questo Paese
Non lo è stato odiato dai reazionari e dai rivoluzionari di questo Paese
O dai massimalisti se volete un linguaggio
Un linguaggio più pulito più corretto
Perché era un riformista
è una storia da questo punto di vista non complicata
Era un riformista te nasce era un riformista molto abile politica mette
Estremamente accorto
E capace di importare
Nei giusti tempi di maturazione delle operazioni
Che avessero una cosa che fondamentale dell'azione politica il consenso
Che non fossero frutto di strappi
E un consenso che doveva venire per Aldo Moro un contenuto popolare
Perché questo contenuto popolare aveva un valore democratico
Allora Moro è stato uno di quei due tre uomini politici del Novecento
Che si è posto il problema di allargare la base democratica dello Stato
Che si è posto il problema
Di riflettere non solo e non soltanto sulla quantità della democrazia che si vive in Italia ma sulla sua qualità
A partire dalla consapevolezza di avere una democrazia difficile di aprire una democrazia incompiuta
Tema centrale questo nel Novecento che abbiamo alle spalle perché portano al tema e alla questione al nodo scorsoio
Di una
Borghesia deficitaria di una borghesia stretta di una borghesia chiusa
Di
Una classe dirigente non sempre all'altezza
Delle questioni dei problemi che la politica deve affrontare
Moro ha una consapevolezza ribadire tragica di questo problema
E tutta la sua attività
è un'attività secondo Mendel quello che ho capito
Che si pone la questione della legamento dalla base democratica dello Stato
E diciamo porta interloquire prima con i socialisti negli anni Sessanta e poi come i comunisti negli anni settanta
Con una certa diciamo coerenza dell'azione
Questo è un primo aspetto disturbante
Che è un aspetto legato alla dimensione nazionale di Moro
Cioè della della sua attività
Come dirigente politico nazionale
E cioè Mauro alla consapevolezza che nel nostro Paese per x ragioni possiamo aprire il dibattito
Ci sia
Una distanza eccessiva
Tra il potere
E le masse
E
E questo carattere stretto della democrazia della borghesia italiana
è il problema
Che lo porta
A pensare che non è sufficiente per realizzare una democrazia compiuta
Però attenzione io parlo di un'azione che deve avvenire nel consenso perché richiede il di lasciare il tempo al tempo
Perché il esiste un altro modello di intervento nella storia italiana che è il modello quella delle ingegneria calata dall'alto
Desiderosa di raddrizzare una presunta gamba storta del paese e degli italiani con operazioni ortopediche
Esiste questo ma esiste dal mille ottocentosessantuno si declina in diverse forme fino al due mila e venti
Cambiano gli uomini evidentemente cambiano le situazioni cambiano i contesti avendole troverete sempre qualcuno che dall'alto dice va be'vai ma sta a gambe stavolta ma randa iniziamo la con un
No no no
Moro intanto discuteva se quella candela sorta veramente posi chiedeva perché nel caso lo fosse e il processo di riforma
Di quella stortura
Doveva avvenire nel consenso
Nel consenso
Del presunto invalido del presunto questo è un punto è un che dà tanto fastidio tanto tanto tanto morale che dà fastidio anche oggi e
La seconda questione chiudo
Il tema dell'ex internazionale ma perché noi diciamo che morì uno statista morì uno statista sì
Ma ora è uno statista e non dobbiamo abusare di questo termine ce ne sono pochi gli statisti
è uno statista perché colloca la sua azione politica nazionale sempre con una eccezionale straordinaria sensibilità nel messo
Internazionale
Che per lui naturalmente il contesto dalla guerra fredda
La guerra tra blocchi
E
E e la sua strategia ed è lì che lui incontra prima i socialisti e poi i comunisti eh tra le che che la distensione lascia dentro la guerra fredda tra le pieghe insieme noir sì
Per difendere e promuovere un'autonomia quella possibile della sovranità italiana in un contesto internazionale
Anche qui noi abbiamo delle analogie
Cioè il Moro che fa il centrosinistra
è il Moro che è consapevole che c'è una distensione un sovietica che sta cambiando la Chiesa cattolica concilio Vaticano secondo
Che c'è un processo che sta portando i socialisti ad
Aumentare il loro tasso di autonomia dall'Unione Sovietica i socialisti
Questo nei primi anni Sessanta
Degli anni settanta
Abbiamo un meccanismo o un medesimo tipo di azione
Egli è consapevole che l'Amministrazione americana
Ha aperto un nuovo fronte diplomatico con la Cina
E che questo
Inevitabilmente
Porterà
Anche tatticamente a lasciare un maggiore spazio un allentamento del rigore nelle tradizionali relazioni con l'Unione Sovietica
E guardate che ormai questo disco undici insegna anche dentro l'Unione Sovietica la classe dirigente sovietica negli stessi anni abbiamo
Una una maggiore flessibilità
Berlinguer e Moro inseriranno la loro azione politica la ricerca di una solidarietà nazionale
E traditi rispettive niente di questo processo di distinzione
Io chiudo su questo cioè in Moro eh straordinariamente
Alta la consapevolezza del fatto
Che in ogni suo giro
La storia d'Italia si è sempre trovata davanti a un'alternativa secca che si viene a formare in modo
Quasi automatico
Il rischio di uno sbocco autoritario
Il rischio di uno sbocco autoritario che scene
Che non è inventato
E non bisogna far finta che non ci sia perché poi ci disturba raccontarlo
Il rischio di uno sbocco autoritario
Che il rischio dello sbocco autoritario nel sessantaquattro del cosiddetto Piano Solo e che sono i listini svolge autoritari di una serie di intento comune
Che vengono loro vite tra il settanta e i settantasei in questo Paese alcuna le conosciamo ci sono più note altro le conosciamo meno
C'è un tentativo del settantatré che è un tentativo che viene seguito con grande attenzione preoccupazione dall'ambasciatore Gardner nel settantatré che certamente meno noto
Del tenta attivo del cosiddetto golpe Borghese o del dardo sogno del settantaquattro
C'è un lavoro di di ceci
Che ha raccolto utilmente la documentazione americana
E che che si pone la questione nel marzo del settantatré
Di quello che sta avvenendo nei vertici militari italiani
è solo un esempio che faccio allora da un lato c'è il pericolo il rischio di un possibile sbocco autoritario e dall'altro c'è la ricerca di un compromesso politico
Che
è una ricerca che imposta da questo rischio
