Il Maratoneta - Trasmissione a cura dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Il maratoneta trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Buon pomeriggio a tutti da Mirella Paracchini sabato venticinque ottobre due mila e venticinque questo pomeriggio commentiamo non ordinanza di straordinaria importanza civile e giuridica emessa dal Tribunale di Firenze nei confronti della azienda sanitaria locale toscano a nord-ovest a proposito della fornitura della strumentazione e dei farmaci
Da fornitura da garantire entro quindici giorni per la donna libera questo è il nome di copertura
Una paziente di cinquantacinque anni affetta da sclerosi multipla
Multipla primaria progressiva completamente paralizzata dal collo in giù e già ammessa dalla sua il alla procedura di suicidio medicalmente assistito
Per parlare di questa sentenza che appunto viene definita basta straordinaria
Questo pomeriggio sono con noi l'avvocata Filomena Gallo che saluto che ringrazio buon pomeriggio Filomena
Grazie Mirela oneri avvocata come dicevo segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni che coordina il collegio di difesa di questa paziente di libera collegio composto anche dagli avvocati Francesca Neri all'esserci cartelli angioletto calando Rini Rocco Berardo e dal professor Giacomo D'Amico
Ma è con noi questo pomeriggio anche il dottor Mario Riccio che saluto che ringrazio buon pomeriggio Mario
Buon pomeriggio atte a Filomena chi ci ascolta
Ricordate che il dottor Mario Riccio nel due mila e sei è stato il medico che ha assistito Piergiorgio Welby nella sua decisione
Di rinunciare ai trattamenti sanitari e a Squazzoni medico che ha gestito il primo caso in Italia
Nel due mila e ventidue di assistenza alla morte volontaria di Federico Cariboni conosciuto come ma dico se ai sensi della sentenza due quattro due del due mila e diciannove
Della corte costituzionale il la cosiddetta sentenza dj Fabio Cappato e anche Mario è membro del consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni allora dottor Riccio partirei proprio da atti per darci un po'la
Una veloce insomma panoramica della questione del macchinario necessario per auto somministra arsi il farmaco nel caso del suicidio assistito
Certo la questione si pone nel momento in cui il richiedente una volta ottenuti il riconosciuti i criteri la sentenza di cui parlerà Filomena
Sì c'è il problema tecnico vedere auto somministrata se il farmaco
Ora è evidente che Mat sono un po'iniettarsi tutta la quota di fama con una sola volta quindi è necessario che venga portato verso banale deflusso collegato con una flebo
Questo è qualcosa può essere fatto agevolmente da chi ha la possibilità di manovrare il custode noi il il decoratore di una fleboclisi c'è la conosciamo sappiamo come funzionamento ma per il e paralizzato o ha comunque una i pompieri tagliati superiore diventa ovviamente un problema
E allestita e allestita sul dire una linea venoso è molto semplice
Un banale catetere venoso perché è un sanitario che deve stare questa questa manovra questa a questa linea venoso si collega una fleboclisi dove
Dove praticamente sciolto il farmaco che è un barbiturico impotente barbiturico la la quantità di queste del punto non è mai inferiore ai centocinquanta duecento millilitri
Cioè quantità sostanzialmente di un grosso bicchiere con il contenuto di una flebo
Una piccola piccola flebo il problema è che tutto può essere fatto da da parte perché ovviamente la sentenza di ieri fa avvocato impone che sia un'auto somministrazione
Tutto ciò si impone il problema ecco questo aspetto importante perché non ci può essere un terzo che iniettivo
La sostanza
A che ha chiesto se ci ovviamente successivo se no sarebbe non sarebbe un suicidio assistito ma sarebbe un atto automatico
Quindi Couto essere svolto deve essere praticamente deve agire unicamente il dirle
E la persona per il suicidio assistito ora se muovere aprire questa flebo è una manovra facile dal punto di vista ovviamente soprano futurista meccanico Polito non voglio in vent'anni si aspetti personali o diciamo importanti
Psicologi però e sei facile da una persona manovrare rimosse o di questa flebo diventa difficile se non impossibile la persona che non all'uso delle mani o un uso ridotto
Quindi per esempio nel primo caso Italia che tu hai accennato col Di Maio Federico
Boni Linz in modo anzitutto dovete acquistano convenzionale cioè un sistema che si usa comunemente negli ospedali che meccanico che agendo attraverso una semplice pompa meccanica agendo su un bottone
Fa partire un meccanismo e svuota la siringa con la fleboclisi di cui abbiamo dei e anche questo però non fu facile tempi perché questo bottone un bottone che vincessero certa pressione è una certa precisione nello schiacciare anche lì Mario Federico Federico Carboni aveva delle difficoltà riuscimmo con artificio diciamo tecnico mettemmo su un bottone una il con la pila quel Piredda telecomando lui
Schiacciò questa pila riusciva a muovere la la mano palmo della mano in questo fece partire dal punto in cui c'è una dopo che questo era perché Luisa riusciva sollevare in alto e farlo cadere per gravità quindi c'è un problema tecnico e non è indifferente
Quindi quella sentenza questa ordinanza del giudice è stata quella di cercare questo Devices come si dice in inglese questa apparecchiatura e posso essere comandata
Attraverso movimento oculare o la parola ecco
Poi vedremo che con quale scelta potrà essere fatta
Il che non è di fatto impossibile lo scritto anche nella relazione che è stata presentata poi alla corte costituzionale bordo approfondita Filomena ma il problema è che bisogna trovare la pompa infusionale bisogna che ingegneri Pio il bioingegnere ingegneri clinici come si dice
