"Rapporto annuale sul welfare state" - organizzato dall'INPDAP, Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (presso l'Auditorium in Via Santa Croce in Gerusalemme 55)

Appunto vorrei cominciare con una serie di ringraziamenti innanzitutto al Capo dello Stato al quale domani mattina consegneremo ufficialmente una copia del rapporto doveva essere questa mattina l'incontro ma ieri c'è stato un cambio e quindi andremo domani mattina al ministro Maroni che con la sua presenza oggi alla presentazione ufficiale ha voluto rendere particolarmente significativo un evento che costituisce per tutti noi un traguardo importante
In sé
Poiché riteniamo il rapporto un contributo di un certo rilievo al dibattito sulla riforma del sistema pensionistico
Senz'altro il tema più forte su cui questo governo qui così autorevolmente rappresentato deve misurarsi e come espressione di un metodo di lavoro degli organi e della struttura di questo ente
Metodo che privilegia il concetto di servizio derivante essenzialmente dalla natura pubblica dell'ente stesso
Ai relatori che renderanno ne sono certo estremamente interessante il dibattito sul tema di questo incontro
Agli ospiti che non posso citare tutti anche per non rischiare di incorrere in imperdonabili omissioni mi limiterò a qualche riferimento d'obbligo
Particolari i presidenti delle commissioni lavoro del Senato senatore Zanoletti e della Camera onorevole Valentini al ragioniere generale dello Stato Monorchio ai presidenti degli enti sorveglia Ialongo fare
Dai tanti amici deputati senatori i sindacalisti presenti presidenti dei cinque
E mi scuso appunto delle omissioni i non volute agli organi di amministrazione che hanno reso possibile la realizzazione del rapporto a tutti coloro all'interno dell'ente all'esterno mi riferisco in particolare agli autorevoli esperti nella materia che hanno collaborato alla stesura del rapporto che hanno lavorato intensamente compassione per la migliore riuscita del progetto
All'estate che ci ha consentito di confrontare alcuni risultati del nostro nuovo modello previsionale a che ha curato anche la progettazione la stampa in tempi ristrettissimi ma con un risultato mi pare pregevole
Infine e last but not least a un ringraziamento particolare al professor Roberto Pizzuti consigliere di amministrazione dell'ente illustre docente al quale si deve l'idea di questa iniziativa che ha seguito nelle varie fasi mettendo a disposizione dell'ente la sua competenza professionale il suo entusiasmo
Prima di passare alla presentazione del rapporto alcune informazioni come si usa dire di servizio
Insieme con il ponderoso volume del rapporto vero e proprio è stato realizzato un volumetto più agile oggi Inpdap descrittivo di tutta l'articolata attività e organizzazione dell'ente
Che spero sia utile a quanti vogliano conoscerci meglio è un dischetto contenente sia il testo del volumetto in questione sia la nuova modulistica dell'istituto
Il linea con il nuovo assetto organizzativo ecco le esigenze dei nostri iscritti
Infine poiché domani il consiglio di amministrazione delibererà il bilancio preventivo due mila e due
E lo inoltrerà al Comitato di vigilanza per l'approvazione definitiva e dato che oggi abbiamo il privilegio della presenza del ministro vigilante mi sembra doveroso anticipare i dati più significativi
I quali come si potrà notare esprimono valori di segno positivo
In particolare dalle scritture contabili emerge un avanzo di competenza
Di tre miliardi a ottocentotrentadue mila euro pari a sette mila quattrocentoventi miliardi di lire
è una differenza tra le riscossione dei pagamenti che realizza un avanzo di cassa di quattro miliardi seicentoventidue mila euro pari a otto minuti mila novecentocinquantuno miliardi si registra altresì un avanzo di amministrazione di tre miliardi quattrocentoventicinque mila euro
Milioni di euro pari al sei immunità seicentosessantatré miliardi di lire ancora non c'è una buona dimestichezza tra un milione Emilia
Le entrate correnti per il due mila e due sono previste in aumento rispetto quelle considerate per il due mila e uno più mille seicentocinquanta miliardi di lire
Nonostante la diminuzione dell'apporto residuale dello Stato alla cassa trattamenti pensionistici statali meno mille centottantuno miliardi e del contributo per il finanziamento della previdenza complementare Leno centocinquantasette miliardi
Tale risultato si giustifica per effetto dell'incremento dalla contribuzione aggiuntiva prevista a carico delle amministrazioni statali la cui entità più quattro mila e duecento miliardi di lire supera gli anzidetti decremento il grado di copertura della spesa pensionistico previdenziale attestandosi sugli stessi livelli del due mila e delle previsioni del due mila uno conferma l'idoneità delle entrate contributive e da trasferimenti attivi
Ottantasette mila ottocentottantasei miliardi
Totale della spesa prevista per prestazioni istituzionali ottantasei mila duecentosessantuno miliardi convalidando definitivamente quel processo di vele riallineamento avviato nel corso del primo anno di attività di questo Consiglio con il quale si interrompeva il diverso andamento del triennio precedente
Sul piano delle poste in conto capitale aumentano rispetto al due mila uno le entrate in conseguenza degli effetti positivi dello stato di realizzazione delle alienazioni immobiliari che registrano in previsione un incremento pari al doppio rispetto all'esercizio precedente
Diminuiscono invece le uscite per la riduzione delle spese manutentive correlati al processo di dismissione alla realtà razionalizzazione delle procedure tecniche concernenti beni strumentali il contenimento dei prestiti conferma conformemente alle direttive fissate dal Comitato per il credito e la diminuzione degli stanziamenti per l'acquisto di immobili strumentali
Ulteriori dati significativi sono il decremento delle spese per beni e servizi
E la tenuta di quelle per il personale con un'incidenza percentuale sulle spese di amministrazione che è fra le più basse fra tutti gli enti di previdenza poco più dell'uno per cento
Volevo completare un attimo prima di passare alla relazione della propria ringraziare il segretario generale dell'Associazione europea degli Enti di previdenza monsieur che ha richiesto sulle che è venuto ad assistere alla presentazione del rapporto il presidente della Corte costituzionale in merito al professor Mirabelli si scusa di non poter essere presente e ora vorrei passare alla relazione vera e propria sul rapporto che spero mi impegni più di un quarto d'ora la ragione di questo rapporto
L'evoluzione dello scenario economico mondiale le questioni connesse al processo di integrazione europea i cambiamenti specificatamente intervenuti in fondamentali variabili socio economico e dei più immediato rilievo sociale
Sono aspetti che evidenzia un accentuato bisogno di analisi in materia di welfare State
Le isole maggiori interconnessioni fra le modalità di crescita della ricchezza alla sua distribuzione territoriale personale e la coesione sociale
La verifica dei punti di forza degli elementi di debolezza dei vecchi e nuovi modelli di sviluppo sono questioni centrali di un dibattito la cui capacità di contribuire alle future delicate scelte politiche
Potrei essere favorito anche dall'apporto delle varie realtà istituzionali impegnate nell'attuazione delle politiche sociali
Proprio per questo il consiglio di amministrazione dell'Inpdap già all'inizio del mandato coerentemente al significativo ruolo svolto dall'ente nell'ambito del complessivo sistema nazionale di sicurezza sociale
Decise di accrescere il proprio contributo alla riflessione sulle problematiche del welfare individuando una serie di strumenti idonei all'obiettivo di mettere a disposizione della collettività il patrimonio di esperienze e conoscenze accumulate
Per far ciò ha creato un'apposita direzione centrale studi ritenendo fondamentale anche ai fini interni una sede istituzionale di elaborazione culturale
In un'altra prospettiva si colloca la rivista agire diritto ed economia dello stato sociale presentata a luglio che intende rappresentare un qualificato luogo di dibattito e riflessione
Una funzione conoscitiva più sistematica è affidata al rapporto annuale sullo stato sociale
Con eguale all'Inpdap vuole contribuire all'analisi dell'evoluzione dello stato sociale in Italia
Confrontando il funzionamento delle sue istituzioni più significative con quello dei principali sistemi di welfare vigenti nel resto del mondo e in particolare in Europa
La considerazione del contesto internazionale resa infatti sempre più necessaria dalla progressiva integrazione dei rapporti economici e sociali
In ogni Paese la valutazione degli assetti vigenti dei sistemi di welfare e delle loro possibili prospettive non può certo prescindere dalla specificità dei rispettivi modelli affermatasi storicamente in campo sociale sia in Italia sia nella generalità dei Paesi europei e centrale il ruolo sul esercitato dalle istituzioni pubbliche
D'altra parte ogni possibile intervento sul nostro sistema ritiene che alla considerazione delle peculiari caratteristiche nazionali si è affiancato lo studio comparativo delle esperienze straniere
Particolarmente necessario il confronto con l'evoluzione in corso dei vari sistemi europei
Sia per non accentuare le differenze esistenti sia per sviluppare dove possibili le convergenze sul terreno delle politiche sociali utili a favorire il più generale processo di integrazione in atto
L'Italia è particolarmente sensibile alle problematiche del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale nei Paesi delle unione europea
Oltre che associato da tempo Alissa e ad altri organismi internazionali operanti in campo sociale e anche membro fondatore
Dell'European association of sul pubblico Sector pensioni istituzioni e aspirasse P e nel due mila due ne assumerà la presidenza
In previsione di questo ruolo di maggiore responsabilità lenti ha già programmato una serie di iniziative più decise
Per lo sviluppo di quelle attività che possano favorire l'elaborazione di un quadro di informazioni coerente nel settore delle attività sociali
Presupposto imprescindibile per qualsiasi tentativo di armonizzazione si voglia operare sul terreno legislativo
Si tratta di un'iniziativa quella del rapporto al tempo stesso ambiziosa e umile ambiziosa perché intende coprire una lacuna
Ad onta infatti nella circostanza che il terreno della sicurezza sociale c'era fra i più esplorati anche qui oggi sono presenti studiosi e operatori che a vario titolo si occupano professionalmente dalla materia
Mancava fino a oggi un rapporto sul welfare che annualmente riportasse l'evoluzione dalla complessa problematica secondo uno schema organico riordinando i dati in un sistema coerente
Umile perché consideriamo questo nostro sforzo un prodotto di servizio un semplice contributo alla riflessione generale
L'intenzione è quella di fornire un'analisi oggettiva neutra
Ma poiché la materia in sé non è neutra certamente sono espresse anche opinioni che possono essere condivise o meno ma credo che nessuno ritroverà orientamenti pregiudiziale o posizioni precostituite
