Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì ventuno giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi la Francia e non al mare nonché ha perso la maggioranza assoluta all'assemblea
Nazionale domenica dopo le elezioni
Legislative
Efficace la prima pagina di ieri di Di Venanzio dal titolo la sberla
Ciò ora sembrano Nacional il partito di Marine le Pen ottenuto quasi novanta deputati record storico diventa il principale partito del campo della destra superando i gollisti dei repubblicana e tra l'altro è un sintomo di quanto sia fragile il cosiddetto fronte repubblicano per frenare
L'estrema destra progressione della nuova Unione Popolare ecologica e sociale l'alleanza delle sinistre guidate da da giovedì nello sciopero caduta della macro Onia cioè non solo di Matt Roma soprattutto dei figli Huo mini delle donne che hanno fatto il loro partito molti dei quali non sono stati rieletti leggeremo diversi editoriali
L'interrogativo principale che emerge da questi commenti se Macrone usciva governare senza maggioranza assoluta la Francia nei prossimi cinque anni oppure sì sarà la paralisi in termini di riforme c'è c'era stata domenica un'altra elezioni importanti Spagna questa volta regionale in Andalusia con un altro risultato per molti aspetti definito storico lo vedremo con un editoriale del paese un altro dal mondo
La la vittoria la maggioranza assoluta ottenuta dal Partito popolare in questa regione che un tempo era roccaforte del so e il Partito Socialista spagnolo infine ovviamente ci occuperemo anche della guerra della Russia contro l'Ucraina lo faremo in particolare con un'analisi pubblicata ieri dalla figlia o a firma Nicola Bavari l'Ucraina di fronte alle divisioni dell'Occidente divisioni che emergono soprattutto a causa degli effetti economici di questa guerra
L'aumento dei Prezzi la crisi del potere d'acquisto la guerra in Ucraina si gioca su un doppio fronte scrive vale quello nel Donbass e quello nelle retrovie del società democratiche il secondo più vulnerabile del primo cominciamo però dalla Francia e dall'editoriale pubblicato ieri da le bisogna libera siamo dal titolo Errori la Sberna la sberla quella inflitta ma nell'arco
I francesi in ogni caso quelli che sono andati a votare per il secondo turno di queste elezioni legislative segnate da un'astensione massiccia hanno deciso di privare il capo dello Stato della maggioranza
Assoluta è una sconfitta feroce tremano la coppia
Che si ritrova non solo con una forte opposizione di sinistra scenario atteso ma anche con un rassemblement nazionale a un livello molto più alto del previsto ed è una pessima notizia
E l'estrema destra di cui Emmanuel Macron cinque anni fa pretendeva essere il migliore antidoto il presidente evitarla quo abitazione orribile cresce a un ritmo e non so il leader dell'estrema sinistra gli prometteva
Ma non evita la situazione difficile di doversi appoggiare solo su una maggioranza molto più relativa del previsto ma però di terra lungo gli errori che ha commesso durante questa doppia campagna elettorale in particolare la sua strategia sfuggente che i francesi non hanno manifestamente apprezzato
Ma le ragioni della sberla risalgono a molto prima di questa sequenza elettorale è l'essenza stessa del macro Nismo e la pretesa di inglobare la destra e la sinistra che si ritrova sconfitta
La natura politica orrore del vuoto e questa strategia alla fine ha contribuito a nutrire opposizioni radicali o estreme senza proporre un'offerta politica capace di essere maggioritaria
I cinque anni che si aprono spiega Libération saranno terra incognita per emana il marco
Il presidente sarà costretto a fare compromessi discutere negoziare
Da questo punto di vista non è stato brillante in in cinque anni passati
Sia con gli eletti sia con i corpi intermedi
