Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì primo dicembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi ci occuperemo della scopo trentotto il vertice sul clima delle Nazioni unite che si terrà negli Emirati Arabi uniti a Dubai i con una serie di polemiche perché Emirati sono
Uno dei grandi produttori di idrocarburi al mondo e il presidente della Cop il sultano Al Jaber
è il presidente di una grande società petrolifera leggeremo l'editoriale dal Financial Times su una coppia di petrolio e gas e poi un altro commento da Liberazione assurdo altro tema l'Ucraina la guerra della Russia l'Economist vi dedica la sua copertina e la domanda è questa Putin sta vincendo per ora sembra vincere questa guerra in Ucraina
Il suo più grandi a sette la mancanza divisione strategica dell'Europa scrive
L'Economist leggeremo anche e soprattutto un editoriale dal Times di Londra
Sulla Russia che si arma per la battaglia il Bilancio della difesa più elevato dalla fine del del dell'Unione Sovietica
E misure per reprimere ogni forma di opposizione alla guerra parleremo anche di Henry Kissinger scopo scomparso la scorsa notte a cent'anni di età lo faremo con un editoriale del Washington post
Che ricorda che l'eredità di Kissinger fa ancora dibattere negli Stati Uniti altrove
Infine se avremo tempo l'Italia vista dall'estero le mondo oggi pubblica una lunga analisi Diana caval
Sulla tentazione presidenziale di Giorgia Meloni il Presidente del Consiglio ha avviato una profonda riforma della Costituzione italiana
Destinata adottare il titolare della sua funzione di una legittimità popolare Diretta e di una maggioranza assoluta stabile
Ma questo spiega poi alla Kamal svuoterebbe di fatto il ruolo del presidente della Repubblica
Cominciamo però dalla Coop ventotto dall'editoriale di ieri del Fraktion Times che ha un titolo significativo una coppia di petrolio e gas
Gli Emirati Arabi Uniti sono sotto pressione per un vertice sul clima di sia di Successo scrive il quotidiano della City
Lo sfondo della conferenza ONU sul clima Cop ventotto che iniziata ieri a Dubai
è sempre stato infausto la guerra finge il Medio Oriente l'Europa l'economia globale ancora segnata dalla pandemia dalla crisi del costo della vita
Gli elettori hanno appena espresso un forte sostegno a leader e partiti negazionisti del cambiamento climatico dei Paesi Bassi così come in Argentina per coronare il tutto questa settimana un'ombra scende è scesa sul paese ospitante questo incontro gli Emirati Arabi Uniti e sull'uomo scelto come presidente della Coop il sultano al chamber
La scelta di un presidente della Coppi il cui lavoro quotidiano e gestire la compagnia petrolifera nazionale di Abu Dhabi Lad no crea di proprietà dello Stato
è stata controversa fin dall'inizio più di cento parlamentari americani europei hanno compiuto il passo il solito di chiederne la rimozione a maggio
Le preoccupazioni sono riemerse questa settimana quando sono state pubblicate alcune inchieste giornaliste che basate su documenti riservati che sembrano mostrare che gli Emirati Arabi Uniti
In intendessero utilizzare il loro ruolo di presidente della coop per discutere accordissimo combustibili fossili con quindici Paesi
Mercoledì il Sultano al già Berra ha negato con forza a quelle che ha definito false accuse
Quelle secondo cui il suo paese avrebbe pianificato di utilizzare il vertice per promuovere i propri interessi
Commerciali sul petrolio e gas
Tuttavia queste inchieste mettono ulteriori pressioni sugli Emirati Arabi Uniti affinché dimostrano di poter agire come mediatori neutrali per avere una coppia di successo in un anno durante il quale i record di temperatura globale sono stati battuti ripetutamente l'incontro serve a promuovere un nuovo fondo volto ad aiutare i Paesi poveri ad affrontare la crescente incidenza dei danni legati al clima un inventario globale dei progressi compiuti dall'accordo sul clima di Parigi nel due mila e quindici dovrebbe diventare il trampolino di lancio per garantire
Che le future copia facciano di più per affrontare il fallimento nel ridurre le emissioni di PCI o due
Per ridurre il divario tra gli obiettivi di Parigi e le azioni che sono state adottate fino ad oggi
Alcuni Paesi spingono per un accordo per eliminare gradualmente l'uso dei combustibili fossili principale responsabile del riscaldamento globale
Ma altri vanno in direzione diversa chiedono che l'uso di petrolio e gas sia ridotto gradualmente nel tempo
Un potenziale vantaggio delle inchieste giornalistiche su sul ruolo del del degli Emirati Arabi Uniti durante la Coppa è che il furore dell'opinione pubblica mette il luce i piani delle grandi compagnie petrolifere nazionali come ad hoc nel Complesso quasi nessun gruppo petrolifero di gas sta facendo abbastanza per promuovere un'economia globale più verde
Le emissioni derivanti dalle attività dei gruppi petroliferi ammontano a quasi il quindici per cento di tutte le missioni
Legate all'Energia
Pari quasi alle missioni
Degli Stati Uniti mercoledì Al Jaber ha insistito che un numero compra significativo di società petrolifere e del gas globali
Sono pronte ad allinearsi agli obiettivi zero emissioni nette entro il due mila cinquanta
La capacità di queste società
Di presentare effettivamente dei Progetti dettagliati su come intendono ridurre le emissioni e aumentare gli investimenti nell'energia politica questa capacità sarà
Un test per verificare se la convento otto sarà in grado di realizzare qualcosa nonostante le polemiche che l'hanno circondata così tra l'altro
Il il Financial Times e una sorta di beneficio del dubbio viene offerta agli Emirati Arabi Uniti al sultano Al Jaber anche da Libération in un editoriale il cui titolo abbastanza netto assurdo poi però nel testo
Si vede che
Un po'di speranza viene riposto in questa Coppa ventotto
La domanda iniziale divide questa dobbiamo negoziare con i nostri nemici o almeno con quelli con cui abbiamo profondi disaccordi
La questione agitato molti paesi ma anche licenziati politici militanti del clima da quando il sultano Al Jaber ministro il presidente della compagnia petrolifera di Abu Dhabi
è stato nominato presidente della coop ventotto che si è aperta a Dubai
è vero che a prima vista le scelte del luogo del presidente di questa conferenza possono sembrare assurdi un'operazione di green washing x x è il
Tanto più assurdi perché il momento è particolarmente grave il cambiamento climatico non fa più ridere nessuno o quasi è diventato una realtà concreta con lo scioglimento dei ghiacci innalzamento del livello del mare
I fenomeni estremi sempre più frequenti tutto ciò sta sconvolgendo profondamente la nostra vita
Quotidiana è la situazione peggiore Russel non l'affronteremo rapidamente con misure forti
Ma cosa contribuisce maggiormente al riscaldamento globale i combustibili fossili e
Sultano Al Jaber con la sua società e gli Emirati Arabi Uniti
Con i loro giacimenti di gas e petrolio sono tra i principali produttori di combustibili fossili insomma c'è un errore
La domanda da porsi tuttavia è se sia davvero così stupido alla fine discutere del previsto declino dei combustibili fossili con le stesse persone che riproducono
Dato il successo molto relativo di alcune precedenti copro organizzati in Paesi rispettosi del clima
Potremmo anche andare diritti al punto e parlare con chi e più resistente al cambiamento
Il ritratto che pubblichiamo scrive Liberazione del sultano Al Jaber
Mostra chiaramente che si tratta di un uomo pragmatico che ha lavorato duramente per creare una società di energie rinnovabili Nadar
E che ha dato il suo nome alla città verde che sta cercando di costruire vicino ad Abu Dhabi anche se poi bastare attualmente
Di fatto è l'ennesimo
Progetto immobiliare di lusso ad ogni modo lui di rinnovabili se ne intende è già qualcosa
Non resta che convertire alla sobrietà Luís e le molteplici lobby agenzie dico di consulenza che lo circondano non è una vittoria
Un grande sfida così tra l'altro Libération vedremo naturalmente quali saranno
I risultati della Coop ventotto oggi vogliamo tornare a parlare de la guerra della Russia contro l'Ucraina vi segnaliamo sin da subito
La copertina dell'Economist che sta uscendo in queste ore nelle edicole europee
E è il titolo del principale editoriale che certo non è ottimista Putin sta vincendo dentro la macchina da guerra della Russia la tesi dell'Economist l'accenniamo poi ci torniamo domani leggendo tutto l'editoriale