Colleghino questa pompa a un meccanismo ecco perché possibile ovviamente ma necessita secondo secondo me di un certo tempo poi su alcuni aspetti anche il culturista pratici amministrativi che potrebbero limitare questa ricerca noi servita su un caso di Milano
Con l'ospedale Chris reso disponibile ci aveva chiesto molti mesi per poter darci
Una Devices un'apparecchiatura col così congegnata così diciamo modificata per cui è stato in Parlamento
Quale ospedali nel caso di Mila no non voglio scendere in particolare non non non riteneva lavorino aprile dal volo IG M la totale chiusura parte l'ospedale quindi asciutto noi
Nel mio caso di Milano non erano chiesto espressamente
Da fare aveva inizialmente si è arreso anche disponibile però poi dopo in verità cosa sembrava essere molto complicato necessitava di molto tempo
Allora
Spero che questo abbia chiarito un pochino come di fronte al quale scenario siamo messi di fronte con l'avvocata Filomena Gallo che ripeto a
Preso parte direttamente a questo
Procedimento in Toscana finge a Firenze districarci l'importanza di questa ordinanza che ha che è uscita appunto nei nei nei giorni scorsi pochissimi giorni fa
Grazie lei ovvero prima di rispondere alla tua domanda vorrei fare una piccola premessa Sperone libero uomini Fantasia ed era una donna a con una patologia irreversibile
E paralizzata con l'uomo che tramite la sua Beatrice
E la sua fiduciaria ha preso contatti con la sostituzione Luca Coscioni
Tramite il nostro servizio numero bianco per conoscere a suo tempo quale erano le possibilità per una persona come lei poter ricorrere alla morte assistita non volendo lei
Percorrendo la strada nell'assegnazione dei trattamenti in corso al e nella situazione agli occhi ma fondate quindi abbiamo fornito le informazioni su quello che si può farlo l'Italia così come facciamo ogni morta e che ci vengono chieste queste informazioni
E quindi libera inviare la richiesta alla propria azienda sanitaria
Affinché potesse essere sottoposto a verifica dei conti in condizioni secondo la sentenza Antonella corte costituzionale
Dopo una prima verifica hanno libera è stata ammenda Cindy ritardi ce perché era stato verificato che era è una persona capace di autodeterminarsi che l'autonomia purtroppo irreversibile
Ma il trattamento di sostegno vitale veniva ritenuto non sussistente perché Linda aveva accettato nell'immensa nazione artificiale in una non era nemmeno interna macchinari
E allora
Successivamente intanto il tempo passava siamo intervenuti noi avvocati opponendo riuscì a quell'interpretazione trattamento di sostegno vitale
Nel frattempo però la Corte costituzionale è intervenuta con l'assistenza centotrentadue due mila venti
Anzi scusate lì con la sentenza centotrentacinque del due mila ventiquattro e a dando un'interpretazione di che cosa deve essere inteso del trattamento di sostegno vitale prima gli antichi chiedono di poter accedere alla morte assistita quindi e in quella sentenza corte costituzionale disegno perimetro di interpretazione ma precisare che anche il rifiuto come nel caso di a Bella nei trattamenti quando tenga dove c'è un'indicazione medica quindi ma paziente il G legittimamente rifiuta il trattamento e rendersi come se tappamento forse il commosso
Ma la nostra Costituzione da un lato ci garantisce il diritto alle cure ciò garantisce ognuno di noi all'articolo trentadue comma due il rifiuto degli spostamenti molto e ossa retto a intraprendere un trattamento sanitario contro la propria volontà a libertà personale è inviolabile
Quindi ma allora rinviamo la la Carta costituzionale poi abbiamo anche la legge sull'età dove un questo caso libera aveva fatto anche da e dichiarava trattamenti che non voleva che fossero iniziati
Il nel momento in cui lei non avesse potuto esprimere il suo volere ancora libera e pienamente capace di esprimersi e quindi ha rifiutato l'arte
Inoltre la corte costituzionale ha identificato
Sia nell'assistenza anche se non è fornita dal personale sanitaria lombarda che di che la sussistenza di oppure di Mannoni manuali innovazione insomma
Tutto dell'assistenza che garantisce il mantenimento in vita ad una persona malata e da identificare come trattamento di sostegno vitale questo passaggio importantissimo perché perché sulla base di questa decisione della Corte costituzionale che da chiarimento su quello che è un requisito successivamente l'azienda sanitaria locale
Rivede il proprio parere fornito per libera e quindi li conosce anche il requisito della sussistenza del trattamento di sostegno vitale qui da luglio del due mila ventiquattro
L'idea potrebbe essere il leader scende manovre perché essendo completamente immobile
Non può azionare nessun dispositivo Coronel stilato da tutto lì ciò che faccio arrostire noto somministrazione di quel farmaco che viene preparato da un medico perché se perché la somministrazione del farmaco non può venire da da terzo ma il malato che Alonso amministrarsi farmaco
Quindi Collina facciano una riflessione interessante no
Vuole smettere di soffrire la sola Torgiano avanti subentrano piani dalle cubito e altre complicanze che la portano ad essere indipendenti anche una Silano
E allora si decide di andare in tribunale si presento un procedimento d'urgenza dinanzi al Tribunale di Firenze competente perché l'Avvocatura di Stato e a
Viene se invadono i chiamiamo in campo non solo dall'azienda sanitaria ma anche il Governo il ministero nella San Luca
Affinché possa essere organizzato il medico di fiducia dell'ANAS signora noi assistiamo ricordiamo nomi di fantasia libera che in questo caso padovana dottor Malacarne
Oppure ben condotto un istruttoria i cerchi della strumentazione idonea
E allora il ministero della salute si presenti all'udienza dice lo so nulla Sopranzi si chiedono il perché certi chiamato
