24 SET 2006
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 20:39 Durata: 1 ora 47 min
A cura di Guido Mesiti
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La Direzione nazionale della Rosa nel Pugno; l'eutanasia, tema tornato al centro del dibattito politico con l'appello di Piergiorgio Welby e la risposta del presidente della Repubblica Napolitano; il caso delle intercettazioni illegali che ha coinvolto Telecom; le difficoltà del Governo Prodi e il rapporto della Rosa nel Pugno con il governo; l'approccio della facoltà, e non dell'obbligo, al pensionamento.

Sono alcuni temi affrontati questa settimana nella consueta conversazione settimanale con Marco Pannella.

Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 24 settembre
2006 , condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco Pannella.

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Abolizionismo, Amministrative, Anziani, Azione Penale, Benedetto Xvi, Bioetica, Bonino, Cattolicesimo, Chiesa, Cina, Diritti Umani, Economia, Elezioni, Esteri, Eutanasia, Finanziaria, Giustizia, Governo, Immigrazione, Integralismo, Intercettazioni, Islam, Israele, L'unione, La Rosa Nel Pugno, Laicita', Lavoro, Martelli, Medio Oriente, Napolitano, Nonviolenza, Ovest, Pace, Partito Radicale, Pena Di Morte, Pensioni, Polemiche, Politica, Presidenza Della Repubblica, Previdenza, Prodi, Radicali Italiani, Religione, Riforme, Scandali, Sdi, Simbolo, Socialismo, Telecom, Testamento Biologico, Turci, Unione Europea, Welby, Zapatero.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 47 minuti.

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  • Sommario degli argomenti

    Marco Pannella

    (LA ROSA NEL PUGNO)

    20:39 Durata: 1 min 24 sec
  • La Direzione della Rosa nel Pugno: simbolo, amministrative, «operazione verità»

    «Il fatto finalmente molto positivo» è che tutti - socialisti e radicali - finora «tenuti strutturalmente all'oscuro della realtà di questi mesi di vita e di crisi», adesso la conoscono. E ora «avremo più forza per superare i nostri problemi». L'accordo sul simbolo della Rosa nel Pugno è stato ed è preso giuridicamente: fino al 2011 il simbolo è inutilizzabile se non all'unanimità dei consensi di radicali e Sdi. La grande proposta dello Sdi «gira gira» è questa: "Vogliamo il simbolo come Rosa nel Pugno - e ce l'abbiamo - e quindi anche per le prossime elezioni amministrative". «Vogliono precostituirsi la certezza dell'uso del simbolo alle amministrative, ma noi questa certezza non la possiamo dare», dopo l'esito di quelle passate. «Voglio nell'immediato rischiare di essere impopolare per non essere antipopolare». La tesi dello Sdi è che la Rosa nel Pugno diverrà un vero partito entro il 2009 se andranno bene le varie tappe federative. E' grave che si cominci a dire che la RNP non è un partito ma lo deve divenire. «Operazione verità«: deve diventare chiaro 1) che «valgono per il futuro (fino al 2011) gli accordi fatti sei mesi fa»; 2) che «l'unica cosa che si può rimproverare ai radicali è di fare politica e di farla per la RNP, non siamo noi ad impedire ad altre componenti di fare politica per la Rosa nel Pugno», se no «si dà adito a molti che sono stati sempre contrari di dire che c'è la supremazia radicale e che i radicali sono neoliberisti». Fino addirittura a «dover ascoltare, noi, lezioni di democrazia». «Le ragioni della RNP sono manifestamente sempre più evidenti e forti anche dinanzi alla debolezza del processo del partito democratico, ma soprattutto perché il potenziale in atto è dimostrato perché mentre discutiamo esplode la questione eutanasia». La Segreteria non ha voluto far proprio l'appello di Welby. Occorre negoziare con il governo la calendarizzazione dei 31 punti di Fiuggi. Il prossimo dibattito sulla Finanziaria. Ci sarà «molta carne al fuoco», quella che ha suscitato tanto interesse nell'opinione pubblica. Intini che ha paragonato Pannella a Lenin.
    20:40 Durata: 13 min 42 sec
  • La Direzione della Rosa nel Pugno: l'allargamento e la forma-partito, i due diversi approcci, il nome di Martelli

    «Il partito c'è, lo dobbiamo agli aderenti e ai votanti. Naturalmente cresce e si allarga e dobbiamo governarlo». Dall'altra parte si dice che «il partito non c'è, si deve fare, ma passando per una fase in cui comunque non sarà un vero partito». La proposta radicale, che andava «perfezionata e articolata», è almeno un «anno di crescita del centro propulsivo di idee e posizioni, per poi arrivare ad un'articolazione a quel punto diversa». Non è che i compagni dello SDI sono «ingordi», ma «il fatto che lo appaiano necessita qualche spiegazione. All'improvviso stracciano gli accordi importanti sul simbolo, poi vogliono stabilire adesso se si utilizzerà per le amministrative... Dire che il simbolo sarà usato alle amministrative non ce la sentiamo perché non abbiamo mai discusso delle precedenti né delle future». Lo Sdi propone un nuovo patto federativo per cui «andremmo alle amministrative con una trentina di comintati RNP ognuno sovrano che dovrebbero decidere loro». Perché no? Piuttosto, perché non si fa nulla sugli 8 senatori scippati? Perché non si fa nulla in materia di politica economica oltre a ciò che già facciamo? E dove é finita la "scuola pubblica, scuola pubblica, scuola pubblica"? La cosa diventa «allarmante». Welby d'accordo che l'iniziativa fosse della RNP, ma la Segreteria non ha voluto. Peter Gabriel ha aderito al satyagraha per la pace e Israele nell'Ue. "Iraq libero" e lo studio di 16 agenzie Usa che sostiene che la guerra in Iraq ha provocato un disastro. Il problema è che la RNP ha delle regole, «poche ma buone, che per quattro mesi non sono state rispettate. C'è stata una lotta per tornare al rispetto delle regole. Una volta che ci siamo arrivati dicono che le regole devono cambiare completamente, c'è il problema del simbolo e delle amministrative, e che dobbiamo fare un altro partito, ritenere che quel partito non è mai esistito, mentre tutti quelli che hanno amato o detestato la RNP è perché gli hanno fatto credito di essere un partito» esposto su certi temi. Da governare «crescita e allargamento fisiologico di un organismo». La Rosa nel Pugno, «se segue la traiettoria, deve essere e rappresentare il superamento di Livorno». «Perché nome di Claudio Martelli sono saltati così? Perché per cinque anni è stato vicario di Bettino Craxi, e da vicario (anche con l'assenso di Craxi) ha in fondo vissuto cinque anni da radical-socialista... Su questo dunque i compagni dello SDI sono ipersensibili, perché in Claudio c'è un po' di Fortuna». «Il passato è duro a morire, rischia di riacchiapparci quando stiamo costruendo il nuovo e temo che accada allo Sdi».
    20:54 Durata: 18 min 57 sec
  • Rapporto Rosa nel Pugno - Governo: la calendarizzazione dei 31 punti di Fiuggi; la polemica con Lanfranco Turci; la linea dell'allargamento e quella della chiusura

    «Dobbiamo chiedere come Rosa nel Pugno l'incontro ufficiale con il presidente e l'Unione per chiedere prima della Finanziaria la calendarizzazione, anche per smentire quelli cui fa comodo la morte del partito Rosa nel Pugno. Ora ci sono alcune cose oggettive, come la lotta di Luca e di Piero Welby. Dobbiamo chiederci se riusciremo in questi giorni a lavorare insieme. Ci sarà una delegazione della RnP che esige di andare a parlare con Prodi?» Pannella rimprovera a Lanfranco Turci una sola cosa. «Dal momento in cui siamo riusciti a conquistare la sua presenza in Segreteria, per omissione o per altro, ha spacciato una menzogna, dicendo che i due (radicali e Sdi), ognuno per i suoi difetti, non si riunivano come Segreteria e Direzione. Questo davanti a una cosa limpida, chiara, che chiedevamo in maniera quasi ossessiva (cioè il rispetto di alcune regole, con la convocazione della direzione, poi della segreteria...) e davanti a resistenze che venivano sempre da una certa parte». La sua tesi, «con perfetto spirito geometrico ma poca profondità di sguardo della realtà», è che i radicali non sono nel territorio e sono arroganti mentre lo Sdi altro... Quante sigle e simboli socialisti finiti in Tribunale? I simboli radicali, invece, «durano». «Questo è il valore centrale che dobbiamo salvaguardare come socialisti, perché apparteniamo al socialismo quanto al liberalismo». «Andando avanti continueremo a scoprire altri Buglio e Turci, è sicuro Lanfranco di sperare altrettanto? Qui la differenza non è tra socialisti e radicali, ma tra la linea dell'allargamento, dell'apprfondimento e quell'altra che fin dall'inizio aveva paura di tutto ciò che non fosse la somma delle due componenti». Turci svolge il ruolo di «quello che supera i limiti settari di radicali e Sdi» per il bene di quanti non sono né radicali né Sdi, ma «sono arrivati a votare RNP tutti coloro che hanno avvertito la singolarità della linea dell'allargamento che dall'interno i radicali in particolare conducevano».
    21:13 Durata: 12 min 52 sec
  • Eutanasia, l'appello di Welby, la risposta di Napolitano

    In queste settimane di mandato, da parte del Presidente della Repubblica «prese di posizione prudenti, serie, misurate», ma che «senza le precedenti» dei tre presidenti passati sarebbero state ritenute estranee al carattere costituzionale della Presidenza. «Ha toccato con maggiore responsabilità e solennità oggetti che più o meno Ciampi toccava quattro-cinque giorni a settimana». Nella quotidianità di Napolitano qualcosa di coerente con l'evoluzione della figura del presidente negli ultimi vent'anni. Invece, nella risposta a Welby esercitato un «potere di ascolto». Senza intervenire nel merito, «l'unica cosa è che non si può ignorare». Non chiedendo la soluzione, ma che si affronti il problema. Le reazioni da parte dell'Unione. La tesi di Rodotà sul testamento biologico già in vigore. La maggioranza dei cittadini favorevole all'eutanasia.
    21:26 Durata: 11 min 37 sec
  • La controversa politica di Zapatero sull'immigrazione

    21:37 Durata: 3 min 39 sec
  • Le difficoltà del Governo Prodi; l'approvazione della moratoria sulla pena di morte; il dibattito sulla visita in Cina e il ruolo della Bonino

    Gli «ultimi giapponesi dell'utopia prodiana». La solitudine di Prodi che si illude di governare gli eventi. «Se l'Italia di Prodi, come sembra, non sta per portare finalmente a casa, dopo quello che abbiamo rimproverato come una cosa ignobile - tanto cretina - anche a Berlusconi, cioè l'approvazione della moratoria delle esecuzioni capitali in sede Onu, beh qui stiano attenti - noi siamo ancora a disposizione, anche con i nostri ambasciatori del PRT - in questo caso saremo di fronte ad una questione precisa e puntuale, non quella in generale dei diritti umani in Cina». Vernetti da radicale a manifestare sui marciapiedi davanti l'Onu. Il dibattito sulla visita in Cina e il ruolo della Bonino. «In termini di strategia ci siamo detti che il contributo più facile, ma anche più evanescente, fosse di non far mancare anche in questa occasione il gesto radicale, ma che forse non era ciò che poteva corrispondere a un elemento importante». Vedere cosa, senza lo scontato gesto simbolico radicale, avrebbe fatto il Governo e l'assieme politico.
    21:41 Durata: 9 min 59 sec
  • I radicali e il Governo Prodi; la facoltà - non l'obbligo - di andare in pensione

    Dobbiamo porre il problema della calendarizzazione per far capire che «c'è un complesso di cose che vanno affrontate» e «si paga eventualmente il costo del disaccordo». Nella direzione, «purtroppo, siamo stati a discutere della questione del simbolo». Dire che la Rosa è morta è necessario «per i dalemiani, per la destra, come é necessario che Macaluso e De Giovanni si convincano che non c'é più nulla da fare». Nel dibattito sulla legge finanziaria la caratterizzazione radicale é quella che é riuscita a tratteggiare Daniele Capezzone, anche se bisognerà vedere pure «cosa riuscirà a fare il ministro Bersani, che comunque rimane uomo Ds con solidi legami nella Cgil». «Per me - ha ribadito Pannella - si dovrebbe far valere la facoltà delle pensioni, non l'obbligo. Perché poi é vero pure che basterebbero magari un paio di anni di ritardo sull'età pensionabile per far ripartire un vero welfare; questo certo é un ragionamento sanamente riformista. Ma noi sappiamo che le grandi conversioni hanno bisogno di una grande causa. Meglio quindi parlare del diritto al lavoro che viene tolto, e della facoltà di continuare che io vorrei fosse garantita. Su questo, sul problema dell'ultrasessantenne che deve rivendicare il diritto al lavoro, non si riesce ad avere un minimo d'ascolto». «L'Italia uno stato di diritto. L'alternativa nel paese la dobbiamo organizzare sulla base di questa analisi».
    21:51 Durata: 14 min 52 sec
  • Il caso Telecom: la distruzione delle intercettazioni illegali

    La pubblicazione di queste intercettazioni ha «il pregio di far scorgere dei pezzi dal buco della serratura della realtà in cui siamo immersi». Non possiamo essere certi che le intercettazioni saranno distrutte davvero tutte. Nel momento stesso in cui è resa nota questa prospettiva, quanti si saranno mossi per conservare qualcosa? Come con l'obbligatorietà dell'azione penale. In Italia non è possibile, ma se funzionasse la giustizia civile sulla diffamazione si potrebbe pubblicare tutto. Sapendo, però, che l'eventuale diffamazione si paga. «Non è vero che tutto sarà distrutto». Un giornalismo di «servizi». Editori dovrebbero pagare i costi delle condanne per diffamazione.
    22:06 Durata: 8 min 20 sec
  • Ichino, Boeri, Salvati, Morando...

    Oggi c'è Welby, fra qualche giorno il grande Satyagraha, poi ci sarà la Finanziaria. La legge Bossi-Fini. Giavazzi ha «la passione del realizzare... ci tiene che vengano realizzate», mentre Ichino, Boeri, Salvati, Morando «sono abituati ad avere grande moralità e coerenza ma ad essere rassegnati a che tutto finisse nel nulla». E' ora che noi si rappresenti tutto questo.
    22:14 Durata: 5 min 10 sec
  • Il grande satyagraha per la pace

    Pannella fermo alla seconda bozza dell'appello.
    22:19 Durata: 43 sec
  • I discorsi di Benedetto XVI sull'Islam

    «La strategia del Papa rafforza, all'interno dei vari poteri religiosi, le componenti fondamentaliste non eccessive». "Tutti i nemici dell'Occidente sono amici miei o li posso guidare io". E' con i paesi dove l'Islam è più "laico" che il Papa ha i problemi maggiori.
    22:20 Durata: 4 min 10 sec
  • La vicenda Welby

    «Quando salta fuori qualcosa così loro impazziscono. Il problema è l'eliminazione». «Un saluto, un grande abbraccio e un grande abbraccio a Piero Welby e a Mina». Sostenere i soggetti radicali per far crescere la Rosa nel Pugno
    22:24 Durata: 2 min 3 sec