è che per ora punti in sembra vincere la guerra in Ucraina per ora
E ha un grande asse
è la mancanza divisione strategica dell'Europa il che si riflette in un editoriale pubblicato ieri
Dal Times di Londra la Russia Siri arma per la battaglia
Fondamentalmente Putin si è preparato anche con il bilancio nazionale
Anna guerra lunga
Andiamo a leggere il Times cosa che l'Unione Europea ogni europee non stanno facendo davvero andiamo a leggere il Times però l'invasione dell'Ucraina sta costando caro alla Russia non solo la Russia subito circa trecento mila perdite la la la peggiore perdita di vite umane e feriti in combattimento dalla seconda guerra mondiale ma è anche costretto a dimezzare il suo bilancio per l'assistenza sanitaria e infantile a tagliare la spesa per la scienza il tutto per finanziare l'esercito
Il nuovo bilancio russo aumenterà la spesa per le forze armate del settanta per cento è tre volte il Bilancio dalla difesa del due mila ventuno l'anno prima dell'invasione
Nuove ingenti somme verranno poi sospese per la polizia la Guardia nazionale le agenzie di Intelligence le carceri
Tutti utilizzati per reprimere qualsiasi segnale di dissenso in un Paese che più che mai stato indù tornando una dittatura stalinista
Il denaro extra verrà utilizzato per rafforzare la capacità della Russia di contrastare qualsiasi tentativo ucraino di riprendersi i territori occupati
L'obiettivo è rimediare agli spettacolari fallimenti militari degli ultimi ventuno mesi e sfruttare il calo del sostegno occidentale sia in termini politici che militari all'Ucraina
Ad accompagnare questa militarizzazione dello Stato russo c'è un grande incentivo finanziario
Per i media e la propaganda di Stato sarà finanziata anche la campagna per schiacciare ogni forma aperta di opposizione alla guerra indurre il popolo russo
A vedere la guerra come un ripetizione dell'eroica resistenza sovietica l'invasione nazista
Presentando il bilancio per il due mila e ventiquattro il ministro delle Finanze Anton
Sì l'One Love affermato che l'accento sarà posto sull'assicurare la vittoria della Russia in Ucraina e garantire tutto il necessario per il fronte questa frase
Fa eco allo slogan di Stalin in tempo di guerra tutto per il fronte tutto per la vittoria ora si spenderà più per la difesa che per la sanità un le spese sociali
Ci saranno poche difficoltà trovare i soldi la Russia è stata capace di dirottare le sue esportazioni energetiche dall'Europa all'India alla Cina
Che ora qui stanno quantità record di petrolio russo Mosca è stata anche astuta nell'aggirare le sanzioni occidentali trovando nuovi mercati nei Paesi del Terzo Mondo sfruttando appieno
Il rifiuto della Turchia di imporre sanzioni la Turchia vacillante membro della NATO è diventata un Amber per la Russia per importare merci
Vietate e ottenere accesso ai finanziamenti bloccati dall'Occidente
I russi spiega al Times potrebbero non vedere gli effetti immediati di questo momento di
Spesa militare ma noteranno sicuramente raddoppio degli sforzi per controllare le loro parole i loro pensieri
Putin con l'incoraggiamento della Chiesa ortodossa russa ora sostiene che la guerra in Ucraina è una battaglia contro le influenze culturali sataniche provenienti dall'Occidente
Vettel risalto l'atteggiamento liberale dell'Occidente nei confronti dell'omosessualità
è quella che chiama il e quello che chiama il movimento sociale internazionale LGBT che secondo Putin mira a distruggere la vita familiare russe a minare i valori tradizionali tra l'altro ieri è stato adottato una legge che fa fondamentalmente della de de di gay e lesbiche dei dei fuorilegge dei criminali
Avanzando la sua pretesa di essere il paladino di questi valori prosegue il Times Putin sostiene che la Russia ora sta combattendo non solo per la propria libertà ma per quella di tutto il mondo il risultato ovviamente sarà una nuova repressione di ogni pensiero indipendente un nuovo ciclo di oppressione per i gay e una coltre di paura per chi non segue
La linea ufficiale il rischio essere denunciati affrontare accuse di estremismo o di indebolimento della sicurezza dello Stato insomma Stalin è tornato dalla tomba
