21 MAR 2002

CSM - Plenum del 21 marzo 2002

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 31 min
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All'ordine del giorno: 1) Quesito sul tirocinio penale dei Giudici di pace 2) Ritaglio stampa trasmesso da Serio, contenente un'intervista al dr.

Meroni sui tempi relativi all'estradizione di Zorzi dal GiapponeStrage di Piazza Fontana 3) Articoli di giornale sulle lamentele dei sostituti Procuratori della Repubblica nei confronti del PG di Roma 4) Tirocinio riservato agli uditori giudiziari 5) Modifica del regolamento internoPubblicazione del notiziario su supporto informatico mediante Intranet e Internet 6) Progressione in carriera 7) Modifica dei servizi di protezione nei confronti dei
Magistrati esposti a rischio 8) Nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: BORRACCETTI NUOVO PROCURATORE VENEZIA (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Vittorio Borraccetti, attualmente sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia , e' il nuovo procuratore di Venezia.Lo ha nominato a larga maggioranza il plenum del Csm su proposta della Commissione per gli incarichi direttivi.

In magistratura dal '67, Borraccetti ha 61 anni e ha cominciato la carriera come sostituto procuratore presso il tribunale di Trieste; dal '71 al '74 e' stato giudice al tribunale di Venezia; poi e' stato nominato pretore a Padova, citta' nella quale e' rimasto sino al '79 come sostituto procuratore.

Dal '93 e' passato alla Direzione nazionale antimafia.

A Padova Borraccetti ha condotto diversi procedimenti in materia di terrorismo ed eversione.

Nell'82 ha condotto l'inchiesta sulle violenze subite da appartenenti alle Brigate Rosse autori del sequestro del generale statunitense Dozier.

Dalla procura nazionale antimafia ha coordinato le indagini scaturite dalle dichiarazioni di Felice Maniero, che hanno portato all'arresto di numerosi esponenti della mafia del Brenta.

E' stato segretario di Magistratura democratica ed attualmente fa parte del ''parlamentino'' dell'Associazione nazionale magistrati.(AGI) - Roma, 21 Mar.

- Vittorio Borraccetti e' il nuovo procuratore della Repubblica di Venezia.

Lo ha nominato oggi il Consiglio Superiore della Magistratura riunito in assemblea plenaria, con il si' anche del ministro della Giustizia Castelli.

Il nome di Borraccetti ha ottenuto gli assensi della stragrande maggioranza dei consiglieri.

Si sono solo astenuti il vice presidente Verde (come e' sua consuetudine), il togato di Unicost Iacopino Cavallari, i laici del Polo Gallitto e Serio.

Emiliano, 62 anni il prossimo maggio (e' nato a Ravenna il 5 maggio 1940), entrato in magistratura nel dicembre 1967, esponente di Magistratura Democratica, corrente della quale e' stato segretario, Borraccetti lascia le funzioni di sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia, della quale era stato designato procuratore aggiunto dall'ottobre 1999.

Nel corso della sua carriera ha trattato svariati e delicatissimi procedimenti per reati di terrorismo ed eversione.

Negli anni dal 1981 in poi si e' tra l'altro occupato dell'omicidio di due carabinieri avvenuto a Padova (i responsabili vennero identificati) e delle indagini riguardanti violenze subite da appartenenti alle BR (autori del sequestro Dozier).

Alla Procura Nazionale Antimafia Borraccetti ha curato il collegamento con le Direzioni Distrattuali Antimafia di Venezia, Trento e Trieste, seguendo in particolare le indagini sviluppatesi a seguito delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Felice Maniero, quelle che hanno portato all'arresto di numerosi appartenenti alla cosidetta "mafia del Brenta".

CSM: CASTELLI, UN TESTO EQUILIBRATO ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il provvedimento sul Csm, approvato oggi dalla Camera, e' un testo ''tutto sommato equilibrato'': cosi' si e' espresso, a conclusione dei lavori, il ministro della Giustizia Roberto Castelli.

Quanto ai tempi di un'approvazione definitiva - serve il nuovo via libera del Senato - il ministro ha osservato che sono ''molto stretti'' ma che sicuramente c'e' la possibilita' che entro il 30 marzo la Gazzetta ufficiale pubblichi il testo.

Anche la scelta di una parte dell' opposizione di votare a favore, come lo Sdi, o di astenersi come i Verdi, e' la dimostrazione, secondo Castelli, che ''il testo non e' cosi' demoniaco come alcuni esponenti dei Ds vogliono dipingere''.

''L'opposizione - ha aggiunto - ha fatto la propria parte, una parte conservatrice, perche' la divisione e' tra chi vuole un radicale cambiamento delle cose e chi vuole conservare lo status quo''.

Nelle numerose sedute di commissione d'aula sia alla Camera che al Senato ''ho sentito migliaia di volte la parole magistratura - ha aggiunto il ministro - assai raramente la parola cittadini''.

''La nostra stella polare - ha concluso - e' che al massimo tra qualche il cittadino italiano non debba aspettare 10 anni per vedere riconosciute le proprie ragioni in un'aula di giustizia''.

MARCO BIAGI: SERIO (CSM) CONTRO POMARICI E PROCURA ROMA CON I LORO INTERVENTI RISCHIANO DI CONDIZIONARE INDAGINI (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il consigliere del Csm Mario Serio (Fi) polemizza con il procuratore aggiunto di Milano Ferdinando Pomarici e con la procura di Roma per i loro interventi sull' omicidio di Marco Biagi che rischiano di ''condizionare'' i magistrati competenti.

Serio se la prende in particolare con Pomarici: ''trovo stupefacenti e fonte di grande preoccupazione, per il disordine e il disorientamento che possono comportare nelle indagini e nell'opinione pubblica, le dichiarazioni rese da procuratori della Repubblica, come Pomarici, incompetenti sull'uccisione del prof.

Biagi.

Trovo ancor piu' estraneo a un necessario dovere di riserbo che lo stesso magistrato si sbilanci in analisi socio-politiche sulle ragioni e i collegamenti dell'assassinio, dei quali oltretutto non offre riscontri o argomenti convincenti; il tutto con l'obiettivo risultato di creare, per la sua carica istituzionale, possibili condizionamenti agli inquirenti bolognesi che lavorano con il dovuto apprezzabile riserbo''.

''Trovo che anche altre dichiarazioni genericamente provenienti dalla procura di Roma, anch'essa incompetente circa l'identita' dell'arma dei delitti Biagi e D'Antona, non contribuiscano ad un lavoro sereno e tranquillo dei magistrati competenti'' conclude Serio, per il quale ''e' nell'interesse di tutti che si rispettino i ruoli e le prerogative degli organi istituzionali''.

SCORTE MAGISTRATI: CSM A CASTELLI, RIVEDERE LIVELLO PROTEZIONI (AGI) - Roma, 21 Mar.

- Il CSM si e' nuovamente rivolto al ministro della Giustizia Roberto Castelli per chiedergli di farsi parte attiva "nelle competenti sedi istituzionali" affinche' venga rivista la riduzione delle scorte ai magistrati.

"Occorre - viene detto in un documento varato oggi dall'Assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli con 20 si', 3 no (dei consiglieri del Polo) e 2 astensioni (del vice presidente Verde e del presidente della Cassazione Marvulli) - che i competenti organi rivedano le determinazioni assunte in materia di riduzione qualitativa e quantitativa dei livelli di protezione assicurati ai magistrati, onde restituire serenita' in particolare a quei magistrati giudicanti e requirenti impegnati in processi o indagini su pericolose organizzazioni criminali che si sono visti ridurre o addirittura eliminare le misure di protezione di cui godevano".

Il problema delle scorte - del quale il Consiglio si era gia' occupato il 25 ottobre dello scorso anno - e' tornato prepotentemente d'attualita' dopo l'omicidio del prof.

Marco Biagi.

Con la delibera odierna, l'Assemblea dell'organo di autogoverno dei magistrati ha fatto propri i risultati di un monitoraggio che la decima commissione referente dello stesso Consiglio ha effettuato dopo l'allarme lanciato dai capi degli uffici giudiziari di Reggio Calabria e Palermo.

A meta' settembre 2001 il ministero dell'Interno emise una circolare con la quale dispose la "revisione e rimodulazione delle misure individuali e di vigilanza degli obieattivi" nell'ottica di una razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse umane e materiali disponibili (con il recupero di almeno il 30 per cento di esse).

L'indagine della commissione presieduta dal laico Giovanni di Cagno (Ds) era mirata ad accertare "l'effettivita' ed attualita' - viene spiegato nel documento consiliare - del rischio cui si ritengono esposti i magistrati destinatari del ridimensionamento dei livelli di protezione deciso dal Ministero".

Nel corso delle audizioni, i capi degli uffici hanno lamentato: 1) che molti magistrati, soprattutto giudicanti, si sono visti revocare la tutela sul presupposto della non effettivita' o, comunque, non attualita' dell'esposizione a rischio; 2) che altri magistrati si sono visti ridurre il livello di protezione; 3) che l'effettuazione dei servizi di protezione da parte di personale in divisa e con mezzi recanti i colori di istituto evidenzia la presenza della personalita' protetta, con conseguente innalzamento dei livelli di rischio; 4) che la limitata disponibilita' di auto blindate con colori di servizi di scorta non solo rende aleatoria l'efficacia dei servizi stessi, ma espone a gravi rischi il personale delle forze dell'ordine.

"Le considerazioni dei capi degli uffici giudiziari di Reggio Calabria e di Palermo - viene detto nella delibera del plenum del CSM - non possono non essere condivise".

"Di conseguenza non puo' che ribadirsi l'auspicio, gia' contenuto nella deliberazione del 25 ottobre 2001 del CSM, di una revisione delle determinazioni in tema di protezione dei magistrati".

In particolare l'assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha fatto rilevare al guardasigilli che, quanto all'adozione di misure di protezione solo in favore di magistrati esposti a rischio "effettivo ed attuale", "occorrerebbe considerare esposti a pericolo tutti coloro che si occupano di un certo tipo di reati, a partire dagli investigatori, fino al presidente e ai giudici che si occupano dei processi ed emettono condanne".

"Sarebbe necessario - ha proseguito il CSM - che le misure di protezione venissero concesse non solo ai magistrati concretamente minacciati, ma a tutti coloro che, in ragione dell'attivita' svolta attualmente o in un lasso di tempo appena precedente, si trovano oggettivamente esposti a rischio".

Un'altra osservazione riguarda l'utilizzo di personale in divisa e di mezzi recanti i colori di istituto (polizia, carabinieri, ecc.).

"E' una previsione - viene detto nel documento del Consiglio - che, lungi dal rivelarsi piu' efficace per la persona protetta, la espone a maggiori rischi evidenziandone la presenza".

Ma vediamo i risultati del monitoraggio effettuato dalla decima commissione, il quale ha evidenziato che la riduzione dei livelli di protezione ha riguardato quasi tutti i distretti di Corte di Appello.

Le variazioni avvenute hanno portato alla revoca di una tutela a Bologna (dove, peraltro, ne e' stata istituita una nuova), a Cagliari, a Catanzaro, a Lecce (dove una scorta e' stata trasformata in tutela), a Perugia, a Potenza; alla revoca di 8 tuitele e 3 scorte a Messina, di 12 tutela e 2 scorte a Milano (dove, pero', sono state istituite 2 nuove tutele), di 13 tutele a Reggio Calabria, di 9 doppie tutele e 5 scorte a Palermo (dove pero' sono state istituite 18 nuove tutele), di 16 tutele a Napoli (con loro sostituzione con servizi di tutela "mirata" per i trasferimenti di lavoro fuori del capoluogo, di 4 tutele e 2 scorte a Torino (con istituzione di 2 nuove tutele).

"I dati esposti - viene precisato nel rapporto - non tengono conto dei servizi di vigilanza fissa o dinamica al domicilio dei magistrati, che in alcuni casi hanno sostituito le precedenti misure di protezione".

SCORTE: DI CAGNO, DELIBERA CSM NON LEGATA A OMICIDIO BIAGI (AGI) - Roma, 21 mar.

- "Temendo che l'allarme lanciato nella proposta di deliberazione concernente la riduzione di scorte e tutele potesse rinfocolare le polemiche relative alla mancata protezione del prof.

Biagi, avevo chiesto al Plenum che si votasse senza dar vita a discussione".

Cosi', nella delibera del Csm relativa alle scorte dei magistrati, il consigliere laico Giovanni Di Cagno (Ds), presidente della decima commissione.

"Purtroppo - ha osservato - la mia richiesta non e' stata accolta, di talche' si e' sviluppato un dibattito in cui sono echeggiate perfino accuse al Consiglio di debordare dai propri poteri, accuse mai come in questo caso tanto infondate quanto inopportune.

Il Plenum, nell'approvare a larghissima maggioranza la proposta di deliberazione, ha mostrato di condividere le riflessioni della commissione sugli aspetti piu' problematici della circolare del Ministro dell'Interno, a partire dal burocratico obiettivo di recupero minimo del 30% delle risorse destinate a misure di protezione, per finire alle nuove modalita' di valutazione dei rischi e di realizzazione del servizio".

"La nostra proposta di deliberazione - ha tenuto a sottolineare Di Cagno - era stata presentata circa un mese fa.

Per questo, mi auguro che nessuno si azzardi a metterla in relazione all'assassinio del prof.

Biagi, malgrado le riflessioni che le nostre valutazioni possono oggettivamente sollecitare".

SCORTE: COLA (AN), POSIZIONE CSM FUORI LUOGO E INOPPORTUNA (AGI) - Roma, 21 mar.

- "La presa di posizione del Csm sulla questione delle scorte appare fuori luogo e inopportuna".

Lo afferma Sergio Cola, componente della Commissione Giustizia della Camera, commentando il documento votato dal plenum del Consiglio Superiore con cui si invita il ministro Castelli ad impegnarsi perche' non siano ridotte le scorte ai magistrati.

"I consiglieri del Csm - sostiene Cola - dovrebbero evitare di alimentare inutili polemiche con il Governo in un passaggio cosi' delicato della vita democratica del Paese".

PIAZZA FONTANA: CSM ARCHIVIA FASCICOLO SU PM MERONI CRITICO SERIO (FI), HA SOLLEVATO GRAVI DUBBI SU PREMIER (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Non ci sono gli estremi per un trasferimento d'ufficio per incompatibilita' di Massimo Meroni, pm nel processo per Piazza Fontana per le accuse di inerzia da lui rivolte alle autorita' italiane nel chiedere l' estradizione del neofascista Delfo Zorzi.Per questa ragione il Csm ha archiviato un fascicolo che aveva aperto sul magistrato.

A far finire Meroni all'attenzione del Csm erano state alcune dichiarazioni fatte alla stampa.

Interpellato sulla mancata estradizione di Zorzi, il pm aveva detto: ''il motivo piu' banale e' anche il piu' evidente: Zorzi ha lo stesso difensore del presidente del Consiglio ovvero l'avvocato Pecorella.

Mi auguro davvero che non esistano ragioni politiche ulteriori altrimenti i familiari delle vittime avrebbero motivo di pensare che se il colpevole e' di estrema destra 16 italiani morti non contano nulla ''.

Parole ritenute di ''rivoltante gravita''' dal laico di Forza Italia Mario Serio, che ricorda come proprio per quelle affermazioni sia pendente a Brescia un procedimento penale a carico del magistrato su querela di Pecorella e che percio' critica la decisione del Consiglio.

''E' frutto di scarsa ponderazione la decisione di non attendere, come si fa sempre in casi analoghi, il provvedimentio del giudice penale'' tenuto conto che si e' di fronte a ''un magistrato che insinua dubbi di lacerante e rivoltante gravita' sull'operato delle massime istituzioni dello Stato a proposito di una strage cosi' efferata, come quella di piazza Fontana''.

In particolare, sottolinea Serio, Meroni ha fatto sorgere nei familiari delle vittime ''il dubbio che il presidente del Consiglio italiano o il presidente della Commissione Giustizia della Camera possano essersi resi colpevoli della copertura di un cittadino italiano gia' condannato all'ergastolo per l'orribile strage''.

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riduci

  • Presidente e poi Viazzi e Di Cagno

    <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 10.40</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Giovanni Verde</strong><br>Pratiche urgenti di Ottava Commissione <strong>Quesito sul tirocinio penale dei Giudici di pace</strong> Consiglio Giudiziario di Roma
    0:00 Durata: 2 min 11 sec
  • Sergio Mattone (MD), relatore

    Relazione
    0:02 Durata: 13 min 9 sec
  • Claudio Viazzi (MD) e poi Visconti e Romei Pasetti: il Presidente conclude

    <em>Approvata</em> Discussione
    0:15 Durata: 9 min 4 sec
  • Presidente e poi Smirne, relatore

    <em>Rinviata</em> <br>Pratiche di Prima Commissione <strong>Dr. Alocchi, Presidente edel Tribunale di Camerino, già sentito in Plenum</strong>
    0:24 Durata: 1 min 25 sec
  • Presidente e poi Viazzi, relatore

    <strong>Ritaglio stampa trasmesso da Serio, contenente un'intervista al dr. Meroni sui tempi relativi all'estradizione di Zorzi dal Giappone<br>Strage di Piazza Fontana</strong> Relazione
    0:25 Durata: 5 min 22 sec
  • Mario Serio (membro laico (FI))

    Discussione
    0:31 Durata: 8 min 13 sec
  • Di Casola, Gilardi e Spataro

    0:39 Durata: 6 min 14 sec
  • Mario Serio (membro laico (FI)) e poi Viazzi, relatore

    Repliche
    0:45 Durata: 10 min 31 sec
  • Dichiarazioni di voto di Romei Pasetti e Serio per il ritorno della pratica in Commissione

    Voto sul ritorno in Commissione, dopo una ricerca del numero legale di alcuni minuti: <em>respinto</em><br>Voto sul merito: <em>approvata</em> Procedura di votazione
    0:56 Durata: 7 min 26 sec
  • Prof. Mauro Ronco (membro laico(CdL)), Presidente della Prima Commissione, relatore, chiede l'archiviazione

    <br>Pratica di Prima Commissione proveniente dal giorno prima <strong>Articoli di giornale sulle lamentele dei sostituti Procuratori della Repubblica nei confronti del PG di Roma</strong> Seconda parte della relazione
    1:03 Durata: 6 min 36 sec
  • Fabio Massimo Gallo (MI), presidente della Seconda Commissione

    Discussione
    1:10 Durata: 9 min 29 sec
  • Viazzi, Serio e Rossi

    1:19 Durata: 5 min 53 sec
  • Gallo e Ronco, relatore

    Repliche
    1:25 Durata: 5 min 28 sec
  • Presidente e poi dichiarazione di voto di Sergio Visconti (MI)

    Voto sull'emendamento soppressivo presentato da Gallo: <em>respinto</em><br>Voto sulla pratica: <em>approvata</em> Procedura di voto
    1:31 Durata: 2 min 46 sec
  • Presidente sull'ordine dei lavori