Il giudice fa istintuale certa nella suddetta azione l'azienda sanitaria insieme all'organismo regionale si occupa di vistosi gli analisti stava sono una ricerca ma devo concludere chi non c'è dispositivo chiara nel momento possa essere azionato dalla signora libera e e che consenta di procedere quindi allora Vietnam tale richiesta autorizzare un medico a somministrare il farmaco ma quell'atto configura l'omicidio del consenziente punito fino a quindici anni di carcere
E allora il giudice solleva la questione di legittimità costituzionale sugli e pone l'articolo cinquecentosettantanove
Abbiamo già discusso il passato dell'udienza il sistema Corte costituzionale non Corte costituzionale durante la discussione io ho chiesto ai giudici
Che penso nei casi in cui sono presenti
Tutte tutti i requisiti previsti dalla sentenza Cappato quindi le condizioni accertate nel servizio sanitario nazionale sussistenti dove è stata fatta la verifica anche sulla tipologia di far quella modalità procede solo che quei casi quando una persona gruppo cioè autonomamente si è prevista un'eccezione quindi non sia più punibile la somministrazione del farmaco da martedì o lunedì perché deve essere un medico
E allora Corte
E mai nessuna decisione in cui non va a ma esaminare porta articolo cinquecentosettantanove del codice penale mani mandarglielo
Lumicino che quello che riguarda il reato di omicidio del cuore o
Ma interviene dicendo che il giudice avrebbe dovuto farmi istruttori annunci Soro con una ricerca regionali ma anche nazionali e internazionali cosa che di fatto era stata fatta ma il ministero della Salute si era dichiarato non competente e allora tornando indietro negli atti dinanzi al Tribunale di Firenze
Vi erano altre possibilità fa questa miccia oggi con un ordine da parte del giudice o ritornare nuovamente in Corte nel momento in cui questa ricerca non avesse portato nessun esito
Perché sottolineo questa parte perché la Corte costituzionale lasciato aperto il quesito sul cinquecentosettantanove quindi omicidio del consenziente impraticabile un atto non ha trattato nel merito la questione ha evidenziato McKay sottolinea non era completa
Allora il giudice del Tribunale di Firenze ordina allora Ministero della salute Consiglio Superiore di Sanità l'Istituto superiore di sanità e all'azienda sanitaria di fare una nuova ricerca esistono termina entro il giorno otto ottobre e fissare un'udienza il quindici ottobre scorso
Allora noi amiamo le le risultanze del vertice effettuato ministero della salute degli altri organismi da un lato il ministero dice che soprattutto una ragionamento sul diritto a a morire il diritto all'assistenza sanitaria
Ma l'oggetto dell'ordine del giudice non è questo radice Cantelmo strumentazione gli organismi tecnici invece evidenzia che non c'è russa una strumentazione del genere ma anche potrebbe essere ipotizza strumentazione che in vigore non ci dovrebbe essere attrezzata queste finalità
Questo quello che producono gli organismi tecnici il giorno prima dell'udienza
Arriva un documento depositato che invece apre uno spiraglio
L'azienda sanitaria con Nesta depositano un documento in cui estate rende noto che tramite aziende produttrice dei dispositivi di
Si è individuato un dispositivo che puntatore ottico che comunemente in analisi Zarok potrebbe essere collegato ad una pompa infusionale pedinare link lutto quindi il comando quando una paziente e logorante
Per archiviare l'infusione del farmaco preparato dal medico
Normalmente oggi la tecnologia consente alle persone emanate che hanno perso l'uso degli arti di utilizzare comandi vocali ricordiamo Martino che lavorano tramite un attimo pure completamente paralizzati
Oppure con antichi coloni comandi ottici puntatore ottico e si può accendere una luce avanzare siamo nel dare è un uovo vittorie Antonio può insomma
Ci sono strumentazioni attivabili con queste modalità andiamo in udienza
Arrivò nel finale poco per entrare nel merito andiamo in udienza e abbiamo evidenziato che questa spiraglio e quindi nonostante il ministero della Salute Contini a tramite l'avvocato stampabile aveva semestrali però non possiamo fare nulla la competenza della Regione deve fornire tutta una tutto la Regione e in udienza non li abbiano insistito affinché a questo punto ci siamo Carmine perché l'idea e lavorano che attende e peggiora
Stabile egli vuole sapere quanto questa strumentazione sarà disponibile quindi l'azienda sanitaria dichiara collaborativa pienamente il giudice emanò un'ordinanza che importantissima che non è solo un atto di applicazione dei principi costituzionali e una presa di posizione istituzionale netta anche il controllo tendenza sempre più diffusa considerare diritti fondamentali come sospesi in attesa di una legge il giudice ha affermato che la Costituzione e il giardino sufficiente a garantire lei fitti vitale invito a fine di perché il ruolo della restrizione come quello dell'amministrazione e quello di attuare non di aspettare quindi la Milena riporta al centro
Negli Martin dovrà missione nella libertà di scelta nell'autonomia in materia scelte terapeutiche il diritto all'autodeterminazione terapeutica
Quindi non è più in discussione se questo diritto esistono non esisteva corte costituzionale chiarito nel due mila diciannove e il giudice lo scrive nell'ordinanza
E in discussione se lo Stato vuole riconoscerlo come dove enorme governo impugnato la legge costeranno anche prevede tempi certi per la verifica delle condizioni delle persone malate Ellero grazie a me delle prestazioni che rendono possibile la morte volontaria medicalmente assistita ricordarmele ingerenze troppo popolare liberi subito chissà prova proprio all'inizio di quest'anno
