Ricorso dei parlamentari Riformatori contro il decreto sulla par condicio

Dino con il terzo motivo i ricorrenti lamenta il cattivo uso del potere di cui all'articolo settantasette della Costituzione invitano la Corte a valutare la presenza dei requisiti di necessità e di urgenza tenendo presente la natura dei diritti politici in questione alla luce della sentenza ventinove del mille novecentonovantacinque della condanna effettuata in contesti diversi
Sia da parte del presidente della LIPU io da parte dell'Ufficio centrale per il referendum circa l'uso dello strumento del decreto legge in materia referendaria e il ricorso di avere chiamato il rifiuto da parte del presidente della Repubblica di firmare un decreto legge che incideva sulla legge relativa al finanziamento pubblico dei partiti soggetta a referendum nonché l'ordinanza ventitré marzo mille novecentonovantatré dell'Ufficio centrale per il referendum
Con la quale si ritenne che il blocco dell'operazione referendarie conseguente l'abrogazione del ministero delle partecipazioni statali non poteva scattare in presenza di un'abrogazione che non era nei Cerretani definitiva essendo stata effettuata con decreto
Con l'ordinanza numero centodiciotto mila di quest'anno
Questa Corte ha ammesso il conflitto solo nei confronti del governo mentre lo ha dichiarato inammissibile nei confronti dei garantiti diffusione dell'editoria ritenendo l'atto nei confronti concreto era stato sollevato inidoneo a valle della sfera di attribuzione dei ricorrenti
Nel giudizio davanti alla Corte si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato
Deve chiedere il ricorso sia dichiarato inammissibile ovvero in subordine respinto che sia anche rigettata la domanda di sospensione
Con riferimento all'ammissibilità del conflitto l'avvocatura richiama la sentenza quattrocentosei del mille novecentottantanove nella quale la corte ha considerato unitariamente la legge degli atti Atessa equiparati escludendo che per tutti questi atti sia ammissibile sollevare conflitto di attribuzione
Pertanto nella memoria si afferma che non è fondato sostenere come invece fanno i ricorrenti che il decreto legge impugnato debba ricevere un diverso trattamento a casa il suo carattere provvisorio
Nel merito l'avvocatura sottolinea che l'istituto del referendum
Rappresenta la massima espressione della democrazia elettorale e di conseguenza anche tale consultazione deve svolgersi secondo regole di parità di ponderazione nell'accesso ai mezzi di comunicazione di massa al fine di evitare
La necessità di assicurare il rispetto di tali condizioni e addirittura l'accentuata quando la scelta elettorale risulta semplicemente binaria e quindi priva di possibili articolazioni sfumato
Quanto all'articolo due del decreto legge nella memoria dell'Avvocatura si afferma che la definizione della propaganda sui media non pare possa ledere in alcun modo le forze che partecipano da fronti opposti a differenza dal momento che esse sono entrambi soggette alle medesime forme di propaganda
Inoltre dalle forme risultano comprensive delle possibili modalità di espressione
E illustrazione delle diverse posizioni
In relazione alla censura rivolta articolo tre sesto comma l'avvocatura osserva che in base a una scelta politica analoga a quella che già era stata fatta con la legge cinquecentoquindici del mille novecentonovantatré
Si è ritenuto che gli spot pubblicitari le inserzioni pubblicitarie non consenta una vera immeritata opzione ma svolgano un ruolo di informazione puramente intuitiva delle diverse posizioni
In tal modo secondo l'avvocatura si è inteso tutelare l'esigenza di una informazione costruttive depurativa anche quando le consultazioni elettorali si sovrappongono dal momento che l'effetto di soggezione di oggi suggestioni di uno spot destinato alla campagna elettorale successiva anche servizi complementari potrebbe inquinare le scelte della consultazione
Infine dopo aver ribadito che tanto i promotori quanto i suoi oppositori sono posti in condizione di parità per quanto concerne il divieto di cui all'articolo tre sesto comma
E che entrambi le parti possono liberamente manifestare le proprie opinioni attraverso tutte le altre forme di propaganda messe l'avvocatura afferma che appare priva di fondamento anche la censura relativa al cattivo uso dello strumento del decreto legge in proposito ci osserva
Che i requisiti della necessità e dell'urgenza sono evidenti nel caso di specie dal momento che una tornata elettorale così significativa comprendente sessioni regionali provinciali comunali referendum
Non poteva non essere disciplinata relativamente alla parità di accesso ai sensi di inoltre l'avvocatura afferma che non rileva il richiamo dei ricorrenti
All'ordinanza di ventitré marzo centonovantatré è difficile fare il referendum quanto il decreto legge numero ottantatré vennero centonovantacinque non ha in alcun modo bloccato le operazioni referendari questo lo Stato
Benissimo
Avvocati noi già conosciamo ovviamente tutti Andrea Icardi non si scritti io vi pregherei in questa discussione orale di limitarli agli argomenti aggiuntivi o comunque esplicazione di quello che è scritto che non siano competitive delle cose già scritte
Professor Caravita
Anzi carica di tritolo
Io ringrazio in primo luogo il presidente della corte per la sensibilità dimostrata nella tempestività della fissazione della decisione circa l'ammissibilità del ricorso cara festività nella
Nella fissazione dell'udienza
Però promette di essere sintetico richiamando il tema
La maternità il problema Elisa
Questione pone sono son venuti della loro numerosità esaurita la difesa
Prende spunto intende farsene carico
Presidente eccellenze il tema verrà va affrontato
Seguendo lo stesso schema della dell'atto come certamente strada relatore e quindi dirò qualcosa sulla legittimazione dei promotori mi soffermerò sull'ammissibilità del conflitto la relazione al decreto legge per poi affrontare le ragioni del perché secondo promotori secondo questa Difesa al governo lato madre poter rispettata
Decidendo sulla attribuzioni costituzionalmente garantita ai promotori e con la conseguenza di costituzionalità perché
