"Impresa, lavoro e istituzioni per la nuova Italia" XXV Convegno dei Giovani imprenditori della Confindustria (S. Margherita Ligure, 9-10 giugno)

La prima parte di questa seconda giornata
Nel rinnovare l'invito a chi può a
Questo punto a sedersi è Hai
I gentili fotografie di lasciare libera la zona antistante odio accucciarsi
Voi dite la seconda parte dei lavori
E
E prego cortesemente il presidente della Servizi interbancari Pier Carlo Marengo addivenirsi a portare il suo saluto grazie
Della
Ma
Passo
Genovese ad alzare i prezzi operativa
Una signore e signori
Ho avuto il compito per qualche verso ingrato
Di darvi il remata
Bene lo farò nel modo migliore possibile
Prego anch'io i signori fotografi hanno credo tutto il tempo di riprodurre ciascuno qui in questa sala
Sono onorato di essere qua
E vorrei dire anzitutto che ho letto con grandissimo interesse purtroppo non ho potuto ascoltarlo discorso del vostro presidente che ha parlato chiaramente di grandi cose
Il patto di cittadinanza mi è piaciuto l'espressione vinti sono piaciuti concetti
Io vorrei parlarvi di piccole cose
Ma credo che sia alle piccole cose che sommate ad altre piccole cose facciano poi le grandi cose
E quando io parlo di piccole cose
Mi riferisco soprattutto alle carte di credito
Non sono il solo perché proprio ieri il vostro giornale il ventiquattro ore
Ha portato a una parte informatica delicata informatica un articolo sulle carte di credito mettendo in evidenza come in Italia siamo estremamente indietro
Se ben ricordo si dice che i pagamenti elettronici in Italia rappresentano il cinque per cento
Contro il trenta per cento in Francia e il quarantasei per cento
In Gran Bretagna e siamo corre Europa quando si va negli Stati Uniti e credo che siamo oltre il cinquanta per cento
Beh tutto questo cosa vuol dire non ero un giochino non è un divertimento
è un modo per ridurre i costi
Nei sistemi di pagamento è un modo per dimagrire far divenne le banche perché oggi ancora oggi nelle banche a molta gente fa lavori che potrebbero esser fatti più economicamente più efficientemente ed certo anche più efficacemente
Dall'elettronica le banche non si sa molto elettroniche non c'è dubbio usano moltissima però per tutto quel che riguarda i pagamenti si dovrebbe tendere ad eliminare addirittura il denaro contante
Ieri mattina ho avuto la vita di un altro esponente di Mastercard e parlando dei due grossi marchi internazionali Visa e Mastercard eretto una frase mi ha colpito il nostro dico il nostro avversario non è fissa
Le la folletto World mia tu fai Stati Visa e Sky
E il contante
Perché il contante è quello che impedisce la riduzione del le della burocrazia del numero delle persone le banche e tutti quanti sappiamo quanto quale alta parte
Dei costi le banche siano presentati dal personale siamo tuttora ad oltre due terzi le banche americane hanno ridotto notevolmente degli ultimi tre anni personale perché hanno di fatto abolito il tende a terra non serve più
L'impatto tutto attraverso le carte di credito le carte di pagamento per essere più completi
Attraverso i pagamenti elettronici Interbanca
Anche attraverso il telefono Italia cominciamo adesso ma è un inizio che secondo me sarà molto veloce e ci arriverà nel giro di due tre anni al massimo ad avere anche l'Italia una percentuale più alta più significativa più determinante ai fini del calcolo riduzione dei costi delle banche
Nella trasmissione elettronica dei fondi siano essi piccoli fondi o grandi fondi non fa differenza
Tutto sta nel saper contenere i costi nasce per attrezzarsi nel saper soprattutto utilizzare al meglio questi nuovi sistemi che già esistono Marcora sono un poco sfrutta
Io dopo aver lasciato il tra italiano circa un anno fa suo passato a far cose più piccole
Carta di credito
Bancassurance
è ma di Parigi però son tutte cose che credo abbiano importanza notevolissima in quel risultato che tutti quanti auspichiamo cioè di far sì che le banche possono dimagrire possono ridurre le loro strutture cosa faranno beh certamente occuperanno meno persone occupano meno spazio lasceranno qualche angolo di strada ancora e negozi
Mentre attualmente è un polo e via quasi tutti perché diciamo la banca può essere nella mente può essere
Nelle manicure telefono o che trasmettono gli ordini in ciascuno di noi io mi auguro anzi è questo messaggio
Veda un seguito abbastanza vicino in cui ciascuno di voi ciascuna industriali italiani possa disporre di una carta di credito che porti il marchio a Confindustria valsero tempo anche quello da CartaSì
Vi ringrazio per l'ascolto egli APO una buona giornata tra
Bene
Con l'impegnativo titolo di cosa ne pensano i cittadini è il turno adesso di Renato Mannheimer docente di Sociologia politica che
Illustrerà la sua relazione grazie prego
Sì no mercato uniformi
Gli aspetti logistici non che fare
Signori buongiorno
Vi confesso la mia emozione nel parlare di fronte a un pubblico così qualificato anche per il titolo che effettivamente ma dovete sapere la verità è cosa pensano i cittadini di alcuni elementi introdotti ieri dalla relazione dottor Riello solo che non si poteva scrivere prima perché dentro le menti come il patto di cittadinanza elementi così importanti e rilevanti difficilmente potrà mettere stampati dal titolo io vi parlerò
Di cosa pensano i cittadini cosa pare che venga fuori che penso uno dei cittadini cosa emerge dalle ricerche che come voi sapete vanno utilizzate ma anche interpretate con cautela in riferimento chissà se così in riferimento ad alcuni aspetti emersi nella discussione di ieri non a tutti ma cercherò di illustrare alcune tendenze
Parto da quelle meno problematiche per giungere devo parlare trenta minuti e trenta parlerò a non di più
Spero meno perché chi chi chi vuole che sentiva spetta giustamente il clou della mattina sa che a trenta minuti dall'il caffè o altre cose però perde il posto
Quindi capisco allora sia
Gente che è arrivata alle otto e un quarto e ho visto io anch'io tutto il MOSE ne fa e dal parto dagli elementi meno problematici
Un elemento assolutamente non problematico malgrado sia stato accennato come tale è l'accettazione del mercato qui viene fuori da tutte le ricerche
Sempre più l'idea di mercato di competitività di come di tutto quello che ci sta attorno viene accettata dalla dai cittadini dagli italiani
Quasi quasi più dagli italiani che dai che data l'unità leader allora politici io ho due osservatori ONU sulla leadership politiche uno sulla cittadinanza e c'è questo trendy totale accettazione
Segni
C'è un trend di forte agitazione anche all'idea di impresa all'idea di imprenditorialità il quadro è positivo anche se c'è una ancora oggi un atteggiamento di però dubbio di critica quasi di sfiducia verso la grande impresa ancora la settimana scorsa
Il sessanta settanta per cento degli intervistati a seconda delle modalità di porre il quesito o provvedeva alla aveva poca fiducia nella grande impresa vedeva la grande da grande non l'impresa la grande impresa come una cosa che insomma può no non c'è tanto ancora da fidarsi specialmente questo nel sud e tuttavia devo dire anche da questo punto di vista che c'è un trend positivo cioè questa percentuale e migliore di quella che si registrava qualche anno fa
C'è quindi una maggiore accettazione del mercato da parte della popolazione rispetto al passato una maggiore o apprezzamento anche dell'impresa dell'imprenditorialità non solo badate come fonte
Di di di guadagno ma anche come contributo generale alla bene della Nazione c'è ancora un po'molto scetticismo verso la grande impresa che dovrà fare immagino un'operazione anche di immagine appunto per guadagnare più consenso viene richiesto specialmente alla grande impresa più attenzione verso l'ambiente esterno verso l'ambiente sociale
Passiamo ha invece i punti più problematici
Primo
Disponibilità dei giovani ad accettare forme nuove nei rapporti di lavoro questa frase e tratta da una dalla relazione presentata ieri dal dottor Riello quella situazione e un pochino più problematica e vale la pena pensarci su vorrei con il vostro pazienza sottoporvi de raccontarvi tre diverse domande che abbiamo posto un campione di italiani
Per il futuro molti prevede una maggiore mobilità si cambia lavoro più volte nella vita e flessibilità della forza lavoro a causa delle continue innovazioni tecnologiche lei crede che si debba difendere il più possibile un'occupazione stabile garantita oppure accettare mobilità e flessibilità
La gente in generale è divisa a metà metà metà
Se interroghiamo però solo i lavoratori abbiamo una lieve maggioranza per l'idea di mobilità e flessibilità cinquantaquattro a quarantasei
Dall'altro punto di vista se interroghiamo i lavoratori iscritti al sindacato c'è una lieve maggioranza per la difesa dell'occupazione stabile ha garantita e un rifiuto dirà Rescue cinquantatré a quarantasei niente di straordinario
Senza grandi differenze per età e per territorio
Ma
Questo è il concetto generale vediamo altre due domande in cui dal generale si passa ad esempi concreti di mobilità e flessibilità e le cose cambiano
Via di mezzo poi arrivo l'esempio concreto concreto
In futuro per i nostri figli sarà opportuno fare come in America sapete le domande si fanno così dove si creano molti posti di lavoro seppure precari oppure continuare a garantire comunque la sicurezza del posto fisso anche se per meno persone
La maggioranza è vero posti fisso anche se precario sessanta per cento a quaranta sia tra tutti che scusarsi da creare più posti di lavoro scusatemi anche se precari
Vedervi qui tutti mi porta
Più posti di lavoro anche se precari sessanta quaranta sia tra tutti che tra gli iscritti al sindacato
Iscritti al sindacato c'è un po'più di gente e cinquantacinque a quarantacinque cioè tra coloro che sono iscritti c'è una quota maggiore di persone che richiedono la sicurezza del posto fisso ma qui le cose cominciano a cambiare
Tra i giovani
C'è una molto minore disponibilità di posti di lavoro anche se precario c'è una forte differenza tra i giovani una forte o quota che richiede la sicurezza del posto fisso anche se per meno persone
Tra i lavoratori in generale il trentanove per cento chiede alla sicurezza fisso del posto fisso anche se per meno persone il trentanove tra coloro che hanno da diciotto ventinove anni e il quarantasette
E ancora di più questa differenziazioni aumenta fra coloro che sono iscritti al sindacato
Ma come spesso accade con i dati questo dato è un dato spuri bisogna stare attenti ai dati c'è infatti è infatti il frutto di un atteggiamento opposto al nord e al sud senza te tediarvi con i numeri
Questo atteggiamento di maggiore
Attaccamento all'idea del posto fisso i minori disponibilità al lavoro precario è molto forte tra i giovani del Nord
Ed è molto poco forte tra i giovani del Sud
Sarà la disperazione sarà la maggiore invece spirito imprenditoriale a voi la spiegazione nel Sud c'è un atteggiamento opposto questa disponibilità a forme nuove e diverse di rapporti di lavoro è molto più forte al Sud che al Nord e la cosa sia crescente quando passiamo un esempio ancora più concreto i contratti a termine
Molte aziende desiderano assumere con contratti a termine alcuni sostengono che in tal modo si favorisce l'occupazione altri ritengono che quasi tutto il mercato del lavoro diventa più precario aumenta l'insicurezza per tutti
Se chiedete tutto questo alla popolazione in generale provate come sempre metà metà metà dice che favorisce l'occupazione metà dice che i contratti a termine o aumentano fanno farlo diventare più precario tutto il mercato del lavoro
Ma questa quota coloro che sostengono che tutto il mercato del lavoro è più precario è molto più elevata tra i giovani è molto più elevata tra gli iscritti al sindacato
è il settanta per cento tra i giovani iscritti al sindacato ritiene che
I contratti a termine fanno diventare più precario tutto il mercato del lavoro mettono in sicurezza per tutti e che non favoriscono l'occupazione ma ancora una volta come dicevo prima c'è una differenza sostanziale tra nord e sud
Questo atteggiamento di non dispera di minori disponibilità da parte dei giovani rispetto ai meno giovani verso forme diverse o nuove di rapporti di lavoro
è totalmente concentrato al Nord al nord però questo cioè come problema è veramente molto netto
Più si abbassa l'età minore cioè la disponibilità a queste forme nuove di rapporti Ida
Un altro elemento toccato nella relazione che sarà ritoccato credo anche oggi e questo della identità territoriale
La discussione su
Federalismo regionalismo e quant'altro
è in corso
Spesso in modo impreciso se me lo consentite spesso questi termini federalismo regionalismo autonomia sono utilizzati senza spiegare bene esattamente di cosa si tratta
Non sta a me spiegarlo Stame riportarvi invece quelli che sono i dati relatività come queste cose vengono sentite dalla dalla popolazione
In Italia c'è
Un forte senso di attaccamento regionale
Almeno la metà della popolazione dice che è contenta di abitare nella propria regione non vorrebbe proprio cambiato
Questo senso di attaccamento eh
Molto più forte nelle regioni del Nord Est nel Veneto e nelle regioni del centro Emilia Toscana in quest'area è molto molto più forte lì si arriva a quota del sessanta settanta per cento
Viceversa il minore per motivi ancora una volta complessivi al Sud dove una quota non piccolo di popolazioni ci dice vivere qui non mi piace tanto se potessi andrei ad abitare altrove
Ma questo attaccamento
E visto come alternativo
All'attaccamento all'Italia come nazione è visto come identità separata visto come identità contrapposta o no
L'abbiam provato a chiederli
A un campione
Quanto si sentì sono orgogliosi di essere della propria Regione Piemonte esibiamo chiesto quanto sei orgoglioso di essere piemontese ai saldi saldo e via andare
Quando abbiamo chiesto quanto si sentono orgogliosi di essere italiani
E quanto si sentono orgogliosi di essere uno B
Ecco i risultati
Grosso modo il quaranta per cento della gente
Sente una forte appartenenza regionale ma anche una forte appartenenza
Nazionale senza che queste due Cozzino senza che si contrappongono mai anziché sente come coniugate
C'è un venti per cento di popolazione
Che sente una forte appartenenza nazionale ed europea ma neanche quella regionale si tratta specialmente delle persone che non risiedono nella propria regione che sono tante in Italia
Dalle persone che risiedono nei grandi centri e dei giovani
C'è questa idea di
Non particolare attaccamento ad una regione o dall'altra ma in generale di un attaccamento alla Italia o meglio all'Europa
Viceversa cioè grossomodo un quinto delle persone che sento non forte attaccamento regionale alternativo a quello nazionale che vengono le due identità appunto come cozzare l'una con l'altra
Che sentono più forte l'identità regionale anzi la sentono contrapposta all'identità nazionale
Queste persone si trovano in misura maggiore nelle regioni che vi dicevo
Veneto Emilia ma specialmente tra i più anziani come dire
Quello che emerge da questi dati è che
L'idea di identità regionale come contrapposta all'idea di identità nazionale è un fenomeno che si trova nelle generazioni meno giovani
Tra i giovani ci sono entrambe le identità entrambe importanti entrambe forti e in molti giovani solamente l'identità nazionale o se volete quella europea quella cosmopolita ci ha detto qualcuno
E tra l'assoluta maggioranza della popolazione italiana comunque non viene vista la idea di regioni di regionalità come in qualche misura contrapposta a quella a quella nazionale ma anzi come coniugata
A questo
Naturalmente ci sono critiche enormi verso come si può dire lo Stato centrale
O se gli chiedete andrà ancora meglio le cose se in Italia ci fossero tre Stati separati
Beh qualcuno inoltre risponde di sì
Sapete in che cosa specialmente
Nei servizi nel funzionamento dei servizi pubblici specialmente al Nord
Quasi la metà di quel che ha no dice sì sì se ce li facessimo se poi molti servizi pubblici come sapete sono locali ma nella visione di molti cioè
C'è un atteggiamento critico
C'è l'idea che
Al nord come al sud
Delle volte andando via da Cuba come si dice le cose vadano meglio
Ma di un'idea sui servizi sulla sull'aspetto strumentale che un'idea per così dire scusate il bisticcio ideologica come se ci fosse davvero un'appartenenza nazionale della regione ecco
è un'idea è una richiesta di maggiore efficienza ed efficacia all'organizzazione dello Stato centrale non è certamente né al Nord né al Sud una richiesta di separazione
Di al servizi di separazione c'è un'idea c'è una richiesta di maggiore se volete autonomia amministrativa per rendere le cose più efficaci ma non c'è alcuna richiesta di autonomia politica
Il tempo passa
E devo fidarmi raccontarvi altre cose
E vorrei parlare di
Prima di parlare della politica un attimo del futuro
Molti di noi lo sentivo ieri sera a tavola sono preoccupati del futuro
In generale viceversa
Gli italiani si sono preoccupati ma rimangono ottimisti come sempre proprio ancora qualche mese fa grossomodo il sessanta per cento
Ci diceva di avere molta o moltissima fiducia nell'Italia noi misuriamo un rapporto tra ottimisti e posti e pessimistiche dopo una forte dice esatto la la ratio la la quota di ottimisti ha ricominciato a superare quella dei pessimisti di poco e siamo uno ventitré siamo stati nei tempi dopo tre quattro siamo generalmente
Quindi stiamo ancora male ma c'è un atteggiamento di maggiore fiducia c'è addirittura rispetto a qualche anno fa un atteggiamento di maggiore fiducia
Nella serietà nell'onestà degli uomini di Governo in quanto tali dispetto
A due tre anni fa secondo dei dati che ho qui della Doxa cioè un incremento io molto forte di coloro che ritengono che comunque la qualità la serietà degli parlamentari uomini al governo in senso lato sia aumentar
E però specialmente verso questo aspetto della politica c'è
Molto più interesse critico voi sapete che negli ultimi mesi negli ultimi anni l'interesse dei cittadini verso la politica e molto accresciuto
Con la fine a torto o a ragione dei partiti tradizionali ciascuno di noi ma non solo per gli anche le persone che stanno qui fuori si è Bolton interessare di più alla politica
Una volta con le appartenenze tradizionali tutto era più facile ciascuno di noi in qualche modo magari non voi qui presenti o era legato a un partito magari votava sempre quello vi ricordate
Adesso che non c'è più è un pasticcio
L'idea di attaccamento a un partito o un altro non c'è più
Allora ti tocca per avere un'opinione non più fidarti di quello che diceva il tuo partito cosa che capitavano una voi seduti qui questa è un pubblico molto qualificato ma la maggioranza della popolazione si ti tocca occupati di politica
E questo ha portato a un accrescimento molto forte dell'interesse verso la politica ed è la critica verso la politica dell'interesse critico verso la politica ha portato al tempo stesso questo specialmente negli ultimi mesi a una maggiore
Polarizzazione come dire
Vi ricordate vi dicevo tanti anni fa ormai c'era un senso di appartenenza ai partiti ognuno votava sempre lo stesso partito si sentiva di quel partito questo non c'è più ma questo va sostituendosi una sempre più forte appartenenza di viale
Sono sempre di più le persone che ci dicono di sentirsi di centrodestra o di centrosinistra e diminuiscono gradatamente le persone che ci dicono di sentirsi di centro
E anche quelli che ci dicono di sentirsi di centro con tutto l'affetto per le persone di centro qui lo dicono un po'come debbo dire non vi arrabbiate da frustra cioè dj se io mi sento di centro però vorrei tanto essere o di centrosinistra o di centrodestra io lì mi sento quasi inutile
Non è così è
No ma lo dico per allora c'è una forza
C'è una forte senso di identità ma senso di integrità critico non è non è più come una volta che in qualche modo il c'era una sorta di garanzia a per i politici che comunque i cittadini hanno l'appartenenza i Titini votano è come ieri ieri il dottor Ielo ha citato i consumatori che hanno un senso più criteri è la stessa cosa per i per i per per per gli elettori c'è un vaglio critico di quello di quello che viene richiesto un vaglio critico con una modificazione importante e con questo concludo negli ultimi mesi
Secondo me significativa
Voi avete visto negli ultimi anni
Un periodo politicamente abbastanza
Agita ma non in senso negativo tormenta interessante
Con Toni delle volte molto forti con contrapposizioni molto forte specie e delle volte quasi più ideologiche che di contenuto da tutte le parti e non sto vincendo una parte o l'altra io
Ecco quello che sembra venire fuori dalle analisi che si fanno sull'elettorato in questi ultimi mesi e la richiesta di un cambiamento di tono
C'è un ritorno molto
Agli valori più un ritorno ai valori tradizionali misuriamo una rinascita di importante consiglio della chiesa dell'appartenenza cattolica una diminuzione della fiducia sic et simpliciter la magistratura ma specialmente una richiesta di maggiore pacatezza e concretezza nel discorso politico quello che viene fuori dalle nostre interviste ai cittadini eh
Una volta il toni forti era quello che volevamo e così via io ho dei dati rispetto due anni fa e veramente c'era una richiesta di o nuovo vi forte vista writing anche ideologicamente o chi ha usato toni forti a dal punto di vista del marketing politico ha fatto bene perché c'era questa richiesta da parte da parte di molti cittadini
Oggi da parte degli stessi c'è la richiesta opposta
Che io giro qui ai politici presenti
Cioè la richiesta di più pacatezza nei toni e poi di concretezza
Di o diminuzione un momento del messaggio puramente ideologico per una maggiore concretezza ma per completezza si intende comprensibilità ecco anche prima e la concreta è che parlassero dalla luna ma comprensibilità concreta da parte di tutti civili vogliono capire meglio
Su che cosa scelgono ecco e con toni se possibile più pacato
Rimando a coloro ben più qualificati di me che mi seguiranno sulla risposta a questa domanda che io vi riporto pari pari dai cittadini interrogati non più di nove giorni fa vi tralascio campioni e numeri e dati ve li do che vuole naturalmente pari pari però dato che sono qui in questa occasione permettetemi di dire che molti dei quesiti di questi referendum cui mi tocca andare a votare domani non sono l'esempio con tutto il rispetto della chiarezza e nel dibattito concreto sui problemi concreti grazie
Bene per la seconda parte delle tesi dei giovani imprenditori l'attesa relazione di Alessandro Riello presidente nazionale
Buongiorno a tutti
Direi che lasciatemi iniziare dicendo che sì piazze vedere che si sta facendo un gran parlare
Di questo termine che noi abbiamo voluto usare ieri forse per la prima volta patto di cittadinanza perché evidentemente se ha colpito ha colpito nel segno
Riteniamo che il nostro messaggio a questo punto veramente forse sentito come una necessità dei cittadini
E quindi direi che oggi non solo da imprenditori ma anche dei cittadini
Sui messaggi che abbiamo voluto lanciare ieri
Sui messaggi nuovi che lanceremo oggi
Vorremmo sentire come diceva il professor Mannheimer qualche momento fa
Non ideologia ma risposte concrete
Ieri abbiamo segnalato la necessità di stipulare questo patto di cittadinanza per la Nuova Italia
Uno dei cardini per attuare questo patto è costituito dalla revisione lo dicevamo ieri dei livelli territoriali di governo
è fondato sul riconoscimento della dimensione territoriale
Molte sbandierano il federalismo come l'elemento che può favorire la governabilità
Noi non sappiamo se questo sia vero se questa sia la ricetta ma l'esperienza ci dice che dove l'identità regionale è molto forte dove il potere dato alla Regione è molto ampio spesso lo Stato è debole e le spinte centrifughe prevalgono sul desiderio di stare uniti
Per noi imprenditori non esiste un futuro per l'economia se tutto il sistema Paese non progredisce sia nelle aree forti come nelle aree deboli
O delle o nelle aree in declino industriali che si vanno via via indebolendo così
Siamo attenti ai temi istituzionali perché siamo convinti che il Paese crescerà se potremo contare su una maggiore autonomia e su un maggiore autogoverno delle istituzioni politiche e amministrative territoriali
Lo sviluppo nasce sempre dei percorsi che gli individui i gruppi le comunità territoriali riescono a autonomamente a trovare a progettare e a realizzare
