Capire per conoscere

Ci dovremmo gemellini alle professor Mario Baldassarri Bongiorno professore come Sambon primo maggio grazie molto bene l'antico ovvero far capire per conoscere il numero quattro due due quattro ecco eccome ci ha detto appunto
Roberto Spagnoli giusto ora decreto lavoro direi di partire d'acqua dal decreto lavora anche perché non se ne conoscono i dettagli però e la questione del lavoro e specialmente dei salari
Il militare è l'unico Paese dell'eurozona lei ci insegna che da vent'anni a Salas se la ride itineranti in termini reali in termini di percentuale del PIL insomma pone qualche problemino che ne pensa di qua almeno per quello che ne è uscito adesso del decreto lavoro e che cosa invece bisognerebbe fare
Beh è chiaro che occorre fare la riforma strutturale del fisco perché sappiamo tutti che ha un salario lordo Dini due mila euro
Per esempio come è scosso dall'impresa il lavoratore prende netto mille mille cento euro questo il tema ovviamente il decreto di oggi e nella direzione giusta
Cioè quella di ridurre il cuneo fiscale e contributivo
E però il problema tutto occorre una riforma strutturale questo decreto interviene per da quello che sappiamo diciamo ridurre di quattro punti il cuneo e però lo riduce temporaneamente fino al novembre forse anche fino a dicembre
Chiarissimo quindi lei dice va nella direzione giusta però il problema è che bisogna fare un intervento strutturale ma il problema ma se uno è proprio ieri le faccio un esempio io ha messo in questo decreto di qualcuno
Cento euro in più in busta paga nei prossimi mesi
Se quei cento euro sono lordi vuol dire che il netto in busta paga sarà attorno a cinquanta euro
Sì questo è chiarissimo terrena
Queste chiarissimo però sono però comunque un problema ma è i salari in Italia rispetto agli altri Paesi sono bassi sia se sia così considerati lordi sia considerati nitidi un problema strutturale del bassi salari nostro paesano
No in realtà il costo del lavoro per le imprese
Non è basso anzi alto il problema al punto che il salario netto in busta paga e basso ma soprattutto che da venti anni stiamo fermi con la produttività totale dei fattori e cioè se non c'è produttività che aumenta
Hai voglia a redistribuire una cosa che non c'è calzolaio innanzi tutto che cos'è la produttività totale dei fattori perché la pronti dare lavora abbastanza ovvio si capisce abbastanza bene
Poi ci possono essere problemi di definizione somma di dati matematici massime abbastanza ombre che cos'è quello lungo ogni lavoratore
In un certo pericoli tempo produce quindi deriva dalla quanto lavoro e come fa questo lavoro e da capitale
In impiegato in questo lavoro quindi sono a faccende abbastanza semplice la produttività totale dei fattori che diavolo e però allora la produttività del lavoro e la produttività di un unico fattore a parità di tutti gli anni in cui dal parità di macchinari e tecnologie
Le organizzazioni i costi di infrastrutture e quindi costi della logistica della distribuzione e così via
E quindi si può anche e spingere per avere una maggiore produttività del lavoro
Possibilmente con una maggiore qualità del lavoro ma se tutti gli altri fattori non si muovono e lavoro resta schiacciato in questa mostra
E la produttività totale dei fattori colpire che dobbiamo migliorare
Il lavoro le condizioni del lavoro i capitali le tecnologie e tutto ciò che c'è fuori dai cancelli della fabbrica e cioè le infrastrutture e i trasporti e la logistica fino ad arrivare alle condizioni sociali
Cioè tutto ciò che c'è fuori dal cancello della fabbrica ma anche in termini di servizi sociali asili nido che consentano per esempio alle donne di poter lavorare e combinare anche gli impegni con la famiglia
Quindi per esempio lo dice anche il cosiddetto capitale sociale ha la sua importanza assolutamente sì e questo che Guglielmo da oltre vent'anni
La non è problema di produttività del lavoro
Ecco fermo da vent'anni la produttività totale dei fattori e quindi se non aumenta la produttività i tutto il sistema economico e vuol dire che la redistribuzione di quello che produciamo che è sempre quello e diventa sempre più complicato e difficile
E come abbiamo visto negli ultimi vent'anni
è andata al danno dei salari e dei lavoratori quindi si potrebbe dire che è dato che tutti nel quello che fermo secondo questa punto analisi da oltre vent'anni e tutto quello che diciamo così è fuori dal lavoro dalla fabbrica o dall'attività produttive in quanto a produttività
Molto di queste figlio di una struttura efficace nel bilancio pubblico voi
Assolutamente una struttura ed efficace nel senso che ci siamo disse mille volte
Cioè c'è una spesa corrente che dilaga e gli investimenti pubblici che sono fermi da vent'anni anzi negli ultimi dieci anni li abbiamo pure tagliati