è noto che la Corte deve accertare la ricorrenza dei quesiti dei requisiti di ordine soggettivo oggettivo prescritti dall'articolo trentasette cioè il conflitto fra fra organi competenti a giudicare ovviamente valutando della gamba per la delimitazione della sfera retribuzione determinata per i vari profili da norme per quanto riguarda i promotori Laforgia ordinanza passa dal settantotto riconobbe la legittimazione a sollevare conflitto da parte degli elettori quale frazione numero inferiore a cinquecento mila quattro azioni rettorale titolare di una funzione esercita una funzione costituzionalmente rilevante garantita già allora sostenne che non può dubitarsi che la competenza dei promotori del referendum dichiarare la volontà dei firmatari della richiesta
Sempre a diciassette parla di attribuzione promotori costituzionalmente garantito nella funzione di promuovere
Referendum abrogativo e nella successiva sentenza sessantanove riconferma
La corte sottolinea come promotori insieme all'Ufficio centrale governo Presidente della Repubblica la Corte stessa concorrano all'effettuazione della consultazione popolare
E come sarebbe incongruo strumento regimazione a sollevare il conflitto solo il gruppo i sottoscrittori
Quando adesso propriamente compete di attivare la sovranità popolare nell'esercizio a questa normativa diretto acuire il problema della estraneità all'organizzazione stato persona
Ancora la corte ritornato Area ritenuto ammissibile il conflitto sollevato dei promotori quanto avesse garantito alla funzione di provocare lo svolgimento la consultazione popolare questo con le ordinanze uno e due del settantanove
La sentenza trenta dell'ottanta
Alle fa riferimento a questa gamma di bottiglie di dei promotori utilizzando queste parole
E alla modifica del dello dello schema dell'articolo trentanove
Utilizzando queste parole proprio al fine di assicurare il rispetto per la volontà manifestata dalla frazione rettorale che ha promosso la consultazione referendaria e in tutto l'ambito in cui l'attribuzione a questa riconosciute risultino costituzionalmente protette ora
E vero che questa vicenda ha un margine di differenza nel senso che qui non si sta discutendo l'attivazione o del referendum vuol mantenimento impieghi del referendum di fronte ad una legge successiva ma si sta discutendo di una cosa
Che potrebbe apparire diversa però se noi riflettiamo sulla giurisprudenza della Corte e dell'ufficio centrale
Da un lato tutto il filone giurisprudenziale nasce con la sessantotto settantotto posate nessuna classe dice settantotto sulla chiarezza e omogeneità del quesito in cui la Corte Costituzionale ricollega il principio della chiarezza corredato il quesito alla libertà ad rispetto alla libertà del voto degli elettori e quindi al rispetto agli articoli uno quarantotto la Costituzione
Quindi se ne colleghiamo questa vicenda da un lato questo filone giurisprudenziale
Dall'altro coesione giurisprudenziale presente sia nella giurisprudenza della Corte che la giurisprudenza all'ufficio centrale che ha visto
Le e nella la legislazione la leggenda trecentocinquantadue che vede il ruolo dei promotori peculiari peculiare disegnato un peculiare loro dei promotori nella collaborazione con ufficio centrale corte costituzionale
Nella designazione definizione della ratio del referendum e vede un peculiare ruolo dei promotori nel garantire che questa ratio questa finalità del referendum sia continuamente chiarite precisa va bene io credo che se noi teniamo presente in questi due filoni giurisprudenziale quello sulla
Omogeneità leggerezza della ratio legata agli articoli uno e quarantotto
E quello sul ruolo dei promotori così come si è venuto lui sognando da ultimo peraltro proprio nelle sentenze del novantacinque in cui la Corte ha fatto specificamente di rilievo
Alla ratio per individuare la ratio del referendum ha fatto specificamente rilievo alle proposizioni dei promotori
Bene e difficile pensare che si possano artatamente scindere che si possa in modo artificioso scindere
La posizione del corpo elettorale dei promotori in relazione allo svolgimento del referendum da una posizione a mio giudizio giuridici anch'essa costituzionalmente garantita
Relativa al corretto svolge non è possibile pensare a prescindere adesso la quale ricostruzione si voglia dare il rapporto fra corpo elettorale cinquecento mila lettori e promotori presentatori dei referendum su cui la dottrina si è lungamente soffermata
Non è certo possibile pensare che
Questo ruolo dei promotori in relazione a cinquecento mila elettori
E al corpo elettorale possa vedere una collocazione costituzionale solo per quanto riguarda l'attivazione del procedimento referendario e non aggiunge anche per quanto riguarda
Il corretto svolgimento
Di tutto il procedimento referendario il ruolo dei promotori è un ruolo che la legge la giurisprudenza disegnato su tutto l'arco del procedimento referendario dal momento della presentazione domande almeno almeno fino al documento lo svolgimento del referendum in tutta questa fase
Del procedimento referendario i promotori esistono sono presenti e tutela no si pongono come garanti della sfera costituzionalmente garantite delineato dall'articolo settantacinque proprio al fine il voto referendario sia un voto come ha chiesto la Corte che possa avvenire in condizioni di tutte la libertà del voto degli elettori
E sotto questo profilo ritengo che sia di poter ribadirgli per chiedere dalla questa giunti sino a bordo di ribadire la legittimazione affermata prima facie con l'ordinanza di ammissibilità
Era inizio aprile
Nessun problema pare sussista invece circa la legittimazione del Governo in persona del Presidente del Consiglio dei ministri
L'altro problema è noto è quello del decreto legge l'atto contro cui si rivolge si è rivolto questo conflitto è un decreto legge nel decreto legge venti marzo novantacinque numero ottantatré
Ora l'avvocatura nella sua difesa ha ritenuto di poter opporre all'ammissibilità del presente conflitto in modo ultimativo conclusivo la sentenza quattrocentosei dell'ottantanove invocando la quale precedente insuperabile