Per questo vogliamo che siano assicurati gli strumenti istituzionali per dare spazio all'inventiva e alle realizzazioni
Esistono delle condizioni generali che sono il Governo centrale può assicurare dà sicurezza l'ordine pubblico la difesa il governo della moneta gli indirizzi generali dell'economia del Paese
Gli ordinamenti del sistema educativo i valori culturali di fondo
C'è e ci sarà sempre bisogno di un livello centrale forte autorevole legittimato da una chiara competenza e riconosciuto da tutti
Ma in futuro dobbiamo avere la capacità di costruire anche nuclei di governo forti al di sotto dello Stato per realizzare i fattori territoriali di sviluppo e moltiplicare gli architetti della crescita
Dobbiamo pensare ad uno spazio per l'autonomia delle comunità territoriali dobbiamo mettere in Rete un sistema di poteri di governo dal livello centrale a quello locale passando per il livello regionale
Noi pensiamo ad un sistema coordinato un sistema che vuole dare ad ogni problema di decisione e di gestione la giusta dimensione
Non vogliamo un sistema che crei Poteri e contropoteri nella pura logica di attribuire competenze all'uno per strapparle all'altro
Non vogliamo un sistema che crei corpi separati per gestire le proprie prerogative contro gli altri
Vogliamo un sistema che individui gli ambiti in cui ciascuno si deve muovere
Ieri abbiamo dichiarato di volere una al regionalismo intelligente
Gli elementi di riferimento il gradualismo l'autonomia l'autogoverno il controllo le Di Centa gli abbiamo illustrati
Si traducono in alcune precise indicazioni di riforme istituzionali
La prima nuove regioni
Si può pensare a regioni dotate di maggiori competenze si può pensare a in intermedi in grado di pesare di più perché più grandi ed omogenei
Si può pensare a una ridefinizione degli ambiti territoriali delle regioni basati su parametri oggettivi e su confronti europei
Ha senso continuare ad avere come oggi regioni di quattrocento mila o due milioni di abitanti quando l'esperienza nelle regioni europee indica come soglia accettabile quella dei cinque o sei milioni di abitanti
D Europa noi facciamo un gran parlare
Ascoltiamo molto le indicazioni ma poche volte attuiamo realmente dei passi per arrivare veramente in euro
Abbiamo pensato a regioni a geometria variabile
Si è fatta fino ad ora una grande confusione sugli ambiti di competenza ambiti contesi aspramente tra Stato e regioni
Il principio ispiratore potrebbe essere quello per cui ciascuno deve fare prima di tutto ciò che è in grado di fare per gli interessi e per le esigenze a cui territorialmente deve dare una risposta
Molti servizi in Rete richiedono una gestione su aree vaste su vaccini interregionali
Si può pensare a Regioni a geometria territoriale variabile si possono creare delle autorità o delle agenzie partecipate da più regioni interessate alla gestione di alcune materie
Vi facciamo alcuni esempi l'ambiente la manutenzione dei bacini fluviali le strutture dei bacini turistici sono solo alcune possibilità
L'autonomia fiscale
Si può pensare
A forme di autogoverno con la possibilità di raccogliere e gestire le risorse
Dove esiste l'autonomia di prelievo esiste la responsabilità dispensa perché si deve render conto dell'utilizzazione delle risorse alla comunità cui sono state richieste
La rivoluzione dell'efficienza passa attraverso l'autonomia impositiva delle Regioni
Fermo restando lo dichiariamo un'altra volta una formula graduale per non creare tensioni all'interno del Paese
Non creare le spaccature che forse potrebbero mettere in a rischio l'unità della nostra nazione
Ancora tutte Regioni sullo stesso piano si può immaginare una prospettiva regionalistica in cui le regioni abbiano uguale dignità
Non c'è bisogno di pensare a regioni a statuto ordinario a statuto speciale perché con le nuove ragioni va superata la specificità tutte devono avere le stesse ampie competenze
Razionali meccanismi di riequilibrio
Si deve assicurare ai cittadini di tutte le regioni
Un livello accettabile di servizi e di prestazioni si deve trasferire comunque una quota di risorse dalle aree forti alleare debole del Bel Paese con effetti parzialmente riequilibratore
Si devono attuare politiche di stimolo per la crescita per la crescita di quella società civile a cui è collegata la crescita dell'impresa
Nessun sistema regge se gli equilibri nello sviluppo sono troppo accentuati tra Regione e Regione
Un forte sistema di autonomie locali si vede da più parti delle grandi democrazie vivono supporti sistemi di Autonomie locali
In un'ottica di razionalità e di efficienza ci si può chiedere a cosa servano le province e se non sia opportuno una volta per tutte mettere in discussione il loro ruolo e le loro funzioni
Una politica per le città
Si nota che le aree urbane delle grandi città tendono a configurarsi sempre di più come un territorio in espansione crescono i comuni limitrofi alle città si formano quelle che molti definiscono aree metropolitane
I cardini di una nuova politica per le città le risposte ai nuovi problemi di governo locale sono i consorzi di comuni per la gestione dei servizi e di nuovi livelli istituzionali per le aree urbane
Come vedete la nostra è una disperata ricerca di efficienza
Uno stato di organizzato in modo decentrato
Si deve stimolare una forma di organizzazione decentrata per la struttura centrale dello Stato con l'obiettivo di avviare sul posto processi di modernizzazione delle funzioni amministrative processa i collegati alle caratteristiche alle particolarità alle culture espresse nelle varie aree del paese
Si può puntare ad un decentramento amministrativo collegato alla valorizzazione delle autonomie
Sarebbe scandaloso forse pensare a distribuire i ministeri nelle grandi città del Nord o del Sud a seconda delle loro vocazioni sarebbe scandaloso pensare ad esempio alla Banca d'Italia a Milano il Ministero della Ricerca scientifica Napoli o quello dell'ambiente a Venezia
Queste sono domande importanti che non sono frutto di fantasie ma anche di comparazioni contestati evoluti che stanno vicino a noi
Ancora una spinta delegiferare
Si deve fornire una competenza chiara al nuovo assetto istituzionale fondato sulla valorizzazione del territorio
Meno leggi meno conflitti interpretativi più capacità amministrativa
Il nuovo Stato dovrà legiferare solo sulle materie attribuite formulare ma anche far rispettare chiari indirizzi generali per l'iniziativa legislativa delle nuove regioni
Le nuove Regioni a loro volta dovranno dare spazio all'azione di un amministrazione responsabilizzata e professionale
Sottratta quei condizionamenti della politica che l'hanno resa in passato più di una volta la cinghia di trasmissione della corruzione
Noi siamo convinti che queste nuove Regioni potranno essere finalmente lo strumento per attuare una reale politica per l'impresa
Pensiamo ad esempio agli atleti che potrebbe aprire una forte autonomia si sistema scolastico locale potesse valutare le caratteristiche e l'esigente della regione
Unendo in un'ottica in un'unica strategia la scuola l'orientamento al lavoro e la formazione professionale
Pensiamo ad una regione che potrebbe darsi regole specifiche nell'ambito di Generali norme guida per adattarle alle situazioni del proprio mercato del lavoro
Un esempio
Nelle aree del paese dove l'assorbimento dei lavoratori in mobilità è più ampio le Regioni potrebbero ridurre l'ammontare dell'indennità o i tempi di erogazione per stimolare la ricerca di un reinserimento cosa che oggi avviene difficilmente noi pensiamo ad una Regione che potrebbe costruire nuove opportunità di localizzazione di sviluppo imprenditoriale attivando le competente delle risorse capaci di formare manodopera qualificata diffondendo innovazioni
Offrendo in strati infrastrutture adeguate
Oggi tutto questo con le regioni a mezzo servizio del nostro sistema Paese resta ancora purtroppo un sogno
Nel nostro porto Progetto noi salviamo il disegno istituzionale con l'efficienza le nuove Regioni dovranno essere capaci di avviare sperimentazioni per ridurre il tasso di burocrazia
Per avvicinare il Governo ai cittadini per costruire procedure semplici
Attraverso queste nuove regioni potremo giocare una partita risolutiva per ottenere efficienza e per modernizzare il Paese
In queste regioni potremo individuare i percorsi di un rinnovato confronto tra l'impresa il lavoro tra le organizzazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali
Oggi come ieri siamo di fronte alle necessità di un progetto di un disegno coerente di sviluppo che tocca il nostro ceto politico proporre sviluppare e realizzare
Di una cosa noi giovani imprenditori siamo certi che su questo progetto si giocherà nel breve il futuro del Paese
Grazie
Detto questo lasciatemi concludere con una sollecitazione
Una sollecitazione che già ieri abbiamo proposto nella nostra relazione
La sollecitazione che riguarda una rapida riforma del sistema elettorale nel Paese di una cosa siamo certi vogliamo stabilita l'abbiamo detto io
Di poter contare la prossima volta su un vero sistema maggioritaria grazie
Bene la scaletta prevede adesso i due interventi prima quello di Romano Prodi poi la tavola rotonda poi quello di Berlusconi
Per creare anche la cornice adatta per cominciare a scaldare l'evento invito una platea di giovani imprenditori come ieri piccola scelta qui sul palco a partecipare attivamente
E ovviamente il moderatore per cui mi farebbe piacere se raggiungessero Balco
Gli amici Emma Marcegaglia Gabriella Bocca Silvano Susi
Già Luigi Todini Nicola Biscotti Domenico Morassutti
Ferrari e Artioli
E prego vivamente Ferruccio de Bortoli vicedirettore del Corriere la sera divenire a mantenere vivo il dibattito ma è giunto il momento di pregare
Per Romano Prodi di salire sul palco per il suo intervento
Buongiorno
Ringrazio molto in dell'invito a questo faccia a faccia che poi si rivolge a due facce separate ma e già la terza volta che dovuto questo invito che ho accettato
Ma voi siete molto giovani in genere quindi un giorno o l'altro vedrete che il confronto ci sarà
Ringrazio
State estremamente interessante le relazioni introduttive quella di Riello a cui e mio compito corrispondere perché a posto deve straordinarie domande in cui esige risposte e anche l'introduzione di Mannheimer
A cui vorrei dire
Mi ha molto divertito il discorso alla pacatezza dei toni perché nel mio primo mese di campagna un altro punto che Esperti a valanga che arrivavano a Bologna dicendo che prima fa la faccia cattiva essere aggressivi eccetera poi ritenuti gli articoli degli stessi esprimerti a dire che prima parla di contenuti tecnico meno male che non li avevo pagati se no era veramente una disastrosa e esso veniamo ai contenuti che mi sono stati chiesti
Di estrema importanza Riello ha parlato del nuovo assetto il paese del regionalismo delle strutture che noi dobbiamo avere e su questo io credo che sia necessario una risposta e poi successivamente siccome cercherò di essere breve un dibattito con i severi ospiti Quinci va ma credo anche con il pubblico
Quella te sotto l'aspetto della distribuzione di poteri regionali in Europa vi sono delle dinamiche molto nuove molto importante la prima noi avremo presto molto probabilmente una quarta grande istituzione comunitaria non se ne parla mai il Comitato delle Regioni
è previsto il faro di Maastricht e si trasformerà probabilmente se i tedeschi avranno ragione in questo campo porteranno avanti le loro tesi nella Camera delle Regioni ed è assai probabile quindi che in un'Europa futura rossa del Duemila avremo una vera e propria camera delle Regioni
D'altra parte le regioni stanno assumendo in termini reali concreti e operativi una importanza sempre maggiore
Non solo ingrandiscono di competenze in tutti i Paesi europei in cui via regionalismo ma anche in Italia
Di fatto le competenze regionali stanno fortemente aumentando seconda tendenza l'Europa si sta trasformando vogliamo non vogliamo e quando io sento in Italia il discorso sull'Europa sono sempre molto ansioso perché intanto l'Europa va avanti cioè dobbiamo far presto fa l'Europa
La minaccia o opportunità che io ritengo opportunità nonostante tutto la fa mania cioè di una rapporto stretto fra Francia e Germania e i Paesi del Benelux sta diventando una realtà il documento del della Schäuble cioè della democristiani tedeschi è diventato un punto fermo di riferimento ormai accettato da quasi tutti nel nord Europa ora l'Italia io credo non possano reagire di fronte a prove di questa cena ma non dicendo fermatevi voi
Ma dicendo noi dobbiamo essere in grado di entrare anche noi nella nuova Europa perché la fra ma ANIA non esclude nessuno ma dice intanto cominciamo una reazione europea e poi apriamo le porte a fine in grado di starci
E io credo che questa opportunità non possa assolutamente essere scartata
Quindi stiamo andando verso una struttura istituzionale europea in cui vi è un rapporto diretto fra Bruxelles e le regioni
Non passando più dalle capitali soprattutto è qui riguarda voi la politica economica politica industriale ormai non basta più da Roma qua di Brussel e qui abbiamo questo è terribile situazioni di occasioni mancate no trenta mila miliardi nel passato piano quinquennale
Destinate alle regioni del Mezzogiorno non sono stati spesi perché le Regioni non hanno fatto le pratiche e i residui passivi non sono andati ad altre regioni italiane in amido ma sono andati alla Spagna sono andati alla Germania dell'Est e così via
Quindi il grande compito nuovo delle regioni prego tutto mettere su una squadra per il dialogo con Bruxelles è una squadra forte ed efficienti
Andiamo all'Italia il nostro regionalismo che ha venticinque anni e debole per secondo me non per l'incapacità degli uomini ma è debole perché nato debole per un fatto molto semplice cioè non vi è responsabilità fiscale cioè non vi ha responsabilità nel reperimento delle risorse
E allora nessun amministratore può essere definito amministratore a pieno titolo se non a la responsabilità di reperire le risorse di cui spesso avviso cioè l'amministratore più bravo e quello che più forte a Roma voi capite che è una distorsione terribile
E il risultato è di estrema semplicità quando lui aveva rinviamo i nostri amministratori regionali o sindaci non ce n'è uno che abbia fatto una grande carriera Roma
Tutti i cancellieri dalla Germania
Federale escluso uno c'era sono stati tutti o sintesi o presidenti di regione
Non dimentichiamo che anche Clinton è presidente di una regione una povera regione ma insomma tutto sommato l'Arca sa ha ha una sua vita sappiano e e sindaco di Parigi Chirac la Misa se locale cioè deve essere anche l'Italia la formazione il centro di formazione di uomini per il Paese
E devo dire che la nuova leva di semplice che mia ristoratori locali è una buona speranza in materia
Ho viaggiato per tutta l'Italia in Paesi grandi piccoli cita c'è una nuova classe di sindaci alcuni fanno bene alcuni fanno male come in ogni Paese del mondo ma finalmente ci sono dei punti di riferimento l'amministrazione locale
Questo è l'inizio di un cambiamento simile a quello degli altri Paesi
Come vi hanno detto
Il
Situazioni per di federalismo possibile grigio l'inno forti sono molto varie
L'Europa ne abbiamo tantissime tra l'altro per favore non confondiamo coi nomi perché abbiamo in Germania si chiama regionalismo ed è molto forte in in in germanica federalismo ed è molto forte in Francia in Spagna si chiama
Regionalismo ed è molto forte cioè voglio dire l'autonomia della Catalogna dell'Andalusia della Galizia è un'autonomia estremamente forte quindi non anche se in termini niente ipotetici federalismo dovrebbe essere più soldi regionalismo non è poi vero a seconda delle regole più dice in un paese l'Italia però un paese estremamente complesso anche per la differenza fra nord e sud
E qui abbiamo o un problema di tarare il nostro regionalismo su questo problema nord sud e di fatto
L'Italia è estremamente conscia di questa differenza che che fra nord sud e non è affatto vero che si desiderano separazioni più ha perfettamente ragione ma Haider la esperienza coincide con le statistiche ci ha detto
Si deciderà un regionalismo molto forte c'è una forte identità regionale
Però il Paese e sentito come paese unito del sud si è parlato molto finalmente in questi giorni perché era eravamo e siamo arrivati a un limite di sopportabilità
Difficile
Negli ultimi due anni è iniziato anche un fortissimo divario circo dei consumi fra nord e sud fino ad ora viola statuto una politica di sostegno anche anche artificioso soprattutto artificioso dei consumi del sud adesso al Sud crollano anche conosciuti
Allora un problema di politica economica del Sud che non può che essere fondato sulle regioni non c'è niente da fare perché ormai l'autonomia
Regionali in materia come vi dicevo il ruolo di Bruxelles in le nuove regole da Comunità europea fanno sì che questo già passato e regioni è un fatto imprescindibile perché il Mezzogiorno altrimenti sta crollando ripeto anche sotto l'aspetto i consumi
E due anni che l'intervallo sì accentua mentre prima la curva aveva una forma molto simile fra nord e sotto se n'è parlato molto dicevo
E
Finalmente ritorna alla accentuazione della politica perché non c'è nessun rapporto nella disoccupazione fra nord e sud
L'Italia è sotto questo aspetto un Paese particolare predette gli indici della Francia l'indice del nord Italia sono poco più della metà degli ingegneri occupazione dalla Francia gli indici del sud Italia sono quasi il doppio dell'indice si occupasse della Francia cioè siamo in una situazione di disparità
Di disoccupazione per cui la disoccupazione del sud non ha nulla che fare con la disoccupazione del Nord
Nel Nordeste come voi sapete la vostra esperienza dal punto di vista la mano pro Perahia specializzate non specializzata c'è ultras piena occupazione ci sono problemi il perimetro manodopera in molti settori questa verità del paese e quindi una situazione drammatica nel Mezzogiorno ormai abbiamo dei dati incredibili ottantacinque da partita produzione e nel centro nord
Nel Meridione avremmo proprio tra l'otto e il nove per cento di tutte le esportazioni comprese quella Grigoletto quelle petrolifere quelle e vuol dire il mezzogiorno e stacca atto d'arresto dell'Europa non solo ma mentre il Portogallo la Grecia e la Turchia in qualche modo convergono nitore dati statistici verso il Nord il nostro Mezzogiorno non converge a far quindi il problema dell'occupazione presa con mia è problema del Mezzogiorno perché è finito il discorso della intervento speciale non c'è nulla e allora il grande discorso di della imprenditoria locale e l'unico su cui noi dobbiamo e possiamo fatte interno imprenditoria locale non solo nell'industria del turismo agricoltura cioè vera grande imprenditoria allo piccola ma diffusa imprenditoria locale questo è il problema del nostro mezzogiorno e non se niente da sanare però e qui un punto delicatissimo se noi non affrontiamo a livello nazionale il duro problema dell'illegalità
Se prendete la carta del Mezzogiorno
E sette anni grazie grande intervento straniera il mezzogiorno l'ultimo fu quell'altezza si strumento ad Avezzano nessuno straniero che investe il Mezzogiorno
Qualcosa di decente hanno paura i motivi e ho fatto personalmente le analisi sono due primo
Dicono gli ingegneri che investono per pochi investe sono gli ingegneri dove abbiamo le prove che la tecnologia dei problemi
Della venti del prodotto figuriamoci ti prendiamo anche problemi dell'ordine pubblico e la criminalità lo chiami Rinieri non siamo poliziotti
Secondo o problema che riportano davanti perché hanno scelto la Spagna o la Grecia o la Turchia perché il governo spagnolo mi ha dato un direttore generale ha detto tu sei responsabile di tutto sondato un mese in Italia
Fra Ministero Regione Comune Provincia Consorzio industriale si verte non c'ho capito niente son tornato a casa questo è il vero sentimento questa è la vera risposta che danno in pratica imprenditori veri quel vezzo che sono chiamati a rischio chiusura
Secondo se guardiamo anche gli investimenti fatte delle perché il Nord come la FIAT ha recentemente sono ovviamente scelti nelle zone in cui non esiste criminalità
Questa battaglia della illegalità va fatta a pezzi non solo perché l'ha fatta perché l'ha fatta ma l'ha fatta anche per la salvezza la nostra economia sino al Paese non riesce più andare avanti allora è inutile che noi diciamo nelle nostre analisi sociologiche
Che la mafia la camorra sono figlie della disoccupazione
La mafia la camorra sono le mamme della disoccupazione tutti i dati ci dicono queste cose quindi noi dobbiamo assolutamente fronteggiare questi problemi se vogliamo uno Stato articolato ma uno Stato unitario ci poniamo che me lo devono possa veramente andare avanti con i suoi mezzi
Dobbiamo fare assolutamente questo e quindi che una grande speranza perché gli amministratori sono ci sono generazioni politiche nuove
Arbitro del proprio destino prima il giorno
Deve fare da sé ma non può fare da solo e allora a questo capitolo del federalismo fiscale che è il fondamento della nostra partenza deve essere ovviamente come detto nella sua relazione
Arricchito dal discorso del fondo di solidarietà che esiste in tutti i Paesi federali ma che non è un verbale mentre velista ma in fondo perché
Usato per i cinque anni di legislatura in modo che l'amministratore di ogni Regione sa quanti soldi deve dallo Stato in più quanti soldi oppure quanti soldi ne può prendere e a questi aggiunge il prelievo fiscale
Egli può fare o deve fare nella sua regione
Ecco queste la
Schema di cambiamento regionale che noi dobbiamo andare avanti ma però
Qui noto perché ha bisogno anche di momenti semplificazione condotta senza entrare perché noi vogliamo questa a questa divisione di federalismo senza modificare strutture pubbliche centrali nove non aggiungiamo altro che una gerarchia in più
Allora vincoli burocratici da togliere
Togliere il fisco così come semplificare il sistema tributario
Un discorso già portato avanti in tante sedi per favore mettiamolo prioritario
I piccoli imprenditori piccoli piccoli vanno almeno sessanta settanta adempimenti tributari all'anno
La tassazione complessiva sul reddito ha raggiunto livelli incoerenti con lo sviluppo il quaranta per cento quarantacinque per cento del reddito
è versato allo Stato per livelli inferiore ai trenta milioni e per ogni milione in più sono circa cinquecentosettanta mila lire queste sono i conti culti abbiamo qui
Tremonti credo possa confermare questi conti
Poi
Per le imprese c'è un problema particolare io credo che p a passare da un fisco che premia l'indebitamento ad un fisco che aiuti la patron mineralizzazione dell'impresa sia inutile andare
A far tante storie sul fatto che le tre italiane sono sotto patrimonializzati lo sono perché il credito non sto mica scemi insomma no cioè con la struttura fiscale di questo tipo è chiaro che le imprese sono stato patria né oggi i profitti sono basi imponibili e interessi passivi sono deducibili e quindi di conseguenza si hanno certe prego
Negli ultimi anni è stata imposta introdotta l'imposta sul patrimonio netto delle stanze cinque per cento il livello d'aliquota legale cinquantatré due presenta di capitali stimola ovviamente l'evasione e l'elusione ed è di dodici tredici punti superiore alla media europea
I vincoli del mercato del lavoro non mi sapeva perché so che ne ha già parlato ieri quindi sto tranquillo salto tutta questa parte sono perfettamente d'accordo sul nuove modalità di alleggerimento dei questi vincoli
Quindi
Quello che dobbiamo a a avere di fronte a noi uno stato leggero Stato
Si è sempre più rispettoso delle autonomie tra posseduta di cittadini ma anche uno Stato però che di ha tutto il diritto di partecipare alla corsa sia attenzione
La spaccatura che sta venendo in questi anni nella Orvieto il sociale degli Stati d'America di fronte invece alla mantenimento di una compattezza sociale della Germania devono essere tenuti un ammonimento sulle scelte politiche molto serio
Vogliamo una politica dalla fame della formazione
Tutta nuova l'Asia ci sta massacrando
Ed è giusto che sia così ma è cambiato il mondo dieci anni fa dicevamo il terzo mondo non si sveglia adesso che si è svegliato comincia ad aver paura