Per tentare di rispettare l'equilibrio finanziario e qui arriviamo al Pnr R. De che continua avere qualche problemino perché non siamo capaci di spendere le risorse pubbliche per investimenti riapre ma non è che sono
Noi ci mettiamo i soldi ma quando ci sono i soldi non li riusciamo a spendere manco ancora calci in quel posto
Sì nacque il peccato originale come abbiamo detto altre volte è che quando si è profilata la possibilità di avere i famosi centonovanta miliardi
Gli Euro dal dal per il Pnr ai quali è stato aggiunto un fondo nazionale dei trenta miliardi
E in fretta e furia giornata tira fuori dai cassetti tutti i progetti possibili che c'erano e che erano stati accumulati negli anni e quello del peccato originale
Di fronte alla disponibilità di risorse occorreva ed occorre avere una precisa strategia
Di Investimenti che stabilisce le priorità in questi investimenti è francamente e questo è stato fatto poco e male
E quindi difesa ho fatto poco e male dai governi precedenti impietriti voglio dire ora non questo non si può incolpare il governo Mellone oggettiva
Assolutamente queste cose noi l'adesione siamo detti fin da due anni fa quindi c'è la registrazione di radio radicale a testimoniarlo
E però adesso bisogna assolutamente porre rimedio in gran fretta ma pochi ma mi sembra molto complicato riuscire a fare un lavoro se riuscirà a fare due anni precedenti
Ma se vogliamo farla ma dobbiamo farlo perché queste risorse devono essere utilizzate presto e bene ma avverassero Girard presto e bene
Devono essere indirizzate ai progetti strategici di livello nazionale non possiamo disperdere le riforme delle le risorse del Pnr in cinque sei sette mila vari progettini
Da assegnare ai comuni che sono cose importanti
Ma e come dico sempre
Delle rotonde non fanno la sua cioè tanto per essere chiari fa andare appresso quelle che lei chiama di mille progettini
Non modifica di molto la produttività totale dei fattori mentre avendo un progetto strategico ancorché si facciano errori poi in quel progetto strategico che sono via obbligata ingolfate terrorizzante madornali
Però comunque vi è potenzialmente una norma porta la produttività totale dei fattori
Va be'lei faccio un esempio clamoroso quello che io considero il grande buco nelle dei progetti del Pnr e cioè manca l'alta velocità da Bologna a Parigi
Cioè tutta la costa adriatica è fuori dall'alta velocità ma quando la facciamo una linea ferroviaria veloce sul lungo la costa adriatica che coinvolga quello che una volta si chiamava la via Adriatica allo sviluppo ecco di fronte a questo buco a questa mancanza di strategia di scelta strategica
E non è che si compensa questa con mille rotonde o cinque mila chi è evidente che il contributo alla produttività totale dei fattori ben diversa anche perché quella che ha chiamato la via Adriatica lo sviluppo
Se si concentrassero lì una buona dotazione di progetti di infrastrutture nuove dall'alta velocità ai porti
E alla digital alla digitalizzazione e quant'altro lei mi insegna che lì ci sono le e distretti economici tra i più qui siamo così aperti di Dalì Emilia Romagna Veneto Marche Abruzzo e Puglia
Esattamente cioè tutta la cosa che peraltro l'Unione europea ha indicato più di quindici anni fa
Come il Corridoio nove come grande direttrice di sviluppo europea si chiama corridoio nove su quel corridoio nove
Il per ora il Pnr ha dimenticato
L'alta velocità a Bologna Bari ma mi vuole spiegare il perché perché io in questo francamente di questo se ne parla abbiamo parlato nuovi non solo se ne è parlato anche molto tra l'altro lì vi sono posti importantissimo non come Taranto che ricordo
è uno dei pochi porti italiani approfondita ad alta profondità quindici possono arrivare se non mi ricordo ma ride i super con le super contenne non per nulla ce l'hai la Serravalle rotta voglio dire c'è una ragione per cui ci apriva la porta elicotteri Cavour
Ecco e certo bisognerebbe modernizzare i primi Obama denso alleggerito scusi i tagli al centro dell'Adriatico c'è un POR è ancora una buona fatto dall'imperatore Traiano perché già i fondali
Ed è la del naturale italiana anche perché se non ve lo facciamo noi pochi c'è il rischio che se è di quella linea quella diventa una rotta di forte integrazione capitalistica come possibile per tante ragioni anche geopolitiche
Di cui nulla lo stiamo a parlare e se non lo facciamo noi nel corridoio adriatico lo fa con la Croazia la Slovenia lo fanno e certo intanto sulla facciamo noi al centro dell'Adriatico su ancora
E chi rischia che slitti tutto a Trieste per carità con tutto rispetto per Trieste ma Trieste un po'più a nord non è ma il senso dell'aliasing ma il rischio vero e che se la faccia dall'altra parte
La Croazia tutto balcanico sino a Craxi la Slovenia Capodistria
Rijeka fra il fiume Dubrovnik Ragusa cioè di tre buoni per importanti poi interrogativo Galbusera uno dei grandi centri commerciali mercantili all'epoca della Serenissima quindi ovvio dice anche un po'Testori e dietro
Grandi lei riprende quello che dico da tanti anni e lei ne è testimone per fare queste scelte strategiche basta guardare la la cartina geografica e conoscere un po'di storia euro sembra una difesa eccessivo ci ci
Sorbana però le voglio dire una cosa visti in questo un ragionamento sulla linea adriatica sulla vari a Bologna Bari alta velocità eccetera
Io ebbi modo di farlo con l'allora ministro Giovannini che è un caro amico persona perbene da tanti anni
E lei mi rispose che non poteva inserirlo perché quell'opera non poteva essere realizzate finita entro il due mila ventisei si son tutti i progettisti del PM avere debbono finire
Entro il due mila ventisei benissimo ne presi atto
Ma chiede anche quale progetto del PM RR finirà se il due mila ventisei è evidente che se Europa sopra progetti strategici importanti
E intanto importante metterli nel piano cominciare lì comincerà a fare delle tranche ovviamente
E poi al due mila ventisei
Che manca un pezzetto se manca un pezzo
Si completeranno dicono io dire uno fa un po'meglio doveva ventotto che mai l'uno fa un progetto lo spoglio DC color diciamo così lo programma fino al due mila ventisei con i finanziamenti europei successivamente con i finanziamenti del bilancio italiano
Non mi pare che sia qui così complicato persino io arrivo Anzio successivamente può finanziare lavori bilanci in ordine del bilancio ordini Colin con discorsi
Del bilancio ordinario europeo si fondi di questioni fondi strutturali ossia con la compartecipazione del bilancio italiano oltretutto lì si potrebbero organizzare le cose in maniera
Ci sia anche una forte partecipazione di capitale privato nazionale internazionale perché se uno si metta a fare certo tipo di opera un certo tipo di zone economiche speciali le mi insegna
Gli ETR sono dei magneti per il grave per il capitale internazionale voglio dire nell'altro abbiamo sotto gli occhi una prova provata clamorosa
Che tutti conoscono
Ed è l'alta velocità da Milano Bologna-Firenze Roma Napoli Salerno
Quell'alta velocità ha cambiato la faccia dell'Italia e anche dell'Europa
Sappiamo tutti che per decenni per andare da Roma a Milano e viceversa bisognava prendere l'aereo al momento in cui è stata disponibile l'alta velocità difatti abbiamo messo in crisi l'Alitalia perché è molto più comodo più efficiente
Andare con l'alta velocità che non
Con il sì tra l'altro sulla sull'Adriatico non ci sarebbe da dover sfondare l'Appennino comunque problemino ingegno dicono mandare peraltro sull'Adriatico l'attuale linea adriatica ferroviaria che sta sulla spiaggia
E che quindi blocca un po'tutto lo sviluppo di tutta la costa adriatica l'alta velocità sarebbe fa arretrata sostanzialmente e quella che rimane la ferrovia attuale adriatica potrebbe essere
Già fatta una bella metropolitana di superficie per collegare le città sulla costa
E avremmo sostanzialmente un doppio impulso
La nuova linea ad alta velocità e la vecchia linea che diventa una linea per il trasporto dei alle vivace però la domanda il ministro Giovannini che persona di assoluta qualità le ha risposto in quel modo secondo lei quali sono le ragioni effettive per cui insomma
I i gruppi etnici della nostra impresa non fanno pressioni in questo la nostra amministrazione non non non non riesco a progettare così ovvio
Che è ovvio però ripeto attenzione è una scelta politica e quindi il mio auspicio è che questo Governo piaccia o non piaccia un governo politico ha una sua maggioranza e quindi alla possibilità di fare scelte politiche
Chiarissimo senta un'ultimissima cosa in chiusura c'è il nuovo la nuova bozza nuove ipotesi di patto di stabilità europeo che ne pensa
Beh francamente penso che sia una enorme gigantesca ipocrisia
Cioè non abbiamo discusso negli anni il peccato originale delle dei vecchi parametri di Maastricht cioè fissare l'impiego del tre per cento di del il totale e sessanta per cento di debito PIL senza distinguere tra spesa corrente investimento pubblici il discorso che abbiamo appena fatto paura ecco è una pura follia contro la teoria economica e contro l'evidenza empirica degli ultimi vent'anni ora ricorderà che Romano Prodi definì quei parametri stupidi bene
E il nuovo Patto di stabilità pare che dia più flessibilità per l'aggiustamento ma confermando quei due parametri famigerati e allora al mio commento è che se quei parametri erano stupidi non è che con un
Più di flessibilità diventano intelligenti stupri eravamo tutti d'accordo chiarissimo bene
Mi sembra chiara la sua impostazione a questo punto se abbiamo già il sì bene ringraziamo tantissimo il professor Mario Baldassarri buongiorno professore buon primo maggio e ci sentiamo la prossima dopo il grande