    <em>Approvate tutte</em> <br>Pratiche di Quarta Commissione<br>Quattro proposte <strong>Tirocinio riservato agli uditori giudiziari</strong>
    1:34 Durata: 1 min 6 sec
  • Presidente

    <em>Approvata</em> Pratica di Dodicesima Commissione già rinviata <strong>Modifica del regolamento interno<br>Pubblicazione del notiziario su supporto informatico mediante Intranet e Internet</strong>
    1:35 Durata: 1 min 6 sec
  • Presidente

    <em>Approvato il diniego alla progressione</em><br>La seduta, segretata <strong>alle 12.17</strong>, è ripresa <strong>alle 12.18</strong> <br>Pratiche di Quarta Commissione <strong>Progressione in carriera</strong> Dr. Monti
    1:36 Durata: 1 min 7 sec
  • Presidente e, dopo una breve attesa di un paio di minuti, Di Cagno, relatore

    <br>Pratica di Decima Commissione <strong>Modifica dei servizi di protezione nei confronti dei Magistrati esposti a rischio</strong> Relazione
    1:37 Durata: 4 min 31 sec
  • Romei Pasetti e Gilardi

    Discussione
    1:41 Durata: 1 min 28 sec
  • Bartolo Gallitto (membro laico (AN))

    1:43 Durata: 12 min 12 sec
  • Nello Rossi (MD), Presidente della Sesta Commissione

    1:55 Durata: 9 min 57 sec
  • Giovanni Di Cagno (membro laico(DS)), Presidente della Decima Commissione, relatore, chiarisce alcune informazioni inesatte sulla circolare del 15/9/2001 del Ministero dell'Interno

    2:05 Durata: 5 min 17 sec
  • Presidente, brevemente, e poi Gioacchino Natoli (Movimenti Riuniti)

    2:10 Durata: 11 min 36 sec
  • Carlo Di Casola (MD)

    2:22 Durata: 7 min 24 sec
  • Prof. Mauro Ronco (membro laico(CdL)), Presidente della Prima Commissione

    2:29 Durata: 7 min 41 sec
  • Sergio Pastore Alinante (membro laico (Comunisti Italiani)), Presidente dell'Undicesima Commissione

    2:37 Durata: 2 min 41 sec
  • Giovanni D'Angelo (Unicost)

    2:40 Durata: 6 min 7 sec
  • Gallitto e Rossi

    Repliche
    2:46 Durata: 10 min 35 sec
  • Giovanni Di Cagno (membro laico(DS)), Presidente della Decima Commissione

    Replica del relatore
    2:56 Durata: 12 min 23 sec
  • Presidente sulla riservatezza della circolare; Gallitto replica, il Presidente spiega

    Voto sul ritorno della pratica in Commissione: <em>respinto</em><br>Voto sul merito della proposta: <em>approvata</em> Procedura di votazione
    3:09 Durata: 3 min 23 sec
  • Presidente sull'ordine dei lavori

    3:12 Durata: 1 min 37 sec
  • Presidente e poi Di Casola, relatore

    <strong>Nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia</strong> Relazione
    3:14 Durata: 4 min 9 sec
  • Dopo un breve inciso di Gallo, interviene Toro

    Discussione
    3:18 Durata: 2 min 59 sec
  • Iacopino Cavallari, Serio, Gallo e Parziale

    3:21 Durata: 8 min 4 sec
  • Di Casola

    Replica del relatore
    3:29 Durata: 33 sec
  • Dichiarazione di voto di Manuela Romei Pasetti (Unicost), Presidente della Nona Commissione

    Voto sulla proposta: <em>approvato il dr. Borraccetti</em><br>La seduta termina <strong>alle 14.10</strong> Procedura di votazione
    3:30 Durata: 1 min 20 sec