Però di fatto ricordi amici che abbiamo la concorrenza con un continente che studia imparo la matematica è un costo del lavoro circa quaranta o volte inferiore al nostro sia coloro che lavoro in Italia costa come la Settima di lavori in Cina conti più conti meno
E allora qui comincia per voi giovani una nuova sede che dura un'intera generazione voi avrete
La sfida dell'Asia già cominciata fin dall'inizio portarla fino in fondo questa è il vostro futuro e non è un futuro leggero
E quindi sono stato leggera per affrontarlo
E quindi la politica e la formazione delle squadre istruzione diventa fondamentale perché o si produce
Cose a livello elevatissimo o non ce la facciamo assolutamente inoltre deve avere nel nostro paese una struttura è un'infrastruttura di informazione centri di collegamento legatissimi infrastrutture internazionali anzi su questo capitolo io vorrei dire
Che noi dobbiamo far nasce la cintura del sud Italia dotando di iper infrastrutture elettroniche nostro paese per favore non poniamoci problemi se se ne saranno troppe no
è un po'come dispose l'autostrada e quando sono nati hanno detto che erano eccessive e pronto anzi lo era per carità lo erano ma questo era aperto veramente nuovi confini qui abbiamo l'introduttore elettroniche non abbiamo paura debuttare
Soldi risorse intelligenza nelle strutture della conoscenza l'infrastruttura debbono essere però abbondanti libere e aperti al libere e aperti e vuol dire vuol dire se quando si liberalizza vuol dire che gli enti locali debbano avere il diritto di dare concessioni
Debbano avere il diritto di dare servizi e di attrarre capitali straniere non entri in larghissima quantità vi ricordo solo che da
In Gran Bretagna sono stati fatti gli appalti per la televisione via cavo non è successo quasi niente quando è stato dato il diritto di fare anche telefono trenta mila miliardi di investimento si sono riversati improvvisamente la Gran Bretagna e Italia si sta modernizzando in un modo strepitoso
Ora io dico bische
Non dico affatto che era sette stette l'aspetto lo si non devono cablare anzi io voglio che tutti cabrio no no perché se rimane a cablare solo la STET qualcuno dice
Che se scabra sulla STET
Noi avremo Italia Grande Fratello no aprimi grande nonno perché invecchia perché non ce la fa più perché senza la concorrenza anche la stecca Moreno quindi noi non dobbiamo assolutamente avere strutture così deve aver questa enorme libertà se norme influsso di e investimenti nelle nuove autostrade
Dopo l'Ascoli servizi dovrà saliente dopo allora ci sono società che prenota per il turismo ci sono società che fa risorse di tutti i tipi dopo il paese diventa colto no diventa colto guardate le quella che i dati sullo sviluppo dell'internet
No
Quindi tagli pieni di persone intelligenti provveda di strumento di essere intelligenti di sviluppare da Pappi intelligente quindi da un lato la formazione scolastica dall'alto questo grande servizio di modernizzazione nella concorrenza
Nella concorrenza e allora non c'è bisogno di altro
Per il nostro Paese perché abbia una grande future qui il merito all'Italia
C'è discussa cintura del sole un amico un discorso
Ma stupido o no se prendete la Francia aveva avuto lo sviluppo l'ho avuto tutto nelle zone in cui e gradevole vive al problema di rifare capita che il mezzogiorno di buttare classe dirigente si rende gradevole vivere di nuovo è uno dei problemi fondamentale da
Portare avanti
Chiudo quindi con alcune altre osservazioni non poco puntuale sulla regione io gli ho detto
Del fondo di solidarietà
Che è la regola generale di tutto il federalismo europeo
Qui naturalmente
Di raggiungere la grande partita delle competenze tra stato regioni ma soprattutto di legge
Non è un problema solo di competenze perché di competenze alle Regioni ne hanno anche ma quello che nessuno dice
E che queste Autonomie sono state svuotate dall'interno si è sempre stato una burocrazia di controllo parallelo che ha continuato a vivere dal centro e periferie di questo è un problema poco noto perché sugli amministratori locali lo conoscono bene ma non c'è attualmente un'autonomia regionale vera no ricordo il centro non è solo un controllo ma è una vera e propria burocrazia parallela questo nemico della regionalismo e dello sviluppo
Infine Riello ha toccato alcune discorso delle riforme istituzionali no
Anche ponendosi sulla linea della bella ricercherà sono stranieri sull'inizio delle regioni no che io approvo in pieno però con dei problemi estremamente seri no per cui
Evidentemente
Se siamo coerenti con quello sia quella ricerca Che bella ricordo qui non saremo più in Liguria ma in Piemonte
Per i rigori è un problema non facile da non facile da risolvere cioè questi discorsi di formarli accorparvi delle regioni sono stati fatti in Germania col metodo molto empirico ad ampio raggio con referendum con quindi io credo che questo sia giusto per una regione come il Molise hanno dimensioni molto piccola ci sono regioni che non potranno sostenere una rete di scuole tecniche di alto livello però questo per ora io credo che
Il discorso di Riello secondo che ha fatto sulla geometria variabile possano essere un buon compromesso per avvicinarsi a questo tipo di a questo tipo di organizzazione
E
E però non rinnoverà anche una grande politica per le città
Perché l'autonomia regionale deve significare uno al pollice ipotizzando italiani sono nelle periferie delle città
Resto del Paese o piccoli paesi con il centro città di solito sia una condizione di vita decente
Le periferie delle città soli punti caldi della di soluzioni sociale dalla delinquenza di questi aspetti e qui c'è un grande capitolo anche per occupazione per ingiusta italiana c'è un'enorme capitolo di sviluppo che noi non possiamo dimenticare
Ecco quindi il programma che noi abbiamo per regione diventi un luogo di programmazione e di altre legislazioni
Nelle regioni ci si fanno le scelte sulla correlazione su quel territorio e sui servizi sociali le persone e poi i servizi da Indro ovviamente decentrati in molta parte ai comuni e alle regioni
è chiaro che se in un quadro di questo genere
Diventa ovvio pensare in un futuro al Senato delle Regioni cioè la seconda camera che abbia un affondamento un ruolo regionale no ma questo non c'è neanche bisogno di dirlo perché è la conseguenza logica del discorso che io vi ho fatto
E ripeto io credo che questo sia venire incontro all'Europa
Questo sia fare
Una Italia molto più dinamica questo è il modo di arrivare presto dentro la fama no che diventerà fra mani tale via cioè stiamo attenti perché noi non possiamo fermare il resto d'Europa che si muove ma guai se rimaniamo fuori la porta verso l'Europa l'Europa è nata
Per fare grandi sognatori nota da terra grandi politici
Che avevano in testa l'idea della pace che venite sui del continente e che ci sono riusciti a cinquant'anni che questo continente all'intera comunità europea non ha un conflitto non ha una tensione il sogno si è avverato dopo venticinque secoli di lotte continue allora per favore dobbiamo fare tutto nel nostra politica economica sociale nero che se il nostro Stato nel nostro politica culturale per essere parte questa Europa perché l'Italia deve essere il cuore dell'Europa perché l'Italia ha diritto e a il dovere di dare il proprio contributo culturale il proprio contributo economico a questa Europa
E io sono convinto analizzando tutti i dati economici non mi soffermo perché non è del contenuto della relazione di oggi sono convinto che questo obiettivo può essere raggiunto e quindi io sono convinto che debba essere raggiunto grazie
E altre due persone
Grazie professore io non le faccio delle domande perché non è il mio mestiere purtroppo però ci sono alcuni giovani imprenditori che dovrebbe essere dovrebbe teoricamente ma siamo inutile sovrastruttura di questo Paese ci sono comunque alcuni giovani imprenditori in particolare Emma Marcegaglia che vuole rivolgerle una domanda
Grazie
Professore Mantova nei geni io sono mantovana
E Mantova in questi giorni ahimè è stato Palcoscenico devo dire per una così commedia un po'tragicomica ovviamente mi riferisco alla all'insediamento del Parlamento del Nord a cura dell'onorevole Bossi e dei suoi amici leghisti
Devo dire che a parte l'aspetto un po'provocatorio forse un filo eversivo e anche un po'ridicolo
Bossi ha detto una cosa degna di nota ossia che i parlamentari leghisti presenteranno Montecitorio un disegno di legge costituzionale per la nascita di una costituente e questa costituente dovrebbe dovrebbe mettere mano alla costituzione in modo federalista qua e sentire il suo parere su questa un'ennesima provocazione divieti posti ma non è questo il punto
Il punto è che in questo Paese da molti anni si parla di riforme costituzionali si parla di riforme elettorali si parla di regionalismo
Si parla di riforma della pubblica amministrazione ma in realtà su tutti questi temi il Paese completamente in paludato e completamente bloccato e completamente fermo questo è un Paese in cui esiste ancora
E e fortemente centralizzato dal punto di vista fiscale legislativo
Questo è un Paese che ancora si porta dietro il fardello di un apparato pubblico mostruoso che ho poca che occupa quattro milioni di persone
E che ha decine di migliaia di provvedimenti inutili che loro contraddistinguono questo sistema in cui il pubblico ancora un fortissimo peso nell'economia e soprattutto e questo è un Paese in cui esistono sistemi elettorali completamente Diversity Simo e Gene a livello nazionale a livello regionale a livello provinciale
A livello comunale e quest'ultimi assolutamente incomprensibile ricordiamo tutto la vergogna delle tre milioni di schede nulle né in occasione delle ultime amministrative allora io le chiedo professore lo chiedo anche alle altre forze politiche presenti vogliamo fare veramente queste riforme istituzionali io credo che queste siano necessarie per garantire stabilità al Paese e la stabilità e la premessa fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese e dell'impresa io credo che ne siamo stanchi di avere governi che stanno in piedi meno di un anno
Di ministri che ci dicono che non possono mettere mano a problemi che stanno a cuore all'impresa e perché sono qui solo per alcuni mesi io credo che Kohl non avrebbe mai riunito le due Germanie con un governo da un anno quindi io credo che sia necessario fare queste riforme
E non credo che sia impossibile non credo che ci vogliono degli anni ci vuole forse una volontà comune condivisa da parte di tutte le forze e tutti gli schieramenti di sedersi e di fare le riforme superando gli interessi di bottega
Io vorrei che queste riforme istituzionali non fossero più solo un argomento da convegno ma diventassero punto un obiettivo comune da perseguire nel brevissimo periodo per il bene del Paese grazie
Cara signora
La prima osservazione
A io non ho intrapreso
Venticinque mila chilometri in autobus per stare al governo un mese più al sicuro sono entrate in libertà al Governo cinque anni buoni donne e uomini e poi si vedrà
Proprio per quello che dice lei nessuno dei grandi riforme è stata fatta io lei sa che mi è morta con la riforma la pubblica istruzione proprio completo rosa con l'istruzione perché non è mai stata fatta
Beh perché nei primi due o tre anni da solo delle grane e quindi comunista e Pubblica istruzione e l'accertamento è sicuro che i risultati buoni l'avrebbe avuto il suo successore non sapeva chi ma certamente non Luis
Ecco allora il problema è la durata del governo che si lega strettamente col colore delle riforme istituzionali io credo che non possono essere fatte riforme istituzionali
Da una governo crollate lunga durata quindi lei allegato perfettamente i due problemi io credo che bisogna avere un governo stabile proprio per la semplificazione dello Stato crea lo Stato leggero fare riforme istituzionali che lei ha detto
Io sono perfettamente d'accordo il problema è finalmente con le elezioni
Prossimo non prossime siano quando siano avere un governo che dura cinque anni questo la cosa essenziale ed è assolutamente possibile perché l'aggregazione che ci sono state fatte adesso sono state fatte proprio per aver un Governo cinque anni
Quello che ho detto Mannheimer sospensioni degli italiani è assolutamente chiare
Non non c'è nostalgia per il Centro per lo spezzettamento per tutte queste cose che si leggono semplicemente per fare un pochino di fumo il discorso gli italiani hanno capito benissimo alle regole del maggioritario e quindi centrosinistra col centrodestra io credo che avremo un governo di cinque anni
Grazie professore
Vediamo c'è un'altra domanda Gabriella Bocca
A proposito di formazione
Secondo lei come lo vede uno sviluppo all'inizio di una legge è una legge quadro una riforma nella Bella pubblica Pubblica istruzione
Con una legge quadro e poi legata sul territorio
Con
Con dei collegamenti a seconda delle esigenze
Non ho sentito parlare ad esempio di una riforma istituzionale non si cioè ho sentito parlare di riforma istituzionale ma non ho sentito parlare di una riforma legislativa
Io credo che il grande problema italiano sia anche quello già avere troppe leggi leggi leggine e giù con la forse mi piacerebbe anche sentir parlare del prossimo governo di cinque testi unici magari
Su magari finisco ambiente lavoro relazioni industriali formazione in maniera tale da poter avere poche idee ma chiare
Grazie allora
Due problemi ho reso dal pubblico istruzione le semplificazioni legislative sull'istruzione è chiaro che ne traggo le conseguenze di quello che ha detto sulle regioni
Io credo che la pubblica istruzione Vanda decentrata a livello regionale la struttura ministeriale e lo stupore di programmazione e coordinamento edificio azione delle regole
Le Regioni devono attuare questo sistema e per il mondo industriale secondo me c'è un capitolo di estrema importanza su cui io insisto
L'Italia non ha una scuola tecnica o a pochissima scorta grida a livello superiore posto Scola superiore senza questa ricordatevi che le vostre imprese fra vent'anni non ce la fanno più di fronte all'Asia la salvezza la scuola tecnica
La scuola tecnica vedete non può essere letta dal centro innescamento Ritual discoteca è una scuola regionale
Che ha tre
Strumenti direttivi tre
Punti di riferimento sindacati e imprenditori
Professori preside come la scuola e genitori
E amministratori locali Province Regioni Comuni
Dovunque vi è una scuola tecnica che funziona essa è retta in questo modo quindi io vedo una enorme responsabilità del mondo dell'industria del mondo del lavoro per queste funzioni se non ci sarà una grande e Spagna espansione una grande esposizione in questa direzione io credo che la scuola che questi edifici da fare voglio dire ma perché
Deve essere detto dal mister poco istruzione quale scuola vi debba essere a Santa Margherita scusate ma che ragione c'è
Cosa sanno perché se ne dovrebbero curare cioè c'è una dimensione territoriale vera reale che non può essere trascurata se voglia far risalire forma sul discorso del diviso delle leggi non l'ho toccato perché evidentemente parlavamo di Regione è il punto fondamentale del programma cioè abbiamo
Settembre
Ho in mente quindici volte il numero delle leggi superiore qualità la Francia non dico di ritorno subito qual è la Francia ma almeno andiamo rapidamente a metà strada e poi andiamo a livello francese
Grazie professore
Ettore Artioli
è chiaro che noi proponiamo lei come proponiamo a tutti i presenti di sottoscrivere il nostro patto di cittadinanza ed è altrettanto chiaro che essendo nel bel mezzo di una lunga campagna elettorale la sua sottoscrizione siamo certi di averla
Ma non ci sono ancora i capace a meno che lei non sappia entrando nel merito delle aziende è una nostra proposta sul regionalismo noi chiediamo ci preoccupiamo parlare di un regionalismo come quello che fa proposto Riello la sua relazione parlare di un federalismo fiscale quanto può essere nel concreto un elemento che posso evitare di riproporre in quindici venti realtà regionali quello che da tanti anni vediamo nel governo centrale quanto si può operare quanto si può agire per evitare che la burocrazia regionale si sovrapponga alla vecchia
E
Ahimè deteriore governo della burocrazia romana nella narra d'erbe che chi ci consente a raggiungere i fini che ci proponiamo quanto il federalismo fiscale possa permettere di non avere dei piccoli imprenditori settanta tipi imposizione differenti era avere soltanto una due tre forme di imposizione regionale
Che permettano non solo le finanze regionali di avere quanto necessarie le risorse cioè necessari per sviluppare programmi ma anche all'imprenditore di sviluppare serenamente la produttività
Nessuna garanzia evidentemente il decentramento significa assunzione di responsabilità e la grande garanzie l'elettore
Che può molto visibilmente in modo molto diretto pulire e i politici locali cioè stiamo attenti
Non illudiamoci nel discorso facciamo il decentramento alleggeriamo lo Stato ma l'assunzione di responsabilità deve andare da locale demanda vicino al cittadino io sono convintissimo come è stato in qualsiasi Paese del mondo
Quando non mi settore locale
E messo
Nella alternativa fra fare un servizio d'imporre un'imposta questo non può comportarsi nel modo in cui uscente commissiono comparati fino adesso
Perché il suo lettore lo punirà in modo immediato ricordatevi che l'unica garanzia per la democrazia è l'alternanza in questo senso io non ho nessuna nostalgia per il passato in questo senso è unito a un ritengo che la il confronto fra centrodestra e centrosinistra nell'alternanza sia davvero garanzia non solo di democrazia ma anche di buona amministrazione
Grazie per la risposta Breve abbiamo ancora cinque minuti due domande magari si facesse una domanda un po'più liberi politica Grillo in chiudiamo un posto Frosio più rapide le risposte alle domande sembrava irregolarità tempi
Professore sulla stabilità politica mi sembra che siamo tutti d'accordo
La domanda è questa che senso andare a votare adesso con una legge elettorale che tutto garantisce tane che la stabilità politica non sarebbe più opportuno avviare un processo di riforma della della legge elettorale veloce può andare a votare con un nuovo sistema che garantisca era
La la stabilità politica perfettamente giusto traverse c'è un rischio se c'è una maggioranza per cambiare ed elettorale e ve ne farete elettorale se non c'è meglio andare a votare e proprio qui l'Inter il discorso no
Bisogna vedere se il Parlamento a questa maggioranza per poter andare a votare
Voglio dire il discorso esempio lei mi fa una domanda che il centro dalla domanda politica perché andare a votare con l'attuale legge elettorale era io dico che lei ha perfettamente ragione ma o nel Parlamento c'è o una
Voi maggioranza è una volontà per cambiare l'ed elettorale
E allora ha perfettamente ragione lei si fa perché si va a votare se non c'è si va a votare subito estensione della tratta infatti sulla data delle elezioni ma è inutile discutere sarà dettata dagli eventi non sarà dettata da nessuna Nekrosius attratte da quanto dice lei
Quindi la parola al Parlamento esatto
Grazie allora ancora un'altra domanda Luigi Serra
Ma non permettere una nota così di tipo personale eccetera ma chi gliel'ha fatto fare sostanzialmente venticinque mila chilometri in autobus
Ma è un confronto diretto con solo del salario una coalizione litigiosa cioè prevalga la mossa fa scappare l'avversario Isabella concrete
Quindi basterebbe assicura vi assicuro che basta che Walter la soddisfazione
Allora abbiamo ancora domande e risposte brevissimi abbiamo ancora un'altra domanda
Domenico Morassut
Sì ho una domanda che completa quella dell'amico Luigi Serra volevo capire se oggi ci ha parlato il professor Prodi o il candidato del centrosinistra oggi ho parlato di programmi accaparrati cambiato il centro allora parlato il candidato ufficiale del centrosinistra Prodi parlavano scorso
E parlava vede l'anno scorso ad essere il disastro grazie
A questa la dissociazione riso stazione dal passato no no no no cioè no rinnega nulla o per vedere come sono questi errori del passato dodici anni fa ho scritto queste cose
Però allora scusava misura del suo discorso perché la differenza pure
Ecco
Dico
Professore io sono dovrei essere vicino alle culturalmente perché è una delle mie aziende produce autobus e quindi praticamente
Siamo sulla stessa strada
Sì della Giovanna però non produce auto blu usati no
Capo Emma Bonino tenterei di rendere quindi il problema non si pone
Popolazione presso una compagnia comunque mi tenga presente perché possono tenga presente che lo lo metteremo poi all'asta non va bene entrare ma la domanda che volevo farle ovviamente
Più seria della dell'argomento di introduzione lei ha parlato di Sud ha parlato di criminalità
Sì sostanzialmente parlando di qualità della vita che è bassa al Sud perché sapevamo che è bassa anche in virtù della grossa componente criminale che non è solo la grande criminalità ma anche la microcriminalità e quindi qui mica vicino ai problemi dei cittadini che lei ha visitato dei piccoli imprenditori questo anche al Nord questo benissimo io vivo su De vivo la realtà del sud quello che volevo chiederle questo visto che lei parla ci ha chiarito che parla da da candidato del centrosinistra
Domani all'avete chiamato per festose va bene
Domani probabilmente lei sarà un presidente del Consiglio avrà dei ministri della Giustizia e degli Interni
Sappiamo tutti che sul tema della criminalità ai della repressione criminalità c'è stato un ampio dibattito nel passato tra garantismo iper garantismo e teoria della repressione
Sostanzialmente il proprio non l'abbiamo risolto tant'è vero che lei oggi ci parla del per la legalità comuni quieto superare al sud
E allora è chiaro che la domanda è complessa e forse una risposta in cinque minuti non non potrebbe essere sono stivati al problema parlando imprenditori e non i cittadini al sud e siamo preoccupati di questa cosa
Le cito l'esempio e ieri i micro criminali quelli che fanno di scippi estorsioni a Bari per esempio sono morto un cittadino greco per questo
Poi c'è ritroviamo accanto alla porta accanto in Sardegna han presentato alla Federazione John imprenditori un programma investire in Sardegna e positroni problema dei sequestri che come giustamente lei ha detto prima
Fa desistere molti soprattutto gli investitori esteri dal l'investire in Italia e soprattutto mi da regolare ora come presidente del Consiglio
Ci può dare una risposta su quella che la sua intenzione non dico di repressione in senso proprio di di di di chi qui di chiusura del problema ma comunque una risposta ai cittadini bisogna darla sotto questo profilo altrimenti noi continueremo a sud a parlare di sviluppo dello sviluppo degli altri quello degli altri è un fatto non lo leggeremo sempre sui giornali e continueremo ad alimentare un circuito che certamente non ci consente Riva al pari delle altre aree del Paese
Guardie
La sua domanda egli aveva un percorso le do però la risposta essenziale stiamo attenti
Perché tra il garantismo la repressione cioè rispetto alla legge e il problema è che non si è sentita la legge non si è sentita la pubblica amministrazione non si è sentito lo Stato i sono stato recentemente i Sapegno parlate per i familiari dei rapiti
Questo senso di desolazione di tristezza di solitudine che hanno nei confronti dello Stato è questa la tragedia Reppucci sarà e provvede garantiti ma ma intanto ci deve essere lo Stato
Ci deve essere lo Stato citerei essere la legge e qui c'è un enorme spazio primari toccare i propri del garantismo vediamo in Francia concertate Romeo rapimenti come lo Stato è intervenuto con forza non non andando al di là delle prerogative di uno Stato democratico ma con la presenza sul territorio tra prezzatura proprietà totale quella presenza pervasiva no si ricordi
Va be'andiamo indietro negli anni lei troppo giovane no quando c'era questo film sul Mezzogiorno il Pietro germi non me la legge come finisce no e l'arresto dice
Ha capito Massaro in nome della legge questo è quello che noi dobbiamo fare adesso e credo che ci sia un enorme spazio per applicare la legge e i problemi di oggi è che non stiamo applicando la legge grazie
Ultima ultima e telegrafica domanda di Emma Marcegaglia
Professore lei ha detto che oggi è qui nella veste del candidato leader del Celio fra giocatori ma avete chiamato in quanto tale benissimo noi lo consideriamo come tale ma c'è il centro
