La nota antiproibizionista

Buongiorno a chi è all'ascolto di radio radicale anche in questa lunedì primo gennaio del due mila ventiquattro
Qualche giorno fa alla fine dell'anno
L'International dal quale si consorzio ma ha pubblicato il rapporto che valuta lo stato di avanzamento degli obiettivi indicati dalla dichiarazione ministeriale diffusa al termine del segmento di alto livello
Che si tenne all'inizio dalla Commissione droghe delle Nazioni Unite a Vienna nel due mila diciannove
L'International d'acqua si consorzio ma è una rete globale formata da oltre centonovantadue organizzazioni non governative
Impegnate a promuovere un dibattito Obiettivo sulle politiche delle droghe a livello regionale nazionale internazionale e a sostenere politiche efficaci basate sulle evidenze
Il titolo del documento è chiaro ed esplicito o Streak fuori strada le politiche che puntano alla proibizione all'eliminazione delle droghe non hanno ridotto i mercati illegali non hanno affrontato il loro legame con l'insicurezza delle persone la violenza criminalità organizzata
Allo stesso tempo il modello punitivo portato avanti dal sistema globale di controllo delle droghe
Ha minato alcuni degli obiettivi chiave della stessa dichiarazione ministeriale del due mila diciannove e delle stesse Nazioni Unite tra cui la promozione della salute quella dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile
Nonostante i miliardi spesi per il contrasto
Tutte le fonti disponibili indicano che nel periodo due mila diciannove due mila ventitré coltivazione produzione e traffico di droghe illegali sono aumentati
In aumento anche il numero di consumatori tra i quindici e i sessantaquattro anni nell'ultimo anno ne ha fatto uso una persona su diciassette
Le droghe sintetiche i precursori le nuove sostanze psicoattive sono proliferate in parte anche come conseguenza dell'aumento dell'attività di contrasto che hanno spinto i trafficanti a produrre nuove sostanze che tra l'altro pongono nuovi rischi spesso sconosciuti
Per la salute dei consumatori
L'economia illegali alimentano violenze i conflitti in particolare nei Paesi produttori e di transito del sud del mondo
I flussi finanziari illeciti sono cruciali
Nel collegare traffico di droga e criminalità organizzata e corruzione ma mancano dati aggiornati e completi sulla portata del fenomeno e manca la cooperazione tra Paesi sedi di importanti istituzioni finanziarie dei paradisi fiscali
E pochi sono stati i progressi per sviluppare politiche basate sulle evidenze in grado di affrontare in maniera efficace la connessione tra mercati illegali criminalità organizzata e insicurezza delle persone
Come accade per l'economia legale Perillo narcotraffico le tecnologie digitali sono diventate sempre più importanti ciò avviene in diversi segmenti della catena di distribuzione sfruttando molte tecnologie diverse
Per far fronte alla volatilità del mercato alle azioni di contrasto i traffici illegali si spostano e si apriranno in ambiti digitali
Poco trasparenti ancora più difficili da controllare l'Ufficio dell'ONU sulla droga e il crimine sottolinea che gli strumenti per valutare il ruolo di queste tecnologie sono Complessi richiedono molto impegno in mancano dati affidabili
E le persone che usano droghe
Gli obiettivi indicati dalla dichiarazione ministeriale del due mila diciannove sono ben lontani dall'essere stati raggiunti anche qui siamo fuori strada e di molto
Nonostante gli ingenti investimenti per vietare controllare le droghe indicatori regionali e nazionali disponibili indicono un aumento allarmante dei morti a livello globale in particolare in relazione all'aumento dell'uso di oppioidi sintetici soprattutto in Nord America
Le persone che fanno uso di droghe continuano ad affrontare rischi maggiori di contrarre malattie rispetto alla popolazione generale più di sei milioni e mezzo di persone che fanno uso di droghe nel mondo sono affette da epatite C in aumento rispetto al due mila diciannove
Il dodici per cento delle persone che si iniettano droghe e affetto da HIV il numero di Paesi con qualche forma di intervento di riduzione del danno e leggermente come intatto ma la disponibilità rimane molto limitata in particolare per le persone oppresse ed emarginate
