Si apre la 23° Assemblea annuale dell'Anci

Ora vi prego per cortesia di prendere posto e diamo inizio all'insediamento della consulta nazionale dei giovani amministratori
Innanzitutto un ringraziamento particolare al ministro Melandri per aver voluto oggi onorare accende la sua presenza qui nella splendida città di Perugia in un momento che riteniamo significativo per la storia della nostra associazione nazionale dei comuni italiani lanci
Cioè la volontà di costituire all'interno dell'associazione stessa una consulta dedicate esclusivamente ai giovani ministro attori e che si interessa quindi di tutto quello che competono alle problematiche sulle politiche giovanili invece quindi come potete vedere un avvenimento sicuramente che entrerà nella storia della nostra associazione di questo come ho detto oltre che ringraziare il ministro
Ringraziamo l'associazione dell'ANCI in modo particolare il nostro presidente Leonardo Domenici
Nostro segretario Angelo Rughetti
E naturalmente tutti i componenti del direttivo del consiglio nazionale dell'ANCI oltre che ai presidenti e ai direttori delle Anci regionali che con forza e passione
Hanno messo in piedi questo Progetto e ci consentono oggi di poter realizzarlo
In verità comunque la sensibilità che lancia avuto nei confronti delle politiche giovanili nasce già nel due mila e quattro quando successivamente alla conferimento ha sottoscritto della responsabilità nazionale delle politiche giovanili all'interno dell'ANCI
Abbiamo costituito questa commissione nazionale delle politiche giovanile commissione che in un anno
Ha lavorato in maniera dura in maniera propositiva
Dove ha portato all'attenzione e oggi anche nell'accordo quadro che andremo a stipulare con il signor ministro molte di queste cose sono state messe proprio in prospettiva di una fattiva collaborazione tra Anci e ministero delle politiche giovanili
Ma è chiaro che in questa Commissione proprio perché costituita dai consiglieri nazionale dell'ANCI e soprattutto dagli assessori dei comuni grandi d'Italia
Notavo la presenza di persone magari non solo giovani ma anche come si suol dire coi capelli bianchi con un'età media di cinquanta sessanta anni anche e allora con il presidente Leonardo abbiamo punto pensato che diventava fondamentale al di là di occuparsi proprio della questione politica e quindi attraverso la Commissione stessa ma di avviare una sorta di grande partecipazione dei giovani all'interno della nostra associazione
E il sistema migliore che poteva essere proposto era quello sulla possibilità veramente di farli partecipare direttamente attraverso la creazione di una Consulta nazionale dei giovani amministratori
Quindi con tutto il il rispetto abbiamo veramente pensato di talpa più voce ai giovani
Cosa abbiamo deciso quindi di fare per rendere protagonisti i giovani innanzitutto in questa serie di incontri che abbiamo portato avanti in questi anni collaborazione questo lo voglio dire perché hanno rappresentato due punti fermi
Delle iniziative che l'ANCI ha promosso nel campo delle politiche giovanili sono state sicuramente la rete iter che in questi anni ha comunque lavorato in maniera decisa e forte a favore delle politiche giovanile
E il forum nazionale dei giovani che vede la rappresentanza di tanti giovani e di tutto il mondo associazionistico italiano e quindi con l'ora abbiamo deciso quindi di far partire questa Anci Giovane devo aggiungere che poi un gruppo di ragazzi che oggi anche qui rappresentato dall'amico Giacomo D'Arrigo anche loro ci avevano fatto presente di questa importanza di farmaci alla Consulta e quindi con grande spirito di collaborazione soprattutto anche con grande velocità perché l'avete potuto riscontrare in così poco tempo abbiamo messo in piedi tutte le assemblee regionali oggi finalmente a Rishon arriviamo ad avere appunto Anci giovani
Che cos'è ANCI giovani Anci giovani innanzitutto esempi una sorta come io oso definire molte volte di consiglio dei ragazzi che in molte realtà comunale esiste cioè l'opportunità di far sì che i giovani amministratori che indubbiamente hanno delle difficoltà a trovare spazio negli organi nazionale dell'ANCI modo particolare del Consiglio nazionale nel direttivo
Possono in qualche modo interagire mettersi a confronto conoscersi
E scambiarsi anche le buone pratiche quindi ANCI come primo obiettivo ha sicuramente quello dello scambio delle buone prassi cioè consentire a tutti di conoscere che cosa di buono viene fatto nei tanti Comuni italiani
E nello stesso tempo quindi dare l'opportunità a qualche amministrazione di poter attuare determinati progetti modificando le correggendo le seconde del proprio Comune nella propria realtà stessa
E naturalmente su questa nostra intenzione mettere in piedi anche un un sito un qualcosa proprio dove vengono messi in rete tutte queste attività che vengono fatte sulle politiche giovanili e negli otto mila centodue comandi comuni italiani
La seconda questione che diventa importantissima soprattutto dopo la caduta del ruolo importante che i partiti nella Prima Repubblica avevano cioè di una grande scuola di formazione
Quella di appunto a fare formazione alla classe amministra degli amministratori locali
E comprendete bene che ritengo che veramente lanci possa in qualche modo rappresentare al meglio questa sorta di costruzione e formazione della classe dirigente
Proprio perché difende gli interessi dei comuni conosce le problematiche dei comuni e nello stesso tempo può dare anche delle risposte concrete a quali poi sono i reali bisogno soprattutto imprevisti che ogni giorno chi come ognuno di noi ha ministre propri comuni si incontra ad avere la terza questione è che diventa importante anche su questo se ci ha dato un grosso contributo è sicuramente ce lo dovrà dare ancor di più
Nei prossimi mesi e ringrazio e l'amministratore delegato costruì il direttore generale Paolo Teti Ancitel ci ha fornito i dati di quali sono i giovani amministratori italiani
E naturalmente su questo come ha detto dovremo e quante completarli anche con le nuove amministrazioni soprattutto anche per avere un quadro non solo numerico di quanti sono i giovani mista attori ma in che modo sono no inserite all'interno delle proprie amministrazioni considerate che in Italia sono ventisei mila giovani amministratori e quindi realmente rappresenta no una componente molto forte nel quadro generale nazionale che supera il venti per cento
Della totale degli amministratori comunali che nel quadro degli otto mila cento Q due comuni italiani cioè questo dato sicuramente diminuisce fortemente quando andiamo a misurarlo nelle province per poi arrivare a dei livelli del due tre per cento in Regione e abbiamo visto in queste ultime elezioni anche politiche arrivare solo l'uno per cento a livello parlamentare quindi questo significa che quando all'elettore viene data l'opportunità di Scelta
Vera e propria antichi deve andare a governare un determinato territorio in questo caso il Comune se visto che l'elettore premia in maniera forte e chiara i giovani amministratori ecco questi sono appunto gli scoppi la missione
Il presidente Domenici che a veramente grande sensibilità nei confronti dei giovani e soprattutto voluto dare enorme spazio a all'iniziative da portare avanti nel campo delle politiche giovanile
Ha deciso quindi di costituire questa consulta che composta come ben tutti sapete da trecento amministratori suddivisi su tutte le nostre regioni italiane con un direttivo che allargato a chi è stato nominato coordinatore regionale è un ufficio di presidenza che al di là dei membri ha voluto conferire questo lo ringrazio personalmente anche a nome di tutti ha sottoscritto ruolo di presidente e all'amico Giacomo D'Arrigo il ruolo di coordinatore quindi una consulta che dovrà interagire con tutti gli organi dell'ANCI e in modo particolare mettersi a disposizione
In un grande spirito di collaborazione con la Commissione delle politiche giovanili che quindi continuerà a tracciare le linee politiche della nostra associazione nel campo giovanile
Io devo dire su questo come già detto precedentemente ringrazio di cuore ma lo faccio con il vero sentimento i direttori generali presidenti delle ance decennale
Perché girando tutte le regioni italiane o veramente scoperto e questo lo possono testimoniare tutti coloro che hanno partecipato una grandissima partecipazione dei giovani alla vita della nostra associazione
E molte volte i direttori mi dicevano pensa che non vediamo neanche questo presenza quando molte volte convochiamo i sindaci anche su argomenti estremamente importanti
Quindi significa che abbiamo centrato l'obiettivo cioè di dar spazio di dar voce e soprattutto di dare rappresentanze ai giovani amministratori
E chiaro che comunque trecento possono sembrare un numero grande ma a livello nazionale poi diventa piccolo e proprio per questa ragione anche per in qualche modo dare anche un ulteriore ruolo a chi in questo momento è anche al Governo dei comuni quindi a sindaci e assessori
Abbiamo anche deciso di allargare in maniera determinante la Commissione nazionale delle politiche giovanili inserendo che qui tanti sindaci tanti assessori proprio per poter in qualche modo dare ulteriori opportunità
E quindi di dare voce anche a tutte quelle persone che avevano e sentivano la necessità che lanci potesse in qualche modo agire e renderli protagonisti del quadro politico nazionale quindi un grande ascolto che noi vogliamo dare a parte di tutti
In qualche modo quindi da queste riunioni che cos'è che abbiamo capito abbiamo capito che c'è una partecipazione estremamente attiva anche quelle direttrici tela oggi la comunità europea danno sull'attuare la cittadinanza attiva all'interno dei nostri organismi si è concretizzata proprio nel vero senso della parola attraverso ANCI Giovane
E quello che si è visto a dirà che poi giustamente ognuno voleva entrare
Negli organi quindi purtroppo alcuni non hanno potuto entrarci ma sicuramente in futuro ci sarà spazio per tutti sia potuto respirare ha un gran senso di collaborazione di impegno di Happy Cinzia un un grande cuore una grande testa da parte di chi partecipava a questi avvenimenti
Quindi su questo permettetemi un ulteriore Min grazie mentre anche la nostra struttura dell'ANCI modo particolare a chi segue il dipartimento delle politiche giovanili al dottor Formigoni a Vincenzo Santoro al nostro direttore Angelo Rughetti che hanno messo a disposizione la struttura e nello stesso tempo anche la loro fattiva collaborazione nel far partire questo progetto
Nell'ambito della Commissione naturalmente oggi siamo già arrivati a trattare in maniera precisa chiare quali sono gli obiettivi che noi vogliamo raggiungere e su questo devo dire e lo dico veramente con colla massima sincerità
Abbiamo trovato nel ministro veramente una persona di una squisita Enza tale che ha veramente dato manforte alle nostre iniziative soprattutto ha voluto in qualche modo mettere al centro della propria azione la partecipazione e ruolo dei comuni
E permettetemi questo è un aspetto estremamente importante alla quale mi sembra il dovere da parte nostra nel ringraziarla
Quindi in qualche modo abbiamo sviscerato quali sono quei problemi che nel programma del ministro sono delineati in maniera molto creava cioè il problema della casa il problema degli affitti il problema del lavoro del lavoro precario i problemi anche in qualche modo di dare concretezza a quali sono iniziative che si stanno portando in alcune realtà attraverso dei progetti dei progetti pilota
Ad una messa a punto di piani locali
Che possono coinvolgere anche le ragioni anche perché fortunatamente loro di risorse economiche molte volte ne hanno più di noi quindi un impegno che in qualche modo potesse andare a rispondere alle reali bisogni bisogni ed esigenze che oggi i comuni italiani hanno su questo non mi soffermo perché come potete capire avrà dovrei parlare al per un'altra mezz'ora quindi su questo può esplicitare avremo gli argomenti li affronteremo in maniera serene e tranquille con maggior calma anche dando possibilità lunette venire all'interno della Commissione stessa
A questo poi si aggiunge l'importanza fondamentale di avere un punto di raccordo con l'Unione europea un punto di raccordo Unione Europea
Che oggi lo dicevo proprio poc'anzi con il ministro Melandri a livello europeo come sapete esiste il comitato le regioni in questo momento si sta discutendo della dell'indicazione del comitato dovrà dare sull'attuazione del Libro Bianco
Io sono stato nominato relatore europeo per questo progetto di parere quindi mi sembra opportuno che il contributo dell'Italia su questo aspetto diventerà importante e nello stesso tempo sicuramente potrà essere costruito Antunes legame una collaborazione fattiva anche con tutti gli altri giovani amministratori dei Paesi europei che anche loro hanno necessità voglia di poter partecipare a questo processo
Ultimi due argomenti finanziaria
Bene in un punto momento dove lanci dove tutti i sindaci a partire dal centrosinistra al centrodestra si sono schierati in maniera decisa contro questa finanziaria ebbene io lo dico con con grande soddisfazione
Il ministro che ha saputo ottenere veramente tanto da questa finanziaria il ministro Melandri perché rispetto al passato in quanto non c'era Nes niente stanziato sulle politiche giovanili
Io veramente la ringrazio a nome della nostra associazione
Perché indubbiamente ha dimostrato tenacia forza capacità anche di convincere i suoi colleghi di governo dirottare in tanti tagli che ci sono stati cento e venticinque milioni sulle politiche giovanili
E questo permette però è veramente un grande risultato e quindi credo che sia doveroso da parte nostra ringraziarla con un applauso
Perché come diceva in un momento di vacche magre come quello che stiamo attraversando poter ottenere queste risorse né capito le politiche giovanili non è sicuramente da poco a questo aggiungiamo che attraverso il DPEF il governo ha chiaramente definito investire con forza anche sulla parte giovani del paese sostenere valorizzare energie creative dei giovani anche questa cosa estremamente importante
E che non esisteva così come il fatto
Di essere riuscita a individuare questo fondo nazionale delle politiche giovanile che ripeto è veramente consistente a questo permettetemi in Finanziaria ma poi non voglio togliere spazio ministro quindi è giusto visto che il merito di questi grandi successi è suo di poter elencare devo dire che ci sono anche tante altre cose estremamente positive presente ci sono delle modifiche normative sul piano del precariato sul lavoro sulla casa c'è grande volontà di attuare un piano anche di una testa di una convenzione proprio per far sì che i giovani possono uscire di casa cioè quelle risposte concrete che obiettivamente tutti nei giorni pieni si aspettano e che francamente aspettiamo veramente
Da tempo che il governo possa in qualche modo dare delle risposte degli indirizzi e anche mettere a disposizione
Delle risorse economiche quindi capite bene che su questo poi permettetemelo anche un brevissimo cenno in quanto ho anche la delega allo sport al di quanto di positivo ciò all'interno anche del dicastero della dello sport perché ricordo quello che interessa anche qui i giovani la possibilità di detrarre dalla denuncia dei redditi una una una un una quantità anche non indifferente di soldi che i nostri genitori nostri o nonni citano l'opportunità di poter partecipare a ci permetterà anche di farlo sport lo sport per tutti
E nello stesso tempo anche di qui sugli aspetti normativi ricordo che poi si è appena insediato al tavolo nazionale dello sport con quattro tavoli di lavoro estremamente importanti che avvertono dalla scuola
E quindi istruzione università a quello sul doping a quello sulla governance e soprattutto anche quello dell'impiantistica c'è anche qui dare un'opportunità di dare spazio il contributo che è stato messo sul Credito sportivo che anche questo precedente era stato tagliato quindi darà l'opportunità anche nuovi comuni di poter accedere quindi di realizzare strutture che di fatto si interessano lo sport ma come sapete molte volte lo sport praticato principalmente da parte dei giovani
Oggi quindi io veramente sono estremamente onorato anche perché e su questo lascio che poi il ministro lo possa illustrare in maniera precisa chiaro firmeremo anche un protocollo d'intesa che come Commissione nazionale delle politiche giovanili abbiamo messo in piedi l'abbiamo confrontato con una lavoro di grande sinergia su questo mi consenta signor ministro ringraziamento anche particolare tutti i suoi collaboratori
Per la loro estrema disponibilità anche perché settimanalmente o mi incontravo con lei o punto mil con Travo con i suoi responsabili devo dire che siamo riusciti veramente a portare avanti con con forza e compassione questo documento che oggi vantiamo firmare che sicuramente sarà accolto e soprattutto diventa di vitale importanza per la sopravvivenza dei Comuni soprattutto per il sostegno che lei sicuramente Cossu ministero potrà dare ai comuni stessi
Quindi con questo io ritengo che sia oggi veramente una giornata importante sia per la nascita di ANCI giovani che per la firma di questo protocollo d'intesa quindi permettetemi un
Un sorriso a una ringraziamento il cuore al ministro Melandri perché ha voluto imprimere in questo suo ministero delle idee giovani anche perché lei è giovane
E come ripeto con grinta ha voluto affermare e riconoscere anche i noi comuni il primo interlocutore proprio sulle politiche attive quindi noi siamo sua completa disposizione io personalmente mi rendo conto che Coni colleghi dovremo fare un un ottimo lavoro anche perché ci sono dei progetti in primis l'informazione che comunque è di un'importanza tale che avrà una ricaduta su tutto il territorio nazionale anche perché qui abbiamo anche a baltiche seguirà come Comune di vicenza in primis questa partita e quindi come vedete c'è ancora tanto da fare
Quindi lavoreremo insieme e faremo veramente delle cose importanti e questo vi posso garantire
Ve lo garantisco io personalmente ma dello garantirà ancora più di me per la sua importanza e soprattutto perché sicuramente oggi al governo di questo Paese il ministro Melandri grazie buon lavoro a tutti è sicuramente buono c'è
Allora adesso dò la parola come ho detto precedentemente nell'ambito della
Dario D'Arrigo
Come dicevo nell'ambito ecco della Consulta nazionale punto state invito alla figura del Presidente sottoscritto e la figura di coordinatori Giacomo D'Arrigo come detto precisamente è stato anche uno che ha lavorato come in questi mesi
Quindi anche lui il merito di aver potuto imprimere un'accelerazione su questo processo di realizzazione di Anci Giovane
Grazie
Grazie a Roberto io
La parte dei ringraziamenti la data Roberto per lanci per Luchetti per Domenici per il ministro quindi mi associo
Sì Nuzzoli dice sostenendo che con in maniera convinta che non sono ringraziamenti maniera
E vedete io a differenza di Roberto mi sono approcciato all'ANCI e da poco io sono un novizio arriva adesso
Perché nata ANCI giovani
Quando poi un po'fa con alcuni amici Spada consigliere comunale amministratori sindaci tutta Italia
Sulla fuori quest'idea è venuta fuori perché
C'era una rete di rapporti di amicizia e di giovani amministratori in tutta Italia che sembrava essere molto più estese molto più grande di quella che poi la reale percezione forse la stessa Anci era ed effettivamente se Amanda guardare lanci del ci ha dato ventisei mila giovani amministratori un terzo degli eletti degli enti locali del nostro Paese
Che e allora l'idea proposta all'Anci di mettere su una struttura per i ragazzi una struttura lo dico al ministro non per
Rivendicazioni di maniera giovanilistica e ma per dare attenzione a quella parte di eletti negli enti locali a quella parte di persone chiama la responsabilità da sindaci ed assessori da consiglieri comunali da consiglieri municipio e le grandi città a svolge un ruolo per loro nuovo
Vedete
Nel dibattito politico di questo Paese eterna diversi anni c'è il tema del ricambio generazionale è un tema che come un fiume carsico torna di tanto in tanto
Però sembra una cosa di cui si parla ma che nessuno poi realizzo che non si riesce a realizzare
Bene nelle amministrazioni locali degli Enti locali questo non è un tema di cui si dibatte questa è una cosa che si realizza perché un terzo degli eletti di questo
Dei dei dei comuni di questo del Paese affidate a ragazzi e ragazze
Sotto i trentacinque anni con ruoli responsabilità ripeto a sindaco assessori e consiglieri significa che c'è qualche cosa del meccanismo e gli enti locali che come si diceva prima lì dove deve dare la possibilità ai ragazzi avere una chance
Di giocarsi la partita idoli nella possibile a ragazzi di essere protagonisti col proprio visto il proprio nome allora
Nelle comunità locali che sono quelle dove c'è contatto maggiore tra l'eletto e l'elettore l'effervescenza la freschezza all'innovazione dei ragazzi al di là del colore politico di appartenenza viene premiata allora lanci
Attenzione dove sta qual è stata l'idea di di questa struttura poi anche parlando con Roberto inaugurando ANCI Giovane accettato una scommessa signor ministro accettò la scommessa non di dibattere del ricambio ma di puntare sul sul ricambio allora
I meriti di verso le politiche giovanili di questo governo gli addetti Roberto tecnicamente di provvedimenti e cioè cedere probabilmente politicamente occorre fare qualcosa in più
Rispetto a quelle che sono le soluzioni tecniche bisogna fare qualcosa in più rispetto alla fiducia da dare a chi nelle amministrazioni locali
Per quelli a mente si impegna in particolare i ragazzi perché vedete per noi è uno sforzo in più perché per noi carichiamo le consiglio comunali o nelle giunte
Alla prima esperienza capire cos'è il patto di stabilità interno capire cosa sono certi strumenti capiremo sono certe cose se non hai un'esperienza alle spalle
Tiene più difficile o comunque da imparare allora Anci Giovane nasce per questo nasce permette il religione amministratori nasce per mettere delle buone prassi nasce per mettere in rete esperienze e conoscenze
E nasce per farlo con alle spalle una struttura come quella dell'ANCI che superati i trent'anni di vita vanta sicuramente conoscenze esperienze e capacità di sostegno notevoli vedete
La ad febbraio sul Sole in più atroce l'indagine sul spesso delle élite in Italia ed era mi è rimasto impresso il dato che sotto il profilo istituzionale economico sociale i settantenni però quelli che pesano di più
I trentenni e quarantenni ero quelli che proporzionalmente pesano sempre meno pesano meno e pesano sempre meno nell'arco storico considerato allora occorre che lì dove possiamo fare qualcosa per liberare energie e gli Enti locali sono strumenti che posso fare questo occorre dare uno sforzo in più vedete
La perché il fatto che ci sono tanti giorni amministratori dovuta anche al fatto considerando comici a Roberto girando in giro per l'Italia che con la fine dei partiti di dove c'erano formazione c'era un percorso e si faceva i consigli comunali le amministrazioni sono diventate la prima palestra il luogo d'impatto dove si va a finire se si vuole impegnare io ho letto una Studies dell'Istat che diciamo che la partecipazione dei giovani negli ultimi anni alla vita politica in generale è stata così una linea decrescente
E però paradossalmente ci sono state altre fenomeni che hanno visto la partecipazione ragazzi invece andare verso l'alto ecco la partecipazione negli enti locali dei consigli comunali
E in tutte quelle strutture dove i ragazzi possono dare l'allora contribuì in maniera diretta e la linea crescente allora al governo chiediamo un sostegno in questa direzione un sostegno a di attenzione a chi svolge questo tipo di ruolo
Io
Stoner i tempi che mi sono stati dati
Dicendo questo
Fatto mi piace ricordare sempre questa espressione
Noi siamo quelli che si fanno a questa dati Gio fa più rumore un albero che cade che la foresta che cresce questa è la foresta e cresce sino al ministro al governo consegnamo questa riflessione io
Volevo dire altre due
Considerazioni
Grazie
Faccio due due Flash due idee così le butto lì la prima
Si discute in questi soldi toccare una corda sensibile
Sì conto sul fatto che il ministro
Riferisca alla alla Lanzillotta a Padoa Schioppa questa questa riflessione
Si discute in questi giorni sulla taglio delle indennità degli amministratori
Allora vogliamo dare un segnale concreto io penso che qui ognuno c'è arrivato perché non è una rivendicazione meramente economica però spesso i ragazzi impegna in politica i ragazzi impegna le amministrazioni hanno meno possibilità rispetto a Chieti una fascia generazione più grande allora signor ministro la provocazione
Vogliamo aiutare i ragazzi in maniera concreta che esso è l'amministrazioni
Che il taglio per gli eletti valga escludendo chi ha meno di trentacinque anni aiutiamo in maniera concreta chi stare le amministrazioni
La seconda
Quest'anno sono i quarant'anni
Del
Io vedo e qualcuno sorride però insomma la politiche fatte anche i fatti concreti per cui questo potrebbe essere un segnale
La seconda idea
Quest'anno sono i quarant'anni dell'alluvione dell'Arno a Firenze quell'alluvione assestato la pagina triste per Firenze ma è stata anche una pagina questo sì lo dico a al ministro per le politiche giovanili
è stata anche una pagina triste per Firenze ma è stata anche la pagina esaltante per una generazione che è corsa a Firenze a salvare tesori libri monumenti qualsiasi cosa che potesse essere a memoria di quella città e di questo Stato
Allora e il caso che già amministratori
Interpretando questo spirito
Propongono che il quattro novembre diventi la giornata
Per l'impegno sociale per l'impegno nelle nelle già nelle amministrazioni per l'impegno volontario e che di questo si faccia interprete i giovani amministratori che sono gli enti locali questi ed è lancio
Oggi dal tavole la presidenza sapendo che il percorso a fare e lunga e che questa è una scommessa collettiva che va giocata e va vinta solo in un caso se la giochiamo tutti insieme grazie
Ringrazio Giacomo D'Arrigo anche se quanto lei ha lanciato Fabio non solo avrà capacità di saper ben intervenire in quanto il nostro vicepresidente dell'Ance ma soprattutto perché in ANCI a ruolo importantissimo di esser responsabile della finanza locale
E dato che con lui ho potuto partecipare agli incontri le audizioni parlamentari incontri anche con impreparata col Governo
Sa molto bene delle grandi difficoltà che ci sono in questo momento quindi la parola al nostro vicepresidente Fabio Sturani che ricordo è il sindaco di Ancona
E anche lui ha veramente contribuito in maniera forte e chiara e quindi anche oggi e qui al tavolo della presidenza proprio per questa ragione alla nascita appunto di Anci Giovane soprattutto al concreto aiuto glielo voglio riconosce l'ha sempre dato alla commissione Politiche giovanili proprio per portare avanti con forza e tenacia
Le indicazioni che arrivano dalla stessa Commissione
Grazie Roberto Pella io intanto saluto tutti presenti ringraziamento alla città di Perugia all'ANCI Umbria per questa assise poi verrà più tardi l'apertura del dell'Assemblea
Ma
Porto saluto anche del presidente Leonardo Domenici che in contemporanea sta inaugurando la la nostra assemblea a un trafficante
E poi sarà qui fra breve con un saluto particolare ovviamente al ministro Giovanna Melandri
Io direi così
Finalmente abbiamo un ministro politiche giovanili eravamo uno degli ultimi Paesi europei e credo che questo sia un buon segnale credo che potremmo continuare a lavorare a collaborare a dialogare a confrontarci su queste su queste questioni alla pari dell'asse altri parte Paese e credo che sia un segnale importanti
E lo diciamo oggi che apriamo questa Assemblea generale delle degli amministratori
Locali di tutti i comuni e lo apriamo con la nascita della consulta Anci giovani credo che sia un segnale forte veniva qui ricordato da Roberto Pella da Giacomo D'Arrigo prima molti giovani amministratori
E credo un segnale importante di fiducia sindaci assessori e consiglieri
Da un'indagine emerge che c'è questo volontà anche di essere protagonisti di essere protagonisti del proprio futuro delle scelte dalla propria comunità locali portando la freschezza la vitalità la creatività del mondo giovanile e i dati che ci ricordava Roberto Pella
Ci dicono che altri livelli istituzionali sono molto più indietro credo che questo sia un segnale forte e chiaro che viene da questo Paese e dalla dal mondo degli amministratori dei comuni e credo che qui sia la spinta al nuovo che noi dobbiamo sapere interpretare bene quindi la Consulta tra l'altro chi vi parla ha iniziato proprio a fare l'assessore alle politiche giovanili dello sport
Quando non c'erano i capelli bianchi ha cominciato a coordinare l'ANCI giovani dieci anni fa parlavamo di Informagiovani con il ministero dell'interno ricordo con qualche con qualche ero so allora era il ministero dell'interno che discuteva degli Informagiovani o che seguiva e coordinava
E passato a molto
Molto tempo probabilmente una politica che serve e un'attenzione adeguata per quello che attiene alle questioni legate al mondo giovanile credo che sia fondamentale e d'altronde questo si lega strettamente su sui temi che noi viviamo quotidianamente nell'affrontare il ruolo di amministratori locali
Penso alle questione legata alla scuola alla formazione penso ai temi legati al lavoro alle politiche abitative quello del tempo libero sono temi cruciali e temi sui quali ogni giorno di amministratori sindaci i consigli comunali si dibatte
E temi su quale noi dovremmo lavorare d'intesa e qui forte coordinamento interistituzionale soprattutto oggi che abbiamo anche un riferimento Com il governo
Nazionale sono segnali positivi vanno colti così come vanno colti positivamente queste risorse assegnate al al ministero ovviamente alle deleghe che il ministro Giovanna Melandri ha segnato sui assolve politiche giovanili che sullo sport magari permettetemi una battuta più attenzione alle esigenze complessivi delle finanze e dei comuni sul resto della Finanziaria ci sarebbe bisogno ma di questo ne parleremo successivamente e e poi ascolteremo la relazione del presidente Leonardo
Dominici penso che questo sia un tema particolarmente importante alla Consulta che noi oggi
Abbiamo il piacere di inaugurare e di attivare e o il frutto di un lavoro intenso che Roberto Pella fatto con gli altri amministratori in tutto il territorio nazionale quindi anche una dimensione che è partita dal basso e che oggi può iniziare dispiegare la sua il suo impegno la sua la ricchezza credo che sia questo un bisogno che noi abbiamo e credo che questo serva soprattutto alla nostra associazione all'Associazione Nazionale dei Comuni dove i temi che qui vengono affrontati sono
Di pari dignità di pari livello a tutti gli altri teme le politiche che dobbiamo affrontare
Quindi penso che abbiamo fatto bene a voler inaugurare aprire un'anteprima di questa Assemblea
Nazionale qui a Perugia parlando punto di giovani di politiche giovanili
E attivando nostra Consulta è un buon lavoro o che dobbiamo fare è un tavolo di concertazione il protocollo che andremo poi ha firmato e successivamente con il governo
Dimostra una disponibilità una sintonia tra lanci a livello nazionale il Governo centrale credo che questo sia di buon auspicio per tutto il lavoro che saremo chiamati a fare tutti quanti grazie Evo lavora tutti
Oppure ringrazio Fabio Sturani per il suo intervento breve ma preciso soprattutto che ha messo in maniera chiara quali sono i presupposti rilancia con l'ha detto molto bene Luís
Bene una della la prima richiesta che noi abbiamo formulato alcova i candidati premier fu proprio questa nell'accordo che lancio presento a presidente Prodi e al all'ex Presidente Berlusconi la nascita di un ministero delle politiche giovanili perché diventava indispensabile proprio per una rapporto e soprattutto anche nella facilità che poi si poteva vera nel portare avanti determinate politiche
Devo dire che su questo siamo contenti che finalmente questo ministero delle politiche giovanili sia nato anche perché come ricordava giustamente Fabio eravamo solo la pari della Polonia
E oggi fortunatamente possiamo dire che abbiamo un un ministero che in qualche modo veramente dà corpo
E dà anche voce a quali sono le richieste dei Comuni fanno lo diceva giustamente il vicepresidente Sturani lo illustra la adesso il ministro io ritengo che oggi per tutti voi che siete qui presenti che sicuramente ne ne faremo avere copia
A partire da oggi a ognuno di voi si renderà conto che ciò che fermiamoci
è veramente qualcosa di importante e di risposte concrete e non tante parole come si suol dire pochi fatti ma qui ci sono poche parole perché sono due pagine e mezzo
Ma se lo vedete veramente con grande sostanze con grande risposte concrete a ciò che noi abbiamo richiesto ministro su questo mi sento in dovere di ringraziare perché veramente ha inserito quello che noi chiedevamo e quindi voi capite bene che quando dal basso partono determinate richieste dall'alto vengono accettate sicuramente non può che esserci un ottimo risultato un gran secco Successo per tutti
La parola e l'onore al ministro Giovanna Melandri
Grazie ma intanto io lo voglio dire
Senza troppo girarci attorno
Qui in mezzo a voi mi sento a casa
E anche questa nozione dell'Alto e del Basso credo che se guardiamo alla cammino fatto insieme in questi mesi
è un'annotazione da
Da rimettere a fuoco d'altra parte lo ha ricordato Roberto Pella e poi Fabio Sturani anche dal ricordo il suo intervento siete stati
Tra i primi ai chiedere anziani conosce diciamo l'esigenza istituzionale della creazione di questo pezzo dell'amministrazione dello Stato circa
E quindi
Non non lo dico per circostanza ma lo dico per convinzione profonda e lo dico anche in virtù del lavoro che abbiamo avviato in questi primi cinque mesi
In cui come è stato ricordato e ringrazio Pella per averlo fatto ci siamo incontrati molte volte ci siamo messi spesso attorno a un tavolo anche con il presidente Dominici e con la Rete iter e con l'ANCI sono molto lieta che da oggi esista quest'altra
Quest'altro interlocutore istituzionale nella Consulta
ANCI Giovane ci siamo ci siamo messi spesso attorno a un tavolo a ragionare per pensare possibili percorsi comuni da
Intraprendere nell'immediato futuro io non voglio parlare molto voglio descrivervi però
Diciamo tre tre aspetti di questa politica allora innanzitutto
In questi primi mesi io ho dedicato
Certo una certa quantità Despina tempo a
Ricostruire una piccola mappa
E a fare una ricognizione
Delle buone pratiche che a livello del sistema degli enti locali a dire il vero non ci sono solo i Comuni ci sono anche le province e ci sono anche le iniziative di alcune regioni
Perché non vi è dubbio che gli enti locali sono stati in questi anni la vera prima linea
Delle politiche giovanili quando a livello nazionale eravamo all'anno zero
E hanno avete insieme alle Province e le Regioni costruito percorsi a favore dei giovani che costituiscono quell'archivio delle buone pratiche delle politiche giovanili da cui ve lo dico senza farla troppo lunga
Siamo partiti abbiamo mosso i primi passi e anche per questo che l'incontro con lance è stato naturale e immediato
Ed è anche per questo che da questo archivio questa tesoretto diciamo così di buone pratiche che che era la linea appunto la prima linea delle politiche giovanili siamo partiti per definire anche questo piano d'azione nazionale per le politiche giovanili
Questo piano d'azione è stato
Tre minuti per raccontare le tappe questo piano d'azione è stato
Il il Progetto col quale io ho reso in Parlamento le prime dichiarazioni e
Descritto
L'intenzione
E l'iniziativa del governo e questo piano d'azione è stato inserito già nel DPF veniva ricordato
Prima dell'estate ed è grazie a questa novità assolutamente diciamo inedita nella storia politica
E di Governo del nostro Paese che cioè la novità della
Inserimento nel DPF della nozione stessa di un piano articolato dazione per le politiche giovanili nel nostro Paese che naturalmente un piano trasversale
Il ministro delle Politiche giovanili è il la facilità Trichet di azioni che non tutte sono in capo a questa Amministrazione è un lavoro di cucitura trasversale
è un lavoravo di Indirizzo e coordinamento come d'altra parte dice lo stesso
Atto di istituzione di questo ministero
è dal DPEF che sono poi derivate le scelte che trovate le scelte che riguardano questo ambito della politica pubblica che sono derivate nella finanziaria
Ecco io
Prima di descrivervi anche se molto sinteticamente le misure che nella Finanziaria
Abbiamo presentato voglio dire ma non per come dire autocompiacimento ma perché penso che questo ministero debba davvero essere uno strumento al servizio
Al servizio del sistema degli enti locali al servizio della Rete e della realtà straordinariamente ricca del nostro paese dell'associazionismo Julie Nile e del mondo della rappresentanza della partecipazione giovanile
Ecco io però penso di dover dire che abbiamo fatto un passo importante nella direzione giusta colmando un ritardo storico veniva detto prima
Eravamo rimasti davvero l'unico paese insieme alla Polonia non non possiamo compiacerci di questo che non avesse un nuovo istituzionalmente preposto alle politiche per i giovani e per lo sport in Europa
Con la Finanziaria abbiamo aperto alcune piste
Lo diceva prima il sindaco di Ancona tempo addietro dieci anni fa un po'di capelli bianchi e meno ricordava il Sindaco quelle quegli ambiti delle politiche giovanili erano in molti casi affidati come competenze a al ministero degli Interni al ministero delle Politiche Sociali naturalmente ai due grandi ministeri della formazione dell'università della ricerca cioè i giovani in Italia erano competenze
Che legata in qualche modo a una dimensione problematica
Dell'esistenza della
Caratterizzazione anagrafica dell'essere cittadini e cittadine sotto i trent'anni o sotto i trentacinque anni erano competenza del ministero delle politiche sociali per tutte
Lei le questioni che riguardano la la legge disaggio le dipendenze
Le tossicodipendenze erano competenza del ministero degli Interni
Per i profili di ordine pubblico ma perfino per i profili diciamo così di strutturazione di reti di servizio
Per i giovani ed erano competenza dei ministeri della del della formazione ecco io credo che noi stiamo gradualmente senza pensare di poter fare in cinque mesi i miracoli però siamo davvero invertendo questa logica e abbiamo aperto alcune grandi piste
Nella finanziaria
C'è il lo stanziamento di una cifra io credo insomma significative comunque utile per cominciare a partire sono centoventi milioni di euro l'anno è un fondo che io intendo ho già detto altre volte
Con atti normativi secondari
Programmare né l'utilizzazione sicuramente dovremmo programmare nell'utilizzazione innanzitutto valorizzando le esperienze che sul territorio si sono già consolidate e anche voglio dirvi che è un primo esempio sintomatico un modello di intervento che abbiamo già costruito è stato l'accordo di programma quattro con la Regione Puglia
Dentro cui un un attico fu un vero e proprio il primo atti fu sulla linea politica giovanile che abbiamo siglato Bersani politiche giovanili e e Regione Puglia e credo che questo modello di intervento a cascata dall'ente territoriale al sistema degli enti locali debba essere
Sicuramente moltiplicato e e diffuso
Io credo che con con la finanziaria si diceva abbiamo coperto alcune piste allora innanzitutto
Se conveniamo che la funzione di questo ministero è quello di lavorare sui giovani come risorse come risorse positive non come problema spesso come risorsa sprecata insomma le tante cose
Che non vorrei dire retoricamente ma insomma che davvero sono la leva su cui costruire una politica attiva
E quindi il tema è l'accesso all'accesso al futuro l'accesso al lavoro l'accesso al credito l'accesso alla casa l'accesso alla cultura
Io io penso di poter dire che guardando all'esperienza del sistema del de dei comuni degli enti locali in Italia ci sono esempi di
Di pratiche d'eccellenza in quasi tutti questi terreni esempi che noi vorremmo innalzare a politiche nazionali
E allora di racconta in poche parole quello che stiamo facendo declinando i titoli accesso al credito accesso la casa accesso lavoro accesso la cultura accesso al credito
Sul versante ascesso credo ci sono esperienze molto interessanti
Comuni diversi di di Fini diversa
Dimensione anche di diversa
Coloritura politica nella nel nel nel suo governo hanno negli anni passati
Finalizzato convenzioni convenzioni con importanti istituzioni bancarie per aprire
L'accesso al credito in formaggi volate per costruire dei nuovi prodotti io poi dico sempre il sistema bancario che stiamo costruendo
Costruendo che stiamo aiutando loro a formare i correntisti del futuro e quindi in realtà questa idea dell'accesso al credito è un'idea si sicuramente che anche dei vantaggi per il sistema bancario italiano il problema che oggi molto spesso un giovane ragazzo una giovane ragazza sotto i trentacinque anni che non era
Insomma trova le porte chiuse delle banche non trova prodotti
Finanziari costruite concepiti per luglio per lei deve essere portato in banca
A braccetto dai genitori che devono dare le garanzie non si riconoscono a molte forme contrattuali del lavoro giovanile
Il lavoro è un tema molto spinoso di cui poi parlerò ma diciamo complessivamente l'accesso al mercato del lavoro attraverso forme contrattuali atipiche separa subordinate non sono contratti bancabili
Allora l'obiettivo a cui stiamo lavorando è quello di costituire costruire un vera e propria convenzione quadro nazionale con l'associazione bancaria italiana con l'Abi
Per costruire la cornice di un accesso al credito in forma agevolata su almeno quattro linee di credito prestito per gli studi prestito per l'acquisto resti del di una casa prestito per l'affitto di una casa prestito per l'auto impiego su questo su questa cornice quadro e dentro questa cornice quadro naturalmente dobbiamo saper valorizzare anche quelle buone pratiche che a livello locali si spingono oltre e vanno ancora in avanti
Accesso alla casa guardate il tema dell'accesso alla casa è una delle barriere ma non devo non sono io a doverlo dire a voi siete voi che lo insegnata a me è una delle barriere materiali
All'affermazione delle prerogative dell'autonomia dei giovani italiani noi dobbiamo regolare diversamente il mercato delle locazioni il governo ha annunciato il ministro Visco l'ha fatto ancora qualche giorno fa un cambiamento di rotta un cambiamento di regime nell'imposizione fiscale sugli affitti
Io mi sono già impegnata che mi batterò affinché
Ci si stia ci siano e siano introdotte forme di incentivazione fiscale
Consistenti che introducano favore fiscale come dire spendibile per i ragazzi sotto i trentacinque anni che ha deciso di affittare una casa intanto e inattesa
Che questa riforma venga finalizzata nei prossimi mesi è un impegno esplicito del governo è una delle riforme che abbiamo annunciato anche già nelle ultime settimane intanto nella Finanziaria c'è una prima finestra che si apre e che vuole descrivere in due minuti perché credo che sia una finestra importante
E che parla a molti ragazzi e a molte ragazze italiane che decidono di frequentare università e atenei lontani dalla loro casa d'origine è una
Favore fiscale e che si traduce in una detrazione dall'imponibile fino a sei mila e trecento euro all'anno
Per quei ragazzi diciamo a favore di quei ragazzi che studiano fuori sede
Naturalmente i giovani che studiano fuori sede in molte circostanze sono incapienti dal punto di vista la produzione del reddito perché non producono essi stessi redditi e quindi e lo sottolineo dieci volte
Questo beneficio è un beneficio che viene trasferito trasferibile alla famiglia
E che lo dico così per la prima volta in Italia introduciamo con la Finanziaria una misura di favore fiscale per le famiglie che però non
Incoraggia le famiglie attratte nere presso di sé di ragazzi i propri figli ma incoraggia a far scegliere
La all'università secondo il proprio talento alla propria passione le proprie vocazioni
Naturalmente non basta ho detto è una pista dico che non basta perché io penso che il blocco la il blocco alla
Uno delle barriere materiali alla crescita di quelle prerogative dell'autonomia sta appunto nella difficoltà di trovare a casa e soprattutto una difficoltà a trovar casa in affitto perché io credo che
Se guardiamo i dati e alla fotografia che dipinge la condizione giovanile nel nostro Paese adesso non la voglio fare lunga potrei parlare per ore di questo ma si facesse scattiamo qualche fotografia
E vediamo che c'è un'anomalia gigantesca quattro milioni e mezzo di ragazzi in Italia che tra i venticinque e trentacinque anni vivono a casa con i loro genitori
Siamo in assoluto il Paese in Europa in cui il tasso di permanenza nella casa di provenienza e più alto e guardate che questo ha Effetti
Fortissimamente diciamo incisivi non solo sul sul tema dell'autonomia della libertà dell'emancipazione ma grandissimi effetti macroeconomici
E vi assicuro che questo è l'elemento l'argomento che io uso con i miei colleghi con il ministro dell'economia con il ministro con il viceministro delle Finanze perché non abbiamo fatto qualche calcolo di cui abbiamo parlato con Roberto Pella al tre volte
Qualche simulazione
E ci siamo chiesti che cosa succederebbe in questo Paese
Se noi nella legislatura grazie a una politica una politica che agisce su più versanti sul versante dell'accesso al credito per l'accesso alla casa
Dell'incentivazione alla fra diciamo della facilità nella nel nel nella a favorire l'emersione del mercato degli affitti
Degli incentivi fiscali estesi non solo gli studenti ma in generale agli affittuari sotto i trent'anni che cosa succederebbe se quei due milioni e mezzo su quattro e mezzo
Di ragazzi che hanno dichiarato all'Istat di desiderare di uscire di casa e quindi denunciano la presenza di una barriera non culturale ma materiale alla all'autonomia potessero farlo
Abbiamo preso dei cataloghi di mobilifici di questi che che sono tipicamente utilizzati dei ragazzi quando mettono su casa abbiamo fatto qualche calcolo bene il calcolo e il risultato è il seguente in termini di crescita solo per solo per come dire l'avviamento della casa solo per uscire di casa emette sfasci esposizione costi d'esercizio qua c'è un c'è la vita ma solo per l'avviamento di questa de della casa i il risultato è questo la iniezione alla domanda interna il valore macro economico di un'operazione del genere sarebbe di quindici miliardi di Euro nel nostro Paese
Una crescita della domanda e dei consumi e credo che questo sia un obiettivo strategico perché ha in mente perché anche a cuore il rilancio e la ripresa del Paese ancora
Voglio dire due parole
Sull'accesso al lavoro
Pella faceva riferimento al fatto che nella finanziaria ci sono misure importanti
A sostegno e che caratterizzano una politica di riduzione della precarietà della condizione di lavoro dei giovani
Vado molto rapidamente perché voglio arrivare a descrivere il nostro accordo quadro l'accordo che oggi il ministero per le Politiche giovanili e l'Associazione nazionale dei comuni
Va a firmare però voglio dire che
Considero a tutti gli effetti la misura sul cuneo c'è una misura che riduce il costo del lavoro per i contratti a tempo indeterminato e che soprattutto
Scegli di premiare quelle in prese che stabilizzano il rapporto di lavoro stabilizzano trasforma nel contratto di lavoro da contratto di lavoro a tempo determinato
A contratto di lavoro a tempo indeterminato voi sapete che l'età media della stabilizzazione del lavoro in Italia ed è il di trentotto anni
Cioè l'età in cui un giovane lavoratore può realisticamente aspirare a vedere stabilizzata la propria rapito proprio rapporto professionale e dite e ai trentotto anni il cuneo secondo me è una politica giovanile è una politica che risponde all'esigenza di stabilizzare e di rendere meno competitivi sul mercato del lavoro forme contrattuali atipiche e para subordinata
Secondo noi abbiamo credo di poter dire corretto una odiosa ingiustizia è una odiosa disuguaglianza ai danni dei giovani e soprattutto delle giovani lavoratrici italiane
Si entra nel mercato del lavoro con contratti
Atipici con contratti parasubordinati è la flessibilità d'entrata che ormai nel DNA dei ragazzi dei giovani italiani non è lì il problema il problema è quando quella flessibilità diventa precarietà senza tempo ma quelle forme contrattuali oggi erano totalmente prive o quasi totalmente prive di indennità e di tutele per la maternità e per la malattia
Non possiamo chiedere una ragazza di trent'anni di decidere di fare un figlio se il fatto stesso di rimanere incinta la espelle dal mercato del lavoro e queste è un'altra politica giovanile che troviamo che troviamo nella finanziaria potrei parlare ancora a lungo della finanziaria di altri interventi del di come intendere amore
Non diciamo utilizzare le risorse del fondo voglio dire solo un'ultima cosa Tesco è stato già citato l'incentivo
Per favorire la pratica sportiva anche quella è una politica giovanile duecentodieci euro per bambino ragazzo fino a diciott'anni che si scrive ha un impianto sportivo un'associazione sportiva una palestra una piscina
Ma solo su questo voglio fermarmi ancora un minuto su una misura che secondo me
Apre un'altra pista questa misura non la esaurisce ma apre un'altra pista di politiche giovanili
La pista è costruire un clima favorevole nel nostro Paese all'innovazione al talento alla creatività giovanile in senso lato non solo la creatività culturale anche la creatività scientifica
In finanziaria c'è una misura qui io personalmente
Do molta importanza
Noi abbiamo riconosciuto a tutti i giovani sotto i trentacinque anni che producono reddito attraverso
Attraverso l'opera di ingegno ovvero
Ovvero la maturazione di reddito attraverso il diritto d'autore che significa una platea gigantesca dall'architetto al musicista al cineasta Allo scrittore le opere d'ingegno
E abbiamo riconosciuto ai giovani sotto trentacinque anni che producono reddito attraverso il deposito di un brevetto
Tecnologico scientifico la possibilità di detrarre a titolo forfettario fino al quarantacinque per cento dei costi come sapete la legge consentiva oggi in via diciamo normale di detrarre fino al venti per cento di questi corsi per un ragazzo di qua fino adesso sotto i trentacinque anni questa detrazione a titolo forfettario arriva al quarantacinque per cento
Io credo che sia un un favore fiscale di grande rilievo via via che si placherà la discussione anche la polemica
Sulla Finanziaria su questa Finanziaria complessa che però io credo alla fine sapremo dimostrare essere una finanziaria che mette su un piano di stabilità e robustezza la legislatura
Io spero che queste misure Co emergeranno diciamo così dalla discussione generale e questa è una misura di favore fiscale che apre una pista la pista è quella di realizzare in Italia una fiaba fiscale un paradiso fiscale non perì
Non per gli evasori ma per i giovani talenti creativi e credo che questa sia una pista importante da costruire insieme a voi garanzie ma le vostre buone pratiche
Io voglio concludere con qualche brevissima riflessione su sul significato
Di questa di questa corto di questo accordo quadro che noi oggi istituiamo intanto per me ha il significato ne sono convinta
Di una collaborazione molto stretta di un partenariato molto stretto ne sono convinta per le tante cose che ho detto sinora tra il nuovo ministero delle Politiche giovanili e il sistema degli enti locali
Intanto già nei prossimi giorni lo annuncio qui oggi firmeremo un accordo attraverso la rete iter attraverso quindi un'esperienza già consolidata di politiche giovani e sul territorio
Prevede una diciamo un
Partecipazione di quattordici Regioni moltissime comuni
Un di un accordo per il finanziamento sperimentale di piani locali giovani che prevedono tante tipologie di intervento dentro questo quadro che ho appena tracciato accesso al lavoro accesso alla cultura accesso alla banda larga accesso la casa accesso al credito cioè alle politiche del rafforzamento delle prerogative dell'autonomia
Però voglio anche dire
Che dentro questo accordo quadro c'è un altro grande capitolo che è stato accennato
Poc'anzi che che credo dovremmo sapere insieme valorizzare il capitolo riguarda il il valore dell'esperienza dell'ANCI della partecipazione a pieno titolo dei giovani
Sotto i trentacinque barra quarant'anni perché mi pare di capire che il il confine
Ma giustamente è variabile
Nella quindi a piedi per la partecipazione dei giovani nella gestione politica e amministrativa del Paese qui noi nell'accordo
Ci assumiamo degli impegni molto precisi intanto riconosciamo ciò che è stato detto prima e cioè riconosciamo il valore di una realtà dei ventisei mila
Amministratori giovani amministratori che esistono che ci fanno fare un salto dialettico ci fanno superare il discorso pubblico
Sulla rappresentanza giovanile e ci mettono di fronte una grande opportunità che alla palestra sindaco della dell'azione amministrativa a livello locale negli anni più verdi della propria esperienza politica e amministrativa
Con quest'accordo noi doverosamente
Diamo un sostegno concreto e continuativo all'esperienza dei giovani amministratori
Attraverso almeno due strumenti intanto attiviamo politiche per favorire che moltiplicare accrescere la presenza dei giovani
Delle giovani generazioni nella classe dirigente nelle sedi istituzionali
Sia nazionale che locale a partire dall'esperienza dell'ANCI a partire dalla costruzione di quelle reti associative che possono essere il la porta d'accesso verso questa esperienza e a questo proposito voglio dire che noi con
Conta e l'abbiamo aperto un altro un'altra pista di lavoro io vorrei convocare nei primi mesi del prossimo anno a Roma un grande incontro di tutte le consulte giovanili che sono nate o che stanno nascendo in Italia
E naturalmente questa anche l'occasione per censire come dire i bravi e i meno bravi per censire quei comuni che le consulte dove virile hanno attivate
E per chiedere a coloro che ancora non l'hanno fatto e naturalmente i primi a cui vorrei chiederlo siete voi i primi a cui vorrei chiederlo sono quei giovani amministratori che però non devono sentirsi diciamo esauriti nella loro stessa esercizio la funzione di attivazione di partecipazione di altri la realizzazione di queste consulte laddove sono nate sono nate
Con le caratteristiche di luoghi aperti di partecipazione stanno funzionando egregiamente e credo che è importante
Dandosi un appuntamento nazionali questo tipo promuovere anche la costruzione di consulte giovanili dove non ci sono e infine e infine è stato già detto ma insomma con questo accordo il ministro per le politiche e il ministero per il polle politiche giovanili e le attività sportive e lanci si impegnano
A
Monitorare il fenomeno creare un osservatorio costruire una banca dati ma direi soprattutto attivare specifiche politiche di formazione di formazione prima veniva detto
La fine dei partiti
Avrei qualche elemento di dissenso diciamo così su una affermazione un po'troppo apodittica ma capisco quello che che voleva che voleva dire che è stato detto
E certamente noi abbiamo bisogno di costruire sull'intero arco costituzionale i luoghi della formazione della creazione di cultura e di sapienza e di cultura istituzionale di insomma quella palestra che prima veniva ricordata questa la foresta che cresce
Questa
La grande potenzialità io credo di una una politica attiva e credo che con la nascita della Consulta dei giovani amministratori ANCI si fa un grande passo in avanti a far sì che quella foresta non sia disboscate da e sono molto lieta a nome del Governo non solo di esprimere la più viva soddisfazione per la costituzione di questa Consulta ma anche di proporvi di abbozzare con voi le piste di questa concreta
Collaborazione una collaborazione sulla quale mi sento di dire che possiamo da domani cominciare a metterci in marcia grazie
Bene allora se mi permettete concluderei nella ringraziarvi per aver voluto o partecipare chi è giovane membro alla consulta ma anche i tanti amici e colleghi del Consiglio nazionale e soprattutto gli amministratori locali
Che vogliono partecipare a questa nostra Assemblea di Perugia
Mettendo però in luce anche un dato che giustamente mi è stato fatto rilevare qualche minuto sono e mi sembra doveroso darlo proprio perché siamo nella città di Perugia