Ora in primo luogo va ribadito senta ricordato che la giurisprudenza di questa Corte i casi si riscontrano un pochi casi di orrori derivanti dal fatto che un organo come la Corte costituzionale non può non essere sensibile ai mutamenti del quadro istituzionale e questa eccellentissima corte ben sa quanto è mutato negli ultimi cinque anni il ruolo la con del del decreto l'illuso
L'abuso dei decreti legge bello sa basti ricordare la sentenza ventinove del novantacinque diversi recentissimo seminario avvenuto a novembre proprio sulla documentazione d'urgenza ma a parte questo la verità e che la quattrocentosei del novanta nell'ottantanove non costituisce un precedente in senso tecnico
Peraltro quella sentenza sia pur detto con il massimo rispetto e sotto alcuni profili criticabile
Giacché tutto il ragionamento di quella sentenza tiene costruito intorno alla ad una presunta centralità per il sindacato incidentale nel nostro sistema di giustizia costituzionale in realtà questa centralità è un po'
Ho una forzatura
Dissi nostro sistema di giustizia costituzionale di garanzie costituzionali giurisdizionali un sistema unitario che non conosce figli nel sistema incidentale di accesso sulle leggi e figliastri
Gli altri sistemi di accesso principale conflitti
Controllo sui referendum giudizio penale ma e un sistema unitario in cui tutte le competenze in diversi modi in cui possono essere attivati entrano accorre a comporre un quadro congruente di garanzie
Inoltre per quanto e per quanto riguarda il solo accesso solo controllo sulle leggi
L'accesso in via principale la corte sia in via teorica così come in concreto posto sul medesimo piano dell'accesso in via incidentale come dimostra anche in via di fatto la vicenda degli ultimi cinque sei anni in cui moltissime delle più importanti sentenze della Corte costituzionale sono avvenute in via principale attimi di ambiente mi ricordo che facilmente quelle in materia ambientale rigida il giudizio sulla Galasso sulla legge parchi sull'Adige parcheggi sulla legge cacciò tutti giudizi avvenuto in via principale
Se in queste due proposizioni sono vere cade in buona parte il cuore del ragionamento di quella sentenza tutta centrata dice
Sull'idea rimasta portante del nostro ordinamento e la preminenza alla legge degli antiquari e dei Parati idea che ha portato ad un particolare favore per l'operatività della legge
E dall'altra loro postulato per la loro costituzionalità vada verificata nel loro impatto sociale cioè nella loro concreta incidenza sui
Sugli interessi reali questa è una valutazione del sistema di giustizia costituzionale non è una prescrizione sistema del complessivo sistema di giustizia costituzionale
D'altra parte è inutile che ricordo che la dottrina qualificata ritenuto sia prima
Sa che il peso in giustizia costituzionale pagine trecentottanta ma soprattutto dopo la sentenza dopo la quattrocentosei dell'ottantanove
Che e qui cito Paladin novantuno spaccio settecentottantotto e la causa scatenante del conflitto in esame può consistere di massima in qualsiasi tipo di atto di comportamento imputabile ad un altro potere dello Stato
Il ricorrente ritenga invasivo lesivo delle proprie attribuzioni in questo senso efferente Sorrentino le lezioni del novanta pagine ottantanove del barile diritto pubblico
Del novantuno
La sentenza peraltro riguardava l'articolo sedici della legge quattrocento quindi una legge ordinaria del Parlamento
E la Corte sottolinea in più sottolinea in apertura in linea di principio
E da un punto di vista meramente grafico mette il richiamo agli atti con forza di legge sempre fra parentesi la legge a riprendersi e gli atti con forza di legge chiusa parentesi
E comunque peraltro del conflitto viene annesso contro la approva parentesi io qui pubblicazione di chiudo la parentesi un decreto delegato
Ricordando una vecchia idea che si potesse fare conflitto non contro la legge ma contro la pubblicazione della legge qui il decreto delega quindi tanto con forza di legge
è il conflitto sul decreto delegato è ammesso sia pur sotto il profilo della sua pubblicazione
Ma comunque in realtà insisto la sentenza non è tecnicamente un precedente giacché si riferisce alla legge e non si riferisce a il decisum punto deciso riguarda la legge e se si vuole invocare la dottrina del precedente oltre al presidente ma invocata a trecentosessanta gradi facendosi carico tutto ciò che comporta l'adozione del precedente
E la tutela del precedente gli ordinamenti che ad essa riconoscono un fondamento concordi l'uso della tecnica distinguerci quindi l'uso di quella tecnica per cui il presidente dell'Anas solamente sul punto preciso e il punto decisivo riguarda la legge
In realtà quindi non essendo un precedente non spetterebbe a me dimostrare che non si applica la quattrocentosei spetterebbe all'Avvocatura dimostrare che la quattrocentosei si applica a questa vicenda
Ma anche voler accettare che la dimostrazione Specchia questa difesa io non credo che ci sia un grande problema
A dimostrare come il conflitto decreti legge sia debba essere ammessi
Non c'è bisogno di richiamare la nota di di Esposito sui decreti legge anche se in realtà oggi sempre più tornerebbe utile un un'utilizzazione più ampia di quella tesi di Esposito secondo cui il governo alla possibilità ma non la potestà e la competenza dell'altare decreti legge
E apparirebbe utile proprio per cercare di porre un freno ad un uso sempre più grave che peraltro sempre più sconcertante dei decreti legge
Ma non c'è bisogno di richiamare questa tesi
Basta ricordare
Come tutta la dottrina è oramai giurisprudenza riconoscano come in verità e sì che i decreti legge non posseggono compiutamente nell'uno o nell'altro di questi bei caratteri essenziali cito Paladin una le lezioni a pagina quarantaquattro e i caratteri essenziali Paladin ritiene non attribuibili al decreto legge sono la forza e il valore di legge proprio in ragione della sua precarietà e provvisorietà
E in questo senso in questo senso si muove e tutta crescente rischia barile se i fucili a Sandulli più riuscendo