Tendenze evolutive al ruolo dello Stato sociale
Negli ultimi decenni lo sviluppo economico è stato accompagnato sul piano distributivo da due tendenze
L'aumento del divario di ricchezza e di qualità della vita fra nord e sud del mondo nella crescita delle disuguaglianze di reddito all'interno dei Paesi avanzati
Gli indicatori stimati relative alla distribuzione del reddito prima e dopo l'intervento dello Stato mostrano per molti paesi europei una capacità di riduzione delle disuguaglianze maggiore negli anni novanta che hanno negli anni ottanta
Tuttavia e profonde trasformazioni che hanno avuto luogo nei Paesi dell'Unione europea nel corso degli ultimi due decenni alla modifica dei meccanismi di mercato introdotto una distribuzione del reddito sempre più divaricate
Di conseguenza l'azione redistributiva dello stato sociale incontra oggi più difficoltà nel conseguire l'obiettivo del riequilibrio della distribuzione del reddito sia fra i gruppi sociali sia fra le diverse aree economiche
Nei Paesi europei il finanziamento dei sistemi di welfare e la conseguente capacità di aggredire le situazioni di disagio sociale
Sono stati condizionati infatti in modo rilevante dalle politiche di risanamento dei bilanci pubblici
Dalle politiche del fra azionisti che diventa contenere l'inflazione dalla connessa crescita dei tassi di disoccupazione dall'ampliarsi dei costi della spesa sociale
L'analisi delle prospettive dello stato sociale che nelle sue possibili revisioni non può astrarre dalla considerazione di questi aspetti e degli effetti di due fra i più importanti fenomeni economico politici dell'epoca presenti
La tendenza al decentramento politico e la globalizzazione dell'economia
I processi di globalizzazione possono essere sia fattore di accelerazione della crescita economica ed intensificazione delle relazioni internazionali ma al contempo se non adeguatamente governati
Rischia di accentuare i problemi della disuguaglianza e per questa via di ostacolare lo stesso sviluppo economico
L'esigenza di mettere lo Stato sociale in grado di svolgere una funzione ex ante
Il propulsore dello sviluppo riguardano soltanto l'organizzazione degli interventi nella sfera economica e cioè direttamente finalizzati a compensare i limiti del mercato
E a creare le condizioni per una crescita equilibrata ma anche l'organizzazione degli interventi nella sfera istituzionale finalizzati cioè alla determinazione di norme e regole che coniughino deficienza con l'equità ma nel complesso dei Paesi dell'Unione europea la spesa sociale rappresenta nel novantotto una quota pari al ventisette virgola sette per cento del PIL
Nel periodo novanta novantotto all'aggregato evidenzia una tendenza a crescere fino al novantatré successivamente si è avuto una flessione più marcata negli ultimi due anni che ha determinato una diminuzione dell'incidenza della spesa sociale sul PIL dell'ordine di uno virgola due punti percentuali
Nel contesto europeo l'Italia presenta valori costantemente inferiori alla media colonne differenziale negativo che in termini di pelle passato da uno virgola uno due virgola cinque punti percentuali tra il novanta e novantotto
Il picco di spesa è stato raggiunto Ylenia con le tendenze europee nel novantatré con un valore del ventisei virgola due per cento
L'esame della composizione della spesa sociale per funzioni evidenzia che la voce predominante a livello europeo e quella relativa ai trattamenti di vecchiaia
Da un primo esame le statistiche ufficiali di fonte Eurostat il fenomeno sembra assumere in Italia un carattere particolarmente marcato
In realtà se si tiene conto dei problemi posti dalle differenze sia nelle modalità di contabilizzazione c'è nel quadro istituzionale l'anomalia italiana risulta fortemente attenuata
Quello che emerge da un'analisi comparata della spesa previdenziale in Italia Germania Francia e Regno Unito appositamente compiuta nel rapporto che è consentito di interpretare in modo più corretto i dati ufficiali disponibile di fonte Eurostat depurando lista alcune anomalie che portano a sovradimensionate alcuni dati era sottodimensionato né anzi
In Italia l'intero TFR attribuito alla funzione vecchiaia qualunque sia l'età del beneficiario in Germania i pensionamenti anticipati sono inseriti in una funzione disoccupazione contrariamente alla prassi seguita nel nostro Paese
Con riferimento al Regno Unito l'esclusione dalla rilevazione Eurostat delle pensioni personali che incidono per oltre due punti del PIL e il mancato inserimento di funzioni assistenziali indirizzate agli anziani
Porta una sensibile sottovalutazione del trasferimento complessivo a favore di questa categoria
Le prestazioni pensionistiche sono poi rilevati al lordo delle imposte e dei contributi il trattamento fiscale applicato i trasferimenti non è tuttavia omogeneo nei quattro Paesi considerati in Germania vige un regime di sostanziale esenzione fiscale anche se a carico dei pensionati esistono alcune forme contributive in Francia e nel Regno Unito nel sistema di deduzioni o di detrazioni dall'imposta personale porta di fatto cavolo in posizione molto lieve
In Italia al contrario le agevolazioni riconosciute ai trattamenti pensionistici sono molto limitate valendo il principio dell'assoggettamento all'imposta personale
Gli effetti non sono irrilevanti nel due mila il prelievo sui trattamenti pensionistici del nostro Paese è stato pari a poco meno del due per cento del PIL esistono agendo aspetti che è importante sottolineare in primo luogo diversamente da quello che accade in Italia non esiste in Germania un sistema pensionistico obbligatorio per il lavoro autonomo
Il sostegno di queste categorie avviene attraverso la concessione di agevolazioni fiscali legate alla costituzione di posizioni previdenziali che non vengono rilevate nei conti Eurostat in secondo luogo esiste una rilevante insostituibilità fra gli interventi per vecchiaia e superstiti da un lato e quelle per invalidità e dei suoi disoccupazione dall'altro lato
In Italia a giudicare dalle rilevazioni ufficiali gli interventi per questo secondo gruppo di funzioni sono estremamente contenuti
L'uscita dal mercato del lavoro che si colloca intorno ai sessanta anni in Italia Germania e Francia e ai sessantadue nel Regno Unito e nel nostro Paese in gran parte riconducibile al normale pensionamento
In Germania il Regno Unito invece la metà delle uscite dal mercato del lavoro deve essere attribuita licenziamenti per invalidità
Tutto ciò consiglia di considerare congiuntamente tutte le funzioni di protezione sociale che sono rilevanti nella fase finale della vita lavorativa dei due individui
Il complesso delle spese per vecchiaia invalidità e disoccupazione tende a collocarsi a livelli molto simili in tutti i Paesi considerati la diversa incidenza fiscale oltre che la maggiore estensione in termini di categorie coperte dal nostro sistema pensionistico pubblico inducono a ritenere che in Italia la spesa complessiva si collochi a livelli assimilabile a quella degli altri Paesi
I dati Eurostat relative alla spesa per la produzione protezione dalla disoccupazione mostrano per il complesso dei paesi dell'Unione Europea una tendenza alla riduzione in termini di spesa sociale complessiva si passa dal nove virgola cinque per cento del novantatré al sette virgola due per cento del novantotto
Anche in rapporto al PIL si evidenzia una contrazione dal due virgola sei per cento all'uno virgola nove per cento
Nel contesto europeo l'Italia risulta il Paese meno generoso in termini di spesa per la disoccupazione
Nel nostro Paese le politiche attive scontano un forte ritardo mentre le politiche passive in un quadro di complessiva perdita di importanza
Si caratterizzano per un elevato grado di frammentarietà per la scarsa generosità delle indennità di disoccupazione per l'insufficiente coordinamento con le politiche attive
Per l'assenza di appropriati strumenti assistenziale di carattere universale ai quali ricorrere in via residuale
è l'insieme di queste ragioni la complessiva capacità delle politiche del lavoro nel favorire il reinserimento dei disoccupati risulta molto limitata della copertina copertura nelle situazioni di disagio sociale tuttora inadeguato
Dall'esame dei dati territoriali emerge che nel nostro Paese il peso della spesa sociale appare notevolmente diversificato sì a tre grandi ripartizione Sicilia e in modo più marcato tra Regioni con un valore pro capite cresciuta sensibilmente più elevato nell'Italia settentrionale e centrale
Delle tre componenti della spesa sociale quella che presenta la maggiore variabilità territoriale e la spesa previdenziale che lei sente dello sviluppo economico sperimentato in passato dalle diverse aree
Posta la media nazionale pari a cento si passa da centoventi nelle regioni settentrionali a settantacinque nel Mezzogiorno
Dalla base condotta sulla base del rapporto tra partecipazione alla produzione del Pil e prestazioni sociali
Emerge tuttavia una redistribuzione a vantaggio del Mezzogiorno che ha prodotto il ventidue virgola sei del per il e ha ricevuto il ventinove virgola due delle prestazioni
La regione del Nord a fronte di una produzione del cinquantasette virgola quattro del periodo usufruiscono di un ammontare di prestazioni pari a quarantanove virgola quattro
Nel due mila una leggera flessione
Al netto delle prestazioni propriamente assistenziali la spesa pensionistica al lordo delle ritenute verde scende dall'undici al quattro per cento del PIL sotto l'aspetto finanziario per il settore nel suo complesso il saldo fra le prestazioni previdenziali al lordo delle ritenute IRPEF dei contributi sociali è stato nel Duemila negativo per circa trenta mila miliardi tuttavia se si considerano le prestazioni effettivamente erogate dal sistema pensionistico pubblico cioè al netto delle ritenute d'imposta esse risultano inferiori di circa dieci mila miliardi rispetto ai contributi
Nel corso degli anni novanta l'Italia è stato uno dei pochi Paesi nei quali il sistema pensionistico ha subito a più riprese uno strutturale processo di riforma
Nonostante gli apprezzabili risultati generalmente riconosciuti a molti dei cambiamenti apportati confermati dai lavori della cosiddetta Commissione Brambilla
Permangono preoccupazioni più o meno accentuate argomentate che essi siano insufficienti o comunque che risultino inadeguati ad assicurare la sostenibilità economico-finanziaria del nostro sistema previdenziale nei prossimi decenni
Rimane comunque aperto il dibattito sull'opportunità di ulteriori significative riforme da intraprendere
Le previsioni sull'andamento della spesa pensionistica in rapporto al PIL sono state sensibilmente modificate dai provvedimenti presi nel passato decennio
Le previsioni successive ai processi di riforma effettuata dalla Ragioneria generale dello Stato evidenziano un consistente contenimento del rapporto spesa Billé
Ore lavorando il permanere di una gobba intorno attorno al due mila trenta
Le previsioni pensionistiche solo da via fortemente condizionate dalle ipotesi demografiche e macro economiche adottate
E sull'orizzonte temporale di cinquant'anni risulta difficile attribuire maggior grado di certezza a un qualsiasi scenario in rapporto ad altri più pessimistici o più ottimistici
La valutazione della sostenibilità macro economica e sociale Dell'Omo assetto del sistema pensionistico
Operata utilizzando il modello previsionale della spesa pensionistica realizzato dall'Istat conferma
Il leader con un'analoga Proiezione del modello della ragioneria e presenza di scenari macro economici e demografici inclusi tra quelli adottati dalle autorità di politica economica a livello europeo
Le tendenze del rapporto tra spesa pensionistica e pelle oscillano nell'ambito di aumenti comunque non allarmanti
Un andamento meno favorevole del quadro macro economico in termini di crescita e di livello occupazionale si tradurrebbe naturalmente e non corrispondente peggioramento delle prospettive finanziarie del nostro sistema pensionistico
Con un ulteriore modello di microsimulazione elaborato dall'Inpdap MoPI sono state effettuate previsioni inerenti il sistema pensionistico dei dipendenti pubblici
Vi è sfavorevole andamenti occupazionali previsti per la pubblica amministrazione dovuti soprattutto ai provvedimenti legislativi che impongono riduzioni di organico e all'effetto dei previsti processi di Breva privatizzazione
Venderanno a peggiorare il rapporto tra assicurati e pensionati del settore pubblico accentuando l'effetto negativo dell'invecchiamento demografico
Il miglioramento degli equilibri finanziari di un sistema pensionistico e la contrazione del suo bilancio sono obiettivi che se ritenuti necessari possono essere conseguiti numerosi morti
Va ricordato peraltro che la ragion d'essere fondante di un sistema pensionistico e di assicurare alle persone che per motivi di vecchiaia invalidità non sono più in attività lavorativa una parte del reddito nazionale correnti che garantisca loro un'adeguata e continuità di entrate nel periodo conclusivo dalla propria esistenza
Qualsiasi proposta di riforma deve valutare quindi la capacità dell'assetto prefigurato di soddisfare convenientemente tale esigenza socio economica in modo da considerare accanto ai problemi di sostenibilità finanziaria anche quelle di sostenibilità sociale
Gli interventi attuati negli anni Novanta hanno determinato una riduzione nel regime del tasso medio di copertura pensionistica ciò è avvenuto all'interno di un riequilibrio dei rendimenti assicurati dalle diverse gestioni
Le novità che si stanno affermando nel mercato del lavoro depressioni che esse esercitano sull'attuale sistema pensionistico di tipo contributivo
Starò creando i presupposti per una riduzione del rapporto tra prestazione pensionistica retribuzione lavorativa
Che per molti lavoratori sarà sensibilmente più basso di quello mediamente ipotizzato dalla pure vestiti la riforma del novantacinque la quale era stata concepita nel contesto di un mercato del lavoro tradizionale
La recente rifusione dei cosiddetti lavori atipici caratterizzati da salari bassi saltuari e dunque con scarsa capacità contributiva a fini previdenziali determinerà gli stessi problemi di copertura pensionistica e dunque di sostenibilità sociale la rivalutazione delle pensioni con riferimento al costo della vita e non alle retribuzioni esclude inoltre pensionati dalla partecipazione all'incremento dalla ricchezza nazionale e nel tempo accentuerà i problemi di povertà relativa della fascia di popolazione meno protetta dal sistema pensioni la situazione potrebbe rivelarsi particolarmente pesante se si considera improbabile ampliamento del numero di anziani non autosufficienti rispetto ai quali sono ancora assenti adeguati interventi assistenziali
Tutti questi elementi vanno attentamente valutati soprattutto se nel quadro di una pura auspicabile armonizzazione contributiva del sistema pensionistico
Si pensasse a una riduzione delle aliquote contributive a carico dei redditi da lavoro dipendente che nell'attuale assetto comporterebbe una corrispondente riduzione dell'aliquota di computo e dunque delle prestazioni
Potrebbe allora aumentare in un futuro non troppo lontano l'area della marginalità sociale con la necessità di interventi assistenziali correttivi comunque costosi in termini monetari
L'obiettivo di ridurre le aliquote contributive del sistema previdenziale a ripartizione senza diminuire la copertura pensionistica potrebbe essere perseguito attraverso la contestuale estensione di fondi pensione a capitalizzazione
Condizione essenziale perché questo avvenga e che il tasso di rendimento assicurato dal mercato sia superiore nel medio-lungo periodo al tasso di crescita del PIL nominale dal quale dipende il rendimento del sistema contributivo
Questa condizione non è peraltro certe tra i fattori che gettano dubbi sulla possibilità di conseguire un simile risultato vi è la necessità conseguente al carattere previdenziale del risparmio di limitare i rischi di variabilità del rendimento
A questo proposito si può notare che se si considera la volatilità dei rendimenti dei mercati finanziari
Non si può affermare con certezza che i rendimenti medi rischio giusta ed siano state nel passato mediamente più elevati del tasso di crescita del prodotto interno un secondo problema riguarda la possibilità dei lavoratori precari a basso reddito di accedere la previdenza complementare
Gli incentivi fiscali risultano auspicabile ma riguardano soprattutto chi possiede redditi sufficienti sia per versare i contributi sia per godere delle agevolazioni fiscali
La scarsa adesione dei giovane i fondi siano essi chiusi o aperti oltre che a fattori di ordine psicologico connessi alla scarsa attenzione per le loro prospettive previdenziali
E riconoscibile alla loro limitata disponibilità di reddito e alla precarietà delle condizioni di lavoro almeno nella fase iniziale nella vita lavorativa
Lavoratori non coperti adeguatamente al sistema pensionistico pubblico per una limitata capacità contributiva
E ho per una contribuzione irregolare possono non essere in grado di aderire a piani di previdenza integrativa anche perché spesso privi del trattamento di fine rapporto
Tra le critiche mosse alle riforme nel novantacinque del novantasette vi è quella di un'eccessiva lunghezza del periodo di transizione accompagnata spesso da la proposta di eliminare o almeno di ridurre significativamente le pensioni di anzianità
Ma anche in questo caso occorre una riflessione più approfondita
Le statistiche OCSE mostrano come in tutti i Paesi industrializzati con la sola eccezione del Giappone a fronte di un innalzamento generalizzato della speranza di vita si è sensibilmente diminuita negli ultimi quindici anni l'età media di pensionamento
Alla base di questo fenomeno vi sono i processi di ridimensionamento di alcuni settori produttivi e la tendenza a espellere dal mercato del lavoro i lavoratori ultracinquantenni
L'eventuale col interventi correttivi dovrebbero tenere conto dei crescenti rischi di disoccupazione senile e quindi prevedere eventualmente all'interno dalla riforma degli ammortizzatori sociali
Forme specifiche di tutela per i lavoratori anziani espulsi dal processo produttivo
Non trascurando il collegamento tra età di pensionamento il diverso grado di usura fisica nel periodo lavorativo
Un modo per affrontare almeno in parte i problemi appena ricordati potrebbe essere quello di utilizzare maggiormente lo strumento peraltro già esistente nell'assetto attuale della flessibilità di Scelta al momento del pensionamento
Quali prospettive per il nostro modello di welfare i nuovi scenari socio economici e le deficienze di funzionamento dell'attuale sistema di welfare richiedono un adeguamento delle funzioni svolte dalle istituzione dello Stato sociale nel nostro Paese
Ma non sembrano giustificare interventi radicali sulle sue dimensioni e sulla sull'impostazione di fondo
E tuttavia doveroso chiedersi se le novità introdotte dei processi di globalizzazione dell'economia e dal decentramento politico dello politico Alterini giudizio comparativo sui vari modelli esistenti di stato sociale
In particolare se si avvantaggi nel modello universalistico commisurata al cittadino rispetto a quello che si affermati in Italia e che prevede alcune forme particolari di tutela per i lavoratori
Il sistema di welfare State commisurate al cittadino possono offrire prestazioni elevate o minimali la differenza non è solo di tipo quantitativo ma rivela impostazioni diverse
Prestazioni elevate come nel caso scandinavo sono legate a un forte prelievo fiscale e ha una sua progressività molto accentuata
L'erogazione di prestazioni a tutti i cittadini a prescindere dal reddito personale e familiare verrà compensata sul piano dell'equità dalla forte progressività del fisco
Se si sceglie invece di avere una pressione fiscale ridotta e tendenzialmente proporzionale
Le prestazioni sociali possono essere offerte solo ai cittadini meno abbienti o decisamente povero
In tal caso il Welfare State minimale che concentra le prestazioni sui poveri in qualche misura compensa sul piano distributivo il minor peso del sistema fiscale
Generalmente rischiano di rimanere del tutto esclusi dalle prestazioni sociale i fruitori di redditi medi che spesso hanno difficoltà ad acquisire quei beni anche tramite il mercato
Un esempio tipico è quello dei circa quaranta milioni di cittadini statunitensi
Che o non sono occupati in settore sufficientemente protetti o percepiscono un reddito che i da un lato troppo alto per accedere alle prestazioni della sanità pubblica e dall'altro troppo basso per poter garantire un'assicurazione privata
Pur essendo commisurati entrambi al cittadino i due sistemi presentano differenze sostanziali
Il sistema è con prestazioni universalistiche elevate rientrano in una visione politico-culturale che accorda alla collettività un ruolo di responsabilità per il soddisfacimento dei bisogni di natura sociale
Tale ruolo è confortato non solo da motivazioni equitativa ma anche dal convincimento che l'intervento pubblico in campo sociale si è generalmente giustificato da ragioni di efficienza il sistema di welfare minimo privilegia invece l'approccio individualistico e la logica di mercato anche nel campo dei bisogni sociali
E si comprimono la responsabilità e il ruolo delle istituzioni collettive nella convenzione che tale scelta renda più consapevoli gli individui ed estivo nelle capacità e i comportamenti produttivi nell'ambito delle visioni che privilegiano la pro ciniche olistica la logica del mercato i mezzi preferiti per attuare programmi redistributivi sono i trasferimenti monetari che lasciano ai singoli la facoltà di scegliere tra le offerte del mercato
Dalla libertà può essere parzialmente vincolata tramite ad esempio la distribuzione dei voucher riferiti a specifici beni o servizi o lasciata del tutto libera concedendo provvidenze finanziarie di sostegno al reddito individuale
Specialmente in quest'ultimo caso l'intervento pubblico non potrebbe essere giustificato con considerazioni di efficienza economica
Colle S. con il limite nel mercato nesso potrebbe assicurare il raggiungimento degli obiettivi ritenuti meritoria alla collettività e non raggiungibili tramite il mercato
In Europa un modello di stato sociale diverso da quell'universalistico e largamente diffuso ed è stato adottato anche nel nostro Paese
Si tratta di un sistema che dal punto di vista sia organizzativo sia finanziario si rapporta più specificatamente alla figura del lavoratore e talvolta tiene anche conto delle specifiche condizioni lavorative lavora autonomo dipendente settore d'appartenenza
In questo modello nell'ambito di un sistema economico e sociale complessivo fondato sulla centralità del mercato non solo si raccolgono le motivazioni di equità ed efficienza dell'intervento pubblico in campo sociale prima ricordate
Ma si riconoscono anche nei limiti del possibile le peculiarità delle singole categorie beneficiarie
Bisogna peraltro considerare che la figura del lavoratore sta subendo significative e importanti cambiamenti
Le nuove forme contrattuali del rapporto di lavoro che si sono affermate nel recente passato e che verosimilmente si espanderà negli anni futuri costituiscono una delle sfide impegna più impegnative per lo stato sociale in Italia
Nella sua attuale struttura questo ultimo incontra delle difficoltà ad assicurare benefici adeguati alle nuove figure di lavoratori atipici
Uno è il faro largamente finanziato con prelievi contributivi commisurati ai soli redditi da lavoro potrebbe rivelarsi poco idoneo a offrire una copertura assicurativa significativa questi lavoratori
Che soffrono della difficoltà di accumulare nel corso della loro vita lavorativa un sufficiente monte retributivo di riferimento
Per il calcolo dei benefici l'evoluzione del mercato del lavoro dettata anche dal mutato contesto globale del quale si è detto in precedenza ha fatto sì che nel dibattito economico la flessibilità sia considerata con argomentazioni variamente efficaci in rapporto alle diverse circostanze una condizione importante di competitività e di efficienza dei sistemi economici nazionali soprattutto nei Paesi avanzati
Ignorare o anche solo sottovalutare queste tendenze sarebbe sbagliato
D'altra canto in presenza di tali cambiamenti continuano ad adottare un criterio di natura puramente contributiva commisurato cioè esclusivamente redditi da lavoro può equivalere ad accettare le distribuzioni contraria al principio di equità e forse anche quello dell'efficienza
La flessibilità del lavoro che il finanziamento su base contributiva del welfare determinano infatti nel loro operare congiunto
Un rischio maggiore di variabilità del reddito nell'arco di vita a carico del lavoratore
Uno dei temi che animeranno il dibattito nel prossimo futuro sarà se come ripartire questo rischio fra tutti coloro che partecipano ai vantaggi della flessibilità
Orientarsi in tal senso significherebbe superare forse definitivamente l'attuale impostazione contributiva riferita ai soli redditi da lavoro
Vi ringrazio della
Secondo il programma che ci eravamo dati do la parola i nostri relatori prima dal professor Marcello De Cecco
Grazie presidente venissero signore e signori io non non sono uno specialista di pensione e non so nemmeno spendere segue alcuni sono l'economista che si occupa di Monet ed economia internazionale
Quindi ho letto questo rapporto con molto interesse apprendendo oggi un certo numero di cose che non sapevo e in più ho naturalmente rapportato quello che vi ho letto alle cose di cui mi occupo normalmente
E devo dire che ce ne sono un certo numero e vi dirò qualche riflessione il merito che ho potuto fare innanzitutto
Un assente che è stato evocato più volte ma che naturalmente non è presente in questo rapporto
Il sistema previdenziale degli Stati Uniti
Però il sistema previdenziale degli Stati Uniti ci sovrasta perché si legge tutti i giorni sulle cronache finanziarie delle quotazioni di Borsa della Borsa valore
Il New York nelle sue nel Dow Jones al NASDAQ ne avrete notato come negli ultimi dieci mesi ci sono stati ben cioè nell'ultimo Angelus adibendo e dieci ribassi del tasso interesse operati dalla data della presa è vero che ci sono tanti motivi per i quali il signor Vespa non ha ritenuto di intervenire ma il primo motivo a mio modestissimo avviso
Che dalla Borsa di New York dipende alla previdenza
Negli Stati Uniti e probabilmente anche la nostra perché pochi secondi e terzi pilastri da quella parte siamo andati a investire anche noi per mancanza di molte possibilità da queste parti sto parlando non solo i fondi pensione sono attanagliati nuovi fondi d'investimento che sono gli ex titoli di Stato che sopra previdenza complementare degli italiani
Su questo non ci piove
Allora questo disperato tentativo di tenere in piedi finora riuscito grazie a Dio il ordini corsi del forse l'onore di New York
E veramente una questione da considerare con molta interessa perché se fallisce per esempio
E già è successo che i corsi sono Nadal scesi moltissimo per il Dow Jones abbastanza il sistema contributivo americano previdenziale tale che lei in prese che non hanno dovuto contribuire fino a quando i costi salivano
Quando scendono devono contribuire il che fa piovere sul bagnato perché in riduzione del tempo di riduzione dei profitti devono anche pagare di più ti vuote alla previdenza e queste scelte stanno cominciando a fare
Con non particolare
Felicità quindi potete capire come essendo il cinquanta per cento degli americani ma leggiamo ogni giorno interessate alla Borsa perché il proprietario direttamente e indirettamente di azione
Quello è il segnale del tutto
Ed è bene ricordarsi di questo fatto quando si vanno a leggere i confronti Inter europee che sono splendidamente contenute in questo rapporto perché è un'alternativa
Che probabilmente non va da nessuna parte per quanto riguarda noi
Per quanto riguarda questo nostro pontile
Nel quale al massimo siamo riusciti a spostare
Denari che avevamo destinato alla previdenza contributiva nell'ampio senso che ho detto verso il mercato finanziario americano perché il nostro non c'è incendi ormai non c'è annuncia in Francia
Le azioni sono poche
E la divisione dei rischi è tale che bisogna diciamo privilegiare il mercato americano sia le obbligazioni anche delle obbligazioni oltreché delle azioni
Quindi dobbiamo vedere questo dibattito che si sta svolgendo in Europa del quale si rende conto anche specialmente con le cifre con i dati in questo rapporto alla luce della unica alternativa
Che conosciamo vera radicale e che ne sia inserita nel nostro sistema perché il dibattito sulla flessibilità comincia negli Stati Uniti nel dibattito sui vari pilastri comincio pure disabili da lì viene il la e noi lo abbiamo seguito questo alla per cui i risultati si comincia a vedere anche quindi e quindi ce ne andiamo a mettere verso un sistema che potrebbe risultare Migliore ma potrebbe risultare pure di un secondo guasto in precedenza con best cioè non avremmo nemmeno almeno quelli sono i padroni del loro destino
Cioè di ministri diminuiscono i loro tassi d'interesse quantifica viaggi nella loro e quando ritengono opportuno e determinano il loro destino noi invece ci facciamo determinare da loro e quindi se ci mettiamo su quel sistema
Siamo alla merce del signor Vespa questo credo che sia già vero però interessante riconoscerlo quando parliamo di previdenza contributiva da queste parti perché non sarà sulla Borsa valori di Milano estivo la previdenza
La previdenza complementare in Italia presso la Borsa valori di New York come ahimè si è già accorto qualcuno che fa la previdenza
Diciamo del secondo pilastro anche in Italia veniamo invece male fosse nostra più utile in questo rapporto come già esemplificato ampiamente il presidente familiari
Ci sono una quantità di rilievi che fanno vedere la peculiarità italiana a Baghdad sono però ogni Paese ce l'abbiamo anche noi allora qual è la peculiarità italiana
Innanzitutto il rapporto a lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi e questo qua lo sanno già tutti però è bene che in questi ragionamenti se nel ripartire
Perché è una caratteristica non sono nostre Giangrande legge all'Argentina dato figlia generano una quantità di altri Paesi che assomigliano a Novi c'è qualità proprio Isma'degli argentini
Senza il fan prova dei vari Paesi meno sviluppati di nuovi ma certamente noi assomigliamo più a loro come diceva il povero sua che a questi tre grande con i quali questo rapporto si è voluto giustamente misurare perché nel sistema monetario europeo dei Paesi con cinquanta milioni più gli abitanti di cui ci siamo
Quindi di gergo dobbiamo fare i conti con una struttura dall'occupazione
è una struttura del mercato del lavoro completamente diversa da quella degli altri Paesi
E con anche il fatto che qui giustamente non si riporta molto perché poco centrale ma che c'entra che le dimensioni dell'economia sommersa sono da noi gigantesche per un Paese sviluppato
E questo comporta l'anno non adeguatezza del sistema l'imposizione fiscale che eredita Luigi Einaudi a specialmente a Maroni specialmente a Bruno Visentini è stato inventato seguendo le orme di Paesi migliori di noi
Cioè con l'idea che quasi tutti siano dei lavoratori dipendenti
Con la percezione alla fonte dalla quale nessuno se voi chiedevate dieci anni fa a un italiano presa a caso
Quanto guadagna al mese quello che diceva quando portava a casa glielo chiedeva da un inglese mi diceva quando prendeva prima delle tasse non dopo l'età chi è che sa qua dovrebbe ricordarsi può forse qualcuno adesso
Ma ricordo
Sono sempre di meno e come abbiamo visto questo rapporto le previsioni sono che saranno sempre di meno per esempio i lavoratori dipendenti del pubblico del settore pubblico vendetta
Canoni dislessia protetti dalle zanzare hanno sempre deve perché il settore pubblico assicurazione
Bene questo vuol dire che il modo di percezione imposto
E anche il modo di percezione del contributo
Deve essere radicalmente riorganizzato rispetto a quello che e l'esempio degli altri
L'esempio degli altri paesi significa errore ci riguardano sempre di
Dei confronti
Europei
E questo continua continua con le differenze nord-sud
Va bene grazie a Biella Gian ha ritenuto opportuno
Piccolo problema di unificando
Le due parti di Germania e quindi siamo diventati un po'più simile al nove quindi loro capiscono però quando dicono il problema e lamiere il il Mezzogiorno
I Laender dell'Est non lo dicono con piacere lo dicono siamo diventati ogni perché perché questa è ma tragedia storica nel nostro Paese e in queste cifre
Di questo rapporto
Questo sì poi qualcosa che emerge è verissimo
E dal quale
Così pure continuando né di fare se la partecipazione delle donne alla forza lavoro
E bassissima e continua a essere il film era bassissimo quando io con l'economia rimasto
La differenza del mercato nella situazione dei disoccupati
No come gli italiani non sono disoccupati sono in occupa negli altri Paesi occupati quelli che hanno perso
E infatti ci sono incontri
Qui ci sono inoccupati gioco
Le donne
E questi perciò spiega no
In Italia sì posso sopravvivere se un conto di
Adeguato
Perché non sedicenti
Stessi vigenti il lavoro non si ritrova perché avete visto in queste cifre Gibernau dottor fa vedere che stanno pagina centodiciassette i motivi del pensionamento
Al termine vanno in pensione giovane età sessant'anni che sento da per tutto il cinquantatré per cento cinquanta sì degli italiani il trentotto dei francesi il dieci
Quindi qui ci si tiene ferme al posto di lavoro perché non ci sono alternative qualche modo cito si può liberare l'impresa perché l'uomo o la donna non finiscono sul lastrico non finiscono in seno alla famiglia hanno dei contributi di disoccupazione adeguati ma perché qui è stato
Perché l'industria era una cosa nuova perché stava tutto crescendo per un periodo molto lungo
Perché abbiamo questa famosa famiglia che e il rinvio mondanità in base e il basso continuo
è un sistema basato quello nostro sociali sulla
Perché altrimenti
Un milione cento mila misurate come parasubordinati io vorrei sapere come fare bravi
E per quanto tempo allora dobbiamo cominciare a fare un altro ragionamento ancor più passatista o futuri le due volte può darsi che siano insieme
E cioè che
Ci siano più generazioni
E invece il nostro sistema sociale diciamo di
I funzionari
E fatto come se ci fossero degli individui perché gli altri quelli sono degli ogni individuo colture qui abbiamo ogni famiglia consumi finivano la casa l'ha comprato papà
E poi tralasciate
E tu se sei fortunato non ce l'ha detto prima è sempre la stessa casa altre case moderne compresi
In Germania voi vedete che a gennaio da gennaio a marzo
La quota dei lavoratori occupanti crolla
Che perché fa freddo e non si fanno le case
Quando ci
Sì ormai
Di contemporanea ragazze sono quelle di Fanfani e le
Ma non è una cosa di ordine quindi abbia un patrimonio del divieto di ritrovarli generazione di persone in questa meravigliosa famiglia
Nella quale poi ogni tanto qualcuno ammazza il padre e la madre che la convivenza è complicata Elena nei paesi non c'è il problema è che ognuno sta a casa sua
Anche lei di questo è fatta la economie signor ministro mi vien
Mi spiace di parlare così diciamo volgarmente impronte di fronte a lei però dell'economia è fatta anche di questo
Vuole altre
Caratteristica del nostro Paese
Emergono da questo
Lo sbilanciamento enorme di alcune abitazioni
Quella dall'agricoltura
Il nostro passato
Però ce ne
Negli altri paesi non c'è perché già è successo quello che è già che stava succedendo qui
Molto tempo prima ed è stato risolto
Poi di nuovo dalla dal bel pagina centodiciassette
Queste famose invalidità e malattia ve la ricordate il dibattito su questi RAI che stanno sembra male le pensioni di invalidità lei mi pare che non vi ha tanto per i numeri quelli che stanno male
Sono i tedeschi che c'hanno il venditore virgola nove per cento di pensionamento ammalati valida i gli inglesi non c'abbiamo il cinque virgola due per cento tradizionale
Quindi quella retorica che ci ha accompagnato per una diecina d'anni su tutti questi invalidi falsi trappole retta però poi vediamo che magari molto preoccupante se i nostri sono pure falsi e quella germanica mancare perché Oriente ammanettano mare sessant'anni e in Inghilterra anche a Venezia siamo certi tempi quando facciamo dal folklore Daniele
Occorreva lega molto almeno però mi sembra che da queste cifre non le sia molto appoggiato al quindi diciamo concludendo perché io non non voglio diventare eccessivamente del Polo floricolo io stesso direi
Questi sono gli elementi che io ho letto in questo splendido rapporto se ci fosse stato come a un sia l'anno prossimo pezzo una parte del rapporto dedicata anche alla sanità avremmo avuto un una serie di altre caratteristiche italiane
Estremamente interessante e qui di poter commentare
Proprio il professor Petronio
Anch'io non mi sono occupato se non marginalmente temi che sono trattati in questo rapporto però mi sono quanto ditemi meno rilievi divertenti di quelli disoccupato Marcello De Cecco Acierno quel particolare tipo sistema tribù di una cosa allegra però c'entra molto con rapporto soprattutto con alcune prospettive che vengono qui delinea
Un partito però però con l'ultima considerazione faceva Marcello De Cecco cioè sulla struttura del rapporto se posso così visto che se non rapporto che spero possa
Con una certa frequenza
Comincerei con provare a fare alcune osservazioni e suggerimenti moduli di presentazione del rapporto proprio perché la varietà e la complessità dei temi trattati
Il nome
Tutto si va da un primo capitolo sui temi della crescita diseguaglianza a livello globale nel mondo intero
E poi la diseguaglianza tra Paesi all'interno dei Paesi tra Regioni i tra individui
Non c'è neanche alla distribuzione funzionale tra redditi capitale da lavoro e quindi c'è un materiale enorme
E in piumati leale enorme arricchito da quasi dieci pagine di fitta bibliografia quindi è una miniera questo
Però forse in modo presentazione potrebbe essere in parte modificato nel senso che ci sono molte affermazioni che sono di un impatto notevole e vengono poi qualificante
Che lo sviluppo del genere diseguaglianza
è vero in certi periodi
Spesso la diseguaglianza si verifica ossia cresce anche in assenza di sviluppo
Diciamo e qui ci sono tutta una serie di questioni molto rilevanti ripeto quelle tra rapporto tra distribuzione tra paesi regione all'interno dei Paesi all'interno dei singoli Paesi si può
Sulla diseguaglianza
Diversi Paesi ma si commenta quello all'interno dei singoli paesi non è detto che cresca
Necessariamente lo sviluppo ci sono modi diversi di misurare l'argomento allora come si può utilizzare meglio
Forse inserendo come ormai fanno Monti rapporti
De di quadri in cui si richiamano alcuni posizioni diverse
Appunto come contro un piano l'andamento delle diseguaglianze l'intervento di redistribuzione dei poteri pubblici nei vari Paesi ma un riquadro che faccia uso anche per il racconto del considerazioni che ha fatto spesso sembra confrontando Cina India fa non sono due piccoli paesi dei Paesi importanti
Dove e migliorata di più come faccio a misurarla vi saranno solo in base al reddito
Grazie a livello di istruzione di base le capacità
Quindi direi un impiego in questo modo potrebbe equilibrare meglio sfruttare e consentire anche appunto al rettore meno attento di perché altrimenti giorno affermazioni poi qualificate dalla disponibilità dei dati dai modelli interpretativi diversi e questo credo un primo punto è un altro collegato proprio all'aspetto che qui viene sostenuto in tondo il sistema previdenziale avvolto non soltanto le funzioni
Tipiche previdenziali al volto anche funzioni che Nantes ripensi coinvolte da altre voci della spesa sociale ma
Lotta la figlia
Hanno bisogno di altri amici occupazione
Sì onestà istruzione cioè una serie di compensazione magari a livello familiare come dice Marcello De Cecco allora ecco
Non dico sostituire il capitolo sulle tendenze della diseguaglianze crescita a livello mondiale mettendola come prima paragrafo a quello sull'Europa che certamente ci interessa
Tu sociali in Europa con uno che affronti in gli altri temi dello Stato sociale diversi dalla previdenza che qui sono pure toccati in varie parti del punto condita per indicare le tendenze presenti nei Paesi europei che certamente sapere che ci interessa
Peculiare alcune proposte che qui vengono formulate che caro più avanti
Tenga conto appunto delle peculiarità italiane anche nella materia appunto della tutela della disoccupazione dato della salute e così via
Credo che forse
Più più rapporti
Ecco però detto questo siamo la sostanza del rapporto sembra con
E alcune affermazioni appunto che sono state dette in parte già richiamati anche nella produzione che ha tanto presidente
E sono da condividere
Insomma come dire nel senso che sia i criteri definanziamento
Dei sistemi previdenziali
Ripartizione a capitalizzazione
Via intermedia e mi ha sia i sistemi di commisurazione
Della delle prestazioni retributivo
O contributivo
Anche lì con
E in fondo sono tutti colpiti
Fenomeni che sono messi in luce possedere quattro mi fa un po'a un vincolo conta
Cioè nelle in primo luogo dal
Ritiro perché da un vincolo di bilancio imposto dall'appartenenza all'europee che secondo me rende poi discutibile anche alcuni confronti statistici poi Giuliani Citterio è un sostanzialmente tre fattori di buon senso l'invecchiamento alla popolazione cioè i fattori demografici
Tizio
Hanno le lettere
Le la concorrenza Attis
Attesi all'interno dei Paesi
Autonomia
Autonomia però vincolata dal fatto che cittadini appunto vedremo come le imprese soprattutto possono muoversi liberamente capita
E dai nelle modifiche di tipo strutturale in materia di occupazione che sono trattate nella torta cosa accade più contro occupazione in prospettiva impossibilità di garantire certi lavoratori livelli minimi di reddito come trattamenti pensionistici
Allora vediamo mento brevissimamente questi quattro fattori che comunque al di là delle discussioni che possiamo fare
Sistemi di finanziamento i criteri di commiserazione prestazione annuncio prendiamo i vincoli di bilancio ecco qui per un confronto e spesso è semplice ma in Italia la spesa sociale e più in basso della media europea
Per la più bassa anche la spesa per la difesa più spesa per l'istruzione
Qualsiasi spesa
Perché siccome la pressione tributaria lievemente più alto
Io
Da quanti anni inascoltato ha proposto un entro il criterio di confrontare pesa perché altrimenti non se ne esce noi abbiamo accettato comunione non
Due
Il primo quello che
Perché ci conviene temiamo che ci convenga avremmo onorato il debito accumulato negli ultimi quarant'anni e quindi avremmo pagato interessi su quel venderlo
Quello che noi abbiamo spesso per interessi che circa sei e mezza
Se ne sei punti di PIL la media europea intorno un tre tre diciamo abbiamo tre punti
Scherza e pagare per interessi ogni anno come abbiamo scelto di onorare
E secondo abbiamo assunto in vincoli che deriva dal patto di stabilità cioè di un certo salto di bilancio tendenzialmente pareggia ma comunque quello che studia
Sotto queste lune possiamo ripartire questi tre punti in più
Non è spesa per interessi o i minori spense mettiamo che lo risolviamo ugualmente su tutte le voci di spesa avremmo che per tutte le voci di spesa pure l'odierna la spesa italiana che è più bassa di quella europea distruzione Piemonte perché se è opportuno farlo uniformemente
Per dare voci di spesa questa una scelta politica tra alla fine con o
Diciamo due un po'meno più bassa e quant'altro non sarà poi
Oppure dovremo Rutelli e di farlo attraverso una maggiore pressione tributaria e qui veniamo all'altro vincolo che quello della aumentata concorrenza fiscale e anche questo è un fenomeno nuovo
Un paese come l'Italia in particolare di un fenomeno particolarmente pericoloso dota
Quella che da un altro lato è una fortuna lampo volume di accumulazione del risparmio Marcello De Cecco ha detto prima si investiva il botto oggi attraverso i fondi comuni anche internazionali una parte questo risparmio investito alla Borsa di New York
E quindi insomma si muove facilmente
Questo timore ma ci metteva a meno di dieci anni
E con l'apprendimento e l'idea che cadono altre barriere e quindi è un fenomeno nuovo questo va tenuto presente e va tenuto presente perché non è un fenomeno facilmente compra stabile
Questo significa che se va si andrà così tende ad andare un po'in tutti i Paesi OCSE in Italia dalle linee generali regia di riforma tributaria verso una riduzione della progressività cioè della redistribuzione che avviene attraverso il prelievo e quindi significa scaricare più sul la spesa sociale uno quanto obiettivo redistributivo che il governo si proponga
Si va verso il posto è più di tipo generale e quindi meno differenziati che consente meno selettive che consentano meno deduzioni detrazioni per casi particolari che siano molto più grossolane diciamo e quindi che cioè usino meno forme di far più e si va verso tendenzialmente salvo appunto accordi al momento perseguiti da lungo tempo ma non ancora avviati a qualche soluzione si va verso una tendenziale riduzione Santo perdita di competitività che poi si può giocare sulla composizione però insomma immagino punta molto
Allora anche questo significa prevedo per alcune proposte che io ritengo ragionevoli in prospettiva dilemma non carichiamo sui soli Vedior lavoro in finanziamento dello stato sociale ma anche del
L'iniziale il problema e in queste condizioni diventa estremamente difficile
Spostare su un sistema tributario nelle attuali condizioni di ripeto dei il accresciuta concorrenza fiscale
Che Ftc perito affinché non si riesce a controllarlo livello più
Sono i fattori strutturali diciamo quelli demografici e quelli occupazionali non mi soffermo te sono trattati monto ampiamente e di relitti danno un quadro preoccupante proprio tenendo conto di questa
Diciamo del patto che vanno rispettati il vincolo di bilancio il vincolo imposto che deriva dalla concorrenza fiscale e quindi la possibilità di modificare le forme di finanziamento questo rende difficile rispettare quelle sono tre difficili sostenibilità del sistema previdenziale l'Italia una quella sostenibilità finanziaria qui si dice
Giustamente nel rapporto ma tomba non c'è un problema immediato di sostenibilità finanziaria in fondo le riforme fatte negli anni novanta
Hanno acconsentito ritenere che il sistema e sostenibile finanziariamente ce ne sono alcuni problemi alcuni anni dipende dall'ipotesi di crescita che si fanno
Produttività i tassi di attività di partecipazione delle donne al lavoro
Sì sì aiutasse gli obiettivi di Lisbona ci si avvicinasse proponente non è il problema non è oggi in primo luogo abbia a preme da tempo viene sostituita finanziare gli altri due sono i problemi di sostenibilità sociale che è poi complessa qui viene trattato prevalentemente la seguente da soldati in termini di distribuzione dei livelli monetari diciamo di prestazioni o di redditi
E però c'è una la sono d'accordo che alcune discussioni sul sostenibilità sociale in termini di ripartizione di oneri tra generazioni presenti e future tra però insomma ci sono apparsi che non possono essere non brevi transizione in cui una qualche spostamento di onere
Sia tra classi generazioni diverse e quindi questo è un altro elemento di faccio tant'è che quindi tra classi di reddito tratti classi di età chiamiamole
E anche tra categorie oltre che territoriale ecco indicatori territoriale che si è detto prima defraudato anche nella relazione da me
L'indicazione un po'diverse e contraddittorie perché anche lì distribuzione cioè quanto sia lo svantaggio relativo poi però ecco Mezzogiorno
Però recuperato il settore misuriamo il prodotto del Mezzogiorno e questo mette in luce al punto che la sostenibilità sociale gelando istitutiva giusta non solo in termini di di trattamenti monetari di rituali ma anche in termini appunto di categoria di classi di età di are territoriali e anche lì Ettore dell'aggiustamento che con un aumento delle della mobilità
Della
Almeno per alcune artiche magari in futuro rapporto si terranno ruolo delle dei governi regionali e locali nel fornire prestazioni in materia sociale e risulta
Molto differenziato cioè può non necessariamente ridurre le dice guardate
E l'ultimo e la sostenibilità economica cioè la sostenibilità economica forse una rarissima più attenta dei modi di commisurazione delle prestazioni e dei modi di finanziamento
Delle tecniche vestiranno
L'offerta di lavoro l'offerta di risparmio
Modo di organizzare le attività produttiva la stessa scelta tra piccola i media impresa tra sommersa diciamo semi sommerso le piena immersione ecco forse questo è abbastanza importante cioè la sostenibilità economica e gli affetti in termini di competitività del sistema economico e di incentivi all'Investimenti e hanno occupazione palese
Quindi qui
Io credo che vadano considerate assieme questo testo si limita in questo rapporto ci sono
Spazi
E numerosissimi tanti elementi permette di assieme ecco io non ho trovato a farlo mi riprometto di fatto ciò presto inseriti appunto indicazione di pagine però credo che sia abbastanza interessante provare a farlo non so quello che vediamo fuori cioè e se valutando da questo punto di vista
E vero che questi problemi di sostenibilità finanziaria distributiva sociale ed economica si pongono indipendentemente dal TAR perché siccome derivano appunto da fattori oggettivi esterni
L'invecchiamento della popolazione la goccia ma concorrenza fiscale che deriva dall'integrazione il vincolo di bilancio che comunque ci sono qualunque se uno sceglie ripartizione a capitalizzazione
Retributivo contributivo cambia poi ci sono finalmente però ecco seconda alle risposte che si danno può darsi che
Queste misure ripeto la prima è meno importante esso si limita a finanziare una società sociali e distributive a quella economica possano
Risultare
Non radicalmente ma in parte
Quindi il il patto che non dipenda dai sistemi di finanziamento che sistemico vivere non significa che questi non susciti tutto che naturalmente vanno esaminati e vanno esaminati tenendo conto perché tendenze che ci sono in Europa negli altri aspetti diversi dello scudo la spesa sociale diverso la spesa previdenziale prodotto interamente anche della quindi il
Il punto è che
Forse
Però non ho verificato si può essere d'accordo nel patto di il messaggio tranquillizzante in effetti c'è però che insomma ecco forse andrebbe un po'più verificato sulla base delle stesse indicazioni personal computer
Io su questo mi fermerei sperando appunto di riuscire io stessa ma comunque credo che ognuno possa utilizzando
I dati contenuti questo rapporto affascinante di questo legame fra i radicali da parte agli autori del rapporto
Adesso Cardone suggerimenti dei quali terremo conto nella stesura del numero due è chiaro che il numero uno contava il fatto di essere il primo rapporto sia stato facile nella introduzione abbiamo già anticipato che nel secondo numero tratteremo problema della sanità la parola al professor giudica
Grazie molte
Ma
Abbiamo fatto circa un'ora e mezza di parole
Io cercherò di essere il più possibile Brehme anche perché così qualche volta decapitato
I ministri parlassero prima e poi se ne andassero lasciando la platea metà invece grazie incinta alla grazie al Ministro Maroni anche cortesemente parla dell'ultimo abbiamo il privilegio di avere la platea ancora tutta piena e questo così merita un premio io parlerò poco
Nonostante il rapporto rapporto complessa come ha detto Marcello De Cecco come ha ripetuto Pedone e meriterebbe molti con
Mi limiterò a fare qualche considerazione
La prima la prima considerazione è benvenuta rapporto un appuntamento di questa natura un approfondimento su distribuzione redistribuzione del reddito mancava da qualche tempo se ne faceva portavoce il CNEL fino a qualche tempo fa
Poi arrivo orientato il suo approccio il suo approfondimento in modo molto più parziale
Se ne fa portavoce per qualche aspetto la commissione sulla povertà
Se ne fa portavoce Perrier aspetti degli impatti delle misure della finanziaria l'Istat nel suo rapporto annuale ma sono così contributi tutto sommato abbastanza parziale il fatto che c'è questa occasione
Deve essere salutato secondo me
In modo molto lusinghiero ecco
Complimenti all'Inpdap decida un'occasione di riflessione di questo
La seconda riflessione e che il rapporto si allarga sullo scenario europeo e internazionale che si allarghi sullo scenario europeo quasi fatale
Occorre termini paragone e i confronti si fanno possibilmente con i soggetti con i quali ci possiamo confrontare e quindi tipicamente con lo scenario europeo
Ma questa apertura sullo scenario internazionale
Forse seppure i dati siano di qualche tempo addietro così richiamano implicitamente
Una delle cause profonde delle turbolenze che viviamo e quindi credo che felicemente
Non so se consapevolmente oppure no perché questo rapporto credo che sia stato costruito da lontano non è stato costruito certamente negli ultimi due mesi ma consapevolmente oppure no richiama alcune cause profonde delle turbolenze alle quali stiamo assistere
Altro un'altra riflessione
Così positiva deriva dal fatto io prima di fare il mestiere che faccio adesso hanno fatto un altro
E che mi portava a vedere la così la esperienza dell'Inpdap dal punto di vista dell'apporto conoscitivo e dell'apporto di informazione in modo negativo
Lo confesso è un modo molto schietta perché era il soggetto fra gli enti previdenziali maggiori che portava il minor apporto conoscitivo a queste problematiche il fatto che invece così si presenti con un rapporto annuale che prometta dei seguiti è un fatto da così valutarsi in modo fortemente positivo
Un suggerimento darei nasce perché la la la quando ha visto l'altro volumetto che c'è stato anche è annunciato dalla Presidente familiari o ha avuto un sobbalzo di felicità dicendo beh ci dà ci sta anche questo poi però sfogliando l'ho visto
Che ci stanno troppe poche informazioni per capire alcuni fatti della gestione dell'operatività dell'Inpdap se dovessi dare un cedimento credo che una parte del rapporto o un approfondimento specifico ma molto maggiore di quello che viene prospettato nel quaderno dovrebbe essere fatto in questa direzione
Non
Ho promesso un intervento breve spero di mantenere questa mia promessa proprio mi soffermerò proprio su questo aspetto della disuguaglianza nel mondo e delle tendenze recenti e poi richiamerò qualche
Qualche
Considerazione sull'emergere anche per il nostro Paese di nuove caratteristiche dell'equità
Non tutte presenti nella riflessione che ci viene presentato
Disuguaglianza nel mondo
Disuguaglianza nel mondo i dati che ci vengono presentati nel rapporto sono dati basati su analisi nel cross section per Paese degli anni novanta
Con evidenze abbastanza drammatiche
Perché fanno vedere che nonostante le potenzialità cresciute e le opportunità che vengono dalla crescita economica l'aumento delle risorse che sono destinate alle politiche retributive distributive
Il progresso tecnico e della medicina la diffusione dell'istruzione maggiore le politiche di cooperazione ciononostante si incivile
Troppo poco molto poco sulle disuguaglianze che emergono a livello mondiale
Ora questi studi che si basano su dati aggregati per Paese ovviamente prestano il fianco a critiche tuttavia un gruppo di lavoro internazionale sta lavorando da qualche tempo sul dati micro relativi a un centinaio di paesi e le evidenze che vengono fuori
Con tutte le difficoltà di aggregare di fare una distribuzione mondiale dei redditi no con tutte le difficoltà che ci sono le conversioni le parità di potere d'acquisto figuriamoci ma alcune evidenze sono chiare
Alcune evidenze sono chiare intanto che la disuguaglianza elevatissima ed ovviamente molto più elevata se si fa soltanto la conversione in dollari rispetto a quella a quella in parità di potere d'acquisto e queste occhio
La seconda è che i tre quarti di questa disuguaglianza fra Paesi deriva non da differenze all'interno del Paese ma da dalla differenza fra livelli di reddito fra i Paesi il che la dice lunga vuol dire che poveri e ricchi non vengono quasi mai a conoscenza se tre quarti questa differenza questa disuguaglianza deriva dalle differenze tra paese e non all'interno del Paese
Siccome questa analisi è croste orale si fa vedere anche un minimo di evoluzione
Si capisce anche che la disuguaglianza non va diminuendo
E questa è un'evidenza che esisteva anche nei dati diciamo così aggregati di paese
E non va diminuendo per tutti e due i fattori causale
Aumentano le differenze c'è minore crescita dei redditi nelle aree rurali del mondo rispetto a quelle avanzate
C'è un allargarsi differenziali anche a livello di singolo Paese pensiamo alle differenze che via via Emerico nel modo più clamorose fra realtà
Favorite meno favorite rurali e urbane Incino inizia per citare due Paesi che sono stati pure revocati
Non faccio casualmente questa riflessione internazionale che ci porta anche lontano dall'ambito in cui ci stiamo dibattiamo dibattendo in questo momento non le faccio casualmente perché
A fronte di questo messaggio sostanzialmente preoccupante che viene da questi dati le implicazioni per le politiche sociali e per le politiche pubbliche in generale sono differente
Cioè la articolazione è forte
E qualche volta si capisce questo bene se si fa riferimento ad alcuni Paesi che stanno sperimentando modificazioni profonde come sono quelli cosiddetti FS un format performances obiezioni
E allora li si vede che in alcune realtà come Russia Azerbaijan
Non c'è stata un recupero di uguaglianza ma c'è stata un forte aumento della disuguaglianza
E in altri paesi di quell'area che hanno portare avanti politiche sociali differenti invece la disuguaglianza diminuita
Questo vuol dire che la politica sociale fa la differenza
Ovviamente ho estremizzato questo tutto di riflessione ponendo nessuna prospettiva che la prospettiva di confronto mondiale ma la differenza la può fare anche da noi anche nel nostro contesto a variabilità estremamente più limitata
Dicevo che la seconda riflessione più dettagliata che volevo fare e l'emergere di nuove equità
Certamente la redistribuzione del reddito attiene avvenuta storicamente fra generazioni all'interno delle generazioni all'interno del ciclo di vita ma oggi rivisitando anche questi tre aspetti emergono altre
Esigenze equitativa e altre esigenze di equità
Fra generazioni certamente le misure che sono state adottate recentemente complottano in questa direzione tuttavia
Ed è bene che l'Inpdap si soffermi il prossimo anno sui sistemi sanitari invecchiamento della popolazione pone problemi di equità intergenerazionale anche sul versante delle prestazioni sanitarie non soltanto sul versante delle prestazioni pensioni
Equità orizzontale
Abbiamo sempre pensato a una equità che lo tasse contro la povertà e l'esclusione sociale oggi è stata evocata sia dal presidente familiari sia nel due in altri interventi la
Redistribuzione l'equità fra coloro che beneficiano di carriere lunghe e continue e coloro che beneficiano di forme precarie di occupazione che è un problema che in ogni caso dovrà essere affronta
Si è parlato di
Sì si è storicamente pensato alla
Equità all'interno del ciclo di vita individuale no tentando di perequare
La il reddito di perequare la situazione all'interno di un ciclo rivide individuale
Ecco oggi credo che questo problema si presenti in modo anche differente rispetto al passare
Altre forme di equità
L'equità
Di genere
Questo evoca un altro problema forte equità di genere vuol dire l'equità ovviamente fra uomini e donne
Se una prestazione e di tipo monetario o una prestazione di servizio reale e questo fa molta differenza fra maschi e femmine data la distribuzione dei carichi di lavoro per dire no se c'è all'interno di una famiglia una persona portatrice di handicap se si dà una prestazione monetaria a sostegno di quella famiglia il cariche sulla domanda
C'è poco da fare una divisione del lavoro all'interno dalla famiglia si sieda una prestazione reale e forse si portano più donne sul mercato del lavoro come così invitavano affare sia al professor Pedone sia al professor De Cecco un attimo fa
Inutile così evocare l'equità territoriali io l'avvocato a livello planetario ma anche a livello nazionale credo che questo sia un problema importante
E credo che la forte il forte flusso di immigrazione straniera nel nostro Paese ci obblighi a superare a varcare qui limiti Stella nostro scenario nazionale
E nuovi vita sono certamente un punto di orientamento per le riforme ci si appresta a fare oltre a essere lo stato in qualche misura per le riforme che sono state fatte fino a questo problema
Azione professor viene ringrazio tutti i relatori perché allora affrontato da diversi angoli visuali questo rapporto ringrazio anche per le critiche che sono state benevole
Dei le quali terremo conto e quindi un maggiore impegno per il secondo rapporto non abusare ulteriormente della pazienza del ministro subito la parola
Non vorrei che in questo rapporto
Dove non c'è da parte della salute vi siete riservati l'anno prossimo per vedere che effetti fa l'aria condizionata sui relatori
Da ministro anche della salute per tre giorni a una piccola competenza
A me pare è un documento importante questo rapporto annuale
Entrerà stabilmente nella mia libreria la mia biblioteca
Come punto di riferimento
Perché un rapporto serio approfondito
Mi pare non viziato da
Non dico pregiudiziali ma orientamenti
Che in questa materia in tutte le materie ma in particolare la previdenza quando si passa si parla di che cosa sarà il futuro sono spesso condizionanti le analisi che uno fa
Mi pare importante significativo che sia stato adottato il metodo della comparazione degli altri sistemi europea dei più significativi
Soprattutto perché vengono parametrati
I vari sistemi in modo tale da rendere comprensibile comprensibili e pensabili le analogie e le differenze tra i vari sistemi e questo era un compito tutt'altro che scontato all'inizio qui è un contributo importante in un momento in cui
Il governo e le parti sociali stanno cercando di definire i tempi e i modi di una riforma del sistema del welfare
Che riguarda il mercato del lavoro che riguarda la previdenza che riguarda la sanità con la salute
Parallelamente ad un processo di riforma istituzionale più ampio che trasferisce poteri che fino a ieri o l'altro ieri erano saldamente nelle mani del governo centrale ai governi di venti regioni
E ai governi di otto mila comuni oltre che vive oltre cento province
Il che determina di per sé una complessità difficile da gestire
Perché come naturale non c'è
Opinioni
Condivise
Su sul cento per cento
Su tutti questi argomenti all'interno del Governo centrale figuriamoci all'interno nel panorama delle venti regioni
Però questo è uno sforzo che dobbiamo fare e che non possiamo rinviare siamo chiamati a fare essenzialmente da una serie di motivi tra cui non c'ero dico subito
Il problema della sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale per i almeno per i prossimi vent'anni o trent'anni
è uno dei temi che ricorrono ma non è il motivo che ci spinge ad affrontare un tema così complesso prefigurando la riforma del sistema
Ci sono comunque delle criticità
Dei vincoli
Che sono davanti a noi e che sono
Su di noi che derivano dal come è stato ricordato dall'appartenenza all'Unione Europea potrà che l'unione monetaria
Gli obiettivi dalle raccomandazioni che l'Unione europea fa sempre più spesso che la Commissione fa sempre più spesso
L'approvazione di norme di legge di regolamenti di direttive europee che dopo l'ultima modifica costituzionale diventano legge senza neppure più passare dal vaglio del Parlamento
E che da qualche tempo a questa parte riguardano sempre più spesso
Argomenti che fino a poco tempo fa non erano mai stati trattati Oscar non era mai stati trattati con grande approfondimento da parte dell'Unione europea cioè i temi del lavoro
E i temi della
Sistema previdenziale
Più aumenta più avanza al processo di integrazione politica o socio economica dei Paesi dell'Unione europea e più fatalmente saremo chiamati dall'Unione Europea dalla nostra partecipazione all'Unione europea che si vogliono a trovare forme di
Omologazione di questi sistemi
Non perché ce lo imponga la legge ma perché ce lo impone il fatto di rimanere competitivi di non perdere competitività
Se abbiamo un mercato del lavoro
Rigido e costoso
E se abbiamo un sistema previdenziale insoddisfacente per i più e altamente costoso per le casse dello Stato fatalmente il Paese perderà competitività il che significa delocalizzazione dell'impresa e quelle che potranno ed è un processo già in atto è già in corso
Che significa
L'avvento in Italia
Di multinazionali di altri paesi che significa l'attuazione
Nel giro di breve tempo della direttiva sulla Società europea che prende per esempio che prevede norme dirette anche in materia di rappresentanza e di partecipazione dei lavoratori
Alla capitale dell'impresa e alla gestione dell'impresa
Sul quale noi siamo ancora molto arretrati allora la necessità di metter mano senza pregiudizi né pregiudiziali
Al temi della riforma del mercato del lavoro della riforma del sistema previdenziale della riforma del sistema fiscale
Ci viene data dalla necessità di mantenere un elevato tasso di competitività all'interno della dell'unione europea
Quindi ogni contributo che viene dato per capire con lo sforzo di capire come funzionerà
Il sistema attuale quali squilibri ci sono
Quali correttivi da fare in in prospettiva di un sistema più equo
Parametrato agli altri sistemi europei è certamente utile
E benvenuto
In Italia la fotografia dello stato sociale del welfare è quella che risulta dalla rapporto che fotografa problemi che conosciamo da tempo lo squilli di squilibri tra Nord e Sud non solo del mondo ma anche dell'Italia
Un sistema previdenziale che praticamente al cento per cento pubblico
Di una percentuale astronomica di lavoro sommerso
Secondo alcuni rilevatore europea arriva a superare il venticinque per cento del PIL
Che è un'astrazione di risorse spaventosa
Le al mondo dell'economia non alle casse dello Stato al mondo dell'economia
Ci impone di intervenire ci impone di intervenire in profondità con riforme strutturali
Non con piccoli aggiustamenti
Tenendo presente
Di occorre fare tutto in un quadro di conto di compatibilità finanziaria e di compatibilità sociale