è una colpa che è stata sanzionata da queste elezioni macro ora non ha più scelta la domanda e pronto dietro questo interrogativo c'è una dimensione personale macro finora ha governato in modo molto verticale accentuando l'aspetto presidenziale delle istituzioni francesi ma al di là di questo lato caratteriale si nasconde un errore politico da cinque anni ma trova trascurato la sua formazione il suo partito
E questo disprezzo per il proprio partito sarà un handicap maggiore nella situazione di maggioranza relativa all'Assemblea nazionale in cui ora sì ritrova così tra l'altro Libération che coglie uno un elemento effettivamente importante il fatto che la Repubblica un Archon Song i nomi poi sono cambiati nel corso degli anni
Sia un partito non partito questa mancanza di di di di radicamento alla lunga lunga si paga cinque anni fa era stata efficace per contenere una enorme maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale questa volta invece no
La sfida dell'ingovernabilità era il titolo in prima pagina ieri su figlia o quotidiano viaria conservatrice
Che poi nell'editoriale titola sul salto nell'incognito sulla lezione crudele per il capo dello Stato nulla è servito negli appelli tardivi ha un sussulto repubblicano né un viaggio improvvisato in Ucraina senza parlare degli stranieri tacchi contro l'estrema destra quando era l'estrema sinistra d'essere alle porte
Questa volta spiega la figlia con la strategia del voto utile nona funzionato gli strateghi ma cronisti avevano fatto la scommessa del rigetto diciamo un ricco menu sciogliendo il suo progetto politico delirante grave errore specchio invertito delle elezioni presidenziali questo secondo turno delle legislative assomiglia furiosamente a un referendum anti macro
Il Presidente si era vantato di poter svuotare le estreme e invece non ha
Non ha mai avuto tanti avversari alle estreme le estreme non sono mai state così potenti scrive le fidiamo non solo al nuovo Unione Popolare ecologica sociale ma anche presso Bleus Monassi è un altro
Il cui risultato storico costituisce un'altra sorpresa Cointreau al centrodestra per quanto più debole riesce a limitare i danni per il capo dello Stato la lezione e crudele la litania
Dei responsabili ma cronisti sconfitti nelle urne illustra l'ampiezza del rigetto
Per macro è una sconfitta umiliati
Prosegue palle figlia o nel corso di tutta questa campagna elettorale si è visto macro imbarazzato esitante approdo approssimati approssimativo
Cieco di fronte all'evidenza del perché gli elettori non erano disposti a dargli una maggioranza dato che macro non ha mai detto loro ciò che avrebbe fatto c'è un mistero personale in tutto ciò che resta perché resta da spiegare
Nel frattempo però la Francia fa un salto nell'incognita politica sisma all'Assemblea nazionale
Dei battaglioni e rumorosi e litigiosi si installerà hanno da una parte e dall'altra dell'emiciclo trasformandolo in un calderone di passioni
E tutta la fisionomia del dibattito democratico francese che sarà modificata in profondità e allora come governare l'ingovernabile si chiede mia figlia o questa è la sfida cruciale forse il solubile a cui Macron si trova confrontato per un accordo di coalizione con la destra che si ritrova in un ruolo decisivo inatteso ci vorrebbe non solo il consenso dei ma cronisti ma anche quello
Dei repubblicani della stessa destra i cui principali responsabili
Hanno detto di non essere pronti a vendersi per un piatto di lenticchie difficile immaginare che macrolidi esca trovare maggioranze a geometrie variabili caso per caso
Nel momento in cui la sua successione già nella mente di tutti per lui il rischio non è mai stato così grande di restare nella storia come lo spettatore impotente di un quinquennale tu un mandato di cinque anni morto prima ancora di essere iniziato così tra l'altro lo finiamo
Nel suo editoriale di ieri oggi nel mondo a un a un lungo editoriale firmato dal direttore Fenoglio
Sul partito presidenziale travolto dal mandiamo tutti a casa questa volta rispetto a cinque anni fa è accaduto è accaduto il contrario cinque anni fa era stato ma trovo che aveva mandato a casa
