Le prospettive della conferenza intergovernativa per riformare l'UE che si apre oggi a Bruxelles

Radio radicale lunedì quattordici febbraio a Bruxelles e si apre la Conferenza intergovernativa detta con una con il CIPE per la revisione dei trattati europei necessaria per adeguare il funzionamento delle istituzioni descrive l'allargamento
Una necessità che il trattato di Amsterdam del novantasette non è stata in grado di ne sa dica di rispondere ne vogliamo parlare con Gianfranco Dell'Alba eurodeputato in collegamento con noi da Strasburgo se non sbaglio sulla via per Strasburgo Buongiorno Gianfranco vollero allora questo sembra una tappa fondamentale
Secondo tutti gli esperti per quanto riguarda il futuro dell'Unione europea poi
Illustrarci che cosa significa questa Conferenza intergovernativa e cosa significherebbe soprattutto il suo fallimento spettatore e per una tappa fondamentale per integrazione europea rischia di essere all'epilogo con l'attuale governo
Primo l'ennesima dimostrazione che con la volontà di integrazione grati a parole viene dimostrata che magari anche verbalmente ti passa notare ad esempio quando si prova prende una posizione comune contro contro Haider e contro il nuovo governo ossia con lei fa in poi è paralizzata dalla proprio dalla dalla mancanza di accordo direi circonda mentali cioè sulle sulla prospettiva degli uni non europea in vista degli obblighi che ha nei confronti dei Paesi del Centro e dell'Est europeo con lei questa conferenza che avrebbe dovuto fare letame di autocoscienza europea per dire del POR l'allargamento di porte a una prospettiva di essere venti venticinque Paesi membri quali sono gli strumenti di cui disponiamo possiamo ancora lavorare con lo spirito con cui si lavorava quando l'Europa era composta da sei nove o dieci paesi membri e cioè sostanzialmente con oltre quaranta procedure quaranta Soggetti quaranta campi di Al vita che implicano la la unanimità ivi compreso a prenderlo la riforma dei trattati per cui il governo austriaco tanto osteggiato in questi primi giorni di vita avrà diritto di vita o di morte sulla virgola che dovrà essere cambiata perché occorrerà l'unanimità dei governi quindi o programma carro una riforma che doveva abbracciare tutti gli aspetti che non vanno la politica estera e di sicurezza che non c'è che balbetta le riforme che devono accompagnare il mercato unico come quella fiscale paralizzata darmi per l'unanimità eccetera invece nell'agenda di questo primo giorno i ministri troveranno pochissime fu che la riforma della Commissione importante quanti commissari ha diritto a quanti cominciare diritto un paese è importante ma non è centrale la riforma della ponderazione dei voti del Consiglio e la riforma appunto degli degli argomenti da decidere a maggioranza e questo fatto all'unanimità è chiaro che è un bicchiere così poco pieno che rischia di costituire un fallimento se non riusciremo il Parlamento che i appunto
Vuole il federalismo europeo da qui a giugno provare a rimpinguare questa agenda davvero poco poco nutrita mi pare tu sottolinea si prima il fatto che non si può andare non un allargamento addirittura
A ventotto potrebbero europea venticinque virgola ventotto membri con degli strumenti delle istituzioni immaginate per una cooperazione economica se negli anni Cinquanta ecco
E qualcuno ha detto chiesti in un Europeo non si riforma prima dell'allargamento rischia di diventare l'ONU forum dovrebbero diventare appunto una delle tante organi cioè un perenne intergovernative che
Il tono che fanno qualche cosa di buono magari parla dei rapporti ma che sono incapaci di affrontare i temi strutturali certo quando leggo le prospettive strategiche che Prodi delinea per il futuro europeo e di cui di parla mo'domani al Parlamento di Strasburgo questa in questo dubbio si rafforza perché la commissione che avrebbe dovuto dare un impulso decisivo e che alla quale il parlamento chiedeva di usare di più utile a essere più stimolo più motore per questa conferenza anche la commissione fiere Fiore spaventata ben cauta e ben attenta a non turbare le suscettibilità del red carpet proponendo sostanzialmente nulla proponendo ratificando l'agenda proposta dai governi più riluttanti e o la lanciando sin d'ora l'allarme che non c'è e ci farebbe a venti venticinque Paesi con le regole attuali questo allarme Prodi spesso si è ben guardato anche se lo condividete ben guardato dall'esprimerlo
Domani ci presenterà anche una sua visione che rischia di essere esattamente speculare a quella che alcuni governi vogliono imporre cioè appunto l'Unione europea come una nuova è un un regionale Elon l'unione europea come motore e non solo di integrazione non solo dieci promozione dei diritti umani ma anche civili ma anche economici come terra di di di libertà anche di Treviglio pecoroni ecco tutto questo e noi non lo vediamo
