Rassegna stampa giustizia

Per trovare gli ascoltatori di radio radicale ben trovati in questo appuntamento settimanale dedicato alla rassegna stampa sui temi della giustizia oggi al ventisei settembre della due mila venticinque
Sul tavolo questa settimana
Abbiamo articoli che parlano degli ennesimi suicidi in carcere andremo a vedere come al solito diciamo in quella che
Idealmente individuiamo come prima pagina di questa rassegna stampa ma ci sono poi le questioni che riguardano evidentemente
Il voto finale che c'è stato in Parlamento sulla riforma costituzionale cosiddetta della separazione delle carriere
I vari posizionamenti appunto rispetto a quello che sarà poi il periodo
Della battaglia referendaria quindi posizionamenti dell'Associazione nazionale magistrati delle varie correnti dei vari magistrati
Che hanno una particolare visibilità sui media ma anche dell'Unione delle camere penali e poi andremo a vedere
Diciamo alcune polemiche interne
Alla
Partito di più Europa rispetto al voto che c'è stato appunto in in Parlamento in a
Diciamo nel nell'ambito del percorso oramai ma manca solamente la quarta e ultima approvazione da parte del Senato appunto per completare questo percorso riformatore parlamentare e poi come sappiamo la parola referendum
Questa settimana però è anche una settimana che ha visto numerose polemiche intorno a due fatti in particolar modo una
è una sentenza che
Abbiamo affrontato anche la scorsa settimana
Non abbiamo potuto approfondire però insomma una sentenza del tribunale di Torino che ha mandato assolto per maltrattamenti in famiglia
All'uomo imputato di questo reato che è stato condannato invece per lesioni arrecato alla sua compagna moglie
Convivente
E che però per via della assoluzione che è stata pronunciata ha scatenato Marida di reazioni che sono arrivate
Persino a appunto a chiedere con appelli on line che hanno raggiunto cinquanta mila firme nel giro di pochissimo tempo le dimissioni del giudice allora di questo si occupano
Diciamo vari
Articoli di Simona muscoli Giandomenico Caiazza di Valentina Stella quando praticamente
La esercizio l'esercizio della giurisdizione
Appunto interviene in quella che viene definita in una società mediaticamente
Sensibile
Con la prevalenza di quella che
Il diritto il motivo della folla che evidentemente
Si distacca e non poco dalla diritto positivo del Codice riflessioni su su questi temi
E riflessioni anche oltre che cronaca su un'altra vicenda che pure ha sollevato
Diciamo molte polemiche cioè la una trasmissione
Di Cicchetti
Nel corso della settimana ha mandato inonda delle intercettazioni tra il dottor Scarpinato magistrato antimafia di Palermo e adesso lento
Del Parlamento in quota Movimento cinque Stelle e il il suo ex collega nonché amico Gioacchino Natoli
Quest'ultimo avrebbe cioè doveva essere sentito in Commissione antimafia impegnata a di costruire le vicende relative alla strage di Paolo Borsellino e
Diciamo è emerso da queste intercettazioni sostanzialmente una
Attività finalizzata a concordare domande e risposte tra appunto il commissario cioè Scarpinato egli interrogato cioè Natoli e questo è intervenuto dopo che dottor Scarpinato in altre trasmissioni televisive aveva decisamente negato che fossero intervenuti
Scambi
Di opinioni dialoghi con il dottor Natoli prima del suo sentito in Commissione antimafia diciamo da questo punto di vista quindi
C'è il riscontro della non verità di quanto affermato in precedenza da Scarpinato ma poi appunto andremo a vedere come affronta Marco Travaglio che sul fatto Quotidiano sì
Impegna sostanzialmente in una difesa quasi avvocati rischia
D'ufficio
Dei
Ex giudici Scarpinato e Natoli
Cercando di riportare come dire ad una normalità quanto accaduto senza necessità di stracciarsi le vesti
E invece pochi da una lettura completamente diversa di quanto accaduto fermo restando che poi le polemiche Brema vedere si sono prodotte anche in relazione ad alcune affermazioni davvero oltre che
Diciamo non non non troppo eleganti
Assolutamente ecco sgradevoli offensive tanto per la famiglia Borsellino quanto per gli l'idea affini della famiglia Borsellino particolar modo ci riferiamo all'avvocato Trizzino lo ripetiamo ciò che è stato detto seppur nel privato della sua abitazione dalla dottor Natoli all'indirizzo dell'avvocato Trizzino successivamente
Proprio per l'imbarazzo
Determinato da quanto emerso
Sulla base di uno strumento che spesso e volentieri magistrati appunto utilizzano strumentalizzano estrapolano poi dopo quando tocca alloro magari se la prendono però appunto
Dicevamo c'è stato un grande imbarazzo dottor Natoli a
Nei giorni successivi ha fatto pervenire delle scuse alla famiglia Borsellino ed anche su queste scuse
Che si sono poi tramutate in un
Ulteriore attacco all'avvocato Trizzino
Non sono mancate le considerazioni le considerazioni polemiche
Fatta questa sintesi degli argomenti che andremo avanti edificato edere all'eccellenza ad approfondire nel corso di questa puntata
Apriamo però prima di legge le pagine
Relative alle
Alla situazione delle carceri
Andiamo a segnalare tre articoli che riguardano un fatto molto triste che si è verificato
Questa settimana cioè la scomparsa della professor Giuseppe Di Federico
La sì niente illustre giurista professore emerito di ordinamento
Giudiziario all'Università di Bologna un insegnamento che in Italia è stato introdotto proprio Grassi al professor Giuseppe Di Federico professor di Federico che è stato non solo un grande amico
Di Marco Pannella ma è stato anche una
Una delle persone che ha caratterizzato
La direzione
Del partito radicale di Marco Pannella sui temi della giustizia grazie ai suoi studi rigorosi certosini
Che
Hanno fatto nel corso degli anni emergere la realtà
Tutta italiana solo italiana della sistema appunto del sistema di un sistema giudiziario in cui sostanzialmente appunto ci sono
Queste correnti della magistratura che monopolizzano il potere che rendono o poco indipendenti gli altri magistrati dalle correnti ma ancora poi la questione
Posta al centro della riflessione giuridica del professor Di Federico relativa alla grande ipocrisia dell'obbligatorietà dell'esercizio dell'azione penale
E adesso appunto una delle battaglie la separazione delle carriere ma anche la responsabilità
Civile dei magistrati ci sono
Tre articoli che abbiamo selezionato e che ricordano Giuseppe Di Federico
Uno di Guido Vitiello sulla foglio del venticinque settembre
Uno di Valter Vecellio sul dubbio di del ventiquattro settembre e l'altro è dice da Bernardini
Sull'Unità il venticinque settembre leggiamo qualche passaggio appunto in
Ricordo del professor di Federico delle sue battaglie del suo esserci stato per una vita intera radicale al fianco di Marco Pannella
Guido Vitiello foglio venticinque settembre le nuove rimostranze di Cesare Parodi sul modo in cui il governo tratte magistrati oramai più che controbattere alle nostre invece appiccicano addosso etichette
Ha dichiarato il presidente dell'Anm ad Avvenire
Arrivano proprio nel giorno in cui la sparuta famiglia dei garantisti d'Italia
Dall'addio ad uno dei suoi patriarchi professor Giuseppe Di Federico
E io avverto una strana ecco ormai non mi rispondono neppure più mi disse l'ultima volta che ci siamo sentiti
Ormai non mi rispondono neppure si riferiva appunto Giuseppe Di Federico ai magistrati con cui aveva cavallerescamente duellato fin dagli anni sessanta sui temi che più gli stavano a cuore
La necessità di valutazione di professionalità per le toghe il formalismo della nostra cultura giuridica che impedisce di ragionare in termini pragmatici di costi e benefici
La struttura dell'obbligatorietà dell'azione penale che consegna i pubblici ministeri chiavi della politica di minare al di fuori di ogni controllo democratico da un certo momento in poi
La magistratura associata si è sentita così spavalda così sicura dell'intoccabilità del proprio potere
Scrive Guido Vitiello che ha deposto le armi e ha smesso di replicare ai suoi dossier fitti di dati e di rilevazioni empiriche non solo i grandi giornali cestina ma nei suoi articoli per non inimicarsi le procure e i suoi consigli al ceto politico trovano ascolto solo tra gli ultimi giapponesi pannelliani
La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi diceva la famosa Tunisia di Pasolini e in questo senso di Federico era se non già morto trattato come tale nel suo Paese
Ora a piangere l'incomunicabilità è l'Anm
E io mi rammarico che il vecchio leone non abbia fatto in tempo ad assistere alle ultime battute di questa zuffa lunghe aveva care all'idea jazz ogni anno secondo cui i poteri dello Stato debbono azzanna arsi alla giugulare
So però che non ne sarebbe stupito del resto è la legge della giungla settimo lì per decenni in branco per sabotare ogni tentativo di riforma fatto con le buone
Finisce che ti separano le carriere a brutto muso
E il ricordo di Giuseppe Di Federico come dire si si fa più un ricordo radicale nella racconto di Walter decenni nessun dubbio pagina dodici ventiquattro settembre
Giuseppe Di Federico quello rapporto speciale con Falcone e Marco Pannella e
E ricorda appunto
Come disse
Di Federico professor Di Federico diceva da semplice simpatizzante radicale di Danny in una specie di esperto in materia di ordinamento giudiziario per il partito radicale cosa che soprattutto mi piace ricordare un amico personale e di Marco e ricordo c'è anche nell'articolo di Rita Bernardini sull'Unità A pagina cinque con richiamo in prima una mezza pagina dedicata al professor Di Federico ciao Beppe amico e compagno del sogno radicale è morto il professor Giuseppe Di Federico per Pannella e i radicali una risorsa
Inestimabile Falcone lo incaricò di monitorare l'applicazione del nuovo codice di procedura penale leggiamo qualche passaggio della dell'articolo di Rita Bernardini
Ogni anno e per oltre trent'anni puntuale come un orologio svizzero il professor Giuseppe Di Federico versa varcava la soglia della sede di via di Torre Argentina Roma
E mi veniva a cercare per consegnarmi l'assegno davvero sostanzioso per l'iscrizione tutti i soggetti dell'area radicale
Compilava e firmava l'assegno davanti a me in modo solenne era amico di Marco Pannella insieme condividevano l'Abruzzo esita
E quando si incontravano facevano lunghe chiacchierate in dialetto ognuno per testare nell'altro
Quanto dell'origine culturale
Territoriale esistesse al tempo della vita che continuava a scorrere inesorabile
Presumo molto considerato che del loro discorsi riusciva a capire ben poco scrive Rita Bernardini sembrava litigassero ma il tutto era smentito dalle loro ampie risate da una parte il muro Apruzzese e dall'altra l'orso marsicano o il lupo appenninico
