Due Microfoni - Mar De Molada: il teatro campestre di Marco Paolini e il film documentario di Marco Segato

In questa puntata di due microfoni parliamo di cinema e di teatro dei fiumi e di acqua
Ci aiutano le voci dell'attore e regista Marco Paolini e delle regista Marco segato Marco Paolini nel settembre due mila e ventiquattro dopo Vajont s'mille ventitré e è tornato a fare teatro di prevenzione civile il nuovo progetto Mare verde molata sostenuto da Regione Veneto e per l'agricoltura è stato un racconto corale a tappe sui prati del bacino del Piave dalla Marmolada fino a Venezia
Per quattro weekend da metà settembre a inizio ottobre dall'alba al tramonto ha chiamato a raccolta oltre otto mila persone per creare un racconto del territorio partendo non dalla terra ma dalle acque e quindi fiumi torrenti le fonti la laguna insomma gli elementi fondamentali della vita dell'agricoltura delle città del nostro modello di sviluppo
Per creare questo progetto Paolini è partito con lo studio della documentazione l'ARPAV delle fonti regionali per tutto quel che riguarda l'assetto idrogeologico se confrontato con scienziati e tecnici esperti che nelle università e negli enti regionali si occupano di acqua sentiamo come Paolini a settembre raccontò a radio radicale i contenuti le finalità del progetto Murder molata e subito dopo parleremo poi del film-documentario Mar de molata che sta per uscire
Con il regista Marco Segato ma intanto sentiamo la voce di Marco Paolini
Sto andando in Marmolada per cominciare questo viaggio che partendo da di affluenti minori di un bacino che è quello del Piave arriverà all'Adriatico
è una è un modo di raccontare un fiume in particolare il Piave Michele schiacciato dal suo ruolo di sacralità alla pari
Ma è ovviamente ci sono altre narrazione possibili su suoni fiume
E io parto da acquistare una riflessione appunto sul nostro dipendere dai fiumi perché quindi dall'acqua dolce e quindi alla risorsa d'acqua disponibile
Per tutto quel che riguarda la vita racconta più o meno come un albero
Da cui non possiamo allontanarci più di tanto anche se non lo vediamo sì siamo collegati sia per quanto riguarda l'approvvigionamento d'acqua sia per lo smaltimento
Delle nostre acque siano correlati messo sempre in qualche maniera legati a questo bacino che al sistema dei fiumi e forse scusa racconta un po'la fragilità di questo sistema che legato in montagna anche allo sfruttamento di gran idroelettrico che impoverisce l'altro dei fiumi portandone il deflusso una quantità che non sono compatibili con le normative europee
E in basso dove decisione diventano pensieri e siamo preoccupati perché in caso di piene l'altezza non sono in grado di contenere
Allora lo diciamo prima all'inizio Marco di fatto è un racconto di passato ma anche un tessuto di futuro no dodici prima il Piave diventato insomma un un riferimento storico però è diventato tante cose nel corso dei decenni fonte energetica
Eccetera eccetera chi ha seguito i tuoi lavori sa benissimo se diciamo sarde di da cosa ci riferiamo futuro che è anche un po'il il meccanismo che ai su cui ha incardinato alcuni dei suoi ultimi lavori perché ovviamente si parte sempre dalla memoria come era successo in passato ma stavolta la visione Prosperi dica rispetto a queste quattro tappe poi spieghiamo quali saranno queste queste quattro tappe quindi l'ammonimento il richiamo all'attenzione soprattutto sul futuro in questo caso Marco
Sì però allora siccome le Cassandre si tira dietro senza c'è stata una forchetta di di di aura di portatori di spighe io cerco di restare a una narrazione
Soggettiva o immaginato questo lavoro
Non come un arco di racconto unico ma come un sillabario
Che mi permette di parlare di varie cose ed è un sillabario prima di tutto affettivo perché ho un legame con questo FIOM stretto a partire da questa da questa soggettività cerco di di di approntare delle questioni sostanzialmente
Il
L'approvvigionamento d'acqua dipende da un equilibrio che fa Cambiasso
Quello delle precipitazioni quella portata a Reggio
E
Non non è che mancherà dico polacco che probabilmente dovremo mettere molta attenzione in più apprendere quella che viene quando c'è oltre che a cercare di mandarla via vantaggio fa quindi sostanzialmente dovremmo ragionare come
Come nella Bibbia da aveva consigliato al faraone
Volle mettere via l'acqua carico eccetera
E non di lasciarla andare immediatamente sul Parma
Quindi noi racconteremo di di questo di come si può artificialmente
