12 SET 2000

Duisenberg rassicura l'Europa: "Confermate le prospettive di forte crescita economica"

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 6 min
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Il presidente della BCE riconferma il proprio ottimismo per le prospettive di crescita economica dell'Europa, ma ribadisce la necessità di riforme strutturali in linea col patto di stabilità.

Registrazione audio di "Duisenberg rassicura l'Europa: "Confermate le prospettive di forte crescita economica"", registrato martedì 12 settembre 2000 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 6 minuti.
  • Bruxelles, 12 settembre 2000 - Audizione per il Presidente in Carica della Banca Centrale Europea, Wim Duisenberg alla Commissione Affari monetari al Parlamento Europeo, occasione per illustrare le linee guida delle strategie di politca monetaria, in relazione anche agli ultimi eventi che hanno indotto la BCE ad innalzare dello 0,25% il tasso di interesse, per far fronte alle pressioni cui è stato sottoposto l'Euro e, più in generale, ai rischi di crescita del tasso di inflazione.<br> <br>
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  • Confermate le previsioni di forte crescita economica

    "Prima della decisione di incrementare dello 0,25% il tasso di interesse, i rischi verso l'alto per la stabilità dei prezzi erano evidenti, minando i pilastri della strategia della BCE". Così Duisenberg ha sintetizzato i motivi che hanno indotto la BCE ad intervenire lo scorso 31 agosto. Infatti "in condizione di particolare crescita economica la continuazione di una forte liquidità rappresenterebbe un rischio la stabilità dei prezzi". Il Presidente della BCE ha sottolineato che "il quadro favorevole delle prospettive economiche della zona euro, così come previste lo scorso giugno, risultano confermate negli ultimi mesi, in particolare con riferimento alle prospettive di forte crescita". Confermata infatti la previsione di crescita del PIL superiore al 3%, con tutti gli indicatori in rialzo, sia quelli relativi alla domanda interna rispetto alla quale Duisenberg parla di "massimi storici", sia quelli derivanti dagli investimenti che dal consumo privato "che dovrebbe mantenersi elevata poichè sostenuta da una forte e costante crescita dell'oaccupazione ed una riduzione altrettanto costante della disoccupazione". Al contempo la forte espansione dell'economia globale ed i guadagni di competitività derivanti dal tasso di cambio dell'Euro - prevede Duisenberg - dovrebbero garantire crescita anche dal lato esterno alla zona euro. Le previsioni di Duisenberg si spingono ad affermare che i risultati potrebbero essere anche superiori alle previsioni dello scorso giugno.<br> <br>
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  • Servono riforme strutturali

    Sul fronte dell' inflazione, il presidente della BCE riconosce che essa si "è mantenuta al di sopra del livello compatibile con una stabilità dei prezzi", individuando come prima causa l'influenza del prezzo del petrolio e quindi sul deprezzamento dell'Euro, fattori a partire dai quali Duisenberg prevede un'inflazione superiore al 2% per i prossimi mesi. "La politica monetaria non può compensare le pressioni a breve termine" ma deve intervenire ad impedire che esse si "trasformino in aspettative inflazionistiche a lungo termine" ed a questo fine Duisenberg conferma l'impegno del Consiglio Direttivo della BCE per tenere a bada l'inflazione ma aggiunge "La BCE non può aumentare il potenziale di crescita: è responsabilitèà di altri attori creare le condizioni necessarie per una crescita elevata e duratura della zona euro". Il presidente della BCE elenca gli interventi necessari per favorire il raggiungimento di queste condizioni: innanzitutto sviluppi salariari favorevoli "qualsiasi tentativo di aumento dei salari per fronteggiare l'aumento del petrolio sarebbe nocivo per la crescita attualemente favorevole". Soprattutto Duisenberg richiama gli stati membri ad una serie di riforme strutturali: la riforma del fisco e del sistema pensionistico, l'introduzione di meccanismi di flessibilità nel mercato del lavoro e di meccanismi di concorrenza sul mercato: queste le necessità per favorire una crescita economica stabile e duratura.<br> <br>
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  • La crisi dell'Euro non intacca la solidità dei parametri economici

    Sulla crisi dell'Euro Duisenberg non ha nascosto la propria preoccupazione, anche se ad essa contrappone sia le prospettive di crescita della zona euro che quelle relative alla stabilità dei prezzi: "Il fatto che l'Euro si è svalutato molto negli ultimi mesi - ha affermato Duisenberg - non è in linea con questi parametri fondamentali". In sostanza, la solidità dell'economia europea, costituisce per il presidente della BCE fonte di ottimismo anche per il futuro della moneta.<br> <br>
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