Ambedue amavano i riferimenti animaleschi vestendo a seconda delle situazioni pelo i pregi e i vizi dell'uno o dell'altro animale
Nello sterminato archivio di radio radicale giacimento politico-culturale di valore inestimabile come amava definirlo Marco Pannella
Troviamo oltre cinquecento interventi di Giuseppe Di Federico nella più diversificata nelle più diversificate sedi convegni congressi soprattutto radicali e dell'Unione delle camere penali Consiglio Superiore della Magistratura di cui è stato a lungo membro commissioni ministeriali
Il primo intervento che troviamo in archivio risale alla trentuno ottobre mille novecentottantacinque in occasione del trentunesimo congresso del partito radicale a Firenze
Eravamo nel pieno dell'incredibile vicenda giudiziaria di entro otto di Enzo Tortora e a Pannella
Non era sicuramente sfuggito quel formidabile intervento nel corso del quale il professore ordinario di ordinamento giudiziario disegnava con singolare efficace nel quadro delle riforme necessarie all'Italia per rendere efficiente giusta soprattutto democratica
L'amministrazione della giustizia
Forte dell'esperienza maturata negli Stati Uniti a fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta
Il professor Di Federico fu il primo in Italia ad occuparsi dell'uso delle apparecchiature elettroniche negli uffici giudiziari a fini organizzativi
Metteva però in guardia i radicali che giustamente chiedevano l'innalzamento del Budget di bilancio destinato alla giustizia attenti diceva che l'apparato burocratico rischia di passare con molta facilità dalla Banca dei dati alla banda dei dati usava dire Giuseppe Di Federico voleva il ministero della giustizia indipendente dalla magistratura
E su questo ha condotto fino agli ultimi soggiorni battaglie è picche contro i fuori ruolo
I fuori ruolo e voleva che la magistratura fosse sottoposto ad un controllo di qualità soprattutto non sopportava il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale
Sosteneva che si trattasse di un errore madornale dei padri costituenti errore che finiva con il conferire a dipendenti dello Stato che avevano solo vinto un concorso
Un potere enorme quello quale quello di scegliere quali processi celebrare quali far cadere in prescrizione con la politica che sta semi lavava le mani
Fino ad essere poi colpita a morte per Pannella e per i radicali Beppe è stata una risorsa inestimabile
Non solo veniva interpellato quando si dovevano stilare quesiti referendari ma anche quando si dovevano redigere documenti parlamentari incapaci di offrire ampie prospettive di riforma
Insieme a Giuseppe Rossodivita nel due mila nove di Federico contribuì a preparare il testo di una risoluzione depositate discussa dalla delegazione radicale all'interno del Pd
Una risoluzione di integrale sistematica riforma della giustizia
Che dall'opposizione riuscimmo a fare approvare con il consenso pieno di Silvio Berlusconi
Il quale però non riuscì io credo per l'opposizione interno al centrodestra dice Rita Bernardini a portare a termine nel conseguente articolato di Licci
Per me il professor Di Federico è stato un amico con il quale ho avuto la fortuna di condividere il sogno politico radicale pannelliano
Adoravo ascoltarlo stavamo al telefono per delle ore
Mi divertiva quando mi raccontava i retroscena richiede di quel che accadeva al CSM e quando mi induceva a riflettere parlando dei suoi rapporti con Francesco Cossiga con Claudio Martelli con Giovanni Falcone
Quest'ultimo prima di essere brutalmente assassinato lo incaricò di monitorare l'applicazione del nuovo codice di procedura penale dei diversi uffici giudiziari
Rispondevo sempre sì a qualsiasi richiesta mi facesse Bette per reperire soprattutto negli ultimi tempi documentazione parlamentare rassegna stampa riguardanti il tema della giustizia
Da parte sua lui mi ha sostenuta con entusiasmo affinché io potessi essere nominata garante delle persone detenute in in Abruzzo o anche a livello nazionale ciò che più mia consolato in un momento di grande sistemi tristezza
è stato quando valorizzo dal punto di vista politico civile ed umano Lennie disobbedienza decisivi per la legalizzazione della cannabis iniziative che mi avevano accomunato al suo grande amico Marco
Ciao Beppe in questo momento così mesto per la tua di partita sono però felice che tu sia e permette i manga presidente d'onore di nessuno tocchi che
E con questo lungo ricordo di Rita alla professore
Federico
Togliamo
Portiamo
Anche a suo famiglia e e adesso leggiamo
Innanzitutto che cosa succede nelle carceri questa settimana
Una segnaliamo
Lungo editoriale Dini
Vittorio Feltri le carceri disumane quella sentenza che misura il giudice strampalato
è comunque un intervento utili guardarli carceri e perché pubblicato sul tempo appunto
Vittorio di Vittorio Feltri segnaliamo l'attenzione Vittorio Fini
Da qualche tempo sta dedicandole riservando alle alle carceri
Che sconta questa settimana
Altri due Suicidi
Ovviamente
Come diversi
Diciamo tali questi suicidi vengono ricordati gli vengono segnalati vengono raccontati dai giornali che tipicamente sì occupano di carceri nel senso che non lasciano che spegnere i riflettori su questa parte di mondo e e quindi innanzitutto il dubbio contro Damiano liberali ma anche L'Avvenire d'Italia manifesto e
Troviamo anche una breve
Di questa mattina
Sul domani ancora un suicidio in carcere è il sessantaduesimo del due mila venticinque un detenuto di intenti in quattro anni