Provvederei deve pensare di intervenire
Preservare l'acqua nel caso specifico parleremo
Di una cosa che riguarda le falde idriche fanno nel sottosuolo però detto così sembra una lezione universitaria se ci sono non si può fare bisogna scatterà
Sono sei mesi che viaggio su e giù lungo il corso del Piave contro persone dai palazzi veneziani che governano le acque oppure testimoni che lavorano alla a fare la guardiania delle delle rive la figura del sorvegliati idraulico che fantastica come il custode del faro in terraferma
E poi i neanche tante e tante tanti incontri tante voci raccolte anche lungo la strada
Un po'di animali e e forti e di aiutati anche che io giuro non avevo ancora visto
Po'difficile sintetizzarlo intonaci con lo slogan però diciamo noi chiamiamo questo questo appunto di quel per noi questo è il punto di partenza di una cosa che chiamiamo Atlante se lesive
A cui vorremmo sociale e altri elezioni e località e più mi diverto Italia
E arrivare magari nel due mila venticinque a un'azione corale come quella di fascino
Allora questa era la voce di Marco Paolini che ci racconta un po'quello che è successo con il progetto Marmolada nel settembre dello scorso dello scorso anno
Adesso però per chi non faceva parte di quegli otto nove mila fortunati che hanno potuto assistere a quella a a quell'età per di racconto sui prati lungo lungo la Piave eccetera
Ci sarà però un documento documentario particolarmente prezioso credo e cioè il film documentario Mark de molata che racconta proprio quello che accaduto che potremo quindi comodamente guardarlo sulla grande schermo perché sarà in sala partire dal sei maggio e noi
Ora siamo in collegamento con il regista di Marmolada del film documentario Marco Segato che tra volentieri collegato con noi qui a Radio Radicale benvenuto
Grazie travolto
Allora chiedo Marco Segato subito
Come si trova l'alchimia per raccontare una cosa che ovviamente trae una una grossa Energia una grossa forzano
Nel racconto sul luogo sui luoghi prescelti che sono insomma fortemente rappresentativi di quello che poi un po'il DNA del racconto di di Marco Paolini
Come vi siete organizzati per il Progetto poi di realizzare un film documentario quindi parto diciamo dalla pre-produzione e dalle e dalle riprese di quelle di quelle tappe di di settembre
Beh diciamo che sul Progetto ovviamente prima di di arrivare sui prati e sono partito metri prima io sono collaboratore
Abbastanza fitto di Jole Film e di Marco conoscevo il Progetto non non ero direttamente coinvolto prodotto teatrale però insomma l'idea di documentarlo se ne è parlato Kinda subito poi ma come spesso succede
Prima di mettere in opera un Progetto per quanto documentario sono bisogna trovare le risorse per cui il Progetto con Prodi
Diciamo quando lei sindaco e quindi un po'alla volta che materializzata idea fortunatamente mesi prima del dell'inizio degli spettacoli e quindi riusciti anche a raccontare
Quello che c'era prima dello spettacolo che senso documentario nome
La il racconto dello spettacolo perché sarebbe impossibile per i quattro spettacoli erano quarti tutti uno diverso dall'altro e duravano circa tre ore prima insisto ma voluto regole in quei film d'acciaio ore
E quindi insomma leader per quella di documentarne un po'la parte creativa tra sesso creativo diciamo
Nella soltanto che trovo sempre molto interessante avendo lavorato con Marco anche alla fabbrica del mondo per esempio che è un programma televisivo cantato in onda sulle tre aree
E avendo lì anche seguito un po'come autore la la la fase di scritture incontri insomma piaceva l'idea di poter documentare anche solo in minima parte insomma quello che è stato un percorso
E quindi insomma ovviamente ci saranno dei passaggi in cui inevitabilmente riprendere il filo del racconto di di Marco Parini però è ovvio che le immagini restituiscono anche una sorta di insomma diario di viaggio no quindi tu hai detto il processo il processo creativo
E tutto quello che è successo anche insomma nel del dietro le quinte le prove
I sopralluoghi e gli incontri con con gli e Sperti quindi vede un po'messo a fuoco il il diciamo il cantiere ecco diciamo il cantiere di di Mar de molata che è diventato che è diventato un film
Da questo punto di vista qual è stata l'urgenza diciamo narrativa che che ti sei posto come credo tutti registi fanno no
Qual è il plus valore che ci tenevi venisse dato a questa pellicola perché diciamo non tradisse la la sua mission originaria
Beh in realtà come dire quasi un racconto parallelo ha prodotto un pacco e a più o meno la stessa funzione cioè quello di affrontare il tema centrale che appunto l'urgenza idrica diciamo senza che e riuscire a come dicevo all'inizio insomma fissarla e poteva con la a offrire ad altri quartieri e ad altri
Ad altri spettatori con un punto di vista pagato e non è quello verbale perché poi è impossibile perché scrive l'emozione del dello spettacolo dal vivo insomma quindi
Filmare lo spettacolare una restituzione quasi documentaria mentre invece
L'idea era quella di unire questa questa urgenza tematica che allo spettatore e quindi anche al documentario con un supporto visivo che contattato non cioè Marco lo fa ben immaginare e vero che tutto intorno si sente
La qualche però le montagne sente il vento la pioggia perché insomma va anche come è stato questo viaggio da sé maltesi climatici
E quindi insomma è una sorta di così ti racconto che ha un linguaggio se vogliamo parallelo e a volte in intreccia a quello teatrale perché insomma è una parte del del documentario molto anche Marco sul palco qui Palkia incerta tempo mostra quello che c'era lì intorno in un racconto di un paesaggio che non è ricerca di un racconto autoriale di di di un mondo naturale ma una restituzione di dei luoghi intorno dove si è svolto lo spettacolo s'
E poi in più ora i sicuramente colto con con le riprese il rapporto fra territorio teatro e coscienza civile a quel punto anche il rapporto inevitabilmente fra territorio teatro coscienza civile
E cinema noi c'è un intreccio che potrebbe anche essere molto pericoloso
Visto il tema così importante così urgente
Eppure questa volta in qualche modo no il cinema si è messo al servizio il teatro e viceversa cioè questo film documentari ventre davvero una una coniugazione di di intenti anche da tutti sta de delle forme espressive no l'avrà immagino vissuta questa bella sensazione
Sì devo dire che appunto tornando esperienza per la fabbrica del mondo dove anche lì avevamo messi insieme teatro divulgazione scientifica fiction e documentario che è stato un esperimento chiaramente all'interno di un format televisivo quindi più codificato se ci sarà una maggiore libertà insomma detto bene all'inizio è una sorta di diario di viaggio con e quindi insomma Poletto è montato e rimontato in in molti modi diversi la difficoltà di unire forse un racconto visivo racconto teatrale non è tanto nell'approccio del del linguaggio perché insomma
E alla fine è quello del quadri del documentario da da da record altro ti osservazione sul motore quello che succede davanti alla Camera
Si rivolge naturalmente insomma Marco fa quelle cose lì non è che abbiamo il fatto delle prove delle cose ma che cerca di di stare in situazione di avere una tu leggera
E data la come dire la conoscenza reciproca e la fiducia che c'è ci riesce anche a fissare i momenti che
Che sono un po'dietro le quinte ma dicono anche molto comma di come accerta c'è assente l'impegno non solo di Marco ma anche degli artisti
Che Marco ha coinvolto uno spettacolo insomma diverso a questo questo tema suoi in qualche maniera come mi faccio portatore di un'idea a mia volta su una tematica che già contenuta nello spettacolo e Coppola la difficoltà maggiore è stata quella di
Trovare una interi dei dei momenti teatrali può essere che qua
Significa molte c'erano molte ore molti spettacoli diverti
E anche molti racconti perché insomma
La prima come proprio perché tutti hanno pochi o o di momenti beveva quindi complicatissimo trovare un punto di sintesi per il linguaggio del ci
Sì ma per adattare un format che che è totalmente diverso parliamo perché ci ascolta di se non sbaglio dodici ore di girato rispetto alle tappe di Mar de volata
Più tutto backstage più tutti i racconti più tutt'
Le coperture no quindi avevi maggio davanti una montagna da scalare se se la metafora non è banale
Perché i treni ad alta c'è sempre questo questa montagna intorno a volte avviene prima appunto come nel cinema di fiction qui documentari
Soprattutto quelli che ormai partono per le piattaforme nodo è tutto scritto e tu fai
A restituire visivamente quello che qualcuno ha detto in questo caso la montagna la cali dopo per sì partì da un'idea di scrittura ma sulla fiducia che quello che sta raccogliendo
Si sedimenta né nella tua testa e il giorno dopo
Prevede una cosa che accende un ideale passaggio insomma lo cogli
E spesso al montato invece scrive erano questi dettagli perché inevitabilmente ci sono perché tutto è estremamente collegato nel nel nel percorso ma
Creativo anche rimarca negli spettacoli quindi tratta poi il DR
Pronti e disponibili a individuare insomma dei passati ma alcuni perché poi io li ho messi giù quelli che dedicano più significativi ma inevitabilmente potrebbero Tatti
Il prodotto altre ancora quindi è uno dei possibili è uno dei possibili racconti un'espansione documentario è ecco qui perché è molto soggettiva solo che baciato funzionava ecco
E avrei sentito anche un'altra responsabilità oltre quella che di trovare il punto di sintesi per il racconto dei racconti del backstage del degli attori del cantiere di via Mar de Molaro diciamo per per dirla semplice
E c'è però c'era anche l'urgenza di comunicare l'urgenza no che quell'attivamente del rapporto fra acqua e territorio della
Delle trasformazioni idriche geologica del Veneto del della questione insomma
Del cercare di di di di coinvolgere dal punto di vista emozionale in qualche modo di responsabilizzare senza dare un peso eccessivo a questo termine però insomma c'era anche questo no poi alla fine trovato il punto di vista formale il punto di sintesi del racconto
Dei passaggi diversi a settembre manda vada Cinti sarei posso problema di capire se se passava quel messaggio che doveva passare
No Bertolt ma diciamo che inevitabilmente in quello che resta è un ragionamento sulla sulla risorsa idrica sul come immaginare un perdente e un futuro insomma mi piace molto mite
L'idea che Marco insomma disprezzo come dice lui stesso non rispetto al Vajont dove insomma è una storia che concluda che viene invece riaperte ridiscussa questa è una storia che stiamo chiedendo che non ha un finale quindi Stroppari work in progress divenire insomma lo stesso spettacolo
Cambiava anche in funzione di quello che succedeva
Il documentario invece come cinema non ha la possibilità di rimettere finisce in ogni volta zaristi di aggiornare i propri temi se qualcosa anche di scientifico insomma confuta quello che tu hai detto
E quindi c'è anche quello no rimani
Magari un po'più in superficie proprio perché non puoi andare così in profondità ma neanche da un punto di vista
Non poi così un percorso strutturale per su sul tema
Cerchi di dare degli spunti e questi spunti dovrebbero
Essere sufficiente insomma a a porsi delle domande ecco non non ha dato il
No no no me acque come nella tradizione del del teatro di di Marco Polo insomma innescare meccanismi di dubbio e stimolare approfondimento perché non si consumi bagarino
Viole Pannella forse direbbe così
Non consumare lo spettacolo poi uscendo dimenticarsene ma per fare il processo opposto insomma esattamente contrario
Allora ricordiamo che voi siete stati insomma con successo tra l'altro al prestigiosissimo Trento FilmFestival il la settantesima edizione propone nelle scorse ore in pratica e poi però il il il viaggio del del vostro film-documentario
Inizia di fatto i il sei maggio no Marco iniziate a Padova al cinema molti Asstra poi il sette maggio se da Belluno al cinema italiano l'otto maggio ad Asiago al cinema Lux al cinema Odeon invece di di vicenza e qui sarai tu sempre insieme a Marco Paolini la sera raccogliere pubbliche poi via via tantissime altre date il nove maggio Mario a Marano vicentino a cinema campana
L'undici maggio ancora cinema Campana così come stava dieci maggio
Vittorio Veneto quindici maggio Cinema verde il sedici maggio a Treviso al cinema ed è qui torna Conte Marco Paolini e sta con te anche ad Oderzo al cristallo Vittorio Veneto al verde insomma parte un tour un po'su tutti gli schermi d Italia per adesso vedo molte date nord nel nordest nel Norditalia sicuramente può se ne aggiungeranno altre per chi vuole voi no se non sbaglio Marco ci sono tutti i contatti su Jole Film punto it che il sito
Di riferimento
Chiudo allargando un po'al discorso ma aggiungere qualcosa no no è che è una forma di auto distribuzione insomma in Tanzania parte dal territorio dove insomma c'è un ovviamente una
Una domanda e una sensibilità sono molto forti poi massiccia allargherà
Alle parte perché siamo anche a fine stagione quindi certo equiprobabili infatti adesso certo certo poi è un tema che riguarda tutti e non certo solo al nord est nord nord
Direzione Atlante delle rive come ricorda sempre Marco Paolini
Chiedo a te alla fine una riflessione più ad ampio respiro
Visto che insomma tu hai ormai una esperienza piuttosto lunga e Vastano
Tiene decente sia sul cinema su se come è cambiata un po'è cambiato un po'il ruolo di di di una pellicola aperte per voi registi che che tipo di meccanismi sono innescato in questi ultimi anni sappiamo della crisi
Del post corredata con le sale che sta si faceva un po'fatica a riempire mentre invece teatri stranamente erano pienissimi insomma siamo passatempo sballottato dal punto di vista della della comunicazione
Da alcuni
Meccanismi che dovevano andare un po'a regime doveva riposizionarsi tu che sensazione ai sul sul ruolo del cinema oggi è sul presente sul futuro del cinema e delle sale come sai è un tema particolarmente acceso in questi mesi
Allora io sono sono ottimi però insomma lo devo essere per forza senza lavoro cui non so perché già da corso si potevano avere i furti rispetto qualcosa che amiamo e e che insomma alimentato il nostro immaginario e continua a farlo
Diciamo che la situazione contingente non aiuta in particolare questa sorta di tipo diluizione dei racconti che sono le piattaforme lei e il socialismo quel tipo di di Canale che ormai veicola contenuti audiovisivi certamente a diversi livelli per cui c'è molto parcellizzato l'afflizione mandava
La comodità è andata scapito della qualità o no fatto nella riunione detto questo io penso che le vale soprattutto quelle ben gestite
Hanno ancora un pubblico affezionato che risponde quando la rapporto tra disertore e spettatore un rapporto vero costruito sulla fiducia e non sull'imposizione magari di un distributore ma
Finché piacciono e che creano una continuità insomma sulle Muti programmazioni su insomma anche sulla voglia proprio di chi la parla la gestisce
Detto che ci sono molte tale che fanno questo almeno nel territorio nei crociati e tanti ce ne è e molte sono quelle che visitiamo con questo documentario
Quindi energetiche ti chiamano voglio vedere prima insomma
Purtroppo non è una maggioranza ecco l'impressione è in mano a mano che il tempo passa non non c'è una reale sostituzione ecco farei sono pochi i giovani emergenti si fanno questo lavoro con passione e professionalità ma non perché non lo sappiano fare ma perché le condizioni sono
Sul cambiate radicalmente sì e che succede in futuro secondo De Carlo Verdone a Roma come sai ha lanciato un appello contro la chiusura di alcune sale storiche
Alcuni sembra insomma per alcune destino sempre perché ho segnato peraltro ci sono dei de de così delli spifferi di speranza però questo è utile a capire a provare a capire che succederà fra fra fra qualche anno insomma
Tutto che sensazione alle sale resteranno oppure il cinema
Convergerà al novanta per cento sulle piattaforme e le sale rimarranno come dire lo stesso del perimetro del cinema rimane si quando
Vai anche nei molti sale nei week-end a vedere i film che sono rivolte ai giovani son pieni di giovanissimi e ridipinte incassano
Penso penso a manica che c'è adesso se sono Luna rivolti esclusivamente a un pubblico di
Ragazzi adolescenti e mi caduti insomma però quel tormento ma di molto ancora il piacere via al cinema genera ovviamente non è più un un'abitudine
Settimanale mensile come l'occasione rivolta soprattutto al film non più lo spazio
Questo spero che in qualche maniera insomma confido che per quanto poco sia uno degli elementi che per terranno ancora forti lasciale insomma anche perché
Boh le molti tale hanno investendo abbiamo poltrone ci stanno
Punto stanno pianificando per i prossimi dieci anni e quindi sono anche fiducioso che l'investimento di questa macchina a livello industriale farlo e non in qualche maniera che uno sport perché viene fatto
Sì quindi il grande schermo come il libro cartaceo confidiamo che possano scomparire Marco Saturday anche lì buoni libri ci sono il connubio operano somma quindi non
No io sono ottimista
E ch'esse confortante allora noi ringraziamo davvero molto Marco Segato con io le firme per Marmolada il film-documentario che esce in sala partire dal sei maggio che è stato presentato nelle scorse ore al Trento firma festival grazie per essere stato con noi e noi chiudiamo proprio con il trailer
Del film Mark Demola da grazie a Marco segato e grazie ovviamente tra Marco Paolini io le firme
Per compensare la perdita del paesaggio che avevo intorno a me guardavo in su guardavo verso le montagne
Non ho guardato con la stessa attenzione i fiumi no su scale diverse un albero è un fiume si assomigliano
Un fiume in piena
Potete immaginarlo come una grossa canna dell'Ancona e provate a immaginare che questa grossa cane impressionano certo punto di scampi via e riprenderla diventa difficile