Il vice sindaco di Perugia che ha un ragazzo con meno di trentacinque anni mi ha fatto sapere che su dieci assessori a Perugia ben quattro hanno meno di trentacinque anni quindi significa che comunque questo processo è partito e chiaramente mi pare di aver patto capire da parte nostra ma soprattutto dal compreso anche da parte del ministro insomma in punta di piedi col Rispetto soprattutto perché credo che sia doveroso da parte dei giovani
Aver rispetto per coloro che hanno negli anni passati
Fatto crescere una nostra associazione forte una nuova nazione un'Italia che comunque ha comunque il merito di essere una grande nazione europea
Comunque di porci all'attenzione del quadro politico generale per un giusto e doveroso cambio generazionale che la classe politica italiana credo abbia bisogno
Per in qualche modo dare un'ulteriore accelerazione a far sì che il nostro Paese possa essere sempre all'avanguardia e tre primi paesi del mondo grazie tutti e buona giornata
Anche degli impegni del ministro Lanzillotta io proporrei comunque poi Bufardeci quando arriverà prenderà alla presidenza e assumerà la presidenza effettiva di cominciare
Per
Dare subito il via ai lavori della nostra Assemblea qui al Teatro Morlacchi allora a questo punto
Renato
Se sei d'accordo io darei subito la parola al sindaco di Perugia Renato Locchi
Colleghi sindaci
Signor ministro autorità
Per noi per Perugia un'esperienza inedita la prima volta è un privilegio ospitare l'apertura dell'assemblea annuale dell'Associazione dei Comuni italiani
La ventitreesima la prima che si svolge in Umbria
Per molti di voi forse un ritorno per aver partecipato ad una dell'edizione della marcia della pace che da qui parte per Assisi o all'assemblea dell'ONU dei Popoli che la precede istanza esemplare di una di una diplomazia dal basso a partire dalle città e dalle comunità locali
Il diamo il benvenuto augurandovi un piacevole soggiorno e un proficuo svolgimento dei lavori in un momento molto delicato della vita del nostro Paese e delle nostre città in cui le preoccupazioni del presente si intrecciano con le speranze le attese di una ripresa dello sviluppo che faccia ripartire l'Italia
La denuncia che vi accoglie vive una fase di grandi trasformazioni sono in corso per le pubbliche destinata a mutare noi ovviamente che gli avi meglio il volto di una città nota per essere civile e a misura d'uomo
Siamo impegnati insieme alla Regione nella realizzazione di infrastrutture che ci facilitino i collegamenti stradali ferroviari aerei con il resto dell'Italia risolvendo una vecchia carenza che non è più rinviabile
Temo che qualche avvisaglia l'abbiate colta anche voi tra due anni celebreremo i sette secoli di vita dell'Ateneo perugino dopo che quest'anno abbiamo celebrato gli ottant'anni di quella per stranieri
Questo significa che le città non realizzano solo opere ma conserva nomi mantengono viva la memoria di una comunità
Ci sforziamo dunque di coniugare tradizione e innovazione storia e progresso nello stesso tempo lavoriamo per non penalizzare mentre si svolge questo processo la coesione sociale rischio sempre presente nelle fasi di grandi cambiamenti
Lasciare indietro pezzi di società creare sacche di marginalità non è solo come tutti sappiamo una profonda ingiustizia
E anche uno spreco di risorse umane che non possiamo permetterci è un degrado che non investe soltanto Tine direttamente colpito ma che si riflette sulla qualità della vita di tutti
Ho parlato di Perugia certamente ma so che le stesse cose si possono dire per la stragrande maggioranza delle città italiane
Cambiano le situazioni ma le città si muovono si trasformano lavorano affrontano processi di modernizzazione
Le sfide che aspettano tutti noi da questo punto di vista solo in ordine in una società che deve affrontare problemi epocali
Nuovi diritti dice di cittadinanza che ci chiedono legittimamente coloro che vengono a vivere nelle nostre città da paesi lontani tutela di ambienti urbani in cui far convivere sostenibile menti salute sviluppo
Per esempio nell'urbanistiche nel governo delle strategie della mobilità le tematiche di una popolazione anziana in aumento di di giovani generazioni spesso in difficoltà
Servizi pubblici che devono rispondere ai bisogni che cambino rapidamente quindi da aggiornare il rimodellare costantemente né i loro parametri e ancora la sicurezza o forse meglio la percezione di insicurezza il lavoro la partecipazione alle scelte una vita culturale che troppo spesso rischia di essere la prima vittima delle insufficienti risorse
E difficoltà che viviamo con le quali ci scontriamo tutti i giorni in questo processo dialettico del governo delle città sono state negli ultimi anni sono ancora oggi evidenti
Solo le difficoltà che conosciamo bene con le quali ci misuriamo ogni giorno vediamo veniamo da una fase di stasi dell'economia di crescita zero di difficoltà crescenti dell'impresa e di arretramento sul piano della competitività di affanno di intere categorie sociali
Il sistema Italia si è fermato al mentre altrove con velocità più o meno accentuato si procedeva in avanti
Anche il governo delle nostre città ne ha risentito abbiamo tutti dovuto subire tagli sostanziali di risorse in un contesto che già faticava abbiamo a nostra volta operato dove possibile razionalizzazioni di spesa realizzato risparmi di gestione fatto ricorso a mutui per quelle infrastrutture necessarie e ritenute non rinviabili rivisto i meccanismi finanziari
Abbiamo respinto con i fatti l'accusa che in modo ricorrente c'è stata fatta di essere istituzioni dalla spesa facile e dai molti sprechi
Abbiamo rivendicato e di e rivendichiamo invece di rappresentare anche in questa fase difficile il principale soggetto investitore del Paese
Abbiamo continuato tra mille problemi a produrre lavoro costruendo infrastrutture erogare servizi creare opportunità
Abbiamo dimostrato con i fatti che l'Italia come dice lo slogan qui dietro può ripartire realmente dalle città e recita quindi comuni
Sono pronti a lavorare affinché l'Italia riparta verso un progetto di sviluppo e nello stesso tempo non rifiuteranno certamente e responsabilmente di fare la loro parte del progetto di risanamento del paese
Chiedono però che si introducono cambiamenti nel rapporto istituzionale tra i Comuni lo Stato
Oltre a essere penalizzati sul piano i trasferimenti delle risorse i Comuni italiani nel recente passato sono stati mortificati da un accentramento di poteri decisionali che ha cozzato vistosamente
Con la proclamati esigenza di rafforzare le autonomie locali e con la stessa riforma del titolo quinto della Costituzione
Ci siamo trovati cioè a dover gestire decisioni che non hanno tenuto conto delle esigenze delle realtà locali e spesso ci è toccato assume le funzioni delegate alle amministrazioni comunali senza le necessarie risorse oppure gestire per conto dello Stato l'imposizione di capelli
E mancato il confronto con un pezzo fondamentali quali sono i comuni nel loro insieme
E l'articolazione dei poteri dello Stato e delle istituzioni in definitiva abbiamo sofferto e soffriamo di una sottovalutazione delle del ruolo e dei compiti dei comuni
Chiediamo cambiamenti e per fortuna alcuni intravediamo aggiudicare innanzitutto dal confronto che partito da in corso sui temi della legge finanziaria due mila sette
Abbiamo rappresentato al Governo la la nostra insoddisfazione e aperto un dialogo che ha prodotto già qualche arte
Anche le presenze annunciate a questa Assemblea nazionale chi vedrà la partecipazione di rappresentanti del governo
E questa sera vi salutiamo il ministro Lanzillotta ci conforta in un cambiamento di rotta nelle relazioni tra Stati e città
In questa direzione resta fondamentale il ruolo dell'ANCI struttura che nello stesso tempo rappresenta sia l'identità locale ma anche
Mi piace dirlo al di fuori di ogni tentazione di localismo rappresenta l'unità del Paese ed è in grado in virtù della sua autorevolezza di porsi come interprete delle istanze dei comuni
E questo il nostro presidente l'ha saputo fare Corneille
Pacata determinazione anche recentemente perciò augura questa Assemblea chi svolge un lavoro positivo a tutti voi a propriamente un piacevole soggiorno a Perugia
Grazie al sindaco
Il Perugia la parola ora a Catiuscia Marini presidente dell'ANCI Umbria il sindaco di Todi
Carissimi colleghi sindaci ed amministratori ospiti signora ministro autorità
Presidente Domenici e con molto piacere d'orgoglio a nome anche di tutti e novantadue comuni dell'Umbria che vi rivolgo un caloroso benvenuto felici di ospitare per la prima volta l'assemblea annuale della nostra associazione
Sin dal suo apparire la storia dell'Umbria è prima di tutto una storia delle città e dei centri urbani
Con un evidente dualismo tra la terra degli Etruschi e quella orientale delle popolazioni italiche in primo luogo degli umbri
E poi il dominio qui come in tutta l'Italia centrale dei romani disegni storici urbanistici archeologici e spesso anche architettonici sono ancora visibili molte delle nostre città
Una parte dei nostri centri urbani hanno continuato a vivere il loro splendore per la collocazione nell'asse bizantino Apple per il ruolo attivo dei Longobardi
Ma il volto più noto e diffuso delle città dell'Umbria dei nostri comuni continua ad essere ancora oggi quello delle rinnovate forme urbane sorte nell'epoca comunale medievale
Già dalla seconda metà del Duecento molte città dell'Umbria si dotano di autonomi statuti comunali
Spesso frutto per quel tempo di un originale elaborazione giuridica
Con l'ausilio di raffinati giuristi dell'epoca consolidando quel governo delle arti e delle corporazioni e poi del popolo allargando la partecipazione per la prima volta e la gestione della cosa pubblica
Il periodo delle città medievali fu un periodo fecondo anche per lo sviluppo urbanistico ed architettonico dei nostri centri palazzi pubblici sede di quel fiero potere comunale
Ma anche le cattedrali le fontane le piazze le chiese segnarono l'identità storica e culturale delle nostre città ancora oggi molto visibile in tutta l'Umbria
Per noi dunque il Comune pur nelle trasformazioni nei cambiamenti dei secoli di storia
Continua a rappresentare l'orgoglio di una nostra cultura di una civiltà di una storia d'la fierezza di una comunità e della sua forte autonomia
Il Comune per noi per i nostri cittadini il segno di un'appartenenza antiche forte ma anche una grande risorsa per il nostro futuro
In Umbria dei novantadue Comuni ben sessantatré di questi hanno una popolazione inferiore a cinque mila abitanti tutti aderiscono all'Anci che nella sua funzione di rappresentanza degli interessi generali dei comuni
In questi anni è stata interlocutore della Regione perché io quanto attiene la legislazione regionale il decentramento di funzioni di poteri la programmazione per la crescita e lo sviluppo a cominciare dalla programmazione dei fondi comunitari
Un Anci regionale che ha cercato di essere rappresentativa dei comuni
Sia nel rapporto con le altre istituzioni a cominciare dalla Regione e dalle Province sia nella interlocuzione con le forze economiche e sociali sindacali dell'Umbria sempre ma anche un luogo di confronto e di dibattito dei Comuni tra loro
Di supporto all'attività di formazione di innovazione di riforme della pubblica amministrazione
Di promozione di iniziative nel campo della cooperazione decentrata e della pace
Dall'anno Duemila abbiamo avviato un'esperienza innovativa promossa da tutte le associazioni delle Autonomie locali dell'Umbria
Realizzando quella che abbiamo chiamato la Casa delle Autonomie locali
Dove hanno sede tutte le associazioni regionali ANCI UPI e Uncem Lega delle Autonomie a RAI tre
Le quali sono riunite nella Confederazione delle Autonomie locali con lo scopo di rappresentare anche i punti di vista e posizioni unitarie su temi e questioni comuni delle Autonomie locali in Umbria
A nella Casa delle autonomia sede anche il Consiglio delle Autonomie locali che in Umbria istituito con legge regionale del mille novecentonovantotto
Poi adeguate modificata alla luce della riforma costituzionale sin dalla sua fase di avvio il Consiglio umbro delle Autonomie locali sia strutturato principalmente come un organo delle Autonomie
Presieduto dal sindaco del comune capoluogo di regione in stretto collegamento
Con le associazioni a cominciare dall'Anci con un rapporto proficuo di collaborazione supporto e sinergia nella costruzione dei barili e degli orientamenti e quali il consiglio chiamato per legge ad esprimersi
Nessuna contrapposizione né tanto meno difficoltà di coesistenza Moon pieno esercizio delle competenze e funzioni nell'interesse delle autonomie locali e dei Comuni in primo luogo ciò ha permesso a noi in questi anni di favorire una piena partecipazione
Alla elaborazione dei pareri al confronto istituzionale su tutte le leggi regionali sugli atti della Giunta e del Consiglio regionale riguardanti le attività le competenze e i poteri e le funzioni dei Comuni
Oggi siamo impegnati in due importanti disegni di legge il primo attinente la riforma resisti sistema amministrativo regionale locale e l'altro riguardante la nuova organizzazione dei servizi pubblici locali
Con l'obiettivo di semplificare snellire innovare la pubblica amministrazione
Ridurre il numero di anni che di livelli di programmazione politica integrata favorire e incentivare le funzioni associate dei comuni mantenere in capo al Comune la titolarità i poteri su servizi e funzioni essenziali per i cittadini amministrati
Ma di farlo in forma associata ed integrata tra i comuni anche per questo ospitiamo come comuni dell'Umbria che in fase di disegno di legge per l'attuazione dell'articolo centodiciotto della Costituzione
Non si riproponga una inutile datata contrapposizione tra Comuni e Province nell'individuazione di funzioni fondamentali che si tenga conto in bici invece di quelle funzioni con la pura arte
Alle caratteristiche proprie di ciascun ente e riconosciute come tali prima di tutto dei cittadini
E portare il saluto a voi tutti in apertura di questa nostra Assemblea non posso come sindaco di un Comune di diciassette mila abitanti come presidente di un Anci regionale
Non evidenziare la preoccupazione dei Comuni e dei sindaci per lo stato della finanza locale
In questi ultimi anni lo abbiamo scritto molte volte nei nostri documenti come comuni abbiamo partecipato concretamente corresponsabilità al processo di risanamento
Dei conti pubblici a differenza di altri comparti della pubblica amministrazione che hanno peggiorato il proprio deficit il comparto dei Comuni lo ha migliorato riducendolo sostanzialmente non possiamo però nascondere la preoccupazione con la quale assistiamo a finanziare che mettono in difficoltà allargate la situazione dei bilanci dei comuni italiani spesso nelle regole generali incapaci di comprendere le diversità e le specificità demografiche e territoriali sociali ed economiche dei singoli Comuni
è stato difficilissimo nel corso del due mila e sei sostenere i vincoli e i tetti alla spesa imposti dalla finanziaria di un anno fa
E ha difficoltà di quasi il quarantasei per cento dei comuni a rispettare il patto di mostra la insostenibilità di quella manovra
Per questo abbiamo accolto con una certa preoccupazione l'iniziale e prima proposta del disegno di Fini di legge finanziaria due mila sette
Bene abbiamo fatto con autonomia ed autorevolezza
A richiedere al Governo modifiche sostanziali su questo punto che avrebbe reso la manovra insostenibile per i Comuni così come auspichiamo che si producano ulteriori aggiustamenti con correzioni nel corso dell'iter parlamentare riconoscendo che alcune previsioni vanno nella direzione auspicata dai Comuni sia per quanto riguarda il patto di stabilità
Due mila e sette con il ritorno al meccanismo dei saldi e di ritorno all'autonomia finanziaria delle singole amministrazioni
Chiediamo ora il governo al parlamento di produrre quelle sostanziali modifiche utili a restituire sostenibilità economica e finanziaria della manovra ai comuni
Vorrei fare anche una considerazione in merito alla lotta agli sprechi e alla riduzione dei costi della politica
Più volte in passato ci siamo trovati di fronte ad un attacco demagogico e non basato su dati reali
Ancora bruciano le parole di qualche tempo fa quando si è voluto rappresentare comuni
Come entità alla spesa facile
Dimenticando che i Comuni sono gli enti in prima linea con i cittadini quelli che a fronte di tante numerose competenze proprie hanno visto accrescere nuove funzioni decentrate senza mai essere accompagnate da risorse adeguate
Quelli che sono state lasciati spesso soli per mettere in sicurezza gli edifici scolastici per il trasporto pubblico la mobilità alternativa
Per la qualità ambientale delle proprie città per politiche di sostegno agli anziani e bambini alle famiglie quegli enti che a volte spesso si sostituiscono ad altri livelli istituzionali
Anche per competenze non proprio per assicurare uno standard adeguato dei servizi ai propri cittadini
Penso al contributo che sempre abbiamo offerto alle scuole pubbliche tanti nostri comuni per fronteggiare il taglio degli insegnanti di sostegno per assicurare l'inglese e l'informatica per tutti per diffondere la pratica sportiva tre giovani
E pensiamo alla straordinaria generosa risposta che i Comuni sanno dare nella gestione delle emergenze delle calamità che spesso colpiscono i nostri territori
Qui in Umbria ci sono tanti sindaci amministratori di questa terra che corresponsabilità tenace foraggio hanno affrontato il difficile terremoto la prima accoglienza e poi la ricostruzione
Delle città e dei paesi colpiti dal sisma umbro-marchigiano del settembre novantasette
Per questo
Nella sostanza e nella forma stralciamo quelle norme della finanziaria riguardanti le disposizioni in materia di organi di governo degli enti locali siamo pronti a discutere a fare la nostra parte
In un tavolo di concertazione a livello nazionale e anche a livello regionale tra Regioni e Comuni
Le indennità dei sindaci di tutti i sindaci italiani le indennità degli assessori diritto all'aspettativa le indennità di poche decine di euro di gettone per i consigli comunali non sono dei costi impropri della politica non basta
Pensare
Il tempo la dedizione le competenze e le passioni la generosità e migliaia di cittadini mettono a disposizione della propria città rappresentando quella ricchezza tutta italiana di una democrazia delle Autonomie
Oggi l'insediamento della Consulta ANCI giovani amministratori può rappresentare anche un ulteriore contributo che i Comuni italiani danno alla formazione di una nuova classe dirigente
Capace di intrecciare le generazioni la ricchezza della preziosa storie competenza dei comuni italiani
Carissimi amici colleghi sindaci ed amministratori in questi giorni di permanenza di lavoro qui in Umbria vogliamo provare ad offrirvi anche una particolare accoglienza ed ospitalità come sa fare la gente dell'Umbria
Oggi apriamo i lavori qui nel teatro della città di Perugia simbolo degli altri degli oltre trenta teatri storici dell'Umbria
Mentre nella Sala dei Notari un maxischermo rimanda i nostri lavori in un altro luogo simbolo della municipalità della città di Perugia
Questa sera abbiamo il piacere di ospitarvi tutti nello splendido convento di Santa Giuliana un bellissimo ex convento femminile cistercense oggi sede della prestigiosa Scuola Italiana di lingue estere dell'esercito italiano
Domani saremo al centro fiere tutti i delegati potranno se vorranno visitare il Museo storico della Perugina e vedere una linea di produzione della Fabbrica di cioccolato simbolo di questa città e venerdì pomeriggio alle diciannove i francescani di Assisi
Hanno riservato per noi un'esclusiva partecipazione visita alla basilica francescana
Ringrazio questo padre Vincenzo Coli e la comunità francescana il CD il sindaco di Assisi e la città di Assisi visite Rete potrete ammirare tutti per voi gli affreschi restaurati dopo il crollo avvenuto durante il terremoto di Giotto e Cimabue così come altre occasioni sono offerte dai comuni di Spoleto di Foligno
Il lavoro di questa Assemblea errori e ringrazio tutti coloro che hanno permesso
Al all'ANCI Umbria di affrontare al meglio l'organizzazione e personale dell'Anci dei comuni dell'Umbria e di tante associazioni che ci hanno sostenute
Ringrazio in modo particolare la Regione le Province di Perugia eterni i comuni a cominciare dai comuni che ci ospitano di per Perugia e Bastia Umbra
Le città umbre i centri storici palazzi pubblici competenti le chiese
Le colline la campagna questa è la nostra terra dove i grandi artisti nel corso dei secoli
Come Cimabue Giotto il perugino Benozzo Gozzoli Raffaele Masolino da Panicale Luca Signorelli
Soltanto per citare alcuni dei più famosi hanno lasciato i segni splendidi della loro arte interpretando la spiritualità dell'Umbria il paesaggio e la cultura di questa terra
Dove ancora oggi grazie comuni con un riuso intelligente di luoghi e spazi
Troverete ad esempio una suggestiva opera di un grande artista contemporaneo come Burri dentro la cinquecentesca Rocca Paolina riadattata oltre venti anni fa da questa città per essere il cuore della mobilità alternativa di Perugia
Questi sono i nostri comuni queste l'Umbria delle città e dei Comuni benvenuti in Umbria e buon lavoro a tutti noi
Voglio però
Un piacere
Ed un onore
Portare il saluto dell'amministrazione provinciale alla ventitreesima assemblea nazionale dell'ANCI
La città di Perugia la regione dell'Umbria sono abituati ad appuntamenti importanti
Soprattutto sui grandi temi della pace dei diritti umani
Ma la scelta di svolgere questa vostra importante assise nella nostra terra rappresenta una indubbia gratificazione per il nostro orgoglio ed un forte incoraggiamento per il nostro impegno politico istituzionale
Certo
L'atmosfera che la finanziaria due mila sette ci fa respirare in questi giorni
Smorza notevolmente ogni predisposizione al sorriso
Soprattutto perché sembra perpetuare un incubo che per gli enti locali dura ormai da quattro anni
I vertici di ANCI ed UPI ci hanno assicurato che le modifiche recentemente concordate con il governo hanno addolcito la pillola
Ma Italia rimangono pesanti delle prospettive piuttosto nebuloso
Sicuramente la mia personale esperienza è tra le più limitate
Ma vi pare gli avere buoni motivi per considerare demagogico
Falso
E quindi offensivo quel luogo comune che individua negli enti locali i maggiori focolai di allegra finanza diventato pare un consolidato referente le ultime finanziarie
Non può essere dimenticato e nemmeno trascurato il ruolo degli enti locali negli investimenti pubblici senza produrre effetti sicuramente delle per lo sviluppo economico del nostro Paese
E per uscire dal balletto delle gentilezze e magari delle ipocrisie
Non credo proprio che si possa definire apprezzabile il tentativo poi rientrato
Di inserire in Finanziaria la mannaia per le indennità dei consiglieri comunali e provinciali
Alimentando io spero involontariamente quelle spinte qualunquisti che che non mi risultano principalmente preoccupate della difesa delle garanzie democratiche
Certo il problema del costo della politica va affrontato con serietà e tempestività
Perché il livello di guardia è stato superato da un pezzo
Tracimando rischia di travolgere non solo l'attuale classe politica ma le istituzioni stesse
Quella superfetazione di sigle che descrivono una foresta degli enti agenzie d'ambito e quant'altro nate troppo spesso per incapacità di resistere a stare lì protagonismi campanilistici o peggio ancora
Per dare risposte concrete ai problemi assistenziali di un ceto politico in vertiginosa crescita deve essere disposta
Ma per fare questo non c'è bisogno di invocare Robespierre
Servono solo la volontà ed il coraggio di applicare finalmente la riforma del titolo quinto della Costituzione definendo i ruoli di comunque Province città metropolitane regioni
Realizzando un corretto totale e pieno decentramento amministrativo
Affidato unicamente all'autorevolezza e semplicità dei livelli istituzionali indicati dalla Costituzione
Ben venga
Un allegato alla Finanziaria
Che di fatto proponga la tanto attesa riforma del testo unico degli enti locali
Una riforma capace di rivoluzionare la pubblica amministrazione semplificando al massimo per ottenere condizioni di efficienza e quindi io di efficacia
Ma io spero anche rifuggendo dalla economicistica suggestione di una più accentuata aziendalizzazione degli enti locali
Con la chiarezza e la semplicità dell'impianto architettonico anche i problemi del costo della politica dovrebbero rasserenarsi
Allontanando il rischio che si creino surrettiziamente le condizioni quasi per un ritorno al passato
All'Italia dei notabili
Il governo ha già approfittato dell'assemblea nazionale dell'UPI che si è tenuta a Milano la scorsa settimana per formulare attraverso il ministro degli Interni scenari di riforme coraggiose e necessarie
Indispensabile dire per continuare ad imporci comportamenti e rigorose
Sostenuti dalla consapevolezza che si sta per uscire dal tunnel
Il sistema Paese ha bisogno di radicali riforme del suo assetto organizzativo
Non potranno gli enti locali assumere atto già menti corporativi tentando di frenare
Non facciamoci prendere dalla sciocca tentazione di fare sindacalismo istituzionale
Sono sicuro che dalla vostra assemblea
Verranno come sempre indicazioni di percorsi utili ad individuare per tutti scenari di sicura affidabilità
Conviene davvero augurarvi con forza buon lavoro
La parola adesso a Maria Rita Lorenzetti Presidenza della Regione Umbria
Un saluto caro è un benvenuto a tutti si invece tutti gli amministratori alla ministro Lanzillotta un saluto particolare alle over Leonardo Domenici presidente dell'ANCI con il quale abbiamo condiviso anni in Parlamento
L'Umbria ospita l'abbiamo detto per la prima volta l'annuale assemblea dell'Anci ne sono contenta
Lo sono perché questa nostra piccola Terra composta da piccoli che e medi Comuni novantadue di cui sessantatré lo diceva Catiuscia Marini con meno di cinque mila abitanti hanno il policentrismo uno dei suoi valori fondanti
è una risorsa la consideriamo una grande risorsa che anche una grande capacità di attrazione una rete in cui i nodi sono le città e i loro sistemi territoriali senza alcun rapporto gerarchico ma solo funzionale che in una logica di cooperazione ecco perché la Regione Umbria già dal novantotto fra le pochissime regioni italiane ha istituito istituì allora il consiglio l'autonomia e locali
Sono contenta ripeto di ospitare l'assemblea dei comuni italiani perché voi rappresentate un grande patrimonio e insieme regioni enti locali siamo parte fondamentale del sistema di governo di questo Paese una classe dirigente radicata un riferimento stabile per i cittadini una risorsa fondamentale per la sfida che ci attende di costruzione il futuro del Paese
Chi governa le città si misura con le fatiche del quotidiano io un pezzo come dire di cuore di vita ho iniziato il mio impegno istituzionale proprio dalla del mio comune come assessori prima come sindaco poi so bene che cosa significa le fatiche del quotidiano che cosa esca che cosa significa cercare le soluzioni dei problemi più immediati che riguardano la vita delle persone ed è a chi governa le città che viene chiesto uno sforzo in più per questa nuova fase di politiche pubbliche
Politiche di promozione e lo sviluppo che rispondono le concreto manda e dei nostri sistemi territoriali politiche di welfare che tengano conto dei diversi livelli di gli squilibri di sviluppo e di questioni le reti delle città sono uno dei principali motori dello sviluppo economico lo dice l'agenda di Lisbona ma non solo dite voi che poi chiaramente P. misurate con tutto questo
Nelle reti recita nascono saperi e competenze innovazione nella nuova società della conoscenza
Ciò è tanto più vero in Italia dove il policentrismo e la qualità dei sistemi urbani associata a quella delle istituzioni locali sono una condizione un'opportunità per la crescita sostenibile del nostro territorio
Chi governa le città e le regioni deve sapersi misurare anche con le emergenze che talvolta purtroppo ci toccano queste anche la nostra esperienza di Umbria avendo dovuto affrontare l'emergenza e la ricostruzione dopo il terremoto del novantasette
Voi qui comunità gli anni ci avete dimostrato in quella circostanza una grandissima solidarietà che c'è riempito di orgoglio e di responsabilità
Nel due mila sette ricorreranno dieci anni da quell'evento siete tutti invitati perché è giusto che una comunità che tanto ha avuto come è stata la nostra di acconto e faccia feste insieme che rimostrato tanta solidarietà
è stata quella per noi un grande fatto corale una regione che ha saputo lavorare insieme a tutti i livelli primo fra tutti fra i livelli istituzionali Stato Regione Province e Comuni Comunità montana
Ma anche con i volontari le imprese e sindacati e così vorremmo continuare per completare il lavoro a dieci anni dal terremoto
Confronto operazione e concertazione queste sono le nostre parole chiave
Ho già ricordato come in Umbria consiglio l'autonomia locale Oprah dal novantotto e da lì certamente con luci ed ombre che non voglio disconoscere è cominciato il percorso di costruzione della solidarietà della sussidiarietà
Poi è arrivato il nuovo articolo centoventitré e poi è arrivata il nostro nuovo statuto regionale l'esperienza di questi otto anni di funzionamento del Consiglio l'autonomia e locali
è stato particolarmente significativo perché a poco a poco abbiamo costruito momenti concreti di coinvolgimento l'autonomie locali dell'Umbria procedimento decisi analisi provvedimenti legislativi su atti di programmazioni su atti amministrativi prima ancora della formalizzazione dell'atto in Giunta regionale
Lo stesso cammino della normativa regionale di attuazione della legge cinquantanove sul riordino delle funzioni ha avuto un andamento controverso e dopo il nuovo Titolo quinto abbiamo deciso si è convenuto sulla necessità di una nuova normativa regionale
E alla quale stiamo lavorando proprio in questo periodo che stiamo portando a termine e sempre nell'ottica della semplificazione degli assetti della promozione dell'associazione de associazionismo Frey con un po'fra i comuni e nel frattempo abbiamo lavorato al conferimento di funzioni alle Province ai comuni associati alle comunità montane
Penso per le Province alla viabilità e trasporti la formazione professionale all'urbanistica l'assetto del territorio l'ambiente la caccia la pesca al commercio
Penso ai comuni associati alle Comunità montane agricoltura informazione accoglienza turistica come alti e bassi con chiaroscuri sicuramente anche con qualche problema di unicità dei procedimenti su cui dovremo ancora lavorare per aggiustare il tiro
Ma questa è la strada che abbiamo voluto barare
Abbiamo detto che è nostra intenzione andare oltre la concertazione verso il partenariato queste l'altra nostra esperienza quello del Patto per lo sviluppo la qualità e la questione sociale dell'Umbria un patto nato nel due mila due
è stata una scelta che ha consentito di costruire un menu di concertazione strutturata
Un sistema di relazioni fra Regioni istituzioni locali impresse sindacati università ognuno nel proprio ruolo ma in maniera condivisa per poter contribuire a obiettivi di sviluppo della nostra regione la presenza del considerato nomi e locali nel patto e nei tavoli di concertazione e più recentemente ANCI UPI ed Uncem testimonia di questa volontà di questa scelta di fondo di fare insieme cooperazione concertazione ovviamente senza mettere in discussione le rispettive sovranità e se i autorevole per praticarle qui sta la radice anche adesso di quelli che dobbiamo discutere per i prossimi tempi della sussidiarietà e di quel federalismo cooperativo che vogliamo realizzare
La concertazione interistituzionale avuto momenti importanti fra il novantotto e due mila uno è stata alla base anche di questo percorso di modernizzazione delle nostre istituzione poi è arrivata la stasi dei cinque anni sappiamo benissimo che cosa è accaduto
E quindi si sia prodotta nuove incertezze in questi pasta di cinque anni nuova frammentazione nella relazione fra i sistemi di governo quindi ora è il momento di dire basta e di cominciare davvero ad attuare questo benedetto titolo quinto no dunque continue modifiche costituzionali no ad affidare alla Corte costituzionale un compito che il nostro quello di interpretare gli snodi della riforma
Il Paese non può più sopportare la riproposizione di processi di così lunga durata quanti processi economici corrono rapidissimamente rispetto al tempi dell'istituzione delle riforme è tempo di un'assunzione di responsabilità Dinoi istituzioni a tutti i livelli
Noi rappresentiamo la Repubblica ammette e senza gerarchie fra Stato regioni autonomie locali Cervi ordinazioni uguali responsabilità ma secondo competenze titolarità diverse
Un contro competente legislativa o contro competenza amministrativa se vogliamo bene a questo nostro Paese e noi dimostriamo tutte le giorni con la fatica di amministrare che gli vogliamo davvero bene la nostra parola d'ordine non può che essere cooperazione
Fra Stato e regioni per affrontare non rigidamente ma in modo collaborativo le competenze legislative fra Stato Regione torna mio locali per affrontare nello stesso modo la questione delle funzioni amministrative
Per questo necessari sono le sedi di concertazione vera dove si possa trovare concretezza al netto della condivisione stabile preventiva fra Stato Regioni e Autonomie locali semplificare l'assetto dello Stato
E flessibilità per cercare di rispondere anche bisogna esigere anche le diversità dei nostri territori
E lo strumento fondamentale di questo federalismo cooperativo e rilancio può più vitale delle intese interistituzionali
Preventive non quando si arriva al pareri ufficio preventive costruiamo insieme
Il fatto che nella cornice del vigente Titolo quinto si intenda intraprendere questo percorso orientato alla soluzione dei problemi di sovrapposizione dei livelli di governo ed inadeguatezza degli strumenti di governo del territorio non può che trovarci d'accordo
Dobbiamo dare vitalità operativa quei principi che altrimenti rimangono poesie romantiche
Sussidiarietà autonomia differenziazione adeguatezza unitarietà flessibilità leale collaborazione
Allora prima di mettere mano alle Gide lega per il nuovo Codice Autonomie locali e successivamente dei delegati
Rispondiamo a questa esigenza un pieno coinvolgimento delle regioni degli enti locali una condivisione preventiva delle linee di indirizzo della riforma ognuno nei propri competenze previste dalla Costituzione sempre con l'obiettivo di semplificare e razionalizzare il sistema in modo concertato
E quell'ente mente con le rispettive competenze legislative statali regionali per le varie discipline di settore
Non si può solo come dire tramite l'individuazione massiccia di funzioni fondamentali agli enti locali dimenticare le regioni guardate i nostri territori lecita i comuni le Province non sono tutti uguali ci sono differenti precipua differenziazione una cosa seria fra regioni piccole regioni grande
Fra regioni con rilevante presenza di territori montani e regioni comprese rilevante presenza di territori piani di pianeggianti
Regioni con affetto policentrico e regioni con presenza di aree metropolitane regioni con Province territorialmente equilibrata e non le quali invece le province non l'assetto territoriale non equilibrato
A una possibile rinunciare a questo volo costruiamo l'insieme
In media determinata e avendo dei tempi fissi certi perché questo è il nostro senso di responsabilità verso verso il Paese questo significa valorizzare e incentivare le forme associative dei comuni
Demandando alla disciplina le leggi regionali nel rispetto dei principi unitari condivisi e normati a livello nazionale
Tenendo separata certamente lo sappiamo la titolarità dall'esercizio delle funzioni per farle moda associato ma rimanendo ben ferma la titolarità
Proprio per evitare o improbabili fusioni di comuni o altrettanto improbabili trasferimenti di di titolarità
I principi devono essere indicati in modo flessibile così da consentire ogni regione insieme con le Autonomie locali in sede concertate vere di adattare a legislazione alle proprie condizioni economiche sociali e territoriale
Le regioni non tutte ma hanno legiferato adottando normativi in ordine al riordino territoriale prima di procedere a modifiche ragioniamo preventivamente per non far saltare processi di concertazioni fra Regioni e autonomie locali
Accanto al trasferimento delle competenze chiare ormai è una questione su cui battiamo tutti i Comuni Province regioni comunità montane
E quello delle risorse del centodiciannove noi dobbiamo da questo punto di vista ragionare in relazione alla locazione al volume delle funzioni che a ciascun livello vengono assegnate e ai in riferimento al volume delle funzione devono esserci garantiti i finanziamenti competenze e risorse
Solo così si può avere semplificazione assunzione di responsabilità Autorobot durezza delle decisioni autonomia autonomia responsabilità abbiamo condiviso le preoccupazioni in ordine la manovra finanziaria non ho detto tutti quelli che mi hanno preceduto speriamo che sia corretta nel senso degli incontri che abbiamo avuto con il governo apprezziamo il ritorno al meccanismo dei saldi noi speriamo che la prossima Finanziaria riusciremo come Regione ad arrivarci anche noi
Sicuramente la maggiore flessibilità
Nella determinazione delle entrate con lo scopo tradizionali e importante tuttavia noi sappiamo che non possiamo pensare di coprire i tagli ai trasferimenti tramite l'aumento delle tasse o l'istituzione di tasse di scopo non sarebbe certamente sufficiente si rischia di procedere a tagli di servizi comunque e penso Empoli più piccoli che cosa succede quindi certo non sappiamo qual è la criticità
E la situazione finanziaria del Paese siamo pronti ad affrontarla responsabilmente dando il nostro contributo e ovviamente in un quadro di concertazioni e effettiva sugli obiettivi da raggiungere sulle modalità con le quali raggiungere dobbiamo ripartire dunque con il piede giusto adottando un disegno organico e graduale di riassetto istituzionale che non comporti ulteriori a simmetria a livello territoriale non sempre come sappiamo servono nuove leggi e nuovi strumenti giuridici ma solo una determinazione a costruire davvero
Quel federalismo cooperativo del titolo quinto e solo così è possibile costruire anche le condizioni per un apprezzamento complessivo del sistema Paese unico una ripresa di quelle dinamiche di sviluppo che solo un assetto istituzionale stabile e coerente equilibrato chiaro delle articolazioni
Dello Stato può dare come come sostegno e come e come sponda il ritorno alla competitività del sistema Paese passa infatti attraverso un nuovo protagonismo dell'insieme dell'autonomia locale dei territori
Solo la dimensione locale infatti possibile valorizzare in modo sostenibile lo straordinario patrimonio naturale e culturale del nostro Paese le risorse umane i capitali le impressi saperi
Le competenze le energie che alimenta ora vive con nomi che sociale d'Italia è una sfida è una bella sfida vogliamo accoglierla vogliamo davvero misurarci con essa e dunque siamo pronti a fare la nostra parte può lavoro
Allora
Non non so
Sentiti acceso il microfono ma insomma si è capito che mi ha dato la parola
Cari amici cari colleghi io vorrei essere piuttosto breve e sintetico a costo di
Stringere su alcuni argomenti anche per una questione di cortesia istituzionale verso il ministro Lanzillotta che è qui con noi questa sera che ringrazio della sua presenza che ha un altro impegno e comunque lo sta ritardando avendo voluto comunque ascoltare questo mio intervento introduttivo io comunque non posso fare a meno di salutare con molto affetto Renato Locchi Rita Lorenzetti Catiuscia Marini tutte le autorità presenti perché effettivamente anche sul piano strettamente personale
Visto che mi legano questa città
Ricordi di qualche tempo passato e anche un breve periodo di residenza a Perugia sono particolarmente felice di essere qui a Perugia e in terra umbra dove sicuramente tutti noi saremo accolti e non solo oggi sempre con molto affetto e con molta ospitalità noi teniamo la nostra Assemblea in un momento indubbiamente molto delicato
Certo l'anno scorso cominciare l'introduzione all'assemblea di cavalieri
Con il riferimento al un avvenimento ancora più tragico eravamo a pochi giorni dall'omicidio di Francesco Fortugno io comunque vorrei in questo momento in apertura anche quest'anno inviare un affettuoso saluto un applauso e far sentire la nostra solidarietà a tutti i sindaci e agli amministratori locali che si trovano in prima linea nella lotta contro la criminalità locale
Molti molti nostri colleghi
Molti nostri colleghi e non solo cui oggi
Sono qui oggi sicuramente forse non ci sono anche perché hanno difficoltà a lasciare il posto in cui si trova credo che sia importante fra di noi far sentire questa vicinanza e questa solitaria
Il momento delicato
Lo abbiamo vissuto nelle settimane passate momento delicato che non è ancora concluso
Abbiamo ha avuto un confronto in alcuni momenti anche aspro difficile con il governo
Certamente l'incontro delle dieci ottobre scorso a Palazzo Chigi ha rappresentato un passo avanti importante e positivo
Io qui vorrei sottolineare il fatto che questa associazione e io mi sforzo perché si continui ad andare in questa direzione rappresenta prima di tutto non direi tanto e questo ci tengo a sottolinearlo gli interessi dei comuni
Perché non vorrei che dicendo così apparisse che la funzione dell'ANCI e quella di rappresentare un ceto politico amministrativo con le sue logiche un po'separate un po'burocratica
Può darsi che qualche difetto in questo senso ce l'abbiamo o ce l'avremo sicuramente ma anche quello che è successo nelle settimane passate è legato prima di tutto alla nostra preoccupazione di rappresentare in primo luogo quelli che sono gli interessi in realtà delle comunità locali che amministriamo
Dei cittadini di far vedere dimostrare anzitutto quelli che possono essere gli affetti i rischi le ricadute negative che noi vogliamo evitare su i nostri comuni intesi appunto come comunità locali come aggregati di cittadini e di cittadinanza ecco perché noi forniamo e lo faremo sempre presentare con molta forza con molta determinazione le nostre istanze cercando di interpretare queste realtà che governiamo e che amministriamo
In una logica quindi che prima di tutto e di carattere istituzionale non è di carattere sindacale non è di logica di appartenenza politica
Questo ci tengo a dirlo perché è uno dei presupposti anzi direi principio ispiratore fondamentale di ciò che noi cerchiamo di fare di portare avanti
E tuttavia l'incontro del dieci di ottobre dicevo ha rappresentato un passo avanti positivo una intesa di massima ricordiamo brevemente i punti di quella intesa
Un alleggerimento dell'entità della manovra a carico degli enti locali complessivamente per seicento milioni di euro cinquecento di milioni per i comuni cento per le Province
Duecentosessanta milioni di ulteriori finanziamenti per i piccoli comuni l'eliminazione dalla manovra della voce delle spese cofinanziate leggi obiettivo ed europee che valgono duecentosessantasei milioni di euro
Lo stralcio su cui stiamo discutendo di alcune delle norme ordinamentali che noi ritenevamo più negative contenute del testo originario della finanziaria di cui faceva riferimento nel suo intervento e quindi non ci torno su
Catiuscia Marini l'eliminazione del tetto del due virgola sei per cento sul debito dei Comuni fotografato al trenta settembre dell'anno in corso
Ora ci troviamo in una situazione che come dire un po'di sospensione
E io credo che questa nostra Assemblea nazionale arrivi nel momento giusto per ribadire le nostre posizioni le nostre richieste
Ma al tempo stesso anche per essere un'occasione di dialogo e di confronto
Fra di noi ma prima di tutto di lei con il governo e con il Parlamento in occasione dell'avvio di un unite che si preannuncia sicuramente complessa per la legge finanziaria
La prima cosa che voglio dire con molta chiarezza e che noi e chiediamo ovviamente
Che quelli impegni che quella intesa di massima raggiunta nell'incontro dello scorso dieci ottobre a Palazzo Chigi
Diventi adesso qualche cosa di effettivo e di concreto
Che quelli impegno siano rispettati e vengano tradotti in emendamenti di modifica alla legge finanziaria due mila e sette ora già passata all'esame del Parlamento noi su questo punto
Speriamo e chiediamo che già in questa Assemblea di Perugia arrivino non solo delle rassicurazioni mai arrivino anche delle risposte precise da parte del Governo
Anche perché
Rimangono alcuni punti su cui il confronto deve proseguire
Ne indicò due da un punto di vista anche più strettamente tecnico che ritengo particolarmente importanti
La richiesta che le norme sulla compartecipazione dinamica l'IRPEF come noi la chiamiamo
Sia anticipata già all'anno due mila sette
La richiesta che il nuovo patto di stabilità sia calcolato come saldo sulla cassa e non sulla competenza proposta
Che alleggerirebbe moltissimo l'ansia di fare i bilanci per i nostri comuni non avrebbe agrario per il bilancio dello Stato e anzi alla fine forse ci consentirebbe una maggiore flessibilità nella elaborazione dei nostri bilanci e negli stessi assestamenti
Ma il discorso non può limitarsi soltanto a questo
Io lo devo dire con chiarezza con franchezza approfittando anche della presenza di Linda Lanzillotta che peraltro voglio ringraziare per le posizioni che ha preso e che ha assunto anche pubblicamente durante la fase di maggiore dialettica o polemica se vogliamo dire così di critica da parte nostra nei confronti del Governo per la parte che ci riguardava e che ci riguarda della legge finanziaria
Io devo dire che dopo questi primi mesi
Nei confronti dei comuni italiani ci saremmo aspettati di più e di diverso da questo governo dopo anni non facili
E tenendo conto che anche alcune delle decisioni e degli atti importanti
Che questo Governo ha approvato e assunto penso al decreto cosiddetto Bersani della scorsa estate
Avrebbero avuto più efficace
Se ci fosse stata effettivamente un maggiore capacità e volontà di coinvolgimento delle amministrazioni locali e guardate questo lo dico
Non in una logica di rallentamento di freno di creazione di ostacoli di o di difficoltà sul terreno delle politiche da attuari a livello nazionale
Ma lo dico perché è necessario che il governo sia consapevole che per la stessa efficace attuativa delle misure che si propone è assolutamente indispensabile il lavoro di
Non voglio nemmeno parlare di concertazione ma di integrazione istituzionale nel rapporto col sistema delle autonomia e degli enti locali
E devo anche dire che
Con il documento di programmazione economico finanziaria per certi versi eravamo anche partiti su alcuni punti con il passo giusto
Noi abbiamo espresso apprezzamento
Per il fatto che rispondendo ad una richiesta che noi avanzavamo da tempo anni direi si tornasse alla logica dei saldi di bilancio rispetto a quella dei tetti uniformi di spesi
Abbiamo espresso apprezzamento sul fatto che si cominciasse a ridiscutere di compartecipazione dinamica sia pure in tempi più brevi
Come quelli che noi sollecitiamo di passaggio al catasto del catasto ai comuni
Di impostazioni quindi importanti in vista anche di una prospettiva che dobbiamo affrontare che è quella della maggiore autonomia finanziaria e fiscale dei comuni italiani dell'attuazione del federalismo fiscale e dell'articolo centodiciannove della costituzione
Eppure eppure poi è successo qualcosa e su questo qualcosa credo che sia necessario che riflettiamo bene tutti quanti insieme perché siamo ancora in tempo io credo sicuramente a cambiare registro a cambiare passo a ritrovare il tono giusto fra di noi
Perché poi dopo questo primo inizio
Che dicevo conteneva Accor nel DPEF aspetti interessanti positivi è stato un crescendo di difficoltà di incomprensioni di confusione
E abbiamo avvertito non voglio dire con chiarezza nei nostri confronti talvolta una impostazione molto tecnicistica
Non pervasa da un adeguato grado di sensibilità politica e istituzionale
Perfino qualche volta un certa autosufficienze intellettuali Spica e un po'di diffidenza
Ora guardate questo è ciò che bisogna assolutamente superare
Perché altrimenti si ripropone sia pure in termini diversi rispetto al passato
La vecchia questione che ha disseminato di ostacoli e di tensioni le relazioni istituzionali negli ultimi anni
L'essere cioè noi i comuni italiani lo vorrei dire così
L'essere vissuti come un mero problema di finanza e di spesa pubblica alle volte perfino un impiccio una palla al piede una controparte non una parte integrante vorrei dire la base del nostro edificio del nostro sistema istituzionale
Il non vedere i comuni come opportunità come risorsa
Come ecco promotori questo sì come è stato detto nel documento di programmazione economico finanziaria di una politica di risanamento di equità e di sviluppo
è importante che
In un governo ci siano ministri e ce ne sono in questo governo che sappiano che cos'è un comune che cos'è un ente locale che non ne abbiano una visione astratta
è indubbiamente va riconosciuto che è stato un un atto un gesto una decisione importante da parte di questo governo avere riaperto il confronto con noi
Sulla finanziaria dopo il varo della Finanziaria stessa
Da parte del consiglio dei ministri cosa che non era accaduta in passato ma il punto fondamentale su cui io voglio richiamare l'attenzione di tutti è un altro
Se noi riduciamo tutto questo a una semplice vertenza
Metto ovviamente fra virgolette questo termine fra noi e il governo sull'ordine di grandezza della manovra finanziaria vuol dire che siamo ancora in una logica sbagliata e riduttiva e limitativa
Noi non siamo la Confindustria che va a trattare sul Tfr o i sindacati che vanno a discutere di quando come se fare la riforma previdenziale
Ecco è stato bisogna lire ed ecco esto che va detto con estrema chiarezza se l'obiettivo è il rilancio lo sviluppo la rimessa in moto del sistema Italia è indispensabile associare i comuni italiani i territori lecita alle politiche che vogliono muovere in cui è sta direzione nel senso che i Comuni devono essere appunto
I Co Pro motori di questo rilancio di questo sviluppo soprattutto ovviamente a livello locale soggetti attivi della ripresa del Paese giallo sono è per questo che noi ci siamo battuti in modo così determinato
Contro quella norma
Del due virgola sei per cento come limite agli Investimenti
Perché i Comuni sono comunque
Fattore di sviluppo sono stati in molti momenti anche un elemento dal punto di vista economico anticiclico rispetto alle tendenze stesse dell'economia soprattutto a livello locale la rete dei comuni a risorsa
Non problema
Non solo noi quindi abbiamo bisogno di lavorare insieme ma abbiamo bisogno di vedere
Che lo sviluppo del Paese passa attraverso i territori e le città io lo voglio dire con molta chiarezza anche questo
Perché non ci siano dubbi fra di noi
Lo sviluppo del paese riparte dalle città citavo dire tutto ovviamente vuol dire lecita grandi le città medie vuol dire anche i piccoli Comuni perché noi abbiamo una visione del territorio non come sistema separato di istituzioni locali
Ma come rette di relazioni e quindi nei territori ci sono le città più grandi che svolgono determinate funzioni ma ci sono anche i comuni piccoli che sono aggregati attraverso progetti specifici sia i grandi centri sia associati fra loro
Per portare avanti quei progetti di sviluppo
Sul territorio
Ma noi oggi siamo in una fase in cui
è questo che voglio dire con chiarezza le nostre città e i nostri territori sono in difficoltà
In cui sentiamo il peso forte delle contraddizioni che porta in casa nostra la globalizzazione così come del Problemi anche di carattere più minuto più quotidiano
E ora non lo so quanti sindaci devono affrontare voglio parlare in termini concreti su questo perché se facciamo questo mestiere dobbiamo essere concreti ma quanti sindaci devono affrontare la discussione con le proprie comunità sui giornali delle buche per le strade credo tant'
Eppure vedete
Pensiamoci bene
Quelle buche sono il segnale delle difficoltà che abbiamo vissuto in questi anni e non lo dico per giustificare gli amministratori locali noi sindaci le giunte dei Comuni
Ma in questi anni e noi abbiamo visto usurarsi quella che è la condizione della manutenzione dei nostri centri urbani e delle nostre città e dei nostri comuni
Quel piccolo grande problema che la bufera diventa in realtà l'espressione pratica di ciò che abbiamo detto in questi anni in cui non è che ci lamenta vanno ma dicevamo che le difficoltà erano forti che bisognava comunque stringere la cinghia e che magari poi quando eri
Alle strette dovevi decidere se appunto non fare quell'opera di manutenzione invece che ridurre il servizio sociale alla persona all'anziano la mensa all'asilo quello che volete
O comunque fare anche dei risparmi su altri fronti che
Possono sembrare sono stati presentati in taluni momenti come quasi una forma di spreco ma sono importanti nelle comunità in cui viviamo oggi come per esempio gli investimenti nelle attività culturali
Perché viviamo in un mondo che è costruito in modo diverso rispetto al passato in cui i bisogni delle persone
La richiesta di autonomia di maggiore libertà gli stimoli che ci sono portano anche a richieste differenti su cui è giusto e necessario offrire delle risposte
Allora quello che voglio dire è che negli altri Paesi europei
Sono forti le politiche nazionali per le città Gran Bretagna Francia Germania Olanda hanno fatto scelte importanti per i propri territori siamo preoccupati perché la Spagna ci può superare dal punto di vista delle innovazione anche del prodotto interno l'
Orto eppure la politica dello sviluppo del territorio e di ammodernamento delle città in quel Paese è stato messo al primo posto
Fra le priorità
Dell'azione di governo
Noi invece siamo oggi a un bivio
O si fa un investimento sulle reti
Sul welfare sulle infrastrutture ambientali sul trasporto locale sulle politiche per la casa mia le città le periferie oppure rischiamo invece di imboccare una
Strada diversa che è quella appunto del declino della sofferenza delle difficoltà per le nostre città e per i nostri territorio
Se scorriamo alcuni dei temi per noi fondamentali ci rendiamo conto di quanto tutto questo sia di fondamentale importanza il sociale
Immigrazione anziani asili nido scuole casa lavoro sicurezza e soprattutto
Il grande problema della casa che torna ad esse fondamentale e di primaria importanza soprattutto nelle nostre cita di fronte ai processi di scomposizione sociale di mutamento del
Dei della demografia delle popolate la popolazione anziana delle giovani coppie degli immigrati stessi noi riproponiamo la necessità su questo punto di una politica nazionale regionale che ci porti ad avere come obiettivo lo dico semplicemente per chiarirci la realizzazione di alloggi decenti ad affitti decenti perché di questo abbiamo bisogno nelle nostre realtà locali nei nostri territori e nei nostri Comuni
E quando noi parliamo di Finanziaria
Non vorrei anche qui che riduttiva mente pensassimo soltanto che tutto si esaurisce nella discussione sugli aspetti tecnici del Patto di stabilità
Perché se questa Finanziaria si pone giustamente il problema di investire sul paese allora è necessario che individuiamo
Quegli obiettivi che sono fondamentali per la vita delle nostre città e che possono dare a questi territori una prospettiva diversa
Ho citato la casa
Ma potrei aggiungere l'altro tema estremamente drammatico perché non è che poi possiamo ritrovarci ogni inverno a discutere di questo dell'inquinamento atmosferico
E quindi della necessità di a vere reti di trasporto rapido di massa che consentano di lottare contro l'inquinamento da traffico attivamente il trasporto pubblico locale e l'altra grande priorità insieme alla casa che noi richiamiamo
E l'altro punto che viene vissuto in modo sempre più acuto nei nostri centri che quello della sicurezza della necessità di avere politiche di sicurezza integrata che riescano a tenere presente sia dell'aspetto fondamentale relativo al controllo del territorio anche alle necessità di avere forme di intervento
Deciso repressivo in mio alcuni casi laddove ci sono fenomeni di degrado
Di criminalità diffusa che
Ovviamente aumentar non l'insicurezza fra i cittadini ma al tempo stesso stile nere insieme a questo la politica dell'integrazione della coesione sociale della possibilità cioè di portare avanti quegli aspetti essenziali
Delle politiche locali che facciano i conti in modo positivo con il tema soprattutto dell'immigrazione
Ecco queste priorità alla casa la questione dell'inquinamento e del trasporto pubblico locale quello della sicurezza
Sono tutti i punti che noi riteniamo essere ancora aperti nel confronto con il Governo e con il Parlamento per quanto riguarda la legge finanziaria perché sono punti decisivi che riguardano l'uso de delle risorse
La finalità delle stesse risorse per affrontare i problemi più gravi che viviamo in questo momento
Sarebbe io credo molto utile se noi cominciassimo a riflettere sulla possibilità di definire una vera e propria Legge Obiettivo che riguarda specificamente le città e i territori locali
Oggi gran parte degli interventi di infrastrutturazione di realizzazione di interventi importanti nel nostro Paese riguardano in realtà
Ed è importantissimo grandi reti e pochissimo l'intervento sulle realtà urbane invece io credo che sia una priorità
Da assumere anche a livello di governo nazionale questo investimento sulle reti locali
Questo è il primo Tirreno che noi dobbiamo portare avanti nel nostro lavoro di elaborazione di proposta costruttiva ma accanto a questo e vado rapidamente per i motivi che dicevo prima noi abbiamo altre esigenze importanti su cui sentiamo la necessità di un confronto collaborativo
E costruttivo con il governo e con il Parlamento
Mi riferisco in particolare alla necessità che sentiamo di andare avanti sul tema della attuazione del titolo quinto del codice delle Autonomie
La necessità chi abbiamo finalmente di entrare nel merito lo accennavo anche prima dell'attuazione degli articoli della Costituzione contenuti nel titolo quinto io credo in particolare
Per il federalismo fiscale dell'articolo centodiciannove
E vorrei dire qui anche rispetto a i problemi che si sono determinati per l'inserimento nella legge finanziaria di quelle norme ordinamentali che noi abbiamo contestato e che abbiamo chiesto di stralciare
Vorrei dire che noi non è che ci tiriamo indietro
Quando ci si pone l'obiettivo di raggiungere determinati risultati anzi io vorrei dire che da cui mi sentirei di affermare che
Noi stessi in primo luogo come ANCI come comuni italiani proponiamo un patto al Governo al Parlamento su due obiettivi fondamentali
La semplificazione del nostro ordinamento
E la riduzione dei costi della politica
A patto naturalmente
Che soprattutto per quanto riguarda questo punto relativo ai costi della politica e non voglio fare della retorica ogni ognuno ogni livello istituzionale ogni grande ente che c'è in questo Paese
Faccia la sua parte e non si pensi che i problemi stanno prevalentemente nelle indennità che ci sono nei nostri comuni che hanno gli amministratori locali
Consigliere comunale
Ma l'ho detto non perché
Volevo l'applauso contento perché penso che questo sia un problema reale effettivo e allora mi viene da dire sì mettiamoci intorno a un tavolo e vediamo come si fa
A intervenire tutti insieme a intervenire tutti insieme per esempio intanto su questa reale semplificazione di cui abbiamo bisogno dei sistemi di rappresentanza sul territorio lo sentiamo anche noi spesso non è che ci piace
Che ci sia questa sovrapposizione alle volte perfino qualche conflitto dal punto di vista delle competenze dell'esercizio di funzioni attribuite così qui
Abbiamo bisogno di un attuazione come dire saggia del titolo quinto e quello che vorrei dire profittando anche della presenza del ministro Lanzillotta
Noi vogliamo andare avanti non vogliamo essere rallentatori offre in attori
Di un processo che prevede già da parte del governo una proposta di attuazione degli articoli centoquattordici centodiciassette e centodiciotto della Costituzione legge belga
Però noi sentiamo in questo momento la necessità e qui naturalmente io mi rivolgo alle regioni le Province alle Comunità montane di presentarci noi come sistema delle Autonomie con una nostra rapidamente senza aspettare troppo tempo perché ci sono delle scadenze per la presentazione del della legge delega ma il bisogno noi Regioni Comuni Province di presentarci con una proposta unitaria
Vedere di farla insieme affrontando anche quelli che sono i nodi ancora aperti penso per dirne uno soltanto quello relativo alla costituzione delle città metropolitane
Ma credo che questo sia uno sforzo necessario così come abbiamo fatto in altri momenti quando per esempio si parlava della riforma costituzionale in altri momenti abbiamo sentito il bisogno la necessità di presentarci con una posizione unitaria
Come sistema complessivo
Delle Autonomie
Vediamo se ci riusciamo se non ci riusciamo poi lo diremo per il Governo farà le sue scelte
Ma io credo che questo sia un fatto importante da tentare così come io personalmente auspico che su questo tema
Ci sia un ampio confronto in sede parlamentare che si trovi un'ampia convergenza che ci sia la possibilità di un dialogo serio fra maggioranza e opposizione parlamentare che vada oltre
Al consenso di una sola parte perché questo darebbe più forza a ciò che si deve fare a ciò che si deve attuali
Questo è un punto importante che si collega poi alla necessità di
Stabilire con chiarezza il l'indicazione stessa delle funzioni fondamentali qui hanno fatto degli accenni Catiuscia Marini
Rita Lorenzetti
Noi siamo per funzioni forti ampie riconosciute ai comuni per una distinzione fra titolarità ed esercizio
Siamo anche per definire insieme le allocazioni delle funzioni con le Regioni sulle materie di competenza regionali
E vogliamo che il processo di riforma non generi Problemi con i Comuni più piccoli che escano in qualche modo schiacciati appesantiti dal peso delle funzioni amministrative che alle volte
Sì presentano come un problema in relazione alle
Alla difficoltà ritrovare di reperire le risorse per poterli gestire da questo punto di vista continuiamo a noi e a valorizzare l'esperienza delle unioni dei comuni
Che non vediamo affatto come una sorta anzi di aggiunta ulteriore al già complesso sistema delle articolazioni istituzionali
Ma anzi vediamo come un fattore essenziale di razionalizzazione e credo che il lavoro che si sta facendo
Che si è fatto in questi ultimi anni anche dentro l'ANCI per valorizzare l'esperienza delle unioni dei Comuni anche andando a vedere dove sono i problemi dove sono le difficoltà dove sono i rischi
Nell'attuazione di queste esperienze pure penso che questo sia un fatto importante che da un contributo essenziale proprio a quella
Discorso
Di grandissima rilevanza che prima ricordavo della razionalizzazione della semplificazione del nostro ordinamento
Così come pure credo si debba tenere conto della necessità quando si parla delle aree delle città metropolitane di modelli flessibili
Che tengano conto delle profonde differenze che ci sono fra realtà realtà
Situazione situazione senza per questo però determinare una sorta di gerarchia fra le città individuate come metropolitane nella vecchia legge centoquarantadue
Penso che dobbiamo stare molto attenti a quella che è la realtà dei piccoli comuni noi abbiamo espresso lo ripeto anche qui
Tutta la nostra critica nei confronti dell'ipotesi che nei comuni sotto i tre mila abitanti vi sia un organo monocratico unico
è un altro punto su cui vogliamo essere ascoltati e vogliamo trovare delle intese con il Governo
E
Un punto su cui ribadisco in questa occasione la posizione dell'Associazione nazionale dei comuni italiani anche qui senza nessuna enfasi senza nessuna retorica ma con molta chiarezza e con molta serenità
Dicendo che ci aspettiamo una risposta dal governo e dal Parlamento
è in tempi rapidi il superamento del il vincolo di mandato per i sindaci
Posizione posizione che io torno a ripetere come Associazione nazionale dei comuni italiani noi proponiamo ovviamente per tutti comuni
Naturalmente anche su questo poi con il Governo con il Parlamento si può discutere si può approfondire la questione sta di fatto però che questo è un tema che
è urgente anche e soprattutto se si pensa alla necessità di sanare ma non con una sanatoria con una legge in positivo il problema che si è determinato che si è creato dopo l'ultima tornata elettorale con sindaci che sono stati comunque rieletti per il terzo mandato e in una situazione che scusate S
Faccio una battuta e non vuole essere qualunquisti chiama dal punto di vista del organizzazione istituzionale appare un po'tipicamente italiana per cui in questo momento di quei sindaci
Che sono stati eletti per la terza volta ce ne uno
Che sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione è stato riconosciuto essere assolutamente legittimato a continuare a fare il sindaco per il terzo mandato
E ce ne sono altri che invece hanno ricevuto addirittura un avviso di garanzia per essere stati rieletti per la terza volta allora bisogna che ci mettiamo d'accordo e bisogna che su questa questione al più presto troviamo una risposta netta e chiara perché evidentemente così
Non si va molto avanti
Vorrei andare rapidamente alla conclusione affrontando due ultime questioni la prima è quella che riguarda i servizi pubblici locali
Anche questo lo dico in particolare riferendomi alla presenza del ministro Lanzillotta è chiaro che noi come Anci siamo favorevoli a un processo che vada verso la liberalizzazione
Siamo al favorevoli
Al fatto che ci sia un rafforzamento anche attraverso veri le forme di incentivazione di questi processi di aggregazioni di amministrazioni di aziende anche qui dobbiamo tenere ben presente la profonda differenza che c'è nel nostro Paese perché noi abbiamo già in alcune realtà del Nord soprattutto processi di aggregazione importante e contemporaneamente invece in molte realtà soprattutto del Mezzogiorno abbiamo ancora una situazione come si suol dire molto articolata con le cosiddette aziende polvere
Allora io credo però che qui il tema vada visto in chiave europea e noi non vogliamo anche qui apparire come quelli che vogliono conservare uno status quo cioè deve essere chiaro fra tutti il problema per noi non è continuare ad a vere la possibilità perché questo è un problema delle forze politiche di attribuire di qua e di là qualche poltrona in qualche consiglio di amministrazione non è questo che ci interessa
Il nostro problema è un altro il nostro problema è duplice
E quello da un lato di salvaguardare
Quella piattaforma industriale produttiva che viene dalla antica esperienza delle municipalizzate nel nostro Paese che vede impegnati
Migliaia e migliaia di lavoratori tecnici
E che credo proprio richieda di essere valorizzata e unità
Anche per fronteggiare meglio la competizione internazionale soprattutto a livello europeo e al tempo stesso noi come enti locali come comuni vogliamo
Garantire una Fert di servizi valida qualitativamente a tariffe che non sia non punitive non siano troppo pesanti per i nostri cittadini
Questo è l'obiettivo e questa e la duplice preoccupazione che abbiamo e che non mette quindi in discussione la necessità di andare avanti con un processo riformatore
Ma avvertiamo anche che è molto importante che su questi punti ci sia chiarezza e ci siano degli indirizzi anche qui condivisi a livello governa col Governo e con il Parlamento
L'ultima questione
Che voglio dire riguarda la nostra associazione
Come ho già detto all'inizio non ci voglio tornare di quello che deve essere il ruolo autonomo ed unitario dell'ANCI
Ho già detto che non siamo un sindacato che non siamo una controparte sociale che non siamo men che meno una associazione di tendenza politici io qualche anno fa avevo avanzato la proposta forse usai un termine un po'improprio quella di una sorta di istituzionalizzazione dell'ANCI cioè un riconoscimento istituzionale chiaro
Dell'ANCI e poi con la possibilità che naturalmente ci siano invece Argo organizzazioni e associazioni che più esplicitamente sono di tendenza sono caratterizzate politicamente alcune già esistono
Da molti anni da molto tempo fra l'altro non so se oggi ci siano le condizioni per riprendere questo tipo di ragionamento
Però sento di dover dire una cosa
Noi viviamo in un Paese in cui lo vediamo
Il bipolarismo ha avuto dal punto di vista politico istituzionale un'evoluzione un po'particolare
Anche un po'esasperata
A me dispiace sempre quando vedo che
In alcune occasioni ricorre sempre come
Argomento politico di lotta o di battaglia politica il tema della delegittimazione dell'avversario non dovrebbe essere così in un sistema istituzionale moderno efficace ed efficienti
Ci sono molti problemi da risolvere sul piano delle leggi che regolano la vita delle istituzioni e le forme
Della partecipazione alle istituzioni rappresentative sul piano delle riforme costituzionali stesse non credo che abbiamo risolto tutti i nostri problemi
Con
L'ultimo referendum sebbene a mio parere sia stato un fatto positivo chiudere quella vicenda su quel tipo di riforma con quel voto ma questa è un'opinione mi però
Però devo dire che
Oggi noi sentiamo la necessità di riprendere un confronto un confronto appunto sul tema delle riforme un confronto che riapre anche dei canali di comunicazione fra maggioranza e opposizione
Un confronto che ci scorse entra di superare quella fase che io non ritengo positiva delle riforme costituzionali a colpi di maggioranza
Allora io qui dico una cosa mi rivolgo anche a tutti gli amici e i collegi che stanno nella nostra associazione di centrosinistra e così come di centrodestra
Esistono molti spazi molti luoghi che hanno la caratteristica di essere associazioni unitarie come laici non mi pare
Ecco perché io ne ho parlato sia con esponenti nazionali del centrosinistra che del centrodestra sia con il Presidente della Repubblica
A me piacerebbe che lanci proprio perché ha uno spazio di questo tipo
Io non mi piace molto l'espressione bipartisan preferisco comunque un'associazione unitaria dal punto di vista istituzionale ecco
Mi piacerebbe che lanci si ponesse al servizio anche di un tentativo di riaprire il confronto su questi temi
Portando organizzando Roy offrendo noi degli spazi perché questo confronto appunto Possa riprendere possano mettere un po'di radici e svilupparsi
D'altra parte
D'altra parte
Lanci è un'associazione che comunque sappia di strada ne ha fatta parecchia un'associazione che ormai a più di cento anni associazione che comunque questi più di cento anni non li dimostra è un'associazione che ha più di cento anni fa ricordiamoci sempre che rappresenta realtà istituzionali millenaria
Ed è bene sempre questo fatto non dimenticarlo come sono i comuni italiani
è un'associazione che è arrivata a quota sette mila in termini di associazione di associati di Comuni associati su otto mila cento
Un'associazione che poi due anni fa ha cambiato lo statuto che sviluppa molte iniziative attività che sono aumentate in quantità e qualità
Sulla finanza locale for la recente costituzione dell'Istituto per la finanza e l'economia locale sull'immigrazione l'associazionismo i lavori pubblici il personale
Su tutti i temi su cui noi sentiamo che è necessario sviluppare un'azione di servizio nei confronti dei comuni di sostenerli anche con le nostre aziende
Ma abbiamo anche sviluppato attività sul piano della cooperazione internazionale le relazioni con il Mediterraneo prese per esempio su cui ci siamo applicati con molta determinazione raggiungendo anche dei risultati importanti certo poi ci sono ancora dei limiti
E dobbiamo lavorarci insieme vedere dove che questa attività presenta ancora dei ritardi delle lacune però sentiamo che il peso della nostra associazione è comunque cresciuto
E allora io vorrei davvero che ci fosse un impegno ulteriore da parte di tutti noi
Perché l'ANCI conservi e sviluppi ancor più queste sue caratteristiche di autonomia e di unitarietà ma non solo
Che l'ANCI sappia guardare anche oltre e si offra come spazio aperto di confronto politico e istituzionale
Io credo che se riusciremo a fare questo potremmo dire di avere svolto una funzione di servizio importante non soltanto per i comuni ma anche per l'intero Paese grazie
Grazie a Leonardo Dominici la parola Linda Lanzillotta ministro per gli affari regionali e le autonomie locali
Un saluto a tutti quanti e lasciatemi dire anch'io quanto sia sincero e e forte il piacere di essere qui all'apertura della mostra Assemblea di rappresentare il governo
E un'assemblea a cui anch'io partecipò con passione nel senso che io iniziato la mia esperienza istituzionale come amministratore locale e quindi sento molto profondamente il senso della missione di chi amministra una città so quanto sia difficile so quanto sia importante perché le aree
Il senso condiviso dell'appartenenza ad una comunità diceva
Il presidente Domenici che i Comuni sono istituzioni millenarie in realtà sono le istituzioni più antiche del nostro Paese
E non a caso i cittadini sono alla propria comunità territoriale al proprio Comune
Che si sentono maggiormente di appartenere e quindi questa appartenenza e l'integrazione dei comuni a cui i cittadini si sentono di appartenere in un sistema nazionale sono un elemento fondamentale per la coesione del nostro Paese quindi è veramente con piacere anche con un senso di onore che partecipò alla vostra assemblea e anche con piacere per il fatto che si svolge in una città come Perugia e in una regione come l'Umbria che rappresenta no
Insieme la qualità e il talento dell'Italia cioè quei due elementi quei due fattori che sono i nostre asset competitivi nel mondo e che dobbiamo saper valorizzare la vostra assemblea come ricorda la presidente Domenici cade in un momento cruciale per il Paese e per l'azione di governo e i cow Muni
Le amministrazioni locali sono al centro di questa fase sia per quelli quelli guarda il risanamento finanziario di cui sono saranno e sono stati attori e motori importanti e poi dirò della problema della legge finanziaria e della politica di risanamento sia per le politiche della modernizzazione di cui appunto i comuni e le città sono state nell'antichità sono state nella passato più prossimo io ricordo gli anni Novanta e devono ritornare a essere il motore e il centro
E è così in tutta i Paesi avanzati e dalle città che parte la modernizzazione il cambiamento e sono i luoghi in cui si gestiscono i processi di globalizzazione che impattano sul territorio sono alle città e quindi i governi locali che a cui spetta di gestire le grandissime sfide del nostro tempo
All'immigrazione l'ambiente e i mutamenti climatici l'invecchiamento della popolazione la i problemi della cui esistenza di religioni e di culture e quindi e dalle città che si inventa il futuro per cui il Governo sa che il nostro Paese proprio perché
Il Titolo quinto espressione di questa cultura
è una Repubblica che è ormai un sistema istituzionale Complesso articolato sul territorio e che questa sua articolazione