Il governo ha impugnato quella legge l'altro però in tribunale cosa emerge che lo stesso Governo che riconosce competenza regionale e che anzi devono intervenire
Quindi neanche una contraddizione evidente forse legittimare l'elezione popolare maggio attraverso l'Associazione Luca Coscioni che ha promosso quella né cioè la lega la deposita poi il Consiglio regionale la migliorata e trovata
Oppure perché c'è un governo che si definisce le autonomie ma in realtà tende a sottrarre i diritti non rendere inutile in quanto si fa diritti personalissimi
Ma come ha ricordato porte ore comunali Firenze i vuoti normativi non sostengono i diritti costituzionali il diritto l'autovettura in azione terapeutico fondato quindi sugli articoli in due tre tredici trentadue della Costituzione e mediamente precettivo
Non serve una nuova legge riconoscere una persona con Milena
Che capace e Koscielny aree e di concludere la propria vita
Quello personale di fatto può procedere perché c'è una sentenza della Corte Costituzionale ma serve possono pubblica amministrazione carrello possibile quell'atto è una politica che non lo sa coi quindi la denuncia fiorentine so senza avere profondamente e significa sembra nei più alto termine costituzionale Mina perché riafferma la centralità della persona e nella sua dignità e la libertà
Discende quella sono un richiamo possano con le proprie responsabilità
Pensiamo che il disegno di legge che oggi in discussione in assennato definisce trattamento di sostegno vitale
Stringendo personali
Trattamenti sostitutivi funzioni a non attuale costituzione comunque dice esclude il servizio sanitario nazionale e invece il governo in udienza dice che il servizio sanitario regionale se ne vedono
Pare la legge livello nazionale vuole ridurre l'ambito dei che introduce il nuovo Sacconi prevedendo anche amici sanitario obbligatorio e ampiamente a ad attuare una rete lamento giuridico in Cina
Quest'ultima decisione eroinomane non me anche nei confronti del legislatore
Allora questa questa lunga spiegazione del importanza anche di questa di questa sentenza che mi porta a una riflessione che vorrei sviluppare con il dottor Mario Riccio che con questo pomeriggio rispetto appunto a quello che diceva
Filomena Gallo cioè il fatto che e si riconosce veramente l'autonomia e l'autodeterminazione a questo punto però Mario vorrei chiederti per quale motivo
è una domanda naturalmente che tantissimi di noi ci sono posti si sono dati risposte eccetera ma credo che valga la pena riaffrontare la questione per quale motivo
Un paziente in quelle condizioni preferisce una auto somministrazioni quindi non si sui un suicidio medicalmente assistito rispetto alla sedazione profonda qual è la vera differenza fra queste due cose
E quindi il il motivo per cui ci ci si rifiuta di uno o chiedendo l'altra come nel caso di libertà Mario Riccio tra il sacro domanda
Da cento milioni nel senso che risposta potrebbe sa anche molto semplice risiede nel concetto che ognuno di noi ha del testo fine vita
Qui nessuno vuole criticare una scelta o l'altra la sedazione palliativa continua profonda in un paziente nelle condizioni di libera dovuta solitamente non più di tre giorni
Ora sappiamo bene che una persona potrebbe fare questa scelta ed è una scelta indolore dal punto di vista personale perché la sedazione palliativa garantisce sicuramente un assenso del dolore
Però necessita di questo tempo
Nel mentre una scelta direi da impedì cioè peraltro impedisce ai alle persone vicino di assisterli con questi questi giorni di fine
Di fine vita dal punto di vista mio etico non vedo nessuna differenza
Fra le due scelte fare Kouta una sedazione partiamo già profonda una una moto e medicalmente assistita sia essa su Egidio o a Tortona Zico
Non penso che si possa giudicare in base alla lunghezza del tempo un'eventuale eticità dell'uno della tra una scelta di queste potrebbe essere quella di non vuole fa Mosca quasi in quei giorni per esempio i familiari che comunque potrebbero soffrirne nel vedere o non tanto la sofferenza quanto il lento spegnimento
Credo che faccia parte della del bagagliaio come posso dire etico culturale di ciascuno di noi io le metto sullo stesso piano questo so che crea qualche difficoltà in molti bioeticisti nel palliativisti che ritengono l'una a Scelta della sua sapete pontino profonda eticamente sostenibile anche da parte del medico
Mentre la fa molte assistita la ritengono non sostenibile eticamente a sua volta molti bioeticisti ma anche molti medici
Nell'ambito della molti emendamenti assistita distinguono in maniera da un problema etico deontologico etico il suicidio assistito cioè l'assistenza suicidio Osazee cioè ritengono assistenza succeduto sommato eticamente accettabile mentre ritengono assolutamente inaccettabile
Che sanitario possa iniettare il farmaco direttamente l'io manco una volta
Per formazione personale ovviamente non solo questa differenza perché quando le scrissi con una linea infusionale
Istituisco la persona sul comma su come deve fare per poter adesso superati i problemi tecnici
Poteva otto iniettarsi il farmaco mi sento sostanzialmente compartecipe di questo evento tanto quanto dovessi stringere io il pistone della della siringa cioè non capisco giuridicamente il trend mi rendo conto solo cose molto differenti questo è evidente su questo non ci sono dubbi non so proprio giuridico che piano che non potrei quasi dire non mi interessa ecco se non delle cose eventuali conseguenze
Dire sul piano etico deontologico non non solo questa differenza però dispetto coloro che invece ritengono presso ne stiamo assistendo quasi un'apertura nei confronti del suicidio assistito pur con questi limiti direi
Disse insuperabili in parte della sentenza vige stavo Cappato da anche da parte dei redditi molto di qualche associazione medica ebbero dice sì sull'assistenza suicidio va bene determinati casi lo accettiamo anche dal punto di vista etico deontologico magari non lo approviamo