Allora dentro questo campo di forse
Certo c'è il problema continuo di uno svuotamento di un rischio anche di di di di slancio di slancio riformista
E Moro fa la sua politica fin quando non viene incastrato a via Fani quella mattina dentro questo questa strettoia
Ed è una strettoia che vede da un lato
Da un lato delle forze reazionarie
E dall'altro delle forze che hanno scelto di fare politica con le armi e Lulli chiama il partito armato e Luigi chiama così
Queste queste queste forze
E lui ha cercato ha cercato fino all'ultimo fino all'ultimo quando il questore cinquantaquattro giorni finali del memoriale le lettere sono importanti molto importanti secondo me vanno difese
Vanno difese non solo come testimonianza di un martirio ma vanno difese perché è un uomo che la crisi che sta vivendo che la sta cedendo
Lo portava aggiornare con grande intensità enorme intensità
Sulle forze politiche nazionali e internazionali che si sono messi in azioni e che ce lo hanno consegnato cadavere
Il nove maggio due mila centosettantotto ecco questo libro con i suoi contributi sui saggi ci racconta
Come questa vicenda che è anche un trauma è stato è stata narrata le rielaborata ma la cultura civile e anche dalla cultura storica italiana grazie
Grazie all'assessore vota varrà per quest'ampia riflessione gli spunti presi appunto dalla dal volume e non solo
E sono stati citati quasi tutti gli autori io per andando dove aveva divertito allo stallo scusate anch'io in principio quindi per uso per correttezza volevo anche evitare Cecilia Novelli che non era stata ci dovevamo che Giovanni Jannuzzi credo che con chiusura siamo stati no no scusa scusate voi che non l'ho fatto io in principio a questo punto l'assessore ci ha già avvertito che dovrà alla sola ossia io lo sto ho sostato ancora in un perfetto allora io passerei la parola a Renato Moro
Al professore Renato Moro anche perché abbiamo voluto fortemente oggi fosse qui anche perché diciamo che si deve a Luís credo anche l'avvio e l'approfondimento di questi studi che ci sono stati appunto come dicevamo
Prima in questi dieci quindici anni sulla figura storico-politica di Aldo Moro e credo ci saranno ancora tanti anni per approfondire visto appunto questa mancanza che c'ha accompagnato nel tempo
Lui ha lavorato tantissimo su una biografia ma anche sulla coordinamento degli studi che in questi ultimi anni ci sono stati e sono sicura che continuerà a farlo anche nei prossimi anni grazie sono io che ringrazio
Una precisazione iniziale contrariamente a quanto già detto io non sono tra gli autori di questo volume l'ho letto da rettore
Una seconda precisazione cercherò di essere breve però le cose che ci sei questo nome sono tantissime e tutte molto interessanti quindi mi perdonerete se poi non riuscirò a essere sintetico
Come lo stress
La prima cosa che vorrei dire che secondo me questo è un libro davvero molto importante e molto importante per due motivi diversi
Il primo per quello che chiude cioè in qualche modo nasce sulla base di qualche cosa che riassume che sintetizza che ci offre secondo motivo per quello che apre cioè per la prospettiva nuova nella quale una parte del volume la seconda parte lo spiegano subito si colloca cominciamo dal primo aspetto quello che chiude è stato ricordato
Questo volume arriva a sintetizzare una stagione di rinnovamento profondo degli studi sumo
Direi
Restituito finalmente agli italiani attraverso le lenti della storia e non più attraverso le immagini tanto spesso pregiudiziali e distorte di una volta
Stato ricordavi assistito personalmente a questa trasformazione che Vieri con Maurizio Ridolfi la ricostruisce molto bene l'introduzione a una prima un primo avvio nel quaranta Natale del due mila otto e poi in qualche modo è esplosa
Nel due mila sedici con il centenario della nascita si sono moltiplicati gli studi sono stato ricordato sono uscite le prime due biografie scientifica su Moro
è stato ricordato perché io Flamigni che è stato nei protagonisti di questa di questo rinnovamento nel nel per il centenario organizzò una mostra sennò importantissima su Moro perché per la prima volta allargava il discorso al al al di là del mondo politico punto coinvolgendo in modo intellettuale il MOL modo Moro e la sua famiglia il Moro giovane il Moro cristiano
Il Moro professore
Si sono moltiplicate le fonti anche qui lo stesso archi famiglia un ruolo perché insieme all'Archivio di Stato avete contribuito a digitalizzare i processi
C'è stata è stato ricordato anche l'edizione nazionale delle opere di Moro ancora ancora per la strada nel senso abbiamo pubblicato quattro volumi su undici quindi siamo quasi a metà strada spetta contiamo di completare la pubblicazione di tutti i rimanenti entro il due mila ventidue quindi diciamo vinte urgenti dove potremo avere un contributo importante
In questo senso il memoriale è stato ricordato l'edizione critica del memoriale è uno strumento fondamentale che dimostra come la filologia permette di rileggere un documento in modo innovativo importante
Per per gli studi naturalmente questo non significa che siamo arrivati a un'interpretazione di Moro né giusto pensare che ci si possa arrivare gli stessi due biografi state ricordati prima Formigoni Mastrogregori propongono due letture diverso quasi opposte dire
Del del biografa ATO
Secondo Formigoni è il principale protagonista di quello che Formigoni chiama nel ha chiamato su altro libro il partito il cambiamento cioè quel partito che nell'Italia dalla guerra fredda
Immagino e cercò di realizzare un allargamento profondo della democrazia al nostro Paese
Per Mastrogregori si tratta invece essenzialmente di un conservatore di un conservatore illuminato pessimista è realista attento agli equilibri possibili ai compromessi inevitabili
Di una di una democrazia avanzata
Il fatto è che secondo me al di là di questa fisiologica
Innaturale prosecuzione di letture di di interpretazione storica diverse e il quadro complessivo che secondo me è mutato
E secondo il sintomo più interessante per me più interessante di come sono cambiate le cose e proprio di di guardare a quel caso Moro
Espressione che non piace neanche a me come piace a Cotonou stanchissimo
Perché oggi e questo libro lo dimostra possiamo guardare al caso Moro in una maniera diversa
Da come ci si guardava prima