Le può dare la capacità di affrontare queste sfide perché noi abbiamo alcune debolezze alcuna debolezza della nostra economia alcune debolezze nelle nostre istituzioni noi non siamo la Francia sia per quel che riguarda la grande impresa che oggi abbiamo visto in crisi e quindi puntiamo sulla Rete
Densa del nostro sistema produttivo fatto di piccole e medie imprese e così non abbiamo la grande amministrazione della Francia abbiamo tanti amministrazioni sul territorio
Che fanno la nostra ricchezza istituzionale e quindi per tornare a crescere occorre che questo sistema
Nel rispetto delle autonomie di ciascuno sappia però muoversi insieme sappia appunto fare sistema
E questo io credo è il disegno scritto nel titolo quinto che io credo non sia stato abbastanza letto e interpretato
Dopo essere stato scritto perché è stato scritto e approvato
Con un referendum costituzionale un primo referendum nel due mila e uno e poi è stato abbandonato inseguendo un altro disegno
Che non è arrivato a compimento non voglio dare giudizi in questo momento ma ciò che è stato un vero peccato e io credo anche un elemento di arretramento sul piano delle istituzioni e sul piano quindi della capacità delle istituzioni di rispondere ai problemi del Paese è stato abbandonato quel che c'era ci si è concentrati sulla questione che è una delle questioni ma non l'unica forse non quella centrale del riparto di competenze legislative tra Stato e regioni per definire in modo in verità conflittuale competitivo illimitati limite il discrimine delle responsabilità tra stato e Regioni cosa necessaria ma che forse si sarebbe potuta realizzare più proficuamente attraverso un confronto una concertazione una definizione di visioni comuni come peraltro stiamo cercando adesso di fare anche nella gestione della legislazione regionale dove quello che abbiamo attivato sono dei tavoli di conciliazione e anche dei tavoli di conciliazione preventiva sulle leggi che appaiono in violazione della Costituzione ma per trovare soluzioni condivise come si ah dice a un sistema di istituzioni responsabile cooperative ma ciò che è stato tralasciato è stato lasciato indietro è tutta l'architettura del titolo quinto che invece disegna un sistema ricco fatto di livelli istituzionali articolati su Tor Vittorio non più organizzati sulla base di un principio gerarchico ma organizzati su base paritaria che interagiscono come sistema questo è scritto
Nell'articolo centoquattordici e noi dobbiamo sviluppare e attuare con lo scopo di valorizzare tutto che tutto ciò che c'è tutte le potenzialità che ci sono nel nostro sistema territoriale
E
Di questo visione il primo piccolo segno il passo è stato la definizione della nuova competenza
Della ministero a cuore e che mi è stato affidato come responsabilità che non è più solo come era nel passato
Ministero degli Affari regionali mentre i comuni rispondevano ancora secondo modello ottocentesco di gerarchia amministrativa al ministero dell'Interno ma degli affari regionali e delle autonomie locali perché quel luogo che è il luogo
Del governo nazionale è il luogo del confronto e della concertazione interistituzionale
Questo è il significato profondo Dellai ridenominazione dei di questo compito ed è anche la sua missione che io sto cercando di interpretare con l'aiuto di tutto il sistema
Facendo insieme un salto culturale perché questo richiede io credo da parte di tutti da parte del governo i compito che io mi assumo e non è sempre facile in Consiglio dei ministri
Rappresentare questa visione
Di un sistema articolato e condiviso in cui il governo deve fare anche un passo indietro per lasciare la responsabile piena responsabilità
Al sistema delle regioni e delle Autonomie ma che richiede un salto
Culturale una nuova visione un po'di rimessa in discussione di se stessi anche da parte delle regioni dell'autonomia e lottare locali proprio perché io credo bisogna valorizzare la potenzialità innovativa che c'è nel Titolo quinto
La finanziaria è stato il primo momento di avvio di un nuovo metodo in parte riuscito in parte da perfezionare
Sicuramente sono riusciti
è riuscito all'affermazione di alcuni principi e di alcune questioni di metodo che erano state affermate già nel DPEF
Che attengono al passaggio dalla logica dei tetti a quella dei saldi
Che la gente comune non capisce bene perché sia tanto importante ogni volta che si va ai telegiornali si passa dei tetti e saldi bisognerebbe spiegargli questo a conciso con l'eliminazione di quei vincoli Baggio ettari gestionali termiti hanno ridato potere alla capacità e alla responsabilità amministrativa di ciascun ente locale cosa molto importante nella cultura il federalismo
E sono stati tolti i limiti alla che erano stati sono stati tolti sono in via di eliminazioni limiti all'indebitamento perché e questo è un visione che ancora io credo non è abbastanza radicata nella cultura di di tutti i ministeri e cioè l'idea che NL gli enti locali che c'è più del sessanta per cento della spesa per investimenti e che se si fermano quegli Investimenti che sono tra l'altro come fate venire i più liquidi no
Quelli che più facilmente si immettono nell'economia si ferma l'economia dei territori e questo accentua la nostra fatica il disagio e fa calare il nostro PIL e cioè il denominatore di quel rapporto
Che tanto ci preoccupa noi dobbiamo agire sul
Ha dei nomi sullo minatore ma anche sul denominatore agire sul disavanzo ma anche sostenere il pile perché altrimenti se non c'è crescita
Non c'è ridistribuzione
L'altro punto di cui fatemi dire sono particolarmente felice perché è stata una battaglia comune è quello di
Introdurre attivare il principio io riccamente affermato già dal mille novecentonovantotto della compartecipazione guardate questo è un punto fondamentale
Per due motivi primo perché c'è una questione di principio e cioè che se gli enti locali come sono motori della crescita della modernizzazione
Della alla realizzazione del nuove infrastrutture del nuovo modello sociale che quello che ingenera crescita noi diciamo
Meno previdenza più Guelfa alla persona per far crescere
La tasso di partecipazione al lavoro per far fece la coesione ciò sociale ma allora quello lo dobbiamo premiare e quindi compartecipazione al gettito significa riconoscere anche agli enti locali una parte di quella crescita che hanno concorso a determinare ma anche dare una dinamica programmabile alle entrate che soprattutto per i comuni avendo una base imponibile tendenzialmente ritira tendano a determinare una divaricazione
Sempre più ampia fino a diventare insostenibile tra la dinamica della spesa e la dinamica delle entrate quindi Adair attivato cercheremo di anticipare io su questo sarò al vostro fianco nei limiti in cui
è possibile farlo ma anticipare già al due mila e sette l'attivazione delle compartecipazioni e via via aumentarne l'entità fino a ridare al regime che sarà identificato nell'ambito della dell'attuazione del federalismo fiscale e infine far partire
La il coinvolgimento degli enti locali nella gestione del catasto che non storditi a voi quanto sia importante non solo per per
Il governo delle entrate derivanti dei cespiti immobiliari ma come strumento di governo del territorio
Certo
Occorre andare avanti sulla strada della condivisione degli obiettivi e degli strumenti attraverso cui realizzare la politica dire di Risanamento
Nella Finanziaria sono state inserite norme che su ordinamentali che sono state molto criticate io su questo punto
Dico la mia opinione
Credo che ci sia stata una superfetazione una moltiplicazione
Di enti agenzie organismi non rispondenti sempre a o la logica di efficienza organizzativa e non rispondenti alle necessità dei cittadini utenti ma rispondenti ad altre logiche occorre ritornare diciamo alle ragioni dell'efficienza
E della economicità dell'organizzazione
Ma farlo in questo quadro e cioè nel quadro di una definizione degli assetti organizzativi
Che rispondano ai criteri che sono il titolo quinto semplificazione economicità efficienza come forma anche di tutela dell'equità perché solo recuperando queste risorse se ne potranno destinare di più anche alle attività di servizio ma non farlo
In chiave come dire sanzionatorio punitiva ecco questo io anche ho ho ritenuto non fosse il modulo più appropriato anche se il problema esiste e nell'ambito della riforma degli organi che sarà parte della codici del nuovo Codice delle Autonomie dovrà essere affrontato ma con questo spirito e in questa ottica
I costi della politica riguardano però non solo gli organi delle amministrazioni locali ma tutto il sistema di società e agenzie e anche non questo non credo che riguardi tanto le i Comuni e le Province riguarda se posso permettermi di più altre istituzioni alcune
Fenomeni di distorsione sono emersi di recente anche sulla stampa e devo dire che il Presidente del Consiglio si è molto allarmato io credo che in tutto il settore pubblico bisogna un po'non vergognarsi di riproporre i valori etici dell'etica pubblica nel senso che si lavora nel settore pubblico
Anche né in società che operano peraltro molto raramente esposti al mercato perché sono in genere società che operano in regime di monopolio protetti e quindi
Diciamo non non sono devono misurarsi con dei vincoli che solo vincoli di natura pubblicistica e che quindi in quanto di servizio devono essere appropriatamente appropriatamente retribuiti ma devono a bere
Dei parametri dei parametri che valgano per tutte le i settori dell'amministrazione a cominciare dallo Stato per quanto riguarda i dirigenti
Il decreto Bersani articolo ventiquattro ha incominciato ad introdurre dei tetti o dei parametri io credo che questi vadano
Estesi a tutte le amministrazioni perché la privatizzazione del rapporto e dei contratti anche nel settore degli enti locali anche nel settore delle regioni sia sì stimoli l'efficienza l'efficacia lady Lelio Buzzi Oni ai risultati entro però dei parametri predeterminati oltre i quali forse si va in un'aria
Non condivisibile e così nel sistema delle agenzie e delle società io credo che si debba ritornare a un elemento di moderazione sia per quanto riguarda la composizione degli organi sia per quanto riguarda la loro retribuzione naturalmente
Questo può essere chiesto alle regioni e agli enti locali alle Province se barra prima di tutto per le società dello Stato
Quindi il Presidente del Consiglio proprio partendo da questa considerazione
Mi ha detto che intende presentare un emendamento alla Finanziaria che estenda dei criteri generali per quanto riguarda gli emolumenti degli amministratori delle società a tutto il sistema pubblico come segno come dire che i sacrifici che si chiedono al Paese
Devono però essere un elemento un criterio di rigore di sobrietà che deve valere per tutti
C'è
Un
Pacchetto di riforme che sono in corso di elaborazione e che
Attuano quel disegno scritto nel titolo quinto di cui parlavo poc'anzi il primo
Intervento che sta per essere varato dopo una fase di confronto è quello della riforma delle conferenze la la conferenza unificata la conferenza stato città Autonomie risponde anche quella a un modello
Diverso da quello del titolo quinto da un modello di relazioni amministrativa più ciò piuttosto che di concertazione
Politico istituzionale a un modello di separazione tra livelli istituzionali sul territorio noi dobbiamo costruire
Per quanto riguarda almeno i rapporti tra gli esecutivi il luogo della concertazione orizzontale scritta nella articolo centoquattordici
Conservando alcune sedi specializzate per agli atti di interesse di specifiche istituzioni in Max ciò che è importante è portare al centro tutto il sistema per condividere insieme indirizzi
Strategici che possano essere poi declinati da ciascuno al proprio livello di competenza e di responsabilità
Da questo punto di vista credo che il richiamo che Domenici faceva alla configurazione dell'ANCI e al suo farsi sempre di più
Soggetto istituzionale è molto stimolante interessante io credo che meriti una riflessione perché proprio nello scrivere il disegno di legge di riforma delle conferenze
Ci siamo misurati con questo tema e cioè dai sul tema del rapporto tra rappresentanza Attraverso
L'organizzazione associativa e in rappresentanza delle istituzioni
Allora il punto è che in che modo le organizzazioni rappresentative delle amministrazioni locali si fanno istituzioni e e garantiscono tra virgolette in qualche modo la rappresentanza delle istituzioni nella loro composizione nella loro presenza per fasce territoriali è un problema che io credo dovremo risolvere e quindi la riflessione che ci invitava a fare sulla configurazione dell'ANCI e peraltro in parte anche dell'UPI correlativamente
è assolutamente appropriata perché dobbiamo in qualche modo organizzare rappresentanza degli enti scritti nell'articolo centoquattordici
L'altro punto del pacchetto è quello del Codice delle Autonomie rispetto al quale io diciamo mi occupo di una parte
I ministri che si succederanno nei prossimi giorni affronteranno altri temi riguardanti in particolare e il tema
E gli organi tema a
Dei leggi eleggibilità e compatibilità a me spetta di attuare alcune parti che sono centodiciassette lettera P centodiciotto e Roma Capitale dunque
La il ridisegno del modello organizzativo in base a quei principi che citava la Presidente Lorenzetti di appropriatezza di differenziazione soprattutto io credo ritornare alle ragioni del federalismo federalismo
Che è nato
Come risposta un bisogno di dare ai cittadini quelle risposte tempestive trasparenti efficienti
Economiche che uno stato burocratizzato non era più in grado di dare ecco io credo che abbiamo un pochino perduto
Quella tema originario dobbiamo rilanciarlo con una nuova fase
Riformatrice mettendo le istituzioni locali al centro così come badate bene le istituzioni locali sono stati al centro
All'inizio della fase riformista riformatrice degli anni Novanta perché dai Comuni che è partito il processo riformatore e dai Comuni
Che partita l'innovazione sia politica attraverso l'elezione diretta del sindaco sia organizzativa attraverso una nuovo modello di organizzazione basato sui risultati sulla responsabilità
Ecco il centodiciotto deve servire a questo definire le funzioni chi fa cosa ogni livello a tutte quei poteri che gli consentono di gestire in modo responsabile i compiti
Di le funzioni legate a dare risposte alle persone all'impresa è e quindi a rendere efficiente il loro rapporto con la costituirsi con
I servizi con i cittadini e le imprese che a cui devono erogare i servizi e la Provincia riqualificarla
A in qualche modo allontanarla dai bisogni primari e farne finalmente quell'ente di governo di Area Vasta che
è una sorta di araba fenice che inseguiamo da decenni e che ogni volta perdiamo perché ogni volta poi si è inesorabilmente trascinati verso funzioni che danno un rapporto diretto con i bisogni dei cittadini bisogna io credo appassionarsi anche a funzioni di governo di strategia di programmazione di regolazione
Che sono il cuore peraltro
Del governo di un altro sistema che è quello dei servizi pubblici locali che noi stiamo discutendo in Senato
E rispetto ai quali io voglio sottolineare prima di tutto che non si parla di privatizzazione perché la privatizzazione non è l'obiettivo ma di liberalizzazioni e di guidare il processo di liberalizzazione che comunque verrà
In modo da accompagnare le imprese pubbliche locali che sono detentrici di una cultura di un patrimonio industriale ma anche guardate una cultura di relazione
Con il con l'utente con il territorio che noi vediamo che quando diciamo privati un po'inesperti si trovano poi a gestire servizi dimostrano di non avere quindi io credo che il valore e
La il potenziale di queste aziende se accompagnate in un processo di crescita di
Al modernizzazione di industrializzazione è grandissimo perché hanno come i comuni esperienza in questo caso non millenarie ma sicuramente centenarie che potranno spendere sul mercato
Se accetteranno la sfida del mercato quindi
Bisogna accompagnarli bisogna avere delle risorse per incentivare le aggregazioni
Delle risorse per introdurre degli ammortizzatori sociali perché questo processo non sia frenato dai legittimi e giustificati timori di chi opera in queste aziende di essere lasciato solo nella fase di transizione
Ecco di questo noi ci dobbiamo preoccupare in positivo ma comprendendo che c'è nei comuni e nelle aziende una grandissima ricchezza
Che si può tradurre per ricchezza dei territori che sarebbe vanificata se noire esistesse Simo
A un processo che prima o poi arriverà che poi ci sarà imposto dall'esterno dall'Europa e se invece non acque citassimo noi la sfida di guidarlo
E infine il federalismo fiscale infine Mannoni infine insieme perché io credo che il federalismo fiscale
Deve essere realizzato perché non c'è
Responsabilità e autonomia amministrativa senza responsabilità e autonomia finanziaria
Ma deve essere fatto in un quadro chiaro di allocazione delle funzioni perché come la costituzione in testa la legislazione statale
Il compito di definire il nucleo fondamentale delle funzioni dei Comuni che sono le funzioni storiche e quelle che via via si sono
Determinate come funzioni che costo identificano che costituiscono quel nucleo di prestazioni che coincidono con i diritti fondamentali del cittadino che vive in comunità
Così noi dobbiamo identificare l'ammontare delle risorse
Che finanziano quelle funzioni e allocarle laddove quelle funzioni vengono esercitate
Per evitare che come talvolta è avvenuto questo diciamo décalage e passaggio di risorse tra troppi livelli
Faccia sì che alla fine a livello e beve erogare le prestazioni le risorse che arrivano siano
Molte meno di quelle che sono partiti
Questo noi non possiamo permettercelo non è giusto per i cittadini e non è possibile compatibile con la nostra finanza pubblica quindi noi abbiamo
Davanti una stagione di grande innovazione istituzionali amministrativa che vede ancora una volta il sistema ma integrato Regioni Comuni Province associazioni dei Comuni che saranno il livello e la modalità di esercizio delle funzioni di cui i comuni sono titolari
Protagonisti di una stagione di cambiamento credo che sia di nuovo appassionante come lo è stato nel decennio appena ho trascorso e io credo che sarà molto importante
Seguirla insieme per cui la vostra assemblea che credo abusivi la riflessione su questi temi è un passaggio importante di questo lavoro che ci impegnerà nei prossimi mesi grazie
Ringraziamo il ministro Lanzillotta nel conduttore questi lavori e diamo atto e ringraziamo dei saluti che ci sono pervenuti dal presidente del Senato Franco Marini dall'onorevole Piero Fassino
E ricordiamo che questa sera alla cena di gala si terrà al convento di San Giuliano in via Baldassarre Corsini mentre lavori dell'Assemblea proseguiranno domani abbassi a partire dalle ore nove e trenta per i tanti temi che sono stati già oggetto di questa sera