Il giusto mix tra l'una e l'altra non è sempre facile da raggiungere
Noi ovviamente come Governo abbiamo compito la responsabilità di prendere le decisioni decisioni che spesso o che qualche volta non sono grande direi che non sono mai gradite da tutti non c'è sempre qualcuno che è d'accordo e qualcuno che non è d'accordo ma non è detto che lo decisione più giusta sia sempre quella che sta in mezzo cioè la decisione di mediazione comunque e costante su tutte le questioni
In particolare per quanto riguarda il sistema previdenziale
Io credo che
Come è stato citato nella relazione Presidente
Lo studio che abbiamo fatto come ministero che va sotto il nome di rapporto della Commissione Brambilla
Sia uno studio fatto
Con grande attenzione e che dice alcune cose importanti dapprima è che le previsioni di risparmio di spesa previdenziale
Previste stabilite dalla legge Dini per il periodo novantacinque due mila e uno sono state conseguite questo il primo punto si potrà dire che il risparmio
Previsto era troppo poco si potrà dire che è insufficiente
Ma il dato è che ciò che la legge Dini aveva previsto come risparmio di spesa in attuazione della legge stessa è stato conseguito
Il rapporto della commissione Brambilla dice che
Stando così le cose sarà conseguito anche risparmio di spesa dal due mila uno due mila cinque
E che si avrà
Si cominciano ad avere problemi a partire dal due mila dieci con picchi attorno al due mila e trentacinque
Va bene guardare al futuro però mi pare che siamo in una prospettiva
Che è forse ottimistico considerare
Gestibile da qui al due mila e trentacinque è bastato rete l'abbiamo visto tutti
Un episodio l'undici settembre per sconvolgere le economie mondiali non credo che sia serio impostare oggi
Una qualsiasi riforma ma avendo come obiettivo temporale due mila trentacinque neppure due mila e due ma certamente non entro nelle trentacinque
Allora se è vero che i conti previsti i risparmi di spesa previsti dalla legge Dini almeno fino al due mila dieci dicono che non c'è una situazione drammatica
Io credo che sia utile riformare il sistema
Ma non per garantire una sostenibilità finanziaria tutti i costi perché la sostenibilità finanziaria cioè
Quindi non è un problema di tali
Non è un problema di ridurre
Alle prestazioni non è un problema di eliminare o di accorciare o di accelerare
I percorsi
Sulle pensioni di anzianità sulla un mini sugli aumenti contributivi delle varie classi
Previsti nella legge di si potrà dire che è iniquo o che non è giusto che fino al due mila otto
Lavoratori che non hanno sessantacinque Vienna Ninetta possono andare in pensione di anzianità sono opinioni
Ma questo intervento
Non è richiesto da ragioni legate alla sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e quindi diventa
Una questione di valutazione se sia giusto no
Non essendo richiesti interventi di questo tipo io non credo che nel cuore che siano necessari
Non credo che sia necessario farlo
è necessario fare un'altra cosa invece perché se andiamo a vedere la qualità del risparmio oltre che la quantità ci accorgiamo di alla così importante che il risparmio avvenuto
Complessivamente
Ma si è conseguito per due motivi principali primo perché non sono stati spesi gli incentivi previsti
Il varo
Della secondo pilastro della previdenza integrativa non si è speso praticamente nulla la previdenza integrativa il secondo pilastro ma non è partito
Il sistema previdenziale italiano rimane quasi totalmente un sistema previdenziale pubblico
Gli incentivi stanziati i provvedimenti presi non hanno avuto effetto è chiaro che non risparmia dispensa che è un risparmio negativo perché non è servito a far funzionare
Il sistema previsto dalla legge di nel secondo dall'esplosione dei cosiddetti co.co.co. cioè i collaboratori coordinati e contenere continuativi che hanno raggiunto i due milioni
Che sono un'invenzione del sistema italiano che è il massimo della flessibilità in termini contrattuali
E il massimo del risk
In termini previdenziali perché
Oltre la metà di questi rapporti sono
Tenuti da persone che sono già in pensione o che sono vicini alla pensione che non conseguiranno mai quindi un trattamento previdenziale in base a questi contributi quindi come si sa dalle mie parti è tutto grasso che cola
Per l'INPS ma anche questo è un'anomalia del sistema
Allora a correggere le anomalie senza introdurre ulteriori elementi di rigidità nel sistema
Del dei contratti altrimenti andremmo in senso esattamente contare ma corro correggere le anomalie e correggere gli abusi che vengono fatti in questo mondo in questo mondo delle collaborazioni coordinate e continuative
Ma soprattutto ed è questo l'obiettivo strategico
Della riforma è sempre evidenziare non ce ne sono altre far decollare la previdenza integrativa a quella che io preferisco chiamare la previdenza alternativa rispetto a quella pubblica è il pensiamo scherma degli inglesi
è il secondo pilastro
Che consente o consentirà se disegnato bene anche
Una riduzione Dale contributi del sistema pubblico
Perché in questo caso è vero che il lavoratore contributivo diciamo così prenderà una pensione inferiore ma questo sarà compensato dalla pensione integrativa
Io non sono tanto d'accordo l'unica cosa su cui dissento
Nella distinzione tra lavoro tipico lavoro atipico i lavoratori atipici
Considerati precari
Il vero lavoro precario il lavoro nero e qual è il lavoratore non ha alcun diritto una diritto alle ferie non ha diritto i minimi retributivi non ha diritto al licenziamo a giusta causa e oggi e ha giustificato motivo
Quello del lavoro precario al cento per cento che ne dobbiamo combattere i lavori i contratti diversi dai contratti a tempo indeterminato
Angolo il contratto i contratti tipo a cui far riferimento questo lo dice l'Unione europea questo lo dice il Governo nel libro bianco sono una parte importante ma non
Più e non può più essere l'unica parte
Del mercato del lavoro gli altri contratti a tempo indeterminato i contratti a chiamata il lavoro interinale sono contratti di lavoro che non hanno la durata per tutta la vita ma questo non deve essere percepito
E mi pare che una ricerca recente analisi delle ACLI indagine delle ACLI dimostri che tra i giovani non è percepito come lavoro precario
Se mai percepito come l'opportunità di svolgerà i lavori diversi una sfida a se stessi io devo essere così bravo darà una contenta armi di un lavoro fisso per tutta la vita con un basso reddito dietro la stessa scrivania
Se lo vediamo così come un'opportunità
Allora la smettiamo di litigare su che cosa sia
Il contratto privilegiato i contratti atipici contratti precari e sposiamo impegnarsi tutti a disegnare un sistema previdenziale che tenga conto dell'evoluzione del mercato del lavoro che tenga conto di quello che sta succedendo in Europa di quello che succederà anche nel mercato italiano
E non parlo solo della new economy per disegnare un sistema previdenziale che tenga conto di queste differenze
Per fare questo ripeto l'obiettivo vero fondamentale della riforma deve essere quello di trovare il modo per far decollare la previdenza integrativa
Quindi no ad un risparmio di spesa a tutti i costi
Perché anche se il ragionier Monorchio non è totalmente d'accordo con me io dico che non serve non è la l'urgenza oggi
Sì ad una riforma del sistema previdenziale che senza inutilmente colpire
Coloro che si aspettano in base alla legge Dini di andare in pensione
Favorisca
Perché ancora voglia di lavorare
La permanenza nel mondo del lavoro a cinquantasette anni si è troppo giovani per andare a lavorare per andare in pensione può anche darsi può darsi che cinquantasette o cinquantotto anni un lavoratore decida
Che l'ora di andare a pescare tutto il giorno e nessuno riuscirà mai a trattenerlo può anche darsi che un lavoratore decida invece di andare in pensione perché ha paura di non prenderla più
Allora stabiliamo un sistema
Per cui
In incentiviamo
Questi lavoratori a rimanere al lavoro
Gravando meno sui conti dello Stato attraverso un sistema di incentivazioni che ne abbiamo definito e che abbiamo
Studiato
Che può essere a mio avviso l'unico intervento possibile deve essere l'unico intervento possibile sulle pensioni di anzianità
Utilizziamo le risorse esistenti accantonate e parve precipua modo del TFR
Per finanziare la previdenza integrativa
Questo è il secondo pilastro vero questa è la sfida a cui sono chiamati alle parti sociali per il resto mi pare
Non ci siano per quanto riguarda Steno previdenziali grandi divergenze accantonato aprono delle pensioni di anzianità
Su questo c'è il dibattito aperto
Ma questa è la vera sfida
Già oggi io lo dico mesi Confindustria quando mi dicono
Confindustria non metterà mai a disposizione il TFR se non a certe condizioni già oggi dico
Per i lavoratori assunti da gennaio novantasei il TFR non è già più nella disponibilità dei datori di lavoro lavoratore può utilizzarlo
Il problema è che finora non l'ha utilizzato come è stato rilevato anche dalla
Dall'intervento del presidente
Perché non ci sono incentivi perché non c'è una spinta perché il datore di lavoro non vuole privarsi comunque di un mezzo di finanziamento
Non è non basta dire legalmente tu lavoratore può emettere il TFR nei fondi pensione che già ci sono
Bisogna creare un sistema che incentivi
Lo smobilizzo e l'utilizzo in questo senso
Questo ne prevediamo una riforma chiaramente lo smobilizzo può essere incentivato
Coinvolgendo il datore di lavoro e ciò significa che le imprese per essere coinvolte per essere d'accordo nel fare questa grande operazione di riforma devono avere certe garanzie le garanzie sono che quest'operazione non si concretizzino un danno finanziario per l'impresa perché altrimenti l'impresa si opporrà assente
E allora noi prevediamo nella riforma
Che lo smobilizzo del TFR per una parte consistente nei fondi pensione per il resto come decideranno impresa lavoratore o parti sociali meglio
Possa essere fatto solo se ci sono dei provvedimenti compensativi in termini
Di riduzione del cuneo fiscale e contributivo
In termini di facilità di accesso al credito per la parte di ti afferra immobilizzata
In termini di incentivazione
All'utilizzo del TFR diminuendo
Pressione contributiva in particolare e anche con un regime fiscale agevolativo è interessante per i fondi
Questa è la riforma del sistema previdenziale
Abbiamo qualche anno di tempo per prima che il sistema attuale ci travolga con i conti e quindi abbiamo il tempo necessario e sufficiente per fare una riforma utile
Nel senso dell'equità
Senza penalizzare inutilmente chi non c'è bisogno che sia penalizzato senza gettare allarmi o allarmismi
Abbiamo il tempo per farlo abbiamo la disponibilità per farlo io credo che nei prossimi mesi forse nelle prossime settimane
Mi auguro che il diavolo il dialogo con le parti sociali possa portare esattamente questi risulta io ringrazio ancora presidente dell'Inpdap per questo ottimo rapporto che sarà consultato lo dico ogni giorno diciamo ogni settimana nelle prossime settimane fino a Natale ogni giorno voi settimana
Perché è davvero
Tutti quelli che sono intervenuti allora
Erano due e grazie