E peraltro in questo quadro si muove anche il rapporto definizione del rapporto decreto legge e legge di conversione Dante famous mai accertata che la degente la legge di conversione comporti una vera e propria novazione della fonte
E in questo senso si è mossa
L'ordinanza centrale citata dall'industria relatore che ha dichiarato che le operazioni referendarie non cessavano a seguito di un decreto legge giacché il decreto legge non era in grado di abrogare definitivamente
Per la sua precarietà e provvisorietà la legge sottoposta a referendum
Il rapporto fra TL legge di conversione la precarietà e provvisorietà del primo la natura della seconda che assorbe in sé il primo atto
Farsi che il decreto legge assuma oggi all'otto maggio mille novecentonovantacinque agli occhi dei promotori e di fronte all'ordinamento la natura di un mero comportamento e si impone consociati solo in ragione della clausola di salvezza contenuto nell'articolo soltanto se in realtà anche a non voler riconsiderare la quattrocentosei dell'ottantanove evidente come il decreto legge di cui stiamo discutendo appare
Agli occhi giochiamo su questa questo conflitto un vero dal Governo
Che così sia e confermato se ci si sposta poco più avanti nel tempo se ci si sposta al venti maggio mille duecentonovantacinque a quella data che interna la campagna elettorale perché la campagna elettorale terminerà il nove potranno aversi tre evenienza decadenza stunt del DL
Conversione del DL in legge decadenza del DL reiterazione in tutti e tre i casi quale che sia l'evenienza che si abbia al venti maggio novantacinque questo DDL
Questo DNA di cui oggi discutiamo non ci sarà Gino sarà inesistente dall'ordinamento
Risultando confermato che questo Dl destinato ad essere nero comportamento del governo
Proprio nell'azione a questo punto è necessario e opportuno soffermarsi un attimo per introdurre un problema che riguarda sia l'ammissibilità ma anche la Regione in concreto ha provocato dal DL
A oggi otto maggio l'iter del Dl il seguente
La Commissione affari costituzionali della Camera a ritenuto esistenti i presupposti di costituzionalità
Mancano quindi perché il procedimento di approvarli conversione sia terminato tutte quelle altre fasi
Dibattito in Commissione affari costituzionali approvazione della Commissione
Camera Senato e via di questo manca sostanzialmente tutto il procedimento
Perché anche a voler contingentare i tempi nella maniera più drastica mai si farebbe in tempo a convertire il decreto legge dunque la campagna elettorale che inizia fra due giorni
Partirà senza che i promotori negli altri soggetti favorevoli e contrari ai ai referendum in discussione sacchiano come sarà disciplinato il prosieguo di questa campagna elettorale
Se la campagna elettorale alla disciplina da dal regime precedente viene conversione decadenza e e basta se sarà disciplinato da un nuovo DDL modificato se sarà disciplinata da questo stesso viene a oggi
E
Se la corte non interverrà
A domani la campagna elettorale partirà senza sapere la campagna referendaria partirà senza sapere come potrà terminale
Si tratta a mio giudizio l'elemento che esplica in modo chiarissimo la ragione per cui i promotori non possono lato non possono essere ritenuti i poteri dello Stato
Dall'altro spiega l'ammissibilità del conflitto nei confronti del pm dall'altro ancora chiarisce illumina le lesioni al competenza costituzionalmente garantite provocate dal DL
Per cui anche sul punto della della ammissibilità del conflitto sulle quali visiti oggettivi pare di poter concludere
Che
Il conflitto contro il decreto legge non posso non essere ritenuto ammissibile
Sotto il profilo del merito va ricordato chiaramente come il conflitto non si configura come una di indicarci potestatis
Il potere del Governo di mai Dl non è certo rivendicato dei promotori bensì secondo la
Più moderna ma ormai consolidata configurazione del conflitto sotto il profilo del cattivo uso del potere e ricordo le parole chiare della sentenza mille cinquanta del mille centocinquanta dell'ottantotto e ancora più chiaramente forse la centoventinove
Del mille novecentottantuno
Secondo cui il conflitto si estende a comprendere ogni ipotesi in cui dall'il legittimo esercizio di un potere altrui consegua la rinnovazione di una sfera di attribuzione costituzionalmente assegnato all'altro soggetto
Un primo profilo riguarda l'usura decretazione d'urgenza
Ex articolo settantasette basterà quindi la stella di sfondo la visione delle competenze costituzionalmente garantite ai sensi dell'articolo settantacinque a questo punto dobbiamo vedere come eventualmente altre lesioni altre violazioni della carta costituzionale della legge trecentocinquantadue eventualmente Reader Viganò riverberi nonché rido Condino in violazione dell'articolo settantacinque
Un primo profilo quello della decretazione d'urgenza mancano a mio giudizio gli straordinari requisiti decida di urgenza
Per l'uso del decreto legge in relazione alla campagna referendaria ricordo che il decreto legge era del venti maggio novantacinque del venti marzo i referendum sono stati fissati
In una data che è di metà aprile si svolgeranno l'undici giugno con la campagna elettorale che inizia l'undici maggio c'erano un paio di mesi per disciplinare ed eventualmente e comunque si poteva fa richiamare la cinquecento quindici del novantatré renderla applicabile al si poteva estendere l'impianto della cinquecentoquindici nel novantatré ai requisiti ai referendum
E i requisiti illecita di urgenza sono controllabili da questa eccellentissima corte come già è stato statuito con la ventinove del novantacinque secondo profilo riguarda l'uso del decreto legge in materia elettorale referendaria una violazione articolo settantadue del quarto comma del quindici della quattrocentottantotto
E la violazione poi la gravità della violazione e chiarissima si si riflette sulla situazione temporale così come prima
Ho esemplificato e ricordo che nella trecentodue dell'ottanta con dell'ottantotto la corte trasse dalla proprio dalla reiterazione del decreto legge una illegittima interferenza nelle competenze regionali