Perché c'è una sinistra forte c'è un centro non ben delimitato non lo conosciamo lei si sente confortevoli questa situazione guardi io mi sento benissimo aveva fatto la prima riunione del centrosinistra
è stata una cosa straordinaria non c'è ancora campagna elettorale stiamo già creando insieme il programma stiamo creando la coalizione di centro si sta rafforzando enormemente
Nelle ultime elezioni
è insomma ha vinto la coalizione non ha vinto il PDS solo ha vinto la coalizione a Trento il PDS tredici per cento la coalizione cinquantuno al primo turno a Belluno per i DS e dodici per cento la coalizione settanta per cento ma questi sono fatti
Straordinari dove c'è la coalizione si vince dove i partiti sono separati si perde questo è la novità del Paese
Allora ringraziamo il professor Prodi e ringraziamo naturalmente anche i nostri giovani imprenditori che gli hanno rivolto e domande siccome di mestiere non è fare delle domande io vorrei chiedere al professor Prodi se gli capitasse per caso in un futuro più o meno prossimo di incontrare il suo avversario politico io vorrei sapere a questo Prodi quale domanda gli rivolgere per
Ma Padovan ebbe ma insomma ci voleva tanto
Grazie grazie buon lavoro
E i partecipanti alla tavola rotonda moderata appunto dal dottor Ferruccio de Bortoli e i partecipanti sono Giovanni Conso presidente emerito della Corte costituzionale che prego di ferire sul palco Mario Deaglio docente di economia politica all'Università di Torino Roberto Formigoni deputato e presidente della Giunta regionale della Lombardia Alessandra Guerra presidente della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia
Piero Pozzoli imprenditore e componente di Giunta di Confindustria
Ecco grazie
Se possiamo prendere il posto perché il nostro programma è
Molto serrato
Prego accomodatevi
Allora un attimo un solo secondo di pazienza cominciamo subito
Diciamo ma come
Vivavoce
Allora questa tavola rotonda si svolge come quella di ieri
Chiederemo ai nostri
Partecipante ai nostri relatori
Di commentare le tesi di Riello e dei giovani industriali raccomandiamo naturalmente un intervento molto Preve
Chi non più di sette otto minuti al massimo e poi ci saranno alcune domande
Che verranno rivolte dalla tribunetta ai nostri relatori
Allora se possiamo cominciare
Grazie
Vi chiedo soltanto
Un po'di silenzio
Riello nella seconda parte della sua relazione oggi ha dato maggiore contenuto a questa proposta cardine di questo convegno dei giovani industriali Santa Margherita Ligure la proposta di un patto di cittadinanza
Che sarebbe un puro esercizio accademico
Se non si rinnova Seko profondamente anche le istituzioni politiche
I giovani industriali propongono un regionalismo minimo un regionalismo fattibile intelligente
Oltre a un sistema di autonomie locali
Un decentramento serio dell'amministrazione e soprattutto meno leggi per governare il cambiamento tutti insieme in quel crinale tra solidarietà ed efficienza che è stato descritto conosce con efficacia ieri
Io comincerei chiedendo al professor Giovanni Conso
Che cosa ne pensa naturalmente della proposta di Riello e soprattutto i quelle profonda gola profonda innovazione il la costituzione politica che è uno dei fondamenti di questo processo di rinnovamento del Paese il professor Conso
E con secondo me sono talmente tanti no essi vogliamo analizzare tutti questi contenuti possibili non la finiremmo mai
Noi da un lato siamo prigionieri delle parole
Ci sono parole ambigue parole oscure che non riusciamo a chiarire e perdiamo ogni volta un sacco di tempo per chiarire il significato di queste parole
Secondo siamo prigionieri del tempo cui si è detto bisogna far presto in Breve e viceversa passano gli anni passano i mesi e non si conclude nulla
Allora prima di scendere nei contenuti io credo che dobbiamo porre dei punti fermi sui quali impegnarci al massimo poi contenuti all'interno li discuteremo via via il primo di questi punti mi rifaccio alle parole
Smettiamola di parlare continuamente regionalismo federalismo se è per lo Stato federale se per lo Stato regionale già qualcuno l'ha detto molto bene
Non c'è una vera differenza tra queste due espressioni perché sono ormai due secoli che in tutti i Paesi del mondo gli studiosi politici verificano e attuano formule
Tra il federalismo e regionalismo poco per volta ci si è accorti
Che è semplicemente una sfumatura di quantità a seconda che le Regioni hanno più poteri o meno si parla di stato regionale sia più poteri alla Regione di Stato federale se la Regione
Effettivamente a uno spazio di autonomia che gli consenta quasi di sfiorare senza arrivare la figura dello Stato
Allora l'una formula vale l'altra siamo tutti d'accordo visto che abbiamo le regioni se vogliamo rafforzare la periferia rispetto al centro rafforziamo le regioni e questo è regionalismo vogliamo chiamarlo federalismo
E praticamente la stessa cosa perché la parola federalismo
Se la si vuole contrapporre regionalismo fa pensare alla federazione di Stati
E questo assolutamente non è perché la Confederazione una cosa lo Stato federale è un'altra lo Stato federale uno Stato unitario suddiviso all'interno suddiviso all'interno di da strutture che hanno potere più o meno forti ne vogliamo la Regione l'abbiamo l'abbiamo attuata lentamente con fatica sta andando faticosamente perché ha pochi poteri vogliamo che abbia più potere
Quindi il problema chiarito una volta per sempre
Che è inutile stare a discutere tra federalismo e regionalismo perché praticamente si parla di cose analoghe vediamo che cosa chiedere di più alla Regione e qui le possibilità sono tante e bisogna mettersi attorno a un tavolo non si può parlare in un convegno rapidamente di questi contenuti
Per quanto riguarda l'altro aspetto prigionieri del tempo qui dobbiamo accelerare i tempi perché il mondo cambia vorticosamente questa Francia Europa Germania che ha bisogno anche di noi perché se noi restiamo fuori siamo noi più d'energia che ancora dell'Europa
Ebbene tutto questo non possiamo aspettare infiniti tempi dei nostri dibattiti interminabili in cui con parole non chiare con contrasti certe volte tendenziosi non riusciamo a fare passi avanti
Allora è evidente a questo punto se vogliamo riformare la Costituzione le vie sono due ora dotiamo la strada revisione costituzionale il famoso cento e trentotto o attendiamo una nuova assemblea costituente
Io credo di queste due forme la seconda sia quella più lineare
Perché permette di vedere ampiamente i contenuti da parte di un organo formato ad hoc mentre la procedura del centotrentotto a parti limiti che è presente in se stessi questa procedura
Creerebbe una infinità suddivisione di momenti di tempi per cui indubbiamente ci vorrebbe
Un tempo infinito quindi per accelerare credo che la formula assemblea costituente sia la più
Efficace
E anche la più chiara naturaliter vuol dire rifare tutta la Costituzione vuol dire di renderla tutta soprattutto nella parte relativa alle regioni
Qui poi il nocciolo vero essenzialmente costituito e chiudo primo autonomia finanziaria e fiscale certamente ci vuole ci sono regioni hanno le mani legate
Secondo Allotta contro la burocrazia perché quello di cui questo Paese
Sente più bisogno più o meno inconsciamente a seconda dei casi è questa lotta contro il mostro che la burocrazia che impedisce tutto a livello centrale a livello locale occorre spezzare questo cerchio per cui direi concludendo siamo prigionieri delle parole
E dobbiamo uscire chiarendo una volta per tutte o significati le parole troppo usate
Prigionieri del tempo dobbiamo sveltire ma anche prigionieri della burocrazia quindi il contenuto più importante per me trovare il modo di rompere
Questa crosta incrostazione burocratica che frena tutto e che favorisce ogni illegalità perché nata per controllare di evitare sbagli Errori violazioni in realtà è la prima complice con i suoi ritardi le sue complicazioni dell'illegalità
Grazie professor Conso anch'io prima di passare la parola al professor Deaglio vi chiederei un po'di silenzio perché effettivamente si sente un brusio crescente e se si potesse anche chiude questa seconda porta sarebbe meglio perché
Grazie
Posso Deaglio l'altra richiesta pressante Riviello è ovviamente legata a una nuova costituzione economica di questo Paese
Ecco come sviluppiamo questo altro importante quest'altra importante parte della relazione di Riello prego
Ma io sono stato molto colpito nella reiterazione dividendo da questo patto per la cittadinanza ora sul patto nessun problema qualche problema cominciavano sulla cittadinanza
Anche dopo le cose che ha detto Mannheimer quanto è forte
La cittadinanza italiana
Quanto voi signori imprenditori italiani vi sentite prima imprenditori o prima italiani
Ha ancora senso parlare di un'imprenditoria italiana nel panorama che ci ha delineato Prodi c'è l'Asia c'è l'Europa eccetera
Non stiamo per caso smantellando l'imprenditoria italiana sono tutte provocazioni non non lo so però sono problemi che voi certamente dovette porre veti così come gli italiani se li devono apporre in altri in altri ai sensi
Un certo tipo di federalismo probabilmente distrugge l'identità italiana
Quindi ecco sulle cose che mi hanno colpito di Riello il tentativo di coniugare il federalismo chiamiamolo regionalismo in questo caso con la continuazione di un'identità italiana e la chiave sta nel decentramento cioè da un lato c'è l'autonomia locale dall'altro c'è uno Stato che si decentra i due si devono toccare
Tanto per riprendere l'esempio di Romano Prodi e assurdo che da Roma debbano dire che cosa si studia nella scuola tecnica di Santa Margherita
Ma forse sarebbe bene che qualcuno da Roma certificasse che il titolo che si da Santa Margherita lo stesso valore di quello che si dalla messi a terra
Perché altrimenti rischiamo veramente la frantumazione del paese e poi ancora un'osservazione
Io non ho parlato di regioni a geometria variabile questo estremamente importante interessante
Io parlerei ancora di un'altra cosa cioè di federalismo ove giornalismo se preferite a velocità variabile
Perché a velocità variabile ma perché noi potremmo fare il regionalismo soltanto in quanto ci sia dello sviluppo
In altri termini noi potremmo distribuire diversamente le risorse nuove se andiamo a toccare la distribuzione di quello che già c'è
Così come qualcuno che si riunisce a Mantova in questi giorni probabilmente pensa cioè togliamo della risorsa sul tetto nazione noi paghiamo meno tasse se andiamo a toccare quello che già c'è noi scateniamo uno squilibrio molto forte l'Italia è un sistema che in qualche modo si tiene ci son dei tutsi che si compensano se noi andiamo a toccare i flussi già esistenti succede qualche cosa
Per esempio che i meridionali senza più prospettive vengono molto a stare a Mantova e forse qualcuno non sarebbe contento
Grazie per professione adesso diamo la parola all'amministratore di una grande regione appena eletto naturalmente può entrare più nel vivo delle proposte specifiche che sono state fatte prima su una maggiore autonomia locale su una maggiore autonomia impositiva sulle regioni a geometria variabile
Roberto Formigoni sì io dico subito che se il moderatore d'accordo con lei tu utilizzare tutto il tempo che ci è concesso per questo primo intervento sette otto minuti perché mi sembra che le tesi che i giovani imprenditori pongono sia la che l'azione di Riello stamattina si documenti preparatori
Meritino una qualche riflessione nello specifico io dico subito che ho trovato estremamente apprezzabili una serie di osservazioni critiche positive che sono contenute
Non sempre mi ritrovo nel linguaggio che è stato utilizzato però capisco che un certo tipo di linguaggio
è inevitabile quando si tende a sottolineare come poi fatte la fortissima esigenza di cambiamento che voi vivete che la società italiana oggi vive lo proporrei sintonizzare Mina anzitutto su due parole chiave dei vostri documenti
Dalle quali partire voi certo punto ponete il problema della giusta dimensione Daria ad ogni problema di decisione e di gestione la giusta dimensione
Prima parola chiave giusta dimensione la seconda più avanti
Ponete l'esigenza di una particolarità di governo quindi ogni tipo di territorio o niente che a sue precise caratteristiche vincoli e opportunità ha bisogno di una particolarità di governo benissimo qui credo è la radice la sorgente da cui partire che vuol dire giusta dimensione penso che il riferimento senza andare troppo nella filosofia debba essere il riferimento al di sotto quindi la giusta dimensione riferimento alla persona le comunità originaria la famiglia all'impresa agli enti intermedi
D'altra parte il tema della particolarità di governo richiama il principio di autonomia cioè la possibilità che direi un diritto un attivo
Di questi enti originari diritto un attivo ad autogovernarsi noto di passaggio che quando si parla di autonomia non si parla di decentramento e la differenza non mi sembra di poco conto
In Italia in questi anni si è fatto molto decentramento e si è fatta pochissimo null'autonomia decentramento significa che la sorgente del potere è chiara Spal centro ma magnanima in mente il centro concede qualche cosa la periferia se invece noi parliamo di autonomia rovesciamo totalmente e giustamente questa impostazione
C'è un potere originario sono Gipo autonomo appunto che è costituito di per se stesso e semmai ci sono dei poteri sovraordinati
Insisto tutto questo lo trovo molto cagionevole
Ma profondamente in contraddizione giustamente i contravvenzione con quello che è stato il decorso storico del nostro Paese in questo mi differenzio da un pochettino anche
Dall'analisi del professor Conso come solo Deaglio
Perché io ritengo che il nostro Paese ha avuto un corso invece centralista
Nel Risorgimento permettete in questa breve nota storica all'interno dello sconto che c'è stato
Nel ceto risorgimentale tra partito piemontese centralizzato di Camus e il Partito federalista lombardo di Carlo Cattaneo
Ha vinto il partito piemontese centralizzato è stato sconfitto il partito delle Autonomie del federalismo e io credo che questo abbia nuociuto all'identità storica del nostro Paese che veniva da una tradizione lunghissima
Secolare di comuni di autonomie locali
Se volete di particolarismo a cui certamente bisognava pure un rimedio con un di più di organizzazione però la centralizzazione come si è realizzata nello Stato unitario
è stata il il taglio in qualche modo la distruzione di quella cultura autonomista
Ora cento vent'anni di distanza notiamo che la storia sta sconfiggendo il partito che vinse nel mille ottocentosessantuno imponendo l'Italia il modello centralizzato
Perché l'esigenza avvertita dalla stragrande maggioranze Mannheimer ce l'ha detto stamattina
La stragrande maggioranza dei cittadini fa nel senso di un di un Pd autonomia di un di più di una sottolineatura del vissuto noto però che vincere la deriva storica centralistica che ha governato in questi cento vent'anni sarà tutt'altro che facile
E allora veniamo all'oggi veniamo al tema della regionalismo possibile anche qui io mi differenzio da alcune cose dette prima trovo che tra regionalismo e federalismo la differenza ci sia il federalismo è qualcosa di molto preciso e di molto precisamente distinto dal regionalismo
Sì al federalismo quando la sovranità è suddivisa tra Stato federale Stati membri in tutti gli altri casi pur in presenza di forti autonomie finché la sovranità resta tutta nelle mani e potere centrale sia solo del regionalismo
Noi oggi ci muoviamo
A Costituzione invariata nell'ambito del possibile regionalismo e questo è anche l'obiettivo che come presidente neo eletto non ancora insediato a causa di una legge stupenda
Ma comunque consente più mi muovo nell'ambito del fare il regionalismo possibile
Che non è una riforma da poco perché regionalismo possibile a mio modesto avviso è molto di più del regionalismo che è stato fin qui attuato la costituzione permette e promette in termini di poteri delle Regioni molto di più di quanto nel concreto lo Stato ha permesso in venticinque anni di vita delle regioni italiane
Le Regioni sono sempre state sfrattate trattate come delle specie di super prefetture
Incaricate di gestire sul loro territorio spesi e stabilite e definite dal governo nazionale
è ovvio che da questo punto di vista l'autonomia e estremamente limitata non c'era bisogno di mobilitare le risorse i tempi e allora che cosa può essere fatto individuo tre obiettivi del regionalismo possibile primo
Occorre aprire come Regione Lombardia lo faremo mi auguro nella collaborazione abbiamo già cominciato a parlarne con altre regioni
Aprire una vertenza generale per la corretta completa e definitiva attuazione degli articoli centodiciassette e centodiciannove della Costituzione
La prima tappa non può che essere questa
All'interno di un regionalismo quando passeremo come io auspico ad una prospettiva federalista si porrà anche il tema del cambiamento di questi articoli ridefinendo la distribuzione dei poteri tra Stato centrale e regioni
All'opposto di quello che viene fatto oggi già definendo i compiti dello Stato pochissimi i famosi quattro la moneta alla giustizia alla difesa
E la politica estera e lasciando tutto il resto alla Regione
Ma in termini regionalismo la completa da soli questi articoli
Secondo
Avviare il lavoro per ottenere un testo unico delle leggi quadro relative alle competenze attribuite alle Regioni a statuto ordinario
E cioè in altri termini
Porre fine a quei controlli statali spuri che mortificano la legittima autonomia regionale
E la rendono spesso inefficiente
Deve sponsorizzando per di più la classe politica regionale facendo sì che essa diventi nei fatti non giudicabili dal proprio corpo elettorale terzo tema
Ed è già stato ricordato da diversi interventi quello dell'autonomia finanziaria basta un dato solo le quindici regioni a statuto ordinario
Hanno finanze complessive per centodieci mila miliardi nella nel novantaquattro questo è stato il dato di questi soltanto poco meno di dieci mila provenienti da risorse proprie è chiaro che quando all'incirca al nove per cento delle risorse finanziarie
è di diretta scelte responsabilità della classe politica non siamo nel campo di un'autonomia
Credo che questi siano i tre punti del regionalismo possibili pochi in sé
Soprattutto per chi si Morcone nell'ottica e nella prospettiva di un federalismo ma tanto e per certi aspetti tantissimo tenuto conto della situazione presente di quelli che sono i venticinque anni che abbiamo dietro le spalle comunque anche e chiudo il minimo indispensabile
Perché si abbia davvero quell'autentica e responsabile particolarità di governo che giustamente avete indicato da realizzare è chiaro che questo processo sappiamo come vanno le cose in Italia
Ha bisogno per essere sostenuto e vinto di una chiara scelta da parte di chi svolge il compito di amministratore regione ma di un sostegno Forte combattivo da parte dell'opinione pubblica senza di questo temo la palude temo l'impasto lamento grazie
Grazie Formigoni
Adesso abbiamo un'altra opinione e di un altro importante amministratore locale Alessandra Guerra che presidente del Friuli-Venezia Giulia
A quale chiedo anche di circostanziare meglio quali tasse locali potrebbero essere eventualmente imposte gestite direttamente dall'Ente regionale che che significato si può dare al concetto di autonomia fiscale che è stato delineato in precedenza prego
Grazie beh mi presento un po'meglio possono Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia da circa un anno Guido una coalizione che si colloca in maniera anomala per il momento politico che stiamo attraversando
Perché di centro
E in quanto presidente sono della lega nord in quanto presidente di una regione a statuto speciale ed esponente di un movimento politico che sta promuovendo il federalismo su tutto il territorio nazionale
Ho ritenuto insieme al gruppo regionale che rappresento di proporre una riflessione che parta dal basso quindi dall'esperienza vera concreta di un amministratore regionale
Per quanto riguarda il sistema del federalismo per questo sì sorto è nato una è nata la collaborazione tra tutte le cinque regioni a statuto speciale la prima volta tra l'altro che succede in Italia ed è uscita da questa collaborazione una proposta una proposta di legge costituzionale elaborata su una proposta più filosofica e politica che parte proprio dal Friuli-Venezia Giulia
Oggi si è parlato tanto come spesso si parla tanto di federalismo decentramento regionalismo proposte
Che devono partire per sburocratizzare delegiferare però mi sembra che né oggi né altre volte nessuno si ponga il problema di come e quel come dovrebbe essere oggetto vi un approfondimento maggiormente scientifico visto che fortunatamente oggi nello scenario politico nazionale anche guidato da insigni rappresentanti del mondo accademico
Di un approfondimento scientifico è reale di quello che potrebbe essere il come
Il come noi abbiamo cercato di analizzarlo attraverso questa proposta e cercherò di spiegarla in tempi brevissimi e in maniera semplice
Abbiamo cercato di porre l'attenzione sulle regioni a statuto speciale in maniera diversa rispetto a quella che è l'attenzione che l'immaginario pop collettivo apposto non regioni assistite
Ma regioni che volente o non ente in un passato abbastanza recente
Hanno fatto una hanno sperimentato se vogliamo un decentramento un piccolo esempio di federalismo sul territorio
Queste regioni hanno forse ha qualcosa da dire hanno forse qualcosa da spiegare se non altro a livello di confronto con le altre Regioni a statuto ordinario per vedere se la loro esperienza può essere utile e può essere un contributo al dibattito nazionale
è da qui da questa esperienza che si è partiti
Più o meno le regioni a statuto speciale e gestiscono un'autonomia un'autonomia che non è solo di trasferimento finanziario neanche legislativa e te anche implica trasferimento di risorse questa autonomia è di fatto qualche cosa in più rispetto a quella delle regioni a statuto ordinario
Questa autonomia potrebbe diventare luogo di studio per chi vuole vedere come sistema Italia è riuscito a rispondere seppure in attraverso piccoli esempi ad un decentramento almeno iniziale
E quindi abbiamo proposto un progetto che va verso il federalismo progressivo cosa significa
Significa che se ognuno di noi fa un soprattutto ogni amministratore fa un'auto un esercizio di autoanalisi si rende conto che domani non possiamo neppure con il più bravo del Presidente Consiglio dei ministri pensare di arrivare ad un sistema federale da un momento all'altro perché ci troviamo con un apparato burocratico impreparato
E soprattutto ci troviamo con anche un apparato politico che forse non è in grado di guidare questo tipo e di rivoluzione
Se noi domani dessimo all'ultima delle regioni a statuto ordinario soltanto le piccole competenze che al Friuli-Venezia Giulia che l'ultima delle regioni a statuto speciale premente quella regione a statuto ordinario avrebbe delle difficoltà a gestire quattro decimi di ritorno del gettito fiscale
E che la Regione ricevetti ritorno dallo Stato
Allora cosa significa significa che se vogliamo veramente il federalismo o il regionalismo se vogliamo arrivare ad un sistema di decentramento vero forse è opportuno partire dalle piccole riforme ed è così che abbiamo proposto di lavorare sugli statuti regionali pensate che le Regioni a statuto ordinario non le regioni a statuto speciale volendo a Costituzione vigente potrebbero trasformare il presidente nella regione del commissario di governo di quella regione
Senza indire una Costituente cambiare la Costituzione e questa sarebbe già una rivoluzione pensate che con gli statuti o il cambio degli statuti qualsiasi regione a statuto ordinario potrebbe
Assumere
La responsabilità dei quattro decimi di ritorno dei due decimi dei tre decimi di ritorno del gettito fiscale che ogni Regione da allo Stato e che le regioni a statuto ordinario ricevono di ritorno dallo Stato
Quindi perché no ribaltare il concetto perché no provare a pensare
Che lentamente e progressivamente ogni regione a Costituzione vigente attraverso il cambio del proprio Statuto o lo sfruttamento appieno del proprio Statuto chieda lentamente allo Stato centrale quando si sente pronta la possibilità di avere sempre più trasferimenti non solo di carattere finanziario ma di carattere legislativo e di carattere esecutivo perché non pensare a un federalismo quindi di carattere progressivo che parte dal basso e dalla spinta che arriva dalle popolazioni delle regioni
