Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi

Care italiane cari italiani
è questo il settimo Incontro riferiranno con voi
L'ultimo prima del termine del mio mandato presidenziale
I copiati quanto i più sono sentiti tanto è più debbano essere prego
è breve intenda essere questo migliori stasera
Tenterò di esprimere l'animo con il quale ho vissuto questi sette anni
Il messaggio che ho cercato di inviarvi
Più volte mi sono riletto il testo dell'impegno presto in Parlamento il diciotto maggio del mille novecentonovantanove
Il giorno del mio scoramento
Quell'impegno si ispirava all'iscrizione scolpite sul frontone del vittoriana
L'Altare della Patria
Per la libertà dei cittadini
Per l'unità della patria
Non è retorica
è l'essenza stessa del nostro convivere civile
L'essere chiamato a rappresentare l'Italia ad essere garante della sua costituzione
L'ho vissuto
Non solo come un altissimo mandato
Ma soprattutto come un dovere
Una missione
Per questo
Ho voluto abitare con mia moglie sin dal primo giorno nel Quirinale
Da sette anni e la mia casa
La casa del Presidente della Repubblica
La casa degli italiani
Per questo ho insistito nel richiamare i simboli più significativi della nostra identità inazione
Dal tricolore
All'inno di Mameli
L'inno del risveglio del popolo italiano
E nel rievocare il nesso ideale che lei Risorgimento alla resistenza alla Repubblica
E valori sanciti nella sua carte costituzionale
Per questo ho visitato ogni provincia d'Italia e ho voluto che agli incontri della città capoluogo partecipassero tutti i sindaci dei comuni della provincia
O vive nella mente ancor più nel cuore le immagini delle piazze delle cento province d'Italia
Delle ottomila fasce tricolore che i sindaci dei comuni italiani
Delle tante migliaia di cittadini
Sì ogni età eccetto
Che durante quelle visite ci sono voluti stringere intorno al Presidente della Repubblica al loro presidente
Ovunque nella varietà dei panorami lo stesso spettacolo lo stesso entusiasmo lo stesso amore
Per la propria città e per la pace
Il mio lungo viaggio in Italia è stato la più bella esperienza che accompagnato all'intero settennato
Mi ha dato sostegno alimentato la mia forza morale e fisica
Hanno iniziato senza avere un preciso disegno
L'esperienza di contatti diretti con la gente
Proprio questa mancanza di preparazione mi ha spinto a presentarmi a voi come sono
Come un italiano che si rivolge con gli altri italiana
E con voi e avvenuta una sorta di scambio
Gli ho parlato ciò che avevo nel cuore e nella mente
Di ciò che si era sedimentato in me stesso sin dalla gioventù vissuto in un periodo tormentato per la nostra patria
E poi nei lunghi anni in cui mi è stato dato di servire lo Stato
E al tempo stesso di vivere una normale Serena dignità di una comune famiglia italiana
E voi che avete contraccambiato
Gli avete dato molto di più di quant'io gli abbia dato in quanto potessi Carlo
Ho constatato quanto scendeva in tutti Italia uno spirito costruttivo di civile solidarietà
Radicato nella nostra antica tradizione comunale
Libero da vincoli di parte
Esso anima le tante iniziative di volontariato in Italia all'estero
Ovunque nel mondo nostra presenza possa essere gli aiuto
è un altro incontro il contratto anche consapevolezza di quanto sia diffusa è già in atto nel Paese
Da nord a sud una forte spontanea reazione dei problemi alle difficoltà in siti nell'impegnativo confronto politico economico sociale
In un momento quale quello contemporaneo investito dalla globalizzazione
Cioè uniscono ci danno forza il nostro ingegno
Il nostro estro creativo la nostra passione al lavoro
Ed è di conforto il senso della identità italiana che anima anche alle nostre comunità incontrate nei miei numerosi viaggi all'estero
Al loro come ogni italiana che vive in patria mi rivolgo stasera così come feci sette anni fa
Quello che mi ha sorretto e che ho cercato di trasmettere e l'orgoglio di essere italiani
Siamo eredi più un antico patrimonio di valori cristiani umanistici fondamento della nostra identità nazionale
Come presidente dalla Repubblica italiana mi sono proposto esercitare in parzialmente il mio mandato
Io costantemente rivolto a tutti esortazioni al dialogo a confronto leale aperto reciprocamente rispettosa
Come presidente occulti esprimere il senso del finita di cittadino di una libera democrazia
Finita che consapevolezza delle responsabilità del proprio stato dei propri diritti
Ma ancor più
Dei propri doveri
Ho affermato la laicità dello Stato io fortemente sentito l'importanza della felice convivenza in questa città di Roma i due Stati
Indipendenti e sopra
Ho avvertito nella concordia egli alla condivisione di fondamentali valori da parte di Stato e Chiesa
E nella operosa collaborazione nella società di laici e credenti un elemento di grande forza Terranostra Patri
Con questo spirito
Invio un particolare augurio a sua Santità verdetto sedicesimo
Che ha ereditato dal suo indimenticabile predecessore Giovanni Paolo secondo
La missione di apostolo della fratellanza fra i popoli
Del dialogo fra le fedi e le civiltà
I convincimenti io sommariamente richiamato sono stati d'ispirazione il filo conduttore del mio comportamento
Dell'iniziativa e delle posizioni prese in questi sette anni
Sui tanti temi interni europei e mondiali sui quale mi sono espresso spesso quale stasera non intendo tornare
Ma sento ancora una volta il dovere il bisogno di rivolgermi ai giovani
Siete il nostro domani
La nostra speranza
La mia generazione sia impegnate nel salvaguardare trasmette replica lo spirito che ci anima no all'indomani di una guerra orrenda
Lo spirito che ci chiede la forza di ricostruire la nostra città
Di dar vita all'istituzione di libertà che contraddistinguono da repubblicani Anna
E l'Unione europea
Che abbiamo creato insieme con altri popoli
E tanti incontri che ho avuto con voi ho tratto motivi di fiducia nell'avvenire del nostro Italia
So quanto sciatta impegnati nel preparare per affrontare le sfide del futuro
Insieme con i giovani gli altri popoli che condividono le vostre aspirazioni di progresso giustizia di pace
La pace mi sono rimaste impresse le parole rivolte mi è una bambina nella piazza di Corleone
La pace
Chi nasce ore e si diffonde nell'aria
Preservate i valori della nostra civiltà
Che non soggiacciono al mutare delle mode
Primo fra essi l'amore per la famiglia
Nucleo fondamentale della società
Punto sicuro di riferimento per ciascuno di noi
C'è Penati direi in un'Europa di pace di libertà
Tenete alti diffonde tra nel mondo i suoi ideali
Toccherà a voi completarne e rafforzarne l'istituzione
Per tutti gli europei non c'è un domani se non in Unione Europea più coesa
Questi
Sono i sentimenti le riflessioni
E nell'approssimarsi del congedo
Affollano il mio anima
Gli affida a voi chi mi ascolta
Un pensiero un augurio particolare vanno a coloro che soffrono
Che stasera hanno per compagni
Il dolore
La solitudine
ER tutti care italiane cari italiani
I più affettuosi auguri per il nuovo anno
Affrontata lo con fiducia con speranza
Possa due mila e sei portare serenità a voi alle vostre famiglie alla nostra amata patria
IVA vitalità
Ma