Provocata dal continuo spostamento dei termini che quel decreto legge
Creava
In questo lasso di tempo il continuo spostamento del termine decorrenza per le stanze di parere
Conseguente legittima reiterazione dei decreti ha prodotto un'indubbia interferenza sulle competenze amministrative regionali nel senso che il perito dovuto dispiegamento della delle delle loro della loro Facco delle facoltà di competenza regionale
Per alle undici anni oggi non sappiamo che questo decreto legge non rimarrà in piedi e quindi abbiamo questa situazione che crea un'illegittima interferenza nello stesso modo a trecento all'ottantotto averlo l'ottantotto sui poteri costituzionalmente garantiti alla sfera del referendum
Io vorrei sottolineare che tutte le violazioni contenute negli articoli due e tre quattro e quattordici nonché in altri articoli del decreto legge riguardano spegnere i diritti di libertà
Per i quali la Costituzione la giurisprudenza della Corte impongono una riserva di legge assoluta in materia di articolo ventuno l'ha detto chiaramente da ultimo la centododici del novantatré bene il decreto legge non rispetta mai questa indicazione perché dà semplicemente indicazioni generalissimo
Ma per punti importantissimi non rispetta nemmeno il minimo richiesto
Nel caso di riserva di legge relativa attribuendo al Garante un'ampiezza di poteri assolutamente ingiustificata e fonte di gravissime violazioni dei diritti civili e politici
Non mi soffermo sulla descrizione del contenuto del decreto legge
Sicuramente notissima
Gli eccellenti simili
Giudici
E mi limito a ricordare mi limito a ricordare che il decreto legge tocca le materie dell'articolo ventuno e del dell'articolo ventuno l'articolo quarantotto quarantanove cinquantuno
Faccio cinquantuno non per cui non per la per la parte oggi in giudizio
Per quanto riguarda l'articolo ventuno la più recente se una recentissima sentenza alla Corte da centododici del novantatré
Disse chi che è un imperativo costituzionale che il diritto all'informazione garantito dall'articolo ventuno sia qualificato è caratterizzato dal pluralismo delle fonti a cui attingere che comporta fra l'altro il vincolo legislatori impedire la formazione di posizioni dominanti
Di favorire l'accesso al sistema radiotelevisivo il massimo possibile di voci diverse
In modo tale che il cittadino possa essere messo in condizione di compiere le sue valutazioni
Dall'oggettività imparzialità dei dati forniti dalla completezza dalla correttezza e dalla continuità dell'attività di informazione dal rispetto di una serie diritti
E ancora nella giurisprudenza della Corte noi troviamo l'espressione già nella sentenza ottantaquattro sessantanove per cui la libertà di propaganda espressione di quella di manifestazione del pensiero garantita dall'articolo ventuno e pietra angolare dell'ordine democratico
Già nella sentenza ottantasette del sessantasei la corte ultra inserire la propaganda protezione così apprestata affermò che si è assicurata fino al limite oltre il quale risulti diverso
Metodo democratico
Se è vero allora che la propaganda in diritto
La propaganda è un diritto e la propaganda elettorale un diritto che ha il suo fondamento gli articoli ventuno e quarantuno quella referendaria negli articoli sull'A ventuno e quarantotto quella referendaria articoli ventuno quarantotto settantacinque essa può essere regolamentato disciplinata mandano esclusa quando i Chirita per non incorrere per non incorrere nella violazione dell'articolo ventuno e così esplicitamente statuiti
Una sentenza non recentissima ma nemmeno degli albori di questa corte Carella centotrentotto l'ottantacinque
E
Quindi è alla luce di queste principi
Turismo da un lato ma su questo dirò una parola alla conclusione
Ma dall'altro continuità e completezza di informazione
E dall'altro ancora natura assolutamente costituzionalmente garantita della propaganda elettorale che la struttura del decreto legge deve essere valutata ebbene il decreto legge intanto
Dice che all'articolo due della propaganda elettorale e referendaria
Si esercita solamente in alcune forme e è consentita solo in alcune forme domando se ne dedurrebbe in altre forme vietati perché è una palese violazione dell'articolo ventuno e della giurisprudenza
Ancora il decreto legge crea una distinzione fra propaganda e pubblicità assolutamente incomprensibile
All'articolo ventidue dice il decreto legge che per propaganda elettorale s'intende l'esposizione sulla stampa missionario televisive delle caratteristiche oggettive e soggettive delle vigne eccetera e per pubblicità elettorale tende a rimestare insieme di messaggi brevi diffusi attraverso inserzioni sulla stampa spazza cardine del contenuto con l'articolo tre e finalità promozionali bene proprio le sentenze che citavo
La sentenza ottantaquattro sessantanove
Spiega e dice che la propaganda e di per sé diretta convincere non si capirebbe che cos'altro potrebbe essere diretta la propaganda per cui questa distinzione dell'articolo ventidue e veramente assolutamente incomprensibili e fuorvianti
La propaganda sarebbe espositiva e la pubblicità promozionale
I dubbi mi pare che siano ampissimi amplissimi e ancora
E ancora
Nell'interpretazione dell'articolo due così come dato dal garante dal giudice civile si è ritenuto che siano vietati non solo gli annunci di manifestazioni di
Fatti che avverranno nei mezzi di comunicazione di massa ma che siano vietati anche gli annunci
Televisioni
Sulla stampa di eventi che avvengono nel Paese vale a dire non è possibile secondo l'articolo due dare notizia sul giornale o su ipogeo su un settimanale o sulla televisione del fatto che qualcuno parlerà o o contro un referendum ma
In un cinema in una chiazza in un teatro
L'interpretazione data
Però poi assegnare
Decide decisioni del giudice civile su settecento la decisione del Garante su questo punto l'interpretazione data che non è possibile dare annunzio sui mezzi di comunicazione di massa di eventi che si riferiscono
Alle campagna elettorale verrà con il che in un momento in cui fortunatamente tutte quante le persone
Possono essere raggiunte formarsi una convinzione essendo informati ed ex informata coscienza si vuole impedire di utilizzare i mezzi di comunicazione di massa non già per passare sporto non già per fare propaganda ma per annunciare che qualcuno parlerà in un teatro
Anche questo rientra nella pubblicità anche questo sarebbe vietato
Tant'è che se avete
Notato i giornali guardato fatto caso ai giornali e alle televisioni negli ultimi nell'ultimo mese non si è mai visto l'annuncio
Il soggetto politico X parlerà a sulla campagna elettorale perché era ritenuto vietato
Dall'articolo due
Bene
Peraltro tutte queste disposizioni questi divieti questa questo cumulo di divieti
Ha avuto un effetto deleterio sul sistema e avrà ancora di più un effetto deleterio su tutto il sistema dell'informazione
Perché il sistema dell'informazione composto da settecentocinquanta emittenti
Radiotelevisivi televisive locali del Duemila radiofoniche locali oltre le emittenti nazionali il sistema informativo si è visto sottratto quel canale che la pubblicità
La pubblicità secondo la giurisprudenza alla corte della duecentotrentuno ottantacinque la l'apporto rappresentato dagli introiti pubblicitari considerato indispensabile per la sopravvivenza dei mezzi di comunicazione di massa
Sì sono colpite non solo essi colpirà non solo le emittenti nazionali ma anche locali
Sottraendogli questo introito e costringendo le come è avvenuto per la campagna elettorale a papà la recente campagna elettorale regionale a un sostanziale e assoluto silenzio
Il decreto legge poi come die
Gli altri palesi violazioni dell'articolo ventuno
Lì dove detta come si devono comportare registi conduttori ospiti anche queste norme si applicano i referendum ai sensi del la legge sulla selezione degli ospiti sul comportamento di studio e vietato esprimere opinioni anche in forma indiretta si dice all'articolo sei del del decreto legge anche in forma indiretta il che vuol dire che potrebbe bastare un sorriso un'alzata di sopracciglio e per costituire la violazione del del decreto legge e c'è una recente vicenda in cui ma all'interno della discussione sul progetto di legge sulle nuovo sulle radio televisioni è stato chiesto all'onorevole Paissan nel corso di una trasmissione che legame c'era fra Progetto di legge in discussione alla Camera il referendum l'onorevole Paissan cosa da tutti immaginabile ha risposto che se non si fosse approvato prima del referendum occorreva votare sì ai tre referendum sulla e forse anche al quarto non mi ricordo sulla sul sistema televisivo costi assolutamente evidente nel contesto ragionamento del dell'onorevole Paissan bene è stato aperto un procedimento contro questa trasmissione perché evidente che in questo contesto di disciplina ma minuziosa
Questa costituiva una violazione del decreto legge stridente significa veramente ingessare il dibattito politico immobili inaccettabili
Ricordo semplicemente che dopo aver parlato di fattibilità delle leggi per tanto tempo si costruisce un decreto legge in cui si danno poteri al garante in primo luogo assolutamente sfornite di criteri
Ricordo semplicemente che il Garante se dovuto porre il problema di disciplinare di verificare dove è possibile campagna elettorale dove non è possibile in relazione allo svolgimento numerosi Golgi mentori elezioni in questo periodo
Per cui il Garante ha fatto questo dicendo che in una regione si può in un'altra regione non si può fare propaganda e pubblicità elettorale in maniera assolutamente sfornita di criteri da parte della legge del decreto legge quindi con assoluta violazione dell'articolo dodici al vaglio di un articolo ventuno
E poi sottolineo come questi poteri attribuiti al Garante questo sistema della legge sia assolutamente paradossale
L'articolo undici impone
A tutte le emittenti radiotelevisive di registrare su un supporto magnetico la totalità dei programmi e di consegnarle quotidianamente alla Guardia di Finanza
Un breve calcolo settecentocinquanta emittenti televisive locali
Un paio di mesi di campagna elettorale prima referendaria poi quindi un paio di mesi di copertura fa arrivare a una cifra che intorno alle centocinquanta mila duecento mila cassette che dovrebbero essere consegnate conservata alla quale Pontida
Una
Ed è credo inutile sottolineare la paradosso di questa vicenda
E sottolineo che in tutta la vicenda l'articolo quattordici è segnato da una palese patente sproporzione fra mezzi e fini le sanzioni costruito dal decreto legge il sistema di sanzioni talmente violento
Che porta che della qualificato veramente
Il legittimo sotto il profilo della mancanza di proporzionalità e la controprova l'abbiamo appena avuta e talmente incongruente nel rapporto mezzo affine che le emittenti radiotelevisive e la stampa è stato silenziosa
Una sola parola contro il sesto comma su cui richiamo integralmente quanto detto cioè il carattere assolutamente incongruente della divieto di campagna elettorale di campagna referendaria se c'è sovrapposizione di campagna elettorale
E il solamente incongruente perché basta sta anche a voler mantenere il divieto
Di campagna
I divieti di pubblicità
Bastava verificare il contenuto degli eventuali spot referendari se lo spot referendario l'eventuale complicità referendario l'eventuale propaganda referendaria nel periodo precedente ai trenta giugno fosse stata tale da influire sulla campagna elettorale politica amministrativa si potrebbero profondi attivare gli strumenti ordinari ma non c'è bisogno di vietare tutto per garantire che non ci siano violazioni che non ci siano lesioni bene è vero che la campagna amministrative finita ma è anche vero che non sappiamo ancora quando si svolgerà il referendum e quindi già che è sempre possibile
Uno slittamento del referendum ma nel caso di scioglimento anticipato il fatto che oggi tutti lo diamo per scontato non è questione
E qui politiche qui entra in rilievo e quindi l'interesse dei promotori ad avere una pronuncia sul tre secondo sul tre sesto comma rimane anche oggi otto maggio assolutamente integro de
Integrate presente
Concludo chiedendo scusa della lunghezza ma