I partiti tradizionali invece invece ora sono le estreme a mandare a casa molti ma cronisti
Secondo nel mondo Macron deve cambiare radicalmente metodo e leggiamo leggiamo proprio il passaggio che riguarda la governabilità della Francia di fronte
Ai due potenti blocchi che che si formeranno all'Assemblea nazionale da un lato da un lato diciamo la mia sorella nuova unione
Popolare ecologica e sociale di di me non son dall'altro verso un grumo nazionali di Marine le Pen
Di fronte a questi due potenti blocchi visto che per il momento i repubblicani si rifiutano di diventare la stampella della maggioranza cosa possono fare mano al Macro il suo primo ministro Elysium Elisabetta Don
Ovviamente non molto se il presidente persisterà nelle posizioni negli errori che hanno portato al fallimento di queste elezioni legislative
Il giovane funzionario eletto presidente al primo mandato che voleva incarnare tutte le novità si è trasformato in un ritornello home o il caos
Con l'appropriazione dei simboli della Repubblica l'uso eccessivo della funzione presidenziale la dissimulazione del programma la denigrazione a geometria variabile degli avversari
Insomma per lui sarà impossibile governare si ricorrerà a una iper presidenzialista d'azione Cusi caricaturale da invalidare anticipatamente tutte le promesse di cambiamento
La cosa peggiore sarebbe il persistere in questa tattica giocare col tempo
Per dimostrare che la paralisi e lo stallo sono tutta colpa delle opposizioni e andare dunque poi allo scioglimento dell'Assemblea nazionale è una delle ipotesi che sta circolando Parigi fondamentalmente un anno direi di paralisi per poi tornare al punto con lo slogan home col caos dopo aver sciolto l'Assemblea nazionale sarà andati elezioni anticipate
Per le mondine il tempo non permette più questi calcoli tattici gli anni del quinquennale Totti sta iniziando sono un periodo di non ritorno nel quale su più fronti devono essere prese decisioni importanti
Il caldo dei giorni che ha preceduto questo secondo turno ha sottolineato quanto sia diventato urgente un'azione sulla crisi climatica
Le riforme gli adattamenti della nostra società devono essere avviate il prima possibile la crisi geopolitica sta assumendo la forma di una guerra nel nostro continente
E nel breve termine comporta un rischio di shock economico causato da penuria inflazione
La crisi democratica minaccia gli Stati Uniti mentre in Francia ce l'abbiamo davanti agli occhi con l'ingresso in Parlamento qui quasi un centinaio di rappresentanti di un partito di estrema destra
La congiunzione di questi pericoli che piacciono pone un'immensa responsabilità sulle spalle di macro che è stato rieletto per i prossimi cinque anni con il loro voto gli elettori non gli hanno negato la capacità di fare ma lo hanno chiamato all'ordine per cambiare radicalmente metodo non governare più da solo o quasi accettare di dibattere prendersi il tempo di convincere comporre invece di imporre così l'Hammond nel suo editoriale di oggi
Domenica c'è stato un altro voto importante anche se regionale in Spagna
Dove il Partito Popolare
Ha ha ottenuto la maggioranza assoluta cosa che non aveva pur avendo il Presidente della Regione
In una roccaforte del partito socialista l'Andalusia El Pais parla di stravolgimento in Andalusia nell'editoriale
Di ieri gli andalusi hanno votato in massa domenica la vittoria di Juan Manuel Moreno Bolivia è un risultato storico per il Partito popolare
Chi ottiene la maggioranza assoluta che in quarant'anni di autonomia la destra non ne aveva mai ottenuto nella comunità più popoloso della Spagna
La Provincia di Siviglia diventa un paradigma del profondo cambiamento politico andaluso mai prima d'ora il PSOE il Partito socialista aveva perso in quella in quella provincia fino per l'appunto la domenica
