Crisi diplomatica tra Croazia e Vaticano: nella cattolicissima Croazia scoppia il caso del monastero di Daila, sospeso il vescovo della Curia istriana

Che si tratti di una vera levata di scudi nella cattolicissima Croazia in un frangente economico e sociale molto difficile dopo la decisione della Santa Sede di concedere la tenuta di dai ministri ai padri venti interinali ormai non c'è nessun dubbio
Una vecchia questione riguardante la restituzione dei beni confiscati da regimi comunisti slavo a soli due mesi dalla visita del Pontefice Zagabria si trasformato in una vera bufera dei connotati giuridici e politici
Quello che sorprende anche la celerità inusuale della prudente diplomazia vaticana usata per risolvere la pluridecennale questione del monastero benedettino
Sono troppi interessi che riguardano i master ridai la che fu fondato nel mille ottocentosessanta sull'invito il ponte fra cespiti visoni e mantenere la sua funzione fino al mille novecentoquarantasette
Gli ultimi monaci benedettini presenti a dai LEA alla fine alla seconda guerra mondiale vennero deportati imprigionati processati da parte dei regimi questo vale
Condannati a lavori forzati sfruttamento potrò bando pressioni indebite d'altro
Ma soprattutto per evitare il ricordo loro operato favore del prossimo nonché per superare i loro possedimenti per poterli nazionalizzato
Con il Trattato di Osimo del minor centosettantacinque è stata sancita la cessione della zona B dell'ex territori Libero di Trieste ovvero dell'Istria non occidentale arrivo sommaria riconoscendo lo stato di fatto venutosi a realizzare tutto alla fine la seconda guerra mondiale
I benedettini tra le dicono di essere stati sempre indipendentemente dalla nazione sezione
Gli unici proprietari sia della terra sia dal monastero per il semplice fatto che l'ex zona vi era stata consegnata dalle autorità militari e per i civili solo nel mille novecentocinquantaquattro
Ma gli stessi Benedettini si fonda la Curia croata no alcun diritto più sulla dai in quanto sono stati già risarciti con un miliardo e settecento milioni di lire da Roma in base agli Accordi di Osimo
Fino al mille novecentottantanove l'ex monastero era adibito a casa il pensionato e stizzito i poveri ed allora è stato abbandonato trascurato ma non certo dimenticato
Nel mille novecentonovantanove in base alla normativa sulla del nazionalizzazione e dagli accordi con la Chiesa croata se Gabriele assegnato le stesse tenuta di dare la la Diocesi di Terenzio può
Dopo il novantanove la Chiesa iniziato vendere alcuni treni ricevuti
Nel frattempo il cosiddetto Bosco di Frati ha ottenuto disco verde anche da parte del Ministero dell'Ambiente croato per diventare un complesso turistico un campo da golf cinquecentoventi posti letto uno sviluppo turistico sostenibile e molto di Tizio
Negli ultimi tempi l'argomento i tornato d'attualità perché alla denuncia del due mila sei pervenute dal Tribunale di buoni e da parte di birichini Praglia dove si erano trasferiti quelli di dai la do per quarantasette
La denuncia finalizzata la restituzione dei beni tolti origini slavo i giudici hanno risposto che la questione non era di loro competenza
Prima i magistrati in poi il Ministero di giustizia ma respinto la richiesta è dei Benedettini a restrizione della tenuta alla pari di tutte le altre istituzioni nazionali
Qui la storia si fa ancora più complessa il Pontefice ha costituito un'apposita commissione cardinalizia
Costituiti al cardinale italiano Attilio Nicora l'allora Presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica e dall'arcivescovo di Zagabria il cardinale non si Mosè Ricci
Dopo la scrupolosa ricerca secondo la Santa Sede e di fronte ad alcune azioni unilaterali dell'autorità ecclesiastica di Parenzo e Pola le conclusioni raggiunte dalla Commissione sono stati specificamente l'approvate approvate dal Pontefice
Detto in modo semplice Vesco differenze polari Monsignor Rino anni novanta ha rifiutato firmare l'accordo che avrebbe dovuto mettere fine
A questo contenzioso tra la Diocesi croata e la comunità dei beni di criteri anni a proposito dei diritti di proprietà di questo antico monastero
Cosa fa la Santa Sede
Il Pontefice dovuto ricorrere la alla nomina in data ventisei luglio due mila undici per monsignor Santa Sabina dicasteri come commissario Adda tu
Che sostituendo l'autorità ecclesiastica locale ha firmato la soluzione delle controversie attraverso un regolare atto notarile
Detto in modo ancora più semplice il vescovo io ammiro non è stato sospeso giusto per il tempo necessario per la firma dell'accordo non accettato da più di attualità nel si oppone Chiesa contro chiese dunque
Cosa prevede questo ponte la restituzione dei beni e di risarcimento di quasi sei milioni di euro altrimenti nel caso in prossimità della restituzione del monastero della tenuta il controvalore De Bellis trenta milioni di euro
Attraverso un comunicato la Santa Sede definisce la collina Tura proprio ecclesiastica e mi dispiace vedere da questioni strumentalizzata a fini che cerco di presentare in chiave politica e demagogica come se si intendesse danneggiato da attuarsi
Ma in Croazia questione vista proprio così
Oltre al fatto di aver sospeso il vescovo della cura è approvata anche il fatto che si tratti di beni già esercizi ai benedettini secondo il Trattato di Osimo firmato tra Roma e Belgrado allora capitale delle usuali
In più la tenuta per quanto proprietario della Curia di Terenzio vola e sempre territori dalla Croazia
Infatti fu proprio lo stato provato da assegnare alla cui a questi beni che non sono pochi perché oltre gli immobili che semplicemente non hanno prezzo ci sono in ballo oltre seicento ettari di terreno fertile dissi
Il presidente della regione istriana ironia cc ritiene che alcuni circoli politici di Casey astici in Italia e cercano di sfruttare l'influenza il prestigio di Benedetto sedicesimo
Per tentare di revisionare l'accordo di Osimo ed altri accordi stipulati tra la Repubblica italiana e Lezzi Cusani
Attraverso un terzo è stato il Vaticano a Zagabria il Nunzio apostolico il monsignor Mario Roberto Chessari sarebbe stato convocato al Ministero degli affari esteri
Anche il Primo Ministro croato Jadranka posso scende in campo in questa tormentata vicenda incontrando il Vasco Ivan Milo Mandela Dio ci Sistiana che rischia la bancarotta
E assicurandolo che avrebbe scritto al Papa e al Segretario di Stato della Santa Sede che forse in questo caso sarebbe meglio chiamarlo Stato Vaticano perché di soldi tanti soldi che stiamo parlando