Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì sette ottobre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carr in apertura quest'oggi torneremo sul piano di Donald Trump per Gaza dopo il sì ma
Di Hamas
I proporremo due editoriali uno da Liberazione che consiglia prudenza l'altro dal wall street journal secondo il quale la chiave Agasa è prima di ogni altra cosa la liberazione degli ostaggi parleremo anche della guerra della Russia contro l'Ucraina
Lo faremo con un'analisi da le mondo sull'economia russa sempre più in difficoltà parleremo di Marocco dove sono scoppiati negli ultimi giorni
Manifestazioni di rabbia da parte dei giovani i giovani del Marocco dicono basta il titolo di un editoriale di El Pais che di proporremo
Infine se avremo tempo recupereremo un commento uscito su lo sfidiamo ieri a firma Nicola va bene sullo stato di diritto un capolavoro in pericolo messo in pericolo soprattutto ma non solo da
Donal Trump
Partiamo però da Gaza l'editoriale di ieri di di Benassi onda del titolo prudenza occorre crederci ovviamente occorre aggrapparsi alla speranza che da venerdì
Percorre le strade di te la vive cioè che il calvario che da due anni ormai subiscono gli ostaggi in mano ad Hamas possa finire rapidamente
Occorre aggrapparsi anche all'altra speranza che finalmente un cessate il fuoco ponga fine all'inferno dei bombardamenti israeliani che hanno ucciso più di sessanta mila palestinesi
E annientato la striscia di Gaza mai in due anni questa doppia prospettiva è stata così vicina anche se dopo il comunicato di Hamas di venerdì la diplomazia segue un ritmo molto lento pazienza dunque
E prudenza anche se è innegabile che l'aria è cambiata profondamente da quando Donald Trump ha messo tutto il suo peso sulla bilancia
E magari tutta la sua ambizione di ottenere il premio Nobel per la pace che sarà assegnato questa settimana
L'attivismo di Washington senza dubbio potenziato dall'iniziativa francese resa alla tribuna dell'ONU sul riconoscimento di uno Stato palestinese
Secondo Libération spiega in gran parte perché la diplomazia finalmente sta prevalendo sulle armi ma non solo in Israele
Benjamin Netanyahu era sempre più sotto la pressione dell'opinione pubblica
Agasa
Anche Hamas troppo indebolito per insistere nella sua strategia letale
Rischiava di vedere la popolazione rivoltarsi contro di lui
Infine il bombardamento israeliano su Don avuto come conseguenza che i paesi del Golfo hanno fatto capire a Donald Trump che rischiava di pagare molto caro il suo sostegno incondizionato a Benjamin Netanyahu
Speranza dunque prudenza ma anche consapevolezza che
Sebbene i negoziati che si aprono
Possono portare alla liberazione degli ostaggi ha un vero cessate il fuoco a casa
La pace sarà ancora molto molto lontana dall'essere a portata di mano così di deflazione nel suo editoriale di ieri
Inoltre giornalieri aveva invece un editoriale dal titolo la chiave Agasa eh prima
Di tutto gli ostaggi Trump cerca di spingere ad Hamas a rispettare il suo sì
Non il sì ma cioè la risposta attraverso comunicato che a Massa inviato al presidente americano
E alla sua proposta per Gaza scrive il giornale la la strategia del presidente Trump a gas è quella di andare avanti nonostante tutte le resistenze che incontra
Ignorando amasse le esitazioni israeliane riguardo i dettagli della sua proposta
E alle divergenze che devono essere ancora risolte Trump ha insistito nel voler garantire il rilascio di tutti gli ostaggi come prima cosa assoluta e potrebbe anche funzionare
La risposta di Hamas venerdì era stata studiata per sabotare la proposta di Trump era un classico sì ma sì Hamas potrebbe rilasciare tutti gli ostaggi ma non così in fretta sia Hamas potrebbe trasferire il potere ma solo un gruppo basato sul consenso nazionale palestinese in cui andasse il principale partito
Il disarmo completo di Hamas andrebbe contro i diritti inalienabili dei palestinesi Israele dovrebbe invece ritirarsi completamente da casa
Trump aveva proposto di porre fine al Governo di Hamas invece Hamas ha accettato solo la preservazione del suo governo
Ecco perché secondo in Borsa in giornata la reazione di Trump
Ha sorpreso entrambe le parti in sostanza tanto ha colto la risposta di Hamas e ordinato Israele di fermare i bombardamenti di
Ma a innanzitutto
Ha fermato la necessità di liberare gli ostaggi