Tra l'altro gli elettori scrive El Pais hanno scelto l'uomo tranquillo moderato Moreno Bunin via nessun grande annuncio nessuna politica radicale e in questo modo Bonilli anche fermato la crescita vertiginosa di box all'estrema destra senza ricorrere all'estremismo stridulo di altri leader del Partito popolare come la Presidente della Regione di Madrid
Il risultato è un disastro per la sinistra
Anche se Sanchez il Partito socialista in questi giorni insisteranno nel dire che ogni elezione a una sua logica Interna ed è così
E chiaro che l'impatto della maggioranza assoluta del Partito popolare in Andalusia costringe Pedro Sanchez a fare una mossa
Dovrà decidere fino a quando rifiutare elezioni anticipate e si aspettare la prossima crisi di governo dopo l'ultima che è stata nemmeno un anno fa ancora più netto il giudizio di un mondo che diaria conservatrice nel suo editoriale di ieri dal titolo il trionfo della moderazione
Perché perché viene spiegato che il trionfo la vittoria di Morengo Bolivia in Andalusia segna l'inizio della fine del ciclo politico del San cinismo
Nel senso che Pedro Sanchez si è si è nutrito in qualche modo delle estreme a partire dall'alleanza con potemmo ossia per governare poi El Mundo ci mette dentro anche gli indipendentisti catalani ma insomma il concetto questo è soprattutto
Al di là dell'Andalusia
A Sanchez il grande perdente nella lotta nella notte delle elezioni ma c'è un altro innegabile vincitore è Alberto Núñez Fejzo
Il leader dei popolari che a soli tre mesi dall'ascesa la presidente sa del Partito era in crisi
Vede moltiplicarsi le aspettative di andare alla Moncloa cioè prendere il posto di Pedro Sanchez come presidente del governo
Insomma la vittoria senza precedenti in Andalusia di Moreno Bonini a cambia lo scenario il ciclo del radicalismo sta volgendo al termine questo giudizio
Nel mondo non abbiamo più molto tempo allora almeno un accenno alla Guerra della Russia contro l'Ucraina ci sarebbero ovviamente molte notizie
Da approfondire al riguardo
Comprese le minacce della Russia contro la Lituania dopo che stato vietato il transito di merci sanzionate dall'Unione Europea
Nel territorio lituani o tra la la Russia stessa e l'enclave di Kaliningrad
Poi c'è tutta la questione del gas che viene affrontato da diversi giornali con le interruzioni che si moltiplicano
Però però noi vogliamo segnalarvi Nicola Bardelle dalle Fidia o di ieri l'Ucraina di fronte alle divisioni dell'Occidente la visita a Kiev di Max Roach Olds Draghi doveva essere il simbolo dell'unità dell'Unione europea nel suo sostegno all'Ucraina di fronte all'invasione della Russia
Via libera lo status di candidato immediato promesse di armi e quant'altro è vero la guerra ad alta intensità che tornata nel cuore dell'Europa a risvegliato l'Occidente
Ma ma nel momento in cui il fallimento della guerra lampo della Russia contro l'Ucraina si trasforma in una lunga e sanguinosa guerra di logoramento nel Donbass
Si è anche aperto una gara tra Russia e Occidente sulla capacità di resistere alle conseguenze del conflitto e la fatica della guerra sta conquistando le opinioni pubbliche occidentali questo si traduce in tensioni crescenti tra le democrazie tensioni che la Russia cerca di alimentare in particolare con il taglio delle forniture di gas
Morale secondo Bava edile figlia o la guerra in Ucraina si gioca su un doppio fronte quello nel Donbass e quello nelle retrovie delle società democratiche il secondo il più vulnerabile del primo dopo la mobilitazione unanime sotto l'impulso dell'emozione emerge il rischio di stanchezza e di visione che può essere superato solo dalla ragione politica e imperativo riallineare le Democrazia attorno dei principi chiari la difesa della sovranità Ucraina nel rifiuto di qualsiasi normalizzazione con la Russia finché non rinuncerà ai suoi progetti imperiali
Il re qui libero della NATO attraverso la costruzione di un pilastro europeo
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale