Seduta pomeridiana All'ordine del giorno: 1) Comunicazioni
2) Richiesta dei Consiglieri Mattone, Gilardi, Mattone ed altri in relazione all'art.
13 del D.L.
12/6/01 3) Nomina dei componenti del Consiglio direttivo delle scuole di specializzazione di Bologna e dell'Università di Cagliari 4) Collocamento fuori ruolo 5) Richiesta di trasferimento 6) Ricorso con motivi aggiunti 7) Conferimento funzioni giurisdizionali e assegnazione di sede 8) 3 ricorsi al TAR 9) Proroga di applicazione extradistrettuale 10) Risoluzione generale in ordine alle categorie dei reati 11) Formazione delle tabelle di … composizione del Tribunale di Nola per il biennio 2000/2001 12) Formazione decentrata Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: NEBBIOSO CAPO DI GABINETTO, RICHIESTA GIA' AL CSMNELLA 'SQUADRA' DI CASTELLI ANCHE AUGUSTA IANNINI E ALFONSO PAPA Roma, 20 giu.
(Adnkronos) - Si vanno componendo i tasselli della 'squadra' tecnica che affianchera' il nuovo ministro della Giustizia Roberto Castelli.
Le prime caselle riempite sono quelle dei magistrati che andranno a formare il 'gabinetto' del Guardasigilli.
Alla guida, al posto di Loris D'Ambrosio che sulla poltrona siede da cinque anni, arriva il magistrato romano Settembrino Nebbioso.
Assieme a lui lavoreranno il gip capitolino Augusta Iannini e il magistrato napoletano Alfonso Papa.
Tre magistrati per i quali sono gia' sui tavoli del Csm le richieste di collocamento fuori ruolo firmate dal ministro.
L'iter che portera' poi alla nomina ufficiale dei nuovi vertici dell'ufficio di gabinetto dovrebbe essere completato in tempi brevi: ad occuparsene in prima battuta sara' la terza commissione, competente per i casi che riguardano i distacchi presso il ministero di via Arenula, ma poi la parola finale spettera' al plenum di palazzo dei Marescialli.
Ancora incerte invece le altre caselle.
Nessuna novita' per la poltrona di capo dell'ufficio legislativo, lasciata libera da Vladimiro Zagrebelsky, che e' rientrato in magistratura.
Secondo le indiscrezioni dell'ultim'ora, alla guida dell'ispettorato di via Arenula dovrebbe restare l'attuale capo Carlo Destro.
Mentre al vertice del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sulla poltrona lasciata vacante da Giancarlo Caselli dopo la nomina a 'Eurojust' e che attualmente occupa come reggente Paolo Mancuso, continua a circolare con insistenza il nome di Giovanni Tinebra, capo della procura di Caltanissetta.
GIUSTIZIA: VERDE A PLENUM CSM, MINISTERO LAVORA A MODIFICA DLRITIRATA PROPOSTA INTERVENTO SU 'CASO', MA DOMANI SE NE RIPARLA Roma, 20 giu.
(Adnkronos) - Il ministero della Giustizia e' gia' al lavoro per modificare la norma del primo decreto del governo Berlusconi che riguarda gli incarichi di collaborazione dei magistrati all'interno dei ministeri.
Obiettivo del compito affidato all'ufficio legislativo di via Arenula, chiarire che verranno rispettate le competenze del Csm in materia di collocamento fuori ruolo delle toghe.
E' stato il vicepresidente di palazzo dei Marescialli Giovanni Verde, dopo aver avuto assicurazioni direttamente dal ministro della Giustizia Roberto Castelli che ha incontrato ieri, ad annunciarlo durante la seduta del plenum chiamata a discutere la richiesta di intervento del Consiglio sul 'caso' scoppiato all'indomani dell'approvazione del provvedimento in Consiglio dei ministri.
Un annuncio che ha convinto i togati di Magistratura democratica e del Movimento per la giustizia, che la scorsa settimana avevano presentato la proposta, a ritirarla.
''Abbiamo ritirato la nostra proposta -spiega Nello Rossi di Md- perche' abbiamo avuto la notizia ufficiale: l'ufficio legislativo del ministero della Giustizia sta lavorando per apportare correttivi che dissipino le nostre perplessita'''.
Ma il plenum del Csm finira' comunque per discutere dell'argomento.
Il laico Sergio Pastore Alinante (Prc) ha presentato infatti una nuova richiesta di modifica di quell'articolo del decreto, che considera in contrasto con la Costituzione.
Richiesta che l'assemblea esaminera' domani mattina.
La scelta di ritirare la proposta iniziale viene accolta con ''soddisfazione'' dal gruppo di Unicost, che esprime pero' ''rammarico'' per un'iniziativa ''non opportuna'': ha coinvolto il Csm ''in una polemica che avrebbe dovuto restare in ambito politico'', lamenta anche a nome dei colleghi il consigliere Ettore Ferrara.
''Era chiaro fin dall'inizio -sostiene- che non c'era alcuna intenzione di incidere sulle prerogative costituzionali del Csm''.
Semmai, aggiunge Ferrara, sarebbe stato necessario ''confrontarsi'' e approfondire una norma precedente, quella contenuta nella legge Amato-Bassanini, che secondo Unicost rappresenta un ''problema'' perche' ''interferisce con le esigenze di tutela dei principi di indipendenza e autonomia della magistratura''.
E ''con soddisfazione'' il laico dei Ds Gianni Di Cagno prende atto dell'impegno assunto dal ministro della Giustizia di verificare la ''compatibilita''' della norma del decreto legge ''con le prerogative costituzionali del Csm''.
''Resta la necessita' -aggiunge- che in sede di conversione del decreto l'attuale previsione sia modificata''.
13 del D.L.
12/6/01 3) Nomina dei componenti del Consiglio direttivo delle scuole di specializzazione di Bologna e dell'Università di Cagliari 4) Collocamento fuori ruolo 5) Richiesta di trasferimento 6) Ricorso con motivi aggiunti 7) Conferimento funzioni giurisdizionali e assegnazione di sede 8) 3 ricorsi al TAR 9) Proroga di applicazione extradistrettuale 10) Risoluzione generale in ordine alle categorie dei reati 11) Formazione delle tabelle di … composizione del Tribunale di Nola per il biennio 2000/2001 12) Formazione decentrata Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: NEBBIOSO CAPO DI GABINETTO, RICHIESTA GIA' AL CSMNELLA 'SQUADRA' DI CASTELLI ANCHE AUGUSTA IANNINI E ALFONSO PAPA Roma, 20 giu.
(Adnkronos) - Si vanno componendo i tasselli della 'squadra' tecnica che affianchera' il nuovo ministro della Giustizia Roberto Castelli.
Le prime caselle riempite sono quelle dei magistrati che andranno a formare il 'gabinetto' del Guardasigilli.
Alla guida, al posto di Loris D'Ambrosio che sulla poltrona siede da cinque anni, arriva il magistrato romano Settembrino Nebbioso.
Assieme a lui lavoreranno il gip capitolino Augusta Iannini e il magistrato napoletano Alfonso Papa.
Tre magistrati per i quali sono gia' sui tavoli del Csm le richieste di collocamento fuori ruolo firmate dal ministro.
L'iter che portera' poi alla nomina ufficiale dei nuovi vertici dell'ufficio di gabinetto dovrebbe essere completato in tempi brevi: ad occuparsene in prima battuta sara' la terza commissione, competente per i casi che riguardano i distacchi presso il ministero di via Arenula, ma poi la parola finale spettera' al plenum di palazzo dei Marescialli.
Ancora incerte invece le altre caselle.
Nessuna novita' per la poltrona di capo dell'ufficio legislativo, lasciata libera da Vladimiro Zagrebelsky, che e' rientrato in magistratura.
Secondo le indiscrezioni dell'ultim'ora, alla guida dell'ispettorato di via Arenula dovrebbe restare l'attuale capo Carlo Destro.
Mentre al vertice del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sulla poltrona lasciata vacante da Giancarlo Caselli dopo la nomina a 'Eurojust' e che attualmente occupa come reggente Paolo Mancuso, continua a circolare con insistenza il nome di Giovanni Tinebra, capo della procura di Caltanissetta.
GIUSTIZIA: VERDE A PLENUM CSM, MINISTERO LAVORA A MODIFICA DLRITIRATA PROPOSTA INTERVENTO SU 'CASO', MA DOMANI SE NE RIPARLA Roma, 20 giu.
(Adnkronos) - Il ministero della Giustizia e' gia' al lavoro per modificare la norma del primo decreto del governo Berlusconi che riguarda gli incarichi di collaborazione dei magistrati all'interno dei ministeri.
Obiettivo del compito affidato all'ufficio legislativo di via Arenula, chiarire che verranno rispettate le competenze del Csm in materia di collocamento fuori ruolo delle toghe.
E' stato il vicepresidente di palazzo dei Marescialli Giovanni Verde, dopo aver avuto assicurazioni direttamente dal ministro della Giustizia Roberto Castelli che ha incontrato ieri, ad annunciarlo durante la seduta del plenum chiamata a discutere la richiesta di intervento del Consiglio sul 'caso' scoppiato all'indomani dell'approvazione del provvedimento in Consiglio dei ministri.
Un annuncio che ha convinto i togati di Magistratura democratica e del Movimento per la giustizia, che la scorsa settimana avevano presentato la proposta, a ritirarla.
''Abbiamo ritirato la nostra proposta -spiega Nello Rossi di Md- perche' abbiamo avuto la notizia ufficiale: l'ufficio legislativo del ministero della Giustizia sta lavorando per apportare correttivi che dissipino le nostre perplessita'''.
Ma il plenum del Csm finira' comunque per discutere dell'argomento.
Il laico Sergio Pastore Alinante (Prc) ha presentato infatti una nuova richiesta di modifica di quell'articolo del decreto, che considera in contrasto con la Costituzione.
Richiesta che l'assemblea esaminera' domani mattina.
La scelta di ritirare la proposta iniziale viene accolta con ''soddisfazione'' dal gruppo di Unicost, che esprime pero' ''rammarico'' per un'iniziativa ''non opportuna'': ha coinvolto il Csm ''in una polemica che avrebbe dovuto restare in ambito politico'', lamenta anche a nome dei colleghi il consigliere Ettore Ferrara.
''Era chiaro fin dall'inizio -sostiene- che non c'era alcuna intenzione di incidere sulle prerogative costituzionali del Csm''.
Semmai, aggiunge Ferrara, sarebbe stato necessario ''confrontarsi'' e approfondire una norma precedente, quella contenuta nella legge Amato-Bassanini, che secondo Unicost rappresenta un ''problema'' perche' ''interferisce con le esigenze di tutela dei principi di indipendenza e autonomia della magistratura''.
E ''con soddisfazione'' il laico dei Ds Gianni Di Cagno prende atto dell'impegno assunto dal ministro della Giustizia di verificare la ''compatibilita''' della norma del decreto legge ''con le prerogative costituzionali del Csm''.
''Resta la necessita' -aggiunge- che in sede di conversione del decreto l'attuale previsione sia modificata''.
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