Il contrasto tra il nuovo bilancio della difesa della Russia e la fatica dell'Ucraina nell'ottenere armi per la sua difesa e particolarmente crudele
Il ministro degli Esteri ucraino espresso frustrazione in una riunione che si è tenuta la NATO questa settimana per la lentezza nella consegna delle armi promesse dall'Occidente
Dobbiamo continuare a lottare in Ucraina non mollerà ha detto Dimitro con lei ma
Nonostante i segnali di stanchezza per la guerra
Tra alcuni Paesi occidentali l'America ha insistito sul fatto che non c'è alcun sensazione di stanchezza
Ma anche l'Occidente deve commentare i propri bilanci per la difesa e accelerare le consegne di armi Mosca pasta dimostrando tutta l'urgenza così tra l'altro il Times
Il Times di Londra un accenno almeno a ricchissimo Ger scomparso a Centanni l'altra notte il Washington ovviamente sono molti gli articoli che ricordano questo statista americano ve ne segnaliamo uno perché molto equilibrato del Washington post l'editoriale mezzo secolo dopo l'eredità di Kissinger fa ancora dibattere stato sì uno dei grandi statisti più influenti nella storia degli Stati Uniti
Il suo trionfo avvenuto mezzo secolo fa l'apertura delle relazioni tra Stati Uniti e Cina ritiro degli Stati Uniti dal Vietnam gli accordi su i primi accordi sul controllo degli armamenti con l'Unione Sovietica
Gli accordi israelo arabi che hanno instaurato l'influenza americana in Medio Oriente
Ma la sua eredità e complesse contestata e contiene lezioni che dovrebbero servire agli americani nel momento in cui hanno di fronte sfide di politica estera complicate scrive il Washington posta a cui di vi rinviamo a proposito di Stati Uniti invece un'altra segnalazione la prendiamo dal Financial Times di ieri che da un commento di Edward ius a proposito delle presidenziali
E di quella che secondo i ius potrebbe essere un jolly per il due mila ventiquattro nicchie haley che si è candidata alle primarie nel partito repubblicano
Tramper favorito per la nomination ma molti elettori americani non vogliono una ripetizione delle elezioni del due mila e venti e proprio per questo il nome di haley potrebbe emergere nei prossimi mesi lei non è una moderata come spesso viene Bollate in modo sbagliato imporrebbe un limite di cinque anni al mandato dei funzionari pubblici
Vuole inviare le forze speciali americane ingressi cupole tagliare la profondamente la sicurezza sociale pensa che il Bari del sia debole sulla Russia e la Cina è Hamas ma i contenuti del suo programma sono irrilevanti tutti appaiono moderati rispetto Trump ma
Dato che non è Trump Nikki Haley avrebbe molte più possibilità di sconfiggere Giuba interne il suo problema e che Trump rimane il grande favorito per la nomination e poi Edward Iuss
Racconta anche i dettagli di chi sta sostenendo dietro le quinte Nicchi Haley
Per chiudere l'Italia vista dall'estero ma da un po'di tempo che non vi propongo proponevamo articoli in questo allo rubrica oggi nel mondo pubblica una lunga analisi via mancava al sull'attenta azione presidenziale di Meloni questo il titolo il Presidente del Consiglio ha avviato una profonda riforma della Costituzione italiana
Destinata adottare il titolare della sua funzione cioè il presidente del Consiglio di una legittimità popolare diretta di una maggioranza stabile
Meloni ha voluto farne la madre di tutte le riforme
Qual è il il problema da un lato c'è questo premio di maggioranza che ma un partito o una coalizione che potrebbe ottenere molto meno del cinquanta per cento
Dall'altro invece questa riforma viene presentata come la contrapposizione tra la volontà popolare e i giochi di palazzo
Solo che tocca un aspetto fondamentale del sistema politico istituzionale italiano il ruolo del presidente della Repubblica che è una sorta di motore di scorta della democrazia italiana
La riforma indebolisce notevolmente il suo ruolo attuale impedisce al presidente della Repubblica di assumerà il controllo della politica
In caso di mal funzionamento ecco perché è una riforma che sarà molto controversa secondo l'Hammond ci fermiamo però oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale