La situazione della produzione dell'energia elettrica in Italia

Radio radicale siamo al Palazzo dei congressi di Firenze dove si è tenuto un incontro tra la dirigenza nazionale dell'ENEL e le autorità della Toscana il presidente Chicco Testa si è fermato a parlare con i giornalisti e la prima domanda che gli viene di alta è sui problemi inerenti la sovrapproduzione di energia e l'apertura del mercato sentiamo cosa risponde il presidente dell'ENEL
Ciò tanti fattori in questo senso dico c'è un fattore strutturale il fatto che tra un centralismo
Centrale dei privati in questo momento le importazioni in questo momento siamo diciamo Saving siamo giusti dal punto di vista della produzione no non siamo più alla situazione deficitaria degli anni passati che si portava a fare investimenti
Avevamo bisogno di investimenti in nuove centrali no questo fatto strutturale che riguarda l'insieme del sistema elettrico italiano in secondo luogo ci sono gli aspetti legati alla struttura del sistema elettrico no che sono quelli appunto liberalizzazione tutto il resto
Ecco per questo motivo
Diciamo noi oggi siamo in grado di confermare le date solo per pochissimi investimenti praticamente quelli che abbiamo già in corso comma
Fatto prete per capire la sostituzione di importo con produzione pro conveniente oppure alla fine della vicenda conviene continuare guardi questa fra l'altro sono decisioni che io spero non debba più prendere l'ENEL perché io spero che finisca presto una Seat
Perché di fatto sta già finendo per il quale è nelle insieme un'azienda di produzione distribuzione energia elettrica e il responsabile della programmazione energetica del Paese quindi queste sono decisioni che il giorno in cui andiamo in linea con l'assetto elettrico prenderà il ministero dell'industria o il futuro acquirente unico che dovrebbe esser responsabile per l'approvvigionamento di energia elettrica per il mercato italiano
Certamente se guardiamo la struttura dei prezzi oggi le importazioni di energia elettrica dalla Francia dalla Svizzera sono più convenienti della produzione nazionale né mi sembra facile
Che si possa fare una misura protezionista cioè dire voi non importate fasce no no non l'ho detto lo dico non rispondo a lei faccia una riflessione tradimento perché lo spiedo la della della direttiva europea proprio quella di aprire il mercato dell'energia elettrica quindi non penso che si potranno assumere atteggiamenti protezionisti rispetto al mercato europeo dall'energia elettrica pugliese stavo dico perché qualche volta questa domanda ci viene fa dei sì ma perché implica importati e anziché fare centrali nazionali dico
Rappresenta un Presidente ed economica altrimenti ragione ma dobbiamo domandarci qual è l'obiettivo del sistema elettrico vedere se volete per fare investimenti o dare energia elettrica gli utenti
Quindi in condizioni di sicurezza e a basso costo non credo che il nostro utente sia interessato a sapere quanti investimenti facciamolo il nostro essere il nostro utente interessato a sapere se gli diamo l'energia elettrica e possibilmente se l'abbiamo al prezzo più basso è un piano i fatti una delle cose di cui ho parlato la mia introduzione proprio esattamente queste la percezione che continua a esserci tiene soprattutto come una fabbrica di Investimenti no e noi c'è Unicorn parlato addirittura di investimenti fissi sono appena dobbiamo rovesciare la logica l'obiettivo di M. non è fare gli investimenti in investimenti sono lo strumento per realizzare l'obiettivo vero che il servizio al cliente una situazione atti degli autoproduttori di energia elettrica che prima
Hanno obbligati a vendere all'ENEL e nel lei nell'era quasi costretta a comprare questa energia elettrica oggi come fanno questi perché comunque non possono vendere altri cioè chi vende no ma l'autorità risolto la questione in qualche modo volevamo solo
Fatto un problema che era soprattutto un problema di costo cioè perché nel deve essere obbligata a ritirare le oggi elettrica ad un prezzo più alto di quella cui in grado di produrla e difatti l'autorità ha fissato un meccanismo di con una certa gradualità già dall'anno prossimo ritireremo ad un prezzo più basso poi ci sarà un altro calo nel novanta nove e al del due mila l'energia elettrica degli autoproduttori sarà allineata con i costi variabili di ed ecco io spero che per quel punto a quel momento avremo anche l'apertura del mercato libero e quindi per le aziende private ci siano altri sbocchi che non siano solo quelli viene
Avanzati liberalizzazione ma sulle notizie che vengono dall'Unione Europea sulla procedura d'infrazione che sarebbe arrivata all'Italia per la prevista privatizzazioni il Telecom ne sa niente no perché è anche
Ora io Bella nostra privatizzazione non posso che restare a quanto affermato dal ministro Bersani perché la privatizzazione è una scelta tiene una scelta del governo in due diverse occasioni ieri Bersani dall'altra volti ultima volta l'altro il ieri o l'altroieri in Commissione industria ha detto che novantotto potrebbe vedere l'avvio del processo di privatizzazione
Bene
Se
Beh voi sapete che c'è una dichiarazione di Prodi
In considerazione un lungo discorso di Prodi l'ultimo scorso guardi l'intesa del
E su questo non ha opinione procedeva e si augura che processi prevenzione cominci primo possibile questo sì ma decidere i tempi della privatizzazione spetta come
Hanno ecco
Portare in Borsa anche la futura società di cui parlavamo prima per la telefonia bis
Sì noi pensiamo che il destino di queste società sia di quella telefonica si ed eventuali societaria che ne potranno costituire compatta energetici sia esattamente questo cioè quello di
Fatto il Tecos diciamo della del della della della società ricorre al mercato dei capitali e non gravare sul bilancio DNA sul bilancio dei nostri padri ma ricercare i finanziamenti in Borsa e fate delle vere
Società di Borsa
RAI Chicco Testa presidente dell'ENEL dal Palazzo dei congressi di Firenze Donatella Poretti per radio radicale