"Controluce" rubrica bisettimanale del prof. De Marchi (La TV di Eco, Ricci e del Grande Fratello)

Recentemente il Messaggero di Roma applicato un dibattito tra Umberto Eco e Antonio Ricci ideatore di alcuni programmi televisivi di grande successo fra cui Striscia la notizia che si è svolto a Milano davanti alla platea del premier c'è un arco
Nella sede dell'Assolombarda è un documento impressionante per l'intelligente al tempo stesso per l'assurdità delle cose che dice il dibattito è aperto da Eco con la domanda quale tv ci aspetta ed ecco spesso dalla sua la risposta carica di devastante ironia ibrida Australia dice libri d'Australia da far ritrovare in via età sono finiti di cornuti da esibire nei talk show non ce ne sono più il Grande Fratello è un rigagnolo che si estingue
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Diciamo solo la riesumazione del più antico tra i generi televisivi e allora che cosa resta seduto accanto al ricco continua il Messaggero Antonio Ricci eccezionalmente in cravatte vestito grigio non si fa certo pregare riprende anche noi come sempre a fustigare nani e ballerine occasione ghiotta insomma per rimestare ancora le acque più il perito della palude televisiva che aspetta dice la televisione del copia copia c'è un avvicendamento impressionante di dirigenti televisivi sì ma nessuno di loro riesce a proporre qualcosa di nuovo
Così i programmatori appena vedono qualcosa che funzionerà si buttano nel riciclaggio tutto viene spremuto fino all'ultima goccia e così succederà anche al Grande Fratello so che stanno preparando un clone dietro l'altro chiuderà non la gente in qualche cella e quelle dovranno cercare di fuggire rilasceranno su un'isola dei per dall'imprecisione erano dentro un'auto borsoni metteranno in gara posto d'altro lauta nel breve periodo saranno tutti i successi ma poi verrà la nausea dell'overdose
Di questa creatura bella e schifosa potrei continuare a lungo nella citazione di questa Struck disgustata filippica contro l'odierno disastro della nostra televisione da parte di Ercole di Ricucci due o tori che di quel disastro sono stati però l'uno nel passato remoto e l'altro in quello recente indiscussi protagonisti ma non c'è il tempo per farlo e non ne varrebbe anche la pena quel che conta è la condizione vergognosa in che del resto è ormai riconosciuta da tutti
Un po'
Naturalmente i dirigenti al merito di partito e di Baggio pubblicitario la collezione rovinosa e vergognosa della televisione cadetto opera appare in crisi
Forse la più grottesca delle operazioni di autoincensamento di questi dirigenti andata in onda proprio pochi giorni fa quando il
Ognuno ha dedicato molti dei suoi i preziosissimi minuti alla presentazione di un'epica impresa del suo presidente Zaccaria e cioè l'inaugurazione di un piccolo centro RAI in Val d'Aosta e in quei lunghi noiosissimi minuti prateria di cito concederci una lunga e auto compiaciuta intervista e a tal ringraziare per vilmente tre volte dal presidente della Val d'Aosta per la benevola attenzione riservata dai dalla RAI ai problemi della valle
Al in accordo di queste mille alle operazioni pubblicitarie di tanti padroni e padroncini della nostra televisione che richiede con francamente dicono scopo l'odierna televisioni dicono parla solo di se stessa tutti si elogia messi premiano tra loro ciò che soprattutto colpisce scene nel dibattito di questi due padri impianti civili il riconoscimento che tra i dirigenti c'è un avvicendamento impressionante senza che nessuno di loro riesca a produrre qualcosa di nuovo a questo punto però il vero problema appare però io questo carosello inconcludente di tecnocrati inconcludenti che stranamente però nessuno sembra disposto a fermare aprendo alla televisione a forze nuove e portatrici di innovazione evidente che ai perché ci del nostro duopolio televisivo si è creata una carta inamovibile di dirigenti mediocri perché il motivo mi sembra evidente poiché le qualità premiate dal sistema in ogni carriera ma soprattutto in quella mediatica
Sono il conformismo il servilismo è inevitabile che ai vertici della nostra televisione si trovino prevalentemente persone o morale mente o intellettualmente mediocri cioè incapaci di indipendenza e di creatività questa selezione rovescio di stampo politico e culturale si aggiunge poi quella delle strozzature creata e create dalla stessa carta dei mediocri per perpetuare il suo potere in primo luogo tra queste strozzature alla sistematica esclusione di ogni apporto creativo e di ogni proposta innovativa proveniente dall'esterno ripercussione dovuto fare esperienza diretta e personale anch'io
Alcuni anni fa non solo realizzato per RAI due un documentario sulla psicologia del totalitarismo che ottenne un tale indice d'ascolto da essere poi ritrasmesso in una rubrica dei programmi di maggior successo ma ho anche ideato un nuovo tipo di programma culturale che spinto da Federico Fellini a dirmi che esso poteva coinvolgere una cultura vaste fasce di pubblico a scrivere di questo programma ecco un tipo di cultura televisiva di cui c'è oggi estere in ho bisogno e a chiedere ripetutamente i dirigenti Rai dell'epoca di incontrarmi ma i tecnocrati di viale Mazzini non mi hanno mai neppure ricevuto mi hanno accettato una sola delle mie proposte il tutto talmente mentre proclamavano i proclamano a pranzo e a cena di voler migliorare la qualità per il loro programma Beppe la realtà femminicidi finché non si smuove questa meccanismo perbene so di selezione delle dirigente la nostra televisione cara uno sbadiglio cosmico tratti e a risentirci
Venerdì mattina alle otto e cinquantacinque