Si stima che solo una persona su cinque tra quelle che usano droghe riceva un trattamento tra l'altro con grandi disparità tra le regioni e all'interno dei singoli Paesi e ci sono inoltre diffuse segnalazioni di presunte terapie non basate sulle evidenze e di pratiche anche che equivalgono a torture o maltrattamenti
Dal due mila diciannove diversi paesi hanno adottato leggi o politiche che facilitano l'accesso ai farmaci cannabinoidi e nel due mila e venti la cannabis è stata rimossa dalle lenti coda la tabella quattro
Della convenzione unica sulle droghe mi novecentosessantuno ed è stato riconosciuto il valore terapeutico in tutto il mondo esistono oltre quattrocentocinquanta studi medici clinici sull'uso degli psichedelici per il trattamento delle malattie mentali
Tuttavia nei paesi a basso e medio reddito la disponibilità di oppioidi per la cura del dolore e le cure palliative e quaranta volte inferiore rispetto ai Paesi ricchi più dell'ottantadue per cento della popolazione mondiale quindi stiamo parlando di praticamente un quattro quinti della popolazione mondiale accesso a meno del diciassette per cento dei farmaci a base di morfina siamo molto fuori strada e siamo fuori strada anche per quanto riguarda la giustizia e la tutela dei diritti umani
Il numero totale di persone private della libertà in tutto il mondo ha continuato a crescere negli ultimi quattro anni passando da una stima di dieci milioni settecento mila nel due mila diciotto a undici milioni e mezzo nel due mila ventitré
Più di una persona su cinque in carcere per un reato di droga senza alcun miglioramento dal due mila diciannove
Dalle quattrocentoquaranta mila alle cinquecento mila persone nel mondo sono sottoposte a detenzione obbligatoria per droga altre migliaia sono detenute contro la loro volontà in presunti centri di riabilitazione privati
Il numero documentato di persone giustiziate per reati di droga e passato da novantuno nel due mila diciannove a duecentottantacinque nel due mila ventidue la stragrande maggioranza dei paesi mantiene inoltre sanzioni penali di altro tipo anche per le solo consumo personale
Negli ultimi quattro anni aumentato riconoscimento dell'impatto che il sistema di controllo delle droghe a sui diritti umani impegni in raccomandazioni sono emersi da vari organismi delle Nazioni Unite tuttavia anche in questo ambito siamo fuori strada
L'allineamento delle politiche dei singoli Paesi resta diseguale insufficiente in tutto il mondo la stigmatizzazione delle persone che fanno uso di droghe resta il pilastro delle politiche dei governi la guerra alla droga provoca gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani tra cui centinaia di esecuzioni extragiudiziali ogni anno violazioni che si sommano tra l'altro le discriminazioni etniche di genere di classe o di età ma l'Ufficio dell'ONU anche sconsiderati Vienna sulla droga e crimine resta cieco e muto
Ora nel rapporto dell'interessato la card grande policy consorzio c'è anche molto altro ma purtroppo lo spazio a disposizione e abbondantemente finito
Di lidi Peace Syndicat alcune linee guida di cui bisognerebbe discutere in occasione della revisione intermedia della dichiarazione ministeriale due mila diciannove che si terrà fra qualche mese a Vienna
Occorre portare
Alla luce anche alcune questioni che la dichiarazione non ha preso in considerazione si registrerà qualche segnale positivo nel corso dell'anno che si apre oggi
Per quanto riguarda il nostro Paese assai poco probabile che la politica abbia il coraggio di prendere in considerazione tutto questo in un anno tra l'altro elettorale
L'attuale maggioranza di governo sembra decisa a continuare ad andare fuori strada e dall'opposizione non pare emergere alcuna volontà di cambiarla quella Strata
Difficile anche che il sistema dell'informazione svolga quello che dovrebbe essere il suo ruolo e contribuisca ad aprire un dibattito pubblico articolato basato su dati di realtà senza fermarsi alla cronaca o peggio la propaganda
Che dire
Buonanno a tutti a tutti e buona fortuna un saluto da Roberto Spagnoli