Si è tolto la vita nel carcere Sant'Anna di Modena è il sessantaduesimo mentre
Damiano Alibrandi sul dubbio sempre questa mattina ci ricorda
Non solo questo sessantaduesimo anche il sessantunesimo che si è verificato meno di tre giorni prima
Il ventuno settembre
Quindi per l'ennesima volta in meno di settantadue ore abbiamo da conteggiare due persone decedute due morti
Che si sono tolti la vita
Il ventiquattrenne che abbiamo visto abbiamo già letto e il
Una ragazza trentenne di Taranto originaria di Taranto
Che però si è tolta la vendita nel carcere di Capanne a Perugia impiccandosi nella sua cella e come molto spesso accade
Sono da registrare
è da registrare il fatto che fosse affetta da disturbi psichiatrici e che quindi non doveva stare in carcere
Un bollettino di guerra che racconta di un sistema al collasso scrive tra l'altro
Damiano di grandi
Nell'articolo che
Reca il titolo ennesimo suicidio la lista si allunga
Nomi volti e fallimenti agli affetti nell'articolo
Che abbiamo in lettura Damian grandi cerca un po'di passare in rassegna quel che sta accadendo dentro l'articolo molto lungo non lo possiamo leggere
C'è il ricordo di molti nomi e cognomi perché poi appunto non bisogna mai dimenticare
Il rischio di s'disumani stazione che c'è nella sulla lettura dei numeri ma queste sono dite per lo più abbiamo visto molto spesso vite di giovani esseri umani
Che si trovano in una condizione di estrema difficoltà psicologica emotiva
Sottoposti a trattamenti inumani e degradanti
A causa del sovraffollamento strutturale delle nostre carceri a causa dell'assenza di percorsi trattamentali a causa dell'assenza di sostegni psicologici
E questi sono i risultati un bollettino di guerra che racconta un sistema al collasso
Li impicca mento è il metodo più utilizzato
Cinquantasei casi su sessantadue un dato che dice molto sulle condizioni del recente scrive Damiano Librandi
Dove lenzuola coperte vestiti diventano strumenti di morte solo in sei casi registrano modalità diverso i due si sono buttati due casi di asfissia da gas un dissanguamento è un soffocamento
L'età media delle vittime si aggira intorno ai quarant'anni ma il range drammaticamente ampio si va dai diciassette anni di Danilo Jari
Che si è suicidato nel carcere di Treviso il tredici agosto anche settant'anni di Lucio saggio che si è sui citato nel carcere di Genova Marassi il ventitré marzo
E un dato sottolinea Alibrandi che fotografa come il sistema penitenziario italiano non riesca a gestire neanche la fragilità legate all'età e per quanto riguarda la distribuzione geografica come dire imparziale
Equanime da nord a sud in tutto lo Stivale dalle isole alle metropoli non c'è in carcere che si stia salvando un altro dato emerge con forza dall'analisi dei casi
Scrive Aliprandi e cioè la nazionalità il quaranta per cento dei suicidi riguarda detenuti stranieri questo significa che il sessanta per cento riguarda detenuti italiani
Ma il trauma continua in questa fotografia Damiani grandi non si consuma solo tra i detenuti dramma non si consuma solo da lei tra i detenuti
Come sottolinea De Fazio quest'anno si sono tolti la vita anche tre operatori penitenziari vittime di un sistema che per mano del dicastero della Giustizia continua a mostrarsi patrigno e Caporale
Carichi di lavoro disumani turni che arrivano fino a ventisei ore continuative due mila cinquecento aggressioni subite dall'inizio dell'anno anche per chi dovrebbe garantire la sicurezza il carcere è semplicemente
Diventato un inferno
I sessantadue suicidi del due mila venticinque
Passiamo alla chiusura del pezzo
Non sono solo statistiche sono il grido disperato di un sistema che ha urgente bisogno di essere ripensato dalle fondamenta serve un intervento immediato e strutturale che restituisca dignità a chi vive dietro le sbarre e Achille custodisce
Ancora è rimasta lettera morta l'iniziativa intrapresa dal presidente del Senato la Russa di Fratelli d'Italia
Il Parlamento ancora non affronta la proposta di liberazione anticipata speciale
Il fallimento dalla politica di giustizia evidente la promessa di far uscire a almeno coloro che hanno meno di un anno di pena da espiare
Rimane tutto vana e lettera morta in questo
Diciamo questo contesto segnaliamo
Come nel corso della settimana per iniziativa del partito democratico
Si è tenuta una seduta straordinaria del consiglio comunale di Roma a Rebibbia proprio per dar voce ai reclusi un consiglio
Allora l'articolo e di Cristina amiche teli
Avvocato penalista il ventitré settembre
Questo
Pezzo penso della diciamo che preannunciava l'iniziativa ed ebbe il venti settembre quindi il ventitré settembre che qui
E non si scrive nell'articolo si legge nell'articolo ma era stato saldo tenuta una assemblea straordinaria
Del consiglio comunale di Roma nel carcere leader Rebibbia
Un consiglio che come consigliera del Partito Democratico e prima ancora come avvocato penalista ho fortemente voluto grazie alla lunga esperienza nel mio partito degli nel mio partito nel settore della politica giudiziaria
E all'annoso lavoro svolto con la Camera Penale di Roma il suo presidente Giuseppe Belcastro e tutto il direttivo e con il nostro consiglio dell'Ordine e il suo delegato al penale consigliere Vincenzo Comi
E quindi ampie citazioni degli organizzatori e evento appunto si tentato a Rick Libia nel corso di questa settimana siamo arrivati a metà della rassegna stampa e allora andiamo a legge le però
Quelli che
I giornali hanno scritto corso questa settimana appunto sulla riforma costituzionale
Con una sulla riforma delle carriere allora il innanzitutto
Vediamo come diciamo esaurito ambientali abbiano prodotto
Importanti
Strascichi
In seno a più Europa perché il segretario di più Europa Riccardo Magi raccontano le cronache a
Votato contro la riforma e su questo
Diciamo tenendo un comportamento
Differente rispetto all'altro parlamentare di più Europa Benedetto Della Vedova che anzi nei giorni successivi ha rivendicato come appunto radicale pannelli Anna la riforma
Che si che si sta discutendo in al Parlamento
Vediamo perché Della Vedova viene intervistato da Cosimo Rossi sul quotidiano nazionale Della Vedova si realizza il sogno di Pannella e Bonino lo storico esponente radicale oggi in più Europa sento parlare di riforma berlusconiana ma la separazione delle carriere è un nostro tema identitario
Per mi che mi sono appassionato di politica ascoltando negli anni Ottanta parlare giustizia giusta particolare sul caso Tortora
Questa è una riforma radicale liberale pannelliano Polignano la separazione delle carriere è un tema identitario per i radicali liberali come me
Come veri garantisti della sinistra libertaria e riformista
Nella soddisfa questa formulazione è una delle domande premesso che sono un economista non un giurista come in qualsiasi altro caso ci sono particolari su cui discutere ma nella sostanza il testo che ricalca la proposta dell'Unione delle camere penali
E la separazione delle che avviene
E quindi c'è questo rivendicare da parte di Benedetto Della Vedova un qualcosa distretto allora a alla quale invece poi il segretario di più Europa votato in modo diverso e
Non usa mezzi termini
Piercamillo Falasca sull'opinione
Delle libertà venti settembre
Per criticare la condotta di Riccardo Mancini il pezzo di recapito Falasca al titolo perché da come fondatore di più Europa mi vergogno di Maggi sulla giustizia
Il segretario di più Europa il deputato Riccardo Magi ha scelto di non votare a favore della separazione delle carriere
è una decisione grave che segna il tradimento di decenni di tradizione pannelliano radicale sulla giustizia
Ma oggi non ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di una battaglia di civiltà che lui stesso in precedenza aveva definito giusto e utile
Ha preferito scrive Falasca cercare motivazioni di comodo non tanto per ragioni di principio ma per non allontanarsi da quello che evidentemente considera oramai il suo sbocco naturale
Una ricandidatura nel campo largo per gentile concessione di TLC Klein
Le critiche che ha rivolto al governo
Restano parole nuove perché quote Eschilo scusa parole vuote perché il suo non risolve nessuno di queste questioni
Al contrario lo allinea di fatto a sulla Giuseppe Conte Marco Travaglio e Piercamillo Davigo
Coloro che difendono lo status quo una giustizia malata fatta di abusi lungaggini infinite processi mediatici per violazione sistematica della presunzione di innocenza
Così l'attuale più Europa a fatica al proprio ruolo e rinnega se stessa
Così tra l'altro terzo ancora più lungo Piercamillo Falasca su quanto appunto sia verificato insieme al più Europa con riferimento alla voto parlamentare sulla riforma sulla separazione prendere delle carriere separazione delle carriere che secondo ricordo che l'arteria
Intervistato sul Corriere della Sera non c'è settimana che non ci sia un i teppista al procuratore Nicola Gratteri
Da parte di uno dei giornali comunisti italiani
Questa settimana tocca è il turno del Corriere della Sera la prossima sicuramente troveremo o sulla Repubblica sulla stampa o sul Messaggero Mattino
E poi si inizia il giro e questa settimana l'incombenza di intervistare Gratteri tocca la redazione del Corriere della Sera a di Regina Piccolillo che diciamo puntualità fuoco della sua intervista sulla nuovo ruolo del dottor Gratteri cioè quello di anchorman della trasmissione televisiva che si chiama lezioni dinastie
E che appunto ha avuto come ricorda argina Piccolillo vero e proprio boom di ascolti una trasmissione
Che è piaciuta una trasmissione molto popolare una trasmissione appunto che
Conferisce
Ancora maggior visibilità e dunque il potere alla al dottor Gratteri il quale interrogato
Sulla riforma
E sollecitato rispondere se la ritenga utile o dannosa
Gratteri ça va sans dire risponde è inutile e dannosa perché inutile perché non incide sui reali problemi i tempi del processo e la qualità delle decisioni
Non viene introdotta alcuna misura per eliminare inutili orpelli
Questo diciamo locuzione utilizzata
Dal dottor Gratteri e che
Uomo come dire nel Codice di procedura penale siano contenuti degli inutili orpelli
Ci lascia tipo
Perplessi si fa per dire
Perché magari simile orpelli sono pare garanzie difensive
Quindi secondo cartelli è inutile perché non viene introdotta nel una misura per eliminare inutili orpelli dal processore mettere nelle condizioni magistrati di analizzare i loro casi presto e bene
E dannosa perché fa perdere al pm la cultura della giurisdizione
Dice
Gratin ora qua da interrogarsi se fa parte della cultura della giurisdizione il principio per cui nei codici ci sono degli inutili orpelli
Che sono quelli che fanno perder tempo ai magistrati se questa è la cultura della giurisdizione allora stiamo apposto si potrebbe dire
Prosegue però migrante i dice lui Pubblico ministero
Il DOMS delle indagini preliminari quindi deve comportarsi ragionando con un giudice per evitare di cercare il colpevole a tutti i costi
Deve rimanere a sé Kiko senza preoccuparsi di chiedere l'archiviazione modificare la Costituzione per un problema davvero inspiegabile
C'è chi intende chiaramente i poteri del pm lei
Il timore serio risponde Gratteri che il pm diventi la longa manus del governo di turno come negli altri paesi Lecce la separazione delle carriere
E però poi tutto questo che non viene masticato direzione revocata questa cosa veramente stucchevole
Per sottoporre il Pubblico ministero al governo di turno cinquantenni
Ci vuole semplicemente un'altra riforma costituzionale
Considerando che questa riforma e aprono il Parlamento loro sessanta discussioni dopo quarant'anni cinquant'anni discussioni su questi temi
Il problema
Del dottor Gratteri
Cioè di sottoporre
Il pm all'esecutivo è un problema di eventualmente sicura con altri cinquant'anni ma i magistrati invece agitano questo questo spettro come argomento di propaganda per la verità gli argomenti della propaganda che sta mettendo in campo l'Anm
Viene ricordato anche nell'articolo
Intervistando di Vincenzo Spagnolo sull'Avvenire il venti settembre a Francesco Petrelli presidente dei penalistiche al contrario di Gratteri sulle pagine meno distribuite
Dell'avvenire rispetto a quelle del Corriere della Sera comunque dice la sua Petrelli riforma giusta così avremo finalmente uno giudice terzo
Giusto separare le carriere dei magistrati e creare due CSM finora c'è stata una confusione inaccettabile
E su questo a proposito dello spettro agitato da gran lei come da tutta la MM sulla base
Di una sostanzialmente cosa non vera cioè appunto
Non non non c'è all'orizzonte la sottoposizione della PM all'esecutivo l'articolo centoquattro della Costituzione che garantisce l'indipendenza e l'autonomia della magistratura
Rimane
Tale e quale da questo punto di vista anche con la riforma
Eppure però abbia visto che vanno sente dicendo che poi no
Questo determinerà la sottoposizione del pm all'esecutivo non è vero ci vuole una riforma costituzionale la domanda viene posta da spagnolo anche a Petrelli molte toghe ritengono che la riforma intascherà
L'autonomia e l'indipendenza della magistratura e porrà le basi per un controllo dell'azione penale da parte dell'esecutivo
E Petrelli risponde senza infingimenti ma che è fantapolitica credo che alzi i toni che insistono su questo tasto perché non hanno argomenti validi
Paventano rischi che non ci sono autonomia indipendenza di giudici e pm saranno addirittura rafforzate dall'avere ciascuno un proprio CSM un proprio organo di governo per il centrodestra prosegue con un'altra domanda spagnolo la riforma metterà fine al correntismo la vede così anche lei
Sì credo che lo strumento del sorteggio sia l'unico capace di eliminare in radice quelle degenerazioni correntizie messi a nudo da vicende come il caso Palamara
E auspico che i nuovi CSM tornino a essere organi di garanzia delle toghe come volevano i padri costituenti più che luoghi di rappresentanza degli interessi delle componenti toccante
E ancora rispetto poi all'azione dell'Unione delle camere penali metterà in campo per la campagna referendaria la domanda di spagnolo far riferimento alla
Costituzione
Alla fresca costituzione di un comitato per il no da parte dell'Associazione nazionale magistrati domanda e voi avvocati
E Petrelli risponde li abbiamo preceduti dando vita a luglio ad un comitato per il sì coinvolgeremo associazioni e cittadini spiegando che così si avrà una giustizia più efficace ed equilibrata e come dire le perplessità
O meglio la per flessa campagna propagandistica che mette in campo l'Anm oggetto di analisi e valutazione da parte di Tiziana Maiolo suburbio il ventitré settembre il pendolo del PM troppo debole o troppo forte perché
Evidenzia Tiziana Maiolo in questo articolo la schizofrenia diciamo di questa la fase della propaganda
Pro contro i referendum
Farsi checché si dica più o meno tutto il contrario di tutto ed anche l'ANM che la magistratura associata a volte dice appunto che il rischio è quello di una figura del PM troppo debole
Altre volte cambia faccia grande avventura cambia trasmissione cambia intervistatore cambia testata altre volte no
Il problema non è il PM debole ma il PM troppo forte sempre come conseguenza ipotetica della riforma
Il pendolo del PM troppo debole o troppo forte la nuova trovata delle toghe
è che questa riforma darete troppo potere alla pm ma è una diciamo affermazione anche questa finalizzata come dire a creare
Preoccupazione dinanzi tutto ingiustificate perché comunque il PM il potere lo esercita diciamo nel momento in cui interviene a modificare le vite delle persone lo deve esercitare attraverso passando al vaglio della Jeep giudice per le indagini preliminari
Che sarà evidentemente il vero soggetto della separazione delle carriere
Posto che oggi come oggi incinta sostanzialmente accolgono al novantanove virgola novantanove periodico percento tutte le richieste avanzate dai loro colleghi pubblici
La speranza l'auspicio dei
Protagonisti degli attori della riforma e che separate le sorti delle vite professionali dell'uno dall'altro
Il giudice possa diventare quella figura forte persa
Indipendente anche in altre correnti autonoma imparziale che si staglia tra le parti
Con appunto il suo ius dicere renda renda poi
Giustizia oggi questa dinamica non esiste in un'aula di Tribunale e
Su sul tema della riforma
Chiedo scusa sul tema della riforma
Scrive anche Ermes Antonucci sul foglio il venti settembre
Dando la parola nel suo pezzo al giudice reale
Giudice reale che è componente del comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati ma è un esponente
Del gruppo anti correnti articolo cento uno
Quindi quella gruppo che già esisteva da prima
Da prima momento
Lo l'emersione dello scandalo Palamara
Però gruppo anti corrente articolo centouno all'interno della magistratura trova una sua visibilità conseguentemente acquisisce una sua forza proprio all'esito dello scandalo Palamara ed è così che riesce poi a eleggere alcuni suoi rappresentanti anche nel comitato direttivo dell'Associazione nazionale magistrati
Comitato direttivo come dire in cui componenti appunto sono ripartiti tra le correnti della magistratura e che dice reale a Ermes Antonucci un errore quello dell'Anm che sbaglia un errore parlare di battaglia e un errore restituire il comitato per il no ai il referendum
Noi magistrati dice Andrea reale
Dobbiamo rispettare le prerogative del Parlamento non possiamo andare in battaglia come hanno detto alcuni autorevoli rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati
E non possiamo andare in battaglia contro un potere fondamentale dello Stato democratico qual è quello legislativo
A parlare esprimendo una voce del tutto fuori dal coro è il giudice Andrea reale componente del comitato direttivo centrale dell'Anm esponente del gruppo cento un articolo centouno
Reale richiede doveroso per l'Anm portare avanti sul piano del dibattito pubblico un attività di sensibilizzazione sui tanti elementi negativi della riforma della separazione delle carriere
E su quelli che possono essere i suoi possibili aspetti positivi
Ma esprime critiche rispetto alla decisione adottata dall'Anm di istituire un comitato per il no al referendum
L'istituzione di un comitato referendario per il no dalla sensazione di una sorta di interventismo di tipo politico
Estraneo a quella che è la funzione della magistratura in Italia e legittimando così le critiche di opposizione politica e di esondazioni dal proprio ruolo rivolte alla MM
Ma pollice l'articolo lungo ci sono altre parole anche un confronto con le tesi del segretario generale dell'Anm Rocco Maruotti
E e si finisce per parlare del sorteggio l'impressione è che al di là della separazione delle carriere
E lo diciamo da tempo
Fate attenzione lo diciamo agli ascoltatori della pubblica è questo il nodo principale della riforma indigeribile per l'Associazione nazionale magistrati
D'altra parte è chiaro si tratta della stessa sopravvivenza delle correnti e quindi del potere che ciascun componente delle correnti esserci
E che va dal loro punto di vista la difesa
L'impressione è che al di là della separazione delle carriere sia stata soprattutto l'introduzione del sorteggio a far scattare la dura reazione delle correnti che governano l'Anm tanto da spingere
I dirigenti dell'associazione a parlare apertamente di battaglia sul referendum
L'ho perso anch'io dice e ammette reale per le correnti vedersi tagliare i ponti con il sci S M significa
Vedersi tagliare il loro potere nell'autogoverno
Le correnti hanno perso la spinta culturale che le aveva caratterizzata in precedenza aveva dato storicamente un grande senso alla loro nascita
Tagliare il cordone ombelicale con il CSM significa per le correnti la fine di un assetto di potere
Che sembra essere diventata la loro principale ragioni di esistenza conclude reale e queste sono parole che dovrebbero
Scolpite
Sulla pietra per quanto sono
Per quanto so bene
Perché tutto là ANM cinghia di trasmissione
Verso l'organo cosiddetto di autogoverno CSM da lì sì governa nove mila professionali di
Requirenti giudicanti chi esercita il potere esercita il potere poi anche lì commissionare evidentemente
Tanto requirenti quanto i giudicanti il problema per i cittadini e il condizionamento non tanto delle guide quanto dei giudicanti perché poi un Pubblico ministero
Boris varia che tende dall'altra parte un giudice forte
Non può spaventare nessuno perché sarà il giudice forte a tutelare i cittadini anche di fronte alle eventuali esondazioni
Allora i due casi abbiamo sette minuti poco tempo vediamo innanzitutto la questione di
La questione di Torino
Leggiamo Giandomenico Caiazza sull'inserto del Riformista PQM non osi il giudice assolvere le riflessioni sono diciamo prendono spunto da questa sentenza del Tribunale di Torino parliamo di riflessione al plurale perché ce ne sono diverse
Abbiamo visto c'è un editoriale Simona Musco sul dubbio del ventidue settembre
Il tribunale della folla giustizia linguaggio e umanità nella società mediaticamente sensibile e poi c'è Valentina Stella che
Il ventidue settembre su questo intervista
Francesco Petrelli presidente dell'UCPI quel giudice alla gogna è il sintomo di un diritto emotivo e leggiamo invece Caiazzo allora la vicenda torinese e ormai arcinota
Un marito violento sferra un pugno la moglie che ha voluto separarsi fratturandosi comandata giudizio per lesioni aggravate maltrattamenti
In famiglia all'esito dell'istruttoria molto accurata viene condannato per il primo reato ma sotto dei secondo la condotta violenta dicono in sostanza i giudici
Risultano essersi limitato a quel pur grave episodio mentre la denunzia gli altri capi tutti atteggiamenti e fatti di maltrattamenti non ha trovato riscontro
La notizia dell'assunzione travolgente ancella quella della condanna ad una pena ridotta per quello specifico reato si è proceduto con rito abbreviato a causa
Di un'aggravante contestata solo al dibattimento
Si scatena una reazione furibonda sui media e sui social
Che giunge all'acme di una proposta a firma del presidente della commissione parlamentare sul femminicidio onorevole sensato
Addirittura di convocare il giudice estensore della sentenza incriminata perché ne renda conto rappresentanti del popolo
Di fronte ad un'iniziativa così sconsiderata sconclusionate per dirla tutta vergognosa
Che affetti una settimana di sciopero
Programmato in via d'urgenza dall'Anm con le vittorie armati di costituzione ordinanza da sventolare nelle plurime assemblee distrettuali all'uopo convocate
Anm invece tace lasciando spazio ad una temi di una bara Sante nota della sezione torinese
La quale accenna fuggevolmente rispetto dell'indipendenza dei giudici
Per poi prendere nettamente le distanze da alcune espressioni usate nella sentenza così durate superflue di inappropriate ma soprattutto si premura di rassicurare che ci sarà un appello perché insomma tutto cioè rimedio Parodi il presidente dell'Anm era fino a qualche settimana fa procuratore aggiunto a Torino soprattutto Coordinatore dipartimento violenza di genere domestica
Sulla inedita convocazione davanti al tribunale del popolo non c'è necessità di dire di tutt'altro possiamo certamente trarre alcune conclusioni amarissime
Da questa vicenda in Italia fanno scandalo una uno in Italia fanno scandalo solo le sentenze di assoluzione mai quelle di condanna
Due ignorare ciò di cui si parla anzi protesta e ci si indigna segnatamente da parte della politica dei sociale manco a dirlo
è diventata la più scontata delle regole cioè quella di ignorare ciò di cui si parla dire di più un pezzo non ha idea di cosa sia il reato di maltrattamenti in famiglia
E quale migliore occasione sbraitare qualcuno prova a spiegarglielo
Cavilli legulei non rompe dici le balle la gente vuole giustizia senza tutte queste elucubrazioni avvocatesse
Terza lezione quanto specificatamente alle sentenze ciò che fa notizia il linguaggio usato non i principi di diritto affermati
Quella sentenza scrive del marito che ha fracassato Luzi DoCoMo della moglie
Aperti virgolette come dargli torto e non ci saranno solo giornale che non ci farà il titolo
Che importa se l'espressione che comunque sarebbe stata senz'altro meglio evitare era riferito al fatto che il marito si volesse di aver preso per un salto all'intenzione della moglie di separarsi
Fa più effetto che il lettore pensi sia riferita al il linguaggio merita censura solo se utilizzato in sentenza assolutoria
Mai letto un commento una riflessione iniziativa parlamentare un documento di una sezione territoriale di Anm censurare una sentenza di condanna che abbia espresso ultronei giudizi moralistici sull'imputato
Ed infine conclude Caiazza non è prevista in natura che una denunzia di maltrattamenti in famiglia o di stalking possono essere anche solo parzialmente non veritiero magari strumentale alla connessa a causa di separazione appunto non osi il giudice assorbendo
E questo diciamo che quel che si è scatenato abbiamo letto questa
Come dire presa di posizione di Caiazza che dà conto di quel che si è scatenato a margine di questa sentenza di assoluzione qua c'è la vicenda della dei giudici antimafia della commissione
Presieduta da Chiara Colosimo delle indagini sulla strage di Borsellino e sulla davvero brutta brutta brutta figura
Che hanno fatto i due ex giudici Scarpinato e Natoli
Di cui scrivono Marco Travaglio per difendermi sul fatto quotidiano
Diciamo se qualcun altro avesse scrive
Le cose
Che ha scritto lui per cercare di come dire plausibili Cesare quanto accaduto
Sarebbe stato sicuramente oggetto di scherno da parte di Travaglio che avrebbe definito appunto il soggetto come una sorta di azzeccagarbugli
Dopodiché invece c'è appunto Damiano Alibrandi che si opaca stato querelato che ha avuto appunto a delle
Causa il corso
Su queste vicende con il
Parlamentare Scarpinato oggi senatore del Movimento cinque Stelle membro della commissione appunto parlamentare antimafia e
Alibrandi sono anni che sulle approfondisce le carte della
Strage
Di via D'Amelio nei confronti di Borsellino e della sua scorta e no quel che è accaduto quel che è accaduto
Oggetto di un suo articolo sul dubbio mafia appalti l'antimafia tra intercettazioni conflitti di interesse
Le conversazioni captate tra il senatore Scarpinato e l'ex magistrato montoni spero non l'uso di un linguaggio di un metodo che richiama una vera e propria rappresentazione
Teatrale il ventitré settembre del due mila cinque sul dubbio Damiano Alibrandi e anche
Luca falso sulla
Anche Luca Fazzo scrive così Scarpinato inventava l'ex pm il senatore cinquestelle hanno toni ti chiederò quali erano i suoi rapporti con Borsellino e dal poi
Partiva la rappresentazione
D'Antoni terminato chiediamo scusa se arrivati un po'troppo allora un buon proseguimento con la l'ascolto dell'asso della programmazione di radio radicale e un a risentirci alla prossima settimana