Il non senso principale allora grazie ai tanti più approfondimenti
Che abbiamo avuto sul mondo politico
Ma anche su Moro professore sul Moro intellettuale sul molo credente sul Moro uomo
Credo che noi possiamo comprendere molto meglio di quanto si potesse comprendere prima non lo stesso dei cinquantacinque giorni il Moro della prigione
Per esempio possiamo vedere la continuità tra il mordi prima e il Moro di quel periodo una continuità che prima
Al di là delle polemiche
Non era storicamente verificabile mentre oggi credo che lo sia
E credo che tutto questo nel libro sia evidentissimo evidente nei sono tra i contributi della prima parte che cercano di darci un contributo cioè un quadro meglio dei risultati principali
Che studi storici e documentazione disponibile permettono oggi di dire
Il saggio di Formigoni cita uno spaccato degli studi
Ci fa capire quanto sono avanzati gli studi su un Moro
Soprattutto sottolinea quanto siamo oggi in grado di capire le difficoltà di Moro
E quindi la capacità di Moro di gestire situazioni delicatissime
Una statuti la crisi Tambroni innanzitutto
E poi ci aiuta a capire quali sono invece le cose ancora da
Mettere a fuoco è da studiare
La dimensione politica locale del Moro politico pugliese sappiamo giustamente osservato Formigoni molto poroso
Il mondo degli anni Cinquanta
Post quarantotto finita la Costituente Moro diventa sottosegretario agli Esteri ne sappiamo pochissimo poi diventa
Capogruppo dici alla Camera fino al cinquantacinque non ne sappiamo nulla
E tutto questo non è irrilevante
Perché
Quest'uomo nuovo che arriva la segreteria del partito deve aver fatto una carriera dentro la Democrazia cristiana e capire questa carriera
Come si è costruita questa leadership diventa fondamentale un altro aspetto che Formigoni giustamente sottolinea essere ancora quasi da approfondire sono i rapporti col mondo cattolico di Moro politico
Un altro aspetto che meriterebbe di essere studiato e la guida dimoro dei governi di centrosinistra non tanto quello il sessantatré sessantaquattro ma quelli dal sessantaquattro al sessantotto dei quali sappiamo ancora troppo poco
E ci manca ancora una interpretazione storica solida
Condivisibile nei suoi termini di fatto naturalmente non la sua interpretazione della terza fase
Il volume non solo fa il punto in questo modo sugli studi sul Moro politico ma fa il punto anche
Di quanto si è potuto storicizzare il caso Moro
Nell'introduzione Maurizio Ridolfi sottolineo una cosa secondo me
Dalla quale difficilissimo di sentire
è mancato troppo a lungo scrive un approccio critico le dimensioni insieme politica e pubblica del sequestro e della morte violenta di modo che pure il libro comincia a fare questo
Mi di Arbore lo fa nel suo nella sua rilettura del memoriale
Cercando di capire come Moro leggesse la strategia della tensione
E questo gli permette di cogliere dei Co degli elementi di continuità storica l'ha ricordato prima personalmente che le ricerche più recenti non hanno fatto altro che confermare
Cioè
Una tendenza ha un rischio per la democrazia di reazione democratica chiamammo così e costituzionale che dagli anni Sessanta arriva agli anni Settanta
La capacità che la destra politica e sociale aveva secondo Moro e tutti gli studi lo lo confermano
La capacità di condizionamento
Dei vertici dello Stato
Il fatto che è stato l'esaurimento Della formula cento Civis tra a mettere in gioco questi rischi di deviazione democratica e costituzionale
Il fatto che la DC come partito vada esclusa secondo Moro
Dalla
Ha un ruolo nella strategia della tensione ma allo stesso tempo non
Da qualche tentazione autoritaria nei contrastare in qualche modo l'avanzata del comunismo qualche esponente sicuramente stato tentato ricordato prima
Ambasciatore Martin nel settantatré lì qualche esponente democristiano viene chiaramente menzionato
In qualche rapporto con i militari
Altro saggio che va nello stesso senso gotico alla corte di quello di Paola Carucci ci che ci dà una ricostruzione molto attenta molto precisa della situazione dei servizi ai tempi del caso Moro con una conclusione problematica
Bene le mani in mano
Grazie questa la conclusione della lecco perché mi pare veramente illuminante
In sostanza
Durante il sequestro Moro si può parlare di assoluta inefficienza delle misure adottate
Nonostante l'inutile massiccio schieramento di forze messo in atto
Ma non di inefficienza deliberatamente ostentata dell'attività informativa investigativa
O di impreparazione per la riorganizzazione in corso di servizi militari né dalla parte del servizio di sicurezza del ministero dell'Interno tradizionalmente carente nel dare
Questo significa che i servizi
Non servirono a aiutare a trovare Moro ma funzionarono opere depistare diciamo
Siamo diciamolo come
Angelo Ventrone Angelo Ettore
Ci dà uno dei contributi più illuminanti di nuovo direi del libro le chiamerei delle istruzioni per l'uso su come studiare il terrorismo
Storicizzare insiste significa cercare di liberare
Di liberarci meglio ai fantasmi del passato
La storia aiuta a rileggere in chiave critica negli anni
E aiuta a rileggere in chiave critica la stessa documentazione giudiziaria insiste insiste Ventrone
E ci permette di uscire da visioni mitologiche e di cominciare a toccare la realtà di quella di quella di quella situazione presenti insiste lento la violenza politica come realtà diffusa e pervasiva
L'abbiamo dimenticata
Abbiamo dimenticato che c'era in buona parte se non in tutte le organizzazioni estremistica una consapevole organizzazione un doppio livello ci ricorda Ventrone un livello legale
è un livello clandestino il quale si praticava sistematicamente la violenza politica
Il fatto che esistesse
Un preciso progetto rivoluzionario
In progetto il lucernario che collegava sottolinea Ventrone organizzazioni che pubblicamente si differenziavano e qualche volta addirittura polemizzano non unica con le altre ma poi a livello clandestino
Collaboravamo insieme nel preparare appunto una comune rivoluzione
Il problema delle coperture
Delle coperture e dei rapporti esterni abbiamo fatto molti passi per capire le coperture Rapporti Esterni del terrorismo di destra
Sottolinea Veltroni è giustamente credo che ancora
Il lire la rete di relazioni intorno al terrorismo di sinistra sia in larga parte da ricostruire