Solo allora Israele dovrebbe ritirarsi da circa il dieci per cento di casa questo li lascerebbe due terzi della striscia comprese le aree chiave le alture strategiche fino a quando Hamas non
Accetterà la seconda parte del piano cioè il disarmo
Insomma secondo il giornale ancora una volta la pressione è sui terroristi e in particolare affinché rilasci lo subito tutti gli ostaggi
Hamas deve muoversi rapidamente altrimenti tutte le scommesse saranno annullate ha scritto sabato Trump sul suo socio introdotto non tollererò ritardi che molti pensano potrebbero esserci o qualsiasi esito in cui Gaza
Posso rappresentare di nuovo una minaccia Hamas alla ha detto così al rilascio di tutti gli ostaggi Trump ha ragione a imporre
Ai terroristi di rispettare la parola o rischiare come ha detto un obliterazione totale
Nessun ma così conclude tra l'altro il Wall Street journal
Veniamo brevemente alla guerra della Russia
Contro Luca in altro tema che rimane di stretta attualità
Ovviamente
Le mondo oggi pubblica un analisi disse falla Ware
Sulla situazione economica che Stra attraversando il regime di Vladimir Putin
L'anno la Russia tigre di carta orso indebolito il Cremlino sta cercando di stabilizzare le finanze pubbliche
Facendo sostenere il costo della guerra a tutta la società russa come aumentando l'IVA
In Russia il boom dell'economia che era legato principalmente lo sforzo di guerra ormai appartiene al passato
Il progetto di bilancio per il due mila e ventisei contraddice la narrazione putiniana di un'economia resi niente
E l'economia secondo Stephane la guerra il
Vero punto debole in questo momento per lo sforzo di guerra del Cremlino
Altra segnalazione perché vogliamo parlare
Dare spazio al Marocco il Times di Londra ieri avevo l'editoriale
Sull'Europa che deve essere pronta per il giorno in cui gli Stati Uniti diranno addio
I membri della NATO i membri europei del continente devono sviluppare un'architettura di sicurezza che li protegga dal disimpegno americano il quotidiano conservatore di Londra
Giustamente richiama questo pericolo che è costante per di europei al di là delle contingenze i droni sulla Danimarca o su altri Paesi europei
O i vertici straordinari per rafforzare la difesa
Però come dicevamo
Oggi vogliamo dedicare un po'di tempo al Marocco perché negli ultimi giorni sono scoppiate proteste da parte dei giovani in un segnale potenzialmente molto pericoloso per
Le autorità marocchine
El Pais ieri avevo un editoriale dal titolo I giovani del Marocco dicono basta un'ondata di scontento ribellione frustrazione a scosso la apparente stabilità del Marocco
La prima settimana città come Rabat Casablanca Tétouan né Tangeri sono teatro di proteste di Giovanni le manifestazioni pacifiche si sono trasformate durante diverse notti in atti violenti tre giovani hanno perso la vita le proteste sono guidate dal collettivo gente zeta duecentododici questo gruppo che prende il nome dalla cosiddetta Generazione Z e dal prefisso telefonico del Marocco ha dato voce a una gioventù che dice basta a un modello economico che la condanna all'esclusione sociale
Il cinquantacinque per cento dei marocchini sotto i trent'anni vuole emigrare
Il detonatore è stata la tragica morte di donne in stato di gravidanza che si erano sottoposte a cesarei in un ospedale pubblico di ebbe a dire un simbolo macabro della crisi
Nel settore sanitario in Marocco tuttavia il problema è molto più profondo sottolinea El Pais il Marocco investe in grandi progetti infrastrutturali come la preparazione dei mondiali di calcio
Due mila e trenta che era batta organizza insieme a Spagna e Portogallo mentre i servizi essenziali sono al collasso il grido dei manifestanti è non vogliamo stadi vogliamo ospedali i giovani chiedono miglioramenti nella sanità e nell'istruzione è un freno alla corruzione
Il Paese soffre per la carenza di medici che cercano salari migliori in Europa l'istruzione pubblica non produce i risultati sperati e in mezzo tutto ciò la perpetua corruzione
Il struttura clientelare
Che favorisce pochi Mina la stabilità politica il sociale le strade per prosperare grazie al merito sono chiuse
Questa è una frustrazione condivisa a livello globale ma viene particolarmente applicata in un Paese con un'alta percentuale di disoccupazione giovanile