Però mai lo dalla Siria e non si capisce come mai cioè io non capisco rispetto questa scelta però non lo capisco proprio dal punto di vista della della RAI eticità della della del del del della sostenibilità di questo concetto di fatto io poi ripeto paragonerei sicuramente era molto evidente assistita alle alla alla situazione Prati ha consigliato affonda ma questo so che suscita addirittura la la la rabbia di qualche mio collega
Ecco credo che sia molto utile per chi ci ascolta e volesse approfondire l'argomento che stiamo trattando questo pomeriggio ovviamente i ricercare le notizie ivi compresa la sentenza del giudice di Firenze sul sito dell'Associazione Luca Coscioni ma anche sul sito eutanasia legale
Dove vengono affrontate anche le definizioni di cui stiamo parlando in chiusura in pochi minuti difficile Volley
Sapere da Filomena Gallo cosa ci dobbiamo aspettare dalla discussione che tuttora in corso presso il Senato sulla proposta di legge
Sul fine vita dal nostro Parlamento
E intanto da Mirella in chiusura volevo precisare che l'ordine del giudice è stato quello di fornire tutto quanto è necessario una libera entro quindici giorni dall'udienza
Ventisette multare anzi non quindici giorni all'udienza a quindici giorni dall'ordinanza
Quindi ha ordinato all'azienda sanitaria in in strumentazione impreparati
Tu entro quindici giorni che scadranno a fine mese i monti poi libera quando vorrà potrà di chiedere la fornitura di strumentazione farmaco per con
Succede e cosa ci possiamo aspettare dal legislatore in questo momento niente di buono
Perché è una legge che è stata chiesta dai lavori tant'è vero che abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare
Sulla dorme proposte volontarie quindi parlamento al Senato
Impenetrabili anche i casi che restano fuori quello che oggi si può fare e pensiamo ai malati oncologici sembra che non hanno nessun trattamento di sostegno vitale
Non serve un'interpretazione noi l'ultima volta che Corte costituzionale aveva chiesto che fosse
Ha aggiunto un'alternativa che animati prognosi infauste apre pillole trattamento segno vitale o in alternativa
La prognosi infausta avrebbe che tra l'altro non significa che non c'è una linea terapeutica
I quel malato resta pochissimo tempo quindi siamo virtualmente loro se però non inclusi dalle tutele della nostra Costituzione invece devono essere in
Flussi noi abbiamo bisogno di una legge che non chiuderà costituzione che garantisca quindi titoli tutti poi chi vuole esercitare di li esercita chi non vuole vi rinunciano chiederà mai fine vita
La legge in discussione in Parlamento non rispetta tutto e una legge femminile ad avere il controllo delle nostre vite tant'è vero che cambiare i requisiti l'abbiamo detto ci sono tempi dilatati prevede addirittura all'inizio corsisti poi devono essere rifiutati e non è possibile perché i trattamenti palliativi devono essere sempre previsti ma su richiesta della persona invece diventano quasi obbligatori ospedale viene sospesa la legge sull'età sessanta richieste di fine vita
Con la morte assistita ed entrano in campo i tribunali verificare le procedure anche quando ci sono tutti i requisiti quindi capiamo che è una legge in chiusura buone alle parte
Da quanto stabilito dalla Corte costituzionale oggi ne abbiamo parlato di l'intera
Ieri qualche mese fa Annalaura il Martina l'Oriana Serena torniamo
E Daniele sono tantissime tutte persone perché Italia conosciuta o non in seguito dove è stato necessario intervenire legalmente siamo intervenuti Mario Riccio ringrazio ora veramente ogni giorno per la sua disponibilità e assistenza sempre pronta e gratuita
Di conosciuti indirettamente poi ci sono le persone sono che andare all'estero perché costretti da dal fatto che non non è prevista la loro condizione qui in Italia sono morirà sono anziano tutti noi cittadini e cittadine con il diritto all'autodeterminazione un diritto che non può essere né cancellato egli ha rinviato
Una legge nacque che buone portare in aula questa maggioranza di governo è una legge cancella il diritto all'autodeterminazione
Dobbiamo dirlo chiaramente dobbiamo essere coscienti che è una discussione su quella legge per l'approvazione ci riporterà nei tribunali semmai dovesse divenire legge che
Antichi Giorgio compiuto procedere non lo tra
Io con questo invito veramente chi chi si rende conto della della posta in ballo di sostenere le iniziative della Associazione Luca Coscioni siamo alle all'inizio del nuovo anno politico di impegno e quindi trovate tutte le informazioni per l'iscrizione all'Associazione Luca Coscioni sul nostro sito
E con questo ringrazio l'avvocata Filomena Gallo segretario dell'associazione e il dottor Mario Riccio grazie e buon lavoro
Grazie ai livelli chi ci ascolta renderà
Abbiamo ricordato che c'è ancora chi è costretto ad andare a recarsi all'estero per fare ottenere la la il suicidio medicalmente assistito
Tra pochi giorni il sei novembre nell'anniversario
Della morte di Sibilla Barbieri figlia alla quale era stato negato l'aiuto a morire a Roma e che morta in Svizzera appunto il sei novembre del due mila e ventitré
Accompagnata dal figlio da Marco Perduca i quali si sono autodenunciano atti
Illy l'indomani dell'accompagnamento di Sibilla Barbieri
E rimanendo in tema di fine vita vi propongo l'intervento di Marianna Aprile Marianna Aprile sapete giornalista conduttrice televisiva
Conduceva insieme a Luca Telese
Il la la trasmissione inonda sulla sette
è intervenuta al nostro congresso che si è tenuto il quattro il cinque ottobre ad Orvieto
Raccontando l'incontro che ha avuto con Martino pelli
Laura Santi ha ottenuto dopo due anni e otto mezzi