E questo riguarda la prima parte del libro signore c'è una seconda parte altrettanto importante e la seconda parte che per la prima volta Moro viene inserito in una prospettiva di public IRS
Maurizio ed oltre
E uno di quelli che nel nostro Paese si sono spesi di più in questo senso sia metodologicamente
Concretamente nel favorire iniziative questa è una di queste DS
Attenzione storia pubblica non ha niente a che fare non credo ci sia bisogno che lo ripeta con l'uso pubblico della storia
Quindi niente a che fare con un uso strumentale ideologico
Politico talvolta addirittura partitivo del passato viviamo in giorni di guerra in cui c'è bisogno sette a nessuno quanto anche il passato venga usato strumentalmente dalle parti in lotta
Qui invece il discorso è cercare di farsi che la conoscenza storica
La più seria la più indipendente
Turni
Accontentare nostre società
Al di fuori degli ambienti accademici nel settore pubblico nel settore privato nel mondo privato per un pubblico che sia un pubblico
I cittadini
Io credo sia un una questione fondamentale
Mi sono trovato a riflettere ricevuto a qualche anno fa
Sulla perdita di rapporto che c'è oggi parte ci sia occidentali tra la storia professionale e le società
Che le che li esprimono
Pensateci un momento oggi
Il ruolo di autorità su cosa dobbiamo pensare sul passato non spetta più a noi storici
Spetta ai politici che decidono per legge che cosa si debba non si debba pensare del passato
Spetta ai giudici che poi applicano le leggi e decidono qualche volta se uno storico è rimasto dentro
Ciò che
Una società ha deciso che si debba pensare del passato spetta ai testimoni che è per definizione vengono ritenuti più autorevoli
Degli storici stessi insomma abbiamo perso la capacità di dialogo e credo che la public isterico sia lo strumento fondamentale per restituirla veniamo a Moro
Io credo che in questa prospettiva nella prospettiva dei protagonisti della Repubblica appunto il convegno da cui nasce voi questa questa iniziativa credo che sia difficile trovare un politico più adatto di Moro a questo tipo di chiave
E non solo per il fatto che
La vicenda finale di Moro è considerata da molti giustamente peraltro uno spartiacque nella storia del Paese
Non è per il fatto che ha lasciato l'impatto indelebile nella memoria degli italiani non osservato molti lo sperimentato anch'io direttamente che non c'è italiano che se ci fossero mila centosettantotto che non si ricorda comunque precisione dov'era
La mattina del sedici marzo
L'attimo come un Asti Ka e i monumenti che sono suonati da Marcello avveduto l'ultimo saggio del libero ce lo conferma
Sono stati ricordati i tanti le tante vie
Moro precede per il numero di intitolazione
De Gasperi e Spini
Se si guarda Google Books come ha fatto ravveduto e si cercano i politici italiani più citati di nuovo Moro il primo
L'amore centrale secondo me anche per un motivo più personale più suo
Lo ricorda Cecilia DAU Novelli nel suo saggio nel senso che Moro è stato
L'uomo
Convinto da sempre della centralità di una pedagogia civile
E non è stato solo perché è stato il ministro della pubblica istruzione che ha introdotto nel nostro Paese l'educazione civica nelle scuole
Ma figlio di maestri figlio di maestri convinti lo scrivevano Kehl dopo la rivoluzione risorgimentale sarebbe venuto alla riduzione pacifica e la luce pacifica sarebbe stata quella della scuola di massa perché ma non per insegnare a leggere e scrivere per formare i cittadini
Quindi Morolla respirato in famiglia
Lo ha ripetuto in tutta la sua querela politica sin da quarantatré essendo i suoi articoli sulla rassegna barese del del del l'autunno del quarantatré
è sempre stato convinto che la politica dovesse avere una dimensione pedagogica
Che i giovani fossero fondamentali
E che il Comune educazione democratica dei giovani italiani fosse fosse fosse necessaria dialogare con i giovani in questa chiave cioè qui l'ho visto prima Giorgio Bazzoni allievo di Moro sita scritto un bellissimo libro su Moro professore
Il cui sottolinea proprio questa centralità vita agogica di Moro un uomo che fissava l'agenda politica sulla base dell'agenda universitaria un uomo un uomo che con gli impegni che aveva passa un'ora un'ora e mezza dopo l'elezione a discutere con i suoi studenti
Siamo tutti testimoni lo ricorda anche cercherò e lì nel suo saggio ma lo ricorda anche personalmente di avere disse era andato a qualche iniziativa di Giovanni cattolici dei degli anni Settanta di vedere di aver visto mio oggi io
Lì
In un angolo che non veniva per farsi riferire che non stava proprio nascosto e che stava oppure a prendere atto su quello che veniva discusso in queste in queste riunioni
Allora tutto questo a me fa riflettere su quanto sia importante per il nostro Paese
Di quanto sia importante recuperare questa dimensione di pedagogia civile al di là dei fallimenti e poi l'educazione civica scuole ha avuto
E di come credo che abbiamo da colmare un gatto con altre società e con altre culture
Che questo libro
Siccome comincia a proporre di fare
Ieri venuta in mente un ricordo di quando avevo solo dodici anni che questo libro mi ha fatto pensare Natale del mille centosessantatré
La sorella di scusate questa questa parentesi personale ma una sorella di nome mi mia madre rimasta vedova con due bambini piccoli lavorava ha e le scuola
Altro elemento del Progetto del centrosinistra nonché l'educazione delle masse riconobbe un professore americano che veniva dalla Colombia si innamorarono si sposarono
Si trasferì in America il mio centosessantatré il primo Natale che passava in America anche mio compleanno mi fece un regalo
E cosa mi regalò questo libretto tra file Cinco reduci autore John Fitzgerald Kennedy morto da un mese
Infatti la dedica
Era che agli auguri sia accompagnavano pensiero di fiducia di coraggio e di serenità
Il libretto di canne di che cos'era un ripercorrere una serie di figure grandi e piccole della storia americana
Per una religione civile di quel Paese
Mi è ritornata in mente è ritornata in mente perché credo che su questa strada sia fondamentale andare e credo che questa sia una delle parti più innovative di questo libro
Non solo perché mette a sistema per la prima volta in una serie di contributi
Come l'immagine di Moro i simboli i luoghi legati a questa immagine sono entrati nella percezione collettiva
Nel dibattito pubblico
Ma anche perché attraverso questa chiave comincia a darci elementi
Analitici per comprendere non solo per promuovere memoria
Ma anche per capire come il discorso pubblico si è costruito nel tempo con quali limiti con quali mitizzazione e con quali distorsioni
Interessantissimo trovato il saggio di Andrea Riccardi sull'impatto del caso Moro sul mondo cattolico
Anche qui un giudizio finale duro ma inequivocabile ve lo leggo
Dopo tanto parlare di Profezia segni dei tempi autonomia
Questo cattolicesimo fu inattivo quasi dietro le spalle di un papà dolente e malato
E ascoltato emblematica ricostruzione che fa tabacchi quella delle inchieste parlamentari che si sono susseguite nel tempo inchiesta che mi pare di poter trarre questa questa lezione dal dal suo saggio
Più che segno di un progressivo avvicinamento alla verità
Sono il la testimonianza di
Dell'influenza
E le culture politiche
Contingenti e persino delle pubblicazioni a carattere giornalistico
Tabacchi fa sua un'espressione Ca'di David Moss che ci ripropone fra History tu Mestre dalla storia al mistero
Anche qui
Questo suggerimento ci dice che la strada la storicizzazione
è l'unica che ci può aiutare a superare i problemi del passato
Il saggio di Palomar Teramo che mi pare vada nella stessa direzione
Colli collega le immagini cinematografiche c'è anche una parte sul la televisione vicine ai giornali alla parte che insieme ai più interessante mi pare questa collega l'immagine
Del caso Moro costruita da tanti film ha un'origine comune
Che in quel filone sui misteri d'Italia che il cinema italiano aveva prodotto già a cavallo tra anni sessanta
E anni Settanta l'elemento comune di questa di questa cinematografia lo ricorda ricordato prima anche anche conto corrente
E lì
L'idea di pur nelle tutte persone di diverso di leggere costantemente lo stato
O come dire proprio nemico ingannatore
Inquinato
Ho uno stato comunque lontano sette dal quale
Non si può avere morto
Ho finito
Mi scuso del no load nell'ultima non so devo dire volevo ringraziare Maurizio come curatore del volume tutti gli autori
Che ci hanno fornito questa almeno almeno dato questo materiale direttora così così così importante se sono odorosa riuscirà a far venire a qualcuno voglia di leggere il libro ne sono del tutto contenti
Grazie
E grazie Renato Moro gli spunti sono tantissimi
Mi viene da pensare tra l'altro perché noi abbiamo fatto un lavoro importante sulle fonti diciamo su Aldo Moro e una de uno dei miei crucci e che per esempio l'attività di Aldo Moro come ministro dell'istruzione
E come ministro della giustizia se penso proprio
A la sua idea di ampliare la base democratica soprattutto del il riferimento alle donne e ai giovani Moro è quello che favorisce l'accesso delle donne in magistratura
Di Moro professore o Moro ministro dell'istruzione sappiamo tanto ma in realtà ci mancano i documenti e e quindi questo che il professor Moro delineava un percorso che dobbiamo fare un percorso da una parte di vigilanza sulla documentazione perché purtroppo manca in tante parti
E questo ovviamente il lavoro degli storici no che ha fanno costantemente di andare a ricercare le fonti lavoro degli archivi pensavo quando tu facevi presente
Le biografie di Formigoni Mastrogregori sono state scritte prima per esempio del mio mettessimo a disposizione perché c'era ancora l'ordinamento in corso la documentazione di Aldo Moro che noi conserviamo qui quindi diciamo questi due studiosi non hanno potuto avere accesso a quella documentazione perché era in corso ancora l'ordinamento hai citato Giorgio Barzoni che è qui con altri due allievi di Moro Salvatori italiane Fiammetta Rossi tra l'altro già già scritta anche un altro libro
Molto stimolante che abbiamo presentato pochi giorni fa Aldo Moro e le Brigate Rosse in Parlamento un titolo provocatorio sicuramente ma in realtà dietro questo questo titolo c'è un po'il discorso comune che in questi ultimi anni viene fuori ossia questo Moro del dialogo questo Moro che mette al centro le persone perché poi dalla Costituente realtà è sempre quello e anche una cosa che tu hai detto sull'istituzione sullo stato mi mi viene sempre in mente una frase che al Agnese Moro usavo gli studenti nelle scuole perché spesso dicono e va be'però nello stato del cattivo lo stato parlo di bambini magari elementari medie no che imputano Allo stato tutto il male che c'è e invece Agnese dice sempre le istituzioni servono a noi servono alle persone servono atti ha ha chiarito il sogno dei diritti e dei doveri le istituzioni non servono al potere e quindi noi le dobbiamo tutelare e dobbiamo riconoscere il valore delle istituzioni io Anselmi ha sempre fatto
Riflettere questa cosa perché è molto vera ma il senso a cui tu facevi riferimento invece di questa consapevolezza democratica e civile della storia che poi è quella che ci riporta anche realtà al nostro ruolo di cittadine e cittadini nella ricostruzione di personaggi come Aldo Moro di figure politiche così importanti per la storia del nostro paese della nostra democrazia sicuramente è una riflessione necessaria
Quindi non da ultimo ti dopo elencare la parola Maurizio Ridolfi che ha fatto questo lavoro
Veramente importante insieme a tutti gli autori che sono che sono stati citati perché credo che sia tra l'altro inizio no anche cioè si possa proseguire su questo tipo di lavori e ci dà anche la speranza che convegni approfondimenti del genere poi trovino una sostanza anche letteraria se così si può dire storiografica
Lo ringrazio e poi se qualcuno degli autori
Vuole intervenire dopo l'intervento di professori do al fine saremmo lieti
Grazie grazie a tutti voi perché davvero avete fatto una bella presentazione una bella discussione
E quindi questo mi mi esime dall'essere troppo andante lungo e siccome abbiamo tre quattro autori senza che si sentono tirati per la giacchetta rinvii cioè prendere la parola piena appena dico qualcosa anch'io intanto io
Da romagnolo non posso non apprezzare rimarcare questo bel luogo
Che è intitolato a Sergio Flamigni che per noi romagnoli è
Una e le figure possente Roberti restaurare un mito
Nel senso che l'archivio Flamigni la volete intitolare al padre per proprio e il primo fascicolo dell'Archivio Flamigni è intitolato alla papà di Sergio che è stato torturato dai fascisti quindi in realtà l'archivio è l'Archivio Flamigni perché conserva
Il fondo relativo però ci tengo a dire che lui ha voluto non personalizzare diciamo fatti Archivio Flamigni e non archivio Sergio Flamigni però volevo questa occasione perché era era giusto anche dargli
Il padre che conoscerà insomma figuriamoci no ma io non voglio neanche essere troppo retorico e troppo nostalgico di cose diciamo romagnole ma ricordare età come era all'archivio Oriolo nella sua casa a quello che oggi
è veramente un grande grande passo detto questo e che cosa abbiamo voluto fare io e gli autori che sono qua e quelle che che oggi non c'erano
Tentare di mettere un po'a regime i risultati importanti della stenografia dei dei ricercatori tra altri alcuni anche i giovani studiosi che hanno lavorato su fonti fonti anche nuove e di portare collocare lo ha detto bene cotto lo ha detto bene Renato il tema di muovono dentro una storia pubblica effettiva e conseguente la storia pubblica si espone a dei rischi perché è diventata troppo presto una moda
Che quasi esime il ricercatore che se ne occupa dal aver prima fatto veri e propri serie ricerche sulle fonti e sui documenti
Questo è un problema per noi che abbiamo sostenuto Renato io e tanti altri che sono anche qui
La necessità di portare i risultati delle nostre ricerche di storici di professione degli accademici
Al di fuori del mondo dell'Accademia e di confrontarci con le domande con le istanze con le passioni dei cittadini
Stavo per dire troppo spesso a volte succede che dietro l'etichetta della public istoni non ci sia vera ricerca non ci sia davvero un lavoro di studio indagine di documentazione e questo noi non dobbiamo secondario lo ecco e anzi quando accade dobbiamo dire che non va bene che qui che tutto questo non va bene
E allora tutti gli autori che hanno scritto con lavorato questo volume invece di di questa istanza di questa esigenza erano assolutamente consapevoli poi ognuno di loro ha lavorato sul temi che conosceva su fonti che che ha indagato che ha che ha privilegiato però questa condivisione di uno spirito di un'attenzione di una consapevolezza civile civica nel fare questo tipo di operazione insomma di di lavoro di
Anche di edizione
Che cosa c'è dietro c'è
Il fatto che per due anni ho lavorato a Roma Tre
Che ho incontrato Andrea Riccardi la Società Dante Alighieri
Che tra Viterbo e Roma è nata questa consapevolezza dei promuovere quella che abbiamo voluto chiamare una piccola collana che grazie Cecilia Palombelli è partita speriamo che posso proseguire
La definizione nella titolazione quella di protagonisti della Repubblica ma Moro e qui Berlinguer sta arrivando da qui a un paio di mesi avremmo anche il volume
Su un ricco Berlinguer con lo stesso taglio lo stesso approccio perché poi l'idea è quella di mettere insieme i due personaggi e di fare una riflessione a tutto tondo
Sulla storia della Repubblica attraverso queste due figure e attraverso queste due figure su come la public historique si possa fare muovendo dalle ricerche dalla documentazione dagli archivi e dalle nuove
Dalle nuove dalle nuove fonti
L'altro carattere di questa iniziativa che mi deriva da lì dai due anni passanti al dipartimento di Scienza della formazione dell'educazione
E quella di un'attenzione alla dimensione pedagogica della politica il sei di maggio Roma Tre organizzerà un seminario ci sono diversi amici qui che saranno presenti come relatori
Sul rapporto tra educazione politica nell'Italia repubblicana c'è la dimensione educativa pedagogica della politica sia Moro sia Berlinguer sono stati Interpreti di questa funzione civile
Della politica che era passione per loro ma che era anche educazione apprendistato alla Repubblica al vivere da cittadino dentro
Dentro e nel e nella Repubblica
Ecco allora l'attenzione a questa dinamica che coniuga l'idea della politica come pedagogia civile con la storia pubblica con la public History muovendo da dal lavoro che stiamo che stanno facendo che avete fatto che stava che sta facendo
Renato Moro un lavoro prodigioso
Cioè pubblicare
Tutte le opere di Renato Moro undici e di io Aldo Moro undici volumi con un approccio metodologico innovativo che va a indagare sui corpi testuali e quindi c'è anche un'indagine linguistica non solo sui contenuti della politica ma anche sui contenuti dal punto di vista appunto
Appunto linguistico
Questo era ed è insomma lo spirito con cui
Venuto avanti questo questo lavoro loro lo ha ricordato avvenga il controllo
Era la fine diciannove quando tutto tutto quello che è accaduto
Fra il venti e il ventuno non era assolutamente prevedibile questo volume uscito con qualche ritardo ma insomma però alla fine ce l'abbiamo
Ce l'abbiamo fatta
Ed è vero quello che dice Renato si cerca di restituire tutto quello che è giusto restituire al lavoro nostro lavoro vostro anzi
Io non sono né uno studioso di Moro non è uno studioso di Berlinguer chi mi conosce sa che mi sono occupato di altro ma questi erano le due figure da cui partire
Poi probabilmente speriamo di allargare l'orizzonte
E e di dedicare a questa collana sui protagonisti della Repubblica altre voci altre
E altri profili ma questi erano i dove credo frutti siamo consapevoli che bisognasse partire bisognasse partire da loro da loro due
è il l'obiettivo era questo l'obiettivo era quello di dare il senso
Di un lavoro fatto di un cambiamento nel modo anche di rileggere di riscrivere di narrare
La storia della Repubblica attraverso questi personaggi Moro in prima istanza
E dall'altra parte dal racconto di un modo di lavorare degli storici della nuova generazione degli storici in particolare con le nuove fonti
Con le fonti audiovisive con le fonti memoriale con le testimonianze con le fonti materiali e immateriali io non voglio adesso come dire coinvolgerlo prima prima del tempo ma Alexandre del ha scritto per me un lavoro su Enrico Berlinguer attraverso la toponomastica che il tentativo di fare quello che ravveduto ha fatto per Moro ed era necessario farlo
Quando Marcello ravveduto ci dice che oltre inoltre due mila comuni italiani c'è una via o una piazza intitolata ad Aldo Moro ci dà l'idea di questa memoria pubblica pervasiva che si materializza nelle piazze nel nome di una fila o o di un'altra ci dirà poi il saggio di Haendel vi dirà insomma
