Meeting di Rimini 2016 - L'incontro con l'altro: genio della Repubblica. 1946 - 2016. La Chiesa Cattolica

Diciassette settembre due mila sedici in favore delle popolazioni colpite dal sisma
Diamoci un
Piccolo tempo di silenzi
Nel
Allora
Benvenuti
Benvenuto al professor
Agostino Giovagnoli che vi presento subito
Perché la conclusione di questo ciclo legato alla alla mostra incontro con l'altro genio della Repubblica mille novecentoquarantasei due mila sedici abbiamo avuto il presidente Violante
Che ci ha parlato
Della Repubblica abbiamo avuto il Presidente Amato che ci ha parlato della cultura il professor Sapelli dell'economia
L'ambasciatore Valensise di politica internazionale il professor Cassese che ci ha parlato dello Stato e
Il professor Giovagnoli oggi affronta il tema
Concludendo questo ciclo della
Della presenza della Chiesa cattolica proprio in questi settanta anni della Repubblica
Io devo dire che sono particolarmente felice di presentare il professore Agostino Giovagnoli sia innanzitutto per la sua competenza riconosciuta in questo campo voglio citare
Alcune suo pubblicazioni per esempio il partito italiano del
Del mille novecentonovantasei la Democrazia Cristiana dal quarantadue al quarantaquattro che ha studiato poi
Un un altro passaggio drammatico della nostra storia il caso Moro una tragedia repubblicana affrontato nel due mila e cinque
Poi chiese democrazia e la lezione di Pietro Scoppola del due mila e undici e invece un altro volume importante che
Interpretati le interpretazioni della Repubblica che ancora di più come dire
Ci aiuta a capire questo ciclo
Il professor Giovagnoli è ordinario di Storia contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
E dicevo appunto io sono partito dei cristiani in questo frangente storico
Poi devo dire che
è è un incontro di cui siamo molto contenti perché il professor Giovagnoli si è coinvolto totalmente
Con questa avventura del incontro con l'altro genere pubblica con la mostra perché è stato come al forse avrete letto il supervisore storico del nostro lavoro e vi assicuro che
Ci ha fatto parecchie correzioni durante il cammino di questa mostra correzione che aggiunte appunto del precise correzioni che abbiamo fatto che io ho seguito fedelmente insomma quindi lì siamo particolarmente grato
Vi aggiungo un altro elemento
Stamattina è arrivato all'improvviso il Presidente Prodi e evidentemente e io ha detto sulla B perfetto questo punto andiamo insieme a
A presentare la mostra al Presidente Prodi e
A quel punto
Direi che non solo è stato ci ha aiutato a costruire questa mostra questo punto e a tutti gli effetti gli promise Giovagnoli d'estate è un volontario del meeting quest'anno insomma ecco per essere uno che ci viene per la prima volta
Direi che non è male insomma
Per chiudere invece aggiungo anche una cosa personale perché voglio dire in questi tre anni abbiamo collaborato insieme a questa nostra trasmissione che il tempo la storia che abbiamo fatto per RAI cultura
Per RAI Tre che e devo dire che se posso dirlo professione insomma
Io credo che la nostra poco alla volta sedimentata un'autentica amicizia anche lavorando così così non mi è stato particolarmente pesante anzi
Un'esperienza molto interessante per me bene
Anzitutto
Una riflessione cioè perché fare storia i nel contesto
Del del Meeting di Rimini perché fare appunto una mostra sulla storia della Repubblica il settantenne o eccetera eccetera io credo che
Collocare un riflessione appunto una mostra di carattere storico nel contesto del mi devi mi significhi fare una
Scelta che non è semplicemente celebrativa
è vero quest'anno sono i settant'anni da quarantasei sia quindi diciamo c'è la scadenza rituale
Che giustifica un'attenzione in particolare però
In realtà questo tutto sommato non basterebbe non basterebbe soprattutto perché c'è un legame molto esplicito che mi sembra sottolineato dalla mostra ma ho sentito anche alcuni discorsi eccetera tra il tema
Del meeting tu sei
Un bene per me e
La Repubblica o meglio il genio della Repubblica allora
Io credo che qui
Il discorso che io farò brevemente di carattere storico
Lo a un senso perché si colloca non dentro a un momento celebrativo ma dentro a una domanda che
Si è voluto aprire nel contesto appunto di questo di questo meeting
E e questa domanda è
Lo dirò con una certa brutalità
Abbiamo una storia alle spalle
Abbiamo in particolare una storia d'Italia una storia della Repubblica italiana di cui celebriamo il settantenne o
Ma
Qual è il futuro
Qual è il futuro della Repubblica qual è il futuro dell'Italia
Voglio
Ciò che ha avuto la Chiesa negli anni terribili della Guerra la collasso la l'accoglienza che è stata fatta i tanti profughi italiani che scappa una parte alta del Paese
Il la l'assistenza a tanti e poi soprattutto questa presenza morale
Più solida che a aiutato il Paese in un passaggio difficilissimo che il passaggio della guerra civile fascismo antifascismo eccetera eccetera eccetera non sto adesso qui a ricordare tutte queste cose ma
Solo per dire che
La Chiesa ha avuto un ruolo molto importante anche di garanzia internazionale perché un'Italia così era un'Italia assolutamente squalificata coprisse internazionale non aveva nessuna giustificazione
Avete visto la mostra quelle bellissime parole di De Gasperi no tutto per conto di mese non la vostra personale cortesia accetto perché Degasperi rappresentava d'Italia che aveva aggredito gli altri Paesi perché questa è la realtà
E
Senza l'atto d'Italia se e senza la Chiesa Alitalia non poteva rinasce senza quaranta questa garanzia internazionale
Che cosa ci guadagniamo alla Chiesa ad aiutare l'Italia niente
Questo è molto importante perché l'Italia ha dato dei guai alla Chiesa pensiamo al Risorgimento al conflitto che c'è stato fa il papato e lo Stato roba vecchia diciamo però
Insomma la storia non è stato una storia sempre felice di rapporti paritaria Dalla Chiesa e poi in Italia
La Chiesa o dire ovviamente
Un rapporto particolare con la Santa Sede perché il Papa
E sul suolo italiano eccetera eccetera
La chiesa non ha molto da guadagnare però la Chiesa nel cratere quarantacinque si pone in un atteggiamento generoso nei confronti dell'Italia cioè garantisce per Italia sotto internazionale
E soprattutto fa un'operazione che era fondamentale in quel momento incoraggia i cattolici che erano sempre rimasti dal Risorgimento in poi
Fuori dalla vita politica più o meno salvo eccezioni eccetera eccetera
Ha intrapreso
Massicciamente nella politica italiana
E questo ha fatto la differenza perché uno Stato fragile come dicevamo prima
Ha avuto una come dire energia un'immissione di Energia assumete sconosciuta tutta la vicenda precedente e non è casuale che dalla guerra agli anni Settanta ci sia stato un periodo
Che tutto sommato possiamo dire credo scomposti ematica mente ma fondatamente
Gli anni più felici di tutta la storia unitaria gli anni Franz alla guerra Alitalia e settanta sono stati gli anni di sviluppo di progresso eccetera eccetera allora
Questo ingegno dell'incontro è con la Chiesa è stata la prima praticare il genio dell'incontro perché in qualche modo è andato incontro appunto una realtà statuale una tradizione alla pensiamo tutta la tradizione anticlericale Machiavelli in poiché c'è Cera oggi forse un po'meno ma insomma era una presenza
C'era tutto una presenza comunista che insomma era anche quella
Inquietante visto che il comunismo si proclamava ateo e persecutore della Chiesa lo era anche non so si proclamava in altri Paesi c'è da Lecce
Quindi
Voglio sottolineare questa scelta di generosità fatta dalla Chiesa all'inizio della Repubblica e che secondo me fa sì che il genio della Repubblica sia stato in gran parte un genio cristiano
No non esclusivamente un genio cristiano nel senso che ci sono state anche grandi tradizioni culturali nobili importanti di altro genere
No naturalmente
Anche presenze di tradizioni religiose diverse da quella cattolica come quella protestante la presenza ebraica sono presenze sto
Storicamente importante in Italia ma
Ovviamente mi minoritarie diciamo la presenza musulmana è venuta male un po'un po'più anche con all'inizio del pubblica non c'è
Quindi questo spunto per dire ingegno della Repubblica molto a che fare con ruolo della Chiesa
E questo è direi
E qualche cosa che poi è diventato un metodo perché tutti i primi passi politico-istituzionali a Repubblica sono tutti passi di incontro
Suo il la svolta di Salerno
E quarantaquattro primo momento in cui i partiti diversi fra di loro diversissime comunisti socialisti democristiani liberali eccetera eccetera sì che uniscono
Per
Entrare nel governo momento dell'in conto è ovviamente
La Assemblea costituente
E così via quindi la Repubblica si è fondata sull'incontro possiamo dire si è fondata su questi incontri che erano tutt'altro che scontata
Anzitutto quello come dire fascisti e antifascisti no oggi si insiste molto prestato una guerra civile c'è sì è vero
Però
Se avete visto la mostra anche il filmato
C'è il passaggio dopo il discorso di De Gasperi a Parigi di Nenni in quale dicendo o i partiti antifascisti
Che non abbiamo voluto la guerra ci siamo assunti la responsabilità di quello che avevano fatto gli altri cioè i fascisti di fronte al mondo eccetera eccetera
E questa è una grandissima lezione no questo assumersi responsabilità non propri i partiti antifascisti entrò nel governo del re che ha un come è noto talmente screditato
Per ridare all'Italia la dignità sul piano internazionale per ridargli un fondamento democratico eccetera eccetera
Quindi
Cultura dell'in conto cultura della responsabilità passaggi
I cattolici in toto massicciamente
Tanto massicciamente che nel mille novecentoquarantotto hanno addirittura il cinquanta per cento dei voti e democrazia cristiana perché un momento particolare c'è il momento da lotta comunismo anticomunismo eccetera bene
E naturalmente la tentazione quando sia
Tutto il potere in mano è quello di
Di usarlo tutto perché no l'ho ricevuto
Democraticamente
E posso usarla ecco no la scelta di De Gasperi che evidentemente era una
Persone veramente straordinaria e quelle il dire no dobbiamo autolimita non è il momento di fare lo Stato cattolico e il momento di abbattere gli storici ISP steccati e il momento di favorire l'incontro fra i cattolici non cattolici pari guelfi e ghibellini ora o mai più un problema che ha diviso l'Italia da da secoli ovviamente
E quindi l'intuizione dell'incontro
I primi governi centristi del
Dell'Italia quanta se da quanta sete fino alla morte Degasperi ma anche dopo sono governi di incontro fra i laici i cattolici e del Governo la democrazia cristiana
Poteva governare da sola con cinquantuno per cento dei voti il cinquanta per cento e qualcosa poi effettivamente governa da sola no ci vuole anche la collaborazione degli altri e via dicendo quindi questi momenti sono molto importanti
Faccio un salto dopo quarantotto dopo quarantotto vuol dire guerra fredda vuol dire scontro epocale fra comunismo e anticomunismo in Italia infatti comunista è una cosa seria
Arriva vede il trenta per cento dei voti
Parlo parliamo in una terra in cui
La presenza comunista è stata forte diciamo per molti decenni
Bene c'erano tutte le premesse per spaccare il Paese
In due parti opposte in una nuova guerra civile
Un'opera civile
Che
Era continuamente sollecitata delle fortissime pressioni internazionali pensiamo al conflitto usa Urso eccetera eccetera
Ecco il genio italiano è stato quello di non accettare il bipolarismo
Qui è una parola che noi oggi usiamo in un altro senso ma il bipolarismo di quegli anni e il bipolarismo comunismo anticomunismo se si fosse accettata la logica bipolare significava
L'incompatibilità fra italiani significava lo scontro totale
Significava il il terreno un terremoto che avrebbe distrutto il Paese
Oppure
La reazione avrebbe dovuto essere come quella americana il maccartismo quelle nette di comunisti fuorilegge e c'era e c'è
Ecco la scelta che è stata fatta non è stata questa è stata la scelta certamente
Le scelte vanno fatte certamente la maggioranza degli italiani ha detto no
Al comunismo ed era stata la scelta giusta col senno di poi è facile riconoscerlo se no saremmo finiti da da parte del muro perché non era la cosa più giusta
Al contrario e tuttavia la moderazione nel gestire questa scelta e questa vittoria anche questo è cultura dell'incontro
E questo io credo che a ispirato anche gli anni al centrosinistra ecco arriviamo agli anni Settanta
E qui negli anni Settanta secondo me invece
Incomincio un'altra storia di no non ce ne siamo accorti
Non ce ne siamo che cioè ci siamo accorti che gli anni Settanta erano per chi li ha vissuti io sono tra questi
Erano anni tumultuosi statene tumultuosi stati gli anni e il terrorismo ma
è successo qualcosa di molto più profondo e di molto più vasto fu in fondo in fondo io son convinto la vicenda del terrorismo è stato la vicenda terribile ma anche
Un residuo
Della guerra fredda dell'idolo della lotta comunisti anticomunisti del
Del terrorismo di estrema destra all'estrema sinistra eccetera di alta quello che è stato importante negli anni settanta e Stato quello che oggi gli storici che hanno lo choc globale
Cioè una un terremoto dell'ordine internazionale
Gli Stati Uniti sconfitti in Vietnam la fine della parità dollaro Oro ed ho sciocche dell'aumento delle prezzo del petrolio
Non entro nel nel tecnico assuma qui non abbiamo tempo di fare tutti però da lì comincia un'altra storia comincia una storia in cui gli Stati nazionali
Non sono più padroni della loro economia e quindi però non sono più padroni della loro Società non so più padrone di se stessi
Lo dico in termini giustamente schematismi mi perdonerete ma
C'è una svolta su cui oggi è utile riflettere perché è chiaro che a quel punto e nato una sfida
Non non non parlo solo l'Italia ovviamente no a questa sfida ha riguardato l'Inghilterra l'Inghilterra di Margaret Thatcher ha ricordato che gli Stati Uniti la gli Stati Uniti di Reagan
Ha riguardato i Paesi comunisti perché lì è cominciato il crollo di tutto il blocco sovietico che si è trovato in incapace di reagire a questa sfida
Dei mercati internazionali dell'aumento del prezzo del petrolio e piano piano è arrivato al collasso appunto una decina d'anni dopo
Però
è chiaro che c'è anche un problema italiano in tutto questo ecco io detti lo dico anche qui un po'schematicamente credo che è mancata una risposta unitaria italiana a queste nuove sfide
Questo vi è cominciato il nostro problema
Certo ripeto non erano questioni facili non era facile accorgersi che il mondo sta cambiando è facile dire queste cose trenta trent'anni o quarant'anni dopo
E tuttavia bisogna dire che mentre
La classe dirigente e il popolo italiano insieme
Nel dopoguerra ha avuto un'estrema capacità di e si è riunito al di là di lacerazione politico ideologiche che erano enormi al di là di una situazione pesantissima che quella del dopoguerra e ce ne cita
Negli anni settanta
La classe dirigente i partiti se vogliamo
E
Il il popolo italiano non accolto fino in fondo questa sfida
Non dico negli anni settanta ma anche voi negli anni ottanta novanta cioè voglio dire è un percorso che che ci portiamo fino a oggi se il debito pubblico italiano e oggi ingestibile sostanzialmente enorme
E per delle scelte che sono cominciate allora non voglio adesso gettare la croce su chi allora
Non ha fatto le scelte avrebbe dovuto fare perché non era facile eccetera eccetera
Però bisogna constatare che è mancata questa capacità di di unità
Alla fine perché un Paese fragile come l'Italia alla sua forza quando è unito di Risorgimento l'hanno fatto gli italiani perché ero uniti il la ricostruzione postbellica l'hanno fatta gli italiani perché erano uniti
Gli ultimi trent'anni che in fondo sono stati anni in cui c'erano tante come dire condizioni migliori rispetto altri periodi e tuttavia
è mancata questa capacità progettuale
E qui nasce secondo me il problema del futuro dell'Italia nasce allora
Nasce cioè
Dalla scelta o meno di affrontare collettivamente le grandi sfide della globalizzazione
In sostanza secondo me di questo si tratta non è
La globalizzazione è una cosa molto positiva ha dato alla vita di di tutti noi delle prospettive che i nostri genitori non avevano ma è anche
Una sfida terribile
E e quindi bisogna e se l'altezza
Di
Tutto questo è come se
Avessimo un po messo Walter la testa diciamo sotto sotto la sabbia
E qui poi c'è il discorso degli anni Ottanta e poi la fine la corruzione Tangentopoli
Io ci metto tutto questo nella mancata risposta di quegli anni se avessimo tempo loro loro motiverà il modo più articolato
Dunque
S'
La Seconda Repubblica
Un altro bipolarismo
Eppure
Qualche cosa che secondo me è accentuato le divisioni
Dunque ha reso ancora più complicata la ricerca di questa
Risposta unitaria che
Fondamenti sarebbe stato fondamentale ma
Che è fondamentale ancora oggi per questo io dico
C'è un problema di future Italia il
Diceva Ernest Renan
Il futuro dell'Italia
Il suo e scusate il futuro e di ogni Paese dipende dal plebiscito di ogni giorno che cosa vuol dire per le città del giorno che in realtà noi senza saperlo ogni giorno scegliamo
Se costruire insieme ai nostri concittadini italiani oggi poi il discorso un po'più ampio perché c'è anche l'Europa e via dicendo
Oppure invece no ecco e come se noi avessimo continuata a rispondere sì al plebiscito di ogni giorno ma
Sempre più fiacca mente
Ecco e e quindi questo problema è un problema che
Abbiamo ereditato fino a oggi
Ho detto la Chiesa è stata all'inizio di tutto questo
Dice del trentennio felice ha dato l'esempio ha avuto un ruolo fondamentale ha sostenuto
Non solo un partito Matarazzo quel partito ha sostenuto tutta la struttura dello Stato
E negli ultimi trent'anni quale è stato il ruolo della Chiesa
E io credo che
Qui bisogna fare un discorso sulla trasformazione della Chiesa non è un caso che negli ultimi trent'anni
Abbiamo un Papa che non è non è più italiano dopo quattrocentocinquanta quindi è chiaro che c'è una dinamica della Chiesa cattolica che deve diventare sempre più universale questo è molto giusto diciamo che sia così non possiamo chiedere
Aiuta alla Chiesa di leggere un po'più italiano perché ci piace di più evidentemente ma chiede alle sue dinamiche legate deve risponde all'esigenza di tanti popoli e quindi sta facendo il suo percorso
Quello che è mancato spaziamo nove cioè i cattolici italiani che avremmo dovuto reinventare
Una un patto un patto unitario o avremmo dovuto riproporre un patto unitario a tutte le forze
Politiche non politiche sociali economiche per affrontare insieme i problemi del Paese non solo cattolici italiani intendiamoci ma visto che mi avete chiesto di parlare della Chiesa dei cattolici dirò questo
Dirò che c'è una responsabilità dei cattolici italiani che si sono divisi come hanno fatto chi partitino che hanno cominciato andare sempre più ognuno per conto suo
Quando non c'erano più le Regioni per farlo perché le ideologie stavo finendo paradossalmente comincia ad una una conflittualità come quello Seconda Repubblica che è stata esasperata e alla fin fine anche immotivata
E anche i cattolici hanno
Abbiamo fatto più o meno gli stessi errori qui c'è un
Una vicenda
Del degli anni Ottanta che
Forse
Come dire pochi ricorderanno che è uno dei convegni ecclesiali a chiesi italiani il secondo per esattezza che si fece a Loreto e lì ci fu un momento di esplicita spaccatura
Fra quelli che si autodefiniva mi cattolici la presenza e quindi viziato disegnino cattolici la mediazione
Non voglio adesso entrare il dibattito di una discussione che ormai e anche antica insomma tutto sommato passati tanti anni sto parlando mila centottantacinque
Ne voglio dire abbiamo Regione questo quelli non non è interessante oggi farlo non è interessante
Però
C'è una divisione
Quella vicenda civica ci ricorda che i cattolici si sono divisi
E se i cattolici si dividono che cosa che non siamo il Paese perché i cattolici sono una parte importante del Paese
Non dico che bisogna votare tutti per lo stesso partito non sì questo c'è stato per tanti anni ha avuto la sua funzione per carità non è questo il problema però c'è una funzione più profonda
Che è quella del come dire spendersi garantire per per l'unità degli italiani
E questo forse noi anzi senza forse ultimamente negli ultimi decenni lo abbiamo fatto poco abbiamo fatto prevalere
Boh
Dei progetti individuali o collettivi dell'identità non lo so varrebbe la pena ecco di faccio un ragionamento assieme di cominciare a riflettere su queste cose perché io credo che se
Noi vogliamo regionali sul futuro Italia dobbiamo parlare di unità degli italiani eccome cattolici e dobbiamo dire che abbiamo una responsabilità perché i cattolici sono comunque una parte tutt'oggi
L'importante è il Paese forse non come era settanta anni fa ma insomma è una un ruolo importante per
Vado a concludere
Oggi abbiamo
Un papà appunto non italiano anzi neanche europeo Papa Francesco il quale
Nell'incontro con i vescovi italiani
Ha detto io non sono qui
Quando si è fatto a novembre scorso dico a Firenze in controlli convegno la Chiesa italiana parole certo ha detto io non so che dirvi quello che dovete fare lo dovete decidere voi
Però per favore
Leggete almeno
L'evangelico autunno per il suo documento programmatico forse era anche un modo per dire che i vescovi non avevano tanto letto quel documento dice ma lasciamo perdere se interpretazione mi
Che cosa vuol dire questo vuol dire che oggi noi abbiamo una presenza straordinaria
Un papà che viene da fuori ma che ci fa anche il favore di parlare sempre italiane soltanto italiano
E che ci mette davanti a delle responsabilità e anche però ha delle chance perché è un papà della globalizzazione di un Papa che conosce
Le ferite le violenze gli squilibri creati la globalizzazione non a caso un papà che ci parla continuamente dei poveri non papà che ci parla continuamente degli immigrati dei profughi perché
Perché il Papa Rutelli che il mondo è un papà che Chicchi dovete più di noi che si siamo ripeto un po'rinchiusi in una logica
Perdonate un po'provinciale allora questo è una grandissima chance secondo me magari sia chance per i cattolici italiani
Però bisogna raccoglierla e e e la mia idea alla mia
Come dire mio appello che che se posso fare è un appello che stasera e questo mettiamoci insieme ragioniamo parliamo
Mettiamo in discussione le nostre divisioni non partendo da noi stessi dal passato si è anche quella Utah ma
Partiamo soprattutto dal futuro e oggi in qualche modo papà Cescon ci insegna
Ci mostrano qual è il futuro e quindi anche ci aiuta a capire quale queste il futuro dell'Italia e il futuro della Chiesa e dei cattolici all'interno dell'Italia mi fermo qua
Allora come sempre il metodo di questi incontri è stato quello adesso di dar voce a domande appunto che che gli universitari credo abbiano preparato io lo intravedo davanti a me quindi
Come sempre il podio vostro
E il professore pure perché
Quei terreni a rispondervi
Buonasera SMA Gabriele in studio storia Milano volevo chiedere questo
Nella
Prima parte del video sia dal punto di tutto questo noi generazione di cui lei ha parlato di
Cattolici che entrano in politica quello che nato come desiderio di capire era
Vi erano stati prima venti anni di ideologia fascista quindi una ideologia comunque che cercava di essere totalitaria anche nel pensiero
Patch chiedevamo da dove nascevano queste figure
Politiche cattoliche
Che poi hanno in pratica tutto guiderà il Paese quasi subito dopo la guerra improvviso
Preferisci
Chi raggrupparle alcune poi ce ne sono altri documenti avanti
Buonasera io sono Luigi e studio storia milanese totale no la mia domanda è più su quello che lei ha detto durante questo incontro cento
Punto di fronte al a una chiesa
Con un Papa straniero a quel punto vedremo tutti di no il mondo che l'urbanizzato e dall'altro uno Stato che italiano
Molto più ormai sempre più legato a in un'ottica transnazionale con l'Unione europea quale
C'è
C'è una possibilità per un appunto nella suo speech di di unità dei cattolici
C'è una possibili possibilità di un movimento diciamo di
Di azione per i cattolici italiani in questa nuova realtà come
Penali Channel impossibile impegno politico tra come mi l'azione diciamo tra una chiesa molto diciamo sempre più universalista
E dall'altro un un in Italia sempre più europea
Se
Altri due risponde
Altri due eccetera
Dunque riscontriamo
Buone Siena io aspettiamo intesa e mi sono laureata in giurisprudenza a dicembre lei ha parlato della divisione dei CAT dieci perciò la mia domanda era qual è di origine del cattocomunismo degli anni Settanta e che cosa ha portato al mondo politico cattolico a dividersi
Queste buone
Buona sera io sono Marco che studia scienze politiche statale a Milano
Volevo chiederle qual è secondo lei il contributo
Che gli oratori e le parrocchie possono dare in questo momento alla costruzione del nostro Paese perché
Credo che
C'è questo però domanda nasce dal fatto che queste realtà come un tempo assolvevano un ruolo fondamentale non solo di comunicazione della fede
Ma anche di formazione civile morale quando in questo momento sembra un po'scaduto questo questo ruolo grazie
Marco mai
Stiamo passando al tuo e stiamo svelando un tu preoccupante non so se tornare indietro ma insomma non inermi fare riflettete giusta senza Selvazzano bene
Da dove nasce in pratica e la classe dirigente cattolica il secondo cui arabe effettivamente c'è stato tutto un lavoro del periodo fra le due guerre non a caso un ruolo fondamentale associazionismo cattolico soprattutto quello diciamo
Universitario
Ciò comunque di culture elevata che faceva capo monsignor Montini
Poi diventato se sostituto Segretario di Stato poi quale Cesco di Milano infine Papa Paolo sesto
Quindi un lavoro di impegno di formazione che
Molto difficile perché ovviamente il contesto fascista
Rendeva
In cotone impossibile fare un'attività politica
Esplicita e tuttavia
Attraverso una capacità di formazione
Profonda potestà religioso profonda potestà culturale e molto internazionale questo secondo me interessante perché questi movimenti erano molto legati alla Santa Sede quindi un osservatorio di mente nazionale in effetti l'uscita a formare quella che è diventato una classe dirigente che poi nel dopoguerra
Ha preso in mano
La politica italiana dopo come dire la lezione che dei grandi De Gasperi c'è da che parte nuova all'altra generazione ma insomma in Moro e Fanfani anche gli Andreotti perché no somma diciamo questa generazione certamente
A potuto svolge un ruolo importante perché aveva
Questo retroterra e
Non ha mai rotto con questo retroterra questo poiché è una cosa importante non basta formarsi da giovani no ciò è anche importante una una continuità
La domanda sull'oggi sulle possibilità di un impegno politico dei cattolici e di un impegno unitario dei cattolici beh ogni epoca
Edy versa
è chiaro che nel dopoguerra c'è stato un impegno in prima persona
Del
Dell'istituzione ecclesiastica del Papa spesso
Dei vescovi italiani
Oggi
Non
Credo che ci sia questo tipo di orientamento quindi è chiaro che che manca diciamo questo questa spinta all'unità anche proprio ventuno unico partito eccetera eccetera
E
Forse voi viviamo in un'epoca comunque che anche altre esigenze qui non è tanto il problema secondo me di una unità politica
Dia una società complessa quindi c'è anche importante di del confronto fra posizioni diverse eccetera
Però
C'è un'unità più di fondo quando dicevo
Prendere in mano il destino dell'Italia quando dicevo vogliamo
Porzio un problema
Che passa per le per le scelte quotidiane poi alla fine il futuro dell'Italia
Cioè
Io vedo molti miei colleghi che dicono ma i miei figli anche colleghi universitari che insegnano le vestigia italiane dico ma io vedo e che il futuro mi figli di
Devono andare a studiare all'estero pachistana troveranno lavoro da qualche parte eccetera eccetera
Beh io posso capire un giovane che si
Bois guarda il mondo dicendo questo lo meglio però
Io credo che la la mia generazione dove beh chiedersi
Non posso per questi miei figli oltre che dagli la possibilità di andare a studiare che ne so in Francia negli Stati Uniti
Dagli anche la possibilità di vivere in Italia in un Paese diverso
E
Ecco cosa dico
Diciamo per indicare un progetto comune che poi si può articolare politicamente in tanti modi ma
Insomma qui c'è un grande problema di fiducia nel futuro dell'Italia
E ed è un fatto politico la fiducia nel futuro dell'Italia e quindi
Un investimento in fiducia è un investimento politico
E quindi io credo che debba dare dei risultati anche sul piano politico
Ripeto nelle forme nei modi che in chi poi si si trovano
Quello non è un problema diciamo la cosa importante e e credere che appunto si possa avere un futuro comune che si possa gestirlo comunemente
Che si possa accettare la collaborazione con l'altro per qualunque d'unità non è l'unità di essere tutti d'accordo e l'unità del collaborare fra diverso diciamo che poi sarebbe il genio ve della Repubblica dice
Di divisione del mondo cattolico negli anni Settanta do dove sono nate
Io credo che gli USA nel mondo cattolico sono nate dalla rassegnazione
Scusate appunto la fiducia il contrario di cedere assegnazione cioè i progetti che c'era o no dietro i cattolici italiani di un tipo di un altro
Della mediazione da presenze inconsapevolmente erano progetti rinunciataria
Come è stata rinunciataria tutta la società italiana negli ultimi trent'anni di fronte a sfide enormi mi rendo conto e si dà compensazione sono delle sfide incredibili e quindi molto difficili da affrontare però
Non affrontarle significa rassegnarsi e assegnazione porta la divisione perché quando si ha un
Un grande problema comune e sia si cerca di avere la fiducia di affrontarlo
Le divisioni vengono messi un po'da parte cioè ognuno c'ha la sua personalità la sua identità per carità
Però si cerca ciò che il Comune quando invece
Come dire si perde di vista il bene comune si potrebbe dire allora nasco le divisioni ognuno Pacia la sua storia e le sue ragioni i cattocomunisti gli anti cattocomunisti
I cattolici del sì al referendum sul divorzio i cattolici del no reference sul divorzio Ida mediazione la presenza
Sono storie di quegli anni diciamo che possiamo anche andare a ricostruire ma dietro soprattutto c'è
Qualche cosa che
Si era rotto e secondo me quindi una ricerca
Come dire di buttar via
Questa la generosità degli inizi cioè l'idea che si poteva e si doveva tenere insieme tutto l'edificio quindi a quel punto ognuno è andato un po'per conto suo
La domanda oratori parrocchie
è una bella domanda una domanda importante
Non ho la risposta
Non ho la risposta perché qui
è un problema della Chiesa italiana questo cioè è un problema e quindi tutti noi anche sostanzialmente perché qui è chiaro che dove ci troviamo di fronte a qualche cosa di nuovo
Ci troviamo di fronte anche alla crisi delle vocazioni questa è una cosa che interroga vocazione sacerdotale di questa è una cosa che interroga
La parrocchia la parrocchia è una struttura è una realtà che ruota intorno tradizionalmente non al prete il parroco il viceparroco ma
Se questi non ci sono più servizi si sedimento al più anziani
Che cosa succede non lo so bisognerà bisogna affrontarli questi problemi il Papa Francesco ha lanciato la sfida
Enorme con la Morris letizia
Tante discussioni su questo documento però un documento anche questo molto impegnativo cioè di ci dice
Che bisogna che avere la capacità di affrontare le ferite di ogni essere umano di ogni coppia di ogni famiglia e ogni ferite diversa e quindi deve avere la capacità di
Farsi carico
Della vicenda della storia di tante persone chi chi sono i soggetti che lo devono fare ecco io qui
Come dire sono contento perché
Di parlando con voi fin qui come dire il soggetto cioè
Il le l'entusiasmo dei volontari
Non e quelli falsi come me quelli veri che
Lavorano in nero non è un vero
Che lavorano qui allora in questi giorni talaltra profitto del per ringraziarli perché sono stati cortissimi nei miei confronti e via dicendo benissimo
Questo è un soggetto sono delle energie
Allora io parrocchie
Non è che le vedo Panto future però chi non lo vedo tanto bene mi auguro che ci sia che sia come dire fruttuoso
Gli oratori attraverso in una stagione difficile forse dovremo inventare altre cose nuove o o rinvigorire delle cose vecchie con lo so questa è una
Questione che tributo alla alla vostra discussione
Allora Porcaro professore siccome
Ho visto che grazie al fatto alla tua estrema capacità di sintesi
Della
Lezione che ci hai dato
C'è rimasto ancora qualche minuto io potrei avrei voglia non so se al se lo Rambaldi giocare non giocare seriamente di provare Conte a mettere insieme queste due minuti quasi una mini puntata nel tempo e la storia
E fatti io delle domande un po'come tendenzialmente provo a far stelle da tre anni nel nostro programma
Per esempio a me ha molto colpito in quello che hai detto una cosa che
Completamente
Spostato il punto di vista per esempio hai parlato di generosità della Chiesa all'inizio della Repubblica a me ha molto colpito come posizione perché si è sempre parlato invece dire
Riguardo quegli anni da parte laica di una intromissione
Della Chiesa dentro lo Stato no
A partire dall'esito del quarantotto no della ricerca dell'egemonia della Chiesa allora girarla come generosità della Chiesa
è un escamotage come dire raffinato
Ho
Come dire ore realmente un giudizio storico di provocò un po'grazie provocazione
Il
No no io sono molto convinto di questo si incerto l'Italia dei cinquanta in un'Italia clericale no
Nel senso che i qualunque cosa si diceva si faceva l'inaugurazione di una strada in un edificio c'era sempre il vescovo la benedizione
Va beh questo ci sta ma diciamo no però questo in fondo e superficiale cioè al fondo la chiesa a sostenuto
Del uno sforzo enorme anche qua non è che proprio fosse convinta
La Costituzione italiana
Non è che proprio esprimeva il punto di vista della gerarchia ecclesiastica no documenti questo li mostrano cioè
I professorini che hanno fatto in Lazzati La Pira Dossetti Ceccano Fanfani che hanno fatto la ricostituzione erano cattolici indubbiamente però hanno avuto anche un po'litigare
Con i loro pareri di preti con i vescovi ICE tant'è che i vescovi
Hanno accettato grossomodo sì c'è stato qualche intervento di troppo tutti l'operazione Sturzo quando Pio dodicesimo intervenne per
Obbligare
Degasperi alleati con i fascisti ma quei Degasperi disse di no
E dopo più dodicesimo non ha più ricevuto De Gasperi e quindi se è stata freddezza sul piano personale ma dal punto di vista storico Degasperi Torino perché in non era il caso perché avrebbe creato ulteriori divisioni il centrosinistra è stato fatto conto l'opinione prevalente
In Segreteria di Stato e del presidente della CEI che dallo ricca dinanzi e perché perché la chiesa pensava che alla fine c'era un bene superiore
Che l'unità dei cattolici e luoghi radici la talmente importante per il Paese che anche se i politici italiani sbagliava noi non si poteva abbandonarli e non si doveva abbandonarli in mezzo alla strada ecco perché dico
Generosità che anche questi sono accettare l'altro anche quando non mi convince
Anche qua non sono d'accordo diciamo ma rispetto il suo ruolo storico la sua importanza per questo dico generosità
Perché alla fine
Insomma
Dal la Chiesa anche subito tutta una serie di critiche per questi intromissioni in politica questo pure un prezzo che è stato pagato però si può leggere anche lo si deve diritti anche con un prezzo
Di questa generosità sostanzialmente no non
Perché poi
Sia in termini potere ma
Che cosa ha ottenuto la Chiesa si forse quando c'era un po'di soldi che giravano finanziamenti qualche chiese costruzioni come dire parrocchiali non lo so è così
Limoni
E qui si discute l'esenzione fiscale ma insomma
Alla fin fine poca roba diciamo non di fronte a un legame così forte no che che appunto ha impegnato chiede
A scommettere su un progetto che era gestito dei suoi laicità all'altro non non di non dette dei vescovi o dall'istituzione ecclesiastica quindi
Non era ovvio tutto questo soprattutto all'inizio diciamo anzi qui per questo dico c'è stanno la generosità è un è una lungimiranza mi permetto di fatti un'altra domanda allora
Noi dalla dalla nostra storia e leggendo in questi anni la storia di don Giussani
Ci siamo resi conto che
Dieci anni dopo la fine della guerra quando don Giussani comincia nel mille novecentocinquantaquattro il cammino di Gioventù studentesca
Come
I
Genialmente a a ha intuito ricostruendo lo anche cui neanche Aron
In qualche modo questo professore
Di Venegono perché tale era don Giussani incontrando dei ragazzi capisce che in questa Italia diciamolo in cui appunto i cattolici in qualche modo sembrano
Dominanti nella politica dominanti nel sentire popolare del Paese insomma l'Italia sembra cattolicissima che pure don Giussani si accorge
Della
Fragilità sostanziali invece delle giovani generazioni rispetto all'esperienza della fede
Alla mancanza di ragioni e decide da professori seminario invece di andare nelle scuole per cominciare questo cammino che genera poi tutta la storia di questo e anche del popolo del
Del meeting
Ecco
Ti chiedo se
Qualcuno dice che anche altre strade anche altre
Personalità ecclesiali intuiscono per esempio
Qualche storico dice che in fondo l'intuizione di don Milani era la stessa
In quell'Italia che sembrava come dire totalmente cattolici Zatta
Qualcuno dice che don Mazzolari pure intuì cose simili e qualcuno dice che anche lo stesso professor Lazzati pur dando risposte diverse credo che
Anche e io rileggere
Certe pagine di storia recenti fan capire come
Tutte queste personalità
In qualche modo da questa trionfale Italia democristiane cattolica nella forma intuì vanno che in realtà c'erano le personalità cristiani lì io cristiano da ricostruire
Ecco ti chiedo perché
Questa che all'inizio è una piccola minoranza di
E che
Prenderà fra alto
Come dire strade diverse metodi diversi e magari
Come dire come tu ben sai
Come nel caso il professor Lazzati Giussani
Sensibilità talmente diverse fino a a dividersi anche sui giudizi molto molto precisi insomma ecco perché loro intuiscono tutto questo e
Almeno la Chiesa non sembra intuirlo ha mai così preoccupata appunto
Oppure certa di un sentire tratto così certa
è un sentire come dire
Che ci portiamo fino ai giorni nostri perché
La Chiesa quest'idea che
In fondo il popolo cattolico continua a essere profondamente cristiano
è andato avanti a pensarlo per tanti anni adesso forse un po'meno mi sembra un po'Lante aprite un po'tutti che
Che c'è
Ecco non so se
Sì sì e vorrei capire
Una bella domanda cerco di di essere rapido attivi ti ringrazio come vedi passa un tubo accetta dato proposta visto che appunto come detto tu giustamente in questi anni
Non è cresciuta anche questa amicizia di cui
Sono molto lieto anch'io ma
I tempi cambiano
La scommessa della società di massa chiamiamola così quindi gli anni Venti gli anni Trenta ma anche gli anni Quaranta ancora un po'negli anni Cinquanta eccetera
E la scommessa di una presenza cattolica dentro la società di massa che deve essere una presenza visibile insomma i grandi nemici erano le religioni secolari no il comunismo il fascismo il nazismo
Non dico che bisognava fare la stessa cosa ma bisognava esprimere la fede cattolica in delle forme che fossero concorrenziali efficaci rispetto
A questi movimenti ideologici che erano poi realtà movimenti
Appunto religiosi tra virgolette ripeto di religione politica
E via dicendo negli anni Cinquanta o poi ancora sempre di più nei successivi invece
C'è un declino non di questo tipo di società venisse il consumismo l'individualismo rende
Meno importante tutto questo
è chiaro il comunismo è finito l'ottantanove quindi il problema è rimasto per tantissimo tempo
E tuttavia e qui l'errore di di molti credere che il problema fosse sconfiggere il comunismo o fu allora fosse solo sconfigge il comunismo ha distolto l'attenzione
Dalla attenti dalla cogliere i segnali di un altro tipo di problemi che sono stati colti dalle persone che detto tu cioè che a quel punto non c'era più solo il problema di una presenza pubblica diciamo così
Massiccia
Di una visibilità ideologico culturale come vogliamo chiamarla costa una grande corrente
Cattolica come c'erano le correnti comuniste socialiste liberali eccetera eccetera ma che
Il Vangelo annunciato ogni generazione e ogni generazione deve riscoprire il proprio conto Vangelo tanto più quando ci troviamo di fronte appunto a un a un sentito un sentire individualista che
Comincia a crescere diventa sempre sempre più forti allora per esempio che tu fai don Giussani molto felice perché e questo incontro no
Genio don Giussani credo si possa dire l'incontro con con i ragazzi delle scuole che è l'unico che l'unico a cercare quindi
Il cercare le persone di cercare i giovani dice che il proporre loro qualche cosa che assolutamente importante impegnativo per la loro vita
E eccetera eccetera
E in modi diversi gli altri dove che tu hai fatto avverto non lo stesso problema dando risposte diverse
Che però sono in qualche modo
Se e rispondono allo stesso tipo di problema
Il fastidio per la
Azione Cattolica Gentjana nuove grandi mobilitazioni di massa perché poi alla fine non non sono quei le che raggiungono i cuori forse si negli anni Venti credetemi importante tutto questo ma poi certo punto diventato sempre meno importante
E quindi bisognava cercare altre strade non tutti hanno capito qualcuno che l'ha capito è stata anche un'posteggiato si sono fatti dei errori come è chiaro che in tutte le vicende umane ma
Come dicevi tu possiamo benissimo fare un paragone fra don Giussani Lazzati
Possiamo benissimo fare un paragone fra
Don Milani e Mazzolari perché i modi diversi c'è questa sensibilità nel dire l'incontro personale col Vangelo
E ed è una scelta ed è una lettura io sono d'accordo è chiaro che questa lettura si presta a delle obiezioni perché sappiamo che tra questi personaggi da queste persone da ci sono stati anche dei conflitti un po'non possiamo nascondercelo
Però
Qui approfitto per fare un po'di pubblicità a un libro
Unione ma di una giovane queste studiosa che ha scritto da poco un libro sulla nascita di Gioventù studentesca nel mille
Novecento cinquantaquattro insomma agli inizi Marta Bosani che ha scritto questo libro e leggendo questo libro
Ho scoperto che don Giussani ricordava molto spesso
Che
E uno dei momenti iniziali della vicenda di GSE e quindi poi
In qualche modo anche di Comunione Liberazione è stato un picco di incontro Val d'Aosta che esso lei
E la relazione e più importante di questi in conto la fece come suo Lazzati
Con cui
Cui la liberazione degli anni settanta ottanta ha avuto un conflitto importante diciamo no allora che cosa vuol dire queste questa lezione che Giussani ricordava come splendida sulla conversione no tutto parte dalla convertito dalla metano gli anziché
La satira putto professori letteratura greca latina ecco
Vuol dire
Che c'è un legame un contatto fra queste personalità diverse che hanno ciascuno dato come dire una risposta
E ma l'hanno data insieme a quella degli altri ecco c'è più
Unità di quello che sembra se Lazzati parlava di metano AIA B don Giussani ha spiegato
Accetti ha fatto capire che
Per incontrare
Non si può incontrare Gesù da soli bisogna incontrarli in comunità
Che Sivieri insieme un'esperienza di chiese questo credo che su una cosa importantissime ad avere della lezione don Giussani
E mi permetto di dire a tanti anni di distanza avute Sant'Egidio che tutta un'altra cosa ognuno c'ha la sua come dire fisico identità per carità non gli occhi ha solamente confondere le cose diverse però storicamente bisogna dire come terza decida è nata dopo l'esperienza di GS e quindi
Non ci sta non avrebbe avuto quella
Senso forte della
Della comunità così come se non ci fosse stato questa vicenda precedente puntualmente vedere Sant'Egidio fatto la sua strada
Qui alla Mostra sui migranti mi dicono che c'è pure qualche cosa sull'attività del la cometa e Sant'Egidio questo mi fa molto piacere
Ma
Quindi non voglio assolutamente confondere ripeto identità molto diverse però c'è una storia comune ecco c'è una storia comune che nasce all'ora
E
De dicendo in termini molto generali sia e siamo all'inizio dell'intuizione di quella che oggi è diventato
Il tema della nuova evangelizzazione così viene chiamato cioè
Come dire
Sì oggi abbiamo
Papa Francesco che cos'è è un gran missionario non a caso un gesuita cioè
Ed è
L'espressione
Quelli è chiarissimo esplicita
Di un percorso che è cominciato all'ora confusamente gli anni Cinquanta che passato attraverso il Concilio Vaticano II che in realtà è stato un grande momento missionario
Così lo definiva già niente tesi ma così l'ho definito Paolo sesto così lo ha definito anche Benedetto sedicesimo
E poi c'è stato il tema di di Giovanni Paolo II appunto grande tema nuovo evangelizzazione e oggi abbiamo Papa Francesco che raccoglie questa storiella rilancio in un modo molto più forte
Ma è una storia che appunto arriva avuto fra i suoi oscuri per come dire precursori oscuri ma importanti naturalmente oscuri perché
La storia a personaggi su qui ci sono i riflettori altri su cui non ci sono
Ma che nell'insieme in questo tessuto hanno credo
Aperto appunto una strada fondamentale per cui grazie al loro oggi come dire non siamo non partiamo dall'anno zero no ma stiamo
Abbiamo già una prospettiva davanti a noi
Grazie professor Giovagnoli
Grazie anche per la franchezza della libertà
Continui
Ci siamo
Detti le cose oggi
Ringrazio
Essendo
Essendo alla fine di questo ciclo ringrazio comunque questo
Appunto questo questa costruzione in cui il presidente Violante il Presidente Amato Pruzzo Sapelli
L'ambasciatore Valensise professor Cassese e stasera e procedo Agnoli
Accompagnato questo nostro tentativo di incontro con l'altro genio della Repubblica mille novecentoquarantasei dove le sedici e dico nostro perché il professor più Agnoli è stato con noi grazie
Prima di cominciare come
Questa accadendo durante questa drammatica giornata italiana
Proprio perché siamo colpiti dalle drammatiche notizie del terremoto di questa notte
Oggi in tutte le sale del meeting cominciamo i lavori con un momento di silenzio di accoglimento unendo cioè i sentimenti di Papa Francesco il nostro pensiero va alle vittime
E alle loro famiglie desideriamo essere vicini a loro continuando però a vivere questa giornata con ancor maggiore serietà
Il mittente invita ad aderire a qualunque iniziativa che essere indetta dall'autorità competenti in questo momento drammatico
E invita tutti i partecipanti
Ad aderire alla proposta della Presidenza della CEI della
Colletta nazionale che si terrà in tutte le chiese italiane il diciassette settembre due mila sedici
In favore delle popolazioni colpite dal sisma
Diamoci un
Piccolo tempo di silenzi
Bene
Allora
Benvenuti
Benvenuto al professor
Agostino Giovagnoli che vi presento subito
Perché la conclusione di questo ciclo legato alla alla mostra
Incontro con l'altro genio della Repubblica mille novecentoquarantasei due mila sedici abbiamo avuto il presidente Violante
Che ci ha parlato
Della Repubblica
Abbiamo avuto il Presidente Amato che ci ha parlato della cultura
Il professor Sapelli dell'economia
L'ambasciatore Valensise di politica internazionale il professor Cassese che ci ha parlato dello Stato e
Il professor Giovagnoli oggi affronta il tema
Concludendo questo ciclo della
Della presenza della Chiesa cattolica proprio in questi settanta anni della Repubblica
Io devo dire che sono particolarmente felice di presentare il professore Agostino Giovagnoli sia innanzitutto per la sua competenza riconosciuta in questo campo voglio citare
Alcune sue pubblicazioni per esempio
Il partito italiano del
Del mille novecentonovantasei la Democrazia Cristiana dal quarantadue al quarantaquattro che ha studiato poi
Un altro passaggio drammatico della nostra storia il caso Moro una tragedia repubblicana affrontato nel due mila e cinque
Poi chiese democrazie la lezione di Pietro Scoppola del due mila e undici e invece un altro volume importante che
Interpretati le interpretazioni della Repubblica che ancora di più come dire
Ci aiuta a capire questo ciclo
Il professor Giovagnoli è ordinario di Storia contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
E dicevo appunto io sono particolarmente felice della sua presenza sia per
La sua competenze sia perché è qui per la prima volta e qui al meeting per la prima volta
E lo è qui e lo è venendo da una esperienza cristiana quella della Comunità di Sant'Egidio che evidentemente è diversa
Come scaturigine da quella del popolo del meeting che però oggi si ritrova in singolare coincidenza di lettura del presente e dei compiti dei cristiani in questo frangente storico
Poi devo dire che
è è un incontro di cui siamo molto contenti perché il professor Giovagnoli si è coinvolto totalmente
Con questa avventura del incontro con l'altro già nella Repubblica con la mostra perché è stato come Alfonso avrete letto il supervisore storico del nostro lavoro e vi assicuro che
Ci ha fatto parecchie correzioni durante il cammino di questa mostra correzioni che aggiunte appunto del precise correzioni che abbiamo fatto che io ho seguito fedelmente insomma
Quindi lì siamo particolarmente grati
Vi aggiungo un altro elemento
Stamattina è arrivato all'improvviso il Presidente Prodi e evidentemente e io detto sub B perfetto
Questo punto andiamo insieme a a presentare la mostra al Presidente Prodi e
A quel punto
Direi che non solo è stato ci ha aiutato a costruire questa molto a questo punto e a tutti gli effetti improvviso Giovagnoli d'estate è un volontario del meeting quest'anno insomma ecco per essere uno che ci viene per la prima volta
Direi che non è male insomma
Per chiudere invece aggiungo anche una cosa personale perché voglio dire in questi tre anni abbiamo collaborato insieme a questa nostra trasmissione che il tempo la storia
Che abbiamo fatto per RAI cultura per RAI Tre che e devo dire che se posso
Dirlo professore insomma io credo che la nostra poco alla volta sedimentata un'autentica amicizia anche lavorando insieme a questa audizione quindi insomma le ragioni per cui sono molto contento di esser cui procederemo al sono tante insomma
Allora incontro con l'altro genio della Repubblica mille novecentoquarantasei due mila sedici
Il professore affronterà adesso in questa
Lectio di trenta trentacinque minuti come ci siamo abituati a fare proprio il tema della chiesa inserito dentro questo cammino storico a lei la parola professor
Grazie grazie dell'invito grazie la presentazione
Non sapeva di aver fatto il volontario ma va bene sono contenta così non mi è stato particolarmente pesante anzi un'esperienza molto interessante per me bene
Anzitutto
Una riflessione cioè perché fare storia i nel contesto
Del del Meeting di Rimini perché fare appunto una mostra sulla storia della Repubblica il settantenne o eccetera eccetera io credo che
Collocare un riflessione appunto una mostra di carattere storico nel contesto del mi dei vini significhi fare una scelta che non è semplicemente celebrativa
è vero quest'anno sono i settant'anni da quarantasei sia quindi diciamo c'è la scadenza rituale
Che giustifica un'attenzione in particolare però
In realtà questo tutto sommato non basterebbe non basterebbe soprattutto perché c'è un legame molto esplicito che mi sembra sottolineato dalla mostra ma ho sentito anche alcuni discorsi eccetera tra il tema
Del meeting tu sei
Un bene per me e
La Repubblica o meglio il genio della Repubblica allora
Io credo che qui
Il discorso che io farò brevemente di carattere storico a un senso perché si colloca non dentro a un momento celebrativo ma dentro a una domanda che
Si è voluto a aprire nel contesto appunto di questo di questo meeting
E e questa domanda e
Lo dirò con una certa brutalità
Abbiamo una storia alle spalle abbiamo impatti calare una storia d'Italia una storia della Repubblica italiana di cui celebriamo il settantenne o
Ma
Qual è il futuro
Qual è il futuro della Repubblica qual è il futuro dell'Italia
Voglio essere ancora più provocatorio c'è un futuro per la Repubblica c'è un futuro per l'Italia
Non è una domanda retorica è chiaro che
Fare una mostra su questo tema significa dare implicitamente una risposta positiva
Il gli organizzatori meeting hanno ben chiaro che
Come dire e qualcosa su cui investire quindi è un futuro il Food dell'Italia un futuro importante dal punto di vista di chi viene e chi partecipa a questa a questo grande evento
E però non basta affermarlo sennò diventerebbe pura retorica
Quindi c'è
Io credo il problema di chiedersi
Che cos'è questo futuro Italia se c'è un futuro dell'Italia
Perché non è vero che le nazioni sono eterne la storia
Magari a soli e lungo periodo però ci dimostra che le Nazioni prima non esisteva un certo punto esistono
E proprio per questo altrettanto possibile che smettano di esistere
E lo dico perché è da molti anni ci sono dei segnali che fanno ritenere
Possibile
Un esito di questo genere il discorso riguarda solo l'Italia intendiamoci siamo dentro il grande processo che chiamiamo globalizzazione è uno degli effetti di questo processo è anche quello di mettere in discussione gli Stati nazionali dunque quello che io dico per l'Italia
Vale anche per gli altri Stati nazionali europei
Certamente per l'Italia vale di più
Perché perché la storia italiana storie più sofferta di altre storie più complicata è una storia
Che ha lasciato una realtà nazionale più fragile di altre realtà nazionali
Noi lo avvertiamo quando non so abbiamo in Francia andiamo Inghilterra sentiamo che lì c'è un senso dell'identità nazionale molto più forte del nostro il che non è detto che se un bene non non voglio dire questo ma voglio dire che c'è un
Fragilità italiana che renda questa domanda assolutamente non retorica e assolutamente fondamentalmente
Come dire decisiva seconda questione ma
Perché
Un
Unico una si rincontra una mostra e poi una serie di incontri sulla storia di tagliare perché insomma che cosa che interesse c'è
Dal punto di vista di chi ha organizzato
Questo meeting dal punto di vista di Comunione e Liberazione dal punto di vista diciamo più generalmente dei cattolici italiani che interesse cioè per l'Italia e per il futuro dell'Italia
Insomma noi sappiamo che
La Chiesa la Chiesa cattolica ma realtà universale se l'Italia non
Cessasse di essere una nazione come dice qualcuno
La Chiesa sopra gli avrebbe
Eppure
Eppure
Ecco la storia ci mostra che
Non c'è stata indifferenza da parte della Chiesa nei confronti dell'Italia
Meglio la Chiesa cattolica si è fatta carico della realtà italiana
Della realtà sociale della realtà religiosa si ma anche della realtà politica della povertà politico istituzionale
La Repubblica non sarebbe nata se non ci fosse stato io un forte appoggio della Chiesa Italia era ridotta malissimo
La guerra per tutta
La le colpe delitti del fascismo erano colpe dell'Italia
Il re era fuggito del a a Brindisi lasciando sto parlando il quarantatré e quarantacinque lasciando
Come dire appunto sguarnito lo Stato
Dunque
Da cosa ricominciare
In realtà l'Italia è cominciato Dalla Chiesa
Hai cominciato dal dal ruolo che ha avuto la Chiesa negli anni terribili della Guerra la collasso la l'accoglienza che è stata fatta i tanti profughi italiani che scappa una parte alta del Paese
Il la l'assistenza a tanti e poi soprattutto questa presenza morale
Più solida che a aiutato il Paese in un passaggio difficilissimo che il passaggio della guerra civile fascismo antifascismo eccetera eccetera eccetera non sto adesso qui a ricordare tutte queste cose ma
Solo per dire che
La Chiesa ha avuto un ruolo molto importante anche di garanzia internazionale perché un'Italia così era un'Italia assolutamente squalificata coprisse internazionale non aveva nessuna giustificazione
Avete visto la mostra quelle bellissime parole di De Gasperi no tutto il conto di mese non la vostra personale cortesia accetto perché Degasperi rappresentava d'Italia che aveva aggredito gli altri Paesi perché questa è la realtà
E che senza l'atto d'Italia se e senza la Chiesa Alitalia non poteva rinasce senza quaranta questa garanzia internazionale
Che cosa ci guadagniamo alla Chiesa ad aiutare l'Italia niente
Questo è molto importante perché l'Italia ha dato dei guai alla Chiesa pensiamo al Risorgimento al conflitto che c'è stato fa il papato e lo Stato proporrei Pia diciamo però
Insomma la storia non è stato una storia sempre felice di rapporti
Tali vitalità la chiesa che poi in Italia la Chiesa o dire ovviamente un rapporto particolare con la Santa Sede perché il Papa e sul suolo italiano eccetera eccetera
La Chiesa non ha molto da guadagnare però la Chiesa né quater e quarantacinque si pone in un atteggiamento generoso nei confronti dell'Italia cioè garantisce per Italia sotto internazionale
E soprattutto fa un'operazione che era fondamentale in quel momento incoraggia i cattolici che erano sempre rimasti dal Risorgimento in poi
Fuori dalla vita politica più o meno salvo eccezioni eccetera eccetera
Ha intrapreso
Massicciamente nella politica italiana
E questo ha fatto la differenza perché uno Stato fragile come dicevamo prima
Ha avuto una ecco venire energia un'immissione di Energia assumete sconosciuta tutta la vicenda precedente e non è casuale che dalla guerra agli anni Settanta ci sia stato un periodo
Che tutto sommato possiamo dire credo scomposti ematica mente ma fondatamente
Gli anni più felici di tutta la storia unitaria gli anni senza la guerra tra Italia e settanta sono stati gli anni di sviluppo di progresso eccetera eccetera
Allora
Questo genio dell'incontro è con la Chiesa è stata la prima praticare il genio dell'incontro perché in qualche modo è andato incontro appunto una realtà statuale una tradizione
Allora pensiamo tutta la tradizione anticlericale Machiavelli in poiché c'è Cera oggi forse un po'meno ma insomma era una presenza c'era tutta una presenza comunista che insomma era anche quella
Inquietante visto che il comunismo si proclamava ateo e persecutore della Chiesa lo era anche non solo si proclamava in altri Paesi c'è da Lecce
Quindi
Voglio sottolineare questa scelta di generosità fatta dalla Chiesa all'inizio della Repubblica e che secondo me fa sì che il genio della Repubblica sia stato in gran parte un genio cristiano
No non esclusivamente un genio che stiamo nel senso che ci sono state anche grandi tradizioni culturali nobili importanti di altro genere
No naturalmente
Anche presenze di tradizioni religiose diverse da quella cattolica come quella protestante la presenza ebraica sono presenze sto
Storicamente importante in Italia ma
Ovviamente mi minoritarie diciamo la presenza musulmana è venuta male un po'un po'più anche con all'inizio del pubblica non c'è
Quindi questo spunto per dire ingegno della Repubblica molto a che fare con ruolo della Chiesa
E questo è direi
E qualche cosa che poi è diventato un metodo perché tutti i primi passi politico-istituzionali a Repubblica sono tutti passi di incontro
Suo il la svolta di Salerno nel quarantaquattro primo momento in cui i partiti diversi fra di loro diversissime comunisti socialisti democristiani liberali eccetera eccetera sì che uniscono per
Entrare nel governo
Momento dell'in conto è ovviamente
La Assemblea costituente
E così via quindi la Repubblica si è fondata sull'incontro possiamo dire si è fondata su questi in conti che erano tutt'altro che scontata
Anzitutto quello come dire fascisti e antifascisti no oggi si insiste molto questa nuova guerra civile c'è sì è vero
Però
Se avete visto la mostra anche il filmato
C'è il passaggio dopo il discorso di De Gasperi a Parigi di Nenni in quale dicendo o i partiti antifascisti
Che non abbiamo voluto la guerra ci siamo assunti la responsabilità di quello che avevano fatto gli altri cioè i fascisti di fronte al mondo eccetera eccetera
E questa è una grandissima lezione no a questa assumersi responsabilità non propri i partiti antifascisti entrò nel governo del re che ha un come è noto talmente screditato
Per ridare all'Italia la dignità sul piano internazionale per ritaglio fondamento democratico eccetera eccetera
Quindi
Cultura dell'in conto cultura della responsabilità passaggi
I cattolici intorno massicciamente
Tanto massicciamente che nel mille novecentoquarantotto hanno addirittura il cinquanta per cento dei voti democrazia cristiana perché un momento particolare c'è il momento da lotta comunismo anticomunismo eccetera bene
E naturalmente la tentazione quando sia
Tutto il potere in mano è quello di
Di usarlo tutto perché no l'ho ricevuto
Democraticamente
E posso usarla ecco no la scelta di De Gasperi che evidentemente era una
Persone veramente straordinaria e quelle il dire no dobbiamo autolimitarsi non è il momento di fare lo Stato cattolico e il momento
Di abbattere gli storici spetta steccati e il momento di favorire l'incontro fra i cattolici non cattolici fari guelfi e ghibellini ora o mai più un problema che ha diviso l'Italia da da secoli ovviamente e quindi l'intuizione dell'incontro
I primi governi centristi del dell'Italia quanta se da quanta sete fino alla morte Degasperi ma anche dopo sono governi di incontro fra i laici
I cattolici e di Governo la democrazia cristiana poteva governare da sola o cinquantuno per cento dei voti il cinquanta per cento e qualcosa poi effettivamente governa da sola no ci vuole anche la collaborazione degli altri e via dicendo
Quindi questi momenti sono molto importanti
Faccio un salto dopo quarantotto dopo quarantotto vuol dire guerra fredda vuol dire scontro epocale fra comunismo e anticomunismo in Italia infatti comunista è una cosa seria
Arriva ben il trenta per cento dei voti
Parlo parliamo in una terra in cui
La presenza comunista è stata forte diciamo per molti decenni
Bene siano tutte le premesse per spaccare il Paese
In due parti opposte in una nuova guerra civile
Un'opera ci vile
Che
Era continuamente sollecitata delle fortissime tensioni internazionali pensiamo al conflitto usa Urso eccetera eccetera
Ecco il genio italiano è stato quello di non accettare il bipolarismo
Qui è una parola che noi oggi usiamo in un altro senso ma il bipolarismo di quegli anni e il bipolarismo comunismo anticomunismo se si fosse accettata la logica bipolare significava
L'incompatibilità fra italiani significava lo scontro totale
Significava il il terreno un terremoto che avrebbe distrutto il Paese
Oppure
La reazione avrebbe dovuto essere come quella medica hanno il maccartismo quelle nette di comunisti fuorilegge e c'era e c'è
Ecco la scelta che è stata fatta non è stata questa è stata la scelta certamente le scelte vanno fatte certamente da maggioranza degli italiani ha detto no
Al comunismo ed era stata la scelta giusta col senno di poi è facile riconoscerlo se no saremmo finiti da da parte del muro perché non era la cosa più giusta
Al contrario e tuttavia la moderazione nel gestire questa scelta e questa vittoria anche questo è cultura dell'incontro
E questo io credo che a ispirato anche gli anni al centrosinistra ecco arriviamo agli anni Settanta
E qui negli anni Settanta secondo me invece
Incomincio un'altra storia di no non ce ne siamo accorti
Non ce ne siamo più cioè ci siamo accorti che gli anni Settanta e non o per chi li ha vissuti io sono tra questi
Erano anni tumultuosi statene tumultuosi stati gli anni del terrorismo ma
è successo qualcosa di molto più profondo e di molto più vasto fu in fondo in fondo io son convinto la vicenda del terrorismo è stato la vicenda terribile ma anche
Un residuo
Della guerra fredda dell'idolo della lotta comunisti anticomunisti del
Il terrorismo di estrema destra e dell'estrema sinistra eccetera di alta quello che è stato importante negli anni settanta è stato quello che oggi gli storici chiamo lo choc globale
Cioè una un terremoto dell'ordine internazionale
Gli Stati Uniti sconfitti in Vietnam
La fine della parità dollaro Oro ed ho sciocche dell'aumento delle prezzo del petrolio non entro nel nel tecnico assuma qui non abbiamo tempo di fare tutti
Però da lì comincia un'altra storia comincia una storia in cui gli Stati nazionali
Non sono più padroni della loro economia e quindi però non sono più padroni della loro Società non so più padrone di se stessi lo dico in termini semente schematismi mi perdonerete ma
C'è una svolta su cui oggi
è utile riflettere perché è chiaro che a quel punto e nato una sfida
Non non non parlo solo l'Italia ovviamente no a questa sfida ha riguardato l'Inghilterra l'Inghilterra di Margaret Thatcher ha ricordato che gli Stati Uniti la gli Stati Uniti di Reagan
Ha riguardato i Paesi comunisti perché lì è cominciato il crollo di tutto il blocco sovietico che si è trovato in incapace di reagire a questa sfida
Dei mercati internazionali dell'aumento del prezzo del petrolio e piano piano è arrivato al collasso appunto una decina d'anni dopo
Però
è chiaro che c'è anche un problema italiano in tutto questo ecco io detto lo dico anche qui un po'schematicamente credo che è mancata una risposta unitaria italiana a queste nuove sfide
Questo vi lì è cominciato il nostro problema
Certo ripeto non erano questioni facili non era facile accorgersi che il mondo sta cambiando è facile dire queste cose trenta trent'anni o quarant'anni dopo
E tuttavia bisogna dire che mentre
La classe dirigente e il popolo italiano insieme
Nel dopoguerra ha avuto un'estrema capacità di essere unito al di là di lacerazione politiche ideologiche che erano enormi al di là di una situazione pesantissima che quel dopo Guerre ce l'ha citato
Negli anni settanta
La classe dirigente i partiti se vogliamo
E
Il il popolo italiano non accolto fino in fondo questa sfida
Non dico negli anni settanta ma anche voi negli anni ottanta novanta cioè voglio dire è un percorso che che ci portiamo fino a oggi se il debito pubblico italiano e oggi ingestibile sostanzialmente enorme e per delle scelte che sono cominciate allora
Non voglio adesso gettare la croce su chi allora
Non ha fatto le scelte che preveduto fare perché non era facile eccetera eccetera
Però bisogna constatare che è mancata questa capacità di di unità
Alla fine perché un Paese fragile come l'Italia alla sua forza quando è unito Risorgimento l'hanno fatto gli italiani perché ero uniti il la ricostruzione postbellica l'hanno fatta gli italiani perché erano uniti
Gli ultimi trent'anni che in fondo sono stati anni in cui c'erano tante come dire condizioni migliori rispetto altri periodi e tuttavia
è mancata questa capacità progettuale
E qui nasce secondo me il problema del futuro dell'Italia nasce allora
Nasce cioè
Dalla scelta o meno di affrontare collettivamente le grandi sfide della globalizzazione
In sostanza secondo me di questo si tratta non è
La globalizzazione è una cosa molto positiva ha dato alla vita di di tutti noi delle prospettive che i nostri genitori non avevano ma è anche
Una sfida terribile
E e quindi bisogna e se l'altezza
Di
Tutto questo è come se
Avessimo un po messo Walter la testa diciamo sotto sotto la fa
E qui poi c'è il discorso degli anni Ottanta e poi la fine la corruzione Tangentopoli
Io ci metto tutto questo nella mancata risposta di quegli anni se avessimo tempo loro lordo motiverà il modo più articolato
Dunque
S'la Seconda Repubblica
Un altro bipolarismo
Eppure
Qualche cosa
Che secondo me è accentuato le divisioni
Dunque ha reso ancora più complicata la ricerca di questa
Risposta unitaria che
Fondamenti sarebbe stato fondamentale ma
Che è fondamentale ancora oggi per questo io dico
C'è un problema di future Italia il
Diceva Ernest Renan il futuro dell'Italia
Il suo scusate il futuro e di ogni Paese dipende dal plebiscito di ogni giorno che cosa vuol dire per il sito di giorno che in realtà noi senza saperlo ogni giorno scegliamo
Se costruire insieme ai nostri concittadini italiani oggi poi il discorso un po'più ampio perché c'è anche l'Europa e via dicendo
Oppure invece no ecco eccome se noi avessimo continuata a rispondere sì al plebiscito di ogni giorno ma
Sempre più fiacca mente
Ecco e e quindi questo problema è un problema che
Abbiamo ereditato fino a oggi
Ho detto la Chiesa è stata all'inizio di tutto questo
Dice del trentennio felice ha dato l'esempio ha avuto un ruolo fondamentale ha sostenuto
Non solo un partito Marta verso quel partito ha sostenuto tutta la struttura dello Stato
E negli ultimi trent'anni quale è stato il ruolo della Chiesa
E io credo che
Qui bisogna fare un discorso sulla trasformazione della Chiesa non è un caso che negli ultimi trent'anni
Abbiamo un Papa che non è non è più italiano dopo quattrocentocinquanta quindi è chiaro che c'è una dinamica della Chiesa cattolica e che
Deve diventare sempre più universale questo è molto giusto diciamo che sia così non possiamo chiedere
Al alla Chiesa di leggere un po'più italiano perché ci piace di più evidentemente ma chieda le sue dinamiche legate deve risponde all'esigenza di tanti popoli e quindi sta facendo il suo percorso
Quello che è mancato spaziamo nuovi cioè i cattolici italiani che avremmo dovuto reinventare
Una un patto un patto unitario o avremmo dovuto riproporre un patto unitario a tutte le forze
Politiche non politiche sociali economiche per affrontare insieme i problemi del Paese non solo cattolici italiani intendiamoci ma visto che mi avete chiesto di parlare della Chiesa dei cattolici dirò questo
Dirò che c'è una responsabilità dei cattolici italiani
Che si sono divisi come hanno fatto chi partitino che hanno cominciato andare sempre più ognuno per conto suo
Quando non c'erano più le Regioni per farlo perché le ideologie stavo finendo paradossalmente comincia ad una una conflittualità come quello Seconda Repubblica che è stata esasperata e alla fin fine anche immotivata
E anche i cattolici hanno
Abbiamo fatto più o meno gli stessi errori e qui c'è un
Una vicenda
Del degli anni Ottanta che
Forse
Come dire pochi ricorderanno che è uno dei convegni ecclesiali a che si tagliano il secondo per esattezza che si fece a Loreto e lì ci fu un momento di esplicita spaccatura
Fra quelli che si autodefiniva mi cattolicità presenza e quindi viziato di finire o cattolici la mediazione
Non voglio adesso entrare nel dibattito di una discussione che ormai e anche antica insomma tutto sommato passati tanti anni sto parlando e mila centottantacinque
Ne voglio dire abbiamo Regione questo quelli non non è interessante oggi farlo non è interessante
Però
C'è una divisione
Quella vicenda civica ci ricorda che i cattolici si sono divisi
E se i cattolici si dividono che cosa che insieme il Paese perché i cattolici sono una parte importante del Paese
Non dico che bisogna votare tutti per lo stesso partito non
Si questo c'è stato per tanti anni ha avuto la sua funzione per carità non è questo il problema però c'è una funzione più profonda
Che è quella del come dire spendersi garantire per per l'unità degli italiani
E questo forse noi anzi senza forse ultimamente negli ultimi decenni lo abbiamo fatto poco abbiamo fatto prevalere
Boh
Dei progetti individuali o collettivi dell'identità non lo so varrebbe la pena ecco di faccio un ragionamento assieme di cominciare a riflettere su queste cose perché io credo che se
Noi vogliamo regionali sul futuro Italia dobbiamo parlare di unità degli italiani eccome cattolici dobbiamo dire che abbiamo una responsabilità perché i cattolici sono comunque una parte tutt'oggi
L'importante è il Paese forse non come era settanta anni fa ma insomma è una un ruolo importante
Vado a concludere
Oggi abbiamo
Un papà appunto non italiano anzi neanche europeo Papa Francesco il quale
Nell'incontro con i vescovi italiani
Ha detto io non sono qui
Quando si è fatto a novembre scorso dico a Firenze in controlli convegno la Chiesa italiana parole certa detto io non so che dirvi quello che dovete fare lo dovete decidere voi
Però per favore
Leggete almeno
Leve Angelica autunno per il suo documento programmatico forse era anche un modo per dire che i vescovi non avevano tanto letto quel documento dice ma lasciamo perdere se interpretazione mi
Che cosa vuol dire questo vuol dire che oggi noi abbiamo una presenza straordinaria
Un papà che viene da fuori ma che ci fa anche il favore di parlare sempre italiane soltanto italiano
E che ci mette davanti a delle responsabilità e anche però ha delle chance perché è un papà della globalizzazione di un Papa che conosce
Le ferite le violenze gli squilibri creati la globalizzazione non a caso un papà che ci parla continuamente dei poveri non papà che si parla continuamente degli immigrati dei profughi perché
Perché il Papa decide il mondo è un papà che Chicchi dovete più di noi che ci siamo ripeto un po'rinchiusi in una logica
Perdonate un po'provinciale allora questo è una grandissima chance secondo me negati sia chance per i cattolici italiani
Però bisogna raccoglierla e e e la mia idea alla mia come dire mio appello che che se posso fare è un appello che stasera e questo mettiamoci insieme ragioniamo parliamo
Mettiamo in discussione le nostre divisioni non partendo da noi stessi
La passato si è anche quella Utah ma
Partiamo soprattutto dal futuro e oggi in qualche modo papà Cescon ci insegna ci mostra qual è il futuro e quindi anche ci aiuta a capire quale queste il futuro dell'Italia e il futuro della Chiesa e dei cattolici all'interno dell'Italia mi fermo qua
Allora come sempre il metodo di questi incontri è stato quello adesso di dar voce a domande appunto che che gli universitari credo abbiano preparato io lo intravedo davanti a me quindi
Come sempre il podio vostro
E il professore pure perché Cinque Terre a rispondervi
Buonasera sono Gabriele in studio stare a Milano volevo chiedere questo
Nella
Prima parte del video sia dal punto di tutto questo noi generazione di quella parlato di
Cattolici che entrano in politica quello che nato come desiderio di capire era
Vi erano stati prima venti anni di ideologia fascista quindi una ideologia comunque che cercava di essere totalitaria anche le imprese io ero
Pecci chiedevamo da dove nascevano queste figure
Politiche cattoliche che poi hanno in pratica tutto guiderà il Paese
Quasi subito dopo la guerra improvviso
Preferisci
Chi raggrupparle alcune foto disonorevole avanti
Buonasera io sono vigile studio la storia milanese totale no la mia domanda è più su quello che lei ha detto durante questo incontro cioè
Appunto di fronte al a una chiesa
Con un Papa straniero a quel punto vedremo tutti di no il mondo che globalizzato e dall'altro uno Stato che italiano
Molto più ormai sempre più legato a in un'ottica transnazionale con l'Unione europea quale
C'è
C'è una possibilità per un appunto nella suo speech di di unità dei cattolici
C'è una possibili possibilità di un movimento diciamo di
Di azione per i cattolici italiani in questa nuova realtà come
Penali Channel impossibili impegno politico tra come mi l'azione diciamo tra una chiesa molto diciamo sempre più universali sta
E dall'altro un un in Italia sempre più europea
Certo
Altri due risponde
Altri due eccetera
Dopo la discussione
Buonasera io auspichiamo Enza e mi sono laureata in giurisprudenza a dicembre lei ha parlato della divisione dei capitoli sì perciò la mia domanda era qual è di origine del cattocomunismo degli anni Settanta e che cosa ha portato al mondo politico cattolico a dividersi
Buonasera io sono Marco che studia Scienze Politiche statale a Milano
Volevo chiederle quale secondo lei il contributo
Che gli oratori e le parrocchie possono dare in questo momento alla costruzione del nostro Paese perché
Credo che
C'è questo però domanda nasce dal fatto che queste realtà per un tempo assolvevano un ruolo fondamentale non solo di comunicazione della fede ma anche di formazione civile e morale quando in questo momento sembra un po'scaduto questo questo ruolo
Grazie
Quando
Mai
Stiamo passando alture stiamo svelando un tu preoccupante non so se tornare indietro ma insomma non inermi fare riflettere più giusta senza Selvazzano bene
Da dove nasce in pratica e la classe dirigente cattolica il secondo Buena B effettivamente c'è stato tutto un lavoro del periodo fra le due guerre non a caso un ruolo fondamentale associazionismo cattolico soprattutto quello diciamo
Universitario
Ciò comunque di culture elevata che faceva capo monsignor Montini
Poi diventato se sostituto Segretario di Stato poi
Poliziesco di Milano infine Papa Paolo sesto
Quindi un lavoro di impegno di formazione che
Molto difficile perché ovviamente il contesto fascista rendeva
In cotone impossibile fare un'attività politica esplicita e tuttavia
Attraverso una capacità di formazione
Profonda potreste religioso profonda utilizza culturale e molto internazionale questo secondo me interessante perché questi movimenti erano molto legati alla Santa Sede quindi un osservatorio di mente nazionale in effetti l'uscita a formare quella che è diventato una classe dirigente che poi nel dopoguerra
Ha preso in mano
La politica italiana dopo come dire la lezione che dei grandi De Gasperi c'è da che parte nuova all'altra generazione ma insomma il Moro e Fanfani anche gli Andreotti perché no somma diciamo questa generazione certamente
A potuto svolge un ruolo importante perché aveva questo retroterra e
Non ha mai rotto con questo retroterra questo poiché è una cosa importante non basta formarsi da giovani no ciò è anche importante una una continuità
La domanda sull'oggi sulle possibilità
Di un impegno politico dei cattolici e di un impegno unitario dei cattolici beh ogni epoca
Edy Verza
è chiaro che nel dopoguerra c'è stato un impegno in prima persona
Del dell'istituzione ecclesiastica del Papa spesso
Dei vescovi italiani
Oggi
Non
Credo che ci sia questo tipo di orientamento quindi è chiaro che che manca diciamo questo questa spinta all'unità anche proprio
Ventuno unico partito eccetera eccetera
E
Forse vagliamo in un'epoca comunque che anche altre esigenze qui non è tanto il problema secondo me di una unità politica
Dia una società complessa quindi c'è anche importante di del confronto fra posizioni diverse eccetera
Però
C'è un'unità più di fondo quando dicevo
Prendere in mano il destino dell'Italia quando dicevo vogliamo
Porzio un problema
Che passa per le per le scelte quotidiane poi alla fine futuro dell'Italia cioè
Io vedo molti miei colleghi che dicono ma i miei figli anche colleghi universitari che insegno estiva e delle dico ma io vedo e che il futuro i miei figli
Devono andare a studiare all'estero pachistana troveranno lavoro da qualche parte eccetera eccetera
Beh io posso capire un giovane che si
Bois guarda il mondo dicendo questo lo meglio
Però
Io credo che la la mia generazione dovrebbe chiedersi non posso per questi miei figli oltre che dagli la possibilità di andare a studiare che ne so in Francia negli Stati Uniti
Dagli anche la possibilità di vivere in Italia in un Paese diverso
E
Ecco cosa dico
Diciamo per indicare un progetto comune che poi si può articolare politicamente in tanti modi ma
Insomma qui c'è un grande problema di fiducia nel futuro dell'Italia
E ed è un fatto politico la fiducia nel futuro dell'Italia e quindi
Un investimento in fiducia è un investimento politico
E quindi io credo che debba dare dei risultati anche sul piano politico
Ripeto nelle forme nei modi che enti poi si si trovano
Quello non è un problema diciamo la cosa importante e e credere che appunto si possa avere un futuro comune che si possa gestirlo comunemente
Che si possa accettare la collaborazione con l'altro raccoglie un quid unità non è l'unità di essere tutti d'accordo e l'unità del collaborare fra diverso diciamo che poi sarebbe il genio ve della Repubblica dice
Divisioni del mondo cattolico negli anni Settanta do dove sono nate
Io credo che vi sia nel mondo cattolico sono nate dalla rassegnazione
Scusate appunto la fiducia il contare più cedere assegnazione cioè i progetti che cedono diritto i cattolici italiani di un tipo di un altro
Della mediazione da presenze inconsapevolmente i loro progetti rinunciataria
Come è stata rinunciataria tutta la società italiana negli ultimi trent'anni di fronte a sfide enormi mi rendo conto e si dà compensazioni sono delle sfide incredibili e quindi molto difficile affrontare però
Non affrontarle significa rassegnarsi e assegnazione porta la divisione perché quando si ha un
Un grande problema comune
E sia si cerca di avere la fiducia di affrontarlo le divisioni vengono messi un po'da parte cioè ognuno c'ha la sua personalità la sua identità per carità però si cerca ciò che il Comune quando invece come dire si perde di vista il bene comune si potrebbe dire allora nasco le divisioni ognuno Pacia la sua storia e le sue ragioni i cattocomunisti gli anti cattocomunisti
I cattolici del sì al referendum sul divorzio i cattolici del no reference sul divorzio i Ida mediazione la presenza
Sono storie di quegli anni diciamo che possiamo anche andare a ricostruire ma dietro soprattutto c'è qualche cosa che
Si era rotto e secondo me quindi una ricerca
Come dire di buttar via questa la generosità degli inizi cioè l'idea che si poteva e si doveva tenere insieme tutto l'edificio quindi a quel punto ognuno è andato un po'per conto suo
La domanda oratori parrocchie
E è una bella domanda domanda importante nuova risposte
Non ho la risposta perché qui
è un problema della Chiesa italiana questo cioè è un problema e quindi tutti noi anche sostanzialmente perché qui è chiaro che dove ci troviamo di fronte a qualche cosa di nuovo
Ci troviamo di fronte anche la crisi delle vocazioni questa è una cosa che interroga vocazione sacerdotale di queste una data che interroga
La parrocchia la parrocchia è una struttura è una realtà che ruota intorno tradizionalmente al prete il parroco il viceparroco ma
Se questi non ci sono più sexies se diventò più anziani
Che cosa succede non lo so bisognerà bisogna affrontarli questi problemi il Papa Francesco ha lanciato una sfida enorme con la Morris letizia
Sì tante discussioni su questo documento però un documento anche questo molto impegnativo cioè di ci dice
Che bisogna che aria e la capacità di affrontare le ferite di ogni essere umano di ogni coppia di ogni famiglia e ogni ferite diversa e quindi deve avere la capacità di farsi carico della vicenda della storia di tante persone chi chi sono i soggetti che lo devono fare ecco io qui
Come dire sono contento perché
Parlando con voi equity cioè come dire il soggetto cioè
Il le l'entusiasmo dei volontari
Non in quelli falsi come me quelli veri che
Lavorano in nero non c'è un vero
Che lavora da qui allora in questi giorni tanto approfitto del per ringraziarli perché sono stati cortissimi nei miei confronti e via dicendo benissimo
Questo è un soggetto sono delle energie
Allora io parrocchie
Non è che le vedo Panto future parrocchie non lo vedo tanto bene mi auguro che ci sia che sia come dire fruttuoso
Gli oratori attraverso in una stagione difficile forse dovremo inventare altre cose nuove o o rinvigorire delle cose vecchie con lo so ecco questa è una
Questione che ributtava alla alla vostra discussione
Allora Porcaro professore siccome
Ho visto che grazie al fatto alla tua estrema capacità di sintesi
Della
Lezione che ci hai dato
C'è rimasto ancora qualche minuto io potrei
Avrei voglia non so se al se lo Rambaldi giocare
Non giocare seriamente di provare Conte a mettere insieme queste due minuti
Quasi una mini puntata nel tempo la storia
Infatti io delle domande un po'come tendenzialmente provo a far stelle da tre anni nel nostro programma
Per esempio a me ha molto colpito in quello che hai detto una cosa che
Completamente
Spostato il punto di vista per esempio hai parlato di generosità della Chiesa all'inizio della Repubblica a me ha molto colpito come posizione perché
Si è sempre parlato invece lì
Riguardo quegli anni da parte laica di una intromissione della Chiesa dentro lo Stato no
A partire dall'esito del quarantotto no della ricerca dell'egemonia della Chiesa allora girarla come generosità della Chiesa
è un escamotage come dire raffinato
Ho
Come dire realmente un giudizio storico di provoco un po'grazie provocazione
Il
No no io sono molto convinto di questo Zili certi toni Italia dei cinquanta in un'Italia clericale no
Nel senso che i qualunque cosa si diceva si faceva l'inaugurazione di una strada in un edificio c'era sempre il vescovo la benedizione
Va bene questo ci sta ma diciamo no però questo in fondo e superficiale cioè al fondo tecnica chiesa a sostenuto
Del uno sforzo enorme anche qua non è che proprio fosse convinta
La Costituzione italiana
Non è che proprio esprimeva
Il punto di vista della gerarchia ecclesiastica no documenti questo li mostrano cioè di professorini che hanno fatto in Lazzati La Pira Dossetti Ceccano Fanfani che hanno fatto la ricostituzione erano cattolici indubbiamente però hanno avuto anche un po'litigare
Con i loro pareri di preti con i vescovi ICE ripeti vescovi
Hanno accettato grosso modo sì c'è stato qualche intervento di troppo tutti l'operazione Sturzo quando più dodicesimo intervenne per
Obbligare
Degasperi allearsi con i fascisti ma quei Degasperi disse di no
E dopo più dodicesimo non ha più ricevuto De Gasperi quindi se è stata freddezza sul piano personale ma dal punto di vista storico
De Gasperi Torino perché non era il caso perché avrebbe creato ulteriori divisioni il centrosinistra è stato fatto conto l'opinione prevalente
In Segreteria di Stato e del presidente della CEI che era allora il cardinal simile e perché perché la chiesa pensava che alla fine c'era un bene superiore
Che l'unità dei cattolici e luoghi radici la talmente importante per il Paese che anche se i politici italiani sbagliavano non si poteva abbandonarli i non si doveva abbandonarli in mezzo alla strada ecco perché dico
Generosità che anche quest'anno accettare l'altro anche quando non mi convince
Anche qua non sono d'accordo diciamo ma rispetto il suo ruolo storico la sua importanza per questo dico generosità
Perché alla fine
Insomma
Dal la Chiesa anche subito tutta una serie di critiche per questi intromissioni in politica questo pure un prezzo che è stato pagato però si può leggere anche lo si deve eviti anche con un prezzo
Di questa generosità sostanzialmente no non
Perché poi
Sia in termini potere ma
Che cosa ha ottenuto la Chiesa si forse quando c'era un po'di soldi che giravano finanziamenti qualche idea chiese costruzioni come dire parrocchiali non lo so è così
Limoni
E qui si discute dell'esenzione fiscale ma insomma
Alla fin fine poca roba diciamo non di fronte
A un legame così forte noti che appunto ha impegnato chiese
A scommettere su un progetto che era gestito dei suoi laicità all'altro non non di non dette dei vescovi o dall'istituzione ecclesiastica quindi
Non era ovvio tutto tutto questo soprattutto all'inizio diciamo anzi per questo dico c'è stanno la generosità è un è una lungimiranza
Mi permetto di farti un'altra domanda allora
Noi dalla dalla nostra storia e leggendo in questi anni la storia di don Giussani
Ci siamo resi conto che
Dieci anni dopo la fine della guerra quando don Giussani comincia nel mille novecentocinquantaquattro il cammino di Gioventù studentesca
Come
I
Genialmente a a ha intuito ricostruendo lo anche cui neanche Arron
In qualche modo questo professore
Di Venegono perché tale era don Giussani incontrando dei ragazzi capisce che in quest'Italia diciamo in cui appunto i cattolici in qualche modo sembrano
Dominanti nella politica dominanti nel sentire popolare del Paese insomma l'Italia sembra cattolicissima eppure dodici anni si accorge
Della
Fragilità sostanziali invece delle giovani generazioni rispetto all'esperienza della fede alla mancanza di ragioni e decide
Da professori seminario invece di andare nelle scuole per cominciare questo cammino che genera poi tutta la storia di questo e anche del popolo del
Del meeting
Ecco
Ti chiedo se
Qualcuno dice che
Anche altre strade anche altre
Personalità ecclesiali intuiscono per esempio
Qualche storico dice che in fondo l'intuizione di don Milani era la stessa
In quell'Italia che sembrava come dire totalmente cattolici Zanatta
Qualcuno dice che don Mazzolari pure intuì cose simili e qualcuno dice che anche lo stesso professor Lazzati pur dando risposte diverse credo che
Anche e io rileggere
Certe pagine di storia recenti fan capire come
Tutte queste personalità in qualche modo da questa trionfale
Italia democristiane cattolica nella forma intuì vanno che in realtà c'erano le personalità cristiani lì io cristiano da ricostruire ecco ti chiedo perché
Questa che all'inizio è una piccola minoranza di
E che
Prenderà fra alto
Come dire strade diverse metodi diversi e magari
Come dire come tu ben sai
Come nel caso il professor Lazzati Giussani sensibilità talmente diverse fino
A dividersi anche sui giudizi molto molto precisi insomma ecco perché loro intuiscono tutto questo e
Almeno la Chiesa non sembra
Intuirlo ha mai così preoccupata appunto
Oppure certa di un sentire tratto così certa è un sentire come dire che ci portiamo fino ai giorni nostri perché
La Chiesa quest'idea che in fondo il popolo cattolico continua a essere profondamente cristiano
è andato avanti a pensarlo per tanti anni adesso forse un po'meno mi sembra un po'la capite un po'tutti che
Che c'è ecco non so se
Sì sì cerco di capire
Una bella domanda cerco di di essere rapido attivi ti ringrazio come vedi passa un tubo accetta dato proposta visto che appunto come detto tu giustamente in questi anni
Non è cresciuta anche questa amicizia di cui
Sono molto lieto anch'io ma
I tempi cambiano
La scommessa della società di massa chiamiamola così quindi gli anni Venti gli anni Trenta ma anche gli anni Quaranta ancora un po'negli anni Cinquanta eccetera
E la scommessa di una presenza cattolica dentro la società di massa che deve essere una presenza visibile insomma i grandi nemici erano le religioni secolari no il comunismo il fascismo il nazismo
Non dico che bisognava fare la stessa cosa ma bisognava esprimere la fede cattolica in delle forme che fossero concorrenziali efficaci rispetto
A questi movimenti ideologici che erano poi realtà movimenti
Appunto religiosi tra virgolette ripeto di religione politica
E via dicendo negli anni Cinquanta o poi ancora sempre di più nei successivi invece
C'è un declino non di questo tipo di società venisse il consumismo l'individualismo rende
Meno importante tutto questo
è chiaro che il comunismo è finito l'ottantanove quindi il problema è rimasto per tantissimo tempo
E tuttavia e qui l'errore di di molti credere che il problema fosse sconfiggere il comunismo o formula fosse solo sconfigge il comunismo ha distolto l'attenzione
Dalla
Attenti dal cogliere i segnali di un altro tipo di problemi che sono stati colti dalle persone che detto tu cioè
Che a quel punto non c'era più solo il problema di una presenza pubblica diciamo così
Massiccia
Di una visibilità ideologico culturale come vogliamo chiamarla è questa una grande corrente
Cattolica come c'erano le correnti comuniste socialiste liberali eccetera eccetera ma che
Il Vangelo annunciato ogni generazione e ogni generazione deve riscoprire il proprio conto col Vangelo tanto più quando ci troviamo di fronte appunto a un a un sentito un sentire individualista che
Comincia a crescere diventa sempre sempre più forte allora l'esempio che tu fai don Giussani molto felice perché
E questo in conto o no
Genio don Giussani credo si possa dire l'incontro con con i ragazzi delle scuole che l'unico che l'unico a cercare quindi
Il cercare le persone di cercare i giovani dice che il proporre loro qualche cosa che assolutamente importante impegnativo per la loro vita
E eccetera eccetera
E in modi diversi gli altri dove che tu hai fatto avverto non lo stesso problema dando risposte diverse
Che però sono in qualche modo
Se e rispondono allo stesso tipo di problema
Il fastidio per la
Azione Cattolica Gentiana nove grandi mobilitazioni di massa perché poi alla fine non non solo quelli lei è che raggiungono i cuori forse si negli anni Venti nei dettagli importante tutto questo ma poi un certo punto diventato sempre meno importante
E quindi bisogna cercare altre strade non tutti hanno capito qualcuno che l'ha capito è stata anche un'posteggiato
Si sono fatti degli errori come è chiaro che in tutte le vicende umane ma
Come dicevi tu possiamo benissimo fare un paragone fra don Giussani Lazzati
Possiamo benissimo fare un paragone fra
Don Milani e Mazzolari perché i modi diversi c'è questa sensibilità nel dire l'incontro personale col Vangelo
E ed è una scelta ed è una lettura io sono d'accordo è chiaro che questa lettura si presta a delle obiezioni perché sappiamo che tra questi personaggi da queste persone da ci sono stati anche dei conflitti un po'non possiamo nascondercelo
Però
Qui approfitto per fare un po'di pubblicità a un libro
Unione
Ma di una giovane queste studiosa che ha scritto da poco un libro sulla nascita di Gioventù studentesca nel mille
Aceto cinquantaquattro insomma agli inizi Marta Bosani che ha scritto questo libro e leggendo questo libro
Ho scoperto che don Giussani ricordava molto spesso
Che
E uno dei momenti iniziali della vicenda di GSE e quindi poi
In qualche modo anche di Comunione Liberazione è stato un picco di incontro Val d'Aosta che esso lei
E la relazione e più importante di questi in conto la feci il professor Lazzati
Con cui
Cui la liberazione degli anni settanta ottanta ha avuto un conflitto importante diciamo no allora che cosa vuol dire queste questa lezione che Giussani ricordava come splendida sulla conversione no tutto parte dalla converso dalla metano gli anziché
La satira putto professore di letteratura greca latina ecco
Vuol dire
Che c'è un legame un contatto fra queste personalità diverse che hanno ciascuno dato come dire una risposta
E ma l'hanno data insieme a quella degli altri ecco c'è più
Unità di quello che sembra se Lazzati parlava di metano Alia B don Giussani ha spiegato
ACP ha fatto capire che
Per incontrare non si può incontrare Gesù da soli bisogna incontrarli in comunità che si vive insieme un'esperienza di chiese questo credo che su una cosa importantissime ad avere della lezione don Giussani
E mi permetto di dire a tanti anni di distanza avute Sant'Egidio che tutta un'altra cosa ognuno c'ha la sua come dire fisico identità per carità non voglio ha solamente confondere le cose diverse però storicamente bisogna dire utenza decida
è nata dopo l'esperienza di GS e quindi
Non ci sta non avrebbe avuto quella senso forte della
Della comunità così come se non ci fosse stato questa vicenda precedente puntualmente vedere tante Gide ha fatto la sua strada
Anche qui alla Mostra sui migranti mi dicono che c'è pure qualche cosa sull'attività del
La cometa e Sant'Egidio questo mi fa molto piacere
Ma
Quindi non voglio assolutamente confondere ripeto identità molto diverse però c'è una storia comune ecco c'è una storia comune che nasce all'ora
E
De dicendo in termini molto generali sia e siamo all'inizio dell'intuizione di quella che oggi è diventato
Il tema della nuova evangelizzazione così viene chiamato cioè
Come dire
Sì oggi abbiamo
Papa Francesco che cos'è è un gran missionario non a caso un gesuita cioè
Ed è
L'espressione quindi è chiarissimo esplicita
Di un percorso che è cominciato all'ora confusamente gli anni Cinquanta che passato attraverso il Concilio Vaticano II che in realtà è stato un grande momento missionario
Così lo definiva già niente tesi ma così l'ho definito Paolo sesto così lo ha definito anche Benedetto sedicesimo
E poi c'è stato con il tema di di Giovanni Paolo II appunto grande tema nuovo evangelizzazione e oggi abbiamo Papa Francesco che raccoglie questa storiella rilancio in un modo molto più forte
Ma è una storia che appunto arriva avuto fra i suoi oscuri
Come dire precursori oscuri ma importanti naturalmente oscuri perché
La storia
A personaggi su qui ci sono i riflettori altri su cui non ci sono ma che nell'insieme in questo tessuto hanno credo
Aperto appunto una strada fondamentale per cui grazie al loro oggi come dire non siamo non partiamo dall'anno zero no ma stiamo
Abbiamo già una
Prospettiva davanti a noi
Grazie professor Giovagnoli
Grazie anche per la franchezza della libertà
Continui
Ci siamo
Dei file Cosio
Una
Ringrazio
Eseguite essendo alla fine di questo ciclo ringrazio comunque questo
Appunto questo questa costruzione in cui il presidente Violante il Presidente Amato Pruzzo Sapelli
L'ambasciatore Valensise il professor Cassese e
Stasera e procedono Agnoli
Accompagnato questo nostro tentativo di incontro con l'altro genio della Repubblica mille novecentoquarantasei dove le sedici e dico nostro perché il professor Bagnoli è stato con noi grazie