Il riconoscimento del suo diritto
Martino pelli in condizioni
Fare classifiche sarebbe assurdo
Ma non certo migliore
Di Laura si è vista opporre un rifiuto un diniego dalla servizio pubblico dalla sua ASL di competenza
Marianna Aprile ha avuto la possibilità di conoscere Martina di confrontarsi di dialogare con lei qualcosa di quella confronto di quel dialogo
è stato fatto conoscere credo sia stato molto importante a tante persone però Maria neanche una presenza costante con l'Associazione Luca Coscioni e lo è stata anche con Fabiano Antoniani insomma a una amica dell'Associazione Luca Coscioni e che possiamo a oggi dare la parola Marianna Aprile
Ciao a tutti buon giorno buon giorno e grazie a ammanco Filomena mille Minari occuperà per l'invito e per avermi chiesto di portare un pezzettino del racconto un pezzettino di racconto che ho potuto appunto condividere con Martina o appelli Martino appelli che è un pezzo importante del racconto a del
Del modo in cui in questo Paese si parla si affronta il tema
Ricordava Marco che diciamo all'inizio della nostra frequentazione mia comma Coscioni c'è stato c'è stato prima un video appello che Eric Kandel gli altri lo hanno fatto il a me e poi c'è stato l'incontro con Fabiano Anton anche Antoniani anche Fabiano aveva chiesto a qualcuno di prestargli la voce nel nel qual caso la compagna Valeria Imbrogno proprio come a da oggi lo ha chiesto a Celeste Martina ha deciso di
Raccontare la propria storia e metterla a disposizione di questo percorso collettivo quando ancora la voce ce l'aveva ed era una delle poche cose che ne erano rimaste perché da venticinque anni combatteva con la sclerosi multipla e da tempo non poteva più muoversi quando ci siamo incontrate a
Molto velocemente perché insomma per quel poco che l'ho conosciuta mi confermerà
Filomena vivo Fernando nome negli altri indugiato a molto molto poco volentieri sulle limitazioni della malattia però diceva io sono anni che non vedo parti del mio corpo se ho una ferita un'ampia qualcosa mi la fotografa non me la fanno vedere insomma ci ha io che sono sempre stata autonoma libera
E e quella di mattina è una una storia importante lo sono tutte ma diciamo da da da giornalista come dire tendo a individuare dei figli narrativi delle linee narrative delle linee di azione il il tassello che Martina ha messo in questa storia importante
Per una serie di ragioni primo perché mattina una donna di confine
E quattro perché il confine dei confini stiamo parlando quello tra la vita e la morte mattina gli atti attraversato in tutti i modi in cui si può attraversare perché era credente era cattolica si è interrogata a lungo su quello che sentiva come un'esigenza sul rapporto che poteva avere con quello invece che sentiva come esigenza spirituale come adesione spirituale
Ed è un ragionamento che lei è una sintesi che lei riuscirà a fare la spessa molto bene nella nella nel nostro incontro detto io sono credente quindi cosa mi aspetto che ci sarà lunedì giudicherà e però ha aggiunto
Mi giudicherà ma alla fine mi starà vicino perché mi è stato vicino tutta la vita mi ha messo sul percorso delle difficoltà ma mi ha dato anche la la capacità di affrontarle e quindi perché mi dovrebbe lasciare solo solo perché ho deciso io quando morire
Marco faceva sua introducendo questo questo momento parlava di di Laura ai santi e della dell'assurdità del del palazzone tra le due storie
Che è un paragone però che siamo diciamo che se non abbiamo il dovere di fare perché la discrezionalità con cui all'aura e a un'altra paziente della stessa regione
Di mattino pelli in condizioni assolutamente sovrapponibili a quelle di mattino pelli all'aula e a quest'altra donna è stato CONS
Un titolo di scegliere di morire tra i propri affetti nel proprio Paese a casa propria
Quando nel momento in cui avessero deciso che quella che mi hanno sempre chiamato vita non c'era più
A Martina no
Tra mattina e non ti Pino diciamo
Combattivo quindi non solo è andata avanti nel chiedere che davanti le nuove valutazioni un nuovo e badate ben lo avete capito dalle testimonianze che hanno preceduto questa dalla diciamo se siete qui è un tema che seguite quindi sapete che ogni valutazione
E anche una violazione perché bisogna mettere a disposizione tutto di sé essere valutati e se ci pensate è una violenza
Gratuita anche per certi versi ma inaccettabile da quella discrezionalità di liriche dall'est dal dal confronto tra le storie di Laura Martina emerge
è il campanello d'allarme per tutti lo diceva bene ha dapprima chi difende un diritto di difende tutti non solo quello che per questa lottando e l'idea che ci sia una comunità politica che ritiene normale che ci sia discrezionalità nella valutazione di situazioni molto simili su un diritto così universale come quello di decidere del proprio corpo è qualcosa che dovrebbe diciamo mobilitare anche chi la pensa molto diversamente su tutto quello che fa Bush c'è anche perché agli antipodi le questioni dovrebbe mobilitarsi anche solo per questo
Concludo dicendo che
Nel dalla storia di Fabiano alla storia di di mattina di Ada
Per tornare sul sulle voci Fabiano aveva quella di Valeria e quella della Coscioni nel frattempo le altre storie gli altri pezzetti di questo diritto che si sta faticosamente costruendo
Si sono unite si sono unite quelle di altri disobbedienti si sono unite quelle di decine di di migliaia centinaia di migliaia milioni se pensiamo la campagna referendaria sull'eutanasia milioni di persone si sono unite a quella voce prestata
Il di il il tentativo che si fa di precedere rispetto a quello che quei milioni di voci hanno costruito in questi anni
Fatte che incostituzionale non voglio sono i termini sanno il giudizio di di Filomena
è in costituzione ma soprattutto è incivile