Il capo del governo di coalizione liberale Aziz agli uno ucraini l'uomo più ricco del Paese d'opporre ha promesso dialogo e comprensione
Ma molti manifestanti chiedono le sue dimissioni reggenza detta duecentododici è nato su piattaforme come discordanti tocca questo dimostra la disaffezione verso i canali politici tradizionali considerati inefficaci occultati dalla mano monarchia marocchina
La natura Annoni mai decentralizzato del gruppo protegge i suoi fondatori dalla repressione allo stesso tempo limita le vie di dialogo con il potere ma sottolinea El Pais
Gli arresti e l'uso della forza non sono una soluzione
Al massimo sono un rimedio temporaneo che ingigantisce la frattura il governo marocchino un'opportunità per evitare questa che questa effervescenza si trasformi in una rivolta di maggiore portata deve coglierla
La soluzione sostenibile passa per un cambiamento di paradigma negli investimenti pubblici lo sviluppo lungo termine né non si misura solo in stadi di calcio ma nei servizi fondamentali di un Paese
E nei meccanismi di trasparenza e responsabilità dell'amministrazione ignorare il grido di già inserita duecentododici non è solo un errore politico è un'ipoteca morale sul futuro del Marocco
Investire nella sua gioventù invece di tentare di silenziato la e l'unico modo per costruire una prosperità condivisa così tra l'altro El Pais
Su su questa situazione
Un po'sottovalutata da
Dai giornali internazionali ma che in realtà accumula da molto tempo per chiudere invece lo stato di diritto un capolavoro in pericolo questo il titolo di un commento pubblicato ieri dalle figlia o a firma Nicola davvero che i principi dello Stato di diritto sembravano trionfare con la caduta dell'Unione Sovietica e l'accelerazione della globalizzazione
Che generarono la speranza di una comunità internazionale unita attorno alla fine dell'ideologia libero scambio all'apertura delle società ma la mancanza di volontà dei leader delle democrazie di costruire un ordine mondiale
Ha fatto svanire questa illusione spazzata via dagli attentati dell'undici settembre due mila uno dalle guerre in Afghanistan e Iraq Siria dal crollo finanziario del due mila otto
La pandemia di copie dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ed ai conflitti a catena in Medioriente scatenati dai massacri del sette ottobre due mila e ventitré
Lo stato di diritto è stato profondamente destabilizzato sia dall'ondata populista che ha travolto il mondo occidentale a seguito dell'atomizzazione delle classi medie sia dalla spinta dei regimi autoritari
L'invasione dell'Ucraina poi ribaltato la storia del ventunesimo secolo
Aprendo una nuova era di imperi contrassegnata dall'espansione dell'autoritarismo dal ritorno della guerra dalla liberazione della violenza
La Democrazia subito una brusco arretramento oggi limitata a venticinque Paesi che rappresentano il sei virgola sei per cento dalla popolazione mondiale rispetto oltre il settanta per cento
Di regimi autoritari o ibridi
La la divisione tra autocrazie dittature Ilio Croazia e teocrazia è diventata confusa mentre l'unità dell'Occidente si sgretola
Come in Europa con la democrazia illiberale inventate in Ungheria da Viktor Orban è che viene esportata nel resto
Del continente ma è soprattutto la presidenza di Donald Trump assegnare una frattura irreversibile perché è una frattura nella storia degli Stati Uniti
La cui originalità deriva dalla costituzione del mille settecento ottanta a sette
Trump allinea agli Stati Uniti ai Principi degli imperi autoritari
Afferma la supremazia della forza sul diritto
Condivide con gli autocrati l'ambizione di rifondare il sistema internazionale attorno a zone d'influenza imperiali e nega l'esistenza del diritto internazionale
Anche in Europa lo Stato di diritto in crisi
Scrive Nicola banale
Lasciamo però ai agli ascoltatori perché non abbiamo più tempo il compito di leggere le conclusioni che di certo non sono positive anzi
Torniamo agli anni venti in Italia anni trenta in Germania
Era stata la soppressione dello stato di diritto che aveva favorito l'instaurazione di un clima di terrore da parte delle organizzazioni fasciste e naziste quello che permise a Mussolini Hitler di trasformare le istituzioni
Democratiche in totalitarismo una volta arrivati al potere ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale