Rassegna stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di radio radicale venerdì ventisei gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche l'edizione di oggi sono ampiamente dedicata agli Stati Uniti le primarie repubblicane
Donal Trump che ha vinto anche in New Hampshire dopo l'Iowa a secondo il Pais Trump è inarrestabile
La pensa allo stesso modo
Mia figlia o quotidiano conservatore francese in un editoriale dal titolo Trump express alla stagione delle primarie chiusa prima della stagione dei Processi altri giornali invece si concentra hanno sulle conseguenze potenziali
Di un ritorno di Trump alla Casa Bianca in particolare il mondo che vede un rischio di populismo anti establishment nel farlo sciolta INPS il mondo deve iniziare a prepararsi a Trump due punto zero
Gli alleati americani in particolare in Europa devono iniziare a ripensare la loro sicurezza scrive il quotidiano della sinti in chiusura poi ci occuperemo di Israele davanti la Corte internazionale di giustizia che oggi dovrebbe decidere le misure provvisorie nella causa che ha avanzato col Sudafrica contro Israele per genocidio nei confronti dei palestinesi dopo l'operazione lanciata
Al-Ghazal seguito dall'attacco di Hamas del sette di ottobre leggeremo editoriale uscito ieri su wall street journal la confutazione del genocidio di Israele il caso davanti alla Corte
Dell'Aja è una politica cinica che sminuisce il valore della parola genocidio scrive correttamente il il Wall street journal nel sommario però vogliamo segnalarvi anche un editoriale pubblicato dall'Economist che oggi esce nelle edicole europee dedicato
Alla all'Italia in particolare a Giorgia Meloni
Il titolo è questo mainstream Meloni
Governo di destra di Giorgia Meloni non fa così paura i timori dei liberali finora si sono dimostrati esagerati secondo
Il settimanale britannico risolviamo domani che sabato e dunque
Abbiamo in qualche modo più spazio rispetto all'attualità alla lettura dell'Economist che dedica Meloni anche un articolo finora tutto bene Giorgia Meloni ha dimostrato che i dubbiosi si sbagliavano scrive l'Economist
Concentriamoci invece sugli Stati Uniti
Le primarie repubblicane tante inarrestabile il titolo dell'editoriale di ieri di El Pais
Nicchi Valley l'unica candidata rimasta per sfidare Donal Trump nella nomination repubblicana alle presidenziali
Martedì sera annunciato dopo per perso di undici punti contro il magnate
Le primarie nel New Hampshire
Che non intende gettare la spugna e continuerà nella corsa la stessa cosa l'aveva detta anche il governatore della Florida ronde Santis
Dopo essere arrivato secondo nei caucus dell'Iowa il quindici gennaio quattro giorni dopo De Santis sie ritirato offrendo il proprio sostegno a
Al candidato che lo aveva brutalmente insultato cioè Donald Trump la sfida di Alley tenta di dare una prospettiva i molti repubblicani che stanno cercando disperatamente di voltare pagina su un personaggio tossico che ha fatto saltare in aria la leadership dei principi del partito
La realtà però che alletta non può più ragionevolmente sperare di battere Trump al massimo di danneggiare il più possibile la sua marcia trionfale
Forse nella speranza che i processi con contro Trump
Lo perseguiti nono facendo deragliare la sua campagna
Donal Trump spiega
El Pais è il primo candidato in mezzo secolo a vincere le primarie le prime due primarie del partito repubblicano
L'elettore del New Hampshire e più moderato dell'elettore dell'Iowa vota nelle urne non in Assemblea cioè nei caucus ecco perché la vittoria di Trump impressionanti
è il favorito tra due gruppi molto diversi di repubblicani
L'Iowa da sola non è un indicatore del resto del Paese ma Iowa in New Hampshire insieme inviano un segnale inequivocabile di dove si trova la maggioranza del partito
I sondaggi negli altri Stati chiave confermano questa tendenza su questa traiettoria Trump di fatto è inarrestabile Alley sembra a vere
I mezzi finanziari per arrivare fino alla carovana del sud ma il sconfitta in questo stato di cui è stata governatore