Da quando da quando attraverso l'associazione Coscioni ho avuto il rumore
Di e l'occasione di conoscere Fabiano Valeria Carmen e la mamma di Fabiano a oggi
Fuori da quei palazzi è cambiato tutto lo vedo dei dei cioè io faccio la giornalista quando ho dovuto cupo del mio giornale la storia di santi hanno dovuto faticare per farla
Per farmi dire di sì dal mio direttore di allora per per poterla pubblicare
Quando ho proposto al mio direttore di oggi di di questo momento e il l'incontro con mattina una prima serata con la storia di mattina io non ho dovuto faticare perché per perché l'accettasse
Perché e il tema esploso ed esploso grazie
A Fabiano a Davide ad Ada a Martina all'Aula e a tutti quelli che ci sono rimasti solo con i nomi di battesimo ma è l'unico caso in cui possiamo fare a meno dei cognomi perché rappresentano diciamo le nostre madri le nostre nonne negli stessi momenti
Nei momenti difficili quindi io
Sono qui veramente sognante ringrazierà Kohlschreiber tutta la strada che ci ha fatto fare tra sentenze della corte costituzionale tra campagne perché di una Stefano diceva deve cambiare la cultura la cultura si cambia così
Raccontando le storie facendo aderire
La realtà
Alle storie che e
Mettendo in condizioni ciascuno di noi per quel pezzettino che può fare nel lavoro che può fare nello spazio sociale che anche sia un account una bacheca un giornale locale nazionale per ci mette in condizioni tutti
Di aiutare diciamo questi questi pionieri dei diritti a portarne a casa un altro pezzetto ogni giorno quindi
Io vi ringrazio ancora ringrazio voi per l'ascolto e ringrazio soprattutto mattina perché è stato uno degli incontri più interessanti che abbia mai avuto
Grazie
Chiudiamo sul fine vita
Ricordando che l'Uruguay ha legalizzato l'eutanasia ed è il primo Paese dell'America Latina
Che ha compiuto questo spasso storico ce ne occuperemo senz'altro nelle prossime trasmissioni siamo in conclusione ripropongo adesso l'ascolto della rubrica Doug checking la pubblica in tema di politiche sulle droghe a cura di Peppe Brescia buon ascolto
Si avvicina l'appuntamento relativo alla Conferenza governativa sulle droghe che si svolgerà a Roma nei giorni sette e otto novembre due mila venticinque
Citando le disposizioni contenute nel Testo unico sulle droghe la convocazione della Conferenza rappresenta un obbligo al quale adempiere a cadenza triennale
Al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall'esperienza applicativa
Mediante il confronto con soggetti pubblici e privati operanti nel campo del trattamento delle dipendenze
L'appuntamento giunge quindi con un abbondante anno di ritardo rispetto all'ultima conferenza quella di Genova del due mila ventuno ma non si tratta di una novità
Nel corso degli anni la scadenza è stato a più riprese ignorata dei vari esecutivi succedutisi alla guida del Paese
Prima del due mila ventuno infatti l'ultimo evento aveva avuto luogo nel due mila nove a Trieste nonostante varie sollecitazioni delle ONG culminate nel due mila diciassette in una diffida formale al governo
Ripercorriamo l'ora brevemente quello che è stato il percorso dal mille novecentonovantatré ad oggi
Prendendo le mosse da la storia di trent'anni le conferenze nazionali da laboratori di innovazione a pulpiti di propaganda articolo di Grazia zuffa comparso sul sito fuori luogo il ventisei giugno due mila diciannove
Nel mille novecentonovantatré a Palermo si tiene la prima grande conferenza nazionale sulle droghe è un momento di svolta che arriva subito dopo il referendum popolare che ha cancellato alcuni dei punti più controversi della legge Jervolino Vassalli
Sparisce il divieto esplicito di consumo cadono le sanzioni penali per gli assuntori mentre restano le sanzioni amministrative si allenta anche il controllo sull'uso del metadone segnando un passo avanti nella libertà terapeutica
In questo rinnovato clima politico per la prima volta una rappresentante del Governo la ministra Fernanda Contri pronuncia pubblicamente l'espressione riduzione del danno
L'obiettivo dunque non è più solo l'astinenza
Cambia l'approccio all'insegna di una centralità cordata i servizi territoriali con le comunità terapeutiche che pur mantenendo un ruolo preminente smettono di rappresentare l'unica soluzione possibile al trattamento da sostanze
Alla fine dei lavori nasce un programma articolato che affianca agli interventi sanitari anche scelte sul piano penale sebbene in merito alla questione riduzione del danno verrà mantenuto un approccio scandito da visioni contrapposte
Nel mille novecentonovantasette a Napoli la seconda conferenza prova a portare la riduzione del danno all'interno delle politiche ufficiali seppure in un ottica di depotenziamento dei suoi elementi di innovazione da parte del governo
Lo slogan coniato dalla ministra Livia Turco e non a caso contro le droghe cura la vita
La questione penale viene mantenuta in secondo piano
La conferenza di Napoli lascia ad ogni modo un segno il gruppo di lavoro sulla cannabis propone di sperimentare la legalizzazione
La proposta non avrà seguito ma i lavori della conferenza si rivelano decisivi per portare a compimento la depenalizzazione del consumo sancita dal referendum del mille novecentonovantatré
Nel due mila a Genova la società civile prova a rilanciare si formò un ampio cartello di associazioni denominato per un'altra politica sulle droghe
La mobilitazione forte con la partecipazione di reti antiproibizioniste e centri sociali il dibattito e vivace spesso parallele contrapposto a quell'ufficiale
Dal punto di vista politico si assiste a una pesante frattura da una parte il ministro della salute Umberto Veronesi propone la legalizzazione della cannabis e l'uso terapeutico controllato dell'eroina