In questi primi a terra nella Conferenza intergovernativa lei devo dire la verità della nuova Commissione Prodi tra l'altro mi sembra che proprio riguardo al Parlamento europeo io a parte
Qualche miglioramento per quanto riguarda l'estensione della procedura di codecisione fondamentalmente il processo legislativo rimane molto bizantino e comunque non in mano al Parlamento secondo
La riforma presentata dell'eccidio Pellegatta votate al eletti in una lista per gli Stati Uniti d'Europa certo guardando a come è stato trattato il Parlamento e cioè con la
Al quale è stato concesso un rinvio di due allora osservatori quasi che i popoli diciamo quadri che la Carta costituente europea non sia compito per il per i parlamentari non sia compito di i deputati eletti questo la dice lunga sulla sulla possibilità che questo il bel Ciccillo sia fratello credibile mafia un minimo efficace noi pensiamo che la la costituzione debba essere tenore l'ha guardata come dite Altiero Spinelli oltre quindici anni fa almeno ratificata almeno confrontata con il Parlamento europeo e in questo è uno dei grandi punti irrisolti l'altro essendo il fatto che si pretende di andare avanti con delle modifiche concordate all'unanimità e questo mi pare davvero incompatibile con l'attitudine proclamata in questi giorni idem dimostrarsi termini e duri tolti di un governo col quale poi si dovrà continuamente quotidianamente fare i conti sono le grandi contraddizioni dell'Unione Europea che rimane Gottardi che il timore che abbiamo e che rimangano tali anche dopo questo ultimo appello prima che
Una Europa venti venticinque siparietti totalmente per l'incapacità strutturale di prendere decisioni appunto all'unanimità in venticinque Paesi Gianfranco vediamo un attimo della posizione dell'Italia l'Italia va a Brussel
La con un progetto che il ministro degli esteri Dini ha definito ambizioso ma realistico dicendo perché praticamente l'Italia non è d'accordo con l'approccio minimalista ma che appunto la CIG non debba limitarsi a Qatar esclusivamente i tre temi individuati dal Consiglio europeo di Helsinki che tu prima hai citato secondo te vera queste a e realistica è anche vero che è ambizioso ma realistico il progetto italiano oppure
In realtà siamo sempre ben lontani dalle riforme necessarie merita certamente ripete agli agenti marcatempo per la sua la sua volontà diciamo a parole di andare oltre eludendo ereditati
Sempre fare i complimenti dal Parlamento il quale vede nel governo italiano un governo più avanzato su questi temi sui temi dell'integrazione ma in realtà quando si pronunciano queste si prendono queste preposizioni e poi però non ci si costruisce attorno nessuna maggioranza nessuno blocco e allora è anche un po'facile di paraurti Pietro le volontà e cattive e diciamo di altri governi per dire non lo vuole può fare però non abbiamo trovato strada col Governo importante un grande Paese un Paese fondatore che vuoi che voglia davvero diciamo impegnati a fondo cerca alleati cerca maggioranze quello che rimproveriamo al governo italiano che a parole evidentemente il Governo italiano è sempre piove ero sulla lunghezza d'onda condivisibile muoverà maggiori maggiori competenze vuole che la la conferenza Sylvie Luppi su altri ambiti vorrebbe anche che il Parlamento ha partecipato di più cara poi in realtà all'atto pratico dopo queste pronunce resta non puoi ai verbali delle riunioni e gravare eccessivamente influenzano il processo decisionale interno e questo che il rimprovero diciamo che faccio in particolare alla gestione Dini di questo aspetto la politica comunitaria per cui certo che sono realistiche perché noi stessi come Parlamento con le consideriamo obiettivi minimi ma per il governo all'OPA quel passo in più e non non non attorno arte una minoranza di blocco
Coro una una politica attiva resteranno prese di posizione che non avranno nessun futuro questo è l'amico e il primo il timore che sia già registrato nella precedente conferenza che venne inaugurata proprio dall'Italia a Torino
Dal ministro che rischia di riproporsi anche in questa occasione la nuova conferenza intergovernativa che ricordiamo inizia il quattordici febbraio e in realtà
Un processo molto lungo si apre sotto la presidenza portoghese del Consiglio dell'Unione avrà un momento importante al Consiglio europeo di Lisbona il ventitré e ventiquattro marzo ma poi si sposterà a Parigi dove dovrebbe culminare nella fase finale della Ciga la fine del due mila quando i quindici decideranno se i punti più importanti della riforma ecco come possiamo prevedere l'esito alla fine ci si limiterà a su quelle tre questioni fondamentali che lo chiamano fondamentali che tu elencato e che cosa ne potrebbe uscire in termini di trattati il nuovo Trattato dell'Unione europea
E questa conferenza facesse auguri del diritto divento praticamente abolite l'unanimità e quindi più partisse dal presupposto che d'ora in avanti le decisioni si prendono a maggioranza questo sarebbe già un passo avanti non non assoluto non non esaustivo ma certamente un grosso passo avanti dubito che arriveremo a questo la pendenza portoghese cercherà almeno questo ha promesso cercherà di a aumentare ampliare l'agenda il Parlamento europeo manterrà una pressione su questo ma che a mio giudizio con Olivier Dupuis ed o alla opera una una porta contrattuale diciamo quasi di rivendicazione con manifestazioni diciamo di non collaborazione in caso di insuccesso di questo tentativo e la presidenza portoghese ha promesso certamente noi andremo appunto solo a quello scenari io molto riduttivo penso per tutti alla politica estera che resta con lei per adesso un appello con Javier Solana che si muove continuamente ma che non ha dietro nessuna forza contrattuale tanto è vero che dal Medioriente a tutti gli altri scenari di negoziato e di crisi internazionale siamo completamente assenti come forza diciamo di possibile deve mediazione di forza contrattuale peso politico quindi questo sarà la cosa la previdenza francese avrà voglia perché le elezioni incombono in quel Paese o comunque le scadenze anche presidenziali incombono avrà voglia di far bella ora indubbiamente inizia da orto auspicare che permette successivo possa vedere dalla Francia questa Francia con le volitiva nell'attaccare nel condannare altera da questa pratica ci si possa aspettare che mantenga per e almeno a questo dubbio che è venuto come si fa a conciliare o la volontà di essere una famiglia comunicati e poi appunto sulla più piccole questioni il sacrosanto principio della della unanimità prevale i analizzando tutte le decisioni importanti che possono essere prese questo è il vero diciamo terreno di scontro sul quale nei prossimi mesi misureremo che si potrà fare qualche passo avanti o se anche questo sarà un inciucio se è un insuccesso l'Europa si avvierà mestamente ad essere un ennesimo Forum regionale tenta capacità di incidere davvero dalla vita di CIPE
Vorrei ricordare che in teak interrogando il per delegato è rappresentante belga alla conferenze da cucire trattato di Amsterdam questi alla domanda perché erano stati cambiati gli articoli in una numerazione degli articoli del Trattato rispose per dare una sensazione di movimento ecco c'è il rischio che ancora una volta si dia una sensazione di movimento cambiando gli articoli senza che invece avvenga un a movimento fondamentale in un europea ormai siamo alla polpa insomma siamo liberamente siamo entrati nel campo più importante in politica estera difesa IRI altre questioni fondamentali che porterebbero a federali
Il no non siamo prima cooperazione economica c'è questo rischio idraulico due due i tempi ramo concreti ruolo è questo tentativo di elaborare una carta dei diritti fondamentali del cittadino europeo ovviamente perché c'ha un senso solo se qui
Tre norme diventano vincolanti diventano giuridicamente assimilabili alla Costituzione europea la volontà maggioritaria è quello di Parma è una carta dei una carta di principi senza nessun vincolo giuridico e questo la dice la dice lunga suo la questione economica che all'Europa che il modello sociale europeo sia in crisi profonda e sia la causa della stagnazione della situazione di difficoltà nella quale alcuni Paesi come l'Italia si trovano nei confronti della della la validazione della sfida invece di altre economie più forti e abbiamo in previsione due vertici e diciamo un tre che sarà dedicato in gran parte a questo tema a questo tipo di di approccio quando leggo che il presidente Prodi diciamo su questa questione della quale dice essere una delle priorità dell'Unione e al essere una delle cause di grande preoccupazione ripropone le ricette dici tu utili incentivi diciamo le ricette se no stataliste e assistenzialiste dirigente e già approvate in questi anni che non ho dato nessun risultato c'è da aver paura sulla possibilità concreta di incidere per questa unione europea nella vita nel futuro della dei cioè i cittadini questo è la scelta però l'affrontiamo con coraggio questo l'assenza di una guida politica cioè fuori dalla gestione dell'hard l'europa che non a caso perde e terreno e lo ha perso in maniera drammatica proprio perché l'Europa diciamo in quanto tale non da quelle garanzie all'investitori che dovrebbe dare e che dà invece una grossa economia con una grossa
Diciamo credibilità come per l'americanata è indubbio che questi nodi se non vengono affrontati sarà non sarà più possibile farlo nel futuro quando saremo appunto venti o venticinque Paesi quasi ineluttabilmente
Uniti per non far nulla per l'impotenza che perché gara determinata da quell'abbraccio ringraziamo Gianfranco Dell'Alba eurodeputato della Lista Bonino Angelantonio Rosato radio radicale