Metterebbe altri in una posizione impossibile i repubblicani che a questo punto continuano a finanziare votare Alley lo fanno perché odierno davvero l'idea di una terza candidatura di Trump alla Casa Bianca non solo per ragioni ideologiche o per decenza
Ma anche per pragmatismo la speranza dell'antitrauma peso more pubblicano
è di dimostrare che senza essere la maggioranza sono in tanti a non volere Trump il quarantaquattro per cento nel New Hampshire tra cui molti indipendenti
Senza i quali non si può vincere la Casa Bianca
Questo è l'unico argomento rimasto a lei
Trump può avere la maggioranza del partito ma non è in grado di battere John vai del perché non otterrà mai
Un uno spettro di elettori sufficientemente ampio e perché alla fine provoca una super mobilitazione degli elettori democratici
Tutti i precedenti dicono che così gli stessi democratici sono d'accordo con Haley
Del resto la campagna per la rielezione di Baj indenne chiede già soldi e voti partendo dal presupposto che Trump sarà il candidato
L'argomentazione è in gioco la democrazia così El Pais suo editoriale di ieri
Trump express invece il titolo dell'editoriale di le Figaro la stagione delle primarie chiusa prima della stagione dei processi
Normalmente le primarie americane ripropongono il fascino vecchio stile del gioco dell'oca
Lente tortuose difficili da prevedere ma questa volta c'è il Donal Trump express gole due lanci di dadi in due Stati poco rappresentativi della Grande America
Trump virtualmente ha già conquistato la nomination del partito repubblicano vincitore indiscusso nell'Iowa e nel New Hampshire
Ha sbarazzato sì di quasi tutti i suoi rivali che ora giurano fedeltà per rientrare
Nelle suoi grazie Atlanta è rimasta solo una piccola spina nel fianco che secondo lui presto però verrà spazzata via
Anche unendo attorno al suo nome rifiuto di Trump in uno Stato in cui gli indipendenti peso non sul voto cioè New Hampshire
Nikki Haley è rimasta dieci punti indietro ora promette di restare in corsa ma al momento della verità è previsto al massimo tra un mese alle primarie della Carolina del Sud un fallimento previsto nei sondaggi
Sarebbe sicuramente fattale a a lei visto che è il suo stato quello di cui era il governatore
Per quanto riguarda la sospensione del Supermartedì quando diciassette Stati voteranno insieme il cinque marzo
Beh Trump probabilmente quel giorno avrà già concluso la stagione delle primarie prima dell'inizio di un'altra stagione quella dei processi
Con un innegabile impatto della prima sulla seconda perché la Corte suprema
Che deve pronunciarsi sull'ineleggibilità di Trump decretata dal Colorado dal Maine
Non si pronuncerà più su una questione astratta di legge ma su un candidato designato dalle urne
Senza dubbio questo il calcolo di Trump ma resta anche una grande incognita alla Corte Suprema nel frattempo Jo Baier della ritiene che la questione sia già risolta al quarantacinquesimo presidente sarà l'avversario del quarantaseiesimo novembre
Lui è contento così perché che possibilità avrebbe l'ottuagenario democratico di battere un vivace repubblicano o una vivace repubblicana cinquantenne
Fatalità di quest'anno elettorale quale risultato sei americani su dieci non vogliono la rivincita Trump Bardem ma entrambi gli schieramenti entrambi i partiti stanno facendo di tutto perché ciò accada così
L'editoriale di mio figlio di e ieri altri giornali invece si concentrano di più sulle potenziali conseguenze di un ritorno di Trump alla Casa Bianca ora che questa prospettiva diventa diventa più probabile
O quanto meno possibile
Edmundo l'editoriale di ieri il ritorno di Trump allargava rischio del populismo anti establishment la possibilità che tanto posso candidarsi nuovamente alla presidenza degli Stati Uniti per il partito repubblicano
Si è concretizzata con la sua vittoria in New Hampshire la rinascita di questa personalità nonostante gli scandali che costei costellano la sua carriera deriva chiaramente dal sostegno anti sistema di cui beneficerà
Il magnate oggi non è più il candidato sorprendente che batte Hillary Clinton otto anni fa
Ora sceglie proprio di presentarsi alle urne non solo come ex presidente ma come leader riferimento dell'ondata populista che mina le basi della democrazia liberale su entrambe le sponde dell'Atlantico
Il partito repubblicano rimane intrappolato dalla spinta anti establishment di Trump il cui fascino nella base contrasta con i dubbi che Trump genera nel voto moderato
L'ex Presidente
Ha inasprito il suo discorso sull'immigrazione elogia il premier ungherese Viktor Orban alleato di Vladimir Putin
Sostiene che un Presidente americano dovrebbe avere l'immunità totale anche quando ha commesso crimini
Poiché il mondo spiega che la nomina
La la nomination in pectore di Trump costringe by bene iniziare la sua campagna in un momento complicato perché la la sua popolarità e Rosa dall'età e dall'usura tra i giovani lettori in particolare dopo il suo sostegno Israele nel conflitto di Gaza
L'argomento principale di Bari del né che il suo predecessore un nemico della democrazia tutto ciò ha ripercussioni che toccano anche l'Europa
Il ritorno di Trump alla Casa Bianca asse starebbe un duro colpo al multilateralismo nel momento in cui la NATO corre il rischio di un potenziale attacco della Russia contro l'Europa
L'eventuale rielezione di Trump alle presidenziali di novembre potrebbe coincidere anche con l'esaurimento degli aiuti
Militari all'Ucraina cosa che avrebbe effettiva cascata su tutto il continente europeo la minaccia al sistema democratico che Trump incarna impone ai democratici
Di presentare una candidatura capace di evitare che la prima potenza al mondo venga trascinata in una deriva illiberale con conseguenze globali così
E il mondo mentre fra champagne se nel suo editoriale di ieri
Invitava il mondo a iniziare a prepararsi a Trump due punto zero in particolare l'Europa quando Donal Trump vinse le elezioni presidenziali americane nel due mila e sedici gli alleati dell'America reagiranno con costernazione
Shock e sorpresa
Questa volta però non avranno scuse
Se Trump vincerà di nuovo a novembre
La sua vittorie Mila & Shiro lo rende il quasi inevitabile candidato presidenziale del partito repubblicano un isolazionista imprevedibile potrebbe dunque tornare alla Casa Bianca
E questo da almeno agli alleati degli Stati Uniti quasi un anno per prepararsi a questa eventualità
Non tutti i leader mondiali sono sconvolti all'idea di un secondo mandato Trump non sono solo autocrati come Viktor Orban in Ungheria e tiranni come Vladimir Putin in Russia
Ad essere pronti ad accoglierlo a braccia aperte
Molte delle cosiddette potenze medie che oscillano tra la Cina e l'America in particolare le economie in via di sviluppo sono quanto meno ottimiste
E questo opinione è condivisa anche da alcuni a Pechino in Cina c'è una corrente di pensiero secondo cui potrebbe essere più facile trattare con il transnazionale impulsivo Trump che con il più strategico giù by Berna
Per i più stretti alleati dell'America tra cui Europa Giappone e Corea del Sud e Australia la prospettiva di un secondo mandato Trump invece fonte di grave inquietudine
Loro sono scettici nei confronti di che dice che un tram due punto zero alla fine non sarebbe troppo dirompente
Il probabile candidato repubblicano già promesso di ridurre l'impegno militare americano all'estero di porre fine al sostegno all'Ucraina e di ridurre il ruolo americano nella NATO e nella difesa dell'Europa
Qualunque sia l'esito delle presidenziali americane i leader europei devono accelerare sugli impegni militari assunti dopo l'invasione
Dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio due mila e ventidue impegni che in gran parte non sono riusciti a mantenere
Tutti i membri NATO dovrebbero accelerare gli sforzi per aumentare la spesa per la difesa al di sopra dell'Obiettivo del due per cento del PIL su cui Trump ha ragione e devono considerare non solo il finanziamento a breve termine dell'Ucraina
Ma anche come gestire tutta la difesa anche gli appalti gli acquisti europei
Senza il sostegno degli Stati Uniti non si tratta solo di armi ma anche di capacità strategiche
La guerra della Russia prosegue Fraktion Times ha dato luogo a una straordinaria dimostrazione di unità nell'Unione Europea