Tra un paio di mesi arriveremo col volume quale sarai ed è stato invece anche l'impatto sotto questo profilo di una figura importante come quella di
Enrico Berlinguer
E d'altronde questo è l'unico modo per cui ancora io mia possono fare sto mestiere
Cioè nel senso di partire da una idea forte della politica delle passioni politiche poi che andiamo a vedere a studiare ad indagare
Nella vita quotidiana nella relazione tra le generazioni tra le persone nella materializzazione di questi ideali nella vita delle comunità anche anche i locali lontano dal dalle grandi città e dei centri più importanti
Il sono mi fa piacere perché avete colto sia Menger sia Renato lo spirito di questo di questo lavoro
E credo a questo punto sia giusto e spero che gli autori che sono qua presenti abbiano voglia di dire qualcosa perché il lavoro e il loro io ho solo cercato di tirare di creare fino
Chi vuole venire qui linciato
Il mio posto così vi vedono anche da casa perché ricordo che siamo in streaming e ci seguono dal canale YouTube
Vai Paola
Grazie intanto belle parole di Renato Moro che s'ma io ho continuato a occuparmi dimoro per esempio attraverso una perizia per il magistrato
Su un personaggio Piercamillo Guglielmi che era il colonnello presente P. affanni
Quando è stato rapito Moro
E lì ho trovato una conferma del grande funzionamento dei servizi per far scomparire deliberatamente i documenti che servono per poter provare qualcosa
Basti pensare che è scomparso il registro degli ingressi ai servizi di sicurezza del primo semestre del settantotto e il secondo a un apice Tati fa messa con grande perizia per sostituire il Numero Due con il Nord almeno un numero due con il numero uno come se i registri partissero da giugno e non da gennaio e quindi non è possibile ricostruire tutta la fase dire a ma attraverso per esempio le persone che vengono contattate di riorganizzazione dei servizi e quali funzionano tranquillamente continua a funzionare benissimo
Ma ad esempio di questo personaggio io sono rimasto molto stupito anche un magistrato come De Ficchy
Abbia consultato esclusivamente il fascicolo dei servizi di sicurezza non si sia preoccupato di consultare il fascicolo dei carabinieri da cui risulta con estrema chiarezza la grande confidenza che esisteva tra questo colonnello e Musumeci
Che era il capo dell'ufficio di controllo e sicurezza
E creato proprio in quel periodo la cui istituzione è deliberatamente spostata di qualche mese in avanti
E palese che sia così ma manca sempre il documento con cui non può provarlo e quindi c'è un una mentalità come dire veramente una precisione scientifica in tutto questo
Il documento nella il rapporto che fa Santovito alla commissione parlamentare sul caso Moro un operato quel fatta con grande perizia tecnica non c'è un solo documento
Che appesi che si sia fatta una qualsivoglia ricerca seria su Aldo Moro su dove stava
Sul vere e mancano rispetta i documenti che hanno raccolto su quattro cinque soltanto non sono stati inseriti nel rapporto uno per esempio che non è stato inserito è una segnalazione di una persona che vede una macchine come come una Renault se non sbaglio
A Focene dove c'era quella se quel tipo di sabbia che si era trovato nel centro e di Aldo Moro questo è l'unico è uno dei padri documenta non sono citati tra quelli citati da Santovito
L'UPI strettamente non parla della motocicletta blu che tutti hanno visto il giorno del rapimento parla di un'onda rossa
E di cui assolutamente nessuno ha mai parlato nessuno ha mai trattato non c'è una parola sull'onda blu
Cose di questo tipo fanno conto vedere come sistematica la distruzione scientifica dei dopo dei documenti che potrebbero dare la certezza di quello che è avvenuto
Grazie alla professoressa Carlucci Paolo mancherà
Ammetto che facciamo mi sembra se così lo vedono
è un po'difficile intervenire dopo quest'dopo questi interventi scusate il bisticcio di parole allora provo soltanto a dare un contributo per quanto piccolo dicendo che tutte queste cose questi studi sono importanti anche direi per gli studenti e scopro che gli studenti sanno decisamente poco hanno un'immagine decisamente molto sfocata
Dello del contributo di Aldo Moro e in generale del ruolo svolto dalla Democrazia cristiana nella storia del Paese perché quando attraverso i documenti quindi rigorosamente attraverso documenti
Gli studenti scoprono per esempio il ruolo avuto da Moro nella sessantaquattro attraverso documenti circo di focalizzare il secondo centro diciamo chiamarlo così quello secondo centrosinistra quindi volo dal sessantaquattro in poi
Che viene scrisse indicato liquidato come l'esperienza di di di di pura sopravvivenza e invece la fase in cui sono state fatte alcune delle riforme o impostata quello delle riforme più importanti
Quando per esempio qui il circo di contestualizzare il contestatissimo e frainteso discorso del mio novecentosettantasette sul suo sulla famosa frase non ci faremo processare nelle piazze
Vedo gli occhi che si accendono di interesse di curiosità
Quindi studiare questi argomenti attraverso la documentazione per rifocalizzazione mi è uno strumento per acquisire coscienza civile oserei dire pubblica
Ma attraverso questi personaggi così complesse anche per acquisire una coscienza individuale quindi lo studio della storia come studio per comprendere qualcuno di diverso da noi l'altro
Un personaggio apparentemente così lontano
E così diverso ai politici attuali
Diventa interessantissimo per insegnare ai ragazzi
Che l'approccio alla alla vita pubblica e un approccio anche personale deve essere sempre l'approccio per comprendere gli altri prima ancora poi di riformulare eventualmente dei giudizi e delle valutazioni
Studiare questi argomenti attraverso la documentazione documentazione scritta divisiva
Molto utile proprio in questa duplice finalità
Quindi questo libro adesso vi credo lodo ottimo utilizzerò anche per per gli studenti in parte o completamente perché trovo che questa impostazione sia effettivamente utilissima e carica di i possibili conseguenze positive
Non mi sento di aggiungere altro perché effettivamente credo che il sul le cose fondamentali siano state dette grazie mille
Grazie al professor Mattera io inviterei Giovanni Iannuzzi