Cioè erano sinceramente una serie di problemi sia processuale sia sostanziali su cui mi sembrava opportuno spendere una parola bene il nostro sistema costituzionale si riconosce indi in modo indefettibile
E alcuni principi fondamentali quello democratico quello liberale quello pluralista quello personalista che accomunano la nostra Costituzione alla grande tradizione liberale democratica e sociale della cultura occidentale
Qui siamo di fronte a un atto che pretende di colpire alla fonte
E alla base alcuni di questi diritti impedendo che il momento più alto della democrazia i momenti più alti della democrazia sono i momenti la campagna elettorale
E nel caso italiano referendario si svolgano potendo usufruire della massima ampiezza della massima libertà del dibattito politico
Ma io vorrei dire
Che scende il decreto legge un errore di fondo
C'è un errore di fondo che è può essere sottolineato andando a vedere la sentenza recente di questa corte sulla legge Mammì da quattrocentoventi del novantaquattro bene la Corte li visse che se rimane fermo come ineludibile imperativo costituzionale la necessità di garantire il massimo di pluralismo Esterno
Onde soddisfare attraverso una pluralità di voci e concorrenti il diritto del cittadino all'informazione
Altrettanto fermo rimanendo il pluralismo interno inteso come apertura alle varie voci presenti nella società
Incontra inevitabilmente dei limiti in ragione principalmente delle libertà assicurate all'impresa vuoi dall'articolo ventuno voi dall'articolo ventuno
Pluralismo in testa Hernan pluralismo interno in segno ha insegnato recentemente questo eccellentissima corte cito hanno entrambi una propria dimensione collocazione e non sono fra loro fungibili o surrogati
Si ride vela in questo modo l'errore di fondo del decreto legge
Che è anche un errore costituzionale aver pensato di poter realizzare
Sostanza che sostanzialmente per il solo settore televisivo una in parrocchia indebita surrogazione del pluralismo Esterno richiesto ma oramai imposto dalla quattrocentoventi del novantaquattro con un pluralismo interno imposto per legge
Ma in realtà questo pluralismo interno imposto per legge
Ha rischiato di dire è diventato
Nei questo mese e mezzo e rischia di diventare anche per la campagna referendaria non già pluralismo interno ma un sì nel un silenzio al plurale un silenzio di tutte le voci entrano a comporre
Il dibattito politico
Di questo Paese
Il governo parafrasando la vicenda di Colombo
Ha cercato di Busca dalle Indie per imponente ma così facendo non ha trovato l'America del pluralismo Inter sterno ma solo incostituzionali lesioni dei diritti civili e politici dei cittadini violazioni delle garanzie
Economico diretti e
Il ragionevole attribuzione di poteri all'Appia
Questa palese contraddizione con la lettera con lo spirito della Costituzione e con l'indicazione del giurisprudenza la corte merita di essere sanzionata in questa sede per questo io concludo chiedendo alla Corte di voler dichiarare in primo luogo e non spetta al governo disciplinare con decreto legge
Le campagne referendarie
All'uopo annullare il decreto legge o nella sua totalità
Ho in subordine per la parte in cui si riferisce alle campagne resa in via subordinata che non spetta alterato al Governo disciplinare
Vietare l'uso dettare la propaganda e la pubblicità elettorale e sanzionare un sanzioni alle sanzioni previste all'articolo quattordici l'evento e violazioni questi divieti e annullare per l'effetto gli articoli due tre sei e quattordici del decreto-legge
Organo dello Stato proprio
Ho
Signor Presidente e signori della Corte vorrei anzitutto assicurarmi nel senso che il mio intervento sarà molto più breve di quello
Signor difensori
Che mi ha preceduto
Anche perché io non devo parlare
Di tutte le cose che invece qui sono state dette che che non mi sembra siano oggetto
Dei motivi del ricorso per il confine
In particolare non credo di dover parlare di tutti quelli descritti quegli addebiti che sono stati mossi al decreto legge per comportamenti attribuiti al garante nei tuoi confronti il conflitto è stato dichiarato inammissibile
Ovvero per i riferimenti alle
Alle centocinquanta mila duecentocinquanta milioni di cassette che come la corte pensa servono per garantire lo svolgimento immediato di un giudizio altare entro ventiquattro ore su ricorso perché serve al punto di giudicare in base alla cassetta della guardia di finanza
Se lo sport sia non è corretto
Non mi sembra che si debba discutere delle sanzioni
Il decreto legge
Michelle al potere del garante
E non mi sembra neppure che si debba discutere dell'eventuale adesione alle risorse pubblicitarie delle emittenti nazionali o locali questi credo che siano aspetti non trattati di corso e che quindi non dovrebbero trovare ingresso ove la corte come io non credo e come io auspico non pervenga all'esame del merito
Non mi soffermerò neppure sull'aspetto soggettivo dell'ammissibilità del conflitto mentre qualche parola vorrei vorrei aggiungere a quanto abbiamo scritto sull'aspetto oggi
Si dice che la sentenza vostra quattrocentosei dell'ottantanove non costituisca
Nel caso un precedente
Perché la sentenza si riferisce non ad un decreto legge emanato un decreto legislativo
Perché la sentenza parla delle leggi e degli atti ad essi equiparati e rimette tra parenti si e perché il decreto legge un mero comportamento e non è un atto avente valore di legge come mi sembra dire l'articolo centotrentaquattro della Costituzione
E quanto è precario può non essere convertito può essere il dato tutte cose che sappiamo
Ora il a parte il fatto così per puntualizzare che all'inizio del paragrafo del della sentenza quattrocentosei dell'ottantanove riferimento agli atti equiparati alla legge non è trasparente sin da questo estremamente una mia pignoleria
Volevo dire che uno stand mentre riguardante la cura delle ragioni per le quali faticosamente si è pervenuti con la quattrocentosei nell'ottantanove a quella decisione di inammissibilità ma le ragioni si incentrano appunto
Sulla
Visione strutturale unitaria del sistema
