"La cultura liberale" rubrica a cura di Massimiliano Finazzer Flory

Che negli anni settanta quando si doveva parlare di tagli
Il mare che gli spaghetti sono di rigore la civiltà è facoltativa forse oggi poco le cambiate gli spaghetti non sono più di rigore tuttavia forse non è
Andare anche meglio di questi tagliati parliamo di italiani perbene Calindri ci Marsilio l'autore Stefano Lorenzetto con l'introduzione di Mario Cervi bene partiamo non da la statistica info ma ti così cliccate su internet il male più perdite del bene ma c'è possibilità di cerca poi il buono prevale sul cattivo insomma nell'ambito della eterogeneità degli stadi individuali
è finita ieri per vere potrebbero prevalere bisogna descrivere l'obiettivo di terrore perfetto che li vuole promuovere le virtù arrivare condividere collettiva che si rispetta dell'esperienza del bene improbabili Chidi ora comunitari di umili mediante la quale lo strumento della testimonianza in questo caso il nuovo curare ma spirituale
I manifesti antichi alla manifestazione in parole opere della propria fede un io interessante e ovviamente per le suggerisco
Possediamo secondo contributo qui parliamo di Cittadella citando critici di Agostini l'autore e carter ebbene
Avrà anche paradossale ma lo sviluppo delle città oggi dipende proprio dalle sue copre girato sporchi brutti ceffi comune pure chi può negare il fascino misterioso insieme l'atmosfera di libertà che impedisce di spirale all'interno capire la città oggi sembra sostenne dello sviluppo virtuale macchinetta di gente reali tra Stati in cui si muovono i flussi globali il re della tecnologia macchie sfatti in cui si fervono e si formano i luoghi i locali in cui risiedono le radici sociali dove si svolgono le produzioni del per tenente affettive dopo la crisi dello Stato reazione e credo che la città fino all'ultimo è l'unica unità politica amministrativa in grado di
Interessi generali valori condivisi di rappresentare insomma politica
E abbiamo
L'ultimo contributo a critici e lettori l'autore Mattia Feltri il titolo il prigioniero storia breve di Adriano Sofri il libro e diviso in due parti
La parte e un racconto descrittive nome della quotidianità del prigioniero critico ma soprattutto psicologico colui che e ha una prigione la storia di un rapporto sul possesso dell'io sul sequestro della
Ma la seconda parte invece
E
Tanto quasi prescrittivo argomenti sul viaggiatore geopolitico soffrì ricco di parate riti di rimandi ipertestuali libero e al tempo stesso lo specchio simulacro di una condizione culturale politica e non solo quella di Sofri ma più esattamente come italiana specchio perché in essa indici difetto che coprisse della società umana
Che ad esempio vuole ripetere il mare con il male Poncelet simulacro
Tant'è che ho con percorso perverso però per il quale potere via via sembra dirci soffre di una descrizione dimetti Apetri che separato incidente dall'ipocrisia dalla politica in specie
Sulla modalità del pacifismo del buonismo dell'integralismo del conformismo infine da questo libro
Alcuni spunti spunti che muovono dall'esperienza del carcere di Pisa con alcuni perché questa mattina rivolgiamo vanno estesi innanzitutto perché in cella non si possono tenere piante perché non si possono tenere lampo
Tavolino perché non si può utilizzare lo tango presentare perché il il
Chi non possono superare certi drammi perché i fazzoletti non devono essere di carta infine perché non si possono fare più di tre voci
Classifica creati da Massimiliano Finazzer Flory grazie a voi la prossima settimana