Un secondo mandato Tramper metterebbe a rischio tutto questo tanto potrebbe provare a corteggiare i singoli Paesi
Capitali diverse potrebbero fare scommesse diverso e su come comportarsi con Trump
Gli europei farebbero meglio a pensare sin da ora a cosa fare se l'ordine post mille novecentoquarantacinque di difesa collettiva transatlantica sarà indebolito
L'Unione europea emanato dovranno coordinarsi tra loro
Anche con i membri nato non appartenenti all'Unione europea in particolare il Regno Unito è difficile immaginare che la neonata comunità politica europea un vasto gruppo di oltre quaranta Paesi formatosi nel due mila e ventidue possa essere la risposta
Per il Regno Unito che insieme alla Francia è una delle due potenze nucleari europee questo potrebbe essere il momento delle scelte nessun leader britannico vorrà Minari legami storici con l'America
Ma se il leader laburista che star mer
Vincerà le elezioni quest'anno una rielezione di Trump potrebbe diventare la buona occasione per prendere i no in considerazione
Un riavvicinamento più fondamentale con l'unione europea in ogni caso è meglio prepararsi a ogni eventualità anche se by the venisse rieletto
Non sarebbe uno spreco un ripensamento della difesa europea eh atteso da molto tempo così il Financial Times per chiudere Israele la Corte internazionale di giustizia che oggi prenderà una prima decisione sulle misure provvisorie
Nella causa lanciata dal Sudafrica contro Israele per genocidio contro i palestinesi
Il Wall Street giornalieri aveva un editoriale la confutazione del genocidio di Israele lo Stato di Israele
Singolarmente in modo singolare consapevole del motivo per cui è stata adottata la convenzione sul genocidio
Ha detto alla corte di giustizia nazionale di giustizia l'avvocato del Ministro degli Affari Esteri israeliano Tal Becker
La convenzione è stata creata all'indomani dell'assassinio nazista di sei milioni di ebrei in un programma premeditato per il loro al niente amento totale
Garantire che il genocidio non si ripeta mai più è il più alto obbligo morale di Israele ha ricordato Becker
E invece ora il genocidio viene invocato dal Sudafrica nel contesto della condotta di Israele in una guerra che Israele non ha iniziato e non ha voluto ha spiegato l'avvocato dello Stato ebraico
La sofferenza dei civili palestinesi e tragica è straziante ha continuato ma la convenzione sul genocidio è stata istituita per affrontare un crimine malvagio della gravità eccezionale accusare lo Stato ebraico vicino Cilio
Avrà ripercussioni oltre la guerra attuale affermato Becker usare come arma la parola genocidio contro Israele
Fa molto di più che svuotare la parola della sua forza unica e del suo significato speciale
Ad Amalfi ramificazioni per tutti gli Stati che cercano di difendersi da coloro che dimostrano totale disprezzo per la vita e per la legge ha detto Becker
Il Sudafrica funge precluse le journal d'apporto a voce di Hamas ma il mondo dovrebbe chiedersi perché
Nessun Paese arabo si è mai spinto fino ad accusare Israele di genocidio come in questo processo spettacolo inverosimile gli ebrei che hanno combattuto al fianco di Nelson Mandela per porre fine all'apartheid in Sudafrica probabilmente
Si sentono ostili nella loro si sentono di vivere in territorio ostile nella loro stessa terra
Il Sudafrica si vuole voce morale dell'umanità ma Non lasciatevi ingannare lesso l'African National Congress
Deve affrontare elezioni nazionali e gli elettori sono scontenti il suo improvviso tentativo di attirare l'attenzione sulla corte
Internazionale di giustizia è una distrazione dalla politica interna rimane un fatto
Questo caso sminuisce il significato di genocidio e rende più difficile per nazioni come Israele difendersi da terroristi
Invasori
Così il Wall street journal noi però oggi ci fermiamo ricordando però che domani dedicheremo spazio questo editoriale l'oggettivo dell'Economist nei confronti di Giorgia Meloni
Mense Stream Meloni
Il governo di destra non non fa così paura e poi l'analisi finora tutto bene Giorgia Meloni ha dimostrato che chi dubitava sì sbagliava
Una buona giornata sulla di radicale