Il Rapporto Istat 2023. Intervista a Roberto Morassut

Radio radicale siamo con Roberto Morassut del partito democratico per parlare del rapporto Istat due mila ventitré che è stato presentato oggi qui a Montecitorio
Allora un rapporto importante che insomma ci spiega anche un po'come se siamo usciti dal dal dal dal triennio del del del corvidi e come stiamo affrontando questa difficile situazione
Della della guerra allora lei che impressione ha avuto partecipando alla alla presentazione del del rapporto soprattutto leggendo i dati che ci sono in questo rapporto
Beh della fotografia di un Paese sospeso tra enormi problemi
Grandi difficoltà e anche però una capacità di reazione di resilienza molto molto importante
Le dinamiche demografiche segnalano un calo
Soprattutto la popolazione giovane un calo di nascite che è un record assoluto dall'Unità d'Italia in poi del due mila ventidue sono nati trecentosessantatré mila nuovi
Bambini però abbiamo avuto più morti
Circa settecento più di settecento mila morti
Adesso sarebbe con lungo entrare in tutti i dati ma per esempio di segnalare anche
Il problema del calo delle risorse idriche
Che in dieci anni si è ridotto del cinquanta per cento pensate
Dello spopolamento delle aree interne soprattutto nel Mezzogiorno
E quindi un paese che si sta che sta cambiando con rischi enormi
Per quello che riguarda i giovani per quello che riguarda gli anziani che si prevede avranno meno tutele meno protezioni
Per quello che riguarda le aree interne e le risorse naturali da questo che vuol dire che noi abbiamo una grande carta in mano questo documento che il PNR fino a due anni fa l'economia un Porretto anche grazie agli incentivi dell'edilizia per esempio che ne sono finiti
Il Pnr R e la carta e per la ripresa ora io
Do un giudizio politico
La destra non sta facendo il PM per non sta attuando il PNR
Nello stesso tempo sta proponendo delle riforme chiamiamole così
Tra l'autonomia differenziate la delega fiscale
Che accresceranno le disuguaglianze cresceranno rilasci reazioni territoriali e generazionali
E rilasci azioni anche sociale ecco nel rapporto Istat il c'è già questo elemento o ritiene che non ci sia ancora
Naturalmente il rapporto Istat non c'è un giudizio politico ma nella fotografia si vede chiaramente si può si può detrarre chiaramente un giudizio politico come quello che io sto dando di evidente il Paese ha bisogno di collisione
Bisogno di unirsi sia allungato territorialmente si sta lacerando e si sta spaccando al suo interno
Appunti sia generazionale dal punto di vista territoriale
Quindi c'è bisogno di maggiore coesione dal punto di vista istituzionale cioè bisogna trovare una forma
Per un regionalismo di tipo nuovo per una riforma degli enti locali che il Paese a compattarsi
Occorre avere molta attenzione all'interno e che occorre una proposta politica di sviluppo economico che mette insieme trazione ecologica versione digitale e giustizia sociale
E questo è il compito che mi come si sta dobbiamo perseguire ci stiamo lavorando
Ma e la nostra strada terrà un'alternativa ad un governo che invece sta portando il Paese in audizione spacca
Senta lei si è occupato di
Di territorio di urbanistica
è molto attento a queste questioni tra l'altro credo che è nella commissione sul degrado delle periferie
Voglio sapere se è nel rapporto Istat aveva letto delle cifre che riguardavano i grandi centri urbani e di come stanno cambiando attraverso le cifre dell'Istituto di statistica
Il rapporto si adesso lo leggerò meglio ma nella sintesi che è stata offerta oggi soprattutto si è concentrato un cameriere interno
Ora le aree interne un'espressione abbastanza generiche assicuriamo ma è un'espressione che racchiude
Vorrei chiudere anche le periferie urbane
Tant'è vero che io ho presentato una proposta di legge costituzionale che adesso il Pd chiederà si discute in Commissione Affari costituzionali che una riforma dell'articolo quarantaquattro della Costituzione
Un articolo che si occupa delle zone montane nelle zone montane
Oppure la Costituzione fu
Aperta diciamo una
Attenzione particolare fu data con quest'articolo al recupero dello distanza fra città e campagna perché la campagna si era svuotata con la guerra
Ora questo non è più un tema
Diciamo che è un tema che ha cambiato di segno e quindi si deve dare attenzione alle periferie urbane alleare interni
Quindi articolo quarantaquattro assente già essere modificato
Perché si introduca anche un principio costituzionale della condotta dello Stato quando si fanno i bilanci quando gli enti locali si occupano degli Investimenti questo un tema assolutamente importante
Penso leggerò meglio il rapporto degli sette ma naturalmente il tema dei centri urbani cioè non stiamo parlando delle dell'autonomia differenziata con un occhio alle regioni
Poi si parla della reintroduzione delle province
Tanto una proposta del Pd Fausto sono provvedimenti che sono al Senato sino al Senato ma nessuno di questi provvedimenti metterla al il fuoco della lente sui grandi centri urbani che sono pomodori dello sviluppo ma da altre città
Quattro città che sono intorno oltre un milione di abitanti Milano Torino Napoli e Roma dalla città di Bologna che oltre cinquecento mila abitanti questi sono i nostri sono i pistoni del nostro motore economico
E questi grandi aree va dato un ordinamento speciale
Possono essere ancora sottoposte alle decisioni di tre livelli istituzionali
Significa farle scoppiare
Quindi questo è un altro punto molti
Vuole dire qualcosa lei prima ha fatto il uno dei primi valutazioni che ha fatto era disegno democrat demografico allora si sente di aggiungere qualcosa sul tema dell'immigrazione
Pensando al saldo scusi se utilizzo questo termine che molto brutto dal salto tra le nascite
Le no l'Italia è un Paese di immigrazione l'Italia è sempre stato un Paese di immigrazione
Di afflusso di nuove ora proprio a questo aspetto è stato dato negli ultimi anni un accento particolare per notte vicende visioni politiche persino ideologiche e ma l'apporto dell'immigrazione un apporto pubblico un apporto vivificante
Per una comunità nazionale naturalmente
Va governato
Va gestito noi facciamo molte critiche al governo perché non c'è una gestione dell'immigrazione
Non c'è una gestione del del della però il Governo sta cercando di fare una politica europea su questo Mastronardi la Meloni avuto
Diciamo avuto un tradimento da parte dei suoi alleati sopra Nisticò perché ha tentato una mediazione stata respinta
L'esito dell'ultimo vertice europeo è stato questo
Non riesce questo governo ad avere una personalità in Europa tra tale da poter porre da questioni di Dublino
Mi riesce a diciamo perché non lo vuole aprire il tema di un pattugliamento del Mediterraneo di tipo europeo
Si è affidata ad un vago piano Mattei che sostanzialmente non porta nessun beneficio quindi siamo
Ci sta provando anche se poi insomma ha visto il premier tunisino ha chiuso a alle ipotesi che sono state fatte di offre lei si si si si si trova le porte chiuse tutte le parti poi comunque
Se guardiamo per esempio il tema dell'energia tutte le alternative
Alle forniture del gas russo sono state sottoscritte dal governo Draghi con l'Algeria con giambico con gli altri Paesi
E e anche con gli Stati Uniti per riequilibrare la mancanza di fondo di assunzioni
Ad oggi questo governo non ha impostato una politica alternativa né sul tema dell'energia né sul tema dei migranti ed è in difficoltà
Ed è in difficoltà e invece noi diamo S in grado di porre la questione a livello europeo e di riaprire la questione di Dublino e anche di una politica del Mediterraneo che si a Napoli e di contesto europeo su questo il governo non facciamo una fortissima critica
Va bene allora speriamo che nel prossimo rapporto Istat ci ci ci sia non ci saranno insomma
Cifre più Confort consiglio a chi è interessato a consiglio agli ascoltatori di documentarsi di di di di leggere con attenzione questo rapporto che questa volta
Sempre l'Istat offre sempre la fotografia molto importante del Paese risolta
Si possono trarre letture molto molto indicative di Commissione s'
Grazie come sempre Roberto Morassut il Partito Democratico