Così abbiamo fatto il giro di tutti gli autori non c'è più
Perché altrimenti somma
Giovanni a aiutato Stefano tabacchi nel lavoro della commissione ultima parlamentare
Ha lavorato con me a Viterbo
E gli ho chiesto un lavoro improbo quello di documentare
Negli ultimi cinque anni anniversario del sedici di fino al ventuno quando abbiamo chiuso la ricerca
Gli ho chiesto di documentare con me la vicenda dei Mori le vicende di Moro siano state poi riprese dai media da dannarsi dall'esito grafia dalla Rete
Dei grandi quotidiani con le recensioni con le riflessioni sugli anniversari ecco è e Lima perché sei uscito o no no
Ti volevo albero Ford dire due parole
Perché questo lavoro che che poi ha fatto è molto utile
E lo abbiamo titolato proprio per una storia pubblica proprio per dare anche degli appigli per dei lavori di ricerca nelle università da parte degli studenti da parte di chi lavora voi anche di partire di muovere dà alcune indicazioni essenziali di base per poi appunto sviluppare lavori più approfonditi
Ma di lotte perché perfetto cioè noi allontanate non era prevista come
Come intervento no
è stato questo nella lavoro è stato quello di riprendere un po'
Io
Quello che succede quello che si è questi c'è stato in fretta
Il dibattito pubblico a partire dal centenario del dalla dalla nascita ti Aldo Moro
Dimensione pubblica che poi i su tutti possiamo dire del lavoro che
Grecia e teatrale cinema
Mostre esposizioni anche all'interno io ho collaborato un po'con la con la commissione d'inchiesta
Al di là del lavoro diciamo in cascina abbiamo promosso anche delle iniziative da un punto di vista della dimensione pubblica del dibattito una su tutta la restaurazione di una sala a Morone al Parlamento europeo
A Bruxelles abbiamo fatto nel due mila e diciassette
Io lavoro sto svolgendo attualmente l'attività in un istituto di ricerca che l'inutile
Subito dopo questa iniziativa che avevamo messo in piedi nel due mila diciannove ho proposto diciamo di portare un po'con
Come dire la biografia di Moro di sviluppare diciamo la biografia di Moro la nel nell'Italia repubblicana nella storia dell'Italia repubblicana di portarlo un po'nelle scuole noi abbiamo un rapporto con le scuole quindi la fa essenzialmente formazione innovazione ma soprattutto formazione docente e devo dire che abbiamo fatto un progetto che ha collaborato anche con torre altri storici
Abbiamo messo insieme la biografia di Moro ma anche all'interno dei come mezzo di Olmert metodologie didattiche
Quindi sviluppare diciamo la curiosità nei ragazzi attraverso la ricerca azione la l'innovazione laboratoriale
E abbiamo riscosso un discreto entusiasmo da parte del tant'è vero che porremo sviluppare diciamo una un po'una una pubblicazione diciamo una raccolta di atti proprio perché
Attraverso il vissuto l'esperienza del del in questo anno di riducendo diciamo hanno portato queste
Questi insegnamenti Galli all'interno delle scuole
Abbiamo avuto diciamo una una un ritorno abbastanza segno che diciamo come se uno la la la la sa come dire sì sì support resa Saponara aria come anche gli insegnamenti magari poco suscitare hanno ecologista nera Katz molte ragazze diciamo nelle scuole alcun sanno che Moro
Quindi diciamo
Il la dimensione pubblica
Io ma appunto poi non lo vogliamo fare lunga su su questi aspetti
Però se come tutti noi che lavoriamo in anche determinata promuoviamo iniziative pubbliche facciamo laboratori con le scuole con le scuole superiori
Guardate che un modo produttivo e fecondo di fare storia dell'Italia repubblicana passo proprio attraverso queste figure che prendono che creano empatia e che sorprendono che disorientano
E se tu gli porti le fonti le immagini documento e poi hanno voglia di lavorarci loro
Non solo passivamente ascoltando il professore quello che dice o non dice Mahmoud mettendosi in discussione quindi recuperando la voglia e la passione di fare indagine storica attraverso le fonti e documenti
Che credo sia anche il compito che ti dai tu come no come direttrice lenti un archivio come come questo
Eh sì noi da quando siamo qui tra l'altro vengono tantissime scuole sia del quartiere sia nonna tra l'altro abbiamo appena messo on line nel nuovo portale della Rete degli archivi per non dimenticare appunto realizzato in collaborazione col ministero della cultura
Che ha una sezione dedicata interamente alle scuole dove che arrestò Antibes quindi si può ovviamente usare dal telefonino dei tablet dai mezzi che utilizzano i ragazzi
Con la geolocalizzazione cosa è successo vicino a i luoghi le persone i documenti l'interazione con diciamo nella appunto gli archivi che compongono l'ariete e quindi diciamo tutti insieme andiamo anche verso questo tipo di approccio didattico perché poi in realtà sono quelli che ti danno più soddisfazione i ragazzi e le ragazze perché poi è vero gli si accende una scintilla poi utente dipende tutto dagli insegnanti perché se ti aprono le porte gli insegnanti se sono loro a farli entrare in questo mondo perché poi io vedo che quando i ragazzi vengono qui in archivio si immaginano io gliela faccio sempre la domanda come pensavate che che potesse essere un archivio immaginano dei luoghi polverosi pieni di ragnatele no questa lo stereotipo dell'archivio guarivano qua e dicono no però è bello e nonna quindi già già questo già e restituirli un'immagine di qualcosa che invece è bella e interessante l'Ipo in Curia Sire possono trovare delle cose che gli raccontano la storia del loro paese è una cosa stimolante questo libero
Ci aiuta anche su questo perché ci consente di fare arrivare ragazzi anche altri approcci
E quindi insomma io sono molto felice
Di avervi ospitato l'Archivio Flamigni sempre disponibile a nuove presentazioni ecco appunto sperando sempre che il co-leader sia un brutto ricordo
Presto e comunque ringrazio anche chi ci ha seguito da casa perché siamo in streaming e quindi sul canale You tube dell'archivio
Ormai le presentazioni le facciamo in questa doppia modalità quindi ringrazio voi che siete stati qui
E chi ci ha seguito da casa e vi aspetto la prossima settimana per la presentazione dell'ultimo libro di Marco Follini il tredici aprile con Marco Damilano il titolo è via Savoia
Non mi ricordo il sottotitolo mi perdonerete però il tredici aprile qui alle diciassette e trenta grazie a tutti e buona serata