Questa è una proposta che poi parte con questa prima fase ed arriva ad una seconda fase ancora più dirompente se vogliamo che si inserisce in quello che è il dibattito a livello nazionale la seconda fase prevede la creazione di una costituente
Su un modello di costituzione ne accennava prima il professor Prodi
Che in Europa ha avuto grande Successo la Costituzione spagnola
La Costituzione spagnola prevede un modello costituzionale aperto in cui ancora una volta tutte le regioni nel momento in cui si sentono pronte a gestire in proprio attraverso la propria classe politica il proprio apparato burocratico
Si sentono pronte a gestire in proprio la i trasferimenti finanziari nella propria regione chiedono allo stato ulteriori Daniele che ulteriori competenze ulteriore gestione finanziaria
Fino ad arrivare ad un tetto massimo che è poi quello di un assetto di uno stato federale ecco questo è un modo diverso e un contributo diverso di leggere la realtà che stiamo attraversando
In ragione abbiamo avviato una grande fase di trasformazioni stiamo lavorando sul trasferimento di ulteriori dalle che competenze stiamo lavorando sulla possibilità di legiferare attraverso nuove competenze e nuovi settori
Stiamo lavorando sulla possibilità di internazionalizzare la Regione attraverso nuovi rapporti con Bruxelles un nuovo patto per lo sviluppo con gli imprenditori
Quindi credo che partire dal basso dall'esperienza a fare una riflessione su quella che è l'esperienza delle regioni in questo momento sia quanto mai fondamentale
Grazie
Concludiamo questo giro di interventi io raccomanderei ancora un po'di silenzio specialmente la parte vita qui davanti e se mi è consentito
Assenti non ha sentito pazienza
Allora Piero Pozzoli
Della giunta la Confindustria imprenditore sviluppa una nuova parte della relazione Riello credo anche con una certa attenzione alla delegificazione che è stata invocata dal presidente giovani industriali
Siccome non sono un esperto
Costituzionale né amministrativo per rafforzare l'importante della promette il proposta chiedo Nervegna e farei un piccolo discorsi di scenario
E il magico Italo Calvino quarant'anni fa scrisse il suo celeberrimo racconto
La grande bonaccia delle Antille non si riferiva alla Società italiana ma un'importante parte fetta della società italiana
E di fatto quel racconto in cui si diceva che il vento non si alzava mai malgrado che ci fosse bisogno di muoversi è stato via via ripensato da nuovi peli lunghi quarant'anni in cui nulla sembrava modificarsi e soprattutto sembrava che il consenso sociale alla situazione di stallo fosse solido e consolidato
Poi il vento si è alzato e come
E a Candy cominciato a cambiare la società italiana il vento tira ancora forte come ha cominciato a attirare nel novantadue e la società italiana e nel lungo processo di modificazione che ha appena iniziato
Mi ho fatto questa premessa perché mi interessa sottolineare che la società italiana il vento ha cominciato a a a soffiare
Quando italiani nella loro grande maggioranza inconsapevolmente
Hanno fatto un patto di cambiamento d'improvviso ma evidentemente il fuoco maturava sotto la cenere almeno da quarant'anni per le persone più avvertite
Questo patto di cambiamento ecco perché faccio lo scenario per arrivare al nostro punto si fonda su tre questioni essenziali profondamente innovative
Il primo patto tutti gli italiani si sono resi conto che lo Stato l'economia dello stato era la bancarotta
E che come in qualsiasi società famiglia bisognava apporvi rimedio e tutti gli italiani questa è la tesi che voglio dire andavo capito e consentito nella sostanza di porre la mano al portafoglio di ridurre i loro redditi io
Penso che avete sia un grande presidente della Confindustria e penso che le cose essenziali le abbia fatte bene giustissimo quindi anche il suo giudizio sulla riforma delle pensioni
Ma dal mio punto di vista
Il fatto che una notevole fetta di italiani abbia deciso di rinunciare civilmente deficiente democraticamente e pacificamente a qualcosa che considerava consolidato inattaccabile dalle leggi e dai fatti è comunque un segno
Che gli italiani hanno deciso di mette le mani portafoglio non parlo poi di quanto il presidente avete già colpito noi imprenditori
A subire a mettere Mario e portafogli l'abbiamo fatto bene perché la pressione fiscale sulle aziende in questi tre anni colpo consenso e il nostro consenso a te caro Luigi è aumentata
Ci sono queste
Il secondo punto gli italiani hanno fatto un patto tutti se passare da la c'è dalla paura politica che impediva il cambiamento
Alla modificazione radicale verso l'alternanza hanno deciso che si giocava a tutto campo con un sistema maggioritario tutti la metta e diciamocelo chiaramente perché è importante una grande rivoluzione come dapprima come mettere le mani al portafoglio
La metà italiani che pensava che quando Fini fosse andato al governo sarebbe caduta la democrazia in Italia riconosce adesso che quando Fini andrà al governo si comporterà come Chirac o come col la cinquanta per cento di italiani che ha pensava che quando D'Alema fosse andato al governo
Sarebbe finita la libertà sostanziale e soprattutto la libertà d'impresa riconosce oggi
Che quando D'Alema andrà al governo si comporterà come dei loro piuttosto che rimuove i laburisti inglesi che stanno procedendo alle stesse revisioni del PDS in Italia
è una rivoluzione storica che non era mai successa in Italia è il novanta per cento per non dire il cento per cento di italiani ha deciso forse Italo Calvino nel cinquanta voleva già così il terzo patto che gli italiani hanno fatto e vengo a questo argomento e chiude
Tutti insieme d'accordo al di là delle tecniche è di decentrare il potere di avvicinare il potere politico ai cittadini a loro stessi le riprese elette allora
Se io devo dire una cosa francamente e capisco molte contraddizioni se gli industriali italiani
Nel primo patto e nel secondo patto si sono buttati con grande entusiasmo l'ho detto per il primo fatto male secondo patto di referendum hanno visto la Confindustria impegnata e se la Confindustria non si fosse impegnata alle associazioni di industriali al chiamavano segni volevano il referendum volevano partecipare a questa grande trasformazione
Sul regionalismo la Confindustria ha qualche dubbio io ricordo se ho ancora un minuto
Nel settanta quando si fece il Rapporto Pirelli l'entusiasmo di quel documento per la nuova forma regionale se qualcuno ha la mia età si ricorderà
Nessun regionalismo fu la prima grande rottura di consenso fra l'uomo politico che era molto vicino allora la Confindustria
Giovanni Malagodi e la Confindustria spessa Giovanni Malagodi allora era contraria del giornalismo la Confindustria visse noi siamo per le regioni
Adesso è un po'più dubbio gli strumenti regionali di Confindustria non funzionano pian piano le associazioni si riprendono un po'di potere ma c'è un perché
E quindi chiudo rispondendo alla provocazioni di Mario Deaglio
Perché gli industriali poco si sentono italiani ma non si sentono piemontesi
Non sono cosmopoliti ma sono già europei ne sanno che nel in sentono che innovano regionalismo non è soltanto quella desiderio di cambiare l'Italia ma è una conseguenza dell'Europa
Anzi la prima o poi l'oggetto degli industriali italiani e di rientrare in Europa
Le grandi paure che hanno avuto in questi due anni gli industriali italiani e qui chiudo caro Mario è stato quando quando uno ha qualche uomo politico italiano ha detto che non era così essenziale
Che si poteva rinviare più forse domani forse c'era un altro modo per localizzare a oltre Maastricht industriali italiani sanno che c'è solo Maastricht
E di quel e e e questo è il e il terzo polo dal di interpretazione del grande terzo patto generale operai i imprenditori che sta cambiando l'Italia e che solo all'inizio
Forcolin
Allora abbiamo concluso la prima parte nostra tavola rotonda inattesa del per intervento successivo che sarà quello di Silvio Berlusconi che arrivato
è dovere se abbiamo alcune domande da parte della nostra tribunetta per giovani imprenditori
Tanto ci fermiamo secondo ma
Scusa
Salutiamo Tor Confalonieri che è arrivato con noi
Allora la prima domanda dalla da parte per giovani imprenditori di Gian Luigi Corghi ed è rivolta a Roberto Formigoni grazie
Presidente io e ci siamo confrontati con rappresentati sindacali che hanno apprezzato e
E manifestato il loro interesse alla definizione di questo patto di cittadinanza ma l'istituzione regionale per quanto rari sua competenza nella fattispecie la regione Lombardia dovrà garantire quelle particolarità di governo
Con un concetto un po'pièce penso
Governo che dovrà tenere conto di tutte le risorse presenti sul territorio ivi comprese le risorse naturali governo che dovrà incominciare a pensare ad un assessorato agli esteri
Governo quindi che dovrà parlare di cose nuove
Lei Presidente tra qualche giorno
Incomincerà il suo lavoro l'hanno fatta attendere forse più del dovuto per una regione come la Lombardia che ha bisogno
Di immediatezza lei sente di impegnare già da ora
La sua regione
A sottoscrivere un patto di cittadinanza
Ma dico di sì nel senso soprattutto che attraverso questo patto di cittadinanza si stabilisce un rapporto reciproco
Di di dibattito di dialogo di discussione anche anche forte poi però di alleanza ho accennato prima al fatto
Che se vogliamo cambiare natura i limiti dello Stato italiano della sua organizzazione decentrato autonomistica
C'è bisogno che si sviluppi una forte riflessione all'interno delle istituzioni che ci sia un fortissimo consenso tra i cittadini tra l'impresa e tra le organizzazioni
Tic di qualunque tipo cultuale di volontariato di ripensamento
Soprattutto io incentrare questo patto di cittadinanza per quanto riguarda le regioni attorno ai tre
Processi formidabili che noi dobbiamo compiere uno quello della sburocratizzazione lo sapete voi ogni volta che entrati in contatto con la Regione comincia un calvario sapete dove iniziate non sapete né quanto né dove finirete intanto l'esigenza del mercato vi hanno portato altrove avete perso ma se l'impossibilità Secondo la delegificazione
Le regioni in elette nel novantacinque dovranno avere il coraggio perché di coraggio si tratta di disboscare di distruggere di cancellare delle vecchie leggi oppure di intervenire laddove e capita spesso la normativa nazionale in contrasto con quella regionale e queste quella con la la direttiva proveniente da Brussel terzo il campo della semplificazione
Cioè un rapporto molto chiaro una certezza di riferimento
Che significa anche qui dare poteri chiari ed esercitarli con responsabilità su queste tre tematiche se non vogliamo fare la retorica delle parole mandare alla concretezza dei fatti c'è bisogno
Di coraggio da parte di amministratori e di attenzione di capacità di incalzare da parte della società civile senza questo patto manna non è ma non è retorica questo senza questo patto tra una classe amministratori nuovi e la cultura dell'impresa e del lavoro il gusto delle cose ben fatte
La capacità di responsabilità
Credo che il cambiamento di Mariani desideri ci troveremo Santa Margherita tra un anno due anni
A ripetere parole come quelle di oggi se invece scatta queste la parola patto mi piace anche per questo allora credo che i convegni degli anni prossimi registreranno il cammino che inizia
Grazie Formigoni adesso c'è una domanda di Ettore Artioli chiede retta a Giovanni Conso io mi raccomanderei un po'di silenzio ancora specialmente la prima fila che la prima fila più indisciplinata che abbia mai visto negli ultimi va be'scusate
Se nessuno escluso
Professor Conso abbiamo assistito nel Paese a un un processo degenerativo delle regole processo degenerativo del quale tutti sono responsabili istituzioni mass media imprenditori politici
Certamente anche i cittadini come giovani imprenditori da tempo abbiamo provato a cambiare
Il senso di questo cammino proponendo etica nella politica etica nelle istituzioni etica nell'impresa abbiamo proposto il patto civile oggi proponiamo il patto di cittadinanza
Mi chiedo e le chiedo quanto in questo processo degenerativo non abbia contribuito anche la magistratura quanto non abbia contribuito la Corte Costituzionale con delle pronunce che non sempre sono state aliene di forte dal forte contenuto politico e quanto oggi possiamo chiedere
Alla magistratura anche sa di sottoscrivere il nostro patto di cittadinanza
Guardi io distinguerei tra magistratura e corte costituzionale
La propose la magistratura non è che si possano dare indicazioni perché la magistratura un complesso vastissime magistrati sono oltre otto mila ciascuno opera indipendenza con le sue pronunce caso mai si può far riferimento alla Cassazione ma anche la Cassazione divisa in tante tante sezioni
Quindi credo che non sia possibile oltretutto la magistratura il terzo potere
E dobbiamo lasciarlo nel suo ambito cercando di far sì che la magistratura nell'applicare le leggi rispetti le leggi a cominciare dalle per dare il buon esempio
Per quanto riguarda invece la Corte costituzionale la sua domanda mi trova veramente in sintonia
Io credo di poter dire con tutto il rispetto per l'organo a cui ho avuto l'onore di partecipare
Per con tutto il rispetto per i componenti di esso ieri e oggi che la Corte costituzionale a usato in modo troppo largo dei suoi poteri questi poteri a mio avviso vanno precisati meglio perché gli interventi della Corte costituzionale
Attraverso declaratoria di legittimità
Magari minimali sconquassi hanno via via sommandosi l'uno all'altro l'ordinamento opinion altro abbiamo questa legificazione continua opprimente disordinata faticosa
Che nasce da continui compromessi da un Parlamento che lavora in condizioni che devono essere assolutamente cambiati la tendenza al maggioritario deve portare anche alla emanazione di meno leggi ma di leggi più chiare non frutto di compromessi noi assist
Commissione come quella giustizia Camera con grandissimo impegno
Per dare vita a una legge adesso non voglio scena dei contenuti che possono essere più graditi alla presidente o meno dico solo che un lavoro immane è una fatica di Sisifo ogni momento vengono calati emendamenti
Adesso l'altro ramo del Parlamento presento emendamenti assumendo a mente si vota tra le poche persone presenti improvvisamente cambia lo scenario non è un metodo assolutamente accettabile per legiferare
Come non è accettabile che su ogni legge su ogni norma su ogni virgola la Corte Costituzionale posso intervenire ad ogni momento cambiando continuamente la legislazione stessa quindi c'è un disordine che richiede disciplina bisogna rivedere ampiamente tutto questo
Franco
Vanno su e giù una domanda per Alessandra Guerra
Sì presidente lei ha parlato di rapporti con Bruxelles
Noi abbiamo avuto la possibilità come giovani imprenditori andare tempo fa la legislazione precedente a Strasburgo
E devo dare atto all'onorevole Formigoni che allora lo vedemmo solo lei non ha in un'area un po'più sola del Parlamento era una Verona già difficile ramo arrivati non attraverso un volo Mariah di con un difficile viaggio terrestre
Però devo dire che i parlamentari italiani lì sembra un po'abbandonati ce ne ha parlato anche Luigi Abete che ha avuto un'esperienza simile noi forse abbiamo anche il difetto di avere i nostri rappresentanti dispersi un po'nei vari gruppi attualmente parlamentare li costituiti
Abbiamo detto ma anche di mandargli un giovane imprenditore al Parlamento europeo ecco perché noi continuiamo a leggere sui giornali sempre che continuiamo a perdere fondi tra l'altro delle nostre infrastrutture cosa possiamo fare
Ma in molto semplice io sono nato a Bruxelles a per la prima volta sei mesi fa nessun presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia c'andava fatto salvo per il mio predecessore in questa legislatura da sette anni
Questo cosa significa significa che il problema fondamentale della perdita di fondi è la carenza del rapporto regione Bruxelles l'hanno sottolineato la sotto Nerva confindustriale ha sottolineato Prodi prima
L'Europa è l'Europa delle Regioni non è l'Europa degli Stati
L'Europa delle Regioni che chiede come interlocutore unico di un territorio regionale il presidente di quella regione che rappresenta gli imprenditori e le classi economiche di quella regione
Noi abbiamo cercato di rimediare a tutto questo come ebbe facendo un patto per lo sviluppo con gli imprenditori un patto dello sviluppo che all'inizio è stato male accettato perché dirà di imprenditori signori oggi non ci sono più fondi di trasferimento dallo Stato ma i fondi con intelligenza vanno reperiti a Bruxelles
è il significato essere stati tacciati inizialmente di incapaci di non avere più i canali politici per oggi è diventato qualcosa di più gli imprenditori collaborano portano testi di legge vengono discussi con la politica e i politici regionali
E poi stiamo lavorando per l'apertura di una sede di rappresentanza voi sapete bene che le Regioni non possono aprire sedi di rappresentanza
Stiamo usando dei piccoli éscamotage come l'Emilia-Romagna e da altre regioni italiane attraverso finanziarie regionali
Finanziarie regionali partecipate della Regione Friuli-Venezia Giulia che insieme potrebbero offrire un valido contributo
E poi stiamo cercando un patto con i parlamentari anche qui il sistema è ancora molto scollato i parlamentari sono frutto a parte il caso di Formigoni e pochi altri
Del sistema statale italiano quindi sono frutto del nostro Parlamento sono frutto di una mentalità non sono i rappresentanti delle regioni e anche questo è un motivo di che crea problemi e crea difficoltà
Volevo aggiungere una cosa che è mancata mio intervento di prima Bruxelles e l'Europa lavora con le regioni e per le regioni oggi sono le regioni che si devono muovere e non necessariamente le regioni da sole o le macroregioni
Credo che ci sia spazio per un'identità regionale in un sistema macroregionale di tipo economico
L'identità e politica la macroregione di tipo economico esistono già
Accorpamenti macro regionali mi riferisco all'autorità di bacino ad altre cose esistono già delle aree economiche regionali nel mio caso il Nord Est che si possono muovere in questa direzione per cui aspettiamo credo come presidenti di regione ancora una volta e più forte il patto con gli imprenditori e una rappresentanza veramente forte a Bruxelles
Grazie al presidente del Friuli-Venezia Giulia che ha il dono della chiarezza oltre che della sintesi la prossima domanda la fa Nicola Biscotti ed è diretta a Formigoni
Onorevole Formigoni o presidente
Forse no la la mia la mia richiesta un senso perché la domanda che le farò dovuta proprio al suo al cambiamento di vita dal punto di vista politico che lei ha fatto per certi versi molto coraggioso per altri versi forse intelligente perché qualcuno dice che un presidente di una Regione è molto più importante di un onorevole
Ma la domanda che mi interessa farla e poi c'era un'altra collegate questa il problema della amministrazione delle regioni come degli enti locali e diventato grande diventato grave perché la politica è entrata nell'amministrazione
In sostanza per acquistare le lampadine del Comune bisognava chiedere a capo corrente a Roma chi dovesse vincere l'appalto questo era un po'il sistema se sa cosa avvenuta nelle aziende
Nelle aziende di servizi
Nelle quali
Allora io continua nonostante l'onorevole Berlusconi
Mi faccia la contraltare
L'ordine Fini radio
Allora se possiamo riprendere grazie possiamo riprendere il nostro convegno io vi darei la parola a Nicola Biscotti che rifà la sua domanda è in modo che
Allora onorevole Formigoni la domanda è questa siccome la politica a influenzato in maniera negativa l'amministrazione che invece è una una cosa che si fa sempre nello stesso modo in tutti i Paesi del mondo si amministra bene si amministra con efficienza la politica influenzato in maniera negativa l'amministrazione ha consentito che i capicorrente piuttosto che i luogotenenti gestissero cosa che invece andavano gestite con criteri di efficienza non dico di intendere la vita ma ma insomma con criteri di efficienza ora il problema è questo è cambiato qualcosa
E lei sente che sia cambiato qualcosa visto che fa parte di una formazione politica che ha gestito
Le amministrazioni nel passato e continuerà a gestirle ora e quindi si può sperare che si arriva a delle amministrazioni efficiente Hi Fi certi fondate su criteri
Quasi aziendalisti sì pur conservando il pubblico interessa e per esempio tanto per scendere nel concreto lei pensa che si possa parlare realmente di privatizzazioni per esempio a livello locale
Oggi si sente riparlare di S.p.A. comproprietà pubblica si dice che i gli enti pubblici vogliono la maggioranza delle S.p.A. significa per noi
Non gestire le società non fare amministrazione
Allora evidentemente una risposta per chi è da chi è passato dalla politica l'amministrazione mi sembra interessante per capire se effettivamente quando parliamo di di privatizzazioni
Facciamo un discorso realizzabile oppure recita uno degli slogan che ci servono ovviamente per avere buon consenso nei convegni
Ma rispondendo a sua domanda io vorrei fare questo osservazione è stata non la politica ma la cattiva politica che ha condotto l'amministrazione noi abbiamo subito in questi anni e non soltanto noi
Un degrado della politica abbiamo visto l'arroganza dalla politica la pretesa della politica di essere onnipotente di essere al di fuori delle leggi e degli schemi ma questa è stata la cattiva politica io credo e penso che possiamo essere d'accordo in tanti fosse in tutti che il moto di ribellione di rivolta giusto e legittimo che c'è stato è stato contro la degenerazione dalla politica mentre abbiamo bisogno di buona politica c'abbiamo bisogno di uomini politici che dicano con chiarezza
Quali sono i punti di riferimento a cui si rifanno le categorie interpretative della realtà alla cultura
Perché a sua volta l'amministrazione l'amministrazione di una comunità locale di una regione di un comune non è soltanto non è un fatto esclusivamente tecnico
è un fatto che mette in gioco una valutazione delle priorità
I partiti politici o le formazioni le coalizioni politiche
Si differenziano tra di loro proprio perché sottintendono alcune priorità rispetto ad altre e io ho scelto una coalizione politica perché ritengo prioritari certi valori come una certa lettura della realtà
E ritengo che oggi si debba dare più spazio
E vengono anche la seconda domanda al privato
Altri ritengono ancora
Che parlare di privato in politica sia parlare necessariamente di speculazione sia parlare necessariamente di interessi illeciti io non condivido questo alcuni ritengono il tabù per cui solo ciò che è statale è buono
Lo statale è sempre migliore
Del dell'intervento che parte da altri agenti io non sono affatto d'accordo in questa iniziativa
C'è uno statale che funziona
Ci sono degli ospedali regionali che funzionano e che io vorrei potenziare e c'è uno statale che invece è sinonimo di spreco laddove possibile intervenire per correggere correggerò là dove invece si rivelerà
Preferibile per chi preferibile per la comunità dei cittadini per la comunità degli utenti che sono referente ultimo dell'azione politica tagliare disboscare taglierò disboscate e allora da questo punto di vista anche con spirito grandemente pragmatico
A me interessa credo che l'obiettivo di un amministratore debba essere quello di produrre beni e servizi in maniera che sia efficace ed efficiente la proposta che viene fatta cittadino nel campo della sanità nel campo della scuola
Non soltanto ciò che è statale ha diritto di cittadinanza
Apparire la sanità all'intervento dei privati aprire la scuola l'intervento dei privati significa mettere il cittadino nella possibilità di scegliere il servizio che ritiene più opportuno più efficace significati colare la risposta
Significa uscire dallo schema di un bollo che ha prodotto in questi anni un deficit pubblico altissimo e una insoddisfazione dell'utente perché la spesa sanitaria dello Stato italiano e delle regioni è enorme e la soddisfazione del cittadino è minima
Allora se noi guardiamo non al Colle lenti deformanti dall'ideologia ma con l'obiettivo che è quello di realizzare l'interesse generale è un bene comune noi vediamo che fa ricorso all'intervento del privato diventa oggi un di più
Non soltanto in termini di moralità di trasparenza mandi più in termini di efficienza e di risparmio e credo che questi siano gli obiettivi con cui cittadini giustamente ogni cinque anni ci giudicano facciamo questo e i cittadini giudicheranno bene
Allora gli altre tre milioni
Prima di ascoltare l'intervento attesissimo di Silvio Berlusconi al quale diamo al nostro ben tenuto c'è un'ultima domanda dalla tribuna dei giovani imprenditori veri Domenico Morassutti che ogni volta questo Deaglio
Sì professori questi due giorni abbiamo sentito parlare di diverso italiane
Ecco io volevo sapere in una in un momento in cui parliamo anche di Regione geometria variabile lei ha parlato anche di regione a velocità variabile
Io vorrei capire come si può pensare in questi Italia che lei giustamente ha definito un Paese in equilibrio ed è un concetto che noi giovani imprenditori sposiamo fondo
Avere presente il principio della solidarietà e al tempo stesso coniugare principi probabilmente nuovi come alcuni lo pensano anche dirompenti quello del federalismo quello del regionalismo ecco mi sembra che ci siano delle contraddizioni
Che possono certamente essere coniugate ma che forse non è semplice coniugare mi piacerebbe sentire il suo pensiero grazie
In maniera molto semplice si possono ridistribuire su base regionale sono le risorse nuove
Non le risorse vecchie se l'Italia produce un cinque per cento in più di un reddito questo cinque per cento può essere distribuite su basi regionali quindi il gettito fiscale aggiuntivo può essere in fortemente assoggettato a criteri nazionalistici
Se lei va a toccare il gettito fiscale attuale pensa di ridistribuire lo crea una serie di di squilibri che portano probabilmente tra l'altro anche a movimenti di popolazione
E quindi annulla per le regioni ricche i vantaggi che credono di avere in sostanza anche pop riflettere su quello che è stato detto quello che ha detto per esempio la signora Guerra scuro per attizzare va tutto bene come ha detto Formigoni va tutto benissimo ma costa
Non pensate che il federalismo sia gratis
Il federalismo ha sempre un costo e quindi si può fare meglio se il Paese si sviluppa se invece il Paese stagna non stiamo che a toglierci una cosa l'uno con l'altro con grave pregiudizio per l'unità del Paese
Grazie professore io credo che queste ultime parole
Persona Deaglio siano quanto mai significative perché danno un po'la sintesi la nostra tavola rotonda c'è un federalismo possibile in qualche caso immediatamente
Attuabile con dei costi che speriamo di potere sopportare in una fase di forte sviluppo e anche di tranquillità politica un attimo solo apprezziamo nostro palco intanto ringrazio il relatore prego poco di accomodarsi
Mentre permanente
Pochi secondi vediamo la parola all'onorevole Berlusconi
Grazie
Una nuova
Attraverso
Marinaresca
Intervento attesissimo è stato definito è sicuramente un eufemismo con piacere il dottor Berlusconi qui sul palco
Bene grazie dell'accoglienza
Non so se la sala è piccola o se
Gli imprenditori giovani crescono e quindi la presenza no
Una speranza per il nostro Paese anzi sono certa che crescano e che questa cosa speranza sia fondata
E credo che tra le tante cose che abbiamo cercato di fare restando al Governo ci sia stata anche quella legge che ha cercato di dare una spinta togliendo praticamente tutte le tasse ai primi tre esercizi perché questa capacità questo talento imprenditoriale che si manifesta così largamente in Italia potesse essere sostenuto che potesse dare veramente vita a molte nuove impresa
Io questa mattina sono in una situazione un po'particolare
Perché
Siamo alla vigilia di una situazione importante
Per il nostro Paese credo per tutti ma particolarmente per me e per quello che l'imprenditore Berlusconi ha fatto nel passato
Quindi ho avuto
Da parte i miei amici fedeli collaboratori fedelissimi l'invito a tenermi
E a non andare a braccio per non lasciarmi trasportare magari da una brezza che viene dal mare e per non dire anche magari una sola frase che potrebbe essere poi fonte di un titolo
Sui giornali di domani che invece devono essere giornali su cui non dovrebbe intervenire niente che mi faccia venir meno quella promessa che ho fatto che ho mantenuto di non partecipare in nessun modo alla Campania sui referendum e voglio mantenerlo anche questa mattina
Quindi
Ho letto con attenzione e ho apprezzato le considerazioni del vostro presidente
Ho scritto alcune mie osservazioni che debbo dire vanno nella stessa direzione perché quando si osservano le cose con serenità con intelligenza
Tenendo presente non soltanto il contesto italiano ma anche il contesto europeo credo che la fotografia che viene fuori da questa nostra situazione italiana non possa essere molto diversa dalla fotografia precisa
Che ho potuto intravedere leggendo la relazione del dottor Aiello e credo che sia vero quanto e gli ha detto
Affermando che l'Italia è un Paese da rifondare e che gli diamo in un momento costituente
è vero anche che occorre un nuovo patto
Una riflessione ad ampio spettro sulle regole della nuova democrazia italiana
è vero anche purtroppo che la messa in opera di un sistema maggioritario per la selezione del parlamento e dei governi è stata bruscamente interrotta e che oggi in quello stato di incompiutezza
Che conosciamo
Che produce
Poche stabilita anzi nessuna stabilità politica del sistema che può avere conseguenze molto pesanti sulla stessa saldezza della nostra economia
Nella storia italiana negli ultimi due decenni
I giovani imprenditori hanno spesso assunto con coraggio un ruolo di avanguardia nella delineazione dei futuri possibili per il nostro Paese e anche oggi
Di fronte a sintomi di inquietudine crescente davanti a tante prove di grettezza particolaristica di faziosità di aggressività verso l'impresa la vostra associazione ha messo in cantiere un lavoro di riflessione
Che devo dire costituisce una eccezione nel segno dell'intelligenza e della vivacità culturale e politica
Di questo
Io di farlo
Nella mia veste di uomo politico ma che non posso dimenticare naturalmente un'intera vita passata nel mondo dell'impresa vi ringrazio con sincerità
Avrò modo tra poco
Di argomentare anche qualche differenza nelle conclusioni ma tengo a dirvi il mio apprezzamento per un lavoro ben fatto e per una riflessione che di aiuto a tutti noi
Partiamo dunque dalla domanda centrale che tutti ci poniamo
è possibile riprendere quel circolo virtuoso che aveva trovato un primo sbocco nel referendum del diciotto aprile del novantatré con il varo della legge elettorale uninominale maggioritaria
è realistico pensare di superare lo stallo
Il clima di rissosa competizione contrapposizione che si è instaurato nel Paese all'indomani del ribaltone parlamentare lavorando invece per una contrapposizione limpida
Basata sul confronto tra programmi alternativi
Si può detto con una formula semplice fare dell'Italia un moderno Paese europeo un paese in cui il senso dello Stato e delle istituzioni prevalga sulla rovinosa dittatura dei partiti e del loro sottobosco consociativo
Io penso che il cammino interrotto possa essere ripreso
E ritengo che la chiave di volta per questo nuovo inizio sia in una battaglia programmatica e di principio sul grande tema delle libertà
E su questo tema vorrei essere molto preciso
Per questo scritto per evitare ogni approssimazione per evitare ogni genericità
Nelle società moderne
Anche nelle società complesse ad alto lo sviluppo economico
La questione delle libertà non ha niente di astratto e di ideologico
Il problema non è più esclusivamente quello di garantire tolleranza reciproca per le diverse confessioni religiose
Di garantire diritti come quello di parola di associazione di movimento e di indipendenza personale
Da meccanismi ingiustificati di coercizione pubblica e privati
Restano e questo è particolarmente vero anche nel nostro Paese
Drammatici problemi di ricostruzione di una giustizia imparziale
Di garantire di garanzia e di certezze del diritto da ripristinare
O da consolidare
Restano da definire da difendere
Altre libertà e diritti tra cui anche quello relativo all'esclusione di ogni arbitraria manipolazione biologica della FIT
Ma la questione delle libertà è questo il punto decisivo deve diventare un nuovo modo di essere delle istituzioni un cemento per la riconciliazione tra pubblico e privato tra stato e società civile
Le libertà da estendere ed a consolidare attraverso le regole sono il primo autentico programma di un governo riformatore
Il governo che io avevo avuto ho avuto l'onore di presiedere come sapete attentato tra le altre cose
Ma tentato fondamentalmente di attuare due punti principali
Di quel programma
Articolato in molti punti per la prima volta
Quel programma che la coalizione delle libertà aveva sottoposto agli elettori nella tornata elettorale del ventisette marzo
In un arco di vita molto breve sotto il continuo bombardamento di avversari agguerriti e di una vecchia nomenklatura politica che non aveva e non ha
Alcune intenzione di scomparire
Abbiamo evitato una nuova politica di espansione dell'intervento fuse fiscale sui redditi da lavoro e sul profitto d'impresa da un lato e dall'altro abbiamo cercato di realizzare una storica riforma del sistema previdenziale
Una riforma che nelle nostre intenzioni era il veicolo per una decisiva riduzione della spesa pubblica improduttiva
Meno tasse e meno spese soltanto così soltanto realizzando un programma basato su questi due principi guida si può mutare alla radice il rapporto tra lo stato e il cittadino
Soltanto così si può uscire da quella degenerazione del concetto di solidarietà che è lo Stato assistenziale e sprecone
Un mostro burocratico generatore di debiti di inefficienza di corruzione
Non voglio adesso entrare nel merito dei diversi provvedimenti sono stati tanti che ci hanno consentito di impostare questo piano di rientro del debito pubblico
E del perché la riforma delle pensioni sia stata progressivamente sabotata e svuotata fino ai modesti approdi varati nel testo legislativo che andrà tra poco all'esame del Parlamento
Quel che mi preme ricordare invece un'altra cosa
La nostra non è stata una politica meramente contabile
Abbiamo puntato sull'invarianza o addirittura sulla riduzione della pressione fiscale e sulla riduzione del disavanzo anche attraverso la riforma delle pensioni
Perché pensiamo che un cittadino meno gravato da un fisco di rapina è un cittadino più libero
Un cittadino messo in condizione di decidere con più autonomia della sua pensione un cittadino più indipendente e che ha un rapporto più libere sano con lo Stato mentre un sistema economico in cui la spesa pubblica improduttiva fa un passo indietro è un sistema più pulito e più efficienza
Ora per quanto sia stato duro l'apprendistato della politica per una classe dirigente sostanzialmente nuova e non professionalizzata nelle stanze del palazzo per quanto si sia dovuto fare i conti con la vischiosità del nostro sistema istituzionale
E con le difficoltà di una coalizione di governo molto disomogenea nessuno può onestamente affermare che su queste due questioni chiari il Governo Berlusconi non abbia fatto quel che aveva promesso
Mentre solo la brusca interruzione del suo corso politico gli ha impedito di compiere l'opera e di essere giudicato
Non dalle truppe parlamentari di un'organizzazione secessionista ma dal corpo elettorale formato da tutti gli italiani come dovrebbe avvenire in una moderna democrazia maggioritaria
Temi sono giunti ieri nel vostro convegno sono risuonate giuste preoccupazioni
Avverto diffidenza e paura per questo tentativo di tornare al sistema elettorale proporzionale
Per questo disegno di ripristinare la logica dei pedaggi
Degli agguati delle minoranze in danno delle maggioranze in danno del Paese dei compromessi sottobanco e delle mediazioni consociative della vecchia politica della vecchia scuola
Voi parlate giustamente di un processo di modernizzazione dare inventare
Di un patto che sia fondativo di una vera democrazia maggioritaria in cui governa chi vince
Le elezioni
E chi le perde esercita lo stimolo e il controllo
Io condivido fino in fondo queste vostre preoccupazioni so
Come voi sapete che Ricupero di competitività del nostro sistema economico dipende in larga misura da questa riforma liberale della politica italiana
Dal suo compimento integrale in un quadro di nuove regole e anche di profonde riforme costituzionali
Condivido da tempo e ne sono ancora più convinto adesso dopo
Lo scorso istante spettacolo
Offerto a Mantova da un parlamento che più pittoresco più Fo Paul coloristico di così non si può trovare
Condivido quindi le vostre affermazioni sul regionalismo e sul rilancio delle Autonomie locali come dunque ovvero e credibile di un federalismo possibile
Visto che non ci interessa quello per Boso e tendenzialmente secessionista
Tuttavia
Quando dico che sono d'accordo con il vostro appello a non tornare indietro hanno rinverdire i fasti della vecchia Repubblica proporzionalista e del suo male oscuro che fu il consociativismo aggiungo anche
Siamo sicuri di avere fatto tutto quanto era in nostro potere per impedire che questo disegno di restaurazione prendesse corpo
Non voglio usare toni alti e sono lieto che in questa occasione si Possa riflettere a bassa voce in tutta serenità
Ma sono effettivamente convinto del fatto che è necessario
Da parte del mondo imprenditoriale
Inteso come un settore avanzato come il settore avanzato
Di una società civile vivace come quelle italiana
Che è necessario uno sforzo più robusto e consapevole nella direzione dell'affermazione di un programma liberale di principi liberali di metodi illiberali
Di un personale politico dirigente di ispirazione convintamente liberale
Nessuno
Chiede alla Confindustria di diventare un partito politico o di fiancheggiare movimenti politici
Il problema è decisamente un altro
Credo che gli imprenditori debbano scegliere in prima persona
Debbano militare senza remore nel campo delle loro dite
Secondo quel che detta la loro stessa esperienza la tradizione culturale e civile che viene dall'intera storia del nostro capitalismo o le sue grandezze con i suoi limiti
E che quel che sarebbe sbagliato
E la rinuncia ad essere se stessi
La eccessiva timidezza
E lo spirito di fuga dalla dura realtà del confronto e anche del conflitto politico conflitto che si aperti in Italia nel momento della transizione da un vecchio a un nuovo sistema istituzionale
Oggi come ben sapete tutti si professano liberali
Tutti dicono di aver capito fino in fondo la lezione dei tempi moderni il messaggio dei grandi maestri delle libertà civili
In certi momenti persino quando parlano sindacalisti e politici di sinistra che hanno costruito la loro vita su una cultura classista
Sembra di essere nel Settecento
Sembra di sentire Adamo Smith o John Stewart mio
Tutti mettono tutti
Mettono al centro l'individuo il cittadino e i suoi in confiscati diritti di libertà tutti lodano
Il profitto d'impresa come qui colore motore dello sviluppo
Tutti sembrano vogliosi di riconoscere al lavoro umano il suo spazio di libertà individuale e di creatività
I lavoratori del mondo tecnologico di quella che si chiama la civiltà della comunicazione non sono più considerati a parole
Come masse proprietari zattere inattesa
Della redenzione dell'azione salvifica del partito o dello Stato
Ma siamo sicuri
Siete sicuri
Amici imprenditori che differenze di principio radicati in una storia ultracentenaria
Conflitti di culture
Di atteggiamento di mentalità
Siete sicuri che tutto questo sia sparito come d'incanto
Certo la caduta di un muro di Berlino è un fatto
Se facciamo bene rallegrarci per questo rifiorire della cultura delle libertà
Ma io credo si debba stare molto attenti a non perdere il senso delle distinzioni
Tra valori che sono propri della nostra storia
E i valori che appartengono alla storia altrui
Oggi in Italia
Ed è un caso unico tra i Paesi di antica IMO grazie occidentale
è diffusa l'idea che lo Stato sia non già il garante il regolatore imparziale dei diritti individuali e tra questi quello della libertà di intraprendere e del libero esercizio del diritto di proprietà
Bensì la fonte stessa
Il tutto ore il custode unico DT tali diritti
Il liberismo saggio e misurato di uno Sturzo o di un Einaudi sono per moltissimi una lezione dimenticata io dico per molti altri una lesione mai imparata
La preminenza dell'industria di Stato e della sua specifica cultura assistenziale si è sposata storicamente in Italia alla forte presenza di un apparato ideologico classista
Da questa combinazione è venuto fuori un permanente elemento di diffidenza verso lo spazio del privato una difficoltà a uscire da una logica dirigista e statalista
Ma non solo
Dal matrimonio tra cultura classista
E un mal digerito solidarismo a partecipazione statale
Deriva quella incapacità di capire che certi diritti di libertà sono diritti dell'individuo
O se volete della persona anche dell'impresa come persona giuridica
E che l'attività regolatrice dello Stato
Deve servire a garantire quei diritti
Nonna limitarli informa autoritativa via decreto via Plebiscito popolare
Fino a svuotarli e schiacciarli sotto il peso della demagogia sociale dell'invadenza partitica
Io sono fermamente convinto del fatto che riflettendoci
Anche voi non potrete non riconoscere che un confine non un muro un confine è ancora ben visibile tra un'Italia delle libertà e un'Italia statalista
Invito
Diamo depositari non della verità
Ma di una tradizione intellettuale e morale
Di un corpo di principi e di valori che sarebbe follia annacquare o svendere al migliore acquirente magari per ottenere piccoli vantaggi corse consociativi dal sistema politico
Permettetemi di dirlo
Senza nessuna boria
Ma anzi con la perfetta consapevolezza anche dei limiti della mia azione politica
La discesa in campo di un imprenditore privato
E la costruzione di un movimento liberale di massa che ha conquistato la maggioranza relativa nei suffragi nelle recenti elezioni politiche è stata è e resta una grande occasione per tutti gli imprenditori privati di questo Paese
Lo ripeto
Non c'è nessun partito degli imprenditori da creare
Ma una cultura dell'impresa e delle libertà da consolidare e da estendere
Nessuno chiede
Agli imprenditori nessuno chiede a loro
Di fiancheggiare movimenti politici o uomini politici
Io chiedo soltanto che il vostro obiettivo sia sempre di più eretti la costruzione di un'Italia molto ma molto diversa di quella dello Stato dissipatore di ricchezza del cittadino non responsabile
Delle arciconfraternite della spesa pubblica come diceva Guido Carli
Questi Italia che non c'è mai stata e che si identifica con la nostra cultura comune prima che con qualunque partito e ora a portata di mano io ne sono convinto
E solo un vero movimento di liberali e di liberisti la può produrre
Sarebbe il più bel prodotto o se preferite il più bel manufatto creato dalla nostra industria inoltre un secolo di storia
Grazia
Graziano anche per la sua
La ringraziamo anche per la sua disponibilità che non faceva parte del programma a rispondere anche ad alcune brevi domande per i giovani imprenditori questo è il volto cominciamo con Emma Marcegaglia
Rimane uguale
Prego dottor Berlusconi quale sarà l'atteggiamento del Popolo della Libertà
In relazione alla riforma delle pensioni Parlamento
Noi abbiamo apprezzato molto le dichiarazioni di alcuni esponenti di Forza Italia che hanno dichiarato che sosterranno la manovra anzi cercheranno di irrigidire la così come ovviamente Confindustria auspica però dall'altra parte ci preoccupano molto le le affermazioni dell'onorevole Fini
Che e in un certo senso beffa
Presenterà emendamenti che sono forse peggio di quelli Rifondazione Comunista che fanno parere quasi il dottor Cofferati qua presente un liberale
Allora quale sarà l'atteggiamento del del Polo nei confronti della manovra della riforma le pensioni quale sarà l'atteggiamento del pollo
Nei confronti così dell'idea di creare veramente un tavolo al quale si possono sedere tutte le forze per fare una riforma elettorale come lei diceva che permetta a chi vince di governare e a chi perdere di stare all'opposizione e infine forza Italia contribuirà passa contribuirà veramente a creare uno stato di non conflittualità nel Paese che ci permetta di recuperare credibilità e stabilità grazie
Allora le mando il nostro programma completo che stiamo aggiornando migliorando e avrà la risposta a tutti i suoi interrogativi
Vede quello che sta succedendo anche a forze politiche amiche
Che sentendo la vicinanza delle elezioni non si vogliono far scavalcare da proposte
Della sinistra
Che sono di pura demagogia
E non vogliono rinunciare quindi a presentarsi elettori dicendo vedete anche noi
Siamo aperti alle richieste della gente di chi ha lavorato per tanti anni di chi si vede sfuggire all'ultimo minuto la possibilità di andare dopodomani in pensione
Questo è quello che è successo in Italia con il sistema che ci ha preceduto con il sistema proporzionale con cinquanta governi in cinquant'anni
Soltanto chi è stato a Palazzo Chigi può capire come sia impossibile governare un Paese un'azienda paese avendo a disposizione un anno di tempo
Perché qualunque sia
L'esperienza anche le più diversificate delle esperienze come quelle che per esempio io avevo avuto la fortuna di fare avendo lavorato in tanti e diversi settori quando si arriva lì sì ha un impatto contro una struttura completamente diversa
Contro una burocrazia che insediata da decenni con delle abitudini consolidate consolidati insieme
Per collaborare con gli altri bisogna conoscerli perché devi sapere
Fino a che punto ti puoi fidare che cosa gli poi affidare quale sarà la loro risposta e a questo punto ti accorgi che entra agli impegni dell'ordinaria amministrazione tra agli impegni di rappresentanza esterna
Tra i gravosi Simi impegni della diplomazia internazionale qua credo che noi abbiamo fatto molto bene abbiamo raggiunto dei risultati importanti
Dal voto
Che è stato di centosessantasette Paesi quando si su centosettanta quando
Si doveva decidere la nostra entrata come membro non permanente del Consiglio di sicurezza l'altra vittoria è stata quella di avere convinto più di Paesi europei a nominare Renato Ruggiero direttore del nuovo centro con tra mondiale del commercio unico candidato dell'Europa no e poi ancora credo i successi del Forum eccetera e poi
Cioè
Tutta l'attività importante delle riforme che si può avviare ma che è un'attività difficilissima perché contrasta con tutto il vecchio
Che rimane bene
In pochi mesi non si può neppure arrivare a conoscere le persone che fanno parte della macchina giudicarle quindi per fare qualunque cosa
Che cambi il nostro Paese
Occorre che ci sia un governo che abbia la possibilità di durare in carica il tempo di una legislatura
Soltanto se si ha un lungo periodo di tempo davanti si può fare un lavoro fruttuoso non diversamente da quello che succede in tutte le nostre imprese voi pensate in un'impresa se ogni anno dovesse cambiare il consiglio d'amministrazione top management
Un'impresa destinata al fallimento due milioni di miliardi del nostro debito pubblico credo che si possono chiamare qualcosa di molto vicino al fallimento
Quindi cosa succede succede anche che non solo non si può governare ma che si sia come traguardo immediato vicinissimo
Il passaggio elettorale non si possono fare degli interventi veramente seri veramente rigorosi
E si fanno in Venzi degli interventi che tengono conto della necessità di conquistare questo quel voto di questa o di quell'altra categoria di questa o di quell'altra confederazione
E questo toglie la possibilità di agire da statisti e fa agire da politici politicanti
Noi cercheremo di non fare così abbiamo già preparato una serie di emendamenti che vanno tutti nella direzione di quello che era il nostro Progetto che voleva incidere realmente sulle entrate dell'erario
E
Credo che questi emendamenti li sosterremo con convinzione quali saranno i numeri perché ahimè in politica contano i numeri quelli di coloro che alzano la mano che schiacciano un bottone per fare una maggioranza piuttosto che un'altra
Lei mi ha fatto tante altre domande bene fa nella buona o o meglio ricorda capo media buona magari qualcuna
Tensioni e dicevo se
Appunto il Polo in particolare Forza Italia contribuirà a creare un arrivavo in clima da una patina conflittualità dall'altra parte un tavolo proprio per varare una riforma elettorale che permetta di fare quello che diceva lei cioè che un governo possa governare per un'intera legislatura
Ecco io credo che sarebbe un fatto di estrema utilità per il Paese se si si riuscisse a trovare un accordo per andare veramente verso un sistema maggioritario cioè levando all'attuale legge quella quota di proporzionale che è stata quella che ha impedito alla precedente al precedente governo e alla sua coalizione di avere una larga maggioranza in Senato
Se ci fosse stato un'applicazione completa al cento per cento del principio maggioritario ci sarebbe stata una vasta maggioranza e forse le cose sarebbero cambiate
Io ho sempre cercato l'accordo ho fatto inviti
Precisi all'altra parte
Devo dire che per l'esperienza recente che ho vissuto per fare degli accordi per sedersi a un tavolo con una possibilità di arrivare a dei buoni risultati bisogna che tutte le parti siano in buona fede ahimè devo dire questo non l'ho ancora verificato non è stato ancora quello che io
Mi sono trovato davanti
Grazie Berlusconi abbiamo
Domande le cattive controrisposto telegrafi glielo dico al nostro programma per continuare Nicola Biasco
Onorevole noi come imprenditori diciamo un po'preoccupati dal dal tono del linguaggio
Tanto è vero che Luigi Abete molto spesso ripete che è uno dei problemi della dalla contrapposizione politica quello della mancanza di legittimazione reciproca tra le forze politiche
Abbiamo notato purtroppo che alcuni esponenti della sua collezione non lei personalmente hanno alzato il tono del linguaggio e allora mi chiedo c'è contraddizione secondo lei tra
L'essere liberale e la vera invece è un linguaggio che sul quale si attacca l'avversario in maniera frontale o per esempio non lei sempre ma alcuni esponenti della sua coalizione hanno attaccato istituzioni dello Stato in maniera Abbas
Per alcuni versi a non lasciare spazio al dialogo
Vede io credo che
Il nostro programma di coloro che hanno dato adesione al nostro programma sia un programma non soltanto liberale quindi moderato un programma equilibrato che corrisponde a una mentalità assolutamente moderata ed equilibrati
Tra quei valori a cui noi dichiariamo apertamente di ispirarci che non trovano mai nessun riscontro sulle pagine dei giornali come peraltro difficile che trovi spazio sulla le pagine della cronica politica tutto ciò che riguarda oltre i valori anche i programmi
Non è vero ma e no è vero perché io molto spesso molto spesso ho fatto anche la prova del nove citando in molte riunioni con la gente dei programmi precisi
E
Dicendo lì come un fatto innovativo che addirittura si aggiungeva un altro programma mi ricordo che recentemente ho parlato per esempio di una proposta che noi seguiremo nel nostro nuovo programma che sarà ancora il programma votato dagli italiani ventisette di marzo ma che per esempio conterà
Un impegno per il governo di indicare insieme la legge finanziaria anche un elenco delle leggi da abrogare
Un elenco preciso delle materie da sottoporre a delegificazione per arrivare o a una completa abrogazione delle leggi o a una semplificazione delle leggi sino ad arrivare ad avere pochi articoli chiari e comprensibili e questo è un fatto generale di cui qualunque governo futuro qualunque Parlamento go o futuro dovrà preoccuparsi non è stato citato nulla credevo che avrei detto una cosa un poco nuova
Come fatto di impegno non come necessità del sistema Paese non è stata citata da nessuna parte
Perché ma perché i protagonisti della cronaca politica sono avvezzi alla politica di prima sono gli stessi
Che hanno bisogno dell'articolo quotidiano e quindi io quando accuso qui il teatrino della politica è un teatrino che non ha soltanto come protagonisti con i giornalisti ha come protagonisti anche i politici
Io spero che non abbia protagonisti politici che intendono fare dell'amministrazione dello Stato la loro cura fondamentale quindi non fare della politica politicante ma questo è
E non volevo fare una critica soltanto in questa direzione ma credo che sia giusto anche dire come io credo la situazione ora
Nel programma di un partito come Forza Italia c'è il rispetto degli avversari tra i primi punti c'è la tolleranza nei confronti di tutti nel confronto anche dei competitor politici che noi consideriamo sempre degli avversari e non dei nemici da demonizzare
E questo il nostro comportamento e credo che sia il comportamento di tutti coloro che aderiscono a questi principi liberali e al nostro modo di comportarci da liberali però certe volte ci si trova di fronte a delle provocazioni o a delle situazioni così gravi che non si riesce a controllare
Il linguaggio non si riesce a dire certe cose che sono gravi di reazione a un fatto che si intende come gravissimo non si riesce a usare delle parole che possono non apparire come delle parole come lei le ha definite violente però anche qui
C'è da specificare che se qualche volta certe cose si dicono si dicono nell'ambito di un discorso si dicono con ironia si dicono con un sorriso si dicono dentro una concerto
Di esposizioni
Che hanno un senso positivo e costruttivo ecco se questa sta frase se questa parola se questo aggettivo vengono presi vengono infilati tra due virgolette e diventano il titolo di un articolo di giornale allora acquistano una valenza che non avevano acquistano un significato diverso da quello che avevano nel contesto generale quindi quando tutti voi vi approcciate a e a un giudizio nei confronti di ciò che viene detto dei protagonisti dalla politica dovete esercitare sempre questo giudizi con grande spirito critico immaginando l'identità del personaggio politico che voi magari conoscete oggi mi vedete da vicino qualcuno di voi penso che sia la prima volta bene quando leggerete ancora cose dette dal signor Berlusconi o
Parole riportate tra virgolette c'è anche l'abitudine di mette tra virgolette parole non solo di un una pronunciato ma che non ha mai addirittura pensato pensato
Quindi non non dubitate
Dubitate
Dubitate anche delle parole tra virgolette
Fa che una verifica se queste parole se i discorsi che leggete corrispondono alla identikit
Del personaggio che le ha pronunciate se corrispondono le ha pronunciate se non corrispondono è molto difficile che le abbia pronunciate così nella forma in cui vengono riportati
Grazie onorevole Berlusconi io non oso mettermi in contrapposizione dialettica con lei perché negli USA perdendo che io ho ragione legato ma tutto
Favale che l'abbiamo scampata è venuto sono state riportate realmente non è vero è vero ci sono decine di situazioni in cui ho mandato regalo e lo si può passare la vita a replicare uno
Dove trovando no su tutti i fogli d Italia e del mondo una serie di cose che non sono vere dovrebbe avere non lui stesso una vita
Da missionario dedicata alle smentite ma un esercito di smentito il che non è possibile forse meglio costruire allora questo è il paese del qui lo dico e qui lo nego no legata alle mie dare anche nuovi rappresentanti della politica non si sono sottratti a questo fine di Fish difficile soprattutto delle cose dette poi contraddette abbiamo moltissimi pentiti della parola in questo Paese sul versante pure volevo solo essere
Dice a Bossi ha proprio ragione
E anche oggi
Dottor Dell'Utri Berlusconi alla vostra breve esperienza di governo senz'altro seguito
Onorevole Berlusconi
Presidiano l'allusione di ogni come prima che va benissimo la laurea lo sull'altra presidente per questo
Alla vostra esperienza di governo Breve certamente conflittuale all'interno della coalizione a seguito spezza il governo Dini che ancora viviamo che nasce certamente da una nostra costola è stato un governo etichettato in tante maniere tecnico-politico nuovamente tecnico
è un Governo sulla durata del quale qualcuno scommetteva per delle ore altre per qualche giorno altri per qualche giorno oggi si contano i mesi
Ma che non sia un governo che sotto sotto sta affondando il coltello in quelle piaghe dell'Italia che se non sta certamente guarendo persino starci capitando almeno sta pulendo dalle forme più incancrenite che erano presenti
Pensa a un governo tecnico a molte più possibilità di un governo politico che deve trovare sempre il consenso e soprattutto magari lo deve trovare dopo qualche settimana
Io ho sempre dichiarato apprezzamento e stima per il presidente Dini per i ministri che con lui collaborano avevano peraltro un programma molto limitato di quattro punti anzi il programma che era stato concordato prima era di tre punti soltanto cui poi si è aggiunto il programma che riguarda le pensioni
Su questa legge
I pareri del di Confindustria i vostri pareri credo il mio parere
Sono abbastanza chiari quindi è un problema che si doveva risolvere probabilmente non è questa la soluzione migliore ma vedi un governo tecnico è un'anomalia oserei dire una mostruosità
A camere aperte in un Paese democratico perché è un governo non può che essere espressione della maggioranza democratica del Paese
E oggi questo governo che pure fa bene le cose che deve fare ha fatto bene le cose che deve fare
è un punto interrogativo che sta su tutto il nostro Paese quando dall'estero guardano a noi questo punto di interrogativa emerge prima di qualunque altra considerazione
C'è un governo tecnico che può agire limitatamente quanto durerà quando finirà non si sa chi verrà dopo di lui sarà un governo liberista o sarà un governo dirigista e statalista
Ci sarà la possibilità di fare quelle grandi riforme e ci saranno uomini capaci di fare quelle grandi riforme qui grandi miglioramenti quegli ammodernamenti di cui il Paese ha assolutamente bisogno
Ecco queste sono le domande che dall'estero tutti ci sentiamo rivolgere quando parliamo con gli uomini della finanza con gli osservatori internazionali e che cosa deriva da questa incertezza propria di una fase anomala di un governo tecnico
Beh deriva il fatto che tutti sospendono il giudizio
Deriva il fatto che quando si deve andare ad orientare investitori si va decisamente su quelli che sono i Paesi che danno maggiori garanzie maggiori certezze si va in questo momento
Sul marco poi naturalmente il dollaro che ha perso delle posizioni nei confronti del marco viene anche considerato si considerano per la tecnica della divisione del rischio anche altri Paesi industrializzati il nostro dove viene in questo momento viene all'ultimo posto
E da qui la svaluta azione della nostra moneta
La svaluta azione delle nostre borse non soltanto dei titoli quotati in Borsa che sono circa un sesto
Di tutte le partecipazioni che gli italiani hanno in aziende in prese ma di tutto il sistema economico italiano abbiamo fatto un calcolo per comprare una particolare azienda
Del nostro gruppo occorrevano due anni e qualche mese fa una certa somma in dollari Marchini Enna oggi si compra la stessa azienda per la svaluta azione della moneta che si somma alla svaluta azione della Borsa a meno della metà
Della valuta che era necessario allora questo che cosa ha comportato un concordato un impoverimento un impoverimento di tutto il nostro sistema Italia e ci ha colpiti tutti quanti e allora come rispondere a questa situazione
Non si può rispondere con un governo di breve durata con un governo tecnico si può rispondere soltanto con un governo che possano mettere in cantiere
Quelle riforme di contenimento dell'attività dello stato di riduzione del ruolo dello Stato nell'economia di ampliamento del settore privato prima c'era Formigoni spero che vi abbia parlato di quelli che sono i comandamenti che non abbiamo dato ai governi delle più importanti regioni del Paese dove siamo presenti
Quello cioè di privatizzare tutte le aziende municipalizzate perché i privati normalmente fanno ciò che fa lo Stato
Lo fanno meglio e a minori costi di semplificare le pratiche le procedure di delegificare di ristrutturare gli apparati burocratici di difendere il cittadino nei confronti dell'arroganza di certi apparati di certi uffici pubblici
Un governo che possa infine andare direttamente
A incidere sulla diminuzione del disavanzo pubblico che secondo noi si può fare solo applicando la nostra terapia
Quella di un incremento del prodotto interno lordo mantenendo invariata la pressione fiscale il che porta automaticamente anche a un aumento delle entrate dell'erario il che porta automaticamente a una possibile diminuzione dei tassi di interesse una diminuzione dei tassi di interesse significa minori costi per lo Stato la manovra di venti mila miliardi
è stata mangiata con un punto di aumento dei tassi d'interesse
Minori tassi di interesse minori costi quindi anche per lei prese le imprese che possono aumentarsi espandersi della loro attività sonori investendo i profitti e credo che la nostra legge abbia funzionato e venga a ancora buone posso funzionare in profumo in futuro le imprese che così in concorrenza sempre con il re lì gli investimenti a risparmio che offre lo Stato investimenti sui titoli del debito pubblico più sicuri con interessi più alti senza rischio
E quindi impresa che sono patologicamente sottocapitalizzate e che possono contare per la loro espansione soltanto sui profitti che noi imprenditori non prevediamo dall'impresa ma lasciamo nell'impresa per la sua espansione ecco tutto questo a poco a poco con un lavoro che occupi un arco temporale di diversi anni può portare a una progressiva diminuzione del disavanzo annuale fino ad arrivare a un pareggio dei conti dello Stato come si dovrebbe fare in ogni famiglia o in ogni azienda fino a poter arrivare in cinque otto anni ad incidere sulla montagna del debito pubblico
Se la direzione di marcia che può essere soltanto quella di un governo politico di legislatura sarà questa vedrete che immediatamente il nostro Paese
Riacquisterà prestigio sul palcoscenico internazionale ci verrà ridata quella considerazione che avevamo fino agli anni Ottanta e tutto quanto comincerà ad andare meglio noi potremo guardare con serenità al futuro
Che peraltro deve essere come ho cercato di manifestare un futuro di benessere si ma di un benessere di un progresso che si può avere soltanto se manteniamo il nostro Paese nell'aria della libertà di tutte le libertà
Allora grazie siamo onorevole Berlusconi adesso daremo la parola al presidente della Confindustria Luigi aperta la
Capace se no come documenti
Ecco
Io pregherei giornalistiche e prolifiche
Abbiamo purtroppo
Oggi ho deciso di non farle anche la scaletta portato questi due documenti che ho recuperato adesso dell'ultimo momento
Semplicemente perché potevano essere utili aspettiamo che finiscano
Il solito arrembaggio i fotografi una volta che hanno finito iniziamo
Dicevo non avevo preparato non ho trovato la scaletta per questo il venticinquesimo compleanno di Santa Margherita
E Secondo possono il ventiseiesimo perché dice che c'è stata una riunione carbonara l'anno precedente così ha detto ieri sera
Per me il ventiduesimo
Perché il primo è stato nel settantaquattro la detto sempre bozzoli che l'anima come dire storia di questa organizzazione
E dopo ventidue volte che ci incontriamo
Per parlare dei nostri progetti delle nostre
Delle nostre
Anzi delle nostre preoccupazioni io penso che mi posso permettere di parlare anche senza la scaletta non solo senza il discorso
E me lo permettono anche perché ho meno problemi di un uomo politico quale quelli che può avere Silvio Berlusconi o Romano Prodi che vengono interpretati io stressati in relazione alle
Situazioni convergenti prima de Bortoli diceva che in prima fila si era indisciplinati deve essere posto mio perché adesso si è messo Formigoni al posto mio e alla tentazione anche lui di parlare voglio dire sottovoce ma
Ma
L'indisciplina e in realtà non c'è stata in prima fila come la presidente Maiolo cortesemente ha voluto certificare dall'alto del suo incarico
Istituzionale cosa di cui la ringrazio e c'è stata soltanto il Governo dalla comunicazione perché come voi sapete stamattina
Noi abbiamo avuto due importanti interventi in ordine temporale quello di Romano Prodi e poi quello di Silvio Berlusconi che sono due momenti di passaggio importante utile per cercare di far diventare questo Paese più civile
E quindi per realizzare quel patto di cittadinanza che sta dietro al messaggio politico dei giovani imprenditori
Ha detto prima Deaglio che il patto di cittadinanza povere
Un effetto di rischio perché in fondo
Ma l'ha detto Pozzoli perché in fondo noi imprenditori ci sentiamo sempre più cittadini io vorrei e questo è vero
Non solo è vero ma è giusto
Ma il fatto di sentirsi cittadini europei non significa che non ci sentiamo cittadini italiani o non ci sentiamo legati alle nostre alle nostre specificità
E d'altra parte Sandro Riello non ha detto un patto di cittadinanza italiano ha detto un patto di cittadinanza e basta
E patto di cittadinanza così come lo intendo io è un valore culturale prima che un valore di identità fisica
Certo la prossima volta io spero
Il non più essere costretto a parlare con Sandro Riello dei problemi organizzativi perché spero che la prossima volta potremo avere qui insieme quanto meno sulla prima fila
I leader politici del nostro Paese che ascoltano si ascoltano e possibilmente si parlano perché
La prima la prima regola la prima regola di una società liberale e quella del confronto
La prima regola del confronto
La prima regola del confronto è quella di saper ascoltare come avete dimostrato voi che state qui dall'ora di colazione di ieri ha sentito una serie di discorsi alcuni buoni come quello molto positivo di Silvio Berlusconi e quello precedente di Romano Prodi altri un po'più come dire legati alla specificità e allora se ne vogliamo fare un patto di cittadinanza la prima cosa che dobbiamo cercare di realizzare è un confronto né i fatti
Un confronto che si misuri
Con moderazione con attenzione alle idee degli altri con forza per le proprie idee ha perfettamente ragione Silvio Berlusconi quando dice che
Noi tutti quanti non voi giovani imprenditori noi imprenditori noi tutti quanti dobbiamo fare un salto di qualità
Nella logica di capire che la società liberale richiede un impegno forte sulle nostre idee una coerenza forte
Sulle nostre decisioni un'assunzione di rischio quando questo
Appare anche poco producente
Ha fatto bene Emma Marcegaglia ricordare a Silvio perché è opportuno e anzi ringraziamo il grasso ufficialmente
Adriano teso che si sta adoperando molto in questa direzione che mi dice sempre che io non lo sottolinea il pubblico stavolta gli ho detto anche nome e cognome
Si sta adoperando per rendere più seria la riforma delle pensioni è però devo anche ricordare Adriano teso visto che lui è impegnato in Parlamento che se i suoi colleghi lo schieramento fanno degli emendamenti per renderla meno seria io lo ringrazio del peperino ma non risolve il problema
E allora la politica la politica la politica una cosa complessa la politica è una cosa seria la politica è un impegno a cui molti di noi in primo le persone che si sono impegnare qua sopra
Sul palco oltre a Silvio anche altri colleghi si stanno
Dedicando ma è un impegno che richiede una capacità di gestire le regole l'efficienza e il consenso che non sia dissociata
Noi abbiamo
Molto molto delicato nel Paese io non penso
Che abbiamo fatto male oggi a discutere di strategia di patto di cittadinanza di problemi di medio Periodo di rapporto tra federalismo e regionalismo giustamente ha detto il presidente Formigoni e lo commentavo colui dopo che la differenza tra federalismo e regionalismo non è soltanto nella quantità dei Poteri ho dei doveri e quindi delle risorse ma è nella natura del potere se il potere un potere diretto un potere delegato
Ma per cadere una soluzione adeguata a questa falsa dicotomia
Così come viene dibattuta tra regionalismo e federalismo lo dobbiamo sapere identificare quali sono le competenze quindi Poteri a cui riteniamo l'autonomia locale quindi la Regione debba
Assumere
Rilievo in termini diretti e quelli che invece derivano dall'autorità statale o da lavoro da comunitaria visto che l'Autorità comunitaria l'anno prossimo diventa una realtà
Perché l'anno prossimo cioè la Conferenza intergovernativa in cui Fancelli e Germania con la partecipazione dell'Inghilterra e di chi eventualmente sarà in grado di mettersi seduto al tavolino decideranno quali saranno le strutture politiche dell'Europa
Dice daranno qual è il ruolo delle regioni e delle nazioni decideranno quali sono le forme di espressione dalla rappresentanza
Decideranno qual è il rapporto tra costituzione economica e costituzione politica del nostro continente e noi a quell'appuntamento ci dobbiamo presentare
Ci dobbiamo presentare a tutto tondo
Leggo preoccupazioni leggo perplessità sui tempi della nostra capacità di raggiungere alcuni obiettivi di politica economica o di politica istituzionale
Mi permetto di rilevare che i tempi non li diffidiamo nulli non li decide la nostra politica i tempi decidono i fatti gli eventi
Il mercato internazionale il contesto europeo e allora uno di questi obiettivi perseguiamo li raggiungiamo in tempi rapidi
Alias in tempi definiti
Oppure potremmo aver fatto delle bellissime operazioni avremmo potuto accompagnare come ha detto prima Pozzoli l'adeguamento cultuale del nostro popolo verso valori di libertà di progresso di civiltà di misura di rispetto peccato che nel frattempo saremmo stati emarginati non solo dalla competizione economica ma dalla qualità della vita
E allora
Il problema che noi dobbiamo avere di fronte e che il rapporto tra impresa lavoro istituzioni non è un rapporto che si può costruire a tempo indeterminato è un rapporto che presuppone il tempo come variabile fondamentale di riferimento
è un rapporto che obbliga le parti
Ciascuno a perseguire il proprio obiettivo nel tempo minore possibile nel contesto di riferimento
Io penso che
Le parti sociali hanno fatto molto in questo paese in questo senso perché l'hanno fatto con gli accordi di luglio novantadue novantatré ricordate
Che fu definita
L'accordo del novantatré la costituzione economica del Paese non perché dovevamo sostituire la Costituzione formale
La Costituzione reale ma perché avevamo dato un'interpretazione un'applicazione della Costituzione che poteva essere praticabile e questo è stato un contributo di molti non solo di quelli che hanno lavorato che hanno firmato io vorrei
Che venisse valorizzato quell'accordo
Concertativo non come un momento di separatezza momento di unità del Paese
Perché a quell'accordo hanno contribuito anche quelli che al limite non lo condividevano fino in fondo ma che hanno capito che i valori positivi di quell'accordo facevano premio sui valori negativi sui dubbi sui rischi
A questo patto di cittadinanza ha contribuito a star contribuendo con qualche
Difficoltà il cittadino italiano
Il quale cittadino italiano ha scelto con i referendum la strada del maggioritario e non intende tornare indietro dalla strada del maggioritario ma tende solo ad andare avanti
A questo accordo hanno contribuito i partiti vecchi e nuovi nelle modi nelle forme delle misure in cui sono riusciti Avi concentrarsi sui nuovi problemi sulle nuove regole
Da qui concentrarsi significa rimettere al centro i problemi del Paese e quindi i programmi perché i programmi sono sì
Conseguente Problemi ma i programmi sono fondamentali per risolvere i problemi ma i programmi da solo non basta non risolve i problemi ci vogliono anche organizzazioni politiche omogenee come ha ricordato prima
Il Presidente Berlusconi
Occorrono coerenze anche nei momenti difficili io capisco che se ci sono le elezioni
è difficile che una forza politica essere più rigorista anziché più lassista però io voglio capire se quella forza politica ritiene giusto
Una posizione di merito più rigorista o più lassista se più rigorista e deve tenere la posizione rigorista anche se sembra che non gli faccia comodo se invece più lassista
E non può utilizzare
L'alibi delle lezioni per dire che l'obiettivo giusto ma al momento non opportuno
E allora sulla riforma delle pensioni Posse potremmo vedere molti più problemi all'interno dei due schieramenti di quelli che noi oggi immaginiamo