Di controllo pur di costituzionalità delle leggi che attiene salvo i casi previsti espressamente di ricorso diretto avviene in via incidente allora se così è è mi sembra inutile parlare in questa sede della
Non certo
Concerto auspicabile prassi di reiterazione dei decreti legge e di abuso in questa reiterazione dei decreti legge mi pare che la giurisprudenza
Della Corte
Anche in vigenza di questa prassi non abbia mai ricambiato la sua idea di manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale sollevate conto un decreto legge che non c'è stato
Convertito
D'altro canto noi non ci nascondiamo Merlo abbiamo nascosto negli scritti che situazioni come quella che si presenta oggi all'esame della Corte
Possono essere situazioni che cito una frase della sentenza quattrocentosei determinano la formazione zone franche di incostituzionalità quindi in questa in questa vicenda
Cioè gli effetti di questa vicenda la corte
Serie già rappresentati quando ha deciso con la sentenza quattrocentosei dall'ottantanove per l'inammissibilità del ricorso
Sì c'è rappresentata e il sistema così come è strutturato dalla legge costituzionale può determinare delle zone franche di incostituzionali
E a e ha risposto a questo problema ha risposto a questo problema non allargando i termini del conflitto
Di attribuzioni tra poteri dello Stato ma dicendo che necessaria una revisione costituzionale per attribuire il ricorso diretto con sospensiva immediato contro per esempio il decreto legge ad altri poteri costituzionali diversi da quelli e questo potere già quindi se volete oggi non c'è nulla di nuovo in queste c'è un decreto legge che venga certamente degli affetti che potrà essere convertito non convertito reiterando ma queste conseguenze
Se volete deprecabili del decreto legge che peraltro è previsto dalla Costituzione
Sono state già affrontate dalla Corte costituzionale e risolte nel modo e risulta dalla sentenza quattrocentosei criterio appena richiama quindi in via principale la difesa del presidente del consiglio dei ministri ritiene e non soltanto per questa vicenda ma parlo per ragioni di carattere costituzionale generali
Ritiene e il conflitto di poteri nei confronti del decreto legge non possano essere Amex
Nel merito io ho notato mi perdonerà il professor Caravita di Toritto se
Se se sottolineo questa
Che per me è una contraddizione ho notato appunto una contraddizione nella difesa volta dai
Per conto di ricorrere
Cioè si sono citate sentenze a favore del pluralismo a favore della propaganda
A favore della libertà del diritto all'informazione e non ci si è resi conto che questo decreto legge adempie proprio ed essenzialmente allo scopo di assicurare
La parità di accesso cioè la par condicio
Qui si dimentica che prima di tutto l'articolo due offre innumerevoli direi totali forme di propaganda elettorale
Che era la la via maestra secondo la mia modesta opinione per illustrare compiutamente i quesiti del referendum e predisporre le ragioni a favore del sì
Più a favore del no quindi non è lo spot pubblicitario la via maestra per la campagna elettorale referendaria la via maestra e la propaganda assicurata dall'articolo due che non è assolutamente vietata dal decreto legge impugnato che almeno espressamente che riguarda anche gli relativi annunci alla fine del paragrafo uno di questo articolo due
Ma quel che conta è prendere le mosse proprio da questa giurisprudenza costituzionale sul diritto all'informazione
Ma anche dalla giurisprudenza costituzionale sulla mancanza di un pluralismo
Informativo oggi nel nostro Paese
E giurisprudenza che è stato anche essa secondo me in modo contraddittorio richiamata dalla e Greggio difesa dei ricorrenti
Con la sentenza quattrocentoventi novantaquattro a proposito dell'articolo quindici della legge duecentoventitré del novanta in quella occasione che riguardava
Probabilismo informativo la Corte ha constatato che nell'attuale momento storico non esistenti in Italia una garanzia di pluralismo di informazione
Televisiva
Il decreto legge rendere atto di questa constatazione
E si preoccupa di vietare la pubblicità
Elettorale con referendaria cioè gli spotter i messaggi di trenta secondi o di tre minuti massimo diventa cosa assolutamente diversa dalla propaganda elettorale si preoccupa di vietare questa pubblicità
Perché nord non potrebbe essere data la situazione di fatto esistente oggi in Italia constatava dalla corte
Con la sentenza quattrocentoventi del novantaquattro non potrebbe essere una situazione paritaria cioè ci sarebbero delle emittenti televisive di avrebbero il quasi monopolio della pubblicità elettorale e o riso ereditaria
E questo sarebbe una revisione molto più grave all'una libertà di espressione del voto dei cittadini nel referendum di quelle delle quali di abbandonato finora il professor Caravita di Toritto questa signori è la ratio dell'articolo tre
Comma sei del decreto legge impugnando questa è la ragione principale per cui la pubblicità elettorale è vietata in certi periodi questa è la ragione fondamentale per la quale il decreto legge garantisce la parità di accesso e la par condicio
Che il rigetto senza una norma di questo tipo sarebbe gravemente compromessa come chi di voi vede la televisione può constatare con i propri occhi tutti i giorni
Quindi
Dire che il decreto legge con l'imporre il silenzio
Costringe
Che tanti annichilisce la libertà di espressione
Ti voto da parte dei cittadini nelle elezioni Ponnelle rendono e dire secondo me cosa completamente contraria
Alla realtà decreto legge in effetti garantisce questa libertà di espressione di voto sottraendo la competizione elettorale o referendaria all'influenza parziale e potente
Di una di una forzate le crisi
Già che non è bilanciata attualmente nel nostro Paese che nel nostro ordinamento che non sono parole mie queste non sono parole dalla Corte costituzionale
Io credo che
La Corte mi perdonerà se il mio intervento si ferma qui ma mi pare che sul problema dell'ammissibilità e sul problema del merito
Questi siamo i punti principali della controversia che su questi mi sono permesso di insistere chiedo quindi che ricorda
Sia dichiarato inammissibile o in subordine Crespi grazie l'udienza è chiusa la seduta è tolta