Dall'altra il presidente del Consiglio Giuliano Amato che non prenderà parte alla conferenza chiude il dibattito le conferenze successive Palermo due mila cinque Trieste due mila nove costituiscono due atti di autolegittimazione della svolta repressiva emanata dal governo Berlusconi
Che proprio in quegli anni produrrà la legge Fini-Giovanardi dichiarata incostituzionale nel due mila quattordici
A partire da questo momento la scadenza triennale inizierà a non essere più rispettata nel due mila cinque a Bologna è infatti la società civile organizzare una conferenza alternativa sotto l'egida della regione Emilia Romagna
Nel due mila ventuno a distanza di dodici anni è ancora genoma ospitare la conferenza l'evento presieduto dall'allora responsabile del dipartimento politiche antidroga Fabiana Dadone
Vede una rinnovata interlocuzione tra governo ed enti del terzo settore culminata nella pubblicazione di un Piano nazionale sulle droghe rimasto però disatteso da parte del governo Melloni
Governo Meloni che optando per l'esclusione delle associazioni del terzo settore nell'ambito della conferenza di novembre due mila venticinque ha già inviato un chiaro segnale circa l'indirizzo politico che intende perseguire
è stato così che diverse sigle del terzo settore si sono costituite in un comitato promotore di una contro conferenza organizzata a Roma tra sei e otto novembre e intitolata sulle droghe abbiamo un piano che faccia proprie le tematiche messa all'angolo da parte dell'esecutivo
Il programma verrà inaugurato da un'apertura internazionale prevista per il sei novembre alla Città dell'altra economia dalle diciotto alle ventuno
Nel corso della seconda giornata ospitata sembra alla Città dell'altra economia verranno affrontati temi inerenti la riduzione del danno la deistituzionalizzazione e le alternative al carcere per i consumatori di sostanze illecite
Concludendo con una tavola rotonda in presenza di esponenti parlamentari
Previsti inoltre nel pomeriggio uno spazio di confronto con i movimenti e le realtà del territorio e un'aria informative e di confronto aperta tutto il giorno con offerta di tre checking e la simulazione di una stanza del consumo
La sera la contro conferenza si sposterà invece al cinema America per un evento culturale
La chiusura avrà invece luogo in Campidoglio la mattina dell'otto novembre con un panel sulla regolamentazione della cannabis e la conferenza stampa finale oltreché un confronto aperto con le amministrazioni locali di è lite
La rete degli enti locali per una politica innovativa sulle deroghe
Nella stessa giornata sempre a Roma si terrà infine la miglior marijuana marcia
Proporremo la nostra strategia e le pratiche necessarie per porre fine alla guerra alle droghe e alle persone che le usano alle discriminazioni sociali alle razzismo istituzionale allo stigma
E promuovere politiche attive rispettose delle conoscenze e delle esperienze dei diritti e della salute
Lo faremo chiedendo il coinvolgimento delle realtà sociali dei territori del mondo giovanile e studentesco del mondo sindacale e del lavoro promuovendo un dialogo con tutte le forze politiche disponibili
Lo faremo proponendo un ruolo da protagonista alle città aderenti alla Rete Elide e chiedendo alle regioni di attuare i livelli essenziali di assistenza della riduzione del danno previsti dalle norme vigenti
Lo faremo con le reti europee della società civile delle persone che usano droghe e con tutti coloro che vorranno portare un contributo a questo percorso
Il disastro del modello della guerra alla droga in termini di inefficacia nel raggiungere qualsiasi obiettivo di riduzione di domanda e offerta di droghe e al tempo stesso di danni collaterali generati
è ormai un'evidenza anche nei documenti ufficiali internazionali e è ineludibile un cambio di rotta radicale nelle politiche sulle droghe
L'asse va spostato dalla repressione dal penale verso una strategia di governo sociale del fenomeno attraverso una completa reali depenalizzazione dei criminalizzazione dell'uso di droghe e la regolazione legale della cannabis
Abbiamo elaborato nel tempo proposte di legge basati su questi principi che intendiamo riproporre nel dibattito istituzionale
E abbiamo indicato in più occasioni
Una serie di misure intermedie per l'attuazione dei LEA e della riduzione del danno per il cambio di paradigma del sistema pubblico nell'ottica della tutela della salute
Per la limitazione delle ricorsa al carcere per le persone che usano droghe potenziando le misure alternative alla detenzione territoriale e con una particolare attenzione alle madri recluse
In una logica di giustizia e di comunità
Governare le droghe è possibile unici che hanno i per fermare la guerra alla droga e garantire i diritti civili e sociali a Roma il sei il sette e l'otto novembre due mila venticinque
Quello che avete ascoltato è un estratto del manifesto della contro conferenza sottoscritto dalle associazioni facenti parte del comitato promotore
A buon diritto Onlus Arci Antigone Associazione Luca Coscioni CGIL CNCA Coordinamento nazionale comunità
Gli antichi
Comunità San Benedetto al Porto Forum droghe gruppo Abele ITA un punto d'network italiano delle persone che usano droghe
Il TAR d'Rete italiana riduzione del danno l'altro diritto la società della Regione l'isola di Arran lilla lega italiana per la lotta contro l'Ajax meglio legale tutela pazienti cannabis medica
Per consultare la versione integrale del testo così come per informarsi circa programma completo e relatori della contro conferenza è possibile visitare il sito www punto conferenza droghe punto it
Questa era la Repubblica Bragg checking
Di Peppe Brescia che ringrazio per la collaborazione questa trasmissione da Mirella Paracchini un buon pomeriggio a tutti
Il maratoneta trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica