Aria del continente

Cari amici è un saluto da parte Nicola Rinaldi oggi l'aria del continente parla non di Trump questo lo facemmo fare in altre occasioni forse e in parte li abbiamo già parlato in precedenti rubriche incombenti del resto abbondano in queste prime ore dopo i risultati nordamericani
No oggi parliamo del trenta ottobre scorso trentotto versato una data singolare anche perché vi sono verificati due venti di natura completamenti diversi uno dall'altro non strettamente collegati con una di quelle coincidenze che poi ci fanno pensare che le cose non accadono per caso che c'è come dire un messaggio un simbolismo
Nel fatto che due cose così abbiano luogo guarda caso proprio lo stesso giorno il trenta ottobre le piogge
Senza precedenti hanno purtroppo drammaticamente messo in ginocchio la Spagna provocando numero immenso vittime ancora il numero esatto non lo conosciamo a Valencia
Nei territori circostanti con immagini
è una situazione
Sul territorio che ha lasciato la Spagna ha lasciato tutta l'Europa sgomenta perché non si pensava che potesse accadere qualche cosa anche visivamente vicino
All'Apocalisse vicino alla devastazione come se fosse una grande guerra quella che ha investito valenze
La la l'impreparazione la la sorpresa appunto il fatto che siamo rimasti tutti sgomenti nelle
Non aveva riuscito non essere riusciti a prevedere riuscire a far fronte Minnuta azione quella di quella portata Malosti su il trenta ottobre
In un episodio come dire tutti istituzionale che poi è stato ignorato dai media non soltanto in Italia ma anche ma anche altrove perché la notizia e poi naturalmente rimasta dovuta essere la Spagna
Trenta ottobre a Bruxelles è stato presentato il rapporto ministro ministro ex primo ministro finlandese a cui la commissione europea
A commissionato lo studio
Sulla capacità di risposta dell'Europa giusto appunto in caso di grandi emergenze di grandi catastrofi che possono essere catastrofi belliche possono essere catastrofe naturali possono essere catastrofi come la pandemia
Il tipo sanitario l'Europa
Purtroppo
Sta
Piano piano capendo queste cose pandemia Cristo di conflitti e soprattutto perché forse la cosa che più
Frequentemente succede in tanti degli stati membri Italia compresa disastri naturali l'Europa si sta interrogando se siamo all'altezza del compito che queste
Queste crisi ci cinici ci impongono siamo capaci e prevenire siamo capaci a intervenire siamo capaci a
Mettere quanto più possibile la nostra società in in sicurezza
I tre filoni principali della rapporto sono sostanzialmente questi tre guerra anche guerra ibrida quella che potrebbe arrivare ad esempio a sospendere la Rete
Disastri naturali e poi appunto la parte pandemia o emergenze di carattere di carattere sanitario può essere interessante citare un sondaggio che
Contenuto in questo questo rapporto che è stato fatto notare
L'eurobarometro viennesi di
Mangio e giugno di quest'anno quindi sondaggio del punto precedente è stato chiesto ai cittadini europei qual è secondo loro la minaccia più più grande che incombe su sull'Europa il quarantadue per cento ha risposto la Russia e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina il trentaquattro per cento invece ritiene
Minaccia principale può essere il ritorno di una pandemia
Il venticinque per cento la crisi economica e poi a pari merito molto dopo il diciassette per cento ritiene che possano essere le conseguenze dei cambiamenti climatici e disastri naturali a esso legati come valenze
I processi di migrazione l'arrivo l'invasione di l'immigrazione forse per quanto leggiamo i dati italiani la vera catastrofe non è l'immigrazione che arriva in Italia ma la la quantità crescente di italiani soprattutto di giovani italiani che lasciano il nostro Paese fraterno nell'emigrazione più che l'immigrazione dovrebbe
Preoccupa ma questa è una parentesi
E poi la crisi la crisi
Energetica
La la possibilità che non ci sia abbastanza capacità di produzione elettrica nel nostro continente
E poco dopo il quattordici per cento invece ritiene che la minaccia principale possa finire tarda l'instabilità ai conflitti del Medio Oriente il dieci per cento invece
Pensa che
Il pericolo maggiore sia il terrorismo e e soltanto il quattro per cento o meglio ancora quattro per cento pensa che invece la minaccia principale che l'Europa sia stata e sia labbra exit cioè il fatto che la riunito abbia abbandonato l'Unione europea
è una lista interessante una lista che forse poi cambia dal paese a Paese in Italia forse non c'abbiamo un quarantadue per cento di cittadini che pensa che la Russia sia la principale minaccia forse molto più alta soprattutto dopo Valencia non soltanto in Spagna o in Italia ma in tutta Europa il fatto che la minaccia principale possa venire proprio da catastrofi catastrofi naturali in quindici anni fa ai tempi dei grandi attentati almeno del dell'Isis in Europa probabilmente
Sarebbero stati molto di più che non il dieci per cento dei cittadini a pensare che il terrorismo sia la minaccia principale e dicendo insomma sono sondaggio che ci fanno capire
Due cose uno che una lista di questo genere può cambiare facilmente a seconda di quella che la cronaca
Ci dice e forse anche a seconda di quella che la geografia la
La l'appartenenza agli stati membri di versi delle persone che rispondono a questo sondaggio ma l'altra cosa che ci dicono che
Siamo comunque al centro come società europea di attacchi appunto di minacce possono provenire da varie da varie parti Ministro il suo rapporto sostanzialmente dice che l'Europa non è pronta non è pronta
A far fronte a quello che può essere un anche una un breve conflitto militare ancor più se ci fosse un un conflitto nucleare o come dire pare al nucleare
Non è pronta
A dare una risposta adeguata fra grandi catastrofi naturali e dopo l'esperienza della pandemia ne abbiamo parlato
Più di una volta non siamo ancora riusciti a creare l'Europa della salute l'Europa della sanità tutto rimane ancora spezzettato e disordinato
Tra i vari i vari stati membri in questo quadro il rapporto mette subito l'accento su un aspetto non può esserci una risposta come dire centralizzate e la risposta non può essere nemmeno locale
Per quanto riguarda la grande gestione di una media protezione civile europea che intervenga in guerre disastri naturali pandemie di vicenza abbiamo bisogno di un lavoro dove ce n'è per tutti
Ma dove in tutti i settori devono lavorare in un modo frutto e integrato dimensione europea con quelle degli stati membri e la dimensione dei singoli governi con quella delle regioni da cui le regioni con i comuni i Comuni con una
I gruppi organizzati nella società civile che probabilmente è uno degli aspetti più critici della della situazione di Valenza dove c'è stato una sorta di contrasto tra governo centrale e autorità
è autorizzata regionale su chi doveva fare cosa Ski doveva avvertire chi doveva intervenire per primo in via e via e via dicendo
Ecco la messa in Rete di tutti questi soggetti con una una serie di meccanismi e di organismi
Che possano creare una una risposta efficace e una delle prime le priorità su cui il rapporto ministro mette l'accento
Passa anche in una rassegna quelle che sono dell'entità che già esistono a livello europeo ma che dovrebbero vedere maggiori potere ad esempio il centro per
Lo dico in inglese perché nome questo questo questo
Questo questo è il l'Emergency rispose Coordination Centre che assente a Bruxelles e che dovrebbe diventare un un vero e proprio ab permanente capace di sulla base degli articoli
Quarantadue mila centoventidue sono gli articoli dei Trattati europei che pretendono la mutua assistenza capace di dislocare di ma fare una mappatura delle risorse disponibili proprio dei mezzi
Delle delle informazioni delle capacità di intervento di dislocare le in modo ottimale da un paese a un altro a seconda delle necessità resta diamo protezioni civili per fortuna
Sono ferme maggior parte del tempo in alcuni paesi e in altri paesi invece abbiamo delle situazioni di grandi emergenze idea sostanzialmente peraltro già evocata dal Trattato di Lisbona ma mai realmente attuata e che se abbiamo come in Italia anche negli altri paesi una protezione civile nazionale
Che poi naturalmente articolata su tutta una serie di posizioni di di di di diabetici di basi a livello
Decentralizzato potremmo avere una unica Protezione civile una sorta di federazione europea delle Protezione civile questa tratta già esiste ma dovrebbe essere molto più strutturata ora articolata da questa dimensione centrale con un
Una una presenza diffusa negli stati membri e nelle regioni dell'unione europea in modo da mettere mezzi aerei elicotteri
Materiale
Che serve campi ospedali da campo tende e via dicendo
Ha ruspe a disposizione
Delle delle dei dei territori che vengono colpiti grazie anche a quelli che già esistono dovrebbe essere rafforzati i cosiddetti freschi you che sono proprio degli delle delle delle delle piccole basi
Operative disposte sul sul territorio neanche tanto piccola e la maggior parte dei casi parte dovrebbero essere ancora una volta messe in in Rete
Ministro considera che ad esempio sarebbe il caso di avere dei dei dei programmi di formazione tra tra Protezione civile nazionale che sono gli stessi in modo che ci sia una compatibilità operativa attraverso un civil protection meno legge network
Una base di nidi compatibilità operativa molto migliore rispetto a quanto accade oggi soprattutto l'aspetto legislativo ci sono pezzi di norme europee già in vigore altri che invece dovrebbero essere approvate ma manca quella che una una vera e propria
Un repertorio in quanto è stato fatto in quanto deve essere fatto per il monitoraggio della terra per la capacità di salvaguardia delle risorse idriche
La capacità di mettere in opera le cosiddette quinti con lenti tese l'entità critiche capaci di resistere a attacchi militari o o situazioni di disastri naturali
C'è un aspetto positivo in questa questo repertorio
Che ministro fa nel suo lungo rapporto
Che la l'aspetto satellitare Europa dispone attraverso il Galileo
Del del sistema i rischi della Inter connettiviti and Security basate light una una rete che permette all'Europa
Sotto questo profilo di essere già molto più avanti di non dover dipendere da Damasco o da da qualcun'altro in casi in casi di
Problemi di telecomunicazioni
C'è da fare molto di più in termini di resistenza dell'edilizia di robustezza delle nostre infrastrutture abbiamo visto anche crolli di ponti semplicemente
Pertanto semplicemente
Usura e per la scarsa manutenzione ma naturalmente con incrementare
L'aumento del delle conseguenze dei Liberi Liberi liberi cambiamenti climatici questo tipo di manutenzione di rafforzamento delle infrastrutture di base potrebbe essere rafforzato così come
Abbiamo sicuramente bisogno ente qualcosa che manca di un abbatte una data Dese che metta in Rete che raccolga a livello centrale tutte le informazioni utili per far fronte
Sotto i vari aspetti a questo tipo di emergenze
Visto insiste sul ruolo delle scuole sul ruolo delle comunità locali le scuole dovrebbero fare educazione civica lo fanno ma educazione anche all'emergenza
Sul fatto che abbiamo bisogno ad esempio di esercitazioni di settantadue ore di autosufficienza delle varie comunità locali cioè farlo a tappeto come quanto capito hanno già fanno in Finlandia e quindi visto parte anche da una buona pratica del suo Paese settantadue ore tre giorni in cui una comunità che può essere una scuola può essere un'università può essere uno un piccolo comune deve dimostrare di essere autosufficiente in caso appunto l'isolamento per per la la l'emergenza cui si beve fa fronte c'è l'aspetto della logistica delle catene di rifornimento l'aspetto industriale con la pandemia ci siamo
Accorti che non avevamo le mascherine che nessuno produceva delle mascherine
Ecco capire quale tipo di materiali l'Europa deve saper produrre da sola senza dipendere dall'estero è un altro pezzo importante di questo mosaico di risposte o il fatto di
Ai fare molta attenzione ai cavi sottomarini dipendiamo moltissimo non lo sappiamo non li vediamo
Dai cavi sottomarini ma un attacco o un incidente cavi sottomarini potrebbe ancora una volta vere delle ripercussioni profondissimo su la nostra società sulla nostra economia
Cioè un dato importante secondo il ministro a seconda dei vari aspetti
Una euro speso in queste misure ne fa risparmiare da tredici a centotrenta a seconda dei vari a specchio dei vari settori di investimento cioè una spesa nella prevenzione e nella messa in sicurezza nella creazione di una vera e propria protezione civile europea
Permetterebbe risparmi enormi da dieci ad A tredici addirittura centotrenta volte
Rispetto alle sospese che altrimenti se non siamo adeguatamente preparati dobbiamo dovremmo affronta c'è un ultimo sondaggio che vorrei dirvi allora è stato chiesto cosa facciamo noi come cittadini per essere pronti in caso di una emergenze il quarantanove per cento degli quarantun per cento
Dei cittadini europei ha risposto che Agca pronto a casa candele Ettore c'è il trentasei
Che ha un kit di farmacia e di primo soccorso predisposto il ventinove che ha già cominciato
Ad aver una piccola scorta di provviste di acqua e di cibo il venti per cento che ha una Radio una radio che può funzionare una radio che
Può tenere il rapporto con l'esterno
Il diciotto che si è già messo d'accordo con familiari e amici per una rete di mutua assistenza il sedici che ha già predisposto una coppia dei documenti
Cartaccia
O su chiavetta in modo da mettervi assicuro in casi con inondazioni in caso di contorno o altro
L'undici che si è iscritto all'undici per cento a delle reti di allerta telefonica
L'otto che alla valigetta pronta con quello che è essenziale per poter abbandonare la propria casa con quanto serve di di di minimo
Il sette che ha fatto più dei minori con i vicini o le persone che abitano nel quartiere per ragionare su come fronteggiare un'eventuale emergenza e
Un altro sette per cento che ha predisposto delle protezioni infrastrutturali alla propria abitazione era rinforzato il tetto o o qualcosa di questo di questo genere
Ecco forse ciascuno di noi può farsi l'esame di coscienza abbiamo veramente bisogno di questo tipo di predisposizione che cosa c'era ciascuno di noi ha già messo
In conto ha già preparato tra candele torce protezioni
Delle rafforzamento della casa alla radio
Ho scorte di cibo o altro ma voglio concludere con un una nota di positiva c'è un Paese non citato dal ministro che Bangladesh soltanto un teste casi che potrei
Potrei ricordare un Paese che per decenni negli anni settanta ottanta era regolarmente colpito da grandi inondazioni che portavano centinaia migliaia
Di morti
Paese downstream rispetto a valle rispetto ai grandi flussi Diaco che provengono dall'Himalaya un pavesi divelto un Paese molto vulnerabile dal punto di vista delle inondazioni bene
Bangladesh che è il Bangladesh cioè un Paese comunque con risorse frutto più limitate che non quelle europee adottato una lunga politica di mitigazione degli affetti delle inondazioni con una serie di interventi micro e macro partendo proprio dalle realtà locali come la formazione con una
Organizzazione della Protezione civile e alzando le rive mettendo creando dei dei dei dei delle zone protette per ogni per ogni villaggio gestendo naturalmente le risorse idriche a monte canalizzazioni e via dicendo
Fatto sì tutto ciò che il Bangladesh possano guardare oggi con molta maggiore sicurezza e buona parte di quelle inondazioni che erano terribile devastanti sono soltanto un ricordo è il passato
L'uomo è capace di creare grandi disastri naturali attraverso la sua infuria ma in realtà l'uomo e l'Europa con la sua capacità anche tecnologica ricerca scientifica è uno degli aspetti su cui il ministro torna più di una volta nel suo rapporto
Perché la scienza può dare delle soluzioni insomma siamo anche Wong la nostra società forse è anche capace di trovare una soluzione basta partire per tempo questo rapporto è una piccola pietra miliare il fatto che sia stato ignorato
A differenza di quello Draghi dai nostri media dal dibattito politico almeno fino ad oggi non è una buona partenza ma insomma tempo non ce ne tanto rimbocchiamoci le maniche il prima possibile un saluto e la prossima settimana