E di cui qualcheduno comincia a vedere con mano il problema perché la riforma delle pensioni come ho sempre ricordato è un problema trasversale che tocca il Paese
E quindi se c'è una incapacità di capire che il valore della l'interesse generale fa premio sull'interesse particolare il problema diventa per ciascuno una giustificazione
Ad una posizione di maggior lassismo
Non bisogna serico visti perché lo dice Confindustria non bisogna essere egoisti perché lo dice la Banca d'Italia anche perché la bandiera le diciamo che o fa intende qualche altra cosa tennero condivisibile quindi come tale voglio dire non mi sembra il caso di usare lo se ad esempio ma bisogna essere egoisti se pensiamo che mandare in pensione le persone a cinquantatré anni nel mille novecentonovantacinque non è una dimostrazioni di solidarietà o di assistenza ma è una dimostrazione di spreco
E dico occupazioni contro i giovani questo bisogna capire queste alla società voglio dire
Bisogna
E bisogna che queste cose le diciamo ai lavoratori dipendenti ai commercianti agli artigiani
Perché non possiamo dire solo alcune non agli altri perché sia gli uni che gli altri anche se in forme in modo in quantità di Renzi hanno utilizzato utilizzano questa opportunità di prelevare
Dal debito comune più di quello che hanno dato in termini di contribuzione e quindi il problema è trasversale negli affetti ma è trasversale anche le cause e questo bisogna avere il coraggio di dirlo anche quando alcune di queste categorie
Dichiarano di essere interessate ma poi sono meno attente all'applicazione del logo interesse
Allora il problema la riforma pensionistica sarà una cartina di tornasole del comportamento non degli schieramenti perché con tutto il rispetto mi sembra gli schieramenti abbiano qualche elemento di come dire dissonanza interna che io registro
Semplicemente dalla una sensazione Esterna
Ma dei partiti
O meglio ancora degli uomini che sani Parlamento delle donne che stanno in Parlamento
Perché lì ci stanno uomini e donne parlamentari eletti col sistema maggioritario uninominale dal cittadino italiano e in quanto tali responsabili di un potere questo sì autonomo e Asso
Pieno rispetto all'interesse generale
E poiché questa riforma che è una mezza riforma un quarto di riforma comunque l'ha fatta perché comunque riduce anche se in modo insufficiente la spesa pubblica dei prossimi anni
E perché comunque il fatto che dovremo farne un'altra dopo non significa dobbiamo farne una mi non dobbiamo farne una meno peggio prima perché questo è un principio che non si applica nella società
Moderna e liberale
Allora li vedremo chi
Caso per caso non veder nome si assumerà la responsabilità di certi comportamenti e gli altri cercando di spiegargli
Cercando di spiegarne gli altri perché io rimango convinto che pure se il nostro è un Paese in cui la maggioranza di pensionati tra pensionati di anzianità di vecchiaia invalidità superstiti e dei il tutti quelli che sono assieme Calisto ci stanno quelle che posso fare io mica io penso che gli unici che voglio dire che dobbiamo rispettare di più sono proprio questi ultimi perché spesso si creano condizioni umane che sono di difficile gestione mentre penso che chiedeva uno di lavorare tre anni più quattro anni più onestamente non è un sacrificio molto molto grande soprattutto quando si dice da parte di tutti che bisogna lavorare per realizzare se stesso e allora siamo coerenti con quello che diciamo
Abolire le pensioni di giovinezza è un salto di qualità della politica di questo Paese non è un un successo dalla destra o da sinistra non è un successo di un partito contro un altro partito non è un problema di destra o di sinistra è un problema del Paese superare il problema
è un successo nel Paese non superarlo rimane un problema di tutti
Dicevo prima che
Quindi avremo l'occasione di fare qualche verifica in concreto
Avremo l'occasione di chiedere
Agli schieramenti che si formeranno per le elezioni che
Il Paese
Secondo la data che dicevano i parlamentari in Parlamento e comunque con una definizione che deve arrivare
Il gli schieramenti citando gli schieramenti vedi presidente Berlusconi l'ho detto prima che approdi che stava seduto posto due non si possono limitare ai programmi della volta scorsa
Eh ma la sedia come dire inanimata quindi non ha responsabilità delle
Ma io penso che può stare tranquillo sotto un punto di vista così come può stare tranquillo Prodi nei tuoi confronti secolo diceste direttamente forse sarebbe meglio
Tra l'altro sarà o no no pezzetti di La sette io voglio dire file
E insomma alle io usavo è una volta dato la tua espressione ed è l'autista bene allora va be'cambierò libertà cambia cambia espressione adesso abbiamo come dire il
Il marchio di qualità cui sull'espresso il dubbio paga una royalty no perché aveva voglia di no perché voglio viene eletto io
Sale sapevo che la lingua italiana voglia di eccellenze Guevara scuole ed uno poi le applica secondo le sue iterazioni se invece abbiamo come dire dei percorsi innovativi mi piacerebbe riconoscerle debbano dare che il miracolo nel merito però
Dicevo vorremmo che i programmi non fossero solo sugli obiettivi ma sul come raggiungere gli obiettivi sul come raggiungere gli obiettivi a me è un programma che dice di
Mantenete Ovi dove la pressione fiscale o di ridurre la spesa pubblica è un programma che è condivisibile non programma generico
Un programma che mi dice che bisogna avere la responsabilità e la governabilità è un programma condivisibile ma è generico a me cittadino italiano a me imprenditore italiano a me presidente di Confindustria non basta più
E allora bisogna che facciamo tutti uno sforzo di analisi migliori bisogni facciamo uno sforzo di sintesi migliore bisogna che impegniamo gli schieramenti che si consolidano su programmi
Che siano un po'più analitici un po'più difficili un po'più dibattuti ma anche un po'più credibili
Perché questa è una precondizione perché è un sistema maggioritario possibilmente più netto e più forte di quello che abbiamo oggi produca i suoi asset
Perché altrimenti noi portiamo il Parlamento
Un insieme di persone ognuna delle quali interpreta a modo suo molta soggettività
Quello che ha firmato o quello che non ha neanche letto e quindi non l'ha firmato
E questa discoteca ci rammarichiamo sedotta quello medievale ma è ovvio vogliono fa quello che gli pare perché non c'è un patto morale che il primo pacco che stavate a tutti quanti i patti
Patti civili patti di cittadinanza patire produttori patti deve
Concerto a Dini è questo allora un passaggio importante è importante che noi se possibile rafforziamo
Il maggioritario è importante che noi definiamo programmi in cui ci sia molto come e non solo
Gli obiettivi è importante che coloro che si candidino capiscano e si impegnino a quella coerenza sui programmi che tutti vanno dichiarati
Io
Penso che come tutti i governi e questo lo dico perché c'è un'interpretazione riduttiva nella nostra posizione nei confronti dell'esperienza del governo Berlusconi che vorrei sfatare
E apertamente come tutti i governi
Anche gli ultimi governi hanno contribuito composizioni positive e con errori una posizione positiva è stato il provvedimento Tremonti sugli investimenti se noi abbiamo nel mille novecentonovantacinque col governo Dini gli investimenti
Che abbiamo e perché la legge fatta dal governo precedente e diventare applicata questo bisogna dirlo diciamo
Così come se abbiamo avuto nel novantaquattro una riduzione della pressione fiscale
In termini complessivi è questa il combinato disposto di chi non ha speso ma anche di chi non ha previsto di spendere quindi di chi cerca in quel momento e di chi c'era prima e i i problemi producono a patto di causa effetto che differenziate
E allora dobbiamo valorizzare tutte le cose positive che sono state fatte dobbiamo superare i vecchi
Slogan populistici
Perché
Perché è un Paese che volesse effettivamente liberale
Nei comportamenti oltre negli elezioni deve assumersi la responsabilità anche nel momento nel quale questa difficile
E dobbiamo soprattutto accompagnare al risanamento finanziario la stabilità politica istituzionale
Io vorrei che sia chiaro che la nostra posizione in merito
è stata è e rimane molto netta non pensiamo che la soluzione strutturale dei problemi del Paese li senta soltanto di un risanamento finanziario che non si accompagnato da una stabilità politico istituzionale
Così come lo non pensiamo che una stabilità politico istituzionale in assenza
Di politiche coerenti di programmi definiti di coerenza interna degli schieramenti riesce da sola affari Risanamento economico finanziario se no forme di consociativismo più o meno palese avrebbe vari presentarsi un'altra volta
E allora sotto questo punto di vista ma dobbiamo raggiungere insieme a due obiettivi
Quello di accelerare il risanamento da finanza pubblica quello di accelerare la stabilità politico istituzionale di questo Paese
Il combinato disposto di questi due obiettivi cita la stabilità sui mercati citare setto positivo sulla lira cita l'attrazione sugli investimenti oltre tutte le norme che servono la flessibilità le politiche fiscali le politiche finanziarie se uno dei due manca succede come sta succedendo un'altalena continua
Di venti punti in più e di venti punti in meno di due punti in più punti meno col fatto che ognuno si emoziona
Nel momento in cui il la notizia per cui positiva dimenticandosi del giorno dopo si deve rammaricare perché ci sarà il combinato disposto in senso opposto
Purtroppo la instabilità politico-istituzionali questo Paese legata alla cultura della stabilità interno alla maggioranza
Del Governo precedente è partita nell'estate dell'anno scorso non ce lo dimentichiamo perché da quella data ad oggi noi abbiamo aumentato del venti per cento qualcosa in più qualcosa in meno
La sottovalutazione della nostra moneta e abbiamo aumentato in misura significativa i tassi d'interesse quanto su queste cose ha influito l'azione di cottura di alcuni partiti
Le dinamiche contro
Un po'troppo esasperata è un po'troppo esagerate su come si nominava il direttore di un'importante istituzione monetaria italiana
Le dichiarazioni avventate di qualcheduno anche qui a Santa Margherita l'anno scorso che comunque c'erano inutili
I Comuni che non perdevano anziché avvenuto il risultato inutile quindi si potevano assumerà trecento mila persone che mi sembra un percorso un po'come dire contraddittorio con quello che giustamente ci è stato detto prima quanto è successo perché la giustizia non è riuscito a rimanere non è riuscito a rimanere separata nella percezione collettiva da quelle che sono i problemi della politica
Al di là delle responsabilità delle responsabilità di questo o di quello quanto dico ciascuno di questi fenomeni al fluido guardate nessuno in grado di dire quanto ha influito ciascuno quello che certo e che hanno influito tutti
E allora se questo è vero lo dobbiamo
Per concludere concentrarci sui nostri due grandi obiettivi il primo quello di
Accelerare il risanamento finanziario del Paese
Risanamento finanziario paese si fa rientrando al più presto in Europa
La data ce lo danno le cose se noi a fine anno ci presentiamo ai rinnovi contrattuali alle politiche listini delle aziende
Alla situazione del governo della finanza pubblica
Con una situazione di instabilità
Finanziaria e con dei picchi inflazionistici consolidati
Ci potrà essere la migliore buona volontà da parte di Confindustria delle in paese dei sindacati dei lavoratori dei partiti dei governi del ministro del tesoro del ministro delle finanze
Noi abbiamo perso l'occasione storica di capitalizzare un processo di risanamento che abbiamo avviato tre anni fa
Quindi non è non siamo noi che decidiamo quando dobbiamo apprezzare la moneta noi dobbiamo apprezzare la moneta prima che la instabilità finanziaria produca un danno irreversibile al nostro elettroencefalogramma
E questa data è fine anno e quindi abbiamo la necessità che politiche di risanamento pensioni
Legge finanziaria
Politiche di flessibilità al mercato del lavoro politiche di promozione degli investimenti in infrastrutture si facciano da qui a novembre
Perché altrimenti l'effetto sui mercati non ci sarebbe e non essendo già stato sui mercati ne avremo una voltura di una patto sostanziale
Di modernizzazione che gran parte del Paese ha fatto anche se nessuno la chiamata a sottoscriverlo perché qui c'è anche un'infrazione dibattiti io tra primo per primo contribuito alimentare questa infrazione perché no lanciati perlomeno quattro cinque la mia storia di imprenditore
Il patto fondamentale chiamiamolo oggi patto di cittadinanza è automaticamente un patto per l'Europa perché noi avremo cittadinanza
Piena soltanto se staremo in Europa altrimenti non hanno cittadinanza sono due modi per chiamare la stessa cosa né un patto che interessa a noi che interessa i lavoratori e che interessa le istituzioni no qui c'è il secondo aspetto del problema
Io se ti lo stamattina
Romano Prodi che ha detto a una domanda di Marcegaglia saprà Marcegaglia far
Le domande ma guai se gli diamo merito ha detto ma che cosa preferisce lei
Preferisce fare la
Legge elettorale maggioritaria più piena oppure fare le elezioni e Romano Prodi ha risposto se ho capito bene se il Parlamento c'è la volontà di fare una legge maggioritaria più piena facciamolo e poi votiamo altrimenti votiamo
è stato poi chiesto al presidente Berlusconi poc'anzi
Che importanza guidava al problema sia del maggioritario che della
Delle elezioni e Luigi anche se le domande sono state separati e quindi non sono stati messi collisione ha risposto secondo una coerenza rispetto alla sua linea politica che ovviamente un sistema maggioritario più forte
E da lui prediletto e che a suo avviso una verifica elettorale va fatta al più presto
Allora se comunque le realtà politiche di questo Paese hanno la consapevolezza
Che
Il problema è delimitato all'interno di questo contesto loro devono fare la verifica ma devono farlo in una settimana non devono le Figaro fanno in quattro mesi perché se non se intanto che fanno la verifica di ottobre
Voglio dire la ristabilita nel Paese sarebbe più forte e quindi gli aspetti economici per le nostre imprese serie dove Joseph allora io penso che se c'è una cosa che possiamo trarre come positivo spunto da questa riunione oltre al fatto di aver sentito
Due interessantissimi interventi piene di contenuto e anche di riflessioni
è quella di impegnare il Parlamento di questo Paese nelle prossime settimane a chiarire una volta per tutte se ritiene che ci sono le condizioni per un prolungamento della legislatura eventualmente per fare che cosa oppure se non essendosi queste condizioni né dell'IVA la necessità di una verifica elettorale
Non sta a noi imprenditori l'ho sempre detto e lo ripeto non facciamo il mestiere degli altri fare le opzioni fare il calcolo da parità esprimere le otto le opinioni personali
Cosa che possiamo fare ovviamente come cittadini stanno e chiederà al Parlamento di essere coerente in questo processo
E dobbiamo anche però chiedere al parlamento e partiti di dirci come pensano di risolvere l'altro aspetto del problema
Quello da la governabilità e la stabilità politico istituzionale che certamente richiede anche delle modifiche costituzionali che devono trovare una sede adeguata per essere espresse che devono trova una sede che tenga conto dalla complessità
Della società italiana
Perché alcune cose si possono fare una regola ma altre cose non si possono fare con la stessa regola
In modo da affrontare la dinamica della stabilità istituzionale del Paese in termini più pieni se noi in autunno avremo dato
Al sistema internazionale la sensazione che abbiamo fatto una dignitosa legge delle pensioni che abbiamo fatto una buona legge finanziaria e che il sistema dei partiti ha deciso qual è il percorso
Qual è il percorso con il quale consente per raggiungere certi obiettivi ne abbiamo dato un messaggio positivo al mondo anche se i fenomeni ancora non si sono verificati o non si sono verificati tutti
Se invece noi lasciamo l'opinione pubblica internazionale i cittadini italiani in questa terra di nessuno in cui non si capisce più
Che cosa accadrà la prossima settimana se non probabilmente che non accadrà niente diverso di quello che è accaduto la settimana precedente noi corriamo il rischio di perdere un momento economico fondamentale per il nostro Paese
Ed ecco perché
Ed ecco perché io penso che noi abbiamo il dovere di spingere il parlamento e partiti a utilizzare bene i prossimi giorni le prossime settimane
Una volta che si sono liberati
Del problema del referendum voi sapete che noi non siamo entrati nelle dinamiche
Politiche del referendum queste spettano al Parlamento allo Stato italiano
Ma siamo abbiamo rappresentato con forza quando è stato necessario con immediatezza
Senza avere la necessità di essere richiamati da nessuno il rispetto dei diritti economici delle imprese di tutte le imprese nella loro identità nella loro storia e nella loro capacità di fare
Noi dobbiamo far fare a questo Paese un passo avanti
Sulla dualismo inesistente e comunque laddove si stenta non perseguibile
Che ci sia la possibilità che i diritti collettivi di una società moderna che si fondano su uno stato che ha applica le regole del mercato nella sua dimensione più piena possono essere competitivi o distruttivi
Di quelli che sono i diritti economici dell'impresa che sono figli del lavoro di tante persone di tanti uomini
Allora
Come sapete non abbiamo preso la posizione politica sul referendum perché riteniamo i referendum un passaggio di un processo
Che forse complica le gruppo più le cose forse le radicalizza un po'di più forse esprimerà delle opzioni reali ma che poi comunque dopo dovrà vere su questo come sugli altri
Parte in termini più organici
Perché sono disposti gli ho risposte organiche rispondono a problemi complessi a problemi complessi non si risponde con un sì o con un no perché altrimenti non si risponde
E allora
In questo senso mentre siamo vicini all'impresa
Alle imprese perché sono più impresa non solo alla Fininvest anche la RAI voglio dire che sono impegnate in questo
Momento
Ne siamo anche vicini all'esigenza dei cittadini italiani di avere un sistema di comunicazione che rispettando i valori dell'impresa riesca a essere più adeguato alla complessità alla cultura alle esperienze degli altri Paesi
Su questo noi daremo un contributo dopo non prima non l'abbiamo fatto prima per avere la bossiani dà un contributo dopo se ci verrà chiesto evidentemente nelle sedi competenti e quindi non abbiamo evitato di prendere posizione
Perché non avevamo l'intenzione di prendere posizione ma perché abbiamo ritenuto di scegliere di non prendere posizione
Anche sì
Su alcuni di questi ciascuno di noi ovviamente alle sue opzioni personali alle sue esigenze da rispettare e mi sono limitato a questi potrà calare degli altri pensare quello del sindacato
Quelli desiderati pensare quelli del commercio ce ne sono moltissimi che hanno una pluralità di io penso che sia insomma in conclusione necessario
Che non lottiamo contro tutto le rendite
L'abbiamo detto
Nella nostra relazione dobbiamo lottare contro cinque rendite
La rendita finanziaria la rendita monopolistica la rendita burocratica la rendita assistenziale la vendita ontologica molti di voi erano presenti a quella relazione non mi dilungo questo è un imperativo per tutti quanti noi ce l'ha insegnato Luigi Einaudi
Cioè inseriamo Luigi Einaudi quando in un passo diceva quando il filosofo dice che la libertà morale compatibile con qualunque ordinamento economico dice il vero per gli eroi per i pensatori e per gli anacoreti
Costoro vivono spiritualmente e moralmente liberi entro qualunque ordinamento economico anche il più conformistico e mortificante
Ma il filosofo pronuncia nel momento medesimo una sentenza terribile per un'umanità composta di poveri esseri i quali bisognosi di essere aiutati aggiungerei alla coscienza di sé medesimi sono incolpevoli do l'oscurità morale in cui giacciono e incapaci di scorgere le mille mille fila che tolgono libertà alla loro anima se vi sono ordinamenti economici
Come il comunismo il capitalismo monopolistico
I quali tengono per l'indole propria a ridurre gli uomini a meri strumenti perché affermare che la libertà morale può prosperare in qualunque ordinamento economico ecco non in questo senso vogliamo essere dei grandi sereni forti liberali grazie
Al momento della relazione finale del saluto dal nostro presidente nazionale Alessandro Riello che ha reso possibile tutto questo convegno accogliamolo con un applauso
Cercherò di
Essere molto sintetico visto visto loro è vista anche gli interventi che mi hanno preceduto
Io direi che se guardiamo
Il risultato di queste due giornate di lavori di queste riflessioni
Che abbiamo condotto tutti insieme
Una necessità appare chiara ed è una sorta di parola d'ordine che deve diventare comune a tutti
Stabilità
Allora se leggete tra le righe della nostra relazione fatta ieri e oggi
Se leggete tra le righe dell'intervento appena concluso del nostro presidente confederale potete vedere come i giovani imprenditori
Confindustria credano Ria per meno la necessità della primato della poi della politica e quindi voi condividiamo l'impostazione per un governo di lungo periodo
Di legislatura che affronti i problemi del Paese
Però allora
Una raccomandazione che penso condivida anche il nostro presidente confederale che noi facciamo tutta la nostra classe politica
è quella di dire bene siate allora professionisti della politica
Ma soprattutto siate professionali nella politica
Perché allora alla fine abbiamo voluto ridiciamo ce lo parlare della patto di cittadinanza perché non lo riteniamo la giusta corretta via verso la modernizzazione a tutto tondo
Per il Paese e guardando al di fuori dei nostri confini
Perché da qui dobbiamo partire per scoprire il senso vero di stare insieme in una comunità il senso di essere cittadini di questo Paese
Dobbiamo imparare ce lo diceva ieri il professor Fabris mi pare a superare i problemi che si abbiamo evidenziato la purga nel privato la tentazione di crearci una piccola patria di andare nel nostro particolare
Quindi la necessità di costruire la cultura del cittadino di superare quelle logiche corporative che hanno difeso e dipendono ancora talvolta i singoli interessi allora mi dispiace non ci sia più Cofferati
Mi piacerebbe sentire il sindacato dire il problema non mi ricordo cosa me lo ricordo anche era l'inflazione deve preoccupare noi e voi no dobbiamo imparare a dire tutti
Perché se vogliamo veramente dar vita a un vero padre cittadinanza dobbiamo abbattere questi cancelli che ci hanno questi steccati che ci hanno separato sembra da un punto di vista ideologico ragionare per il bene comune senza dimenticare comunque
Le i propri ruoli
Antonio Martino ieri diceva che il problema del deficit pubblico è un problema
Costituzionale non manageriale allora direi che qui dobbiamo ancora richiamare il recupero della credibilità politica quindi un ceto politico che deve accettare
Una limited in una limitazione all'asso alla propria sfera discrezionali in sintesi a vere delle regole rispettarle accettare soprattutto di autolimitarsi
E per concludere
Il professor Mannheimer una cosa che a me ha fatto molto piacere sentire questa questa mattina
C'ha detto dati alla mano che esistessi un forte legame o del legame degli italiani con il loro territorio con la loro realtà locale
Però esiste anche una forte identità nazionale e quindi noi per primi dobbiamo essere difensori intransigenti delle logiche di sviluppo unitarie del paese
Ecco quindi pose questa mattina abbiamo sentito qualche cosa di più ci eravamo stupiti
Nei giorni passati sentire poche voci levarsi
A partire dalle più alte cariche dello Stato e dobbiamo dire
A criticare invece in modo vero attento atteggiamenti
E comportamenti che noi riteniamo dirompenti per l'unità nazionale quindi lo ripetiamo ancora una volta oggi che il nostro patto ci dà dinanzi ai il patto dei giovani imprenditori
Non passa certamente per Mantova grazie
Lasciatemi concludere solamente ringraziando i giovani imprenditori i comitati regionali della Liguria della Lombardia del Piemonte per lo sforzo e successo organizzativo grazie
Nel salutarvi e ricordo che c'è un aperitivo offerto per voi su ai bordi della piscina potreste
L'azione
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