La politica economica del secondo governo Berlusconi ed in particolare la discussione in Parlamento del documento di programmazione politica economica e finanziaria

Ho abbiamo nei nostri studi il professor Mario Baldassarri vice ministro dell'economia per un filo diretto
Con i nostri ascoltatori dedicato naturalmente i temi dell'economia del documento di programmazione economico finanziaria in discussione in Parlamento i provvedimenti dei cento giorni insomma
La proposta di politica economica del nuovo governo di il centrodestra
Naturalmente ben sappiamo che in queste ore in questi giorni le polemiche
Sono intorno a ben altri ha ben altri problemi a ben altri argomenti ma vediamo un po'di ritornare ai temi dell'economia dell'economia innanzitutto buongiorno professor Baldassarre i nostri ascoltatori la conosco molto bene ma io credo invece per il viceministro all'Economia come professore di economia Buongiorno Landi di continuare a dare un piccolo contributo anche un economista come ci si sente nella nuova veste di ministro Giulio utili
In realtà è una grande sfida ovviamente con le solite pesanti responsabilità però è una è una bella sfida per un economista di professione
Si tratta di provare anche a sporcarsi le mani nel cercare di fare qualche cosa concretamente dopo magari aver parlato fatto chiacchiere scritto cose lanciato idea adesso c'è un piccola responsabilità di provare a realizzare bene lei nei mesi scorsi anche le microfoni di radio radicale ma anche su gli editoriali del Messaggero aveva segnalato l'esistenza di questo misteriosissimo buco di bilancio in buone parole in poche parole il bonus fiscale con cui il governo Amato ha cercato di chiudere nel suo mandato politico sarebbe stato senza copertura subito dopo la formazione del governo già in sede di calcoli di primo DPEF e così via
Par di capire che questo buco esiste allora cerchiamo un po'di capire dispiegare definitivamente
Ai nostri ascoltatori che cos'è questo buco scostamento e di che cosa si tratta
Ma in realtà quando siamo arrivati al Governo quindi nella seconda metà di giugno
Abbiamo voluto verificare le stime che debbono essere fatte per ragioni istituzionali è un diritto e un dovere dalla Ragioneria generale dello Stato circa l'andamento dei conti pubblici ora il dato di partenza
Era ed è la relazione di cassa trimestrale del ministero del Tesoro che è stata trasmessa al Parlamento il quattro aprile
In quella relazione la stima per il due mila uno indicava un fabbisogno di cassa
Di circa settantaquattro mila miliardi e un indebitamento netto di competenza di ventiquattro mila cinquecento miliardi quest'ultimo rappresentava quello ormai famoso un per cento in rapporto al PIL che era il parametro stabilito nell'ambito di europea anzi a dire il vero parametro fissato con l'Unione europea era zero virgola otto per cento
Dall'altra parte però le stime della Banca d'Italia che misurano il fabbisogno di cassa dall'atto della copertura cioè la Banca d'Italia fa i conti facendo la somma dei titoli emessi sul mercato
La Ragioneria generale dello Stato invece stima il fabbisogno di cassa dall'ATO e la formazione cioè fa i conti sommando le entrate e le spese facendo la differenza
Ecco le stime della Banca d'Italia circa l'andamento della del della cassa del fabbisogno di cassa parlavano di qualcosa più di novanta mila miliardi quindi noi avevamo due problemi
Il primo questa differenza molto forte riferita alla stessa entità cioè alla cassa al deficit di cassa
Il secondo il fatto che il deficit di cassa era enormemente più alto dell'indebitamento netto di competenza e questa differenza non c'era mai stata negli anni passati quanto quanto era la differenza circa cinquanta mila miliardi negli anni passati quanto era ma in tutti gli anni novanta è stata attorno a cinque sei mila miliardi
è cominciata a crescere nel due mila è balzata all'improvviso a trentuno mila miliardi a una riforma delle norme di contabilità no no in realtà le norme di contabilità per quanto riguarda la competenza sono state introdotte da diversi anni fa su regole europee si chiama SEC novantacinque e quindi non è un problema di cambiamento delle regole allora avevamo questi due problemi
La cassa diversa tra ragioneria Banca d'Italia e la differenza molto forte tra il fabbisogno di cassa indebitamento di competenza ora alla fine di questa verifica valutazioni
è i conti appaiono un po'più chiari nel senso che l'undici luglio la stima ufficiale della ragioneria generale dello Stato Carlo compito appunto istituzionale di fare i conti per quanto riguarda il bilancio pubblico
Riporta un'ipotesi o meglio una previsione di fabbisogno di cassa quest'anno di novantatré mila miliardi e questo è
Il linea con la parallela stima della Banca Italia quindi su questo fronte non ci sono più differenza
L'indebitamento di cassa sta viaggiando e a fine anno visiere compresa no di cassa di cassa di cassa sta viaggiando a novantatré mila miliardi ovviamente con le informazioni che sono nel frattempo pervenute particolare
Il gettito dell'autotassazione di giugno quindi a luglio è possibile fare per la ragioneria previsioni più precise circa l'andamento dei conti a fine anno l'indebitamento netto di competenza che e il governo Amato aveva concordato con l'Unione europea pari a diciannove mila miliardi cioè lo zero otto per cento del PIL
Aveva rivisto ad aprile a ventiquattro mila cinquecento miliardi cioè l'uno per cento del PIL
La stima più recente della Ragioneria generale dello Stato lo indica i circa quarantacinque mila miliardi
Cioè l'uno virgola nove per cento del PIL più del doppio di quello che era stato concordato con l'Unione europea questo che vuol dire e perché resta comunque che vuol dire primo che l'indebitamento netto di competenza purtroppo non è diciannove mila miliardi come concordato con l'Unione europea non è ventiquattro mila cinquecento miliardi come indicato
In aprile nella relazione trimestrale di cassa ad oggi si attesta a quarantacinque mila miliardi allora serve una forte manovra di correzione adesso ci arriviamo
Ma resta il problema che tra quarantacinque mila miliardi di competenza e novantatré mila miliardi di cassa
La differenza continua ad essere molto forte di quarantotto mila miliardi e quindi siccome le voci che correggono per passare dalla cassa la competenza non sempre sono solidamente
Accertabili ecco allora che e ci siete ci troviamo di fronte a due problemi il primo che le stime ad oggi ci dicono che siamo all'uno virgola nove per cento e non allo zero otto
Per di più c'è il rischio che il ragionamento fatto anche
I giorni scorsi dal governatore della Banca d'Italia che questa differenza di cinquantamila possa poi confermarsi in parte dentro la stessa competenza dell'anno e quindi l'ipotesi diciamo
Più pesante del due punto sei due punto sette per cento dell'indebitamento di competenza quindi
Dobbiamo evidentemente evitare che questo uno virgola nove che l'eredità che ci viene trasmessa dalla precedente legislatura dal precedente governo risalga verso il due virgola sei per cento
E seconda cosa dobbiamo tentare di fare tutto il possibile perché questo uno virgola nove possa tendere allo zero otto per comune
Ecco questo è il punto allora siamo praticamente a fine luglio
Una manovra di correzione
In termini di aumenti di tasse e tagli di spesa è assolutamente improponibile
Per due ragioni
Primo perché i tempi sono strettissimi in realtà questa manovra avrebbe efficacia se tutto va bene da ottobre a dicembre tre mesi quindi se dovessimo fare una manovra ad esempio di dieci mila miliardi
Sui tre mesi e come fare una manovra di quaranta mila miliardi su base hanno quindi il tempo stretto
è un vinco
Secondo l'economia e il rallentamento quindi sarebbe addirittura controproducente
Fare una manovra che miri a ridurre il deficit pubblico ma che colpirebbe l'economia in una fase delicata di rallentamento e rischierebbe la fine di aumentarle piuttosto che ridurre il deficit pubblico
Quindi se detto che in queste condizioni per l'anno due mila uno
Occorre fare una manovra che abbia caratteristiche finanziarie
Che non vada a toccare l'economia reale in questo momento delicato in tempi così brand
Caratteristiche finanziarie e cioè tutto ciò che è possibile fare in termini di vendita di immobili tutto quello che riguarda le e per azioni finanziarie escludendo ovviamente maggiori tasse tagli di spesa quindi accelerazione sempre le privatizzazioni
Sì anche qui però non è che accelerazione penalizzazioni va bene dirlo però poi per farle le privatizzazioni occorrono tempi procedure e quant'altro primo dei perché tiene
Probabilmente sì queste possono essere o oppure appunto o delle centrali ENEL domande
Beh queste c'è una procedura in corso e quindi questa landa andrà probabilmente accelera che cosa vuol dire l'esistenza di questo scostamento crescente tra casse con
Enza cioè ci sono dei meccanismi dispensa che per qualsiasi ragione sono stati tenuti nascosti nel bilancio di competenza sono in questi anni non è che qualcuno ha messo sotto lo zerbino la sopra più di deficit sedentari in Europa
No non è tanto questo è un problema anche di struttura della contabilità per esempio quest'anno la cassa è cresciuta molto
Anche perché si sono accelerati rimborsi di imposta quindi evidentemente se lo Stato paga rimborsi di imposte ai contribuenti e queste rimborsi di imposta fanno riferimento a quella competenza degli anni passati
Rappresentano un'uscita di cassa per quest'anno ma non una spesa di competenza di quest'anno insomma mi scusi se l'interrompo mi faccia capire quelle tutti quegli assegni che molti di noi hanno ricevuto prima delle elezioni per così dire esami esami da momenti di riposo esattamente così però è quel qui c'è un punto dubbio che andrà verificato perché se così è se questo crescita della deficit di cassa è dovuta all'accelerazione dei rimborsi passati
Deve risultare una riduzione dei residui passivi evidentemente perché le cose non pagate negli anni passati sono state messe a residuo passivo se quest'anno vengono pagate devono risultare residui passivi in riduzione
Purtroppo invece negli ultimi quattro anni i residui passivi sono passati da circa centocinquanta mila miliardi a duecentocinquanta mila miliardi con una crescita di venticinque mila miliardi all'anno e allora ecco che qualche cautela e qualche dubbio esiste perché non c'è la controprova che siano soltanto accelerazioni i pagamenti di cassa relative alle competenze passate chiarissimo per meglio dire più uccisi
Si vede che si ci si ci si è ricca di capirci qualcosa in questo ginepraio minori realtà ci si capisce le cose diventano sempre più ecco però la se mi permette una legislazione su questo aspetto
Pensiamo il dato del due mila al di là delle cose folcloristiche sul buco o non buco
In realtà c'è un maggior deficit sia di cassa che di competenze rispetto alle stime che avevamo trovato
A giugno
La la cassa
Che era stata stimata come deficit a settantaquattro mila miliardi in realtà oggi ci risulta per i dati ufficiali della Ragioneria generale dello Stato pari a novantatré mila miliardi la competenza che doveva essere diciannove mila
Scusi
Diciannove mila miliardi stata poi rivista ventiquattro mila eh quarantacinque mila miliardi
Questa è la situazione ora però ciò che conta è pre riprendere in mano l'equilibrio dei conti pubblici rapidamente
Ovviamente non si può pretendere che con la bacchetta magica o con manovre megagalattica ammazzano l'economia risolviamo tutti i problemi da qui a dicembre quindi in tre mesi
Importante riprendere in mano l'equilibrio del bilancio pubblico riprendere il percorso verso l'azzeramento del deficit che va mantenuto al due mila tre e questo riequilibrio del bilancio pubblico pensare di ottenerlo soltanto o soltanto come è stato fatto nel passato attraverso la via delle maggiori tasse
Di tagli di spesa sarebbe controproducente occorre puntare anche Arrigo libro dei conti pubblici attraverso il rilancio dello sviluppo della CRI
Questo parametro del patto di stabilità europeo è fatto di due numeri al numeratore c'è il deficit al denominatore c'è il al prodotto interno lordo quello che sta sopra quello che sta sotto evidentemente questo rapporto deve ridursi e tendere a zero due mila tre
Contenendo il deficit il numero che sta sopra ma anche spande nido il prodotto interno dove e come è nel numero che sta a voi allora qui arriviamo Allan politica economica vera e propria come intendete fa vengono però la Banca d'Italia
In qualche modo ha detto va benissimo una politica di questo genere servono le riforme strutturali
Assolutamente sì
Infatti nel documento di programmazione economico finanziari è indicata chiaramente e quest'anno per la prima volta negli anni passati non lo si faceva in questi termini
L'andamento tendenziale a legislazione vigente che avrebbe l'economia italiana negli anni futuri
E per l'intera legislatura dal due mila due al due mila sei l'andamento tendenziale dei conti pubblici e questa è l'eredità che ci viene trasmessa bene sul piano dell'economia questa eredità legislazione vigente indica
Mandamento di crescita non drammatico ma neanche esaltante io l'ho definito né inferno nel paradiso un limbo
Cioè l'economia italiana a un profilo di sviluppo attorno al due per cento all'anno nel corso della legislatura
Dall'altro lato però l'andamento tendenziale dei conti pubblici porterebbe a non azzerare il disavanzo neanche nel due mila sei questi sono i due parametri che in fondo ci vengono consegnati a questo punto abbiamo presentato nel DPEF il programma di politica economica che fatto del primo passo rapido e immediato che sono i provvedimenti dei cento giorni in realtà realizzati in dieci giorni
A seguire la politica economica dei cinque anni quindi dei cento giorni ai cinque anni con le linee
Programmatiche in termini di riforme strutturali
E alla fine abbiamo misurato l'impatto di questa politica economica su quell'andamento tendenziale dell'economia e dei conti pubblici il risultato che abbiamo ottenuto è diventato il nostro obiettivo programmatico cioè un balzo nella crescita
Al tre per cento in più per i cinque anni consecutivi
E un riequilibrio dei conti pubblici con l'azzeramento del deficit nel due mila e tre che avviene ovviamente attraverso le riforme strutturali di contenimento della spesa corrente
Ma di rilancio anche dell'economia
Ma quali sono queste benedette riforme strutturali perché
Allora il perno è certamente lì l'idea di una riforma fiscale che riduca la pressione fiscale di una per di un punto percentuale all'anno per cinque anni consecutivi
Questa riforma fiscale contiene dentro una riforma dell'IRPEF
Per le famiglie
Che è fortemente progressiva cioè un'IRPEF più giusta socialmente di quella attuale perché passando o ad una IRPEF con due aliquote e deduzioni per redditi
Imponibili
Basate sul numero dei componenti del nucleo familiare
La curva di progressività dell'imposta migliora rispetto all'attuale inquilino distributiva esattamente quindi si può fare un'operazione di sviluppo contemporaneamente ad un'operazione di maggiore giustizia sociale
Un'ipotesi che abbiamo messo sul campo come nostra proposta sull'IRPEF
Determina una struttura di sgravi fiscali che sono molto forti per i redditi sotto i trenta milioni forti per i redditi tra sessanta tra i trenta e i sessanta milioni
E via via meno forti per i redditi più elevati
Questa proposta di riforma fiscale starà insieme con la Finanziaria
Esattamente nel senso che tutte queste riforme non potranno essere fatte dal sabato sera al lunedì mattina
Dovranno essere monitorate spalmate nell'arco della legislatura l'obiettivo finale è questa IRPEF perché ho appena descritto
La presenza di questo extra deficit che ci deve indurre ad una certa cautela cioè a probabilmente a rimodulare nei tempi e nelle quantità almeno all'inizio al primo anno
L'impatto di queste riforme
D'altra parte per le imprese una riforma fiscale che porti verso il trentatré per cento di aliquota IRPEG e azeri l'IRAP
Lino frazionata quindi l'IRAP sarà azzerata questi sono gli obiettivi di fine legislatura non è che con il DPEF abbiamo presentato un programma di politica economica investiamo il pilota automatico per cinque anni ce ne andiamo tutti al mare
è un impegno programmatico con obiettivi precisi a fine legislatura
E dovremo monitorare e gestire la macchina anno dopo anno tutte queste cose saranno incarnate nelle finanziarie nelle leggi finanziarie o nei provvedimenti
Normali disegni di legge nell'iter parlamentare a cominciare dalla finanziaria per l'anno due mila due riforma fiscale sul lato dei meccanismi di spesa ecco questo è l'altro aspetto allora noi dobbiamo garantire che la riduzione della pressione fiscale di un punto per cento all'anno per cinque anni avvenga in condizioni di equilibrio di dirà
Allora parallelamente c'è un contenimento di spesa corrente dell'un per cento all'anno in modo da creare un team
Adesso indico esattamente che cosa vuol dire quali sono le Poste
Questa riduzione parallela di pressione fiscale di spesa corrente deve creare gli spazi per avere il programma dei cento mila miliardi di investimenti in infrastrutture modernizzazione cinquanta mila miliardi
Nel corso della legislatura a carico del bilancio dello Stato e cinquanta mila miliardi attivando finanza di progetto
Deve sapere ovviamente la capacità di utilizzare i cento mila miliardi che sono disponibili per il Quadro comunitario di sostegno per tutte le aree depresse in particolare per il Sud
E quindi per il sud non è un problema di soldi disponibilità ma di capacità di utilizzare i fondi che ci sono e di utilizzarli bene cioè in progetti che cambino la faccia del sud i nodi strutturali
E infine il cento venti mila miliardi di privatizzazioni che dal punto di vista finanziario
Alleggeriscono un po'il debito pubblico
E dall'altro lato fanno risparmiare qualche cosa in termini di tassi di interessi sul debito pubblico ma la strategia vera delle privatizzazioni è quella di creare mercato concorrenza liberalizzazioni
Perché l'obiettivo delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni
è quello di mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese
Servizi ebbene a prezzi più bassi di quelli di oggi perché questo è il vero obiettivo delle privatizzazioni dare al al alle famiglie alle imprese
Servizi migliori apprezzi minori
Vengo allora al discorso sul contenimento della spesa corrente cioè riforme strutturali che riguardano sostanzialmente cinque voti
La prima voce è l'acquisto dei beni e servizi sono circa centosessanta mila miliardi all'anno che la pubblica amministrazione compera sul mercato per il suo funzionamento
Qui sappiamo da anni che ci sono differenze norme nei prezzi di acquisto tra l'amministrazione e l'altra differenze norme nelle quantità consumate tra l'amministrazione e l'altra
è già stato avviato un sistema di e-procurement cioè di acquisto elettronico centralizzata attraverso una società che si chiama Consip
Che da questo punto di vista può fornire un servizio a tutte le pubbliche amministrazioni ma soprattutto un'informativa e anche un monitoraggio nel senso che c'è centro di riferimento pubblico che indica che la matita costa venne lire
Il computer e ecco ora è rinata mila miliardi di matite di computer no sono tutti gli acquisti di beni e servizi non sono solo però in questi centosessanta mila miliardi probabilmente agendo sui prezzi
E mettendo anche dei parametri sulle quantità perché magari un'amministrazione rispetta il prezzo d'acquisto della matita ma se poi compra due mila matite al giorno
E quindi agire attraverso le quantità il vincolo o comunque l'indicazione di moral suasion sul prezzo unitario la spesa totale comunque o mentre
Qui noi diciamo una cosa molto semplice che era stata detta anche nella precedente legislatura cioè lo spazio per avere un risparmio
In valore assoluto qui si in valore assoluto degli acquisti dei beni e servizi che può essere sicuramente attorno al dieci quindici per cento laddove Esperti di organizzazione parlano di potenziale risparmio il trenta per cento
Sulle spese di acquisto di beni e servizi anche perché in alcuni comparti i prezzi stanno tornando basti pensare ai prezzi dei computer e i prezzi dei telefonini che sono un po'gli strumenti nuovi anche nella pubblica amministrazione
Seconda voce
Delle guideline per ciò che riguarda la pubblica amministrazione
Guideline e che riguardano l'andamento delle retribuzioni del pubblico impiego e l'andamento anche del totale
De de de delle persone che lavorano nel comparto pubblico per le retribuzioni abbiamo detto
La la linea guida deve essere una andamento salariale
Che pari all'inflazione programmata più un pezzo di produttività massimo dell'un per cento sappiamo che la pubblica amministrazione difficile misurare la produttività sono molti quasi tutti i servizi però proprio per questo occorrerà questa parte relativa alla produttività usarla nella contrattazione decentrata per
Cominciare a diversificare le retribuzioni nel pubblico impiego in funzione della qualità della professione del grado di rischio della stessa professione e così via e dal lato delle quantità
Sappiamo che c'è un turnover del tre per cento all'anno nel settore pubblico la media dell'età è relativamente elevata e ogni anno il tre per cento
Delle degli impiegati pubblici va in pensione oppure viene a mancare purtroppo
Allora e c'è bisogno di inserire nella pubblica amministrazione le nuove leve i giovani magari anche con qualificazione professionale diversa allora rispetto a questo tre per cento abbiamo previsto l'inserimento di un due per cento
Di nuove assunzioni per avere un obiettivo dell'un per cento di riduzione dell'occupazione complessiva nel settore pubblico che è in realtà l'indicazione che era stata già data nella precedente legislatura terza linea
La
Revisione dei meccanismi degli efficacia dei cosiddetti trasferimenti alle imprese
Che una serie di sussidi alle imprese alcuni validi perché sostengono le attività produttive altri forse un po'meno nel senso che non sempre consentono di ottenere gli obiettivi che persegue la linea viene io non sarà molto contento di questi interventi sui trasferimenti al ma ma l'importante è che sia contento il Paese fra cinque anni quando avremo realizzato questa e vinto questa grande sfida lo sviluppo
Quindi anche qui ci sono margini per valutare valutare
Qualche risparmio di spesa
Terza linea Lazzari quarta linea scusi Bartalini alla sanità
E qui si tratta intanto di e cercare di correggere l'errore palese
Chiaramente elettoralistico di avere eliminato i ticket e quindi aver fatto sì che che a quest'anno la spesa sulla sanità va oltre le previsioni di sette otto mila miliardi
Quindi Bellori qualche modifica ma adesso è evidente che è quasi imbarazzante sono stati tolti sei mesi fa quindi adesso si fa un po'la mantenere
Da questo punto di vista le forse sarebbe opportuno valutare meccanismi più permanenti e strutturali
Tipo quelli di fornire una serie di
Listini prezzi appunto per le pubbliche amministrazioni che che operano nella sanità e dire che chiunque è libero di comprarsi un attacca se una TAC costa cento lire per ipotesi
Un chiunque è libero di comprarla anche a centodieci lire deve sapere però che il trasferimento che gli viene dato dallo Stato e cento lire e il resto se lo
Copra con fonti proprie quindi vada voi a chiedere ai propri cittadini nuove imposte sul piano locale
Quinta e ultima
Voce
Il la la spesa previdenziale su questo sappiamo tutti danni che andava fatta la verifica
Il precedente governo non ha fatto la verifica la rinviata sostanzialmente la faremo noi
Nel mese di settembre natura detto cose precise sulla questione previdenziale proprio due giorni fa ma qui non si tratta di dire il governatore ha detto piuttosto che un altro personale Poland granito autorevole e qui si tratta di prendere atto che abbiamo due problemi di fronte uno è l'invecchiamento della popolazione che è un dato positivo
Il fatto che noi italiani che abbiamo di più e probabilmente meglio rispetto al passato è un fatto positivo
Però va preso atto proprio in questi termini poiché capiamo di più probabilmente c'è da lavorare un po'di più però non non occorre forse non non è neanche corretto avere l'idea di uno Stato principe sovrano che decide tutto per tutti questi fenomeni devono essere anche in qualche modo decisi devono coinvolgere la volontà dei cittadini ecco perché si è in quanto così indicata una possibile ipotesi di
Di un'età pensionabile flessibile nel senso che il cittadino può decidere a condizioni diversi andare in pensione un po'prima un po'dopo ovviamente
Noi cercheremo di inserire incentivi perché lavoratore cinquantenne abbia convenienza a lavorare qualche anno in più da cosa
Di fatto è che fino ad oggi il nostro sistema pensionistico spinge il lavoratore ad andare in pensione appena possibile e poi come tutti sappiamo magari a fare un lavoro nero da qualche altra parte
Questi meccanismi perversi vanno vanno rivisti c'è l'altro punti ora tutto questo anche questo è un altro collegato alla Finanziaria intatto tutto questo ci sarà nella verifica
E ragioneremo con le parti sociali su questi temi l'altro punto fondamentale
Del sistema previdenziale
è l'avvio vero dei fondi pensione cioè il passaggio dall'attuale sistema a ripartizione ad un sistema che incorpori la capitalizzazione Sipro professor Baldassarri come credo il suo maestro professor Modigliani
Detto chiaramente ben difficile fare apiari più fondi pensione se può in realtà non meglio abbassare le aliquote contributive esattamente questo è il nodo tant'è che nel DPEF abbiamo indicato
Comunque il nostro obiettivo di ridurre di un punto all'anno i contributi sociali per cinque anni quindi comunque non relativo di portarle esattamente dal trentatré al ventisette per cento
Riducendo attraverso la riforma IRPEF e questa riduzione dei contributi sociali il cuneo fiscale contributivo che è uno dei nodi che bloccano questo Paese
Perché ci mettono di fronte alla condizione assurdo in cui il lavoro rappresenta un costo pesante per le imprese ma una busta paga netta in tasca lavoratore molto leggera
Questo è uno dei grandi noti d'altro lato però è evidente che se si vuole sul serio far crescere i fondi pensione a capitalizzazione
E il povero lavoratore medio che guadagna due milioni all'anno al mese metti
Beh dopo aver pagato l'IRPEF dopo aver pagato il trentatré per cento di contributi sociali dopo aver messo da parte il sette per cento come Tfr l'indennità di liquidazione
In questi anni che si è detto che dopo aver fatto tutto questo e dovendo campare Luís la famiglia doveva risparmiare qualche altra cosa per fare i fondi pensione questa è veramente una situazione ridicola ed è evidente che in queste condizioni
Il fondo pensione è un bene di lusso
Riservato solo a pochi ricchi mentre se deve diventare
Un perno dalla democrazia economica come in altri Paesi dove decine di milioni di lavoratori partecipano attraverso i fondi pensione alle grandi imprese alla Borsa cioè all'economia vera
Del del proprio Paese e allora dobbiamo pensare ma occorre una riforma che vada in parallelo riduca il peso della parte a ripartizione
Per far crescere il peso della parte a capitalizzazione questo non ha niente a che vedere col col problema privato pubblico obbligato tutto questo può rimanere obbligatorio
Ovviamente non abbiamo detto il col principio che siccome il reddito del lavoratore è prodotto dal lavoratore i soldi sono suoi
La decisione su dove andare investire i propri soldi laddove si dovesse per esempio usare il TFR futuro deve rimanere nelle mani del lavoratore che deve essere libero al limite di lasciare questi fondi presso l'impresa dove lui lavora come attualmente se si fida di più della propria impresa o presso i fondi chiusi organizzati
Dai primi produttori o presso i fondi aperti i soldi sono suoi e deve Luís esplicitamente decidere come investire meno
Poi in chiusura magari prenderemo anche un po'i discorsi di politica economica del Governo do intanto il numero di radio radicale
Nel quale i nostri ascoltatori possono chiamare per comincia a fare domande al viceministro dell'Economia il professor Mario Baldassarri nei nostri studi il numero e zero sei
Quattro otto otto zero cinque quattro uno ripeto zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno naturalmente non scrutatori ben conoscono le regole di radio radicale senza filtro ma quaranta secondi
A loro disposizione prima però intanto si complimenti non scontato che vogliono chiamare
Metteremo subito in onda un'altra domanda globalizzazione non parliamo naturalmente dei problemi diciamo così che ci sono stati al vertice del G otto ma i radicali sono fortemente impegnati sul fronte della globalizzazione diciamo in senso leggermente diverso radicalmente diverso dal Popolo di Seattle o almeno dagli orientamenti di questo cosiddetto popolo di Seattle questa globalizzazione professor Baldassarri positivo no
Assolutamente sì il problema della povertà nel mondo il famoso Terzo Mondo contro il primo mondo ricco è dovuto al fatto che c'è poca globalizzazione non troppa globalizzazione
Ma sta prendere un dato di fatto al nord ci sono mercati industriali tecnologicamente avanzati ma anche mercati concentrati oligopolistico si monopolistici
Le risorse del Sud del mondo sono le risorse agricole risorse umane le risorse minerarie questi mercati sono mercati di perfetta concorrenza dove il potere del produttore di chi vende è molto modesto e allora negli ultimi quarant'anni l'andamento dei prezzi industriali verso i prezzi di queste materie prime in particolare agricole e minerarie ha fatto sì
Che il Terzo Mondo ha perso il quaranta per cento del proprio reddito solo attraverso la modifica dei prezzi relativi cioè non c'erano cambia e le ragioni di scambio cioè c'è poca l'urbanizzazione Cirese chi fosse vera globalizzazione e questi continenti potessero accedere ai mercati liberamente probabilmente sarebbero noi saremmo un po'meno ricchi ma loro sarebbero molto molto meno poveri basti pensare che un tre per cento
Di modifica della ragione di scambio fa superare la soglia di povertà a un miliardo e mezzo di persone
Su questo pianeta di qui un grande comunisti si lega anche sarebbe nostro vantaggio qua alla fin fine certo perché sarebbe un egoismo lungimirante quello da parte dei Paesi industriali avevo già da domani quindi la interrompo la prima da Treviso pronto
Non parlano dal mandatari non hanno credo è una regola che hanno fatto parte in causa usato sia per cui si parla di dunque avrebbe dovuto anche dottor genera un parente o di un Calderoli non non andate abbandonare con quelle vogliono mandare dal proponente Calessi prosegue Bartoloni tanto è il padre no unitamente all'alba della contrada caduta
Ma l'allontano dall'inventario dovrebbero giocare un agguato ancora dalla politica
No no grazie bene la ringraziamo magari sarebbe bene che i nostri ascoltatori non avessero la radio aperta perché se no si sente come c'eran avevo vista la sua scorta dice pregherei naturalmente di fare domande relative ai problemi economici ovviamente G otto compreso non ad altri problemi prendiamo prima modelle poi se risponde pronto Modena
E pronto Buongiorno sono Marco chiamavamo l'amnesia è un piacere parlare con lei
Son convinto che siamo in buone mani dall'economico tre Tremonti
Molto competente tentare io le chiedo due cose come ma in pratica non importare la riforma americana
A livello fiscale e mi riferisco sappiamo benissimo tutto nero che c'è a livello di privati ci sono privato la fa turno ma la faccio fare c'è perché non dà la possibilità che i privati di detrarre questa è la prima domanda la seconda livello pensionistico no
Come si fa qui abbiamo fatto regalie pazzesche io sono uno di una terza
Una sicurezza
Quand'è che andremo in pensione noi di massa
Bene ringraziamo l'ascoltatore di Modena professor Baldassarri ora comincia a dare già qualche risposta l'ascolto di cedere dite quello di moda certamente sì dunque per quanto riguarda il Diotto direi che il vertice di Genova qualche elemento di novità positiva l'ha portato
Anche se il nodo di fondo nel mondo e quello di avere una organizzazione per il commercio mondiale la famosa WTO
Che sia veramente l'Antitrust del mondo perché il problema della distribuzione iniqua della ricchezza nel mondo deriva dal fatto che da una parte ci sono molti poteri monopolistici Ulivo politici e dall'altra non ci sono poteri di mercato
E quindi da questo punto di vista la globalizzazione è vera
E un vantaggio per il Terzo Mondo ed è un minimo di egoismo come dicevo prima lungimirante da parte dei Paesi ricchi industriali per quanto riguarda le manifestazioni di violenza la violenza non ha mai risolto nulla nel mondo
In parte si capisce anche che la violenza che si è scatenata a Genova
E una violenza che forse non ha molto a che fare con i problemi dei poveri veri del terzo mondo
Ha più a che fare da un punto di vista psicologico sociologico con i problemi esistenziali a volte di una borghesia del primo mondo industriale
Non riesce a trovare più ideali e cerca nella violenza di scatenare o di trovare ideali nella violenza
In temi sacrosanti del riequilibrio della giustizia distributiva nel mondo sono sul tappeto devono andare sul tappeto ma questo dimostra che c'è un gap è pericoloso i problemi del mondo reale si globalizzato da soli automaticamente e noi non abbiamo fatto seguire finora la globalizzazione della politica cioè c'è un distanza enorme tra le istituzioni
Del mondo
Che sono ancora istituzioni Daria localistiche dove i voti non si contano ma si pesano
è e dall'altra parte un andamento dell'economia mondiale che si globalizzato come sua natura
Per sua apertura nature c'è questa contraddizione ricordo ancora una volta il numero qui potete chiamare zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno ripeto zero sei
Quattro otto otto zero cinque quattro uno abbiamo i nostri studi del professor Mario Baldassarri viceministro dell'Economia del governo Berlusconi seconda sedersi sul seconda questione
Non è che si possono importare le riforme o le strutture fiscali di un paese all'altro però certamente la nostra intenzione è quella di tendere a ridurre la pressione fiscale
Anche per un fatto quasi oggettivo senza andare negli Stati Uniti che comunque negli anni novanta come sappiamo tutti hanno avuto un balzo di sviluppo di occupazione gigantesco hanno ridotto la disoccupazione al quattro per cento
Ma basta rimanere qui in Europa in Europa in realtà esistono due europei diverse alcuni Paesi che hanno fatto le riforme
Riforma fiscale le riforme sulla spesa corrente sul mercato del lavoro in particolare Inghilterra Irlanda Olanda Spagna Portogallo hanno già ottenuto i risultati di un'alta crescita e di una bassa disoccupazione mentre l'altra Europa quella continentale Francia Germania Italia e Belgio che sono un po'
Gemelli poco televisivamente incarico ora ripresi renali esattamente che ancora non hanno fatto queste riforme che vedono ancora lo Stato avere una pressione sulle risorse dell'economia molto alta
Spesa pubblica e prelievo fiscale stanno ancora in questi quattro Paesi noi compresi attorno al quarantasette quarantotto per cento del prodotto interno lordo
Cioè io chiamo questi paesi un po'paesi a mezzadria dove il cittadino Helene prese la famiglia le imprese in realtà vedono prelevare
Qua un po'meno dalla metà del proprio reddito ecco allora la nostra riforma fiscale parallelamente alle riforme sul fronte del mercato del lavoro
E quelle che abbiamo indicato prima sul sulla parte di spesa corrente hanno un obiettivo quello di spostare il confine tra Stato e cittadini
Noi partiamo da una pressione fiscale attualmente del quarantadue per cento vogliamo portarla nell'arco della legislatura al trentasette per cento
Che è ancora un po'più alta di quella media dei paesi tipo Stati Uniti io della prima Europa che sta attorno al trentatré trentaquattro per cento però lo abbiamo detto con grande chiarezza vogliamo ridurre la pressione fiscale
Tenendo però conto che l'Italia è un Paese ad alto debito pubblico e che per i prossimi anni ci dovremmo temere sul groppone un'incidenza della spesa per interessi molto elevata quindi
Miriamo ad avere una pressione fiscale pari a quella dei Paesi europei più avanzati più
Il di più che necessario per pagare la spesa per interessi Oman portare le mille euro all'Italia se non vado errato non ho capito male dall'Europa più continentale a quella mi Pomino continentale abbiam in attesa due telefonate la prima pronto
Pronto sì Nutini Parma Roma un giorno
Allora
Per lui anche ritmi perno che la località capito non è una globalizzazione bene qualche ma è una globalizzazione dei criteri Libardo turbava pretesa autunno attivati e questa è un po'il concerto appunto per il mondo dell'economia globale
Chiedo al professore di controllo gli ultimi due rapporti sulla globalizzazione di Marco Deaglio per vedere tutti i provvedimenti che sono stati determinati dall'
Secondo mi chiedo come si ricorda
Beh ci dispiace ma è scaduto il suo tempo abbiano atteso un'altra telefonata Roma ricordo avere sempre a disposizione quaranta secondi quindi mi dovete regolare un pochino per fare domande pronto autonoma corso politica ma e
Del proprio il professore contro il protezionismo bar ricordare il problema delicato per condividerli Sulpizio procure
Per i tanti Pratt e contro gli oligopoli bisogna dire che anche Jürgen Habermas che non era un fanatico liberista della crisi della razione di pane sul dal capitalismo maturo
Rischio come proprio la presenza di Monopoli il libretto è un fattore di contraddizione favole che riproporre il professore uno lo stato delle privatizzazioni limitati al ricordi che fino all'ottobre due mila il proprio l'ottantatré per cento di o ritagli e nessuno più vero è questo il motivo per cui non decollava va bene fra e in secondo luogo quando il professor compatto dicono che il mercato pratica molecola io non sono un liberi
Ci spiace ma ripetono regolarmente bene per fare le domande spero che comunque si è chiaro più o meno
Cosa volesse dire nostro ascoltatore ripete il numero zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno Perti vuole porre domande quaranta secondo il professor Mario Baldassarri viceministro dell'Economia prego russo sì in in entrambe le domande
C'era un tema di fondo
E cioè globalizzazione liberalizzazione
Globalizzazione non significa lasciare gestire alcune concentrazioni di mercato di potere nel mondo i processi
E cosiddetti di globalizzazione liberalizzazione non significa un economia senza regole
Noi abbiamo bisogno di più globalizzazione ma abbiamo bisogno di più più governo dell'economia mondiale proprio perché i due processi
Globalizzazione apertura dei mercati apertura della concorrenza e regole debbono andare insieme perché se ci si scorda
Evidentemente allora si contrabbanda per globalizzazione
Un po'diciamo un un interesse particolare un liberismo selvaggio ma il liberalismo e liberismo non sono selvaggi
Sono strumenti utili che creano sviluppo e benessere se lo Stato c'è se le regole ci sono e se le regole sono fatte rispettare
Però dobbiamo anche noi del nord e noi in Europa
Eliminare un po'della nostra ipocrisia
Ad esempio per quanto riguarda i prodotti agricoli sia gli Stati Uniti sia l'Europa hanno fatto politiche fortemente protezionistiche delle loro produzioni agricole e questo ovviamente per dare
Fossi scusarsi ore però lei dice appunto politiche fortemente protezionistiche il governo Berlusconi si impegna perché a livello dell'Unione europea vengano carica dirige
E lo dobbiamo toglierci anche un po'di ipocrisia nostra perché per decenni abbiamo fatto queste politiche di protezione delle nostre agricoltura
Sia gli americani che gli europei
E però poi non possiamo dimenticare che questo ha comportato l'esclusione dai mercati interi continenti quindi di gran parte dei Paesi del Terzo Mondo qui vorrei è evidente che non possiamo smantellare all'improvviso questo però
Dobbiamo pensare ad una agricoltura
La nostra soprattutto in Italia che sia in grado di stare sul mercato con la qualità
Con i prodotti tipici
Con le produzioni di qualità anche in termini ambientali anche in termini di sicurezza alimentare quindi cambiare la politica agricola comunitaria certamente relativo certamente questo è un tema vero
Che sta sul tappeto e che l'Unione europea deve affrontare
E non lo si può affrontare
Da sciando la possibilità di chiamare parmigiano reggiano una cosa che viene fatta non più né a Parma né a Reggio ma che viene fatta in qualche landa sperduta dell'Argentina o nell'Est europeo
Da questo punto di vista noi come Italia dobbiamo fare una politica molto rigorosa non di protezione della nostra agricoltura ma di valorizzazione
Della nostra agricoltura delle nostre tradizioni è proprio la bontà dei nostri professore ma qui proprio e fa prima che non è più solo l'economista ma anche un ministro viceministro del governo il governo si impegnerà in questo senso secondo lei
In sede europea questo è quello che abbiamo scritto nel Documento di programmazione economica e finanziaria al capitolo agricoltura collegata con l'ambiente perché anche qui va fatto sull'ambiente il discorso di fondo
I veri grandi produttori protettori curatori dell'ambiente nei secoli
Sono stati i nostri contadini i montanari cioè la gente che lavorando sulla terra aveva amore per la terra e curava gli argini dei fiumi e sistemava il
Agricoltura e ambiente devono stare in una simbiosi proprio perché la qualità dell'ambiente fa la qualità del prodotto
Prima di risponde sulle privatizzazioni Benjamin atteso due telefonate che sono anche da fuori Roma Fortune aspettare troppo provincia di Venere no sì provincia di Venezia pronto pronto a voi se no no e siamo otto lavoratori venite allora portare
Una domanda che quale fu qualcosa verso l'economia portiamo a ringraziare il governo di sinistra che catapecchie pregare invece e andare avanti il vecchio molta speranza su questo governo
E sicuramente diciamo delle persone molto più valide riguardo anche ad i rappresentanti della lega è un molta fiducia
Però volevo sapere una cosa voi altri dai da questo governo
Come mai che non è che troviamo a pagare editti ai tempi del porto maltese poveri del Terzo Mondo quando replica e poi dalla perdette a comprare veleni per fare delle guerre io credo che qui bisognerebbe attentati bene perché
Chiarissima la sua domanda IMI è scaduto il tempo prendiamo rovi che poi disponiamo tutto le domande privatizzazioni debiti del terzo mondo e pronto pronto sì sì voglio
Nell'ordine
A quando farà adatta possibilità ai cittadini italiani di accedere alla contabilità degli enti pubblici
Tutti gli enti pubblici Comuni Province e Regioni consorzi eccetera eccetera centinaia che spendono soldi pubblici conoscere contro gli archetti accoglie quelle scientifiche di a quando questo provvedimento
Bene
La ringraziamo ma si consumano meno del tempo all'ente a sua disposizione una domanda era chiarissima al professor Baldassarri prima di piegare il numero magari sognano tutte queste domande sono tre domande precise non esattamente la prima è quella sulle privatizzazioni ora nella legislatura passata l'Italia ha fatto un
Forte processo di privatizzazione se lo misuriamo dal lato degli incassi
Molto meno forte se lo misuriamo dall'alto dell'effettiva consegna al mercato delle impresa
Basti pensare che ovviamente abbiamo incassato moltissimo con la cosiddetta privatizzazione dell'ENI o la privatizzazione dell'ENEL
Ma l'ENEL avete ancora lo Stato azionista di maggioranza assoluta e nell'ENI lo Stato è ancora azionista di controllori sembra essere la Regione il professor Martino quando dice che e stanno in realtà pubblicizzano una parte del risparmio privato è in parte sì perché in questi due casi ancora si tratta di partecipazioni statali cioè di un'impresa a controllo pubblico dove i privati sono azionisti di minoranza
Ecco allora il nostro concetto di privatizzazione eh radicalmente diverso
E cioè non si tratta semplicemente di fare cassa ma si tratta di mettere sul mercato aprire alla competizione alla concorrenza quindi liberalizzazioni comparti importanti
L'obiettivo non è quello di raccogliere soldi per lo Stato vendendo aziende pubbliche l'obiettivo vero è quello di dare la possibilità al mercato di funzionare con maggiore competizione concorrenza in modo tale che i cittadini possono pagare la luce l'acqua il gas il telefono meno di prima
Commentare il fare minori e qualità dei servizi maggiori ora per quanto riguarda il debito del Terzo Mondo la signora a profondamente ragione nel senso che in molti casi noi che cosa ci troviamo da decenni non ci troviamo di fronte a quel fenomeno di cui parlavamo prima la ragione di scambio che sposta di fatto reddito verso i Paesi ricchi sottraendola ai Paesi poveri questa è la realtà
è evidente che nel frattempo i Paesi ricchi devono fare prestiti ai Paesi poveri
E non regolarmente ogni dieci anni ci troviamo il problema del debito leggiamo i paesi ricchi ridanno un po'di soldi che si sono presi con le ragioni di scambio eguale esattamente dopodiché ogni dieci anni circa facciamo la cancellazione del debito
Ma qui occorrerebbe anche entrare un po'più nel merito
Dei sistemi politici economici di paesi che sono così nel Terzo Mondo perché in molte occasioni
Questi finanziamenti che il Nord industriale del mondo concede al ai Paesi del Terzo Mondo
Qualche volta non vanno a finanziare lo sviluppo di quei Paesi la povera gente di quel Paese a volte vanno a finanziare i dittatori di quei Paesi
Ecco allora che globalizzazione liberalizzazione hanno bisogno di più governo ma hanno bisogno anche di più democrazia sia nel Nord industriale
Sia soprattutto nel Terzo Mondo per la scelta sì esattamente avevano ragione esattamente la scelta dei radicali che io condivido
Non da adesso ma da parecchio tempo è proprio questa che l'economia e le istituzioni sono due gambe di uno stesso corpo e non si possono separare perché altrimenti si spacca il corpo
E allora anche qui nella cancellazione dei debiti che è un atto io ho definito di e lungimirante egoismo perché tanto quel debito non ce lo pagano
Non sono in grado di pagarlo e addirittura gli interessi su quel debito strozza non le loro economie perché solo per pagare gli interessi sui debiti alcuni Paesi perdono metà del proprio reddito cioè rischiano di morire di fame solo per pagare gli interessi sul debito quindi a Podestà economico-finanziaria non sta né in cielo né in terra
Certo al momento di procedere ad una sacrosanta cancellazione del debito occorrono due condizioni la prima e evitare che questo debito con ricominci a formarsi il giorno dopo che l'abbiamo cancellato
La seconda e andare nel merito degli assetti anche istituzionali politici di libertà Odino libertà di democrazia non democrazia anche nei paesi del terzo mondo
Per quanto riguarda il controllo dei cittadini sulla contabilità degli immobili pubblici ma di risponde don nuovamente in uno di radio radicale zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno il numero a cui non so scrutatori possono e chiamare proporre domanda posso Mario Baldassarri viceministro dell'economia del Governo Berlusconi nei nostri studi per lo zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno
Ecco l'ascoltatore poneva una questione vera e cioè il come i cittadini possono e debbono controllare i soldi pubblici cioè le risorse che sono a disposizione di tutti gli enti pubblici dallo Stato centrale fino alla alla USL fino alle Regioni Province Comuni e tutti gli enti pubblici
Bene qui Chico occorrono due condizioni primo una trasparenza contabile
E e questa storia di cui abbiamo parlato proprio inizio di questo filo diretto sullo cosiddetto buco di finanza pubblica dice che anche in termini di contabilità pubblica ufficiale ci possono essere dubbi non c'è ancora oggi grande trasparenza nei conti pubblici
Secondo strumento serio e quello di portare le decisioni dell'ente pubblico vicino ai cittadini quello che si chiama il federalismo qualcuno lo chiama devolution
La sostanza è il principio di sussidiarietà che non corrisponde soltanto a un principio di democrazia
Ma corrisponde anche ad un principio di efficienza della pubblica amministrazione perché se tutte le risorse sono concentrate al centro
E poi il principe centrale distribuisce i soldi il cittadino che deve che dovrebbe ricevere i servizi
Dalle pubbliche amministrazioni sta troppo lontano dalla cassa allora se non decentriamo un po'la cassa responsabilizzando le amministrazioni territoriali verso i cittadini che vivono nello stesso comune nella stessa strada
Allora il controllo del cittadino è molto più diretto e molto più immediato insomma mi par di capire istituzioni a livello globale federalismo a livello locale
Credo proprio di sì questo il doppio processo che va guidato e governato non avviene per come manna che piove dal cielo i processi della storia hanno bisogno di governo e la qualità del governo che fa la qualità della vita
Due telefonate la prima da Terni pronto pronto
Pare che non ci sia più la telefono il nostro scortato in provincia di Terni si può richiamare numero lo ripeto zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno
Il Pescara pronto un pacchetto versate queste un po'Shame abilitato però dato tutto e di troppo implicherebbe e capaci di costruire occhiali per mosche
Da Costantini poi stremati da un passato imperiale libro dei crescere per diventare cittadini uomini liberi
Semidirettivi lasciarla la libertà economica madre di tutte le altre nelle mani dei sedicenti facitori di armonia sociale intellettuali di varia imprevedibile
Agitatore di piazza Tucci sindacalisti preti generali capitalisti ricitare eccetera per quell'area piane inconsciamente l'accusa la cultura trapiantare il concetto di competizione e più mercato
Lei crede che non Berlusconi diventato un grande statista importo della persecuzione di
Bene ci dispiace per il nostro ascoltatore sconosciuto di Pescara ma è finito il tempo a sua disposizione abbiamo inattesa Trieste pronto
Pietrangeli per fissare per la ad Amanda
Unico Nye nel Paese per all'onda frena il che devi territoriali inutile poi negata agli incarichi immanente granché
Pronto sì sì allora l'ascoltatore di Pescara profondamente ragione certamente abbiamo un po'una eredità genetica
Negativa noi siamo stato unitario da pochi anni da da poco più di un secolo
Abbiamo acquisito ha come cittadini quasi un rapporto di sudditanza verso il principe che comandava però qualche volta abbiamo anche a accondisceso a questo rapporto cioè cercando favori prebende
Vantaggi eccetera e forse dov'è e che a questo punto però credo che gli italiani abbiano diciamo in qualche modo capito la cosa che è molto molto meglio molto più corretto e onesto per i cittadini
Chiedere al settore pubblico il rispetto di diritti piuttosto che la concessione di favori e questo è la sfida vera all'interno della democrazia italiana
Questa sfida dei cittadini che chiedono diritti e vogliono verificare l'amministrazione pubblica nella sua efficacia nella sua efficienza
Verso forse alcuni cittadini che chiedono più protezione prebende al settore pubblico le cose stanno cambiando e credo che i risultati
Delle ultime elezioni indichino che l'Italia in qualche modo sta
Cercando di entrare in una democrazia compiuta in un rapporto compiuto fra Stato e cittadini dell'interrompiamo qui con il filo diretto perché naturalmente radio radicale processo impegni diciamo così istituzionali Camera e Senato non ci saranno giornate molto calde alla Camere imprevedibilmente ancor di più al Senato dove è previsto l'intervento sui problemi sui risultati del G otto dice no all'intervento del presidente del consiglio Silvio
Berlusconi vedremo come andrà a questo dibattito al Senato dopo la durissima dopo i dure le durissime polemiche di ieri alla Camera i deputati però prima di concludere un'ultima domanda al viceministro dell'economia del Governo Berlusconi ieri il ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha parlato di clima cileno e di situazione di tipo fascista lei professor Berlusconi e si professor Baldassarri
Si sente come si sente in Cile o in Italia
No io mi sento in Italia nel bene e nel male tutti i problemi che ha il nostro Paese ma anche con tutte le grandi potenzialità che il nostro Paese ha questi esempi di figliolo stranieri in un senso o nell'altro
Sia di paradisi stranieri sia di fare gli stranieri non ci servono molto noi dobbiamo costruire con le nostre mani il nostro Paese al proprio interno da questo punto di vista un'ultima annotazione
Qualcuno dell'opposizione ha accusato queste nostre linee di politica economica come linee eccessivamente liberiste a favore delle imprese quasi confindustriali
Vorrei solo far notare che nel DPEF sono scritti numeri quanto meno in termini di obiettivi e di responsabilità politica da parte di questo governo e quei numeri dicono che attraverso il rilancio dello sviluppo si fanno un milione ottocento mila nuovi occupati che sono prevalentemente sud giovani e donne
Secondo che il tasso di attività del Paese che è tra i più bassi d'Europa e l'Europa è più basso dell'America crescerà di cinque punti come stabilito nel vertice di Lisbona le pensioni basse verranno adeguate al milione al mese
Sì si risolverà si introdurrà la riforma dell'IRPEF e la riduzione dei contributi sociali bene tutto questo messo insieme si calcola con più o meno precisione che consentirà nel corso della legislatura di far superare la soglia di povertà a circa quattro milioni di italiani quello che vuole dire quindi è che questo DPEF che lancia lo sviluppo l'occupazione contiene dentro un enorme opera di redistribuzione sociale cioè un vero Stato sociale che ha come primo obiettivo quello di far eliminare la povertà
Facendo aprendo opportunità la gente poi dentro rimangono sempre coloro che restano indietro i poveri e allora vere le risorse che attraverso lo sviluppo la crescita
Possano essere concretamente destinate a sostenere i poveri e deboli quindi non è certa una politica economica di liberismo sfrenato a favore delle imprese è una politica economica molto seria che determina parallelamente una grande opera di redistribuzione sociale del reddito questo sta nei numeri negli obiettivi
La dibattito correttamente può essere impostato sulla capacità nostra come governo e della nostra politica economica di raggiungere questi obiettivi
Bene la
Graziano ringraziamo Alessandro dorica mix reso possibile questa nostra trasmissione alla regia resto possibile questa nostra trasmissione ringraziamo ovviamente il professor Mario Baldassarri viceministro dell'Economia del governo Berlusconi ringraziamo tutti i nostri ascoltatori insoluto l'acqua di una
Anche poi fra pochi istanti dopo non brevi interruzioni musica nuovamente in diretta qui da radio radicale